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Narconon e Scientology: avete detto tutto? (Quarta parte)

Estratti del libro di Lucas Catton sulla sua esperienza di dirigente Narconon-USA e di fedele della Chiesa di Scientology.

© Traduzione a cura di Simonetta Po, maggio 2013.

 
Prima parte

Seconda parte

Terza parte

Quarta parte

Lucas Catton ha lavorato per diversi anni come staff a tempo pieno del Narconon Arrowhead, ammiraglia di Narconon International, e per due anni ne è stato presidente. Nel 2013 ha pubblicato il libro Have You Told All? in cui narra le sue esperienze di fedele della Chiesa di Scientology e di dirigente di una entità ad essa strettamente collegata, dei legami ufficialmente negati ma effettivamente esistenti tra Narconon e Chiesa di Scientology e di come iniziò a maturare dubbi, fino ad abbandonare il movimento e divenirne voce critica.

Vi propongo la traduzione di alcuni estratti del suo libro. Ho lavorato sulla versione kindle che non riporta il numero di pagina ma solo la percentuale di scorrimento. I brani tradotti sono stati presi dalla seconda metà del volume.

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Arriva la disconnessione

[...] Non vedevo l'ora di riabbracciare Ella, partita da un paio di settimane. Quello era stato il nostro periodo di separazione più lungo. Fu una visita abbastanza breve ma molto significativa per entrambi. Volevo rassicurarla che qualsiasi cosa fosse successa, io per lei ci sarei sempre stato anche se non potevo esserle accanto ogni giorno. Avrei però sempre trovato il modo di andarla a trovare nonostante gli ostacoli.

Feci il mio secondo viaggio a fine giugno, poco dopo la Festa del Papà. [... Il 24 giugno] arrivò la telefonata del Capo Internazionale della Giustizia, una ragazza sui 25 anni di nome Cara Golashesky. Accettai di incontrarla nel parcheggio di fronte alla biblioteca pubblica di Clearwater poi la seguii nel suo buio ufficio su Fort Harrison Ave. dietro il palazzo della Clearwater Bank, di proprietà della chiesa.

«Vorrei rivedere con te le conclusioni e le raccomandazioni della Corte di Etica», mi disse porgendomi i fogli color oro. Lessi tutto. La corte mi aveva ritenuto colpevole di tutte le accuse e raccomandava una dichiarazione ufficiale di Persona Soppressiva. Cara era d'accordo e vi appose la sua firma.

Rimasi senza parole. Ormai erano trascorsi mesi dalla Corte di Etica e pensavo fosse tutto chiuso da un pezzo. Cercai di discutere sul procedimento, ma Cara mi disse che a quel punto l'unica cosa di cui voleva discutere con me era il programma A-E che mi avrebbe aiutato a completare. Le dissi che non intendevo farlo, sarebbe stata una perdita di tempo per entrambi.

Uscito dall'ufficio telefonai subito a Erica per cercare di spiegarle l'accaduto. Mi trattò con grande disprezzo, quasi fossi un essere sub-umano. «Come hai potuto permettere che accadesse?» mi aggredì. «Avresti soltanto dovuto completare subito il tuo A-E, e tutto questo non sarebbe successo.»

«Beh, mi pare che tu non abbia capito», le risposi, «e che mai lo farai.» Riappesi e scoppiai a piangere. A quel punto non sapevo che cosa ne sarebbe stato del rapporto con mia figlia. Il matrimonio era finito, ma avevo giurato a me stesso che mai avrei perso mia figlia per colpa della chiesa.

Trascorsi un paio di giorni con Ella poi tornai in Oklahoma. Durante il viaggio telefonai a JT, Bobby Newman e David Morris per informarli. Tutti e tre mi dissero che avrebbero dovuto disconnettere da me, ma che continuavano a considerarmi un amico e speravano che le cose si sarebbero sistemate. [...]

Le voci sulla mia dichiarazione di Persona Soppressiva si diffusero rapidamente e nel giro di un paio di giorni raggiunsero le comunità Scientology e Narconon. Una sera mi collegai alla mia pagina Facebook e cominciai a ricaricarla ogni pochi minuti: il numero degli "amici" si stava riducendo drasticamente. La famigerata "Polizia Facebook" di Scientology aveva cominciato a contattare i miei conoscenti scientologist per intimare loro di interrompere ogni contatto con me, anche l'"amicizia" Facebook; nel giro di 24 ore fui cancellato da oltre cento persone. Oggi mi sembra una cosa totalmente stupida ma all'epoca rimasi ferito che decine di persone mi avessero escluso dalla loro vita senza nemmeno preoccuparsi di chiedermi che cosa fosse successo e avessero seguito ciecamente gli ordini come tante pecorelle.

Lo stesso si verificò nei centri Narconon. Gli staff furono informati della "dichiarazione" e ricevettero l'ordine di non comunicare più con me. Nel giro di una settimana il 90% delle persone che costituivano la mia vita sociale interruppero i rapporti con me senza alcuna spiegazione. Ho conservato l'e-mail in cui Gary Smith mi informava che avrebbe mostrato la mia "dichiarazione" solo agli staff scientologist di Arrowhead, ma la realtà fu che l'informazione raggiunse tutti e anche quelli che non si consideravano scientologist e con cui giocavo a golf divennero improvvisamente irreperibili, così come i genitori degli amichetti di mia figlia, con cui uscivo spesso.

Nei mesi successivi mi dedicai soltanto al lavoro con frequenti viaggi in Florida per vedere mia figlia. Erica intanto aveva cominciato a uscire con Oliver, uno scientologist (naturalmente). Inoltrai una petizione al Capo Internazionale della Giustizia per far ritirare la "dichiarazione". La mia richiesta fu respinta e mi dissero di rivolgermi al Capo della Giustizia di Flag, a cui scrissi subito.

In agosto andai a prendere Ella, che aveva finito il campo estivo. Trascorremmo qualche giorno in Georgia dai miei genitori poi tornammo a casa in Oklahoma. Erica, naturalmente, non aveva ancora terminato i suoi corsi Scientology e si trattenne in Florida più del previsto. Mi presi cura da solo di Ella per le tre settimane successive. Durante il giorno lei andava all'asilo e io lavoravo nell'appartamento che avevo affittato, ma alla sera tornavo a casa e dormivamo insieme. Un giorno mi chiese di invitare alcuni amici del Narconon per giocare con i loro bambini. Le dissi che non era possibile, ma che non riuscivo a spiegarle perché. Lei mi guardò e poi chiese con innocenza: «È perché sono arrabbiati con te?»

«Sì, pensano che abbia fatto qualcosa di male, ma si sbagliano», le risposi.

«Beh, e tu non potresti spiegarglielo?», domandò lei in modo molto pragmatico.

«Mi piacerebbe farlo, ma non mi ascoltano», replicai in modo solenne prima di cambiare discorso.

Da quel momento in poi, Ella seppe che se voleva giocare con certi bambini poteva farlo solo se con lei c'era la madre. Che crudeltà è mai questa? Come può una bambina di quattro anni capire certe cose?


Formalizzazione del divorzio

A fine settembre si sarebbe celebrato in Ohio il matrimonio di una delle cugine di Erica. Lei partì direttamente dalla Florida mentre sua madre venne a prendere Ella, che trascorse qualche giorno con la nonna in Pennsylvania prima di raggiungere Erica in Ohio.

Io decisi di andare a Nashville con mio padre. Durante il viaggio Erica mi informò che il giudice aveva firmato le carte del divorzio. Nove anni dopo aver firmato il nostro certificato di matrimonio, lo stesso giudice decretò la sua fine. Scoppiai a piangere.

Nei mesi successivi seguimmo la solita routine. Andavo a prendere Ella all'asilo tutti i pomeriggi alle quattro poi giocavamo, le preparavo la cena e verso le 20,30 l'accompagnavo da Erica che la metteva a letto. Al mattino la preparava e l'accompagnava all'asilo. Io tenevo la bambina tutto il sabato e Erica tutta la domenica. Per me era una situazione ottimale perché stavo con lei molte ore e la vedevo sei giorni su sette.

[...] Le mie ricerche sulla storia di Scientology e di L. Ron Hubbard proseguivano e ogni volta che si entrava in argomento Chiesa di Scientology io e Erica litigavamo. «Sai bene che se non maneggi la tua dichiarazione sarò costretta a disconnettere completamente da te», mi diceva. «Se solo tornassi in buoni rapporti con la chiesa non avremmo più problemi. Tu seguirai la tua strada e io la mia, ma potremmo almeno festeggiare insieme il compleanno di Ella.»

La informai che avevo inoltrato una petizione per chiedere la cancellazione della dichiarazione ma che, indipendentemente dall'esito, non avrei mai fatto il programma A-E.

Il lavoro di ricerca e traduzione di questo e dei numerosi articoli collegati ha comportato decine di ore di lavoro che ti sono state messe a disposizione gratuitamente. Contribuisci a difendere questo sito e il suo importante ruolo informativo offrendo una pizza a chi ha lavorato anche per te.

Gabriel Graves morì al Narconon Arrowhead il 26 ottobre 2011, causa della morte non determinata. Ebbi la notizia da un FSM di Arrowhead, ne rimasi scioccato. Non potevo credere che gli fosse morto uno studente sul programma; per quanto ne sapevo, nel periodo in cui io stesso ero stato studente e poi dirigente del Narconon Oklahoma non era mai morto nessuno. Ma venni anche a sapere che Gabriel non era stato il primo: il 3 marzo 2009 Kayse Werninck di Arrowhead era morta all'ospedale locale per presunte negligenze del Narconon. I suoi genitori avevano fatto causa, ma poi avevano accettato un risarcimento stragiudiziale. Di quella morte si cominciò a parlare soltanto dopo il decesso di Gabriel, quando si iniziarono a studiare nel dettaglio tutti i documenti giudiziari relativi al Narconon.

Erica intanto continuava la sua relazione con Oliver di Clearwater. Avevo avuto occasione di parlarci brevemente e mi era sembrato un tipo in gamba. Poi lei mi informò che voleva mettere in vendita la casa per trasferirsi di nuovo a Clearwater.

In novembre il St. Petersburg Times uscì con una nuova serie di articoli su Scientology e parecchie interviste a ex membri. La serie si intitolava "La macchina da soldi" e raccontava il grande giro di denaro intorno a Scientology: solo per Flag si parlava di centinaia di milioni di dollari. I collegamenti mi erano molto chiari e capivo bene come molte altre persone, a par mio, fossero state toccate personalmente e avessero poi deciso di andarsene.

Seguivo ancora il blog di Marty Rathbun ma cominciai a leggere molto altro su Scientology, in particolare il blog di Tony Ortega. tonyortega.org/ Continuai a fare ricerche per conto mio, venni a sapere della condanna per omicidio di Rex Fowler, un OT VII di Scientology [che uccise il suo ex socio - N.d.T.] e della vera storia della morte di Lisa McPherson a Flag; lessi i vecchi racconti di chi aveva abbandonato Scientology prima della presa di potere di Miscavige, mi informai sui rapporti di Hubbard con l'occulto, sulle tattiche intimidatorie, sulle azioni criminali portate a termine per suo ordine e molto altro. Cominciai a rendermi conto che non si trattava di problemi originati unicamente dall'attuale dirigenza ecclesiastica, ma che a dispetto di qualsiasi bene potesse fare Scientology, le sue mancanze e i suoi problemi intrinseci erano da ascrivere soprattutto al fondatore.

Durante le vacanze di Natale io e Erica riuscimmo a mantenere un atteggiamento di reciproca cordialità. Ma a Capodanno fui uno dei circa 10.000 destinatari scientologist attivi o ex della e-mail di Debbie Cook, l'ex capitano della Flag Land Base. La Cook raccontava i suoi turbamenti e i disaccordi sulla gestione Miscavige della chiesa e sulla direzione da essa intrapresa. Diceva che la Chiesa di Scientology possedeva riserve per oltre un miliardo di dollari in contanti. Fui molto contento di leggere quella lettera perché pensavo che potesse servire a svegliare i fedeli del movimento, a farli impegnare in una vera riforma. Ma nonostante il suo forte impatto, che ancora continua, non si rivelò lo scossone che avevo sperato.


Mi trasferisco di nuovo in Georgia

A fine gennaio 2012 gli inquilini di casa nostra in Georgia liberarono l'immobile così cominciammo a organizzare tempi e modalità di trasloco. Avrei preferito trasferirmi anche io in Florida, ma Erica mi aveva detto chiaramente che avrebbe fatto di tutto per non avermi troppo vicino. Accettai solo dietro la promessa che Ella potesse trascorrere lunghi periodi con me in Georgia.

Io e mia figlia partimmo il 22 gennaio e la tenni con me per una settimana. Erica e sua madre ci raggiunsero il 28, presero Ella e mi lasciarono Oliver, il cane. Era la seconda volta che lasciavamo vuota una casa che io avevo pagato per traslocare altrove, ma ero contento di tornare a vivere in Georgia vicino ai miei genitori e ai vecchi amici; grazie a Scientology, quelli che mi ero fatto in Oklahoma e in Florida non mi rivolgevano più la parola.

Erica insisteva che "maneggiassi" la mia situazione con la chiesa in modo da non dover limitare al minimo le nostre comunicazioni, ma l'unica possibilità era che la mia petizione per vedere cancellata la "dichiarazione" venisse accettata. Arrivammo a litigare di nuovo al telefono perché non avevo alcuna intenzione di avere di nuovo a che fare con quella gente. Lei mi ricordò che se la dichiarazione di "Persona Soppressiva" non fosse stata cancellata avrebbe dovuto disconnettere da me.

Già comunicavamo il minimo indispensabile e solo per questioni relative a Ella; vivevano entrambe a Clearwater e la chiesa aveva ricominciato a fare forti pressioni su Erica. Una semplice discussione su come e dove andare a prendere mia figlia si trasformava spesso in suoi sms del tipo «vaffanculo e muori» e «non rivolgermi mai più la parola».

All'inizio di marzo Erica cominciò a rivedere tempi e orari di mia figlia e a cercare di limitare i miei periodi con lei. Tentò di giustificarsi con gli impegni scolastici della bambina, ma Ella aveva solo quattro anni e la retta scolastica era a mio carico. Quando glielo feci presente, Erica si infuriò e mi buttò giù il telefono.

Avevo cercato di informarla sul procedimento giudiziario della chiesa contro Debbie Cook e sulla sua testimonianza in tribunale, ma lei naturalmente non ne voleva sapere assolutamente niente e mi rispose con degli sms molto pesanti: «Sei la persona peggiore che abbia mai conosciuto, mi fai letteralmente vomitare.» «Hai perso tua moglie, i tuoi amici e il tuo gruppo e ancora cerchi di incolpare gli alteri. Sei patetico, Luke.» «Sei disgustoso, mi fai vomitare... » «Non voglio condividere la merda che sputi. Non me ne frega niente. Sono felice e non cambierò mai idea. Mai. Ho scelto da che parte stare molto tempo fa.» «Perché non vai a morì ammazzato? Sei un cancro. Mi fai vomitare. Muori. Davvero, muori. Sei un vero pezzo di merda.» «Sei un soppressivo. Non voglio stare a sentire tutta quella merda disgustosa che hai raccattato in Internet.»

Questo è l'odio che Scientology istilla nei propri membri contro chi ha punti di vista diversi. [1] Scientology amplifica le predisposizioni personali all'intransigenza, all'aggressività o ostilità contro chi manifesta idee differenti e la tendenza a dare giudizi trancianti. Per quando doloroso fosse leggere cose del genere scritte dalla madre di mia figlia, sapevo chi e che cosa in realtà vi fosse dietro, e non era Erica.

Hillary Holten morì al Narconon Arrowhead l'11 aprile 2012. Soffriva di iperplasia surrenale congenita e pare che il personale Narconon avesse assicurato ai suoi genitori di disporre di personale medico in grado di aiutarla, ma morì il giorno dopo l'arrivo sul programma. Il medico legale non è stato in grado di determinarne la causa di morte.

Appena letta la notizia chiamai Erica per accertarmi che per il suo lavoro al Narconon non usasse più il mio cognome. Sapevo infatti che continuava a usare Catton per avere lo stesso cognome di Ella. Mi disse che non sapeva di che cosa stessi parlando ma che, visto che ero stato dichiarato "Persona Soppressiva", non voleva avere nessuna conversazione con me in merito al Narconon o a Scientology.

Poi scoprii che quello stesso mese di aprile era morto di overdose anche Costas Raikos, ex membro dello staff di Arrowhead ed ex genero di Vicki Smith [moglie di Gary Smith, direttore di Narconon Arrowhead - N.d.T.].

Alla fine di giugno uscì la notizia che Katie Holmes aveva presentato istanza di divorzio e aveva chiesto la custodia esclusiva della figlia avuta da Tom Cruise. Speravo veramente che per Erica tutto questo significasse qualcosa, lei ammirava molto Katie e Suri ha soltanto un anno più di Ella. Ma non avemmo mai occasione di discuterne.

Stavo celebrando il 4 Luglio con Ella e la famiglia di mio fratello quando uscì la notizia che Alexander Jentzsch era morto per una overdose da farmaci. Era il figlio di Heber Jentzsch, il Presidente della Church of Scientology International di cui non si avevano più notizie da tempo. Heber era stato rinchiuso nel Buco con Rena e parecchi altri, ma fu fatto uscire per il funerale del figlio. Karen de la Carriere, madre di Alexander, fu una auditor di altissimo livello addestrata personalmente da L. Ron Hubbard, poi abbandonò la chiesa e oggi ne denuncia gli abusi. Anche lei è stata dichiarata "Persona Soppressiva" perciò, grazie alla politica della disconnessione, non aveva più contatti con il figlio e non poté partecipare al suo funerale. In quel momento provai per lei una grande solidarietà, doveva essere stato terribile. Quegli eventi rafforzarono la promessa fatta a me stesso di raccontare tutta la verità a Ella prima che la chiesa la indottrinasse totalmente e cercasse di portarmela via.

Dopo di allora i miei contatti con Erica si sono fatti ancora più sporadici. A luglio abbiamo rivisto i programmi di incontro con mia figlia fino alla fine del suo anno scolastico e quella è stata l'ultima volta in cui abbiamo parlato o avuto un contatto diretto. Poi mi ha tolto dalla sua rubrica telefonica e mi ha cancellato dai suoi contatti Facebook. Ogni volta che posta nuove foto di Ella devo farmele girare da mia madre o dalla sua.

Dopo avermi tagliato completamente fuori, Erica ha assunto una ragazza che fa da tramite fra di noi. La chiesa lo chiama "uso di un via". A volte attraverso questa ragazza mi fa avere foto o video di occasioni speciali, ma da luglio 2012 non ci sono più stati contatti diretti. Questo "via" è anche utilizzato per accompagnare mia figlia dall'auto all'aeroporto quando la vado a prendere, o da e per l'albergo quando mi reco in visita a Clearwater.

Riesco a parlare con mia figlia soltanto sul suo cellulare personale - sempre che lo abbia vicino e le vada di rispondere. L'accordo di divorzio prevede che ogni venerdì io riceva un rapporto sulle sue attività e Erica deve assicurarsi che Ella mi telefoni almeno due volte alla settimana. Grazie al cielo a mia figlia piace parlare con me e ci sentiamo più spesso, ma per me questo è stato un anno molto sofferto, in particolare perché ho sempre lavorato a casa e passavamo moltissimo tempo insieme. Se andremo avanti così, arriverà il giorno in cui qualche scientologist parlerà a mia figlia della dottrina hubbardiana sulle "Persone Soppressive" ed è necessario trovare una soluzione prima che ciò avvenga.


Decido di parlare pubblicamente

Dalla scoperta dei diversi forum, blog e media interessati alle vicende di Scientology e del Narconon, mi ero sempre tenuto aggiornato. Un giorno sul blog Reaching for the Tipping Point furono postate le trascrizioni delle deposizioni del caso giudiziario Fondazione Patrick Desmond contro Narconon Georgia e Narconon International ed ebbi modo di leggere le menzogne dette sotto giuramento da Mary Rieser, Clark Carr e altri.

Secondo Hubbard, lo scientologist che collabori con un'agenzia di governo o un'indagine civile, parli pubblicamente contro la chiesa, un'organizzazione affiliata o degli scientologist individuali commette un Alto Crimine (Atto Soppressivo. Il fondatore raccomandava ai suoi seguaci di dire solo "verità accettabili" (cioè mezze verità) e, oltre alle palesi menzogne, le deposizioni dei dirigenti Narconon sentiti in tribunale erano solo delle "verità accettabili".

Gli scientologist vengono istruiti a credere che chiunque si dimostri critico della loro scelta o delle attività legate a Hubbard sia automaticamente malvagio, per cui cercare di ingannare i critici al fine di proteggere il gruppo diventa giustificabile. Nonostante conoscessi quelle direttive e anche io in passato vi avessi obbedito, restai sgomento dal modo in cui quei due dirigenti modificarono consapevolmente la verità per coprire le pratiche pericolose dell'organizzazione e il controllo esercitato dalla Chiesa di Scientology sul Narconon.

Poi il 19 luglio 2012 a Narconon Arrowhead vi fu il terzo decesso nel giro di cinque mesi: Stacy Down Murphy morta per overdose.

All'inizio dell'estate la trasmissione Rock Center/NBC di Brian Williams si era occupata di abusi e truffe all'interno di Scientology e i produttori del programma si interessarono anche al Narconon Oklahoma. Il 16 agosto mandarono in onda un servizio sui morti di Arrowhead con interviste ai genitori di Stacy e ad altri. Quella sera decisi che anche io dovevo dire qualcosa in pubblico senza più limitarmi all'uso di pseudonimi su blog o forum Internet.

Avevo scritto diverse varianti degli eventi che mi avevano spinto a lasciare Narconon e Scientology, ma senza mai postarle. Decisi che era venuto il momento: il giorno dopo misi sul mio blog la versione definitiva del documento e informai subito Marty Rathbun e Tony Ortega; quest'ultimo scrisse un articolo in cui rivelò tra l'altro che nelle settimane precedenti ero stato uno dei suoi informatori su Arrowhead. [...]

Alcuni giorni dopo feci un'intervista Skype con l'affiliata Fox di Oklahoma City che ne mandò una parte in un servizio su Narconon Arrowhead.

Sul mio blog arrivarono molti commenti decisamente positivi, gente che condivideva la mia decisione di parlare pubblicamente. Qualcun altro non ne fu però altrettanto contento. Un membro del personale di Narconon Arrowhead mi scrisse: «Ho lavorato al Narconon per 4 anni e non ho mai toccato Scientology, quella è stata una scelta soltanto tua, STRONZO! Tua decisione, tua responsabilità. Non hai tenuto fede ai tuoi impegni, hai fatto dei casini, hai deciso di metterti sotto i riflettori. Sei una versione annacquata di un vigliacco che piange sul suo divorzio e cerca infantilmente di giustificarsi.»

Gli risposi così: «[membro dello staff] se hai letto il mio documento per intero avrai visto che 1) non ho mai augurato nessun male a te o ai miei amici laggiù; 2) dietro la mia storia c'è molto, molto di più; 3) il solo fatto che applichi i principi del programma Narconon e quelli relativi ai membri dello staff (condizioni, TRs, ecc.) significa che tu stai praticando Scientology ma credi a chi ti diceva che non lo stavi facendo.»

Fui contattato anche da due ex membri dello staff, entrambi ancora molto collegati con Scientology e/o il Narconon. Uno condannava apertamente la mia decisione, benché alludesse al fatto che la chiesa è rovinata; l'altro mi chiedeva aiuto, ma al contempo mi "disconnetteva". Lo trovai veramente strano.

Qualche giorno dopo Gary Smith scrisse una lettera aperta sulla posizione di Narconon Arrowhead. Alcune sue frasi mi fecero capire quanto fosse consapevole di stare dicendo palesi bugie e/o "verità accettabili" e sono certo che, come sempre, OSA avesse controllato quella lettera prima di girarla alla stampa.

Smith scrisse, tra le altre cose, che: «Narconon Arrowhead gode delle certificazioni dell'ODMHSAS [Commissione Statale sui Servizi di Salute Mentale e Abuso di Sostanze ] e della CARF e ha ottemperato totalmente a tutte le disposizioni e standard trattamentali stabiliti da questi due enti. Inoltre, fin dal suo primo accreditamento e ottenimento della licenza nel 1992, Narconon si è sempre attenuto alle leggi statati dell'Oklahoma che governano l'operatività legale e la condotta dei Programmi Riabilitativi per Alcol e Droghe.»

Il che non è vero. [Smith] si era impegnato attivamente non solo per cercare di rendere Narconon Arrowhead accettabile e ottemperante, ma aveva cercato di far modificare la legge in quanto sapeva di non essere in regola. Il piano che alla fine aveva escogitato era l'elaborazione di una specie di situazione "non chiedere, non dire", si era fatto certificare dallo stato solo la parte di programma relativa all'astinenza e poi era riuscito a far accettare allo stato l'accreditamento della CARF per tutto il resto. Perché farsi certificare dallo stato soltanto la parte relativa alla disintossicazione non medicalizzata, e non tutto il programma?

Inoltre, al Titolo 43a la legge statale dell'Oklahoma dice che «Tutte le affermazioni in merito ai risultati ottenuti pubblicizzate dal richiedente, comprese ma non limitate a testimonianze di clienti e tassi di successo, devono essere documentate e verificabili dalla Commissione [statale].»

Narconon non è mai stato in grado di dimostrare i tassi di successo che pubblicizza e sicuramente non ne ha mai presentato prova alla Commissione Statale sui Servizi di Salute Mentale e Abuso di Sostanze.

Gary parlava poi di alcune credenziali dello staff e diceva di avere tre Consulenti Certificati per Alcol e Droghe (LADC), sua moglie Vicki e altre due persone non citate. Gli unici due nomi che il database dei consulenti certificati fornisce per la zona geografica in cui si trova Narconon Arrowhead sono quelli del Rev. James McLaughlin e di Kent McGregor, ma nessuno dei due è mai stato staff di Narconon Arrowhead anche se venivano pagati come consulenti.

Smith sosteneva di avere 20 Consulenti Certificati per Dipendenze Chimiche (CCDC), ma sa bene che non si tratta di certificazioni valide in Oklahoma, per non parlare di quanto ho scritto in precedenza sul numero di noi staff che nel 2004 avevano ottenuto quelle certificazioni.

Poi proclamava che: «Quasi tutti i principi e i metodi riabilitativi usati al Narconon sono rinvenibili nei materiali della religione Scientology, ma tutti i materiali relativi al programma di recupero Narconon sono stati totalmente laicizzati e non contengono alcuna filosofia religiosa.»

E questa è la bugia più grossa. Narconon si basa unicamente sulla filosofia religiosa di L. Ron Hubbard - ogni suo singolo passo. Non c'è nulla che provenga da fonti diverse da L. Ron Hubbard e tutti i principi del Narconon sono i principi della religione Scientology.

A novembre Gary Smith consegnò ai media un'altra dichiarazione relativa ai recenti decessi dove tra l'altro si legge che: « ... in nessun modo Narconon deve essere ritenuto responsabile di quei decessi e intende difendersi fieramente in tribunale contro affermazioni del contrario.» Ma anni prima Smith aveva scritto un documento esecutivo inteso alle raccolte fondi contenente affermazioni molto dirette che dimostravano l'assoluta consapevolezza della sua responsabilità legale sugli studenti in arrivo al Narconon, che si cercasse o meno di trasferirli in un'altra struttura trattamentale.

Alcuni ex membri dello staff Narconon, ma anche membri correnti, mi contattarono per fornirmi informazioni o sostegno. [...] Ma la stragrande maggioranza di scientologist e staff Narconon continuano a tacere su quanto succede, forse perché subiscono ancora folli pressioni per fare più soldi possibile e si rifiutano di consultare fonti informative autonome. Gli staff vengono anche minacciati di licenziamento qualora venissero scoperti a comunicare con dei critici.

Attualmente [in USA] sono in corso diverse cause legali contro i centri Narconon, Narconon International e addirittura ABLE. Alcune riguardano negligenza e danno tanatologico, altre truffa e reati diversi. In passato quasi tutte le cause contro i centri Narconon sono state liquidate velocemente in via stragiudiziale, anche se non sempre in silenzio. Tuttavia, adesso esiste un movimento crescente che si scambia informazioni tratte da documenti giudiziari e, purtroppo, è anche cresciuto il numero dei morti, eventi inquietanti i cui dettagli sono facilmente reperibili in Internet.

Spesso però gli avvocati di Scientology e del Narconon liquidano i danni privatamente e pretendono dalla controparte un accordo di non-rivelazione. Il caso Desmond in Georgia sembrava destinato a cambiare questa tendenza, ma Narconon è riuscito a raggiungere un accordo all'ultimo momento, appena prima della selezione della giuria per il processo, fissata per il giorno dopo. La famiglia e il suo team legale guidato da Jeff Harris e Rebecca Franklin sono comunque stati molto abili nel far emergere diverse prove schiaccianti nonostante i tentativi di Narconon Georgia e Narconon International di mentire, nascondere prove e mostrarsi ingannevoli. Visti i miei anni di coinvolgimento a vario livello, sono stato convocato come testimone volontario in merito alle attività del network Narconon. Testimonianza e aiuto ai legali dei querelanti sono stati forniti a titolo gratuito, un aiuto che ritenevo dovuto, come è stato per molti altri.

[Al momento della stesura del libro] Narconon Georgia ha appellato la decisione statale di revocargli la licenza. Mary Reiser si è dimessa da direttore esecutivo ed è stata sostituita da Jeannie Trahant.

L'ex procuratore Gary Richardson e i suoi numerosi querelanti hanno presentato i loro casi in Oklahoma e ora siamo in attesa di vedere che cosa succederà. In quello stato sono ancora in corso delle indagini statali ed è seria la possibilità che, oltre alle cause civili, emergano accuse penali per negligenza. Il senatore dell'Oklahoma Tom Ivester ha presentato una proposta per rivedere l'attuale legge sulla certificazione dei centri di riabilitazione e porre restrizioni al Narconon.

Sembra veramente che si tratti dell'inizio della fine per Narconon e Scientology. Le innumerevoli cause civili si porteranno dietro inevitabili accuse penali. Molte persone stanno aprendo gli occhi, stanno abbandonando il movimento e stanno rendendo pubbliche le loro esperienze in libri, blog, forum internet e sui media.

Dal mio punto di vista, l'unica speranza di sopravvivenza del movimento è la presa di coscienza e l'abbandono di tutte quelle pratiche disumane che lo hanno condotto a questo punto e che hanno danneggiato così tante persone. Anche Narconon deve scegliere la via dell'onestà, dire che si tratta di un'organizzazione ecclesiastica basata sulla fede o, in alternativa, accettare e adeguarsi alle pratiche e alle conoscenze trattamentali riconosciute. Rifiutarsi di farlo porterà soltanto a ulteriori inganni e alla progressiva chiusura dei suoi centri, fino alla bancarotta di Narconon International. Il network finirà allo sbando e i singoli centri, per restare aperti, dovranno combattere, cambiare nome e liberarsi da qualsiasi cosa ricordi la parola "Narconon".


Conclusioni

Le esperienze di questi anni mi hanno portato alla formulazione di alcune teorie. Sicuramente le mie analisi hanno lacune involontarie su dettagli o eventi importanti, ma ho cercato in coscienza di raccontare tutto ciò che so di Narconon e Scientology. Per diverso tempo ho cercato di rifiutare l'idea che esistessero negatività così forti, ma alla fine ho dovuto cedere all'evidenza delle molte bugie, della manipolazione, del fatto che non solo ci ero cascato, ma che le avevo a mia volta perpetrate. Riprendersi non è facile, ma ogni settimana è migliore della precedente.

Sono molto grato a tutte le persone che hanno dato il loro contributo, che hanno parlato pubblicamente o hanno lavorato in silenzio per condividere e diffondere informazioni così che la verità potesse emergere. [...]

Che cosa ne è stato di Rena? Credo che David Miscavige la vedesse come una minaccia. Rena è una donna determinata che prende il controllo della situazione ma temo che alla fine tanti anni di RPF spezzeranno anche lei, rendendola una pedina malleabile e ubbidiente. Ho grosse difficoltà a capire come mai suo marito possa permettere tutto questo e spero che tutta la famiglia abbandoni presto Scientology. Rena è sparita dalla scena pubblica da ormai sei anni e mi auguro che, proprio come ha fatto Tommy Davis, quando ricomparirà lascerà la Sea Org.

Per quanto riguarda Narconon, è mia opinione che non si tratti di un vero centro trattamentale per le tossicodipendenze. È un programma religioso costituito interamente da principi e tecniche Scientology. L'unico ambito in cui gli dovrebbe essere permesso operare è quello religioso e siccome è legato a filo doppio agli insegnamenti e alle direttive di L. Ron Hubbard, non cambierà mai. Ritengo che Narconon dovrebbe essere perseguito quantomeno per i falsi tassi di successo che propaganda visto che, a dispetto delle sue affermazioni pubbliche, non è mai riuscito a raggiungere i risultati che pubblicizza.

E io? Io sono mai stato un vero tossicodipendente? No. Nonostante le mie affermazioni in questo senso fatte nel corso degli anni per farmi accettare nel campo trattamentale, non lo sono mai stato. Se i veri professionisti fanno diagnosi a diversi livelli, un motivo esiste. Io fingevo di avere una conoscenza delle dipendenze più profonda di quanto in realtà avessi, proprio come fa il Narconon. Agli scientologist viene insegnato a manifestare certezze, che si tratti o meno di vera conoscenza. Dopo essere uscito dal giro Narconon ho incontrato parecchi veri professionisti che mi hanno insegnato le differenze.

Rendermi conto di non essere, né essere mai stato, un esperto di dipendenze ha richiesto molta riflessione e introspezione; ora ho molta più esperienza e conoscenza e ritengo che alcune mie idee abbiano ancora una certa validità. So che devo studiare ancora molto e che approfondire il sapere potrà modificare le mie opinioni. Ed è questo che rende bella l'evoluzione del pensiero, un lusso che gli scientologist non si possono permettere perché sono confinati entro i parametri stilati da Hubbard. [...]

In merito al mio matrimonio, so senza alcun dubbio che Erica è una persona meravigliosa e un'ottima madre. Mi manca essere una famiglia anche se non mi mancano assolutamente tutti i nostri litigi. Alla fine, Scientology ha amplificato a dismisura i nostri disaccordi, i turbamenti e le difficoltà, invece che aiutarci a superarli o risolverli. Ho osservato che il tasso di divorzi in Scientology è di gran lunga superiore a quello di qualsiasi altro sistema di credenze o gruppo sociale. Spero che un giorno Erica si libererà da quell'influenza e troverà la pace interiore, quella che anche io sto cercando. Mi auguro che spezzi i confini mentali che Scientology crea nella mente del Vero Credente. Le auguro ogni felicità. [...]

I gruppi scientologist applicano la loro versione del maccartismo, ma adottano livelli o strati diversi. Non etichettano il prossimo come "comunista" bensì utilizzano etichette di gravità crescente quali "fuori etica", "disaffected" o "Persona Soppressiva". E alla fine, ai loro occhi, io ho raggiunto il livello di maggior gravità. Quali sono stati i miei "crimini"? Come avrebbe detto L. Ron Hubbard, i miei soli crimini sono stati "essere lì e comunicare".

Quanto ho realmente fatto è stato dedicare a quel movimento dieci anni della mia vita attraverso il Narconon o direttamente con Scientology e le sue varie chiese, con le campagne di raccolta fondi e le attività di volontariato. Le qualità che avevano permesso di distinguermi come leader in quei gruppi - la capacità di creare e percepire, di comunicare e di mantenere standard elevati - sono le stesse che mi hanno fatto dichiarare "Persona Soppressiva". Ho osservato azioni dannose commesse da Scientology nelle sue chiese e nei suoi centri Narconon, ne ho parlato [comunicato], mi sono rifiutato di accettare cose che sapevo essere scorrette o improprie. In breve, sono stato attaccato per aver cercato di fare la cosa giusta per cui sono giunto alla conclusione che, nel mondo reale, l'etichetta di "Persona Soppressiva" non sia negativa, ma positiva.

All'inizio Narconon e Scientology fecero presa sulle le mie tendenze altruistiche naturali. Mi piace aiutare il prossimo e vederlo felice, in particolare i bambini. Feci mia l'illusione che Scientology potesse produrre conoscenza e felicità eterne per tutti. La mia buona volontà è stata usata contro di me, come è successo per tanti altri.

È mia opinione che Scientology sia una organizzazione pericolosa che arriva a controllare il pensiero dei suoi fedeli, creazione di un uomo vittima di illusioni narcisistiche. Qualsiasi desiderio Hubbard avesse di aiutare il prossimo fu alla fine soffocato dal suo desiderio di controllare il prossimo proprio come, alla fine, ogni aspetto positivo sperimentato nel gruppo è stato vanificato dagli aspetti negativi. Mi auguro di tutto cuore che nessun altro cada in quella trappola, in particolare che non ci cada mia figlia.

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Credo che il solo vero "Fenomeno Finale" di Scientology sia il suo abbandono, come ci ha dimostrato il crescente movimento degli scientologist indipendenti, persone che si sono sufficientemente evolute da riuscire a identificare e scegliere solo quelle parti della dottrina che per loro hanno un senso e rifiutare quelle parti che ritengono essere di ostacolo alla loro libertà sociale, mentale e spirituale.

Personalmente non mi considero più uno scientologist, in nessuna forma. Non voglio più seguire le indicazioni di Hubbard ma sostengo la libertà di religione, di pensiero, di filosofia e di pratica, a patto che il risultato di tali credenze e pratiche non sia dannoso per il prossimo.

L'esperienza mi ha insegnato una lezione di grande valore, anche se il prezzo pagato è stato alto. Ma non è finita, la mia evoluzione come persona continua. Sono diventato molto più tollerante verso il prossimo, in particolare perché ho visto che anche tante persone intelligenti e bene intenzionate possono restare invischiate in qualcosa di così distruttivo.

Il processo di guarigione si sta dimostrando più lungo del previsto, ma leggere le esperienze altrui pubblicate per esempio su Ex-Scientologist Message Board (ESMB) mi ha aiutato molto. Sono tornato a leggere e a scrivere cose che mi piacciono e che stimolano la mia creatività. Un anno fa ho anche smesso di fumare. Le cose continuano a migliorare sotto diversi aspetti e presto sarò completamente guarito. Vi ringrazio per aver letto la mia storia, scriverla ha fatto parte del mio processo di recupero.

Poiché gli eventi narrati sono in continuo divenire, posterò gli aggiornamenti sul mio blog assieme a foto relative al libro e commenti su quanto sta avvenendo al Narconon e in Scientology. C'è ancora molto lavoro per fare emergere tutta la verità, ma sono convinto che alla fine vincerà la giustizia.


Note del traduttore:

1. Per altri esempi di questo odio si veda per esempio il sito "Etica e Verità" gestito da fedeli italiani di Scientology e i commenti lasciati da altri fedeli, in particolare quelli contro i cosiddetti "squirrel" e le voci critiche. Le parole della moglie contro Catton riecheggiano e quasi si sovrappongono come finezza terminologica a quelle della moglie e della figlia di Rinder. Anche nel suo caso, l'odio era generato dal fatto che Mike Rinder ha deciso di non condividere più il punto di vista della Chiesa di Scientology e di raccontare pubblicamente le sue esperienze di 30 anni alla dirigenza del movimento.

 
 
 
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