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Scientology dall'interno: la macchina da soldi (terza parte)

La monumentale inchiesta del St. Petersburg Times sulle strategie di vendita, le pressioni, le tecniche manipolative usate dalla Chiesa di Scientology su fedeli e personale per incamerare quantità enormi di soldi.

© Di Joe Childs e Tom Tobin, redattori del St. Petersurg Times, pubblicata tra il 13 e il 21 novembre 2011.

© Traduzione a cura di Simonetta Po, novembre 2011.

 

Secondo gli ex membri, la chiesa utilizza raccolte fondi coercitive per soddisfare il suo vorace appetito di soldi.

Indice

Prima parte
Quando i fedeli diventano "prospetti" e i contributi alla propria chiesa, "chiusure di vendita"

Seconda parte
Il personale della chiesa ricorre all'inganno e insegue gli scientologist per far loro acquistare costose sacre scritture

Terza parte
Metodi estremi

Quarta parte
I soldi, i progetti "civetta", le tasse


Vedi le video-interviste collegate a questi articoli (in inglese)



Missione "Salviamo il Pianeta": l'asfissiante raccolta fondi di Scientology

© Di Joe Childs e Thomas C. Tobin, St. Petersburg Times, 20 novembre 2011. © Traduzione di Simonetta Po.

    Lynne Hoverson e il marito Bert Schippers
    hanno donato 1,5 milioni di dollari a
    Scientology. «quando sei uno scientologist
    non sono più soldi tuoi.»

Nel 2000 gli scientologist di Seattle iniziarono una colletta per costruire una nuova chiesa e i coniugi Lynne Hoverson e Bert Schippers contribuirono con una donazione di 12.000 dollari. Negli anni a seguire la incrementarono fino ad arrivare a 160.000.

Una sera del tardo autunno 2005, alla porta della coppia si presentò un terzetto di addetti alla raccolta fondi di Scientology. Volevano altri soldi per completare quel progetto da 13 milioni di dollari. Nello specifico, ne chiesero ai due 90.000.

La Hoverson spiegò che lei e il marito avevano già contratto debiti consistenti per fare donazioni alle cause della chiesa. Chiedere altri 90.000 dollari avrebbe significato allungare di diversi mesi il carico delle rate da pagare. Perciò rifiutò.

Qualche giorno più tardi, una dei tre addetti inoltrò ai dirigenti della chiesa un reclamo ufficiale denominato "Rapporto per Conoscenza". Voleva denunciare il peccato commesso dalla coppia: scarsa generosità.

«Per loro la donazione di quella somma comporterebbe soltanto un anno e mezzo di rate e questo mi fa capire che, se volessero, potrebbero davvero fare di più» scrisse Kelly Brown, membro della Sea Org, l'ordine religioso di Scientology.

La Hoverson e Schippers trovarono nella posta una copia di quel "Rapporto per Conoscenza" e ne rimasero scioccati. È questo il modo di chiedere donazioni? Ma la sfacciataggine della chiesa e il suo arrogarsi il diritto di fare qualsiasi cosa cominciò a disturbarli veramente soltanto alcuni anni dopo.

«Eravamo così abituati alle richieste di denaro», racconta Schippers, «che ormai ci avevamo fatto il callo.»

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"Macchina da soldi", la serie di articoli investigativi del St. Petersburg Times, ha mostrato come la Chiesa di Scientology insegua i suoi fedeli con incessanti richieste di soldi, come utilizzi l'intimidazione, addirittura l'inganno contro coloro ai quali dice di porsi al servizio.

Membri fuoriusciti ci hanno raccontato come gli operatori religiosi di Clearwater architettassero nuove modalità per incamerare denaro. Ex fedeli esausti hanno ricordato come gli staff della chiesa cercassero di persuaderli in ogni modo ad acquistare pacchi di sacre scritture del costo di 3000 dollari l'una.

Ma negli anni 2000, due iniziative chiave - espandere l'influenza del movimento e costruire nuove e lussuose chiese in tutto il mondo - hanno contribuito a indirizzare le raccolte fondi della chiesa in nuove direzioni.

Oggi decine di ex membri parlano pubblicamente per la prima volta e raccontano che quelle raccolte fondi sono ricorse a metodi estremi:

  • Bloccare le uscite: A Minneapolis, alcuni staff della chiesa seguirono una donna e il marito fin nei bagni pur di assicurarsi che non si allontanassero da una festa di raccolta fondi. Sulla Freewinds, la nave da crociera della chiesa, membri dello staff bloccavano l'eccesso alle scale disponendosi spalla a spalla per impedire agli ospiti di tornare alle cabine.

    A Santa Barbara, California, gli operatori di Scientology costringevano chiunque volesse uscire a passare platealmente davanti al podio dell'oratore, disposto a ridosso della porta. «Non volevamo lasciare vie di fuga», spiega l'ex direttore esecutivo di quella chiesa, Linda McCarthy.

  • Niente ripensamenti. I fedeli devono pagare subito. Un addetto della Freewinds disse a una giovane fedele - sposata da poco e in difficoltà finanziarie - di non consigliarsi con il marito e di addebitare subito 10.000 dollari sulla sua carta di credito. Lei gli diede retta e ancora se ne pente.

  • Dopo una donazione, chiederne subito un'altra. Durante una cena a Chicago una fedele annunciò di aver donato 100.000 dollari alla causa Scientology e accolta da una fragorosa ovazione. Tornata al tavolo, fu assalita da un addetto che voleva soldi per un'altra causa.

  • Se non donano abbastanza, minacciateli. Nella contea di Orange, California, un addetto alle raccolte fondi presentò un "Rapporto per Conoscenza" contro un fedele che si era rifiutato di donare 350.000 dollari per la campagna "Org Ideali" di Scientology. Il ricatto spirituale funzionò.

La Chiesa di Scientology sostiene che gli ex membri fanno descrizioni falsate delle pratiche di raccolta fondi. Inoltre, «al Times non deve interessare come, se e quanto i fedeli di Scientology sostengono la propria religione», ha scritto la portavoce Karin Pouw.

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  David Miscavige, leader della chiesa dal 1986.

Il leader della chiesa scelse di annunciare la sua grandiosa visione del futuro in un giorno particolarmente carico di orrore. L'11 settembre 2001 David Miscavige scrisse una lettera aperta a tutti i fedeli in cui definiva gli attacchi terroristici una «chiamata alle armi» contro un mondo in declino. Disse che per le malattie del mondo esisteva una sola cura: Scientology.

«Per dirla senza mezzi termini, noi siamo gli unici sulla Terra a poter invertire il declino», scrisse Miscavige esortando un'espansione rapida e imponente di Scientology, che all'epoca disponeva di qualche centinaio di chiese e missioni. Il leader voleva vederne nascere migliaia, più grandi e con più personale. I fedeli avrebbero dovuto dare «un aiuto senza precedenti» - cioè soldi. «Il modo per portare miglioramenti è crescere, espanderci.»

Nei dieci anni successivi la chiesa si diede due priorità: una, la costruzione di lussuose chiese locali chiamate "Org Ideali", come il progetto da 13 milioni di dollari di Seattle. L'altra, il supporto finanziario alla International Association od Scientologists [IAS] a cui è conferito l'ampio mandato di finanziare i programmi di miglioramento sociale della chiesa, promuoverne l'espansione e difenderla da minacce legali e politiche.

Le due campagne erano collegate, infatti una grossa parte del denaro alla IAS confluì nelle Org Ideali.

Nel mondo, la campagna delle Org Ideali ha più che raddoppiato la metratura complessiva del patrimonio immobiliare della chiesa. Da un'analisi delle pubblicazioni interne che riportano le somme versate dai membri, il Times ha desunto che dal 2006 a oggi la IAS ha raccolto almeno 250 milioni di dollari. In quanto esentasse, la Chiesa di Scientology non è tenuta a rivelare le sue entrate perciò non è possibile sapere quanto stia realmente introitando.

La costante insistenza a pagare ha fiaccato la resistenza dei fedeli. La Hoverson e il marito finirono per donare alle Org Ideali e alla IAS quasi 600.000 dollari . «A volte mi veniva la tentazione di dire: "perché non infilate le mani nella mia borsa e vi firmate direttamente un assegno, visto che li considerate soldi vostri?"» commenta la donna. «Questo per dire l'effetto su di me di tutta quella pressione.»

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  Suzanne Working racconta che nei suoi nove
  anni in Scientology la pressione a donare si
  intensificò «Gli insegnano a pensare che se
  dici "non me lo posso permettere", il tuo
  commento va ignorato...»

Nel dicembre del 2000 Suzanne Working partecipò a un convegno di dieci giorni a bordo della Freewinds. Un giorno durante un seminario la mandarono a chiamare e l'accompagnarono in una stanzetta dove l'attendeva Ted Bragin. L'uomo chiuse la porta e le chiese con insistenza una donazione per la IAS. C'era in ballo la sua vita eterna, le disse, e anche il futuro dei suoi cari.

«In sostanza mi disse che l'anima di mia mamma sarebbe potuta finire in un mobile, una cosa del genere, perciò dovevo fare qualcosa», racconta la donna. Bragin insistette per avere una grossa donazione ma lei continuava a rifiutare: gli spiegò che vendeva piastrelle e guadagnava 22.000 dollari l'anno. Per pagarsi i 2500 dollari del convegno aveva dovuto usare la carta di credito [il tipo di carta che permette la restituzione rateale - N.d.T.].

La Worrkin aveva 29 anni, era scientologist da appena cinque mesi ed era sulla nave da sola. Bragin era un registrar della chiesa, un importante venditore con anni di esperienza alle spalle. Quando la donna si alzò per andarsene, lui le si parò davanti per renderle difficile l'uscita.

«Anche se non ti mettono le mani addosso, c'è comunque costrizione psicologica», racconta oggi la donna.

Bragin la trattenne per un'ora e mezza; da una parte la elogiava dicendole che era un "grande essere", dall'altra la faceva sentire piccola ed egoista per il suo rifiuto a donare. Controvoglia la donna accettò di pagare 10.000 dollari, ma disse che prima doveva consultarsi con il marito a Minneapolis. Erano sposati da appena due anni.

Bragin le disse di non farne assolutamente parola al marito perché un non-scientologist non avrebbe mai capito l'importanza di quella donazione. La Working gli diede retta e addebitò i 10.000 dollari sulla sua carta. «Decisi di non dirglielo.» Il matrimonio poi fallì, ma non per colpa di quella donazione di cui non lo informò mai.

La chiesa nega che alla Working sia stato impedito di lasciare la stanza. Sostiene che un comportamento del genere avrebbe violato la politica della IAS sulle donazioni. Quando i fedeli dicono di non potersi permettere una donazione, gli addetti alle raccolte fondi si comportano in modo comprensivo perché politica e direttive della chiesa impongono «l'uso di buone maniere.» Inoltre, la chiesa nega che Bragin abbia indotto la Working a prendere una decisione affrettata: «viene sempre lasciato il tempo necessario per riflettere su una donazione», ha scritto la portavoce Karin Pouw.

Dopo il divorzio Suzanne Working si risposò con uno scientologist ed è rimasta nella chiesa fino al 2009. Era contenta di alcuni aspetti delle consulenze pastorali e del senso di comunità, ma non sopportava più le continue richieste economiche. Lei e il marito provarono a sottrarsi ai "briefing" tenuti regolarmente dalla chiesa per propagandare la sua influenza sulla società e vantare le sue vittorie contro il male rappresentato dalla psichiatria. Gli incontri si trasformavano inevitabilmente in infinite serate di raccolta fondi per la IAS o per le Org Ideali.

La donna ricorda in particolare un addetto alle Org Ideali durante una serata al Minneapolis Convention Center del 2007 a cui partecipò un centinaio di persone. Senza alcun ritegno, l'uomo scriveva sulla lavagna gli importi raccolti mentre i presenti accoglievano ogni donazione con un applauso. Verso le 10, la Working e il marito si alzarono per tornare a casa dai due figli piccoli. Gli ufficiali di etica della chiesa, il cui lavoro consiste nell'indurre gli scientologist a tenere comportamenti moralmente corretti, li seguirono fin nei bagni. Uno di loro disse alla donna che non potevano assolutamente andarsene. Quando la coppia tornò in sala, il personale bloccò l'accesso all'uscita.

«Spinsero i tavoli contro le porte così che la gente non potesse uscire», racconta la donna. «Non sto scherzando.»

Nei suoi nove anni di appartenenza, per sostenere Scientology l'oggi quarantenne Working si è indebitata per oltre 70.000 dollari. «Addebitavo una carta di credito per saldare l'altra, ma non è così che funziona», commenta. «Ero stressantissima.»

Gli amici scientologist continuavano a dirle che se avesse donato di più le cose sarebbero andate meglio. La sua vita è migliorata solo quando ha lasciato la chiesa - dice ora - tagliando drasticamente le spese.

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Due attrici di Los Angeles, due diverse crociere sulla Freewinds, una stessa esperienza scioccante: non riuscire a sottrarsi a una festa di raccolta fondi.

Jamie Sorrentini cominciò a recitare da bambina: ha fatto spot pubblicitari, film ed è apparsa in serie televisive di successo come Desperate Housewives, I Soprano e NYPD Blue. Durante una crociera del 2006 si alzò per lasciare il salone dell'event della IAS e trovò dei membri della Sea Org a bloccarle l'uscita.

«Erano a braccetto davanti alla scala per le cabine», racconta la donna. «Dissi "scusatemi, devo andare nella mia stanza", ma mi risposero "No, ci dispiace. Non può".»

Rimase bloccata nel salone per oltre cinque ore.

Più tardi, mentre la Sorrentini e la sorella erano nella grande Jacuzzi della nave, un'importante scientologist le avvicinò quasi in lacrime dicendo che la IAS stava cercando di salvare il pianeta e pregandole di tornare alla raccolta fondi. «Le rispondemmo: "Va bene, tra un po' arriviamo".»

Tornate nel salone, le due donne si sentirono chiedere insistentemente di aumentare lo status associativo della IAS. La Sorrentini addebitò 4000 sulla sua carta di credito.«Finisci per accettare solo per toglierteli dai piedi», commenta.

Karla Zamudio ha recitato in numerose pubblicità e in serie TV come ER, Days of Our Lives e 24. Partecipò a un convegno per artisti organizzato nel 2007 sulla Freewinds. Quando cercò di allontanarsi da una raccolta fondi obbligatoria della IAS si trovò le porte sbarrate da una fila di membri della Sea Org.

«Sto andando al bagno», disse agli addetti. «E uno mi rispose: "Ok, ti accompagno. Devi assolutamente tornare all'event".»

Karin Pouw, portavoce della chiesa, nega il racconto fatto dalle due attrici. «Non è mai stato organizzato un evento in cui membri della Sea Org - o qualsiasi altro membro della chiesa - si siano messi "spalla a spalla" per bloccare le uscite. È un'assurdità.»

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  Linda McCarthy è stata membro della Sea Org
  per 31 anni. Oggi non consiglierebbe la chiesa
  a nessuno. «Nel giro di poche settimane
  cominciano a chiederti soldi incessantemente.»

La chiesa locale di Santa Barbara, California, adottava un metodo diverso per trattenere in sala i fedeli. Gli addetti della IAS organizzavano gli event in modo che chi avesse voluto andarsene in anticipo sarebbe dovuto sfilare davanti al podio degli oratori, racconta Linda McCarthy, ex direttore esecutivo di Santa Barbara. Davanti alle rimanenti porte venivano messi degli staff e chi si alzava veniva avvicinato e invitato insistentemente a rimanere.

«Alzarsi e andarsene diventava una cosa del tutto e assolutamente imbarazzante», continua la 58enne ex staff, la quale ammette di aver collaborato alla gestione del salone. Ha lasciato Scientology nel 2007 dopo 31 anni al servizio della Sea Org, sei dei quali nell'ufficio IAS di Los Angeles.

La McCarthy racconta che gli addetti alle raccolte fondi del centro Scientology di Los Angeles si presentavano nella sua chiesa ogni due o tre settimane chiedendo di parlare personalmente con i parrocchiani. Il lavoro della donna consisteva nell'assistere i fedeli a progredire in Scientology, «ma ogni volta che alzavo gli occhi, vedevo qualcuno torchiato per donare soldi.»

La IAS è l'entità più potente della chiesa e organizza event di "vendita dura" quattro volte l'anno. Tre giorni prima della data prevista, uno staff della IAS si presentava alla chiesa di Santa Barbara e le chiedeva un elenco di "prospetti". La McCarthy racconta di una fedele che aveva svuotato le carte di credito per acquistare un viaggio a Clearwater e che non poteva sicuramente permettersi una donazione alla IAS. «So che posso farle cacciare 10.000 verdoni», le disse un rappresentante della IAS. «Cascasse il mondo, devi assicurarti che quella donna si presenti all'event.» La McCarthy obbedì.

I fedeli che promettevano di partecipare a quel tipo di event erano solitamente una trentina, ma alla fine non se ne presentavano più di 15. La congregazione della chiesa di Santa Barbara era piccola, una settantina di persone. Gli oratori della IAS iniziavano illustrando i luoghi del mondo più problematici per la chiesa - in Francia e Germania c'erano nemici che cercavano di distruggere Scientology e se quelle forze avessero prevalso, l'Europa sarebbe potuta soccombere.

Poi descrivevano le nuove campagne per combattere gli abusi psichiatrici, gli sforzi per distribuire i libri di Scientology nei paesi del Terzo Mondo, le campagne pubblicitarie per promuovere la chiesa. Finiti i preliminari, fissavano l'obiettivo di raccolta per la serata. Target tipico per Santa Barbara erano 20.000 dollari. A quel punto gli addetti aprivano il banco: chi è il primo a farsi avanti?

«Allora dai presenti si levava un sospiro ansioso, sapevano che non si sarebbero usati i guanti di velluto», ricorda la McCarthy, aggiungendo che gli oratori si interrompevano spesso per prendere le telefonate degli impazienti supervisori IAS di Los Angeles che volevano sapere: quanto avete fatto?

A volte gli addetti usavano quella pausa come strumento persuasivo e informavano la platea di avere "appena ricevuto notizie" che sottolineavano il bisogno di donazioni - un problema legale urgente, una nuova denuncia di qualcuno rovinato dalla psichiatria.

In altre occasioni, gli staff della IAS dicevano alla McCarthy di trattenere un buon "prospetto" e a fine serata se lo lavoravano con calma, personalmente.

«La loro abilità di spremere denaro era strabiliante», commenta la donna. «Mi dicevo "cavolo, questa gente è in gamba".»

§§§

Una sera di fine inverno 2008 o 2009 un paio di centinaia di scientologist si ritrovarono nel salone di un hotel di Chicago per festeggiare una delle ricorrenze più importanti del calendario della chiesa: il 13 marzo, compleanno del fondatore L. Ron Hubbard.

Dietro le quinte, però, gli staff della chiesa si stavano organizzando per raggiungere le enormi quote fissate per la serata a favore della IAS e delle Org Ideali. Una coppia di coniugi salì sul podio per annunciare di aver appena donato 100.000 dollari per l'Org Ideale di Chicago e dalla folla si alzò un boato.

  Synthia Fagen ha lavorato a Chicago con gli
  addetti alle raccolte fondi della IAS. « Stai
  salvando il pianeta, perciò il fine giustifica i
  mezzi. Allora farai pressioni fino a che il fedele
  non ti ha dato tutto ciò che ha.»

«Tutti applaudivano», ricorda l'ex staff di Chicago Synthia Fagen. Scesa dal palco, la donatrice si andò a sedere accanto ad alcuni addetti della IAS. Uno le disse che avrebbe dovuto fare una donazione. La Fagen, sbalordita, osservava la scena.

«Questa donna stava ancora cercando di riprender fiato. Emozionatissima, disse al tizio che lei e il marito avevano appena fatto una donazione di 100.000 dollari. Si attendeva sicuramente degli elogi, ma invece l'addetto cominciò a pressarla per altri soldi. Le disse "sì, ho visto che hai dato per la nuova Org. Ma adesso devi donare alla IAS.» La Fagen cacciò l'addetto e cercò di tranquillizzare la donna. «Erano degli avvoltoi», commenta.

Scientologist dal 1985, la Fagen, ora cinquantenne, lavorava come funzionaria dei tesseramenti IAS, cioè lo staff locale di collegamento che aiutava le squadre IAS in visita a Chicago. La Fagen ha avuto un'adolescenza turbolenta e riconosce a Scientology il merito di averla allontanata dalla droga di cui faceva uso da ragazza. Nei suoi anni di fedele ha donato alla IAS 26.000 dollari. Ma nel 2009 aveva già da tempo cominciato a criticare dentro di sé l'enfasi sempre più spinta sul denaro.

I fedeli venivano quotidianamente bersagliati di telefonate: dieci, venti, a volte di più, ricorda la donna - che ci conferma i numerosi racconti degli ex membri sentiti per questo articolo. Operatori delle diverse entità della chiesa, tutti con la propria quota da raggiungere, chiamavano, blandivano, importunavano.

Le squadre IAS si presentavano a Chicago ogni 6 settimane. La Fagen li accompagnava personalmente a casa dei parrocchiani. Quasi sempre senza appuntamento, «perché se telefoni prima», racconta «ti dicono di non andare.»

Parecchi fedeli dicevano chiaramente che non avrebbero fatto donazioni. Gli addetti non ascoltavano e continuavano a lodare le buone opere della IAS e l'importanza di salvare il pianeta. Facevano domande sui pacchetti azionari dei "prospetti", sul loro rapporto debiti/redditi, sul credito di cui godevano e sui risparmi di famiglia. Spingevano il più possibile e pretendevano soldi. Erano consapevoli che se si fossero lasciati scappare quel prospetto, qualche altro collega lo avrebbe sicuramente catturato al posto loro.

La Fagen racconta di occasioni in cui a lei non era riuscito di convincere il fedele nemmeno ad acquistare servizi per poche centinaia di dollari, solo per scoprire che le medesime persone ne avevano donate migliaia alla sede spirituale Scientology di Clearwater.

Gli addetti alle raccolte fondi non intendevano rovinare finanziariamente le persone, prosegue la donna. Stavano solo cercando di salvare il pianeta. Ciononostante, la Fagen cominciò a chiedersi se lei e i colleghi della IAS avessero veramente il diritto di scavare nella vita finanziaria della gente. Molti degli addetti erano giovani cresciuti in Scientology, senza alcuna esperienza lavorativa nel mondo reale.

Analizzando un elenco di ex fedeli, un giorno la Fagen individuò il nome di un uomo sparito da 15 anni. Lo andò a trovare tra i campi di mais dell'Indiana settentrionale dove viveva, riuscì a riportarlo nel gregge e quel giorno lo convinse a donare 5000 dollari. Quando la donna tornò da lui con un rappresentante della IAS, ne versò altri 30.000.

Quando lo rivide qualche tempo dopo a un event di Chicago, l'uomo le sembrò esausto. Le disse di essere andato a Clearwater e sulla Freewinds, e che tutti i giorni gli chiedevano dei soldi. Quella sera l'oratore di turno fece notare al pubblico che lui non aveva donato. «Lei non ha alzato la mano. Per favore, faccia la sua parte.»

La Fagen provò grande imbarazzo e si chiese: di chi sarebbe la responsabilità se qualcuno donasse più di quanto dovrebbe? Della chiesa o del fedele? Si ritrovò a sperare che la gente rifiutasse un po' più spesso. «Si lasciano portare via fino all'ultimo centesimo e anche di più», commenta. «L'ho visto accadere troppe volte.»

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Tutti gli ex fedeli intervistati dal Times sono stati concordi nel dire che gli addetti della chiesa non accettano la parola no.

Una sera della primavera del 2007 Carisa Marion sentì suonare alla porta di casa. Riconobbe l'inatteso visitatore, era Anthony, uno degli assistenti del rappresentante IAS Ted Bragin. La Marion gli aprì e gli disse che non poteva fare altre donazioni. Il luglio precedente Bragin l'aveva tartassata per cinque ore per ottenere una donazione di 98.000 dollari per la chiesa di Hollywood. A settembre, Bragin l'aveva inseguita fino in macchina strappandogliene altri 1000.

Anthony le disse che c'era un'emergenza e che la IAS aveva assolutamente bisogno di soldi. La donna rifiutò. Anthony allora cercò di infilarsi in casa, ma la donna gli sbatté la porta in faccia e si chiuse dentro. Lui prese a bussare con violenza, a suonare il campanello. Poi la chiamò sul fisso e sul cellulare. Continuava a urlare che si trattava di un'emergenza, che stava arrivando anche Bragin.

«Mi spaventai moltissimo», ricorda oggi la donna. «So che può sembrare stupido... ma quando sei sola in casa e qualcuno ti martella alla porta senza alcuna intenzione di smettere ti senti una preda, non sai dove scappare.»

Nonostante la situazione, però, la donna si augurò che i vicini non chiamassero la polizia. Se lo avessero fatto, la chiesa avrebbe incolpato lei di aver provocato un flap [guaio] di pubbliche relazioni. La donna decise di telefonare a un'amica che le consigliò di spegnere la luce della veranda e di andare al piano di sopra. Anthony lasciò il suo portico solo tre quarti d'ora dopo.

La chiesa sostiene di non poter verificare questa e le altre accuse di coercizione contro il suo personale, ma dice che quei racconti sono «falsi e smentiti.»

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Secondo Lynne Hoverson, fedele dal 1973, Scientology salvò il suo primo matrimonio. Poi conobbe Bert Schippers grazie a uno scientologist con un'azienda a Seattle. I due si sposarono nel 1989 e aprirono una ditta di assemblaggio di circuiti stampati. L'auditing di Scientology - dice - le diede l'autostima necessaria per lanciarsi nell'impresa.

Nel corso degli anni, i due sono saliti fino ai maggiori livelli di consapevolezza spirituale della chiesa. L'azienda li ha aiutati ad affrontare gli ingenti costi dell'auditing, «ma non siamo ricchi», ci tiene a precisare. Gran parte del denaro speso proveniva dall'eredità lasciatale dalla madre e dall'ipoteca sulla casa.

Il "Rapporto per Conoscenza" fatto da Kelly Brown nel 2005 contro la coppia che si era rifiutata di versare 90.000 alla chiesa di Seattle rimase lettera morta per alcuni anni. Fu riesumato soltanto una volta, quando Schippers si trovava alla chiesa di Los Angeles. L'ufficiale di etica però non gli diede importanza perché ormai i due avevano fatto altre donazioni.

Nel febbraio 2008 la Hoverson e Schippers erano ormai da dieci mesi alla Pacific Base di Hollywood, in procinto di terminare un programma di auditing. Un fattorino della chiesa li informò che Bridget Yavaraski li attendeva nel suo ufficio. La coppia capì subito che cosa li attendeva: la Yavaraski raccoglieva fondi per la IAS e l'avevano vista in azione diverse volte a Seattle. Poco dopo furono raggiunti anche da Ted Bragin. La Yavaraski disse che in Internet esistevano 100.000 siti pedopornografici e la IAS doveva fare qualcosa. Quanto potevano donare?

«Nulla», rispose Schippers, che aveva trovato veramente volgare la scusa di quei siti. «Mi stai raccontando una sciocchezza.»

«No, esistono davvero», insistettero i due addetti IAS aggiungendo che David Miscavige, il capo di Scientology, lo aveva annunciato durante un briefing. Ma nemmeno questa rassicurazione riuscì a far cambiare idea alla coppia, che durante la lunga permanenza alla Pac Base aveva speso 290.000 dollari per servizi e donazioni.

Bragin e la Yavaraski continuarono a insistere e trattennero i coniugi per due ore, volevano migliaia di dollari.

«Pressioni, pressioni, pressioni», ricorda Schippers, 45 anni e scientologist dal 1985. «Arrivi a un punto in cui vuoi solo andartene. Mi vergogno di dire che uno dei modi per uscirne è gettare la spugna e pagare.» I coniugi addebitarono 7000 dollari sulla VISA, ultima loro donazione importante alla IAS.

Da parte sua, la chiesa sostiene che la IAS «non ha mai avuto un progetto per "occuparsi della pedopornografia in Internet" e qualunque affermazione che tale progetto sia stato usato per raccogliere fondi è falsa.»

Nei decenni di appartenenza alla chiesa, la Hoverson e Schippers hanno donato alla IAS 285.000 dollari. Calcolano poi di aver speso almeno 700.000 dollari in auditing, 300.000 per l'Org Ideale di Seattle, 74.000 per il progetto "Super Power" di Clearwater e altri 120.000 dollari per aiutare un parente a pagare i debiti con la chiesa. Totale: quasi un milione e mezzo di dollari.

«Cavoli!», esclama Schippers.

La coppia ha lasciato Scientology nel 2009 per svariati motivi, uno dei quali è proprio la richiesta incessante di denaro. Hanno un'ipoteca di 300.000 dollari sulla casa, denaro usato quasi tutto per Scientology.

«Ho 68 anni», dice la Hoverson «e fino a che non avrò pagato i debiti non potrò permettermi di andare in pensione.»

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Gli scientologist della contea di Orange, California, da anni raccolgono fondi per dotarsi di una Org Ideale. Ma nella primavera del 2006 i dirigenti della chiesa di Los Angeles cominciarono a sottolinearne l'urgenza e ordinarono agli staff locali di raccogliere in pochi giorni 2,4 milioni di dollari. Ed Dearborn, direttore esecutivo dell'org, si rivolse al veterano Luis Garcia, il quale aveva già donato 150.000 dollari per il progetto. Dearborn lo ammansì elogiando il suo essere un uomo di grande valore, uno su cui la chiesa poteva sempre contare. Poi gli chiese di tirar fuori altri 350.000 dollari.

Garcia, 52 anni, aveva appena anticipato migliaia di dollari per futuri servizi della chiesa e ne aveva già donati 350.000 per il progetto "Super Power". «Gli dissi di darmi tregua. Doveva rivolgersi a qualcun altro, tutti debbono fare la loro parte.»

Sua moglie Rocio approvò la decisione. Avevano appena venduto la loro tipografia e avevano deciso di ritirarsi dagli affari. «Dovevamo stare attenti a come spendevamo i nostri soldi», spiega l'uomo. Per Garcia, significava rifiutarsi di donare. Ogni sera la chiesa organizzava incontri di raccolta fondi al termine del quale due staff trattenevano Garcia per cercare di fargli cambiare idea.

«E in quelle occasioni cominciavano a massacrarti», racconta. Gli incaricati dell'Org Ideale sapevano bene come farlo: basavano le loro strategie su un manuale creato dalla chiesa che insegnava a lavorare in coppia, così che il prospetto «ceda più facilmente e in fretta.»

Il manuale consigliava di partire con "segnali prestabiliti" e, nel caso il prospetto avesse offerto meno della somma richiesta, continuare a martellarlo. Il libro parlava del numero di milionari americani, concludendo che «là fuori ci sono un sacco di soldi.»

Gli addetti alla raccolta fondi suggerirono a Garcia di vendere il suo aereo da 250.000 dollari e versare il ricavato all'Org Ideale. L'uomo rifiutò. Una sera lasciò l'incontro prima del termine e nell'uscire allungò 400 dollari a uno staff.

Qualche giorno dopo, Dearborn scrisse un "Rapporto per Conoscenza" da cui Garcia dedusse che, se avesse interrotto le donazioni, la chiesa avrebbe potuto interrompere la sua ascesa verso i livelli spirituali superiori iniziata 24 anni prima. Garcia era ormai al termine del livello di illuminazione spirituale noto come Thetan Operante VII. Il suo sogno di arrivare in cima era a portata di mano.

OT VIII è il livello più alto di Scientology e si dice che raggiungendolo ci si liberi dalle limitazioni imposte dal corpo, si riesca a controllare il mondo circostante e si acquisiscano speciali poteri percettivi. Gli scientologist guardano chi ha raggiunto OT VIII come un esempio da seguire.

Nel suo rapporto, Dearborn scrisse che le donazioni di Garcia all'Org Ideale di Orange County erano state molto apprezzate, «ma non sufficienti in base all'Ordine di Grandezza.» Garcia non era riuscito «a maneggiare [convincere] sua moglie» e forse era un nemico della chiesa. Infatti, come minimo Garcia mostrava segnali di «PTSness della classe media», che nel gergo della chiesa significa che l'uomo pensava che i beni materiali fossero più importanti di Scientology.

Dearborn inviò una copia del rapporto a Garcia e un'altra al dipartimento di etica di Clearwater, dove l'uomo stava lavorando su OT VII. «Quella gente aveva cominciato a giocare duro. E a giocare sporco», commenta

Garcia, il quale aveva immediatamente compreso le implicazioni delle parole del direttore esecutivo: sua moglie veniva considerata "soppressiva" perché gli impediva di donare. «Significava che dovevo divorziare da lei», prosegue, «altrimenti mi avrebbero sospeso da OT VII. Erano notizie veramente pessime.» Un paio di giorni dopo Rocio Garcia trovò il "Rapporto per Conoscenza" sulla scrivania del marito. Gli disse che avrebbero dovuto donare immediatamente i 350.000 dollari richiesti per l'Org Ideale. «Era la sua soluzione per salvare il nostro matrimonio», racconta Garcia. «Era il modo per disinnescare il pericolo.»

E per Dearborn, che la chiesa non ci ha permesso di intervistare, significava missione compiuta.

La donazione della coppia fu di esempio agli altri parrocchiani e l'org riuscì a raggiungere il target di 2,4 milioni di dollari prefissato. Ma a distanza di cinque anni il progetto non è ancora terminato. Garcia ha scoperto di recente che il palazzo è ancora in costruzione. Sostiene che la chiesa lo ha truffato.

«È una cosa che ti ferisce profondamente», conclude. «Ed è la cosa che, alla fine, ti fa aprire gli occhi.»


Box:

Sulle Org Ideali

Grandi o piccole che siano, le chiese di Scientology locali hanno il dovere di raccogliere milioni di dollari per trasformare i loro stabili di "Org Ideali". Ma è la direzione della chiesa in California che impone i dettagli.

Le costruzioni devono essere gemme architettoniche di almeno 40.000 metri quadrati. Devono essere restaurate in modo impeccabile ed equipaggiate con salette per l'assistenza, una biblioteca, una libreria, una cappella e delle sale per i seminari.

Mega schermi alle pareti devono spiegare la complicata struttura dottrinale di Scientology in una modalità semplice, affinché i potenziali nuovi membri lo afferrino con facilità. Gli edifici devono ospitare anche una piccola palestra e delle saune per il "Programma di Purificazione", regime che, secondo la chiesa, libera l'organismo dalle tossine.

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In un video di raccolta fondi per le "Org Ideali" che circola su YouTube, l'attrice Nancy Cartwright [voce di Bart Simpson] racconta ai colleghi scientologist che sulla lavagnetta della sua cucina sono scritte tre parole:

«Dare di più»


Sulla IAS

La International Association of Scientologists fu fondata nel 1984 per proteggere la chiesa dalle minacce, assicurarne l'espansione e fornire aiuto alle chiese o ai gruppi individuali di Scientology. È «il collante che tiene insieme il tutto», si legge in una pubblicazione della chiesa, «è parte del gruppo più intrepido, insolente e risoluto che il mondo abbia mai conosciuto.»

Lo scorso anno l'organizzazione ha detto che in un centro riabilitativo finanziato dalla IAS, veniva aiutata una persona ogni 60 secondi; inoltre, la sua campagna sui diritti umani ha raggiunto 223 milioni di persone. La chiesa si è presa il merito di grandi miglioramenti sociali: calo del crimine in Colombia, calo dell'uso di droghe tra gli adolescenti di Toronto.



Replica della Chiesa di Scientology: i fedeli donano «perché sostengono entusiasticamente la loro religione»

© Di Joe Childs e Thomas C. Tobin, St. Petersburg Times, 20 novembre 2011. © Traduzione di Simonetta Po.

La Chiesa di Scientology contesta i racconti dei suoi ex membri.

«Contrariamente al quadro falsato dipinto dal St. Petersburg Times, i fedeli donano alla chiesa perché sostengono con entusiasmo la religione che hanno scelto», ha scritto la portavoce Karin Pouw. «Continuano a farlo perché quelle donazioni finanziano programmi che i fedeli sono orgogliosi di sostenere: l'apertura di Chiese Ideali di Scientology in tutto il mondo, l'attuazione di iniziative umanitarie globali e di programmi di miglioramento sociale.»

Secondo la chiesa, quelle migliaia di fedeli superano largamente in importanza «la manciata di apostati insoddisfatti» che hanno parlato con il Times. La portavoce scrive che gli apostati covano forti risentimenti contro la religione che hanno abbandonato, tali da costringerli a mentire sulla propria esperienza; cita un articolo del defunto professore di Oxford Bryan Wilson, che nel 1990 scrisse: «Generalmente l'apostata cerca auto-giustificazione. Cerca di ricostruire il proprio passato, di giustificare le sue vecchie affiliazioni e di incolpare coloro i quali un tempo erano i suoi amici più stretti.»

La International Association of Scientologists, o IAS, sostiene molte cause della chiesa tra cui Narconon (programma di riabilitazione dalle droghe), il gruppo antipsichiatrico Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani, i Ministri Volontari (programma di soccorso in caso di disastri) e la Fondazione Via della Felicità, che diffonde le massime hubbardiane del buon vivere.

La chiesa ha declinato la richiesta del Times di visionare i bilanci della IAS.

Essa descrive il suo programma delle Org Ideali come una versione moderna degli sforzi fatti nel medioevo dalla Chiesa Cattolica per costruire le sue cattedrali.

Dal 2006 a oggi sono state aperte diciotto "Org Ideali": a Londra, Berlino, Malmö (Svezia), Dallas, Nashville, Roma, Washington, DC, Bruxelles, Quebec, Las Vegas, Los Angeles, Città del Messico, Pasadena (California), Seattle, Melbourne (Australia), Mosca, St. Paul (Minnesota) e Tampa.

La chiesa dichiara che ulteriori nove sono quasi terminate: Inglewood, Sacramento, Orange County e Hollywood (tutte in California), oltre a Portland (Oregon), Phoenix, Denver, Cincinnati e Tel Aviv.

Sono in progetto altre 42 "Org Ideali" in tutto il mondo: 14 negli Stati Uniti, nove in Europa, sette in Africa, cinque in Canada, quattro in America Latina e una rispettivamente in Australia, Nuova Zelanda, Taiwan.

Scientology «Sta vivendo un momento di fortissima espansione nonostante la crisi economica», grazie al finanziamento dei suoi fedeli - scrive la Pouw, la quale aggiunge che tutto il denaro donato è speso in modo attento ed efficiente, con grandi sforzi per tenere sotto controllo i costi delle nuove chiese e le spese tipografiche.

Alcuni fedeli fanno donazioni molto consistenti ma, scrive la Pouw, «di solito i fedeli donano mediamente 1000 dollari l'anno.» La chiesa ha declinato la richiesta di spiegare in dettaglio in che modo ha desunto questa cifra.

Essa contesta parecchi altri aspetti dei racconti dei suoi ex membri:

  • è contrario alla sua politica e alle sue indicazioni usare metodi coercitivi, trattenere i fedeli contro la loro volontà; usare metodi intimidatori quando abbandonano le riunioni di raccolta fondi; presentarsi alla porta dei parrocchiani senza invito. Vengono negati gli episodi narrati, cioè tavoli spinti contro le porte e parrocchiani seguiti nelle toilette.

  • Gli addetti alle raccolte fondi non fanno pressioni affinché i fedeli si indebitino e non li consigliano su quali mezzi utilizzare per le loro donazioni.

  • I racconti dell'ex staff Linda McCarthy in riferimento a forti pressioni per donare alla IAS durante una cena, sono falsi. Gli scientologist «partecipano con gioia a quelle riunioni informative e si trattengono fino alla fine.»

  • La chiesa mette poi in discussione le modalità con cui la McCarthy è venuta a conoscenza di sms e telefonate ricevute dagli addetti della IAS durante le serate di raccolta fondi a Santa Barbara. Il Times «ha prontamente accettato qualsiasi accusa, indipendentemente da quanto assurda fosse. Avete solo dimostrato i vostri pregiudizi e fanatismo.»

    (La McCarthy dice di essere a conoscenza di sms e telefonate perché gliene parlarono gli addetti, a cui stava sempre al fianco. Altri ex membri hanno riferito evenienze del tutto simili).

  • Gli ex parrocchiani Lynne Hoverson e Bert Schippers di Seattle hanno parlato del "Rapporto per Conoscenza" in cui venivano accusati di non volersi indebitare per fare una donazione. Un altro addetto scrisse un rapporto simile contro l'ex parrocchiano Luis Garcia, lamentandosi che l'uomo non voleva donare 350.000 per una nuova chiesa a Orange County.

    La chiesa rifiuta questa rappresentazione degli eventi, cioè che un funzionario della chiesa pretendesse altri soldi dalla coppia di Seattle. Alla domanda se il rapporto contro Garcia cercasse di creare conflitti tra lui e la moglie, la chiesa ha scritto che quel rapporto «in nessun modo dice ciò che voi avete lasciato a intendere.»

    Secondo la Pouw, quei "Rapporti per Conoscenza" «si riferivano soltanto alla volontà del fedele di fare donazioni ritenute non adeguate. Tuttavia, gli autori di quei documenti pare abbiano notato altri problemi che a loro giudizio andavano risolti.»

  • La chiesa ha scritto che i fedeli possono disattendere le richieste di un incaricato alla raccolta fondi senza sentirsi minacciare di «azioni di giustizia interna. Accade quotidianamente.»

  • Garcia ha riferito di essersi sentito truffato perché la struttura per cui donò i suoi soldi non è ancora stata terminata. La chiesa ha scritto che quei lavori sono «programmati e stanno per iniziare.»



Alcuni scientologist si distruggono finanziariamente

© Di Joe Childs e Thomas C. Tobin, St. Petersburg Times, 20 novembre 2011. © Traduzione di Simonetta Po.

Gli incaricati delle raccolte fondi della Chiesa di Scientology dicono ai seguaci che vale la pena sfruttare le proprie finanze oltre il dovuto per il bene della chiesa e il futuro del pianeta. Ma alcuni fedeli esagerano.

Istanze fallimentari e altri atti presenti in tribunali di tutto il paese rivelano che alcuni scientologist fecero donazioni che non si potevano permettere, rovinandosi economicamente.

La chiesa sostiene che, contrariamente alle dichiarazioni di numerosi ex membri, «gli addetti alle raccolte fondi» di Scientology «non persuadono e non fanno pressioni affinché i parrocchiani contraggano debiti.»

Hector M. Guevara

Quando l'imprenditore newyorkese approdò a Clearwater nel 2001, gli staff della chiesa sapevano tutto di lui.

«Ci erano arrivate informazioni», racconta Hy Levy, un ex registrar responsabile della vendita della consulenza pastorale della chiesa. «Sapevamo che sarebbe stato un buon prospetto.»

Dagli atti di tribunale apprendiamo che quel mese di settembre Guevara pagò circa 8000 dollari all'entità Scientology principale di Clearwater, conosciuta come "Flag". In ottobre versò altri 33.000 dollari.

Il mese successivo ottenne un mutuo federale della Small Business Administration per la sua azienda, la Hytech Industries che sviluppava prodotti a energia alternativa. Otto mesi dopo cominciò a spendere sempre di più a Flag e a donare ad altre entità della chiesa.

Il 2 luglio 2002 Guevara versò 27.000 dollari alla International Association of Scientologists. Il giorno dopo ne diede 5000 per il palazzo "Super Power" in costruzione a Clearwater. Poi fece pagamenti quasi quotidiani: 5000 dollari... 1500... 380... 2890... 1500... 4643... 28.000... 120.000... 1000.

Quando nel 2004 presentò istanza di fallimento aveva speso nella chiesa almeno 322.000 dollari, di cui 196.000 per auditing.

Gli atti mostrano che aveva accumulato debiti per 1 milione di dollari, aveva saltato gli assegni di mantenimento dei suoi figli, doveva 200.000 dollari a un consulente finanziario ed era in arretrato di 120.000 dollari sui mutui federali.

Il curatore fallimentare citò in giudizio la chiesa per recuperare parte degli importi per conto dei creditori di Guevara. Riuscì a raggiungere un accordo per 180.000 dollari.

William Rex Fowler

Durante una riunione del gennaio 2009, il fondatore e capo della divisione finanziaria di un'azienda informatica di Denver informò i dipendenti che la ditta che portava il suo nome aveva avuto delle perdite. Non accennò al fatto che «una somma consistente mancava perché era stato lui a prenderla», disse uno dei suoi dipendenti, Stephan Samuel, agli investigatori dell'ufficio dello sceriffo della contea di Adams, Colorado.

Fowler aveva girato in segreto una somma compresa tra i 200.000 e i 250.000 dollari di fondi aziendali a una entità della Chiesa di Scientology. L'uomo, scientologist da 35 anni giunto ai livelli superiori di Scientology, si scusò con i colleghi. Ma l'episodio scatenò tensioni tra Fowler e Thomas Ciancio, il capo della produzione.

Il 30 dicembre 2009 Folwer andò nell'ufficio di Ciancio e gli sparò tre volte con una Glock da 9 mm, uccidendolo. Poi rivolse l'arma contro di sé e si sparò sotto il mento. È sopravvissuto e il febbraio scorso una giuria del Colorado lo ha ritenuto colpevole di omicidio di primo grado. Ora Fowler sta scontando l'ergastolo.

Perché Fowler aveva dato fondo ai conti aziendali a beneficio della sua chiesa? A quale entità di Scientology è andato quel denaro? È mai stato restituito?

Queste domande non hanno mai ricevuto risposta perché il giudice decise che gli eventi relativi a Scientology non erano centrali per il caso di omicidio.

Rene Piedra

A Miami, il frequentato ambulatorio dentistico di Piedra preferiva pagare Scientology piuttosto che i creditori. Versò infatti oltre 700.000 dollari a entità Scientology. Il St. Petersburg times ha raccontato la storia di Piedra in un articolo intitolato "Tithing through the teeth" [qui in italiano]

Tra le sue vittime: decine di residenti poveri o della piccola borghesia della Florida meridionale, che pagarono anticipatamente a Piedra migliaia di dollari per cure dentali mai eseguite.

Gli atti del tribunale mostrano che Piedra fece ricche donazioni a diverse entità della chiesa - parecchie delle quali mentre non pagava le fatture, rifiutava rimborsi ai pazienti e faceva debiti per tenere a galla l'ambulatorio.

Il curatore fallimentare assunto dal tribunale citò in giudizio le entità scientologist per recuperare i soldi e la chiesa accettò un accordo stragiudiziale di 350.000 dollari.

Joseph A. Talerico

Per donare alla sua chiesa lo scientologist di Salt Lake City Talerico svuotò il fondo pensione, i suoi conti bancari e incassò l'assicurazione sulla vita. «Poi feci altre donazioni con le carte di credito», disse l'uomo al suo curatore fallimentare. Gli atti del tribunale mostrano donazioni alla chiesa per oltre 340.000 dollari, compresi più di 93.000 quando già era insolvente.

Il debito di Talerico con le carte di credito schizzò dai 17.936 dollari del gennaio 2007 ai 167.764 di 20 mesi dopo. In una dichiarazione giurata l'uomo ha detto che gran parte di quel denaro era andato a entità della chiesa in Utah e a Los Angeles, oltre che alla International Association of Scientologists.

Alla domanda di un avvocato se fosse ancora attivo in Scientology, Talerico rispose: «Sì, moltissimo.» Il suo curatore fallimentare ha citato la chiesa in giudizio per recuperare le donazioni dell'uomo.

Charles e Susan A. Jacob

Il giugno scorso un curatore fallimentare del tribunale di Los Angeles ha citato in giudizio tre entità della chiesa nel tentativo di recuperare 191.321 dollari di donazioni fatte dai Jacobs.

Secondo gli atti presentati, nell'ultimo decennio la coppia ha donato alla chiesa circa il 25% del suo reddito annuale. Nel fascicolo si legge che Charles Jacob è un musicista che, prima della crisi, guadagnava sui 100.000 dollari l'anno. Susan Jacob, invece, lavora per una piccola chiesa di Scientology di Van Nuys e guadagna meno di 200 dollari al mese.

Nel 2010 la coppia smise di pagare le rate delle carte di credito e Charles Jacobs cominciò a ricevere l'assegno governativo di disoccupazione. Ciononostante, lo stesso anno in cui la coppia presentò istanza di fallimento versò il 37% delle proprie entrate a Scientology. Gli atti mostrano che fecero cinque donazioni a Flag per un totale di 26.800 dollari.

Mayda M. Kasbarian

La Kasbarian lavorava da un commercialista e guadagnava 31.400 dollari l'anno. Tutti i mesi pagava 1.100 dollari di affitto e doveva provvedere alle due figlie adolescenti. Nell'autunno del 2005 fece due pagamenti in contanti alla Chiesa di Scientology di Beverly Hills per un totale di 12.000 dollari - il 38% delle sue entrate annuali.

Otto mesi dopo presentò istanza di fallimento. Il curatore ha citato in giudizio la chiesa per recuperare il denaro, raggiungendo un accordo per 8.500 dollari.

La chiesa ha rifiutato di rilasciare commenti su questi casi, ma ha detto: «È veramente spiacevole che alcuni isolati individui gestiscano così male le loro finanze personali. Le finanze personali sono responsabilità dell'individuo, non della chiesa» la quale, aggiunge la portavoce Karin Pouw, non "fruga nelle tasche" dei fedeli durante le serate di raccolta fondi. I fedeli farebbero donazioni medie di 1000 dollari l'anno, meno della decima chiesta da altre religioni.

Guevara e Piedra non hanno voluto rilasciare commenti. Talerico e la Kasbarian non hanno risposto alle nostre richieste di intervista. I Jacobs riferiscono che il loro fallimento è derivato da investimenti sbagliati, non dal loro coinvolgimento con la chiesa.

Kim Hawkins di Portland, Oregon, che assieme alla moglie Cathy Mullins diversi anni fa è stato membro della chiesa di San Diego, racconta di aver visto persone cedere sotto il peso dei costi di Scientology e delle sue pressioni a donare.

«Chi aveva la casa di proprietà ha dovuto venderla. Chi viveva in affitto non riusciva a pagare la pigione. Gli scientologist che cercano di essere dei "bravi scientologist" finiscono per doversi arrabattare di continuo», continua Hawkins. «Se non eri disposto a spingerti oltre i limiti non potevi essere un buon scientologist.»

Alla fine degli anni 2000, l'ex fedele di Minneapolis Suzanne Working lavorava come consulente finanziaria. Ricorda di quattro coppie di scientologist che si rivolsero a lei per chiedere come presentare istanza di fallimento. Una coppia perse la casa perché non riusciva più a pagare l'ipoteca. Un'altra che aveva accumulato debiti per 40.000 dollari con le carte di credito stava pensando di presentare richiesta di fallimento per la seconda volta.

La chiesa spingeva a fare donazioni anche durante il periodo di recessione, continua la Working. Gli staff di Scientology blandivano i fedeli dicendo che erano dei «grandi esseri» che potevano «farla andare bene» indipendentemente dall'economia.

«Era facile andare avanti quando il valore di casa tua cresceva del 20% all'anno e pensavi che non ci fossero limiti ai prestiti ipotecari, ma quando l'economia ha iniziato a vacillare, i fondi pensione a erodersi e il valore delle case è crollato del 30%, la gente è stata costretta a fare i conti con la propria situazione finanziaria. E non è stato un buon risveglio.»



La Chiesa di Scientology non rispetta le buone pratiche di raccolta fondi

© Di Joe Childs e Thomas C. Tobin, St. Petersburg Times, 20 novembre 2011. © Traduzione di Simonetta Po.

Quando si tratta di soldi, molte chiese americane mostrano le mani e si spingono al punto di pubblicare online i loro bilanci economici.

La Chiesa di Scientology non lo fa. Non lo fa nemmeno la sua ben finanziata organizzazione associativa, la International Association of Scientologists o IAS.

La trasparenza finanziaria è una caratteristica di qualsiasi onlus che cerchi di istituire un rapporto di fiducia con il pubblico, dicono i maggiori gruppi che promuovono le buone pratiche di raccolta fondi a scopo benefico: la Association of Fundraising Professionals, la National Catholic Development Conference, il U.S. Better Business Bureau e il Charities Review Council, tutti sostengono che mostrare il denaro è fondamentale - anche se non sempre richiesto.

Due di quelle associazioni elencano la pubblicazione dei bilanci nel loro codice deontologico. L'informazione permette ai contributori di vedere quanto è stato raccolto e come è stato speso.

Decine di ex fedeli di Scientology hanno riferito al St. Petersburg Times di aver donato cifre a cinque o sei zeri alle chiese di Scientology ma di non aver mai visto un bilancio. Lo stesso dicasi per la IAS. Nemmeno gli ex membri dello staff hanno mai visto un bilancio.

Scientology insiste che le sue chiese e la IAS forniscono ai propri membri «dettagli considerevoli» su come vengono spese le donazioni. La portavoce Karin Pouw ha scritto che tali informazioni sono «comunicate ampiamente attraverso le pubblicazioni della chiesa, tra cui le riviste Impact e International Scientology News

L'analisi di tali riviste Scientology ha rilevato molte informazioni positive sulla chiesa e le sue affiliate, ma nessun bilancio economico.

Solitamente - dicono molti ex membri - i fedeli non chiedono di vedere i rendiconti della chiesa. Farlo significherebbe dimostrare una mancanza di fiducia e la chiesa disapproverebbe.

Mentre quasi tutte le associazioni benefiche non religiose, tra cui anche diverse affiliate Scientology, devono presentare i loro bilanci annuali all'IRS, le chiese e alcune organizzazioni religiose non hanno questo obbligo. Molte chiese, però, pubblicano i rendiconti di propria volontà. Qualche esempio: la Chiesa Evangelica d'America, la Chiesa Mennonita USA e molte diocesi della Chiesa Cattolica Romana del paese.

Stando ai racconti degli ex scientologist, la mancanza di trasparenza è solo uno dei modi in cui la chiesa si fa gioco delle buone pratiche di raccolta fondi ampiamente accettate. La Association of Fundraising Professionals e altri gruppi promuovono comportamenti virtuosi che vanno oltre la pubblicazione dei bilanci. Vanno evitate pressioni indebite ed essi consigliano agli addetti alle raccolte fondi di allontanarsi non appena il potenziale donatore lo richieda.

I gruppi di controllo delle raccolte fondi consigliano di non abusare di posizioni di potere o di particolari rapporti personali per ottenere denaro. Invitano gli addetti ad assicurarsi che i donatori siano totalmente informati e si siano consigliati con il fiscalista o con il proprio consulente finanziario. Mettono poi in guardia contro il sistema dei premi, per esempio le provvigioni.

La Chiesa di Scientology, invece, riconosce provvigioni agli addetti che vendono servizi della chiesa, permanenze negli hotel di Scientology, materiali dottrinali. Sostiene che tali provvigioni sono in linea con le indicazioni dell'IRS.

La Association of Funraising Professionals afferma che tali sistemi, benché legali, possono «incoraggiare condotte scorrette in individui il cui interesse personale è orientato a risultati immediati ed è irrispettoso del miglior interesse del donatore.»

Il sistema di quote della chiesa enfatizza risultati immediati e crea l'interesse personale degli addetti, sostengono gli ex membri. Per esempio, molti hanno riferito di episodi in cui frenetici operatori della chiesa facevano di tutto per raggiungere le quote così che i supervisori li autorizzassero ad andare a dormire.

La chiesa dice che le sue quote generano entusiasmo e spirito di squadra. «Non c'è nulla di sinistro nell'utilizzo di questa pratica per motivare il nostro personale.»

Tra le altre pratiche Scientology che ci sono state riferite, e che sono contrarie alle buone pratiche riconosciute, elenchiamo:

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  • fedeli che passano guai di "etica" se non fanno donazioni, oppure il cui progresso in Scientology viene bloccato o minacciato;
  • Consulenti religiosi che hanno conoscenza personale intima dei fedeli e che chiedono loro donazioni su base personale;
  • Operatori religiosi che fanno pressioni sui fedeli affinché prendano decisioni affrettate per donazioni di una certa entità;
  • Tattiche aggressive come presentarsi a casa senza invito, di notte, telefonate insistenti e il blocco delle uscite degli incontri di raccolta fondi;
  • Operatori religiosi che continuano a chiedere denaro dopo ripetuti rifiuti del fedele.

La chiesa ha scritto al St. Petersburg Times che i racconti dei nostri articoli provengono da apostati che non possono essere ritenuti credibili e che «si inventano qualsiasi cosa pensino che voi vogliate sentirvi dire.»

Secondo la chiesa, non c'è nulla di male nei funzionari di etica che vendono materiali della chiesa o nei consulenti spirituali che chiedono donazioni. Quest'ultima è «un'attività religiosa garantita dalla Costituzione.»

La chiesa ci ha scritto che i suoi conti vengono revisionati annualmente da uno studio contabile esterno, anche se non è richiesto dalla legge. Ha aggiunto che «tutte le donazioni vengono contabilizzate attenendosi severamente alla politica della chiesa e alle raccomandazioni governative.»


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