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Al Narconon di Scientology si può anche morire

Il Narconon è l'entità Scientology presente sul lucrativo mercato delle tossicodipendenze. In Italia fu al centro di controversie dopo il decesso nel 1995 di due suoi ospiti, ma non solo. Ora la morte nel giro di pochi mesi di quattro ospiti del centro Narconon di Arrowhead, l'"ammiraglia" di Narconon International, riporta il controverso metodo disintossicante Hubbard al centro del dibattito giudiziario, mediatico e politico. Estate 2012

© Simonetta Po per la traduzione, agosto 2012

 



I recenti decessi sollevano domande sul centro riabilitativo collegato a Scientology

© Di Anna Schecter, Rock Center (NBCNews), 16 agosto 2012. © Traduzione di Simonetta Po.

Scientologist famosi come Tom Cruise e John Travolta hanno propagandato il valore del Narconon, programma di riabilitazione dalle droghe basato sugli insegnamenti del fondatore di Scientology L. Ron Hubbard. «Siamo delle autorità nel distogliere dalla droga», disse Cruise in un video Scientology finito online. Nel 2007, John Travolta ospitò una raccolta fondi per il Narconon Hawaii.

Ma i genitori di una giovane morta mentre era in cura nella struttura ammiraglia del gruppo ha definito il Narconon "disumano"; altri genitori che hanno visto i figli morire al Narconon mettono in guardia dal mandarvi i propri cari.

Il metodo riabilitativo Narconon non è ortodosso. I pazienti vengono chiamati "studenti" e studiano una serie di otto libri basati sugli scritti del fondatore di Scientology L. Ron Hubbard. I libri ricordano i sussidiari delle elementari e gli studenti mettono in pratica degli esercizi che secondo Narconon li aiuterà a tenersi puliti. Il programma costa 30.000 dollari e per completare il trattamento occorrono solitamente dai tre ai sei mesi.

I metodi non convenzionali del Narconon comprendono la permanenza in sauna fino a cinque ore quotidiane per un mese di fila e l'assunzione di fino a 5.000 mg. di niacina al giorno. È simile a un regime Scientology chiamato "programma di purificazione" ideato per ripulire l'organismo dalle tossine e ottenere guadagni spirituali.

Il Narconon è una "struttura di trattamento non medico", vale a dire che non somministra farmaci per aiutare il processo di astinenza o la liberazione dalla dipendenza. Hubbard non amava l'industria farmaceutica, psichiatrica, psicoterapeutica. Credeva che tutti i farmaci fossero sostanzialmente dei veleni e che anche le medicine creassero una barriera al benessere spirituale. La disintossicazione è solo una parte di un più vasto sistema di formazione per accrescere le proprie abilità e molti diplomati Narconon sostengono sia stato di aiuto fondamentale per indurli a cambiare vita.

In una lettera alla NBC News, Amber World - ex studentessa del Narconon e poi sua dipendente, ha scritto: «Ciò che mi piace del programma Narconon per me (sic) è che se anche è stato molto duro, mi ha aiutato a prendermi responsabilità di me e della mia vita.»

Narconon sostiene di gestire 62 centri trattamentali nel mondo, di cui 19 negli Stati Uniti, e di avere aiutato migliaia di persone a liberarsi e a restare liberi dalle droghe.

Ma le strutture Narconon stanno avendo dei guai. Negli ultimi tre anni e mezzo sono morti quattro "studenti" del suo centro Arrowhead in Oklahoma.

Dichiarazione del Narconon Arrowhead a Rock Center
Dichiarazione del Narconon International a Rock Center
Dichiarazione della Chiesa di Scientology a Rock Center

Nel 2009 Kaysie Werninck, 27 anni, lasciò la sua casa in Florida per ricoverarsi al Narconon Arrowhed. Sua madre ora dice che quel programma Scientology è "disumano".

All'inizio Connie Werninck, madre di Kaysie, fu attratta dal tasso di successo pubblicizzato in Rete dal programma: 75%. Le era anche piaciuto l'approccio non convenzionale del Narconon. «Sono molto attenta alla mia salute. Il programma di sauna mi aveva attirato», dice Connie. Ma poche settimane prima del suo 28esimo compleanno Kaysie morì in un ospedale di Tulsa per infezione respiratoria. La Werninck sostiene che il personale del Narconon non diede alla figlia le medicine giuste. «Continuò a peggiorare per tutta la settimana.»

A quel punto la donna contattò un servizio di elicottero per trasportare la figlia all'ospedale di Tulsa, distante 150 km. Ma l'infezione le aveva ormai devastato l'organismo e la ragazza morì poco dopo essere giunta all'ospedale. «È disumano che una persona così gravemente ammalata... gli paghi decine di migliaia di dollari e la lasciano morire in quel modo.»

La Werninck sta raccontando la sua storia per evitare che qualcun altro viva quel calvario. «Voglio che queste cose si sappiano, che nessun altro ci mandi i suoi figli.» La donna e il marito hanno sporto denuncia contro il Narconon. L'organizzazione ha raggiunto un accordo stragiudiziale per un importo sconosciuto, ma senza ammettere negligenze. «Non volevo i loro soldi, volevo indietro mia figlia», dice la donna.

Gary Smith, presidente del consiglio direttivo di Narconon Arrowhead, ha dichiarato di sentirsi frustrato dal non poter commentare il caso in quanto la famiglia di Kaysie non ha firmato la liberatoria alla HIPAA, la legge sulla privacy medica, e perciò il Narconon non può discutere il caso.

In ottobre 2011 si è verificato il primo dei tre decessi in nove mesi avvenuti a Narconon Arrowhead. Gabriel Graves, padre 32enne di due bambine, fu trovato morto nel suo letto del centro. La madre Shirley Anne Gilliam dice di essere stata fuorviata dal Narconon. «Ho avuto l'impressione che volessero farmi credere che fosse andato in overdose. Ne fui devastata.» Ma il rapporto d'autopsia del figlio ha evidenziato la presenza di morfina soltanto in tracce e la causa di morte resta un mistero.

La Gilliam ha riferito che il figlio le aveva detto che il Narconon Arrowhead era tutt'altro che "libero dalle droghe" - era invece un luogo dove alcuni barattavano droga in cambio di prestazioni sessuali. «Mi disse di aver conosciuto pochi posti in cui fosse così facile procurarsi della droga. E mi ha detto che la droga veniva offerta in cambio di favori fisici.»

Anche un ex cliente ed ex dipendente del centro ha fatto racconti simili. Narconon Arrowhead ha fermamente negato le accuse.

La Gilliam ha poi riferito che il figlio pensava che stessero cercando di convertirlo a Scientology. «Mi disse che tutto il programma serviva per farli diventare degli scientologist. È questo che fanno.»

Gary Smith ha dichiarato che la Chiesa di Scientology sostiene il Narconon sin dalla sua nascita 40 anni fa, ma insiste nel dire che non si tratta di un programma religioso e che non fa proselitismo per la chiesa. «Tutti i nostri insegnamenti sono stati laicizzati.»

L'aprile scorso [2012] il governo regionale del Quebec, Canada, chiuse la struttura Narconon più grande del Nord America, il Narconon Trois Rivieres, perché non aveva rispettato le nuove leggi relative a salute e sicurezza.

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Narconon e Chiesa di Scientology non condividono la decisione del Quebec di autorizzare unicamente il modello medicalizzato di disintossicazione e fanno notare che le strutture Narconon continuano a operare in altri stati canadesi.

Marc Lacour, direttore dell'agenzia regionale della salute, ha dichiarato che la struttura era priva di supervisione medica e perciò «rappresentava un rischio» per i suoi pazienti.

Sempre l'aprile scorso la 21enne Hillary Holten è morta nella sua stanza del Narconon Arrowhead. La famiglia ha assunto un avvocato di Tulsa, Mike Atkinson, per indagare su questo decesso inatteso.

Dopo la morte di Hillary, Colin Henderson, ex studente di Narconon Arrowhead, ha organizzato una protesta davanti al centro. Sostiene di aver abbandonato il programma dopo due settimane perché gli erano stati negati i farmaci per la pressione e perché riteneva il programma troppo restrittivo. «Ero venuto al Narconon per disintossicarmi, non perché il Narconon mi riprogrammasse il cervello affinché mi conformassi alla loro visione del mondo. Non permetterò mai a nessuno di cercare di controllarmi la mente. Io penso con la mia testa.»

Un avvocato della Chiesa di Scientology sostiene che Henderson è inattendibile e ha pregiudizi contro Scientology. E mentre il luglio scorso Henderson stava programmando una seconda giornata di protesta, al Narconon Arrowhead è morta un'altra ragazza.

Stacy Murphy aveva 20 anni. «Eravamo molto legate. Era piena di vita, molto espansiva e solare. Faceva star bene le persone che aveva intorno», dice la madre Tonya White, aggiungendo che aveva sentito parlare dei precedenti decessi e quando con la figlia era andata a visitare il centro aveva anche fatto domande in merito. «Ci avevano spiegato che c'erano delle attenuanti. Mi incoraggiarono a ritenere che avrebbero veramente potuto aiutare mia figlia.»

Robert Murphy, padre di Stacy, dice che la figlia si era lamentata dell'inesistenza di consulenze specifiche sulle droghe e della stranezza degli esercizi che le facevano fare. «Mi disse: "Papà, ci fanno fare questa roba stranissima... dobbiamo sederci l'uno di fronte all'altro, dobbiamo urlarci addosso e inveire, dire all'altro cose terribili e non si deve assolutamente reagire.»

Dopo sette settimane di permanenza, Stacy tornò a casa per una giornata. Stando ai racconti dei clienti Narconon intervistati dall'ufficio dello sceriffo locale, rientrata al Narconon Stacy fece uso di droga che lei stessa aveva introdotto nella struttura. Il rapporto dello sceriffo dice che la ragazza venne messa nell'unità di astinenza e lasciata senza supervisione per diverse ore. Quando un membro del personale andò a controllarla, Stacy era morta.

«Non sarebbe mai dovuto accadere. Avrebbero dovuto tenerla strettamente sotto controllo. Avrebbero dovuto telefonarmi immediatamente, appena scoperto che aveva fatto uso di droghe», dice la madre della ragazza. «Ancora non riesco a crederci. Mi sveglio e il mio primo pensiero è per lei. Non riesco a credere che non c'è più.»

Smith, il presidente di Narconon Arrowhead, ha dichiarato di non poter fare commenti sui recenti decessi a causa delle leggi federali sulla privacy. Ha aggiunto che il suo personale è devastato per la perdita di giovani vite e che «le nostre preghiere sono per le famiglie» dei deceduti.

Polizia e dipartimento della salute dell'Oklahoma hanno iniziato le loro indagini sulla struttura Narconon.

Smith ha detto che la sua organizzazione sta pienamente collaborando con la polizia, con gli enti amministrativi e con l'ufficio autorizzazioni.

Un portavoce della Chiesa di Scientology ha dichiarato: «Narconon ha una storia eccezionale, ha aiutato decine di migliaia di persone a condurre una vita senza alcol e droghe. La Chiesa di Scientology è dedita all'aiuto per liberarsi dai danni delle droghe.»

Clark Carr, presidente di Narconon International, ha rilasciato una dichiarazione in cui afferma che «Il Narconon ha servito decine di migliaia di persone» e «tre suoi diplomati su quattro riescono a vivere stabilmente senza droghe.» Ha poi citato medici e specialisti che difendono il metodo Narconon.

«In base ai ben noti principi fondamentali dell'equilibrio chimico... questa terapia rappresenta un approccio molto ragionevole alla disintossicazione», afferma il Dott. Vin LoPresti, biologo che sostiene i metodi Narconon. A suo dire, l'uso della sauna-terapia è «più dolce» e ha «minori effetti collaterali» della disintossicazione farmacologica. Non è mai stato in una struttura Narconon e non conosce le circostanze dei decessi al Narconon Arrowhead. Dice di poter parlare unicamente dell'efficacia dei metodi di Hubbard.

Il Dott. David Root, specialista in medicina del lavoro, collabora con il Narconon da due decenni. Afferma che «È il miglior programma in circolazione, e funziona». Ha dichiarato di non aver mai lavorato in alcuna struttura Narconon, ma di avervi fatto diverse visite. «Questa gente sa quel che fa, e fa un grande lavoro.»

Altri esperti sostengono il contrario.

Susan Foster, direttore di ricerca del National Center on Addiction and Substabnce Abuse della Columbia University, sostiene di non aver mai visto alcuna scienza difendere un approccio "sudala via" ["suda via la droga", principio alla base del programma di purificazione di Scientology - N.d.T]. Non è dottore in medicina, ma ricerche scientifiche dimostrano che la combinazione di farmaci e terapia comportamentale è il modo più sicuro ed efficace per distogliere dall'uso di droghe.

Secondo la Foster, il numero di decessi del Narconon Arrowhead è allarmante. «Vai lì per curarti, non per morire.»

Hanno contribuito a questo articolo: Katie Boyle, Sabrina Esposito, Elizabeth Brooks e Ed Demaria




Dichiarazione del Narconon Arrowhead - 16 agosto 2012

La tossicodipendenza è un flagello della nostra società, distrugge vite e famiglie. Ogni volta che la droga si prende una giovane vita è un evento triste, doloroso e frustrante. Per una famiglia, il dolore di perdere un proprio caro a causa della sua tossicodipendenza è inimmaginabile.

Siamo profondamente solidali con quelle famiglie e a loro vanno le nostre preghiere. Così come aiutare una persona a liberarsi della dipendenza è gratificante e gioioso, disorienta vedere il fallimento, il non essere riusciti a fermare la presa potente che la droga ha su tante persone. Il Narconon Arrowhead sta collaborando pienamente con le forze di polizia locali e statali e con le agenzie di controllo, e sta seguendo tutte le procedure richieste dalla legge ogni volta che si verifica un decesso in un centro riabilitativo.

Per puro rispetto alle leggi federali sulla privacy, studiate appositamente per proteggere il diritto alla privatezza dei clienti passati e presenti e dei loro familiari, il Narconon non può rivelare senza il loro esplicito consenso, o quello dei loro familiari, informazioni relative a clienti specifici che hanno aderito al suo programma.

Narconon Arrowhead è un centro riconosciuto di Riabilitazione da Droga e Alcol operante in Oklahoma dal 1992. Il Centro dà lavoro a 190 persone e da quando è stato istituito vent'anni fa, ha accolto più di 10.000 persone. È stato da un'agenzia riconosciuta a livello nazionale, la CARF (Commission on The Accreditation of Rehabilitation Facilities) ed è stato autorizzato a dispensare servizi di disintossicazione non medicalizzata dal Dipartimento di Salute Mentale e Abuso di Sostanze dell'Oklahoma.

Si veda http://www.narcononarrowhead.org/rehab-life/gradvid/ e http://www.narcononarrowhead.org/response-to-nbc-rockcenter/

Gary W. Smith, Presidente del Consiglio Direttivo, Narconon




Dichiarazione del Narconon International - 18 agosto 2012

Cara Anna,

La trasmissione sul Narconon che state pubblicizzando ha un prezzo: la felicità e il successo dei tossicodipendenti che grazie ad essa non si rivolgeranno al Narconon, ma per cui il Narconon rappresenta l'ultima possibilità e il percorso di uscita dalla schiavitù della loro tossicodipendenza.

Da oltre 25 anni vedo persone che, grazie al Narconon, hanno cambiato completamente vita. Prima di diventare presidente del Narconon International nel 1995, ho gestito io stesso un centro Narconon per una decina d'anni. La mia dedizione al Narconon si basa su una sola cosa: le decine di migliaia di vite che ha salvato.

Nei nostri centri entrano giovani devastati dalla dipendenza, molti di loro prima di arrivare al Narconon hanno già provato tre, quattro o più programmi disintossicanti. Quando arrivano da noi, molti di loro hanno pochissime o nessuna speranza di liberarsi dal vizio. Vedere quegli stessi giovani uomini e giovani donne terminare il programma Narconon felici, carichi di auto-stima e liberi dalle droghe è l'esperienza più gratificante che tu possa immaginare - vale sicuramente tutto il lavoro per portarli a quel punto.

Non credo che la NBC sappia che cosa comporta riabilitare dei tossicodipendenti e ritengo tu abbia creduto agli interessi occulti che in questo settore influenzano l'opinione pubblica e i media, interessi occulti che cercano di screditare i programmi non basati sul modello farmacologico. Esistono efficaci programmi non medicalizzanti. Hai una vaga idea di quanto duro lavoro e coraggio richieda lavorare con i tossicodipendenti, e far loro cambiare vita? Molti dei nostri staff più appassionati e generosi hanno essi stessi terminato il nostro programma e sono rimasti con noi per aiutare il prossimo.

Molti di quegli staff hanno la fedina penale sporca. Impediresti loro di aiutare il prossimo, dopo che hanno pagato il loro debito e cambiato completamente vita? Li stigmatizzeresti per sempre? Il loro lavoro si basa sulla compassione e sulla comprensione di ciò che questi giovani stanno vivendo.

Criticare il nostro programma perché ex tossicodipendenti lavorano per aiutare chi ha bisogno del loro aiuto non è soltanto criticabile, ma fanatico.

Prima di poter iniziare a fornire servizi di trattamento al pubblico, il Narconon Arrowhead richiede a tutto il suo personale di completare i corsi di formazione obbligatori previsti dal Dipartimento di Salute Mentale e Servizi Abuso Sostanze dell'Oklahoma (ODMHSAS) e dalla CARF (Commission on Accreditation of Rehabilitation Facilities). La formazione iniziale viene aggiornata annualmente e il personale del Narconon Arrowhead addetto all'astinenza è addestrato a riconoscere i sintomi fisici dell'astinenza, a prendere le funzioni vitali, a riconoscere le implicazioni di quei segnali vitali e a gestire le procedure di emergenza. Inoltre, alcuni degli staff del Narconon Arrowhead fanno corsi aggiuntivi offerti dal ODMHSAS tra cui formazione per la certificazione di Behavioral Health Case Managers e formazione come Peer Recovery Support Specialists.

Hai la seria responsabilità di presentare la verità sul Narconon. Se continui a rappresentare falsamente il nostro programma corri il rischio di allontanare i tossicodipendenti da ciò che potrà loro salvare la vita, o di impedire ai tossicodipendenti di usufruire della loro ultima possibilità di una vita decorosa, onesta, senza droghe.

Genitori vengono da me in lacrime per ringraziarmi per aver salvato la vita dei loro figli. Per favore, pensa bene a ciò che stai facendo quei genitori e ai loro figli, fai un lavoro equilibrato e veritiero sul programma Narconon e sui suoi risultati.

Per ulteriori informazioni, vi prego di consultare: http://news.narconon.org/response-to-nbcrockcenter/

Cordiali saluti,
Clark Carr - Presidente Narconon International
http://www.narconon.org/




Dichiarazione della Chiesa di Scientology - 16 agosto 2012

La riabilitazione dalle droghe è una responsabilità sociale impegnativa e la Chiesa di Scientology è orgogliosa dei quattro decenni di dedizione del Narconon all'aiutare gli individui a liberarsi dal flagello della tossicodipendenza. Il Narconon ha una storia eccezionale di aiuto a decine di migliaia di persone per una vita libera dalle droghe.

In questo paese l'abuso di droghe è epidemico. Ogni anno decine di migliaia di persone muoiono di tossicodipendenza, 12.000 di overdose accidentale di antidolorifici su prescrizione medica. Lavorare in questo settore richiede uno sforzo concertato e coordinato e un alto livello di dedizione.

Il programma Narconon è un modello di educazione sociale alle abilità di vita. Contrariamente al concetto dimostratosi sbagliato che la dipendenza è una malattia incurabile, trattabile unicamente con droghe sostitutive, il Narconon ha dimostrato che con una educazione giusta e intensiva alle abilità di vita è di fatto possibile recuperare stabilmente dalla dipendenza. A livello internazionale sta crescendo la consapevolezza che la soluzione alla tossicodipendenza non è la proliferazione di altre droghe.

La Chiesa di Scientology è dedita all'aiuto, aiutare le persone a liberarsi dai danni della droga grazie al sostegno che dà al Narconon e ai suoi programmi globali di educazione e prevenzione all'abuso di droghe.

Per ulteriori informazioni: http://www.scientology.org/activity/activity.html

Church of Scientology International



L'ex presidente del Narconon Oklahoma: «È solo una versione annacquata dei servizi introduttivi di Scientology»

© Di Tony Ortega, The Village Voice, 18 agosto 2012. © Traduzione di Simonetta Po.

Lucas Catton

La settimana scorsa avevamo riferito che un ex "dipendente" dell'ammiraglia Scientology dell'Oklahoma per la disintossicazione - Narconon Arrowehead - ci aveva detto che il controverso centro non faceva educazione contro le droghe ma semplicemente Scientology, e che da anni i suoi dirigenti erano preoccupati perché la loro certificazione era «estremamente vulnerabile» (attualmente il centro è sotto indagine delle autorità locali e statali per quattro decessi avvenuti dall'ottobre scorso [2011]).

Non avevamo citato il nome del nostro informatore, che però adesso ha deciso di farsi avanti.

Oggi possiamo dire che si tratta nientemeno di Lucas Catton, ex presidente del Narconon Arrowhead, il quale ci aveva parlato del passato travagliato del centro e del coinvolgimento che lui stesso aveva avuto nella promozione della struttura, oltre che della sua collaborazione nella gestione di diversi siti Internet ingannevoli. [1]

Avevamo promesso di mantenere segreta la sua identità, ma ieri Catton ha deciso di uscire allo scoperto con un lungo post sul suo blog in cui spiega ai vecchi amici ancora in Scientology perché ha deciso di lasciare la chiesa. Questa mattina lo abbiamo sentito di nuovo e ora possiamo riferire quanto ci disse.

Fu infatti Catton a spiegarci che i dirigenti di Scientology erano ricorsi a risorse importanti per fare lobbismo e lisciarsi i funzionari statali, in quanto preoccupati di una possibile verifica approfondita della certificazione di Narconon Arrowhead: «Quando nel 2006 me ne sono andato, stavano cercando con ogni mezzo di istaurare un qualche tipo di rapporto cordiale con il Dipartimento di Salute Mentale.»

La prima struttura Narconon dell'Oklahoma vide la luce a Chilocco; la battaglia per ottenere una certificazione pubblica era durata anni poi, nel 1992, riuscirono ad aggirare le obiezioni statali presentando un'approvazione rilasciata da un ente privato, la Commission for Accreditation of Rehabilitation Facilities (CARF). Nel 2001, Scientology chiuse quella struttura e si trasferì nella sua attuale sede all'Arrowhead Lodge, sulle rive del Lago Eufaula nella parte orientale dello stato.

Catton diventò presidente del centro Arrowhead nel 2002. Oggi ci racconta che si era accorto che il direttore esecutivo Gary Smith e altri dirigenti erano parecchio preoccupati: da quando nel 1992 il Narconon aveva ottenuto la certificazione, la legge era cambiata; se lo stato avesse svolto un'analisi accurata di quei documenti avrebbe fatto chiudere la struttura. Catton ci ha spiegato che lo stato aveva accettato l'approvazione CARF che certificava soltanto la prima delle quattro parti in cui è suddiviso il programma di trattamento Narconon.

«Erano preoccupati perché stavano rischiando di dover ottenere una certificazione statale per tutto il programma, in caso contrario avrebbero dovuto far modificare la legge, oppure chiudere bottega.»

Per quanto riguarda il programma in quanto tale, Catton mi ha confermato che gli "studenti" del Narconon non studiano affatto le dipendenze dalle droghe e non vengono educavi al riguardo. Al contrario, i corsi sono una introduzione a Scientology non diversa da quella data a chi vuole avvicinarsi alla religione hubbardiana. «Sì, si fa pochissima informazione sulle droghe. Si fanno invece le routine di addestramento, il programma di sauna, il miglioramento dell'apprendimento, gli oggettivi. Vieni addestrato all'etica di Scientology con Overt e Withhold. Fai le "condizioni" e poi La via della felicità, tutto qui. Ti senti lucido e ripulito, ma non viene mai preso in esame il vero problema individuale», dice citando per nome i diversi passi dell'addestramento iniziale di Scientology, come fissarsi negli occhi per ore e parlare ad oggetti inanimati come i posacenere.

Ieri Catton ha scritto del Narconon: «bisogna essere del tutto trasparenti e dire le cose come stanno, non fingere di essere ciò che non si è. Bisogna attenersi alle leggi che regolamentano i centri di disintossicazione oppure non definirsi centri di disintossicazione, ma dire che si tratta di una versione annacquata dei corsi e dei metodi introduttivi di Scientology applicati a chi abusa di sostanze.»

Catton si dimise da presidente di Narconon Arrowhead nel 2006 e quando Rena Weinberg, presidente della Association for Better Living and Education (ABLE), la divisione di Scientology che gestisce il Narconon, gli propose di riprendersi la carica, rifiutò.

Nei cinque anni successivi Catton gestì decine di siti web parecchio remunerativi che reindirizzano i navigatori ai centri Narconon. I siti sono studiati per essere molto generici, per non dire nulla di Scientology e sono stati creati appositamente per catturare l'attenzione di chi cerca online informazioni su centri disintossicanti. Servono a convincere chi chiama per avere ulteriori informazioni a rivolgersi a un centro Narconon, il quale poi pagherà al gestore del sito una provvigione, di solito il 10% dei 30.000 dollari che Narconon chiede ai propri utenti.

«Avevo una ventina di siti di quel tipo, certa gente ne aveva addirittura di più», mi dice Catton. «Si tratta sostanzialmente di siti privi di marchio che servono ad attirare l'attenzione di chi cerca aiuto per la disintossicazione. I nostri telefonisti indirizzavano al Narconon chi chiamava.» Aggiunge però che aiutava le persone a trovare anche programmi trattamentali non Scientology. «Il grosso del guadagno veniva dal Narconon? Sicuramente sì.»

Sul suo blog scrive: «Credo che la questione più importante sia che le persone si informino bene, che prendano decisioni informate, che cerchino ciò che è adatto per loro e si basino su fatti reali, non su affermazioni fuorvianti o rappresentazioni falsate.»

Nel suo lungo post Catton spiega come iniziò la sua disillusione. Al pari di altri membri della chiesa, anche lui era esasperato dalle costanti raccolte fondi in cui il leader ecclesiastico David Miscavige aveva costretto l'organizzazione. Anche assistere alle manifestazioni di protesta di Anonymous del 2008 fu traumatizzante e, come abbiamo visto accadere altre volte, la rivista propagandistica Freedom ["Diritti dell'Uomo" in Italia], dedita alla diffamazione di ex funzionari della chiesa, servì soltanto a rendere Catton più curioso in merito alle accuse che questi andavano facendo, cioè che Miscavige aveva aggredito fisicamente i suoi sottoposti e li aveva rinchiusi in uno strano ufficio-prigione della Base Internazionale a est di Los Angeles.

Sempre più assillato da numerose domande, Catton decise di parlarne con Rena Weinberg, che in passato gli aveva dato tanta fiducia. Ma in quel 2010 la donna sembrava essere svanita nel nulla e quando cercava di contattarla al telefono riceveva unicamente scuse e giustificazioni.

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«Il problema è che nessuno sapeva dirmi dove fosse. Chiesi a quelli del Narconon, a quelli di ABLE, telefonai addirittura a suo marito e al vicepresidente della chiesa, ma o non sapevano dove fosse, o non volevano dirmelo. Così continuai a navigare in Rete e a leggere sempre più articoli», scrive. Alla fine «Venni a sapere dell'esistenza del "Buco" e che anche lei era tenuta sequestrata lì dentro.»

(Martedì abbiamo riferito che tre testimoni oculari collocano Rena Weinberg nel "Buco" - il campo di concentramento di Scientology - dal 2007 fino ad almeno pochi mesi fa.)

Nel suo blog, Catton descrive la guerra psicologica infernale ingaggiata con i funzionari della chiesa che minacciavano di dichiararlo "persona soppressiva" - gergo scientologese per scomunica - e perciò di "disconnessione". Per Catton la minaccia era seria: la moglie si stava allontanando e lui non voleva perdere i contatti con la figlioletta. Nonostante i due coniugi avessero l'affidamento congiunto, Catton sapeva che la chiesa avrebbe potuto rendergli la vita molto difficile.

Questo è uno dei motivi per cui la settimana scorsa mi chiese di restare anonimo, anche se la sua chiesa lo aveva già "dichiarato". Era suo vivo desiderio raccontarci ciò che sapeva, ma non voleva mettere a rischio il rapporto con la figlia.

Ora, a una settimana di distanza, ha deciso di uscire allo scoperto.

Stamattina mi ha detto che voleva fosse chiaro dai suoi scritti che lui non si considera un anti-scientologist, ma soltanto una persona che vuole sinceramente far giungere il suo messaggio agli ex amici ancora nella chiesa. Lascio a lui l'ultima parola:

A tutti i miei ex amici - vi auguro ogni bene e spero in una riforma in tempi brevi, per il bene vostro e di tanti altri. Pensate sia veramente possibile passare in un giorno dall'essere uno dei membri più rispettati del network Narconon e il giorno dopo essermi trasformato in una malvagia Persona Soppressiva? Non ho mai voluto il vostro male, né mai lo vorrò. Se un giorno deciderete che si possa essere di nuovo amici, io sono qui.

Nota del traduttore:

1. Anche in Italia esistono svariati "siti civetta" che rimandano immancabilmente al Narconon locale. Alcuni esempi: http://www.stopdroga.org/, http://www.stop-cocaina.it/, http://www.comunita-di-recupero.com/, http://www.disintossicarsi.com/, http://www.disintossicazione-droghe.it/, http://www.disintossicazione.com/, http://www.disintossicarsi.org/, http://www.soluzione-droga.it/, http://www.disintossicazioneeroina.it/...



Se Narconon non è Scientology, perché la sua leader è confinata nel campo di concentramento della chiesa?

© Di Tony Ortega, The Village Voice, 14 agosto 2012. © Traduzione di Simonetta Po.

Dov'è Rena?

Sabato vi abbiamo accompagnati nel travagliato centro riabilitativo Scientology dell'Oklahoma orientale, Narconon Arrowhead. In quella struttura, da ottobre [2011] a oggi si sono verificati quattro decessi, l'ultimo dei quali il 19 luglio: la ventenne Stacy Murphy.

Un ex paziente che conosceva Stacy ci ha raccontato quali erano le condizioni del centro, che usa le stravaganti "routine di addestramento" di Scientology piuttosto che la consulenza sulle droghe. Abbiamo anche parlato con un ex dipendente della struttura, il quale ci ha raccontato la storia della precaria certificazione concessa dallo stato dell'Oklahoma al Narconon Arrowhead.

Ora abbiamo notizie stupefacenti sui collegamenti tra il Narconon e la stessa Scientology, notizie che, come già per molte altre storie che abbiamo esplorato, ci portano direttamente al campo di concentramento per dirigenti della chiesa noto come "Il Buco", voluto dal leader ecclesiastico David Miscavige.

Abbiamo notato che i media tendono a descrivere il Narconon come "affiliato alla" chiesa o, come ha detto una TV dell'Oklahoma, «associato agli insegnamenti di Scientology.» Sul Tulsa World abbiamo scoperto un articolo sulle indagini sulla morte della Murphy che addirittura non nomina nemmeno Scientology. Tutto questo ci dice che i giornalisti non comprendono i collegamenti reali tra Scientology e il suo gruppo di facciata per la disintossicazione o, peggio ancora, ragionano sul presupposto che parlarne è inutile.

Speriamo che questo articolo faccia chiarezza.

È vero che Scientology e Narconon a volte fanno di tutto per dare l'impressione di avere poco a che fare l'uno con l'altro. I centri disintossicanti sono delle onlus registrate autonomamente. Pagano la licenza d'uso a un'organizzazione ombrello, anch'essa no profit, chiamata Association for Better Living and Education o ABLE.

A sua volta, ABLE tende a presentarsi come organizzazione di "miglioramento sociale" del tutto laica che utilizza sì le idee del fondatore di Scientology L. Ron Hubbard, ma non fa parte della chiesa. Si tratta però di cortine fumogene. Come i ricercatori ci dicono da anni, Narconon opera sotto lo stretto controllo di Scientology e del suo corpo elitario e paramilitare: la "Sea Org".

  • In ABLE possono lavorare solo i membri della Sea Org; ABLE stessa nacque dalle ceneri del tristemente noto Guardian's Office che negli anni '70 si rese responsabile di una vasta operazione di infiltrazione in uffici governativi, poi smantellata dal FBI;

  • Fin dalle origini, i collegamenti tra l'associazione che sarebbe poi diventata ABLE e Scientology sono stati tenuti nascosti, così che il Narconon e gli altri programmi di "miglioramento sociale" potessero essere mantenuti strettamente sotto il controllo di Scientology, senza che la pubblica opinione ne fosse a conoscenza; [2]

  • Narconon Arrowhead stesso fu pensato e progettato alla Base Internazionale di Scientology a est di Los Angeles, come ci dice un ex dirigente che all'epoca vi lavorò;

  • Il collegamento più inquietante tra Narconon e Scientology di cui non si è mai parlato: da circa cinque anni la presidente di ABLE, il gruppo ombrello che dirige Narconon e altri gruppi di facciata di Scientology come quello che cerca di portare la "tecnologia" di Hubbard nelle scuole pubbliche, è prigioniera dell'infernale campo di concentramento per funzionari Scientology voluto da Miscavige alla Int Base.

La presidente di ABLE si chiama Rena Weinberg e abbiamo testimonianze di prima mano che la collocano nel "Buco" dal 2007 al 2012.

Chiediamo ai nostri colleghi giornalisti e alle autorità che stanno indagando sul Narconon in Oklahoma, in Quebec, in Georgia, in Michigan e ovunque il centro di disintossicazione sia sotto inchiesta o denunciato: se il Narconon e la sua casa-madre ABLE sono laici e indipendenti da Scientology, perché la presidente di ABLE sta languendo nella nota prigione della chiesa nel deserto californiano?

1. SoCo e Biancaneve

Come abbiamo scritto in un altro articolo, il Narconon ebbe inizio nel 1966 grazie a un detenuto di nome Bill Benitez. Il sito Narconon riporta la storia di un ardente Benitez che, dopo aver scoperto il valore dei libri di L. Ron Hubbard, si dedicò all'aiuto degli altri suoi compagni detenuti. Ciò che il sito però non dice è che nel 1970, quando il Narconon fu ufficialmente registrato, i due co-fondatori erano Henning Heldt e Arthur "Arte" Maren, membri veterani del Guardian's Office di Scientology.

Lo storico britannico Chris Owen spiega perché questo particolare è significativo:

Una decina di anni dopo Heldt era in prigione assieme alla moglie di L. Ron Hubbard e ad altri undici dirigenti del Guardian's Office; Maren e lo stesso Hubbard vennero citati nello stesso procedimento come "co-cospiratori non imputati" e il Guardian's Office smascherato in quanto istigatore di una massiccia campagna internazionale di spionaggio e intimidazione rivolta contro chiunque Scientology considerasse una minaccia: governi, giornali, imprese, singoli individui. [L'ufficio] Fu definitivamente smantellato nel 1982 dopo aver perso una lotta di potere con l'attuale dirigenza della Chiesa di Scientology.
La portata dell'operazione spionistica del Guardian's Office divenne evidente nel 1977, quando l'FBI fece irruzione negli uffici Scientology di Washington DC e Los Angeles e vi sequestrò documenti che illustravano il programma di infiltrazione in uffici governativi, programma che Hubbard aveva battezzato Operazione Biancaneve. Owen sottolinea che tra i documenti sequestrati c'erano anche i fascicoli del Guardian's Office che dimostravano che Narconon e Applied Scholastics (il braccio di Scientology che si occupa di curricoli scolastici) facevano parte di un gruppo di organizzazioni note collettivamente come Coordinamento Sociale o "SoCo" ed erano intese come gruppi di facciata che tenevano nascosti i loro collegamenti con Scientology.

Quando il Guardian's Office fu smantellato e Mary Sue Hubbard e gli altri condannati e incarcerati per l'Operazione Biancaneve, la SoCo restò operativa e in seguito venne trasformata in ABLE.

«All'inizio ci chiamavamo Coordinamento Sociale. Lo scopo di ABLE è "creare una rivoluzione totale nei campi della droga, del crimine e dell'educazione rendendo ampiamente disponibile la tech di LRH», annunciava ABLE nel suo primo notiziario del 1988.

Se Scientology a volte minimizza quanto la sua Sea Org e relative entità di vertice come l'elusivo "Watchdog Committee" esercitino il proprio controllo su ABLE, si dimostra molto meno timida nei documenti interni indirizzati agli scientologist. Uno di tali documenti del 1988 illustra la creazione di alcune entità ecclesiastiche seguite alla riorganizzazione interna avvenuta qualche anno prima. Ecco un diagramma da cui risulta chiaro che ABLE è semplicemente un altro "settore" del mondo Scientology:


Di recente il Voice è entrato in possesso dei progetti segreti della nuova "Mecca di Flag", il palazzo Scientology di Clearwater, Florida, in costruzione dal 1998 e non ancora inaugurato. Noto anche come Super Power, le piantine mostrano che gran parte del suo primo piano celebra con sofisticati maxi-schermi le varie divisioni di Scientology. Nel diagramma qui sotto potete vedere che i diversi programmi di ABLE - tra cui anche Narconon e Applied Scholastics - verranno onorati assieme alle "org" di Scientology, cioè le sue chiese, in una serie di sale circolari:



[Nel salone di sinistra vedete i display delle "org", del programma WISE che vende la "tecnologia amministrativa" di Hubbard a chiropratici, dentisti, commercialisti e altri imprenditori, IHELP - la International Hubbard Ecclesiastical League of Pastors (associazione degli auditor sul territorio) e i Ministri Volontari, gli scientologist dai giubbetti gialli che si presentano sui luoghi dei disastri per offrire una tecnica di guarigione per fede chiamata "assistenza al tocco". Nel salone di destra ci sono i maxi-schermi dei gruppi controllati da ABLE: Criminon, programma di riforma carceraria della chiesa; Narconon, La Fondazione Via della Felicità, che diffonde un opuscolo scritto da Hubbard nel 1980 con generici consigli di vita, e Applied Scholastics.]

Dopo la registrazione ufficiale nel 1988, ABLE ha impiegato unicamente membri della Sea Org - il gruppo di elite di Scientology che tende a reclutare i figli adolescenti (seconde generazioni) dei membri della chiesa.

Un anno dopo la fondazione, ABLE affidò l'incarico di vicepresidente del personale a un membro 16enne della Sea Org: il ragazzo aveva la responsabilità di trovare lo staff per un nuovo e cruciale progetto, l'apertura della prima vera grande struttura Narconon d'America situata nella riserva indiana di Chilocco, Oklahoma. Quel ragazzo si chiamava Marc Headley.

I marinai di ABLE

Abbiamo parlato spesso delle avventure più recenti di Headley alla Base Internazionale di Scientology, dove l'uomo lavorava nel dipartimento audio-video per pochi centesimi all'ora e aiutava Miscavige a produrre le conferenze registrate di Hubbard, i filmati dei grandi event della chiesa e a sviluppare nuovi e-meter. Nel 2006 Headley fuggì dalla base assieme alla moglie Claire e in seguito la coppia querelò Scientology per gli anni di lavoro sottopagato e per i due aborti a cui Claire sostiene di essere stata costretta (la causa fu poi archiviata e di recente è stata respinta anche in appello.)

Prima di arrivare alla Base, però, Marc era un "marinaio semplice" della Sea Org e si ritrovò a Hollywood a lavorare per ABLE, dove almeno gli pagavano il salario minimo.

«Poiché doveva risultare come entità separata da Scientology, ci davano il salario minimo e indossavamo abiti civili - "upstat civvies" li chiamavano. Eravamo a salario minimo ma ci pagavano soltanto 40 ore la settimana quando in realtà ne lavoravamo 100.»

Lavorava per pochi dollari l'ora, prosegue Headley, e vedeva forti pressioni su ABLE per fare grossi incassi. Ai dirigenti incaricati veniva detto di trovare il modo per agganciare il governo e farsi sovvenzionare i programmi di riforma sociale, oltre a cercare comunque di raccogliere fondi dagli scientologist ricchi e dalle celebrità.

«Tutti gli scientologist benestanti subivano pressioni per fare donazioni alla ABLE. Quando c'ero io, Kirstie Alley dette al Narconon 300.000 dollari», ricorda. «Per "reggiarla" registrammo un video con Jeff Pomerantz che impersonava un giornalista del telegiornale e parlava benissimo del Narconon.» "Reggiare" è una parola gergale: significa che il personale della chiesa esercita pressioni per raccogliere donazioni. «Venne giù al Celebrity Centre, vide il video e ci fece l'assegno. Fu grandioso, di solito non si fanno tanti soldi in un colpo solo.»

Poi dissero ad Headley che si doveva occupare di un importante lavoro a migliaia di chilometri di distanza. «Dovevo mettere assieme una missione, riunire tutto questo personale per aprire Narconon Chilocco» mi dice, aggiungendo che il suo fu un grosso fallimento. «Non riuscivo a trovare nessuno che fosse sufficientemente qualificato per quel lavoro.»

Come abbiamo scritto in un precedente articolo, all'epoca il Narconon corteggiava diverse tribù indiane dell'Oklahoma desiderose di trovare una nuova collocazione per una vecchia struttura scolastica. Senza citare i suoi legami con Scientology, Narconon persuase la tribù Ponca a firmare un contratto d'affitto di 25 anni per diversi edifici scolastici. Bob Lobsinger, editore del quotidiano locale Newkirk Heral Journal, scoprì i collegamenti con la chiesa hubbardiana e si oppose strenuamente.

«La nemesi di ABLE fu quel tizio dell'Herald Journal, ricorda Headley. «Ci stava veramente alle calcagna.»

Nonostante l'opposizione locale e il rifiuto del Dipartimento di Salute Mentale di concedere la certificazione al centro, alla fine il Narconon vinse la sua battaglia ottenendo l'approvazione da un ente di certificazione privato.

Scientology era determinata a espandere la sua attività riabilitativa e ad affermare che Narconon fosse il programma più grande e più efficace esistente (gli esperti hanno ripetutamente sfatato i tassi di efficacia vantati da Scientology, dal 75 al 90 percento: i programmi disintossicanti più quotati dicono che non più del 25% dei propri pazienti si asterrà dal consumo di droghe sul lungo periodo.)

Perché Scientology spingeva con tanta forza il suo Narconon? È importante ricordare che tra il 1989 e il 1991, quando combatteva la battaglia di Chilocco, Scientology non aveva ancora ottenuto l'esenzione fiscale. La guerra senza quartiere contro l'IRS era in corso da ormai 25 anni e il governo aveva regolarmente vinto le cause legali: sosteneva infatti che Scientology era una azienda, non una chiesa, anche se disponeva di programmi di miglioramento sociale. Poi nel 1991, improvvisamente, l'IRS gettò la spugna. Nei due anni successivi ratificò un accordo segreto con Scientology cedendo su tutta la linea.

L'accordo segreto trapelò soltanto nel 1997 e da esso possiamo chiaramente vedere che l'IRS definì ABLE e Narconon delle "entità connesse a Scientology".

In quel periodo Marc Headley era già stato trasferito alla Base Internazionale a est di Los Angeles dove alcuni anni dopo ebbe modo di osservare i dirigenti della chiesa progettare in Oklahoma un centro Narconon ancora più grande.

«Tutta il complesso fu progettato e aperto da membri della Sea Org, il progetto ebbe l'approvazione di David Miscavige», mi spiega. «Ero lì alla Int Base quando questo avvenne, lo vidi prender forma.»

Nonostante il contratto di affitto di 25 anni per Chilocco, nel 2001 il Narconon chiuse la struttura e la trasferì a Arrowhead Lodge, oltre 300 chilometri a sud-est, dove si trova oggi.

Secondo Headley, Scientology tratta i Narconon come qualsiasi altra chiesa locale, anche detta "org". «È strutturato esattamente come le org. Ogni org di Scientology è registrata autonomamente ma deve ottenere licenza e marchi di impresa dal Religious Technology Center » mi spiega, riferendosi all'entità che controlla Scientology. «Ogni org viene ispezionata da RTC ed è quello il sistema di controllo, anche se non ne ha formalmente la proprietà. I Narconon sono organizzati tutti allo stesso modo. È un gioco di scatole cinesi.»

Ma a che scopo?

«Così Scientology può dire di avere il miglior programma disintossicante del mondo.»

Marty Rathbun, che prima di lasciare la chiesa nel 2004 è stato il secondo in comando della chiesa, ha fatto recentemente notare sul suo blog che quando si tratta di incassare donazioni da membri facoltosi, Scientology parla del Narconon come di un suo territorio, ma quando quei centri disintossicanti hanno dei guai, allora sostiene l'inesistenza di collegamenti...

Quando delle attività Narconon si interessano autorità o media, Scientology Inc. fa di tutto per prenderne le distanze sostenendo zero collegamenti o responsabilità. La pubblica opinione, che è dotata di buon senso, non può far altro che notare tale ipocrisia.
Headley ha accennato spesso a Rena Weinberg, presidente di ABLE. Mi ha detto che la donna è originaria del Sud Africa e fu reclutata nella Sea Org in età molto giovane. Grazie al suo lavoro per Applied Scholastics è stata una delle prime scientologist a essere insignita della Medaglia per la Libertà, la più alta onorificenza che David Miscavige concede a uno scientologist.

Ogni volta che Headley mi faceva il suo nome mi suonava un campanello. Poi ho capito dove l'avevo visto: nell'articolo di giovedì scorso, quello della Weinberg compare tra le centinaia di nomi di dirigenti Scientology che hanno trascorso un periodo più o meno lungo nel noto ufficio-prigione di Miscavige, cioè nel "Buco".

«Sì appunto. Se ABLE non ha nulla a che fare con Scientology, dovrebbero spiegarci come mai Rena è finita nel Buco della Int Base», commenta Headley.

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Per quanto tempo ci è rimasta?

Ho chiesto innanzitutto a Mike Rinder, ex portavoce capo di Scientology imprigionato nel Buco nel 2006-2007. In quei primi anni dell'infernale gulag scientologico, c'era anche la Weinber?

Sì, mi ha risposto. Ed era ancora prigioniera laggiù quando nell'aprile del 2010 John Brosseau fuggì dalla Base? Sì, mi ha risposto quest'ultimo. Ho recentemente saputo che qualche mese fa la Weinberg era ancora rinchiusa nel Buco.

Abbiamo tre testimoni oculari diversi secondo i quali per almeno cinque anni Rena Weinberg è stata confinata nella prigione speciale istituita per i dirigenti della Chiesa di Scientology caduti in disgrazia, prigione che si trova nella Base Internazionale della Contea di Riverside, California. Era già lì agli inizi, quando le condizioni erano estremamente dure ed è stata lì fino a tempi recenti, quando pare siano state introdotte condizioni più umane.

Il sito della ABLE continua a riportare il messaggio della sua presidente e non informa e fedeli della sua caduta in disgrazia, del fatto che doveva mangiare sbobba tre volte al giorno o che ha trascorso anni impegnata in brutali confessioni di massa...

Evidentemente la Weinberg gestisce i programmi "laici" di Scientology dal suo confino ecclesiastico.

Martedì la trasmissione Rock Center della NBC darà risalto nazionale ai decessi del Narconon Oklahoma. Abbiamo saputo che la rete televisiva si sta difendendo dall'offensiva preventiva sferrata dagli avvocati di Scientology. Gary Sother, avvocato-megafono della chiesa, non ha mai risposto alle mie richieste di commenti. Chiedo perciò ai colleghi della NBC di farmi una cortesia e chiedergli:

Dov'è Rena?

Note del traduttore:

2. Io per esempio sono stata querelata dal Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani [CCDU] per aver scritto che tale Comitato è parte integrante della Chiesa di Scientology e raccoglieva fondi con la distribuzione di un certo opuscolo. Il CCDU - nella persona del suo presidente Roberto Elia Cestari - ha perso la causa. Oggi il CCDU non può più dire di NON avere collegamenti con Scientology in quanto la sua totale organicità alla divisione di "Riforma Sociale" della Chiesa di Scientology è stata dimostrata in Tribunale e confermata dalla Corte di Cassazione.



Narconon: un altro morto ad Atlanta e bugie in tribunale

© di Tony Ortega, The Village Voice, 29 agosto 2012. © Traduzione di Simonetta Po.

I recenti decessi e le inchieste delle autorità locali e statali hanno attirato parecchia attenzione sul grande centro disintossicante di Scientology in Oklahoma: Narconon Arrowhead.

Ma come riferito in precedenza, anche il Narconon della zona di Atlanta ha i suoi problemi. La famiglia di Patrick Desmond, paziente e dipendente Narconon morto nel 2008, ha fatto causa. Quel caso sta facendo emergere documenti legali che danno un quadro degli inganni che sembrano permeare il modello imprenditoriale Narconon.

I documenti di cui siamo entrati in possesso mostrano che il Narconon ingannò un tribunale per le tossicodipendenze della Florida al fine di dissimulare il mancato ottenimento di regolare autorizzazione a ospitare pazienti residenti. Quel tribunale ha riferito al Voice di essere ora consapevole delle menzogne. E non ne è per niente contento.

I familiari avevano inviato Patrick Desmond al centro riabilitativo di Atlanta dopo una condanna a sei mesi comminata nella Contea di Brevard, Florida. La sentenza imponeva a Desmond il ricovero in una struttura riabilitativa residenziale che doveva controllarlo rigidamente.

Ma i Desmond e la Contea di Brevard non sapevano che il Narconon della Georgia non ha mai ottenuto l'autorizzazione a gestire quel tipo di struttura. Secondo le leggi di quello stato, esso non può ospitare pazienti né fornire un controllo costante. La sua licenza riguarda unicamente pazienti esterni (non residenti).

Sono però i centri residenziali quelli che fanno guadagnare sul serio. Il programma residenziale del Narconon, per esempio, dura tre mesi e costa mediamente 30.000 dollari. Mary Rieser, direttore esecutivo del Narconon Atlanta, non è mai riuscita ad ottenere il tipo di licenza che le avrebbe permesso di ospitare pazienti. I documenti del tribunale mostrano che la donna risolse il problema chiedendo a una coppia di scientologist di affittarle alcuni appartamenti di un vicino residence, il "One Sovereign Place", dove alloggiava i pazienti. I potenziali clienti come i Desmond non venivano informati della mancanza di licenza nonostante la retta fosse quella di un centro residenziale autorizzato.

Quel che è peggio è che indagini condotte dallo stesso Narconon International, la "casa madre" a cui il Narconon Georgia è affiliato, evidenziarono che al "One Sovereign Place" la droga circolava liberamente e anche i dipendenti (generalmente ex pazienti) ne facevano uso. I documenti legali suggeriscono che al residence Desmond facesse uso di Oxycontin. Una sera uscì con un amico, provò l'eroina, andò in overdose e morì. I Desmond hanno fatto causa al Narconon per negligenza, per aver permesso al figlio di fare quel che voleva e per non avere istituito controlli in quel complesso residenziale privo di licenza.

Noi però ci siamo chiesti: come ha fatto il Narconon Georgia a convincere i tribunali a farsi affidare pazienti per cui era prevista una struttura residenziale, senza sollevare l'interesse dei funzionari statali della Georgia, secondo i quali si trattava di una struttura per soli pazienti esterni?

Troviamo risposta nella deposizione di Allison Riepe, resa pubblica questa settimana.

Come altri dipendenti Narconon, anche la Riepe era una ex paziente, una ex tossicodipendente. Al centro ebbe diversi incarichi ma durante la permanenza di Desmond (2007-2008) si occupava di tutte le comunicazioni con i tribunali per le tossicodipendenze.

La Corte l'ha sentita il 26 gennaio scorso e le è stata mostrata la carta da lettere usata per la corrispondenza ufficiale del Narconon Georgia. In essa si legge che la struttura è un "Programma di riabilitazione ed educazione per pazienti esterni". Poi le è stata mostrata un'altra lettera, quella inviata al responsabile della libertà vigilata di Desmond presso la Contea di Brevard, tribunale per le tossicodipendenze della Florida. La carta intestata era diversa: scomparse le parole "pazienti esterni", il Narconon veniva presentato solo come "Educazione e riabilitazione dalla droga". Alla Riepe sono state chieste spiegazioni sul cambiamento.

«L'ho portata a Mary [Rieser] e le ho detto "è chiaro che non posso mandarla via così, qui dice 'centro per pazienti esterni' ma non va bene, perché il tribunale ha ordinato che questa persona vada in una comunità residenziale. Che cosa devo fare?" Lei mi disse di eliminare le parole "pazienti esterni".»

«Bene, perciò lei era a conoscenza che la sentenza di Patrick specificava "centro residenziale"?» le ha chiesto l'avvocato Rebecca Franklin.

«Sì», è stata la risposta della Riepe.

«E lo sapeva anche Mary Rieser?»

«Sì.»

La Franklin ha poi mostrato alla Riepe un'altra lettera da cui erano state cancellate le parole "pazienti esterni".

«Anche in questo caso sono state tolte perché la sentenza di Patrick diceva "centro residenziale". Se la nostra carta da lettere avesse riportato "pazienti esterni", il funzionario della libertà vigilata se ne sarebbe accorto e avrebbe deciso di mandarlo da un'altra parte.»

«E anche in questo caso, Mary Rieser ne era al corrente?»

«Sì.»

Abbiamo telefonato al Narconon Georgia chiedendo di parlare con Mary Rieser. Ci hanno detto che era impegnata. Abbiamo pregato di farci richiamare ma non lo ha fatto.

La Rieser era stata sentita dal tribunale il 14 settembre 2011 e l'avvocato Jeff Harris le aveva chiesto spiegazioni sui cambiamenti nella carta da lettere. La donna aveva risposto che la scelta della carta da lettere era casuale e che le differenze dipendevano semplicemente dall'uso di un modello piuttosto di un altro...

Domanda: Nessuno ha eliminato dalla carta da lettere le parole "pazienti esterni" così che non risultasse essere una struttura non residenziale, così che il tribunale della Florida non revocasse la decisione di farvi ammettere Patrick?

Risposta: No.

D. Non è successo?

R. No.

D. Perciò la decisione sulla carta da lettere utilizzata fu del tutto casuale?

R. Sì.

Ieri ho parlato con Lisa Mooty del tribunale per le tossicodipendenze della Contea di Brevard che si occupò del caso Desmond. Mi dice che quel decesso ha già prodotto un risultato: la contea ha deciso che le famiglie non possono più mandare i loro cari con condanne di quel tipo in centri di disintossicazione di altri stati [fuori dalla Florida]. Ha aggiunto che quasi tutti vanno in una struttura locale gestita dallo stato e che adesso la Contea di Brevard ha imparato a conoscere il Narconon: «Non ci abbiamo più mandato nessuno, né mai lo rifaremo.»

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«È una situazione complessivamente molto triste», mi ha detto. «Sono molto vicina alla famiglia. Cerchi di fare del tuo meglio, ciò che pensi sia nel miglior interesse di tuo figlio o di tua figlia o, nel mio caso, di un paziente. Ma sfortunatamente ci sono cose che non sappiamo. Se tutti sapessimo che qualcuno ci sta mentendo sarebbe tutto più facile, non crede?»

Il corpo di Desmond fu riportato in Florida. «Ho partecipato al funerale», mi dice la Mooty. Le ho chiesto come si è sentita nell'apprendere che il Narconon aveva mentito: «Devono solo vergognarsi.»

Le ho anche chiesto se sapeva che il Narconon ha dei centri in Florida: qualche tribunale dello stato non potrebbe inviarvi dei pazienti? «L'unica cosa che posso promettere è che questo tribunale non ci manderà più nessuno.»

Per quanto riguarda le autorità della Georgia che si occupano delle licenze, recentemente lo stato fatto un rimpasto del suo dipartimento risorse umane e mi ci è voluto un po' per identificare il particolare organismo che supervisiona la struttura Narconon. Ora sono riuscito a identificarlo e ieri ho provato a chiamare lasciando un messaggio dettagliato sul caso Desmond e la licenza del Narconon Georgia. Vi farò sapere.

A seguire, le pagine rilevanti della deposizione di Allison Riepe che spiega come la carta da lettere del Narconon fu modificata per impedire che il tribunale delle tossicodipendenze della Florida si accorgesse che si trattava di un centro autorizzato ai soli pazienti esterni...

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"Si volta pagina": parla Lucas Catton, ex presidente di Narconon Arrowhead

© Lucas Catton. © Traduzione di Simonetta Po.

Mi chiamo Lucas (Luke) Catton. Sono stato scientologist per 12 anni. Mi sono diplomato al Narconon Chilocco e ho lavorato cinque anni per il Narconon; per due anni sono stato presidente di Narconon Arrowhead. Poi sono stato uno dei principali "membri dello staff sul campo": per altri cinque anni ho indirizzato clienti ai centri Narconon, per cui ho anche fatto progetti di volontariato, collaborato per le attività pubblicitarie, scritto articoli e comunicati stampa e dato assistenza ad altri gruppi di riferimento. Nell'estate 2006 accompagnai mia moglie a Los Angeles per auditing e addestramento [di Scientology] e il 4 luglio incontrai Rena Weinberg, presidente di ABLE International, nel suo ufficio. La donna mi disse che desiderava un mio ritorno nello staff del Narconon e riprendessi la carica di presidente di Arrowhead, ma rifiutai.

La mia storia può essere raccontata sotto diverse angolazioni e non so come impostarla per mantenerla di una lunghezza leggibile, per cui cercherò di riassumere parecchio. Sono sicuro che resterà comunque una lunga storia...

A dicembre 2006 lasciai l'Oklahoma per la Georgia. Mia figlia è nata in aprile del 2007. A luglio di quell'anno fu lanciata la campagna dei Fondamenti e iniziò l'inferno: telefonate continue per comprarne di più, per ulteriori donazioni. In febbraio 2008 la chiesa locale Scientology di Atlanta vide l'arrivo del Flag World Tour. Mia moglie fu "reggiata" (convinta a comprare) per un servizio disponibile solo a Flag. All'arrivo a Clearwater le cose presero immediatamente una brutta piega e io passai dall'avere pochi soldi ma anche niente debiti, al prendere una nuova carta di credito (con "l'aiuto" di uno staff di Flag) da cui furono subito prelevate migliaia di dollari. Ti mettono all'angolo, circondato da numerosi membri della Sea Org che ti dicono che si tratta "del maggior bene" e "tu vuoi che tua moglie abbia guadagni e vittorie, non è vero?". Quella fu la mia prima, vera esperienza a Flag e le cose andarono sempre peggio.

La sua permanenza a Flag durò tre settimane e al ritorno mi disse che voleva che ci trasferissimo lì, altrimenti lei "non ce l'avrebbe fatta". Però avevamo appena comprato casa, ci abitavamo da meno di un anno e mezzo, avevamo una bambina di pochi mesi e io cominciavo ad essere veramente disilluso della chiesa. Accettai con riluttanza, aiutai mia moglie e cercai di salvare il matrimonio.

Poco prima di trasferirci a Clearwater vi fu la prima protesta degli Anonymous. Mi fece veramente impressione vedere tante persone che manifestavano di persona contro la chiesa, soprattutto per quelle maschere e i "briefing" che ci tenevano gli staff: ci dicevano infatti che Anonymous era un gruppo di "cyber terroristi" (in seguito ho scoperto che le cose stanno in modo molto diverso e che lo scientologist medio e il membro medio di Anonymous hanno molto in comune.)

Abbiamo vissuto a Clearwater per due anni e mezzo. A essere sinceri fu l'inferno, una vera follia. Le cose non avevano senso. Eravamo infastiditi con richieste continue di soldi per svariati progetti, campagne, servizi e materiali. Gente che ci bussava costantemente alla porta e che ci chiedeva decine di migliaia di dollari, gente che doveva rifare i servizi senza una vera motivazione, se non che «prima era sbagliato e adesso dobbiamo sistemarlo». Osservavo che la maggioranza della gente continuava a giustificare quella follia. Nonostante guadagnassi molto di più che in passato, i debiti aumentavano e nel periodo trascorso a Clearwater versai alla chiesa, per le motivazioni più varie, oltre 150.000 dollari, oltre a quelli già dati in precedenza.

Un giorno leggemmo il numero di Freedom Magazine uscito dopo la seria di articoli "Rundown della Verità" del St. Petersburg Times. Freedom ammetteva apertamente le violenze e i maltrattamenti degli staff, ma cercava di addossarli a chi ora li denunciava. Cominciai a leggere alcuni articoli e a guardare dei video, scoprendo sempre più cose. Venni a sapere della disconnessione, degli aborti forzati, di altre violenze, di persone scomparse. Alla fine lessi anche il "Rundown della Verità" - Freedom aveva solleticato il mio interesse. Scoprii tutte le bugie sul palazzo Super Power, sulle Org Ideali e molto, molto altro.

Le domande che facevo ai membri della Sea Org ricevevano risposte diverse, ma nessuno sembrava disposto a dirmi che cosa sapeva o non sapeva realmente. Decisi allora di telefonare alla mia amica Rena [Weinberg] che non sentivo dal settembre 2006. Ma nessuno sapeva dirmi dove potevo trovarla. Lo chiesi a quelli del Narconon, di ABLE, telefonai addirittura a suo marito e al vice presidente della Chiesa, ma o non lo sapevano, o non me lo volevano dire. Per cui continuai a informarmi e a leggere sempre più articoli.

Nell'estate del 2010 mia moglie mi disse che voleva tornare a lavorare a Arrowhead in Oklahoma. Colsi al volo l'occasione di lasciare l'inferno di Clearwater, saltai su un aereo e comprai una casa. Ci trasferimmo in agosto. In autunno ero ormai sempre più disgustato da tutto quanto e mentre cercavo in Internet informazioni su Rena mi imbattei nel blog di Marty Rathbun. Anche un'altra persona aveva chiesto di lei. Per un po' postai alcuni commenti anonimi e scrissi delle mail ad alcune persone facendo domande. Venni a sapere dal blog di Rathbun e da altri siti del "Buco" e che anche Rena era tenuta sequestrata lì, oltre a molto altro sulla corruzione dei leader della chiesa e la sua storia.

Cercai di parlarne con mia moglie, ma lei rifiutò di leggere l'"entheta" o la "propaganda nera" e fece rapporto su di me a Flag. In gennaio 2011 mi pregò di andare a Flag per sistemare le cose. Alla fine accettai con riluttanza, ma mi feci promettere che se fossi stato "dichiarato" (cioè etichettato Persona Soppressiva) non avrebbe mai cercato di impedirmi di vedere mia figlia. Accettò.

Qualche tempo prima avevo deciso che non volevo più essere un punto di riferimento per il Narconon e cominciai a vendere i miei siti. Mi convinsero a venderli a qualcuno "del network" piuttosto che offrirli ad estranei, anche se sarei riuscito a spuntare un prezzo superiore (la pratica di indirizzare potenziali clienti verso determinati centri riabilitativi è diffusa anche fuori dal Narconon). Cercai di "fare la cosa giusta", mi introvertii e cedetti: accettai un importo inferiore e dilazionato in un lasso di tempo superiore. Grazie a una clausola del contratto che non avevo analizzato con dovizia perché avevo fiducia nel compratore, finii per restare fregato di un sacco di soldi.

Mi ci vollero un paio di viaggi a Clearwater prima di riuscire ad arrivare abbastanza in alto sulla linea di comando e riuscire a risolvere qualcosa. Mi convinsero a incontrare una persona al mio hotel, perché essendo io "disaffected" non potevo più entrare a Flag. Arrivò Kathy True di OSA (Ufficio degli Affari Speciali) per farmi una "intervista" all'e-meter che alla fine durò sei ore. Si trattò di un vero interrogatorio e lei mi promise che una volta terminato avrebbe risposto alle mie domande, ma era una bugia. Dopo essermi fidato di lei e averle rivelato tutto quello che voleva sapere, mi disse che non poteva rispondere alle mie domande perché non ero nella posizione di poter ricevere quel tipo di informazioni e avrei dovuto incontrarla di nuovo la sera successiva. L'avermi mentito in quel modo mi fece molto arrabbiare. Le istruzioni date per gestire le domande dei fedeli è «teneteli sulle linee e maneggiateli internamente.» Cercai di farlo, ma ricevetti in cambio soltanto bugie.

La sera dopo incontrai Kathy e Marion Pouw al Clearwater Bank Building. Cominciarono a grigliarmi - collaborai ma come risultato ottenni una "dichiarazione" verbale segreta. L'alternativa era cacciarmi fuori con una "dichiarazione" ufficiale scritta. Decisi con riluttanza di stare al gioco. A quel punto cercarono di dimostrarmi quanto Anonymous fosse malvagio, quanto gli ex membri fossero malvagi e che non mi dovevo lasciar incantare. Chiesi dove fosse Rena e Marion mi rispose che era alla Gold Base [Int Base] in California, ma che il "Buco" non esisteva e tutti gli abusi e i maltrattamenti erano cessati quando quegli ex membri erano stati cacciati. Kathy cercò di giustificare il numero di donne Sea Org che avevano abortito. Chiesi perché l'allora portavoce della chiesa (Tommy Davis) avesse mentito a una TV nazionale dicendo che la disconnessione non esisteva. Mi rispose che lui aveva detto «non esiste nulla di quello che descrivete», ma che naturalmente la disconnessione esiste. Ero disgustato, ma anche spaventato dal fatto che se non fossi stato al loro gioco sarei stato estromesso da gran parte della mia vita.

Tornai in Oklahoma e cominciai a lavorare sul progetto di ammenda, anche se continuavo a rifiutarmi di rifare l'addestramento e non mi piaceva che la chiesa limitasse le mie comunicazioni. Rilessi alcuni riferimenti di LRH in merito alla questione e chiesi l'istituzione di una Commissione di Inchiesta [Committee of Evidence] in quanto avevo molte evidenze a sostegno del fatto che non potevano impormi certe cose.

A marzo tornai a Flag per l'udienza, il che si rivelò soltanto una perdita di tempo. La Commissione era composta unicamente di MAA (ufficiali di etica della Sea Org) e personale OSA di alto livello accuratamente selezionato. Indipendentemente da ciò che dicessi o dalle prove che portai, la storia si ripeté identica: o obbedivo e smettevo di fare domande, oppure mi avrebbero "dichiarato". Accondiscesi e me ne andai, pensando che avrei presto avuto notizie. Ma non fu così.

Qualche settimana dopo ero fuori in cortile a lavare la macchina quando mia moglie venne a dirmi che aveva guardato nel mio computer e aveva scoperto che ero stato di nuovo su siti "entheta" e di "PR nere", perciò avrebbe chiesto il divorzio, avevamo chiuso e io dovevo andarmene immediatamente. Le avevo dedicato gli ultimi 8 anni, per lei avevo fatto di tutto, ci eravamo trasferiti dove lei voleva trasferirsi, avevo pagato cifre inverosimili per il suo auditing, le avevo dato uno stile di vita di tutto rispetto, macchine, case, attività, cene ecc. ma non aveva funzionato e probabilmente sarebbe comunque finita perché avevamo avuto anni difficili e ci eravamo già brevemente separati una volta.

A quel punto era inutile discutere, era chiaro che non mi avrebbe ascoltato e che non sarebbe stata dalla mia parte, non sarebbe stata una compagna di vita. Quella stessa sera me ne andai definitivamente. Lei fece di nuovo rapporto contro di me a Flag. Mi diceva di continuo cose come: «Sei un fottuto soppressivo, spero che tu muoia.» Molto di quello sdegno proveniva da personale ecclesiastico che faceva "terza parte" al nostro matrimonio.

Alla fine di giugno 2011 mi mostrarono una copia della mia "SP declare" ufficiale. Non solo era pesantemente tendenziosa, ma conteneva anche palesi bugie. Sottolineai tali menzogne al Capo della Giustizia di Flag ma lei mi disse che era una questione controversa e io dovevo soltanto fare il mio programma per rientrare in buoni rapporti con la chiesa; se avessi acconsentito, lei mi avrebbe aiutato. Le risposi che non avrei acconsentito, che era una follia e me ne andai. La settimana successiva tutti i miei amici scientologist o collegati al Narconon applicarono la disconnessione contro di me. Quasi tutte le persone della mia vita mi girarono le spalle senza alcuna volontà di scoprire da soli la verità, basando la loro decisione unicamente sulle menzogne diffuse dalla chiesa. Mi fu proibito comunicare con gli staff del Narconon e la "Polizia di Facebook" diede inizio alla sua campagna di sussurri e maldicenze affinché i membri della chiesa mi togliessero l'amicizia. Nel giro di pochi giorni sparirono un paio di centinaia di "amici Facebook".

Avevo detto chiaro ai rappresentanti della chiesa e alla mia ex moglie di non interferire nel rapporto con mia figlia. Valga anche come monito per essersi spinti troppo oltre, perché se è vero che vedo con regolarità la mia bambina, la comunicazione con lei mi è stata a volte impedita e con lei c'è sempre qualcuno che discrimina suo padre senza motivi reali o logici. Attualmente io e mia moglie ci siamo accordati a non discutere con nostra figlia di credenze religiose e di non parlar male l'uno dell'altra in sua presenza. Mi sto attenendo a questa linea ma non so se succede anche a Clearwater; mia figlia è troppo piccola per capire come stanno le cose.

Spero che i resoconti dei media sulla testimonianza di Debbie Cook in tribunale a proposito del Buco, sulla morte di Alexander Jentzsch, sul divorzio di Tom e Katie e sui decessi di Arrowhead e sulle altre cause legali che coinvolgono il Narconon servano a far svegliare alcune persone che prego di contattarmi per scoprire ciò che so, perché ora hanno ancora i paraocchi e credono anche alla propaganda interna.

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In passato ho postato delle prese di posizione più o meno chiare sulla mia attuale posizione, questo è il mio primo tentativo completo di spiegare l'accaduto. Nonostante non mi consideri più uno scientologist, credo che le persone siano libere di seguire i loro sistemi di credenza. Non sostengo la soppressione della libertà di pensiero, di parola e azione, non sostengo le bugie, la coercizione e la distruzione finanziaria causate dalla chiesa ufficiale di Scientology.

Per quanto riguarda la riabilitazione dalla droga, il Narconon deve assumersi le proprie responsabilità. Io non lo sostengo più ma credo che abbia il diritto di esistere assieme a tutti gli altri metodi disponibili. Tuttavia, il Narconon deve essere del tutto trasparente, definirsi per ciò che è piuttosto che fingere di essere ciò che non è. Deve attenersi alle regole che governano tutti i centri riabilitativi e non definirsi un centro di cura, ma semplicemente una versione annacquata dei metodi introduttivi di Scientology applicati a chi fa abuso di sostanze. Penso che tutti i metodi di trattamento delle dipendenze possano essere validi, ma per arrivare a questo punto ho impiegato molto tempo perché prima ero molto indottrinato sul fatto che tutti gli altri metodi erano negativi.

Ho condotto molte ricerche e ora penso che la cosa più importante sia l'informazione completa circa la decisione che si sta per prendere, che si rifletta su ciò che ha probabilità di funzionare basandosi su verità vere, non su affermazioni fuorvianti o su false rappresentazioni. Non posso negare la validità di AA [Alcolisti Anonimi] o di NA [NarcAnon, tossici anonimi], della gestione moderata, dei metodi olistici, di altre forme di riduzione del danno, dei programmi religiosi o di altri metodi. In effetti, oggi faccio consulenza su tutte le forme di filosofia trattamentale [...]

 
 
 
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