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Scientology sull'orlo di una crisi di nervi

La mail di Capodanno di un'ex altissima dirigente manda il movimento nel panico. Il suo effetto dirompente sarà apprezzabile soltanto in futuro, al momento occupiamoci della cronaca quotidiana.

Di © Tony Ortega, caporedattore del Village Voice. Scrive articoli su Scientology dal 1995 e pubblicato con diverse testate. Febbraio 2012.

© Traduzione a cura di Simonetta Po, febbraio 2012.

 



Scientology cita in giudizio Debbie Cook per la sua mail di Capodanno

© Di Tony Ortega, the Village Voice, 31 gennaio 2012. © Traduzione di Simonetta Po.

Lunedì sera il Tampa Bay Times ha riferito che la Chiesa di Scientology ha citato in giudizio Debbie Cook e suo marito Wayne Baumgarten. L'accusa è di aver violato i termini di un accordo di confidenzialità a seguito delle critiche della donna alla leadership della chiesa, questione che potrebbe attirare l'attenzione dei principali media su diversi argomenti che stanno lacerando la chiesa, come da alcuni anni stiamo documentando qui sulle pagine del Voice.

Il 1 gennaio il Voice fu il primo giornale a raccontare della notevole mail di Capodanno inviata dalla Cook a migliaia di suoi correligionari e in cui la donna criticava le «raccolte fondi estreme» che la chiesa sta conducendo sotto la guida di David Miscavige. Citando attentamente le parole del fondatore L. Ron Hubbard, la Cook scrisse chiaramente di non essere una outsider ma un membro ortodosso desiderosa che i suoi compagni si chiedessero quale direzione aveva imboccato la chiesa.

Ora Scientology rivela che nel 2007, quando la Cook e Baumgarten abbandonarono il personale della chiesa, furono pagati 50.000 dollari a testa per firmare un accordo di non rivelazione. Gli avvocati del movimento sostengono che con la sua mail la Cook ha violato l'accordo (Baumgarten viene accusato di essere stato "complice" nell'invio).

Ma un accordo-bavaglio di quel tipo può realmente impedire a una cittadina americana di seguire ciò che la coscienza le dice e di esercitare i suoi diritti, costituzionalmente garantiti, di libertà religiosa? Cercheremo di scoprirlo e Scientology, generalmente timida con la stampa, potrebbe trovarsi molto più esposta di quanto non lo sia stata negli ultimi tempi.

È già da un po' che le nostre fonti ci informano che con gli ex membri Scientology ha aumentato l'uso di accordi-bavaglio, che manda fuori squadre della sua sezione di intelligence, l'Ufficio degli Affari Speciali [OSA] che offrono di pagare quei membri disillusi che promettano di non criticare la chiesa. Come ci ha spiegato Janet Reitman nel libro Inside Scientology, l'eccellente storia della chiesa uscita nel 2011, in anni recenti la chiesa è stata abbandonata da un numero significativo di membri veterani e di alti dirigenti, tanto da farle parlare di "Esodo". Ex scientologist ci hanno raccontato che la chiesa sta gestendo queste impreviste partenze offrendo pagamenti in contanti a molti degli scontenti, i quali si impegneranno a non fare parola delle loro esperienze in Scientology una volta usciti dal movimento.

Marty Rathbun e Mike Rinder, due ex dirigenti di alto livello, ci hanno detto di aver collaborato allo sviluppo di quegli accordi-bavaglio, studiati per essere draconiani nella loro formulazione e intimidatori in quanto a effetti. Rinder ci ha detto addirittura che cercherà nel suo archivio personale per vedere se ha un esempio di accordo da mostrarci.

Ma ora abbiamo il documento reale.

Come sottolineano Joe Childs e Tom Tobin del Tampa Bay Times, poter leggere l'accordo-bavaglio della Cook è «la rara possibilità di poter verificare a che punto si spinge la chiesa per mantenere segreto il suo funzionamento interno.»

Nell'articolo di ieri sera, i due elencano alcune delle cose che la Cook e Baumgarten accettarono in quell'accordo-bavaglio:

  • Rinunciarono al loro diritto di libertà di parola, garantito dal Primo Emendamento;
  • Non potranno mai, "in perpetuo", rivelare informazioni sulla chiesa, il suo personale, gli ex staff;
  • Non potranno mai pubblicare sui media, cercare di pubblicare, collaborare con chiunque alla pubblicazione di informazioni sulla chiesa, compresi giornali, televisione, radio e Internet;
  • Non potranno mai dire una sola parola denigratoria sulla chiesa, sia direttamente sia indirettamente.

A Capodanno, però, la Cook ha inviato una mail a migliaia di suoi correligionari lamentando che, sotto la guida di David Miscavige e con Scientology concentrata su costanti raccolte fondi, sull'acquisto di nuovi edifici chiamati "Org Ideali" e raccogliendo imponenti riserve finanziarie - un miliardo di dollari stando alla sua stima - la chiesa stava tradendo le intenzioni di Hubbard, i cui proclami sono ancora considerati sacrosanti a 26 anni dalla sua morte.

Abbiamo osservato affascinati come gli scientologist, non abituati a tali critiche interne alla dirigenza, dopo aver letto quella e-mail siano stati presi pubblicamente dal panico su Facebook, consigliandosi reciprocamente di togliere "l'amicizia" alla Cook, che nella chiesa ha goduto di reputazione stellare in quanto una delle dirigenti più rispettate.

Le nostre fonti ci hanno riferito che il tentativo non ha colpito la Cook soltanto nell'elenco di "amici" Facebook. Da quando ha lasciato l'incarico ecclesiastico di Clearwater, Florida, la Cook ha aperto uno studio di consulenza imprenditoriale a San Antonio e tra i suoi clienti figurano molti scientologist. Sul suo blog, Marty Rathbun scrive che la chiesa si sta molto impegnando a convincere quei clienti ad andarsene.

E ora gli avvocati di Scientology hanno citato in giudizio la Cook e Baumgarten e hanno ottenuto un ordine restrittivo per impedire loro di profferire ulteriore parola sulla chiesa (Childs e Tobin riferiscono che la portavoce di Scientology Karin Pouw ha descritto il pagamento di 50.000 dollari ai due come un «aiuto» e che «soltanto a seguito delle recenti violazioni di quell'accordo si è reso necessario per la chiesa perseguire e proteggere i propri diritti.»).

Rathbun ha detto pubblicamente di non essere in contatto con la Cook (che ha rifiutato le nostre ripetute richieste di intervista e insiste di non essere in contatto con estranei alla chiesa), ma ha anticipato la mossa legale contro di lei e ha già istituito un fondo per la sua difesa. Anche la Cook ha fatto la stessa cosa.

Nel procedimento legale, però, la chiesa sostiene che quando ha invitato la Cook di smettere di violare l'accordo, la donna ha risposto in e-mail: «non mi importa se mi citerete in giudizio...non ho soldi da spendere in avvocati.»

Ieri sera ho chiesto all'avvocato di Manhattan Scott Pilutik, il nostro esperto interno di Scientology e questioni legali, di studiare la causa e gli accordi di non rivelazione. Ecco la sua opinione...

La causa di Scientology cita alcuni esempi della mail della Cook che si dice violino l'accordo di non rivelazione (NDA) firmato da lei e da Baumgarten. Solleva la questione che da un confronto preciso tra passaggi della mail e passaggi del NDA forse [quelle frasi] finiranno per costituire altre istanze a sé. [Al momento] La causa non fa questo e si limita a citare alcuni paragrafi del NDA che si sostiene sono stati violati [6(b), 6(d), 6(e), 6(h), 6(f) e 7(a)], quindi al momento non vale la pena speculare troppo approfonditamente su quali passaggi della Cook violino quali termini.

Questo premesso, credo che una questione chiave sia se la Cook abbia rivelato informazioni privilegiate derivanti dal suo ex incarico [paragrafo 6(b) del NDA] o se (come probabilmente sosterrà la Cook) quelle informazioni fossero invece ampiamente disponibili. Credo che un altro elemento chiave possa essere il significato della parola "denigrazione". Non è azzardato suggerire che la mail della Cook è critica verso il management della chiesa e il paragrafo relativo del NDA [6(h)] è formulato in modo molto ampio. E la Cook ha presumibilmente incassato gli assegni.

Ma la Cook e Baumgarten hanno possibilità di difesa che potrebbero rendere questo caso estremamente affascinante. Il nucleo centrale della mail della Cook è un sincero ragionamento religioso. La donna è sinceramente preoccupata dalla direzione intrapresa da Scientology e suggerisce fermamente che l'attuale management non sia in linea con la dottrina di Hubbard, che cita ripetutamente.

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Perciò ritengo esistere una questione legittima, cioè se si tratti veramente di una disputa contrattuale o se non sia piuttosto una disputa religiosa, che la Corte non potrà risolvere senza violare l'elemento fondante del Primo Emendamento (cioè che alle corti è proibito emettere sentenze sulle dispute dottrinali per timore di andarsi a invischiare in questioni religiose), o senza violare i diritti di libertà di pratica della Cook e di Baumgarten, anch'essi garantiti dal Primo Emendamento. Se la Corte deciderà per Scientology contro Cook/Baumbarten, non dovrà farla sembrare come una presa di posizione in una disputa religiosa e questo non è certo un compito facile.

Gli ho chiesto della rinuncia della Cook ai suoi diritti di libertà di parola: può veramente rinunciare al diritto di libertà religiosa garantito dalla Costituzione?
No, il NDA cita unicamente la rinuncia alla "libertà di parola" non alla libertà di pratica, che è un animale del tutto diverso anche se appartiene sempre allo stesso Primo Emendamento.

Anche io ho notato che l'accordo dice che esso dovrà essere gestito in base alle leggi della Florida (in riferimento alle dispute che coinvolgono la Flag Land Base della Florida); mi chiedo come si regolerà in merito il tribunale del Texas. Probabilmente è nell'interesse della Cook tenere il suo caso fuori dalla Florida.

Ovviamente siamo soltanto all'inizio e dobbiamo farci un'idea un po' più approfondita su quanto vigorosamente la Cook reagirà.

Sarà quantomeno interessante vedere se i media principali di questo paese cominceranno a interessarsi della Cook e delle recenti crisi che sta affrontando Scientology, come hanno fatto i giornali europei e australiani.




Debbie Cook si rivolge al giudice per annullare l'ordine restrittivo temporaneo: qualche parola con il suo avvocato Ray Jeffrey

© Di Tony Ortega, The Village Voice, 2 febbraio 2012. © Traduzione di Simonetta Po.

Ray Jeffrey, avvocato
di Debbie Cook

Ieri Debbie Cook ha iniziato la sua difesa contro la citazione in giudizio di Scientology, che chiede un risarcimento di 300.000 dollari perché la donna ha osato rivolgersi ai suoi correligionari in una mail inviata a Capodanno.

La Cook, tramite l'avvocato Ray B. Jeffrey di San Antonio, ha presentato richiesta di annullamento dell'ordine restrittivo temporaneo che Scientology è riuscita a ottenere una settimana fa e che le impedisce di parlare con chiunque - anche con il marito - del suo caso o di Scientology. Venerdì mattina si terrà l'udienza per discutere la mozione, ma abbiamo appena appreso che i veri fuochi artificiali inizieranno il giovedì successivo, quando l'udienza sull'ingiunzione temporanea darà alla Cook la possibilità di presentare prove che Jeffrey descrive come «oltre i limiti di ciò che un essere umano dovrebbe sopportare.» Oggi abbiamo parlato a lungo con Jeffrey sui piani di contrattacco della Cook e su come lui stesso si stia preparando per ciò che riconosce sarà probabilmente un contenzioso lungo e brutale.

Stando al suo sito web, Jeffrey è un veterano con più di 75 processi all'attivo dal 1989, oltre ad essere stato per un paio d'anni il sindaco di Bulverde, un quartiere periferico di San Antonio. Gli ho chiesto qual è la sua esperienza processuale con la Chiesa di Scientology.

«Nessuna. Nel corso degli anni ho mantenuto un leggero interesse. Ho sempre saputo dell'esistenza di Scientology ma non sono mai andato oltre. Per pura coincidenza, durante le ultime vacanze estive ho letto il libro della Reitman. Veramente affascinante», mi dice riferendosi alla storia della chiesa scritta da Janet Reitman uscita lo scorso anno con il titolo Inside Scientology.

Jeffrey mi ha spiegato che quando Scientology ha presentato la sua citazione in giudizio ha richiesto, ed è riuscita a ottenere, un ordine restrittivo temporaneo. «Questi ordini hanno validità di soli 14 giorni per cui sono molto facili da ottenere.»

L'ORT scade la prossima settimana e il passo successivo sarà un'udienza per valutare se le medesime restrizioni sulla Cook potranno essere trasformate in ingiunzione temporanea che potrebbe proseguire per tutta la durata del caso. In altre parole, la Cook potrebbe semplicemente attendere che l'ORT scada e poi cominciare veramente la sua controffensiva. Invece la Cook si è mostrata ansiosa di controbattere e ieri ha presentato una mozione per veder annullato il provvedimento. Ed è di questo che si parlerà nell'udienza di domattina.

«Un ordine restrittivo è comunque un problema e piuttosto che restarcene con le mani in mano fino a giovedì, ne chiediamo la revoca. Possiamo farlo in due giorni», mi spiega Jeffrey. «Discuteremo sul fatto che per ottenere questo ORT non hanno seguito la legge e non hanno seguito le regole delle esclusioni.» Jeffrey mi ha spiegato che l'ORT è ampio in modo sbalorditivo: «Le proibisce di procurarsi un avvocato e di difendersi nella causa. È ampio fino a quel punto. La Cook non può parlare con nessuno, nemmeno con il marito. È del tutto improprio.»

L'avvocato fa poi notare che la chiesa non ha ancora spiegato in che modo sarebbe stata danneggiata dalla Cook, che in fondo ha soltanto spedito una mail ai suoi correligionari in cui si lamentava che la sua religione aveva deviato dai suoi principi fondanti.

«La chiesa ha l'obbligo di mostrare il danno irreparabile che si verificherebbe se la Cook non si astenesse dal parlare. Non fanno nemmeno il tentativo di spiegare di che cosa si tratta. È un ORT ingiurioso. Spero che sarà revocato. In caso contrario resterà in vigore fino a giovedì, quando ci sarà l'udienza per l'ingiunzione temporanea.»

Gli ho chiesto di fare previsioni sull'esito di quell'udienza e lui mi dice che presenteranno prove di come la Cook e suo marito Wayne Baumgarten furono costretti a firmare quegli accordi draconiani di non rivelazione. «La vergogna in tutto questo è che lei è ancora una fedele di Scientology che ama molto la sua chiesa e non la vuole danneggiare. Perché dovrebbero volerla schiacciare, visto che si è limitata a discutere con gli altri scientologist la direzione imboccata dalla chiesa, e lo ha fatto in modo positivo?», aggiunge. «Voglio comunque sottolineare che la Costituzione del Texas protegge la libertà di parola in misura addirittura maggiore della Costituzione federale.»

E se la Corte negherà la richiesta?

«Potremmo cercare di ridurne le limitazioni tramite la Corte di Appello e sono certo che ci verrà concesso.»

Ho chiesto a Jeffrey se è a conoscenza della litigiosità legale di Scientology - della sua reputazione di utilizzare tattiche "terra bruciata".

«So perfettamente che discuteranno anche sulle virgole e che si tratta di un'organizzazione multimiliardaria in dollari», mi risponde.

E Debbie? È pronta per questa lunga battaglia?

«Per 17 anni ha avuto la responsabilità di ben oltre 1000 dipendenti, gestiva un budget di 150 milioni di dollari l'anno, faceva orari di lavoro impossibili ed era sottoposta a pressione indicibile», replica Jeffrey. «Conosce quel proverbio che dice "ciò che non ammazza, rinvigorisce"? Beh, lei è pronta.»

E sull'altro fronte? Gli ho chiesto di George Spencer, l'avvocato locale assunto da Scientology (gli ho telefonato e vi aggiornerò nel caso mi risponda.)

«È un rispettato legale di San Antonio», mi dice Jeffrey. «È figlio di uno dei fondatori dello studio Clemens & Spencer. La moglie è giudice di convalida del tribunale di San Antonio. E le dirò una cosa interessante: il suo socio Mark Cannan era l'avvocato del San Antonio Express-News. Ha familiarità con il Primo Emendamento, ma secondo me dovrebbe approfondirlo.»




Negata la mozione di Debbie Cook: l'ordine restrittivo di Scientology resta in vigore fino all'udienza di giovedì

© Di Tony Ortega, The Village Voice, 3 febbraio 2012. © Traduzione di Simonetta Po.

Come abbiamo riferito ieri, Debbie Cook, che la chiesa ha citato in giudizio per averle mosso critiche con i suoi correligionari in una e-mail di Capodanno, ha presentato una mozione per la revoca di un ordine restrittivo temporaneo così ampio da impedirle addirittura di procurarsi un avvocato (lei l'ha assunto comunque) e anche di parlare del suo caso con il marito, anch'egli citato in giudizio.

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All'udienza di questa mattina, però, il giudice del 150esimo distretto Janet P. Littlejohn ha respinto la mozione della Cook fino a giovedì, quando l'ordine restrittivo decadrà e si terrà un'audizione per stabilire se quelle medesime restrizioni ai diritti della Cook diventeranno una ingiunzione temporanea che potrebbe durare fino alla fine del caso.

Shirley Myers, assistente del giudice Littlejohn, mi ha confermato che la mozione della Cook è stata respinta ma ha aggiunto che sarà un altro giudice, e non necessariamente la Littlejohn, a presiedere l'udienza di giovedì, quando dovrebbero iniziare i veri fuochi artificiali di questo caso.

Come mi ha detto ieri Ray Jeffrey, avvocato della Cook, sarà a quell'udienza che presenteranno le prove di come la Cook venne trattata dalla chiesa a cui ha dedicato tanti anni di vita - e di cui abbiamo già pubblicato qualche piccolo esempio.

«Approfondiremo alcune sue esperienze che vanno oltre il limite di ciò che un essere umano dovrebbe patire», ci aveva detto.

Mentre stiamo scrivendo abbiamo avuto notizia che la Cook e il marito Wayne Baumgarten stanno tenendo una riunione strategica. Se avremo notizie da Jeffrey aggiorneremo questo post.

(Ieri avevo lasciato un messaggio per l'avvocato di Scientology George Spencer di San Antonio, ma non mi ha richiamato).

Aggiornamento: il San Antonio Express-News ha mandato all'udienza il suo giornalista John McCormac, che poi ha riferito gli eventi.

Dopo aver accertato che l'ordine restrittivo temporaneo non inficerà la difesa della coppia, il giudice Janet Litthejohn ha respinto la richiesta di revoca. «Non c'è motivo per cui non possiate raccogliere prove e parlare ai testimoni del processo della prossima settimana», ha detto a Ray Jeffrey, avvocato della Cook. «Ma a parte questo, l'ordine resta in vigore».

Jeffrey ha discusso sul fatto che la chiesa non può mettere la museruola alla Cook e a Baumgarten senza fornire danni specifici, indipendentemente dall'accordo firmato dai due. Ma non ha avuto successo. «La precedente restrizione alla libertà di parola è presumibilmente incostituzionale», ha argomentato l'avvocato. «La Cook non ha diffamato nessuno. Ha inviato un messaggio di lodi a Scientology e ha esortato gli scientologist a restare fedeli al proprio credo.»

McCormack è riuscito ad avere una dichiarazione di Karin Pouw, portavoce della chiesa:
In risposta a domande inviate venerdì per e-mail, la portavoce Karin Pouw ha sostenuto che la disputa è soltanto un «caso relativo al mancato rispetto di un contratto.»

«Come sempre fanno gli imputati in casi del genere, Debbie Cook vuole distogliere l'attenzione dal fatto che non ha rispettato i termini accettati volontariamente con la firma del contratto», ha aggiunto la Pouw. «Da anni non frequenta la chiesa ed è una squirrel. Uno squirrel è chi altera le Sacre Scritture di Scientology, è un eretico.»

Peccato che McCormack non abbia immediatamente sottolineato che in quanto Capitano di FSO per 17 anni, la Cook è stata l'equivalente dell'Amministratore Delegato della mecca spirituale di Scientology, la Flag Service Organization di Clearwater, Florida, e ancora oggi è una figura leggendaria della chiesa. In realtà, a rendere così devastante il contenuto della sua mail è stato proprio il suo status di figura di primo piano di Scientology. (L'articolo di McCormack resta comunque una presentazione eccellente del caso per i lettori texani.)

Per quanto riguarda l'etichetta di squirrel, ci chiediamo come mai la Pouw non abbia infilato da qualche parte anche quella di apostata. Secondo Aggiornamento: Marty Rathbun era in aula e ha riferito...

L'avvocato di Miscavige (FSO) ha sostenuto di non avere intenzione di usare l'ingiunzione temporanea per inficiare la difesa di Debbie e Wayne. Poi Mr. Jeffrey ha tirato fuori la lettera che i ragazzi di Miscavige gli avevano faxato ieri l'altro. La lettera minacciava i Baumgarten di una mozione per disprezzo della corte. Per che cosa? Presumibilmente per aver conferito con i loro legali e con i testimoni, vale a dire con il sottoscritto e Mike Rinder.

La giudice ha respinto la mozione per l'annullamento solo dopo che i ragazzi di Miscavige le hanno assicurato che cesseranno di usare l'ordine della Corte per ostacolare la preparazione della difesa di Debbie e Wayne.




Scientology vuole la botte piena e la moglie ubriaca: la chiesa utilizza strategie legali contrapposte

© Di Tony Ortega, The Village Voice, 4 febbraio 2012. © Traduzione di Simonetta Po.

Lo scorso novembre il St. Petersburg Times ha pubblicato "La macchina da soldi", il suo miglior servizio sulla Chiesa di Scientology, un'eccellente analisi dell'incredibile appetito di Scientology per i soldi dei suoi membri.

Tre mesi dopo, due casi legali stanno mettendo un punto esclamativo su quella serie investigativa (che il prossimo aprile dovrebbe veramente far vincere al giornale, ora ribattezzato Tamba Bay Times, un altro premio Pulitzer dopo quello già conquistato in passato sempre in riferimento a Scientology).

Ma ciò che è ancora più interessante di questi due casi legali - la citazione in giudizio dell'ex alta funzionaria Debbie Cook in discussione a San Antonio, a cui gli osservatori di Scientology di tutto il mondo si sono già appassionati e un'altra causa in corso a Clearwater, Florida, di cui i giornalisti del Times Joe Childs e Tom Tobin hanno riferito ieri - è l'uso di strategie legali totalmente opposte l'una all'altra e che illustrano il concetto assolutamente malleabile che la chiesa ha della libertà religiosa protetta dalla nostra Costituzione.

In Texas, Scientology sta chiedendo 300.000 dollari di danni perché sostiene che la Cook, nell'inviare la sua famosa mail di Capodanno in cui parlava dei problemi della sua chiesa - ha violato dei termini contrattuali. Non è una disputa religiosa, hanno sostenuto gli avvocati di Scientology, ma si tratta soltanto di affari.

In Florida però Scientology sta sostenendo il contrario: si sta difendendo contro la denuncia degli ex membri Bert Schippers e Lynne Hoverson che vogliono vedersi restituiti i soldi mai utilizzati, a suo tempo depositati in vista di servizi futuri. In quel caso, gli avvocati di Scientology hanno detto al giudice che la Corte non dovrebbe intromettersi in ciò che è una disputa strettamente religiosa e per cui «valgono unicamente le leggi di Scientology.»

Davvero?

La Hoverson e Schippers erano apparsi nel reportage "La macchina da soldi" di novembre nel capitolo che analizzava alcune tecniche estreme di raccolta fondi, in particolare le donazioni per la International Association of Scientologists. Anche la coppia fece ciò che fanno molti scientologist dedicati: depositò ingenti somme su un conto interno alla chiesa in previsione di futuri servizi di cui avrebbe usufruito mentre progrediva sul "Ponte della Libertà Totale", nome con cui viene definito il sistema di avanzamento spirituale sempre più costoso di Scientology. E come tanti altri, una volta lasciata la chiesa i due volevano la restituzione di quelle somme non utilizzate, per cui hanno presentato querela. Scrivono Childs e Tobin:

La chiesa discute sul fatto che la coppia deve prima sottoporsi a un "arbitrato religioso vincolante", come spiegato in un contratto standard che Schippers firmò prima di versare il denaro. Il contratto prevede che a decidere che cosa sia giusto fare sia una commissione di tre scientologist ortodossi (in good standing).
Dal canto loro, Schippers e la Hoverson ribattono che in quanto ex membri del movimento che li ha dichiarati "persone soppressive" (versione scientology della scomunica), una commissione di scientologist non potrebbero garantire loro un trattamento equo. Inoltre, sottolinea Schippers, i documenti richiesti per espletare la procedura sono studiati per farli rientrare nella chiesa. «Il solo e unico scopo di quei documenti è riportarti sui servizi ecclesiastici», ha detto Schippers al Times. «Perciò quella procedura non può essere completata.»

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Non si tratta di un'osservazione barbina. Lo stesso Times ha documentato come Scientology tratta i membri che fanno blow - cioè che se ne vanno senza autorizzazione: con procedure studiate per farli desistere. In un articolo del 2009, Childs e Tobin descrissero le incredibili peripezie di Sinar Parman e dell'ex moglie Jackie Wolff, i quali "fecero blow" diverse volte e altrettante furono persuasi a tornare, ogni volta con la promessa che se ne sarebbero potuti andare solo se avessero seguito le procedure interne: compilazione di formulari e completamento di programmi "di uscita".

Schippers non voleva avere niente a che fare con le regole interne di Scientology sui rimborsi. Così lui e la Hoverson hanno fatto causa. Come ha risposto la chiesa?

L'avvocato F. Wallace Pope Jr. di Clearwater ha sostenuto che... numerosi tribunali hanno deciso che il Primo Emendamento mette le chiese al riparo da intrusioni giudiziarie. Per emettere sentenza sui meriti del contratto, Schaefer avrebbe dovuto immergersi in questioni religiose e analizzarle. Ha aggiunto che in casi del genere «si applicano unicamente le leggi di Scientology.»
Mi sembra abbastanza chiaro: in Florida Scientology sostiene che i diritti del Primo Emendamento la proteggono dai tribunali che vogliono intromettersi nei suoi contratti con i fedeli.

In Texas, invece, Scientology pretende che un tribunale veda le cose in maniera diametralmente opposta. L'ex dirigente della chiesa Debbie Cook argomenterà che il Primo Emendamento protegge la sua decisione di esercitare i propri diritti di libertà religiosa e quindi anche quello di inviare una mail di Capodanno a migliaia di correligionari in cui lamentava che la chiesa, sotto la direzione di David Miscavige, si sta allontanando dai principi del fondatore L. Ron Hubbard. Ma Scientology controbatte che i tribunali dovrebbero intervenire e riconoscere i danni perché quella mail avrebbe violato un accordo di non rivelazione che la Cook firmò nel 2007 quando stava lasciando il personale ecclesiastico.

In Florida è una questione religiosa, non di contratti.

In Texas è una questione di contratti, non di religione.

La strategia su cui Scientology ha sempre contato è che giudici, autorità (e pubblica opinione) sono parecchio ignoranti sul suo passato e i suoi metodi. Anche in questo caso Scientology conta sul fatto che i giudici di stati diversi non hanno idea di che cosa hanno per le mani?

Abbiamo girato il quesito a Scott Pilutick, avvocato di Manhattan e nostro esperto legale che ci ha fatto questo rundown [resoconto]:

In un senso, la disputa tra Schippers/Hoverson e Scientology sul rimborso è qualcosa di abbastanza ordinario, visto che da sempre gli ex membri che cerchino di rientrare in possesso del denaro messo sul conto si scontrano con i pretesti di Scientology. Ma il momento dell'attuazione e la sede colpiscono sicuramente, visto il caso sollevato da Scientology contro Debbie Cook in Texas.

In Florida, gli avvocati di Scientology sostengono che la corte non può interpretare i contratti Schippers/Hoverson senza andarsi a immischiare in modo inammissibile in questioni religiose.

Ma in Texas, Scientology ha invocato senza alcuna vergogna la giurisdizione laica per interpretare l'e-mail della Cook e far rispettate l'accordo di non rivelazione stipulato tra le parti.

I due casi differiscono sulla base fattuale, ma ai fini della discussione sull'articolo [di legge] è difficile distinguerli. Se non altro, i principi neutrali della legge secolare permettono con molta più facilità di dirimere una disputa su un rimborso che non di stabilire se nell'inviare una mail piena di gergo scientology ai suoi correligionari, la Cook abbia violato un accordo di non rivelazione. Dal punto di vista di Scientology non esiste contraddizione - da una parte le questioni sul diritto di una fedele di esercitare la sua opinione rientrano a pieno titolo nella giurisdizione laica; dall'altra, una disputa sul denaro è sacra e non giudicabile. Beh, quanto meno è coerente per Scientology, ma forse non per la legge.

All'inizio mi ha incuriosito il motivo per cui Scientology non abbia querelato Debbie Cook in Florida ma lo abbia fatto in Texas, dove la donna vive. Abbiamo innumerevoli elementi su cui poter speculare, ma forse il timore degli avvocati di Scientology era che al mattino avrebbero dovuto argomentare che secondo le leggi della Florida il cielo è blu, mentre al pomeriggio avrebbero dovuto argomentare che in base a quelle stesse leggi, a ben guardare il cielo è arancione. Magari avrebbero dovuto farlo davanti allo stesso giudice.

Qui però c'è l'inghippo: l'accordo firmato da Cook/Baumgarten ha una clausola secondo cui la corte deve seguire le leggi della Florida. Ciò non significa soltanto che il giudice texano può essere messo al corrente della legge della Florida, ma che può anche essere messo al corrente che evidentemente Scientology non crede che le corti della Florida, che seguono le leggi della Florida, siano in grado di interpretare gli accordi che Scientology stipula con i propri membri senza violare la Costituzione americana. Gli avvocati di Scientology dovrebbero chiarirsi la parola "estoppel".

«Gli avvocati di Scientology dovrebbero chiarirsi la parola "estoppel".» Grazie Tikk, ma è sabato e ho bisogno di rilassarmi un po', così non mi prenderò la briga di tradurre la frase per quei lettori che non abbiano dimestichezza con il gergo scientologico e legale.

Penso però che i nostri lettori abbiamo capito la sostanza. Per decenni Scientology ha fatto affidamento sull'ignoranza di giudici, governi e pubblica opinione in merito alle diverse giurisdizioni. I lettori del Tampa Bay Times e del Voice hanno almeno la possibilità seguire il gioco.




Gli accordi di confidenzialità di Scientology: storia della promessa di segretezza

© Di Tony Ortega, The Village Voice, 8 febbraio 2012. © Traduzione di Simonetta Po.
Gerry Armstrong sapeva che l'ammutinamento
era solo questione di tempo...

Domani in un'aula di tribunale del Texas dovrebbe aprirsi una delle udienze più notevoli della storia di litigiosità legale di Scientology.

Due settimane dopo aver citato in giudizio Debbie Cook, l'ex dirigente che per 17 anni gestì la mecca spirituale del movimento in Florida, Scientology cercherà di trasformare un ordine restrittivo della durata di 14 giorni in una ingiunzione temporanea che manterrà in vigore un ordine-bavaglio per la durata della causa in cui rivendica un risarcimento danni di almeno 300.000 dollari.

Scientology ha citato la Cook in giudizio dopo la mail di Capodanno che la donna ha mandato a migliaia di correligionari e in cui si lamentava che la chiesa, impegnata in «raccolte fondi estreme», aveva deviato dai principi del suo fondatore, L. Ron Hubbard. Nella causa, la chiesa sostiene che la mail della Cook ha violato un accordo di non rivelazione firmato nel 2007, quando la donna lasciò il suo incarico come membro del personale della chiesa e accettò un assegno di 50.000 dollari. Noi riteniamo che la Cook cercherà di presentare prove di aver firmato quell'accordo sotto costrizione, dopo che la sua carriera nella "Sea Org" di Scientology era diventata insopportabile (abbiamo già scritto delle pressioni omofobiche che dovette sopportare e abbiamo sentito dire che si sta preparando a presentare prove di trattamenti ben peggiori.) In altre parole, domani nell'aula del tribunale civile della contea di Bexar le cose potrebbero mettersi parecchio male.

Nell'attesa che si dia fuoco alle polveri, abbiamo ripensato al passato e a quando Scientology querelò altri ex membri che avevano osato parlare pubblicamente dei loschi segreti della chiesa. Così abbiamo dato un giro di telefono a Gerry Armstrong.

«Non sono in contatto con Debbie Cook e non l'ho mai incontrata. Ma ovviamente il suo caso è collegato a quello di Gerry Armstrong», ci ha detto la settimana scorsa quando siamo riusciti a trovare il tempo per una chiacchierata. (Nelle conversazioni, Armstrong fa spesso riferimento al "caso Gerry Armstrong" e alla "ingiunzione Gerry Armstrong", una delle sue molte manie.)

La storia di Armstrong con Scientology è di una portata stupefacente, di una complessità scoraggiante ed è irritante per quantità di dettagli. Anche solo cercare di riassumerla sembra un compito impossibile, ma ci proverò...

Nato nella Columbia Britannica (Canada), Armstrong entrò in Sea Org nel 1969 e qualche anno più tardi si ritrovò in mare con L. Ron Hubbard a bordo dello yacht Apollo, nel periodo in cui il fondatore gestiva la sua impresa internazionale dai ponti del bastimento. Nel 1975 Hubbard aveva già riportato a terra le sue attività e Armstrong gli era molto vicino, tanto che gli venne affidato l'incarico di compilare una raccolta dei documenti personali del fondatore che sarebbero poi stati girati a uno scrittore professionista per la stesura di una biografia autorizzata. Armstrong però rimase molto colpito nel constatare che quei documenti contraddicevano praticamente ogni parola detta da Hubbard sul suo passato. Quando cercò di fare in modo che la chiesa correggesse gli errori, venne punito e nel 1981 lasciò l'organizzazione.

Come ha spiegato Bruce Livesey in un eccellente profilo di Armstrong scritto nel 2008 per il trimestrale canadese Maison Neuve, la portata delle attività di Scientology per sorvegliare, molestare e querelare Armstrong al fine di ridurlo a una vita di povertà e per imporgli enormi penali legali, è quasi impossibile da credere. Come scrive Livesay...

La perdita combinata di Armstrong e dei documenti gettò chiaramente nel panico la chiesa. Nella primavera del 1982 venne emessa contro Armstrong una "dichiarazione di persona soppressiva" che elencava una serie di accuse tra cui furto di proprietà della chiesa e aver ottenuto denaro con la frode. Cosa davvero stupefacente, la chiesa aveva creato un piano chiamato "Progetto Gerry Armstrong" che dettagliava le sue intenzioni di dargli la caccia, di spiarlo e di scoprire ciò che egli stava dicendo, e di architettare storie di copertura per spremere informazioni ai suoi amici e conoscenti.
Nel 1984 Scientology querelò Armstrong per vedersi restituire i documenti biografici di Hubbard e si tirò la zappa sui piedi. La sentenza del giudice Breckenridge, particolarmente severa, fu una delle peggiori mai capitate sul groppone di Scientology.

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Successivamente e in riferimento a un'altra causa, Armstrong firmò con riluttanza un accordo stragiudiziale collettivo assieme a diversi altri querelanti. L'accordo comprendeva una specie di ordine-bavaglio della medesima severità di quello contro cui sta ora combattendo Debbie Cook. Quando Scientology perseverò nel diffondere informazioni negative su di lui, Armstrong si convinse che la chiesa stesse violando quell'accordo e si sentì autorizzato a parlare pubblicamente. Lo fece per davvero e lo fece più volte [per esempio con questa dichiarazione giurata]. Scientology usò quelle sue dichiarazioni come munizioni, si rivolse alle corti americane e convinse i giudici che Armstrong stava accumulando penali su penali, a 50.000 dollari al colpo. Armstrong dovette fuggire dal paese riparando per qualche tempo in Germania, prima di tornare nel suo natio Canada. Oggi sta naturalmente tenendo d'occhio la saga di Debbie Cook e quando ha visto l'ordine-bavaglio, divenuto pubblico grazie alla causa, ne è rimasto affascinato. «Devo dire che sono un po' sospettoso delle loro motivazioni e di ciò che vogliono realmente dimostrare», dice della citazione in giudizio presentata dalla chiesa.

Una differenza tra i due casi è che quando Scientology lo querelò, Armstrong era già uscito da Scientology. Quando invece la Cook ha inviato la sua mail di Capodanno pare fosse ancora un membro ortodosso del movimento. Ho chiesto ad Armstrong se questo particolare possa rendere in qualche modo unico questo caso. «È molto bizzarro e per certi versi sospetto», risponde. «Bizzarro è anche il fatto che si siano rivolti al tribunale della Contea di Bexar, Texas. Perché fare il loro tentativo proprio lì?»

Poi ha risposto da solo alla sua domanda: «In questo caso sono coinvolti molti avvocati. Non stiamo osservando solo la follia di Miscavige [il leader di Scientology]. Credo che abbiamo davanti qualcosa di più sinistro. Stanno pensando a tutti gli altri che potrebbero parlare pubblicamente.»

Colpire duro la Cook sarebbe allora un modo per lanciare un avvertimento ai molti altri ex membri dello staff che hanno firmato accordi similari. Armstrong sottolinea poi gli importi delle penali riportati sull'accordo che, se seguiti alla lettera, risulterebbero in somme dell'ordine di milioni di dollari.

«Tutto questo è illogico e ci scommetto che prima di firmare non c'è stata alcuna discussione con la Cook in merito alla ragionevolezza di quegli importi», commenta Armstrong. Ma anche se c'è stata discussione e se non c'è stata costrizione nella firma di un documento così draconiano, questo ancora non dovrebbe precluderle la libertà di religione, aggiunge.

«La libertà di religione contempla il diritto di abbandonare una religione e di cambiare idea. E questo dovrebbe comprendere anche gli accordi presi con quella religione. Deve esserti garantita quella libertà», sostiene. «Non puoi mettere il bavaglio a qualcuno in merito alle sue esperienze in Scientology più di quanto tu lo possa mettere a un seguace del cristianesimo.»

Armstrong fa notare che nell'International Religious Freedom Acrt ratificato dal Congresso nel 1998 e usato successivamente per criticare paesi come la Francia e la Germania che hanno reso la vita dura a Scientology per i suoi abusi, gli Stati Uniti hanno richiamato i paesi del mondo a seguire l'Articolo 18 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, che dice tra l'altro: «Il diritto comprende la libertà di cambiare religione o credenza...». «Scientology è in flagrante violazione di quel codice degli Stati Uniti. Naturalmente, se gli Stati Uniti hanno richiamato paesi stranieri a maggior ragione dovrebbero applicare quell'articolo a casa propria», commenta Armstrong. «Scientology dovrebbe essere costretta a concedere libertà religiosa. Nel momento in cui uno decide di andarsene, ogni suo coinvolgimento dovrebbe cessare. Ecco che cosa rappresenta il "caso Armstrong". Non puoi semplicemente mischiare quella libertà religiosa con questo tipo di contratto commerciale.»

Da quando la settimana scorsa abbiamo visto uno strano video c'è una cosa ci sta frullando per la testa e che ci interesserà sicuramente approfondire in merito all'udienza di domani.

Gli ex funzionari di Scientology Marty Rathbun e Mike Rinder hanno reso pubblico sul blog di Rathbun un video parecchio impertinente che li vede scherzare davanti a The Alamo e parlare delle tendenze dittatoriali di Santa Anna.

I due erano a San Antonio nel caso fossero stati chiamati a testimoniare all'udienza della settimana scorsa sull'ordine restrittivo temporaneo e saranno di nuovo a San Antonio domani.

Su che cosa testimonieranno? Beh, in base al contenuto delle conversazioni avute recentemente con entrambi mi sono fatto la mia idea.

Ben prima che la citazione in giudizio rendesse pubblico l'ordine-bavaglio della Cook, Rathbun e Rinder mi avevano raccontato che quando ancora lavoravano alle dipendenze di Miscavige ai più alti livelli di Scientology, avevano collaborato con il leader ecclesiastico per mettere a punto la forma attuale degli ordini-bavaglio che il movimento ha usato in anni recenti, assieme allo "zuccherino" di sostanziosi pagamenti in contanti. Quegli ordini-bavaglio erano studiati per essere ingiuriosi, mi hanno detto - era quello l'aspetto principale.

Rathbun e Rinder avranno la possibilità di dirlo domani nell'aula del tribunale di San Antonio? Immagino che lo scopriremo presto.




Scientology nel cuore del Texas: The Voice all'udienza di Debbie Cook

© Di Tony Ortega, The Village Voice, 9 febbraio 2012. © Traduzione di Simonetta Po.

Oggi l'ex dirigente di Scientology Debbie Cook cercherà di convincere un giudice distrettuale della contea di Bexar, Texas, a invalidare i rigidi termini imposti da una ingiunzione temporanea mentre sta preparando la sua difesa contro una citazione in giudizio dei suoi ex datori di lavoro. La Chiesa di Scientology cerca di ottenere dalla Cook e dal marito Wayne Baumgarten un risarcimento di almeno 300.000 dollari in quanto la donna, in una mail di Capodanno,ha criticato il leader ecclesiastico David Miscavige per l'attenzione di Scientology sulle «raccolte fondi estreme».

La Cook ha lasciato la "Sea Org" di Scientology nel 2007, dopo aver guidato per 17 anni la mecca spirituale della chiesa di Clearwater, Florida, e aver lavorato per un certo periodo ad alti livelli dirigenziali in California. Prima di andarsene lei e il marito, anch'egli ex membro della Sea Org, firmarono un accordo di non rivelazione (per cui ricevettero un assegno di 50.000 dollari a testa). Poi si sono trasferiti a San Antonio. La Cook ha lasciato la forza lavoro di Scientology ma non ha abbandonato la sua chiesa. La sua mail di Capodanno ha provocato una crisi importante nell'organizzazione. Due settimane fa Scientology l'ha citata in giudizio e ha ottenuto un ordine restrittivo temporaneo che impedisce alla Cook e a Baumgarten di parlare del caso. Quell'ORT scade oggi e verrà sostituito da un'ingiunzione temporanea che manterrà in vigore l'ordine-bavaglio per tutta la durata del procedimento - a meno che la Cook e il suo avvocato Ray Jeffrey non riescano a far cambiare idea al giudice.

Questa mattina The Voice è presente sulla scena di San Antonio e faremo del nostro meglio per tenervi aggiornati sugli avvenimenti.

Primo aggiornamento, ore 06,15: i giudici distrettuali della Contea di Bexar si danno il cambio alla presidenza - questa settimana tocca al giudice Karen H. Pozza e sarà lei a decidere sulla questione. Affiderà il caso al giudice Janet P. Littlejohn che la scorsa settimana ha gestito la richiesta di revoca dell'ordine temporaneo (negandola) o lo girerà a qualcun altro? La Pozza potrebbe anche tenerlo per sé. Mettetevi nei suoi panni: vi terreste un caso del genere o lo girereste a qualcun altro? Scoprire quale sarà la decisione della Pozza sarà il primo compito della giornata.

Ore 08,30: Il Tribunale della contea di Bexar è un bell'edificio storico. Pare che il giudice Pozza si stia apprestando a decidere l'ordine del giorno.

Ore 08,49: Arriva l'avvocato Ray Jeffrey con due suoi assistenti. Stiamo in attesa che il giudice Pozza prenda una decisione sul caso della Cook. Alla sua scrivania c'è un gruppetto di avvocati che attende di sapere a quale giudice saranno affidati i vari casi.

Ore 08,55: Arrivano Marty Rathbun e Mike Rinder. Si sono messi eleganti.

Ore 09,09: la Pozza sta leggendo l'ordine del giorno. Accidenti! Ho appena incontrato Joe Childs.

Ore 09,30: Il caso è stato affidato al giudice Martha Tanner. Ci dicono di andare al quarto piano.

Ore 09,40: Rathbun: «Hanno chiesto di escludere i media. Il giudice ha rifiutato.»

Ore 09,45: Il banco del giudice Tanner è decorato con i seguenti cartelli: «La strega è in aula»; «Sì, sono una strega. Fatevene una ragione» e «Non dovresti piagnucolare».

Ore 09,49: Sono arrivato tre telecamere. Ne stanno approntando una per riprendere l'udienza.

Tom Tobin è appena venuto a presentarsi. Emozionante.

Debbie Cook e Wayne Baumgarten si sono seduti al tavolo con il loro avvocato Ray Jeffrey e i suoi due assistenti. Dall'altra parte, la chiesa sembra aver schierato cinque avvocati.

Ore 10,19: George Spencer tiene la sua arringa di apertura.

Ore 10,28: Spencer, l'avvocato di Scientology, ha cercato di convincere il giudice a rigettare l'arringa di apertura di Jeffrey perché violerebbe gli accordi! Il giudice ha respinto l'obiezione. Ora si alza Jeffrey.

Ore 10,50: Jeffrey: «La Sig.ra Cook è stata malmenata. È stata torturata. È stata degradata in modo incredibile. È stata costretta ad assistere alla tortura, alle botte, alle degradazioni di altri. E non soltanto uno o due. È stata tenuta confinata in condizioni disumane... hanno firmato questo accordo solo per potersene andare.»

Ore 11,00: Jeffrey sta continuando ad esporre la sua lunga e appassionata arringa di apertura (a un certo punto si è commosso nel descrivere come Wayne Baumgarten non volesse agitare le acque con la chiesa perché farlo avrebbe significato dover cessare ogni rapporto con i figli e con suo padre, ancora membri del movimento). Scientology voleva che il giudice Tanner impedisse a Jeffrey di parlare, ma il giudice non lo ha interrotto una sola volta.

Ore 11,09: Jeffrey sta concludendo e ha sollevato la questione che in Florida la chiesa sta facendo l'opposto che in Texas. In Florida vuole che la corte non si intrometta nei contratti che firma con gli i suoi membri. Evidentemente, Jeffrey si è chiarito la parola "estoppel". Piccola pausa.

Ore 11,26: Rinder e Rathbun sono stati fatti uscire dall'aula perché saranno chiamati a testimoniare.
Debbie Cook al banco dei testimoni nell'aula del giudice
Martha Tanner.

Spencer chiama Debbie Cook al banco dei testimoni.

Ore 11,40: Spencer sta mostrando un video del 2007 in cui Debbie Cook è a colloquio con l'avvocato della chiesa Elliot Abelson e accetta di firmare l'accordo di non rivelazione.

Ore 12,05: Pausa pranzo. Se l'intento della chiesa era rallentare le cose fino allo sfinimento con un video vecchio di 4 anni in cui vengono firmati documenti pagina per pagina, c'è riuscita. Sono tutti esausti e desiderosi di andare a pranzo. Io andrò sul Riverwalk di San Antonio con un paio di lettori del blog che mi hanno invitato a unirmi a loro.

Spencer continua a interrogare Debbie Cook e le cose cominciano a riscaldarsi.

Spencer: Lei aveva compreso che accettare un assegno di 50.000 dollari senza impegnarsi a rispettare l'accordo sarebbe stato non solo contrario ai principi etici della chiesa, ma anche fraudolento?

Cook: io avevo compreso che se avessi reso disponibili al pubblico i livelli spirituali superiori, o se avessi fatto qualcosa in aperta violazione ai nostri codici di etica, quella sarebbe stata una violazione. Ho risposto alla sua domanda?

Spencer: Sta dicendo che se lei avesse vissuto coerentemente con lo spirito dell'accordo, allora sarebbe stato corretto accettare il denaro?

Cook: Innanzitutto non mi sarei aspettata, né ho mai chiesto, di ricevere del denaro. Avevo bisogno di cure mediche... non ci aspettavamo di ottenere del denaro... ma alla fine ci faceva comodo. Ero al verde. Pur di vivere avrei firmato qualsiasi cosa necessaria. Ho firmato tutto quello che volevano che firmassi, così da potermene andare.

Spencer: Quindi lei non aveva intenzione di rispettare quegli accordi?

Cook: In verità, l'unica cosa di cui mi importava era andarmene.

Ore 13,54: Spencer ha ora messo agli atti la mail di Capodanno come prova N. 7.

Spencer: «E ora analizziamo riga per riga il documento N. 7.»
(Cavolo... resteremo qui per settimane...)

Spencer: Lei esprime molte critiche su quanto sta accadendo nella chiesa.

Cook: Non mi pare che siano critiche. Ritengo che siano passi scritturali che tutti gli scientologist sono tenuti a seguire e che solo i passi scritturali debbano essere seguiti.

Ore 14,10: momento divertente, almeno per me. Spencer chiede alla Cook quale sia stato il primo articolo a stampa che riferiva della sua mail.

Cook: Penso che il primo giornale a parlarne sia stato il Tampa Bay Times.
[Sorrido e scuoto la testa senza alzare gli occhi dalla tastiera.]

Cook: No, penso sia stato il Village Voice.
[Adesso alzo lo sguardo con faccia felice!]

Ora Spencer le fa ammettere che gli articoli a stampa hanno dipinto la chiesa in modo sfavorevole, come se la Cook fosse responsabile di ciò che noi giornalisti scriviamo. Mi pare del tutto irrilevante.
[Qualcuno nel team legale della chiesa dovrebbe insegnare a Spencer come si pronuncia il nome Miscavige.]

Debbie risponde da sola all'appunto di Spencer e gli fa notare che lei non è responsabile della scelta delle parole dei giornalisti del Tampa Bay Times.

Ore 14,27: altro scambio interessante...

Spencer: Lei sapeva che si stava comportando in modo contrario all'accordo scritto firmato con la chiesa, vero?

Cook: Pensavo di essere stata molto attenta a non violare il mio accordo.

Spencer: Quanto tempo ha impiegato per formulare quella mail?

Cook: Un paio di settimane.

Spencer: Poi alla fine l'ha spedita a Capodanno. Aveva bevuto?

Cook: No.

Spencer: Dieci di sera di Capodanno, e non aveva bevuto nulla?

Cook: No.

....

Debbie dice che non si sarebbe aspettata di essere querelata. Immaginava solo che dopo la sua mail si sarebbero fatte sentire un paio di persone.

Spencer: Se lo aspettava perché sapeva di aver violato l'accordo?

Cook: No, sapevo che la chiesa non sarebbe stata contenta di quella mail. Ma non pensavo fosse una violazione dell'accordo.

...

Spencer ora le chiede di una mail che la Cook inviò a un avvocato della chiesa qualche tempo dopo la mail di Capodanno. Spencer ne cita un passaggio: «Giocherò un ruolo attivo nel destino della religione che amo.»

Spencer: Con questo, lei stava comunicando all'avvocato della chiesa che avrebbe continuato a scrivere e a mandare e-mail.

Cook: Volevo comunicare che sono ancora una scientologist attiva, che amo ancora Scientology e svolgerò un ruolo attivo.

Spencer: E questa attività comprende e-mail future come quella inviata il 31 dicembre, 2011?

Cook: comprende ciò che io ritengo essere il miglior interesse per Scientology e per gli scientologist.

Ore 14,57: Siamo in pausa. Ho finalmente modo di vedere ciò che hanno messo assieme Tobin e Childs. Roba forte. Stamattina all'arrivo avevo visto che Joe aveva delle dichiarazioni, ma non avevo avuto tempo di procurarmene una copia prima dell'udienza. Sono rimasto inchiodato qui in aula per tutto il tempo.

Qualcuno ha fatto domande sul comportamento di Debbie nel video. Noi abbiamo avuto difficoltà a vedere perché gli avvocati della chiesa avevano rivolto il televisore verso il giudice.

Tenete a mente una cosa: in quel video del 2007, la Cook dice ad Abelson cose carine sul trattamento ricevuto dalla FSO e dalla Sea Org in generale. Come ha affermato durante la deposizione, stava soltanto cercando di sistemare le cose nel modo migliore e di andarsene. Ma gli abusi di cui parla erano avvenuti qualche tempo prima in California, non in Florida dove firmò quel documento. Ho la sensazione che quando Jeffrey avrà finalmente la possibilità di interrogare Debbie parleranno di quanto avvenne alla Int Base, cosa che Spencer fino a questo punto ha accuratamente evitato di citare.

Ore 15,40: è il turno di Ray Jeffrey di interrogare la sua cliente Debbie Cook.Anche lui fa riferimento allo stesso video del 2007 mostrato da Spencer. Jeffrey le fa domande che contestualizzano la scena non mostrata in quel video - cioè che la Cook era trattenuta contro la sua volontà agli Hacienda Garden Apartments di Clearwater.

Spencer fa obiezione sostenendo che anche se ci fosse stata costrizione - che però non ammette - la Cook ha comunque preso il denaro. Wow.

La Tanner respinge l'obiezione. Jeffrey continua e ora parla dei sistemi di sicurezza degli Hacienda Gardens, dei sensori di movimento, ecc.

Ore 15,20: Ok, siamo finalmente arrivati a parlare della Int Base e del "Buco". Avanti coi carri...

Debbie ha cominciato a piangere. Non dev'essere facile...

Cook: Ci facevano fare queste confessioni... una volta davanti a 100 persone che ti urlavano addosso. Venni messa dentro un bidone dell'immondizia, mi versavano acqua addosso, mi schiaffeggiarono. Una volta la cosa proseguì per 12 ore... In alcune occasioni mi accusarono di essere omosessuale, una lesbica.

È senz'altro un momento notevole. Ma ora Jeffrey le chiede di nuovo di Clearwater, se avesse mai tentato di fuggire. È davvero tutto sulla Int Base?

...

Jeffrey: Mentre era seduta a quel tavolo, era libera di rifiutarsi di firmare quell'accordo?

Cook: se mi fossi rifiutata non mi avrebbero lasciata andare via...

Spiega poi che l'unico motivo per cui era tornata a Clearwater dopo la fuga di qualche settimana prima era che lei e Wayne volevano evitare di essere dichiarati...

Cook: In Scientology esiste una pratica secondo cui vieni dichiarato "persona soppressiva", in altre parole... è come essere scomunicati. A quel punto qualsiasi scientologist abbia rapporti con te riceve l'ordine di disconnettere, di cessare ogni comunicazione con te altrimenti anche lui o lei saranno dichiarati... L'effetto è molto pesante, in particolare per mio marito che ha madre, padre, sorella, nipoti e i suoi stessi figli che sono tutti scientologist. Essere dichiarato avrebbe significato perdere la possibilità di comunicare con loro. La stessa cosa sarebbe successa tra me e mio fratello.

Ora Jeffrey le chiede di raccontare tutta la sua storia, da quando entrò in Scientology fino all'ascesa ai quadri dirigenziali...

La Cook racconta di giornate di lavoro che iniziavano alle 9 del mattino e proseguivano fino a mezzanotte, sette giorni su sette, 52 settimane l'anno; racconta dei problemi di salute del 2000; di come Miscavige avesse cominciato a mandarla in posti come la Spagna e l'Inghilterra e racconta della Int Base, e che contemporaneamente doveva mantenere anche l'alto incarico di Flag e far funzionare quell'organizzazione. Per riuscire a far tutto, prosegue, stava giorni senza mangiare e notti senza dormire. Qualunque cosa facesse per rimettersi in salute veniva vanificata dagli orari di lavoro impossibili...

Ore 15,43: Oh, sapevamo che sarebbe arrivato questo momento! Quando la Cook comincia a descrivere gli episodi di violenza di David Miscavige, Spencer si alza e fa obiezione, dicendo che non hanno stabilito un collegamento tra Miscavige e i querelanti, cioè la Flag Service Organization!

Jeffrey allora fa dire alla Cook che Miscavige è Presidente del Consiglio di RTC, che gestisce [l'impero] dalla Base Internazionale della Church of Scientology International e che ha la supervisione di ciò che succede a Clearwater - ma la Tanner accoglie l'obiezione di Spencer secondo cui non è stato dimostrato il collegamento tra Miscavige e FSO. Incredibile!

Ma ora sono tornati al sadismo di DM. Un dirigente a cui fu fatto leccare il pavimento dei gabinetti per mezz'ora. DM che dice a una delle sue assistenti di spezzare un dito alla Cook nel caso non risponda a una domanda (il dito fu ritorto all'indietro). E ora ascoltiamo la storia delle persone costrette a tuffarsi in un lago freddo gelato.

...

Jeffrey: Come è finita nel "Buco"?

Cook: nel maggio del 2007 ero alla base internazionale. Mr. Miscavige non c'era ma io dovevo occuparmi di parecchie cose della Int Base su suo ordine. Lo sentivo al telefono ogni giorno, anche parecchie volte al giorno. Alcune cose lo rendevano insoddisfatto, non erano fatte come voleva lui. Comunque, un giorno ero al telefono con lui e qualcuno cominciò a bussare alla porta. Ero al telefono così non risposi... allora vidi che qualcuno si stava infilando nella finestra aperta, due tizi grandi e grossi entrarono nel mio ufficio. Mr. Miscavige mi disse al telefono: «Sono arrivati?» Risposi affermativamente e lui mi disse «Addio.»

Al suo arrivo, nel "Buco" c'erano già più di 100 persone, dormivano sul pavimento infestato di formiche. Temperature estive di oltre 40 gradi...

Come abbiamo già riferito, a far finire Debbie nel bidone dell'immondizia era stata la confessione forzata di Guillaume Lesevre e di Marc Yager di essere omosessuali e di intrattenere una relazione. La Cook dice che furono malmenati.

Jeffrey: Perché non se n'è andata?

Cook: Non era possibile.

Ore 16,00: Arrivati a questo punto, ecco la mia impressione: a volte Jeffrey fa domande tendenziose e Spencer solleva obiezione. Ma Debbie è veramente calma, fredda, domina la situazione. Durante l'interrogatorio di Spencer è stata impeccabile.

Si è commossa solo quando ha descritto il terribile stato mentale nel "Buco" - fa commuovere anche noi perché negli altri momenti è stata fredda e lucida. Direi che sta andando molto bene. Spencer è molto efficace, quando è il suo turno si mantiene sul punto. Alcune delle cose dette da Jeffrey e dalla Cook devono sembrare del tutto bizzarre a chi non abbia familiarità con il "Buco" e mi chiedo che cosa il giudice ne abbia ricavato. In situazioni del genere è sempre un mistero.

...

Debbie racconta che alla fine fu fatta uscire dal "Buco" perché avevano bisogno di lei per una festa a Flag, di nuovo in Florida. Arrivata a Flag venne tenuta sotto stretta sorveglianza, le assegnarono una guardia personale.

Cook: Quando andavo in bagno, lei veniva in bagno con me. Aveva una radio e un telefono e se c'erano problemi chiamava la sicurezza.

Jeffrey le chiede conferma che la guardia proveniva dalla Int Base, non da FSO.

...

Oh, ecco un dettaglio interessante. Jeffrey le chiede com'era il cibo del "Buco"...

Cook: orribile. Era un pentolone di sbobba. Ti mettevi in fila e ti davano una scodella di sbobba a colazione, pranzo e cena... erano avanzi. Pezzi di carne e una poltiglia di avanzi gettati in un pentolone, a malapena mangiabili.

La Cook ora descrive come lei e il marito fuggirono da Flag, diretti in Carolina del Nord dove vivono i genitori di lei.

Cook: Ci fermammo in una trattoria del Sud Carolina per un caffè e un panino. Eravamo seduti lì, alzammo la testa e vedemmo Kathy True... lei è un'addetta alla sicurezza esterna. Qualsiasi cosa esterna che la chiesa ritenga costituire una minaccia.

Jeffrey: Avevate detto a qualcuno che vi sareste fermati in una trattoria del Sud Carolina?

Cook: No, a nessuno.

Jeffrey: Come vi hanno localizzati?

Cook: Esiste una procedura per quando [fugge] qualcuno importante... molte persone vengono messe sulle sue tracce. Vengono mandate negli aeroporti, alle fermate dell'autobus, nei luoghi di residenza della sua famiglia. C'è spiegamento di forze per localizzarti.

Jeffrey: Lei come Capitano di Flag è mai stata personalmente coinvolta in operazioni del genere?

Cook: Sì.

Jeffrey: Chi dirigeva le operazioni di ricerca?

Cook:... Quando fuggì Ben Shaw, io ricevevo ordini da Mr. Miscavige...

Perciò la True li aveva trovati e voleva farli tornare indietro. La Cook le disse di averne avuto abbastanza. La True li minacciò che sarebbero stati dichiarati e che la famiglia di Wayne avrebbe disconnesso da lui.

È l'approccio classico, al quale la Cook rispose: torneremo per qualche giorno per fare la procedura corretta di uscita. Perché gli scientologist accettano sempre? È incredibile.

...

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Ecco un'altra cosa carina. Jeffrey sta usando le parole di Spencer. La Cook e Baumgarten avevano stipulato un accordo per tornare a Clearwater e fare la procedura di uscita. Venne loro assicurato che sarebbero stati portati al Regal Palms, una specie di casa di riposo dove vive la madre di Wayne e che è priva di guardie e recinzioni. Invece li condussero agli Hacienda Gardens dove vennero posti sotto sorveglianza.

Perciò Scientology non rispettò l'accordo? Chiede Jeffrey, rifacendosi chiaramente a ciò che le aveva chiesto Spencer in merito all'accordo preso.

...

Altro momento di grande ironia. Jeffrey fa domande alla Cook sulle confessioni a cui fu sottoposta agli Hacienda Gardens. A seguito di quanto successo e patito alla Int Base, la Cook dice che quelle confessioni la portarono al collasso. Jeffrey vuole arrivare al punto in cui per potersene andare deve sottoporsi di nuovo a quell'incubo, ma Spencer comincia con una sfilza di obiezioni e dice che si tratta di questioni dottrinali e teologiche che non devono essere discusse in un'aula di giustizia. Davvero?

Il giudice permette di continuare così Jeffrey e la Cook riescono a fissare bene il punto: lei non aveva idea di quanto a lungo avrebbe dovuto sopportare quel trattamento. E furono queste circostanze che alla fine la indussero a firmare l'accordo.

Ormai allo stremo, la Cook aveva telefonato alla madre per dirle che se non l'avessero fatta uscire di lì entro tre giorni, la madre doveva chiamare la polizia. In una lettera aveva anche scritto che si sarebbe tagliata i polsi.

Si inizia a parlare di dove sarebbero andati dopo Clearwater, che si sentirono dire che non avrebbero potuto vivere con i parenti (i due coniugi si sarebbero voluti trasferire in California dalla sorella di Wayne), ma il giudice chiude l'udienza e aggiorna a domani.

Quante cose abbiamo appreso dalla testimonianza di Debbie Cook...




Scientology contro Debbie Cook, Giorno 1: le nostre previsioni non scientifiche

© Di Tony Ortega, the Village Voice, 9 febbraio 2012. © Traduzione di Simonetta Po.

La giornata di oggi al Tribunale della Contea di Bexar è stata veramente particolare. Abbiamo ascoltato la testimonianza di Debbie Cook nella causa intentatale dal suo ex datore di lavoro, la Chiesa di Scientology.

Siamo tornati in hotel e abbiamo potuto finalmente leggere gli incredibili commenti lasciati dai nostri affezionati lettori (la connessione Internet del tribunale era molto limitata). Siamo piacevolmente sorpresi nel constatare che questa giornata ha avuto un certo impatto su molte persone, non solo su di noi.

Non ho voglia di ripercorrere gli accadimenti della giornata odierna per cui per cortesia consultate gli aggiornamenti dal vivo dall'udienza o leggete gli eccellenti articoli del Tampa Bay Times e del San Antonio Express-News.

In questo articolo vorrei semplicemente condividere con voi, dal mio punto di vista non scientifico e non avvezzo ai legalismi, alcuni pensieri sulla disputa in corso. E... "faccio in fretta perché c'è un margarita che mi aspetta".

Innanzitutto riconosciamo a George Spencer i suoi meriti. L'avvocato locale di Scientology è bravo, molto bravo. È metodico, ma non arranca. È preciso e mantiene le questioni sul punto. Se la sua arringa d'apertura è stata un po' debole, l'interrogatorio che ha condotto su Debbie Cook ha avuto la precisione di un laser. Lui voleva semplicemente dimostrare che quando la Cook se ne andò era in buoni rapporti con la chiesa - come il video della firma dell'accordo di non rivelazione del 2007 sembrava indicare - e che accettò di firmare un accordo-bavaglio in pieno possesso delle sue facoltà mentali. Inoltre, al momento della firma mostrò gratitudine per l'assegno da 50.000 dollari, per altri soldi e altre considerazioni.

Snello, altezza media, stempiato, sulla cinquantina, Spencer ricorda un po' Hume Cronyn. Ha abilmente sollevato parecchie obiezioni quando Ray Jeffrey esagerava con le domande tendenziose. E Spencer ha dato l'impressione di essere uno che pensa in fretta. Penso si sia dimostrato scarso in due sole occasioni: quando voleva far ammettere a Debbie Cook che i titoli degli articoli che riferivano della sua e-mail denigravano la chiesa. Mi è sembrato ingiustificato e un po' crudele - di sicuro la Cook non aveva responsabilità di come i giornalisti descrivono la controversia e, se se la sua mail conteneva frasi denigratorie su Scientology, allora i nostri articoli sono del tutto irrilevanti. In realtà la Cook ha fatto di tutto per scoraggiarci a scrivere di lei. Mi ha chiesto di rimuovere da questo blog la sua mail (l'ho fatto) e ha inviato una nota al Tampa Bay Times pregandoli di comprendere che non era sua intenzione coinvolgere la stampa.

Perché incolpare lei per il modo in cui sono stati scritti i titoli? No, quello non è stato uno dei momenti migliori di Spencer.

Ripensando all'obiezione di Spencer al racconto testimoniale di Debbie Cook sulle presunte violenze di Miscavige e il grave maltrattamento inflittole quando la mandò nel "Buco" della Int Base, ho percepito un'altra debolezza. L'avvocato ha detto che quei racconti erano irrilevanti perché la difesa non ha dimostrato che Miscavige ha qualche collegamento con il querelante, cioè con la Flag Service Organization di Scientology.

Si tratta di una manovra incredibilmente cinica, ma se il giudice l'accetta non c'è nulla di male a proporla. Il giudice Martha Tanner è sembrata convinta che la difesa non avesse realmente dimostrato un collegamento tra Miscavige e la FSO (sarebbe come a dire che siccome non si infila i calzoncini e non segna punti con la squadra, il Commissario della NBA Daniel Stern non ha nulla a che vedere con i New York Kicks)

Ciò a cui ho ripensato soltanto all'uscita dall'aula, però, è che a inizio giornata Spencer aveva cercato di far ammettere alla Cook che la sua mail di Capodanno conteneva denigrazioni e per questo aveva violato l'accordo di non rivelazione. Denigrazioni contro chi? Contro David Miscavige, naturalmente.

Spencer vorrebbe forse avere la botte piena e la moglie ubriaca? Debbie Cook deve essere punita per aver criticato Miscavige, ma non può parlare dei maltrattamenti che Miscavige le ha inflitto? Beh, questo è precisamente il motivo per cui nel 1980 si è proceduto alla bizantina riorganizzazione di Scientology, per garantire l'incolumità del leader ultimo della chiesa il quale, formalmente, è soltanto il presidente del consiglio del Religious Technology Center, una piccola entità Scientology. Tuttavia, chi ha lavorato per lui dice che poco di Scientology non è da lui controllato con furia micro-manageriale, compresa FSO.

Dall'altra parte c'è Ray Jeffrey, avvocato di Debbie Cook e del marito Wayne Baumgarten. È un tipo più cordiale, emotivo e più divertente da ascoltare del suo collega, cosa che in una lunga giornata in aula ha il suo peso. In alcune occasioni le obiezioni di Spencer mi hanno fatto chiedere se Jeffrey sarebbe riuscito a riprendersi. Ma il legale della donna ha molto materiale stupefacente su cui lavorare per cui ogni inciampo è stato superato dalla sua brillante testimonianza.

Per quanto riguarda la Cook, direi che è stata dannatamente credibile. Ha gestito le domande di Spencer senza essere polemica né passiva, si è difesa quando era il caso e non ha mai fatto una mossa sbagliata. Credo sarebbe difficile per tutti non concludere che sia realmente passata per quell'inferno e che le condizioni in cui ha firmato accordi estremi di non rivelazione fossero meno che ideali.

Ma quanta importanza avranno queste cose? È quanto rende così difficile fare previsioni sui lavori in aula. Certo, Debbie Cook ha dato una testimonianza straordinaria sul funzionario di alto rango di Scientology a cui fu fatto leccare per mezz'ora il pavimento di un bagno e sulle "confessioni" forzate che la fecero collassare mentalmente - ma questi racconti vinceranno sul fatto che la donna firmò un accordo-bavaglio e che potrebbe averlo violato nella sua e-mail di Capodanno?

E' difficile leggere nel pensiero del giudice Tanner, che potrebbe decidere che dopo la firma di quell'accordo la chiesa ha tutti i diritti di chiedere che la Cook resti zitta fino al processo.

Lo scopriremo domani, ma c'è una cosa che non dipende dagli umori del giudice della Contea di Bexar: oggi, sotto giuramento, una delle più note ex funzionarie di Scientology ha fatto mettere agli atti pubblici una straziante storia di degradazioni avvenute nella Sea Org. È perciò lecito chiedersi: valeva veramente la pena querelare Debbie Cook?




Scientology contro Debbie Cook: la diretta del Voice sul secondo giorno di udienza

© Di Tony Ortega, the Village Voice, 10 febbraio 2012. © Traduzione di Simonetta Po.

Ci stiamo avviando verso il tribunale intenzionati a sentire un po' di gente prima che l'atmosfera si surriscaldi.

Ieri pomeriggio Martha Tanner, giudice distrettuale della Contea di Bexar, ha fissato per le 9,30 l'inizio del secondo giorno di udienza sull'ingiunzione temporanea.

Se questa è la prima volta che ci leggete, sappiate che la Chiesa di Scientology ha citato in giudizio Debbie Cook, una delle sue funzionarie di più alto livello, e suo marito Wayne Baumgarten. Nel mondo di Scientology la Cook era una specie di leggenda che per molti rappresentava "il volto" stesso di quella religione. Ma ieri ha testimoniato che gli ultimi due anni di affiliazione al movimento furono contrassegnati da periodi di reclusione e da degradazioni di inimmaginabile portata. Sostiene di aver firmato un accordo draconiano di non rivelazione e di aver accettato 50.000 dollari perché era l'unico modo per poter lasciare la chiesa. A Capodanno la donna ha inviato a migliaia di correligionari una e-mail in cui si lamentava del modo in cui Scientology, sotto la guida del capo David Miscavige, si era concentrata troppo sulle "raccolte fondi estreme".

Due settimane fa la chiesa l'ha querelata: sostiene che inviando quella e-mail la Cook avrebbe violato l'accordo. La chiesa ha ottenuto un ordine restrittivo temporaneo che oggi cerca di trasformare in ingiunzione temporanea per mettere la museruola alla Cook fino alla celebrazione del processo. Ironicamente, il risultato ottenuto è che ieri la Cook ha testimoniato di aver visto cose orribili di cui non aveva parlato nella famosa e-mail... Questa mattina l'avvocato Ray Jeffrey concluderà la sua deposizione e noi siamo qui per tenervi aggiornati in diretta...

Primo aggiornamento, ore 07,55: Qui a San Antonio piove a dirotto. Mi avvio verso il tribunale sotto un ombrello che non so quanto reggerà. Mi chiedo come riusciremo a concludere entro oggi. Ieri Ray Jeffrey aveva quasi finito di sentire la sua cliente Debbie Cook, ma se anche oggi concludesse in prima mattinata, l'avvocato della chiesa George Spencer vorrà sicuramente controinterrogarla. La chiesa vuole sentire un suo testimone - uno dei suoi stessi avvocati - e Jeffrey ne ha ancora tre: il marito di Debbie Wayne Baumgarten, Marty Rathbun e Mike Rinder.

Il giudice Tanner riuscirà a emettere sentenza entro oggi? Lo spero vivamente.

Ore 09,10: Ho appena parlato con John MacCormack, il giornalista del San Antonio Express-News. Devo riconoscergli il merito di un'osservazione nel suo articolo di ieri che riecheggia anche nel mio: se l'intenzione era far tacere Debbie Cook, allora la Chiesa di Scientology ha ottenuto l'effetto contrario.

Che cosa resta di questo caso? Dopo la testimonianza giurata della Cook sull'orribile trattamento degli alti funzionari della Base Internazionale di Scientology, sulle modalità con cui i fuoriusciti vengono inseguiti e localizzati, sul modo sadico in cui lei stessa venne trattata da David Miscavige, che senso ha continuare con l'ingiunzione o con la causa stessa?

Ai blocchi di partenza. Mentre il giudice Tanner
discute un altro caso noi piazziamo le telecamere.

Ore 09,30: Tutti ai loro posti. Debbie Cook e Wayne Baumbarten al tavolo della difesa, gli avvocati di Scientology pronti, il pubblico comincia ad accomodarsi.

ULTIM'ORA: SCIENTOLOGY RITIRA LA RICHIESTA DI INGIUNZIONE TEMPORANEA - TOLTO IL BAVAGLIO A DEBBIE COOK.

George Spencer ha aperto dicendo al giudice Tanner che ieri la Cook ha fatto «affermazioni false e fuorvianti» sulla chiesa e ha provocato «un danno irreparabile al nostro cliente.»

«Come temevamo, l'imputata ha usato quest'aula per... violare l'accordo. Ha denigrato numerosi funzionari non coinvolti in questo caso.»

«L'estrema falsità della sua testimonianza è dimostrata dal semplice fatto che la Cook non è riuscita a dire una sola cosa positiva su nessuna delle persone con cui lavorò...», ha detto Spencer.

La Cook avrebbe «distrutto il valore di una ingiunzione temporanea» e per questo la chiesa ritirava la sua richiesta di ottenerla.

WOW. In aula restiamo tutti senza parole. Jeffrey chiede una breve pausa per conferire con la Cook e Baumgarten, i tre si ritirano. Joe Childs del Tampa Bay Times mi lancia un'occhiata come per dire: «Che ne pensi?»

Uno dei presenti all'udienza: Steve Hall,
gestore di un eccellente blog su Scientology

Ray Jeffrey e I suoi clienti rientrano in aula, gli avvocati della chiesa sono ancora fuori.

Ore 09,55: Jeffrey dice al giudice di voler continuare con la testimonianza della Cook e di voler mettere agli atti gli eventi che sfociarono nella firma dell'accordo di non rivelazione.

Spencer ribatte che la corte non può proseguire: «Ritiriamo la richiesta, caso chiuso..»

La Tanner chiede a Jeffrey di descrivere i contenuti della testimonianza della Cook nel caso le permetta di continuare.

E IL CASO SI CHIUDE QUI.

Jeffrey si ferma a parlare con noi per qualche minuto. Noi stiamo sbaraccando, non so quando riuscirò ad avere di nuovo un collegamento Internet. Ma più tardi cercheremo di intervistare Debbie e Wayne.

Ore 12,30: La chiesa ha diramato un comunicato stampa sulla sua decisione odierna di ritirare la richiesta di ingiunzione. Eccolo qui in versione integrale:

Il solo motivo per cui la Chiesa ha citato in giudizio Debbie Cook e Wayne Baumgarten e ha cercato di ottenere una ingiunzione preliminare era far rispettare l'accordo firmato da entrambi di non fare affermazioni denigratorie sulla religione di Scientology, sulle chiese di Scientology, sui suoi funzionari ecclesiastici e sui suoi fedeli. La richiesta di tale accordo scritto scaturiva da un motivo buono e sufficiente: la Cook aveva già fatto affermazioni false e tendenziose e la Chiesa temeva una reiterazione.

Il motivo per cui la Flag Service Organization della Chiesa di Scientology ha ritirato la sua mozione di ingiunzione preliminare è impedire che gli imputati usino la corte come forum dove continuare a violare i diritti della Chiesa e dei suoi membri, facendo ulteriori affermazioni false e denigratorie. Al contempo, i legali della Chiesa sono felici che Ms. Cook abbia confermato i fatti: sia il suo accordo, sia il danno irreparabile provocato alla Chiesa con le sue azioni. La Chiesa userà tali prove per ottenere un giudizio abbreviato contro Ms. Cook e suo marito.

Usare la corte per denigrare funzionari dedicati della Chiesa che non sono nemmeno parte in causa nella questione è un'ulteriore dimostrazione dell'acida campagna di odio intrapresa da Ms. Cook e dagli apostati a cui si è associata. La sua testimonianza evidenzia poi che scopo della violazione dell'accordo è estorcere ulteriore denaro alla Chiesa. La Chiesa rifiuta di permettere altre false denigrazioni mascherate da diritti legali. Ulteriori affermazioni in violazione degli accordi firmati dalla Cook e da suo marito aggraveranno il danno che alla fine dovranno risarcire.

L'estrema falsità delle dichiarazioni della Cook è evidenziata dal semplice fatto che in tre ore di deposizione non è riuscita a dire nulla di positivo su tutte le persone da lei incontrate nella sua pluridecennale carriera in Scientology. Vere o false che siano, la sue dichiarazioni sul personale ecclesiastico violano inoltre e chiaramente il privilegio del ministero religioso. La Chiesa intende usare compiutamente le sue procedure ecclesiastiche, fondate sulle Scritture interne, per denunciare sia la falsa testimonianza della Cook, sia le sue trasgressioni ecclesiastiche.

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L'accordo della Cook pattuisce chiaramente che tutte le lamentele che la donna e il marito avrebbero potuto sollevare dovevano essere risolte per via ecclesiastica rivolgendosi al Capo della Giustizia Internazionale della Chiesa e, in mancanza di soluzione, sarebbero dovute essere sottoposte ad arbitrato. In violazione di quell'accordo, la Cook ha evitato di fare entrambe le cose.

La Cook e Baumgarten hanno usato in modo improprio i loro diritti legali e hanno coinvolto la corte in questioni che sono fondamentalmente ecclesiastiche e che, in base al Primo Emendamento, la corte non può giudicare. Quand'anche la visione revisionista e parziale della Cook fosse vera, i tribunali non possono interferire con l'etica e le procedure ecclesiastiche di giustizia. La Cook è già stata espulsa dalla chiesa e la corte non può esprimersi su tali questioni senza violare il Primo Emendamento. La Corte Suprema ha chiarito oltre un secolo fa che i tribunali si devono astenere dal giudizio su questioni relative alla disciplina ecclesiastica. Proprio il mese scorso e con decisione unanime, la Corte Suprema ha riaffermato il divieto di interferenza giudiziaria nelle libertà religiose e il divieto a sentenziare su questioni di disciplina, fede, organizzazione interna, spiegando i motivi per cui farlo sarebbe chiaramente anticostituzionale (caso Hosanna-Tabor Evangelical Lutheran Church and School v. EEOC (132 S.Ct. 694, 704 (12 gennaio, 2012)).

L'udienza di ieri in questo tribunale ha chiaramente violato quelle prescrizioni. Ms. Cook ha lasciato il clero ecclesiastico oltre quattro anni fa. Dopo la sua dipartita, la Chiesa si è espansa di molte volte - in particolare a Clearwater dove lei lavorava. L'espansione è coincisa con la sua partenza. Ms. Cook non ha conoscenza della Chiesa odierna. Da anni non la frequenta più come fedele ed è diventata una squirrel, cioè un'eretica. È evidente che Ms. Cook è estremamente angustiata dal non appartenere più alla Chiesa.

La Chiesa è sempre stata fedele agli insegnamenti di L. Ron Hubbard. Ms. Cook fu espulsa per averne violato le Scritture. Lei e i suoi compagni apostati amareggiati non metteranno mai più piede in una Chiesa di Scientology.

Da oltre 30 anni il leader ecclesiastico della religione Scientology è altruisticamente al servizio del bene della religione e di diecimila suoi addetti; milioni di fedeli plaudono il suo impegno. Ulteriori informazioni sono reperibili su Scientology.org


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