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L'omofobia di Scientology: anche il paladino gay della chiesa ne rimase disgustato

L. Ron Hubbard, fondatore della Chiesa di Scientology, scrisse che l'omosessualità è una "perversione" e che i gay sono persone infide da cui tenersi alla larga, a meno di non "curarli" con la "terapia" Scientology. Tony Ortega ci spiega come queste convinzioni si riverberano sulla realtà del movimento.

Di © Tony Ortega, The Village Voice, 2 settembre 2012

© Traduzione di Simonetta Po, settembre 2012

 



L'omofobia di Scientology: anche il paladino gay della chiesa ne rimase disgustato

© Di Tony Ortega, Village Voice, 2 settembre 2012. © Traduzione di Simonetta Po, settembre 2012.

Uno dei grandi misteri di Scientology è come possa avere attratto le star hollywoodiane nonostante la sua forte reputazione omofoba. L'orientamento sessuale delle sue più note celebrità è sempre argomento di speculazione popolare; anche chi ha solo una vaga infarinatura di Scientology sembra sapere che se i membri celebri sono gay, allora devono tenerlo per sé.

Attualmente Scientology sta attraversando diverse crisi molto serie, ma il trattamento che riserva agli omosessuali non è mai stato realmente oggetto di dibattito, benché sia stato il sostegno nel 2008 della chiesa di San Diego all'omofobica Proposition 8 a rappresentare la classica ultima goccia per il regista Paul Haggis. Fu proprio per questo che lasciò la chiesa, e l'anno scorso il premio Oscar per la regia si è raccontato al New Yorker (lui non è gay, ma ha due figlie lesbiche).

Ora abbiamo la notevole storia di Keith Relkin, che per parecchi anni è stato una specie di portavoce non ufficiale della Scientology omosessuale. A West Hollywood era il simbolo gay della chiesa e sosteneva fermamente che in realtà Scientology era amica dell'omosessualità.

Relkin è morto il 3 febbraio scorso. Ora gli amici vogliono condividere con il Voice e i suoi lettori alcune delle sue e-mail e altri scritti che dimostrano come, dietro le quinte, Relkin fosse veramente frustrato dalla molto radicata omofobia della sua chiesa.

L'uomo riuscì addirittura a convincere alcuni funzionari della chiesa che Scientology doveva tendere la mano in grande stile alla comunità gay. Li convinse a stampare migliaia di opuscoli da distribuire a West Hollywood e in altre enclave gay. Ma poco prima della realizzazione del progetto, dirigenti ecclesiastici di alto livello che ne erano venuti a conoscenza lo bocciarono senza appello, dicendo anche all'attrice Anne Archer di non partecipare alla festa per il lancio del nuovo opuscolo.

Relkin ne uscì distrutto. Nell'anno e mezzo successivo si sottopose a intensi interrogatori di Scientology che lo convinsero che quella debacle era stata tutta colpa sua. Trascorse gli ultimi quattro anni di vita ad arrancare su corsi e servizi di Scientology per cercare di capire dove avesse sbagliato. Due giorni prima di morire, Relkin scrisse una breve e-mail a un amico:

«Credo che la mia nuova linea d'azione con gli staff di Flag sarà lasciarmi sfuggire "sono gay". E poi guardarli mentre scappano a gambe levate.» Relkin si riferiva ai dirigenti della Mecca spirituale di Scientology di Clearwater, Florida, nota anche come Flag Land Base o semplicemente "Flag". «Ho pensato che forse ti interessava farlo sapere», aggiunse come nota conclusiva.

Ora, a distanza di alcuni mesi dalla sua morte, gli amici di Relkin hanno esaudito il suo desidero: hanno mandato al Voice i suoi scritti.

1. Hubbard e gli omosessuali

Abbiamo già parlato dell'origine dell'omofobia di Scientology. L'organizzazione fu fondata negli anni '50 e per certi versi si è conservata nell'ambra: Scientology è ancora guidata dalle parole di L. Ron Hubbard, i suoi libri e le sue direttive non possono essere in alcun modo alterati nonostante sia morto da 26 anni. Perciò quando in Dianetics, libro del 1950, Hubbard definì l'omosessualità una "perversione" e l'anno dopo la descrisse come "ostilità nascosta"sulla sua carta dell'emozione umana, da lui ribattezzata "Scala del Tono", per gli scientologist quelle parole restano iscritte nella pietra.

Sulla Scala del Tono hubbardiana la "ostilità nascosta" si trova a 1.1. Nota per i non scientologist: il vostro stato emotivo può andare da un minimo di 0 (morte) a un massimo di 4 (entusiasmo). (Solo gli scientologist possono raggiungere il vertice della scala completa - Tono 40, equivalente a "serenità dell'essere").

Hubbard insegnava che con i suoi procedimenti (chiamati "auditing") è possibile salire di tono sulla sua Scala e al giorno d'oggi i gay si sentono dire che devono "maneggiare" la loro omosessualità con l'auditing, che li innalzerà da 1.1 a stati emotivi superiori.

In altre parole, Scientology crede nell'esistenza di una terapia che "curerà" gli omosessuali. Quando salirà oltre 1.1 sulla Scala del Tono, allora l'omosessuale sarà più felice e non sarà più gay.

«È una cura, è la parola giusta», mi ha confermato a maggio l'ex dirigente Scientology Claire Headley. «Se fai auditing sali sulla Scala del Tono, perciò non sarai più 1.1.»

Stando a quanto mi dicono ex funzionari della chiesa, nei circoli superiori del potere esecutivo di Scientology quella convinzione è pervasiva. Solo nei centri minori di Scientology, nelle strutture locali più aperte alle istanze gay, sembra esistere un atteggiamento più liberale verso l'affiliazione Scientology degli omosessuali. Ed è il caso di quei quartieri di Los Angeles che Keith Relkin frequentava.

Relkin lavorava nell'industria cinematografica - la sua nicchia professionale era la ricerca di diritti per conto delle case di produzione. Quel lavoro lo mise in contatto con molte persone a diversi livelli del business del cinema.

Nel 2000 Relkin rese nota a tutti la sua condizione di scientologist gay. Una pubblicazione chiamata Fab! aveva pubblicato un articolo sulla leggendaria omofobia della chiesa e Relkin aveva chiesto di poterlo confutare, sostenendo che l'invasione Scientology di West Hollywood era in realtà una cosa positiva:

Qui ci sono parecchi piccoli scientologist felici. E considerando che la nostra comunità deve fronteggiare i soliti problemi di droga, di relazioni disastrose e lo stress del vivere quotidiano, problemi comuni a tutte le comunità, probabilmente Scientology continuerà a trovare proseliti... perché sono quelle le cose di cui si occupa Scientology, e a cui dà risposta.
Relkin sosteneva che Scientology era davvero la chiesa leader della difesa dei diritti umani e che la missione di Beverly Hills era particolarmente accogliente per i gay. Il suo aiuto a Scientology sarebbe consistito nel farla protendere verso la comunità omosessuale.

Meno di due anni dopo, però, Relkin scrisse un tipo di rapporto molto diverso, questa volta indirizzato all'Ufficio degli Affari Speciali di Scientology.

OSA è la branca Scientology che si occupa di raccogliere intelligence e di operazioni sotto copertura. Nel maggio 2002, Relkin inviò a un funzionario di OSA un "rapporto per conoscenza" con un elenco di nomi dell'industria cinematografica che con lui si erano espressi su Scientology in termini poco lusinghieri. Alcuni sapevano della sua affiliazione al movimento, altri no. In altre parole, Relkin stava facendo la spia sui suoi amici.

«Il mio capo alla Disney... VP dell'amministrazione Casting e buona amica... [ha detto] "Scientology discrimina i gay!" Non so dove l'ha sentito dire.»

«La Direttrice del Casting... con cui alcuni anni fa ho lavorato per un programma TV, ha tutte queste idee che Scientology non accetta i gay. Pensa che Cruise e/o Travolta siano stati costretti a "convertirsi". Ha detto di averne conoscenza personale. È rimasta scettica anche dopo aver saputo che sono gay.»

«Uno dei miei selezionati... (dipendente della Disney e attore) stava facendo auditing alla Missione di BH [Beverly Hills], poi qualcuno (credo uno psych) gli ha mostrato i dati di DMSMH [il libro Dianetics di Hubbard] sull'omosessualità. Non ha più voluto continuare. Io non mi ero ancora dichiarato apertamente gay così non sono riuscito a maneggiarlo.»

«Il mio amico... un giornalista di Variety, ha detto di ritenere che Cruise sia gay, ma che voglia tenerlo nascosto. Non sono sicuro di dove ha avuto questi dati, anche se ho visto commenti del genere nelle pubblicazioni gay (anche su Travolta).»

(Ho tolto i nomi delle persone citate. Inoltre, tutte le fonti con cui ho parlato e che lo conoscono, mi dicono che Cruise non è gay. Non posso dire lo stesso di Travolta.)

Relkin elencava parecchi altri casi di amici nell'industria cinematografica che si lamentavano dell'omofobia di Scientology. Poi fece esempi di esperienza diretta.

«Per me, essere apertamente gay in Scientology è stato molto difficile e ne è derivata parecchia soppressione. Numerosi terminali [gergo Scientology per "persone"] delle Org mi hanno detto che non potevo essere contemporaneamente gay e dentro Scientology.»

Relkin scrive che negli anni '80 il "Master at Arms" [ufficiale di etica della Sea Org] dell'"org avanzata" di Los Angeles gli aveva detto che in quanto gay, prima di poter accedere ai servizi di Scientology doveva superare "controlli doppi, garanzie e liberatorie". «Tali garanzie dovevano essere sottoscritte da un pubblico notaio. Ho distrutto tutto molti anni fa, ma sospetto che in giro esistano diverse copie simili e che (se cadessero in mani nemiche) rappresenterebbero una prova evidente che Scientology rifiuta gli omosessuali.»

Ho chiesto a uno degli amici di Relkin di spiegarmi che cosa fossero queste "garanzie". «Stava dicendo che la chiesa autorizza all'auditing solo il gay che si impegni per iscritto davanti a un notaio a non intrattenere alcuna attività omosessuale durante l'affiliazione alla chiesa», mi ha spiegato l'uomo, che ha a sua volta una lunga storia personale nel movimento.

Il rapporto di Relkin continuava con un elenco di torti subiti. Per un certo periodo era stato sposato e in Florida un funzionario di Flag aveva detto alla ex moglie che lui era «un 1.1 e che se sono gay non arriverò mai ai livelli OT», intendendo che Relkin non avrebbe mai raggiunto i decantati livelli di illuminazione spirituale superiore di Scientology, Thetan Operante o insegnamenti OT.

Un altro funzionario di LA gli aveva detto la stessa cosa, cioè che in quanto gay non avrebbe mai raggiunto i livelli OT. Ma, come sottolineava Relkin, i guai per lui erano iniziati molto prima.

«Nel 1980 sono stato licenziato dallo staff della Missione di Seattle semplicemente perché avevo pensieri gay, non perché fossi un gay attivo. Mi dissero che quei pensieri erano "postulati di soccombere"», scriveva.

Nel 1985 era stato punito per aver ammesso di essere stato in un bar gay. Il suo progresso nell'addestramento Scientology al Celebrity Centre di Hollywood era stato più volte interrotto per la sua sessualità "aberrata".

«Cinque anni fa non mi hanno accettato per l'auditing di Flag e mi dissero che dipendeva in parte dal fatto che ero gay», scriveva nel suo rapporto. «Da allora non ci sono più tornato e non ho nessuna intenzione di tornarci in tempi rapidi.»

Relkin aveva poi ricevuto una "lettera offensiva" da un funzionario di Scientology «in cui diceva che le mie attività di auditing nella comunità gay erano sbagliate e mi chiedeva: "perché aiuti questi omosessuali?", ecc.».

Proseguiva con i particolari di diverse esperienze di altri che si erano visti negare servizi o che erano stati trattati male a causa della loro omosessualità.

Evidentemente il lunghissimo rapporto di Relkin su queste sgradevolezze gli guadagnò un po' di sostegno a OSA e tra qualche funzionario ecclesiastico. Nel giro di pochi anni riuscì a formare un paio di gruppi Scientology gay e a ottennere l'autorizzazione per un grosso programma pubblicitario. Sembrava che a West Hollywood Relkin stesse per cambiare l'immagine del movimento.

2. La Via gay della Felicità

Nel 2006, Relkin ottenne l'autorizzazione per far stampare alla chiesa migliaia di copie di La Via della Felicità, opuscolo di L. Ron Hubbard, specifiche per i gay.

Nel 1980 Hubbard aveva scritto una collezione di consigli generici di vita. Era il periodo in cui Scientology stava fronteggiando le accuse federali contro alcuni suoi massimi dirigenti che avevano architettato l'infiltrazione di uffici governativi per rubare documenti potenzialmente dannosi per Hubbard. Temendo che l'FBI decidesse di coinvolgere anche lui nel procedimento, dopo aver già condannato sua moglie per il ruolo avuto nella cospirazione, il Fondatore si era dato alla macchia.. L'opuscolo di Hubbard contiene consigli generici del tipo "dai il buon esempio" e "non uccidere". In un momento in cui l'immagine di Scientology era particolarmente negativa, il libretto sembrava una mossa ovvia per farsi pubblicità positiva.

Nonostante la banalità di quei consigli, la chiesa continua a stampare enormi quantità di copie dell'opuscolo che distribuisce a pacchi, per esempio sui luoghi colpiti da calamità naturali.

Nel 2006, Relkin convinse alcuni funzionari della chiesa a stamparne due edizioni speciali - una con in copertina la silhouette di due uomini che si tengono per mano e una di due donne.

«Anche io partecipai con lui alle riunioni con i capi dell'org di Los Angeles, c'era anche OSA e approvarono la Via della Felicità gay», dice un altro caro amico di Relkin che a sua volta ha fatto parte della chiesa per molti anni.

Come l'altro suo caro amico, anche questo ex scientologist ha ancora parenti fedeli alla chiesa e mi ha chiesto di non fare il suo nome. Mi dice che in futuro, quando la situazione sarà diversa, sarà lieto di identificarsi. Aggiunge di aver conosciuto Relkin nel 2002, quando l'uomo aveva scritto il "rapporto per conoscenza" a OSA e aveva fondato due gruppi Scientology per gay, Affinity International e Clear Rainbow. Gli ho chiesto che tipo era Relkin.

«Abbastanza scontroso, brontolone, brusco. Cercava di essere educato, ma non sempre ci riusciva», mi dice. «Aveva problemi di controllo, controllare la rabbia. Per lui la vita di gruppo era difficile. Aveva grossi problemi con se stesso e pensava che Scientology fosse l'unico modo per risolverli.»

Relkin diceva di essere gay, ebreo e scientologist, di soffrire perciò persecuzione tripla. «Credo che a volte gli piacesse star male», aggiunge l'amico. «E si rendeva perfettamente conto che nella chiesa lo maltrattavano. Sì, se ne rendeva conto.»

Ma nell'estate del 2006 sembrò che Relkin fosse riuscito a convincere la chiesa a fare un passo avanti. Dopo aver ottenuto l'autorizzazione dei funzionari di OSA, aveva fatto stampare alla chiesa migliaia di copie dell'edizione speciale de La Via della Felicità e organizzato una festa per il suo lancio, party che si sarebbe dovuto tenere nella galleria d'arte del ricco scientologist Isadore M. Chait a Beverly Hills e a cui sarebbe dovuta intervenire anche l'attrice Anne Archer (membro veterano della chiesa).

«Il primo segnale di stranezze arrivò a una settimana dalla festa, quando sentimmo dire che Anne Archer non sarebbe venuta», mi racconta l'amico di Relkin. «Dovette cancellare il suo nome da tutti gli inviti.»

Poi improvvisamente si tirò indietro anche la galleria di Chait. Relkin si attaccò al telefono per cercare di capire che cosa stesse succedendo; OSA non solo lo informò che l'evento era stato cancellato, ma che gli opuscoli erano stati ritirati e dovevano essere distrutti.

«Mi telefonò disperato», racconta l'amico. «Era veramente distrutto.»

Marty Rathbun è stato il secondo in comando di Scientology fino al 2004, anno in cui ha lasciato la chiesa. [Non fu testimone dei fatti] ma mi dice di conoscere la storia e di non avere dubbi che fu il leader ecclesiastico David Miscavige a dire a OSA di cancellare l'evento e la distribuzione degli opuscoli. «So che quell'iniziativa ricevette l'OK da OSA e so che l'unica persona che dà ordini a OSA è Miscavige. Per 22 anni nessuno ha mai dato ordini a OSA, salvo lui.»

Qualsiasi siano stati i motivi del dietrofront, Relkin era diventato improvvisamente un problema e andava "maneggiato".

Nell'anno e mezzo successivo, prosegue l'amico, Relkin gli parlò di lunghe "verifiche di sicurezza" a cui veniva sottoposto per "maneggiare" l'episodio. Le "verifiche di sicurezza" sono la versione Scientology dell'interrogatorio. «Ti spezzano nel profondo», commenta l'amico (e sono costose: se per l'auditing gli scientologist pagano fino a 1000 dollari l'ora, devono pagare cifre esorbitanti anche per il sec-checking. Ho da poco parlato con una persona, da 40 anni membro della chiesa, che mi ha raccontato di aver speso mezzo milione di dollari soltanto per le "verifiche di sicurezza" ricevute durante il periodo di affiliazione.) «In quell'anno e mezzo Keith dimagrì moltissimo», racconta l'amico. «Gli dicevo "Keith, non te lo meriti. Volevi solo fare qualcosa di buono". E lui si arrabbiava: "Non sai di che cosa parli! Non sai quali intenzioni malvagie avevo per mettere in piedi quella stupidaggine!", urlava.»

La lettera di ABLE a Relkin

«Keith incolpava se stesso, ma io continuavo a dirgli che lo avevano autorizzato e perciò tutto quanto era ridicolo», commenta.

Nel maggio 2007, dieci mesi dopo aver annullato l'evento, Relkin ricevette due lettere dai funzionari di Scientology. La prima era firmata Gwenda Byrne, Direttore degli Affari Societari di ABLE - Association for Better Living and Education, la no profit di Scientology che supervisiona i programmi di "miglioramento sociale" a cui appartiene anche la "Fondazione Via della Felicità", l'entità che stampa e distribuisce l'opuscolo.

«Vorrei chiarire che l'approvazione della copertina fu data per errore, le scrivo perciò per dissipare ogni convinzione che tale approvazione fosse corretta», si legge nella lettera.

La Lettera di Lesevre a Relkin

Tre settimane dopo Relkin ricevette una lettera da Guillaume Lesevre, Direttore Esecutivo Internazionale della Church of Scientology International. La lettera di Lesevre risponde a una richiesta di Relkin di cancellazione del suo «ciclo con OSA» - in altre parole, che i lunghi e intensi interrogatori a cui veniva sottoposto cessassero. Ma Lesevre gli risponde che non può farlo.

Siamo ora a conoscenza di nuovi e inquietanti dettagli sia su ABLE che su Lesevre. Dal 2008, e grazie alla fuoriuscita di un elevato numero di dirigenti di alto livello, sono cominciate a trapelare notizie che nella elusiva Base Internazionale di Scientology del deserto californiano esiste uno strano ufficio-prigione. La monumentale inchiesta del Tampa Bay Times del 2009 e i nostri successivi articoli rivelano particolari su questa prigione per funzionari della chiesa, nota come "Buco". Ci sono state riferite le condizioni infernali in cui questi dirigenti di alto livello sono costretti a vivere da anni, impossibilitati ad andarsene, nutriti a "sbobba" e sottoposti a confessioni di massa quotidiane. Come abbiamo riferito di recente, testimoni oculari rivelano che anche Rena Weinberg, la presidente di ABLE, è confinata nel Buco dal 2007. Altre fonti che a loro volta furono rinchiuse nel Buco riferiscono che, nonostante il titolo pomposo, anche Lesevre fa dentro e fuori dal 2004.

Evidentemente Relkin non sapeva che chi lo stava accusando di essere un pasticcione e un fallimento era a sua volta sottoposto a un bizzarro regime in cui i dirigenti devono sottostare a un programma orwelliano di auto-accusa per qualsiasi cosa in Scientology sia andata storta.

Gli amici sostengono che, da bravo scientologist, Relkin restava convinto che il suo tentativo di migliorare l'immagine della chiesa presso la comunità gay era stato sbagliato.

In agosto 2011, pochi mesi prima di morire, Relkin inviò una copia dell'invito alla festa alla galleria Chait del 2006, accompagnata da queste parole:

«Ne avevamo spediti a migliaia. LOL. Che casino, dover annullare l'evento, telefonare a tutti... ecc. ecc.. Ritirare TUTTI gli opuscoli. Non posso certo dire che quello non fosse stato un maneggiamento corretto, considerata la quantità di HR&R [emozione e reazione umana] generata. Era un'idea in anticipo sui tempi? Chi lo sa...»

Gli amici dicono che negli ultimi mesi Relkin era in pessima salute, dimagrito. Ma parlava ancora di procedere sul Ponte e di risolvere i suoi problemi usando Scientology. Ma per farlo avrebbe dovuto convincere i funzionari della Flag Land Base di Scientology ad accettarlo per ciò che era. Il 1 febbraio inviò una mail a un amico dicendogli che la considerava un'impresa quasi impossibile. Due giorni dopo è morto a casa sua per cause naturali.

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L'amico che lo aveva accompagnato alla riunione con OSA per l'opuscolo racconta di aver lasciato Scientology. Relkin era stato costretto a "disconnettere" da lui: se non avesse tagliato i ponti sarebbe stato costretto a sottoporsi a delle "verifiche di sicurezza" a pagamento.

«È sempre qualcosa che ti sei tirato addosso», mi dice l'amico. In Scientology ti ripetono di continuo che sei tu la causa dei tuoi problemi. «È qualcosa del tuo "caso" che va "maneggiato" - qualcosa per cui devi sborsare dei soldi. È un modo brillante per farti cacciare quattrini.»

Da parte sua, la chiesa nega di essere omofobica. Nel 2009, all'indomani dell'abbandono di Paul Haggis e della sua presa di posizione sul sostegno dato da Scientology alla Proposition 8, Tommy Davis - l'allora portavoce del movimento (figlio dell'attrice Anne Archer, il quale pare abbia frattanto lasciato l'organizzazione) - dichiarò alla MSNBC:

«La chiesa sostiene i diritti civili di tutti, indipendentemente da orientamento sessuale, razza, colore o credo. Anche noi siamo una minoranza; comprendiamo che cosa significa essere perseguitati e lo comprendiamo al punto da opporci a chiunque proibisca o inibisca i diritti civili.»



Scientology, "disconnessione" e omofobia: la storia di Derek Bloch

© Di Tony Ortega, Village Voice 16 maggio 2012. © Traduzione di Simonetta Po, settembre 2012.

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Derek Block voleva solo condividere la sua storia.

Voleva raccontare agli altri che cosa è stata la sua vita: crescere in Scientology; essere buttato fuori dalla "Sea Org" - l'elite ecclesiastica - quando scoprì di essere gay; sentir crescere la disillusione per la religione dei genitori. Desiderava dire queste cose ma al contempo non voleva danneggiare nessuno, in particolare i suoi genitori che erano ancora scientologist convinti.

Così Derek scrisse il lungo racconto delle sue esperienze di bambino cresciuto in Scientology e, celando la sua identità, in febbraio [2012] lo postò su Ex-Scientologist Message Board (ESMB) con il nickname "Adam7986".

Qualcuno però lesse ESMB, riconobbe i personaggi descritti nel racconto e contattò la chiesa, che scomunicò Derek per averlo scritto. Dal canto loro, i genitori di Derek "disconnessero" immediatamente dal figlio. In altre parole, lo estromisero del tutto dalla loro vita.

Ieri ho telefonato a Darren Bloch, il padre di Derek, chiedendo di parlare con lui della decisione di anteporre la religione al suo stesso figlio.

«Non sono affari suoi», mi ha detto prima di riattaccare.

Mi permetto di dissentire.

Nelle ultime settimane John Travolta ha dovuto affrontare un'altra ondata di accuse (la maggioranza delle quali - come avevamo sostenuto fin dall'inizio - si sono dimostrate spazzatura) e in Internet sono circolate molte battute su Scientology e l'omosessualità. Ma quei lazzi e frizzi non hanno mai preso seriamente in esame il fatto che in Scientology l'omofobia è una cosa reale, nonostante le campagne di PR delle celebrità, della chiesA pubblicate per darsi un tono.

Dalla classificazione di L. Ron Hubbard dell'omosessualità come "perversione" nei suoi primi testi di Dianetica - ritenuti sacri dalla chiesa - fino al modo in cui un giovane fedele come Derek Bloch è stato trattato in quella che dovrebbe essere un'era di maggior illuminazione, l'omofobia di Scientology dimostra di essere profondamente radicata.

Ma c'è un altro motivo per ignorare l'affermazione di Darren Bloch secondo cui questa storia non sono affari nostri. Il motivo è Derek Bloch: è lui a volerla fermamente raccontare.

«Se parli con lui», mi ha detto Derek quando l'ho informato che volevo chiamare suo padre, «digli che vorrei sapere soltanto una cosa: quando di preciso ha smesso di volermi bene?»

Derek ha 26 anni, fu cacciato dalla Sea Org a 18 e da allora ha sempre vissuto con i genitori. Poiché ha osato scrivere in modo anonimo su ESMB, in aprile la chiesa lo ha dichiarato "persona soppressiva" - la versione Scientology della scomunica. Secondo la politica ecclesiastica, nessun membro in buoni rapporti con la chiesa può avere nulla a che spartire con un "SP", per cui i genitori lo hanno cacciato di casa.

Fortunatamente Derek è caduto in piedi: lavora come ragioniere (proprio come il padre) e alcuni buoni amici lo hanno ospitato, anche se hanno già cinque figli (la casa alla periferia di Los Angeles è grande, mi dice Derek).

Ora lascio a lui la parola, riportando fedelmente ciò che a febbraio scrisse in modo anonimo su ESMB (Derek è brillante e scrive benissimo, ho solo apportato qualche correzione qui e là per maggior chiarezza, in particolare per chiarire i termini del gergo Scientology).

Derek Bloch e Dunkel


La mia storia in Scientology inizia quando ero bambino.

Mio padre aveva il suo studio di commercialista ed ebbe il privilegio di ricevere una visita della Sterling Management. Si tratta di un gruppo di facciata di Scientology che cerca di portare la "tecnologia gestionale" di Hubbard nelle piccole imprese.

[Una delle idee chiave di Scientology è che il suo Fondatore L. Ron Hubbard ha scritto milioni di parole di istruzioni che tutti gli scientologist devono seguire alla lettera. I suoi scritti non riguardano unicamente gli ideali spirituali relativi alle vite precedenti, all'"audire" i traumi del passato ecc., ma anche questioni più terrene come la gestione di ogni aspetto delle sue organizzazioni, ossessionate dalla burocrazia. Questa "tecnologia amministrativa" viene proposta a commercialisti, dentisti e chiropratici grazie alla Sterling Management Systems, specializzata in questo campo - che contemporaneamente recluta i suoi clienti nella chiesa.]

All'inizio la cosa sembrò abbastanza innocua. Mio padre acquistava libri a decine e riorganizzò il suo studio. Io e mia sorella fummo iscritti ai corsi del Celebrity Centre di Dallas. Quando esattamente i miei genitori si trasformarono da «questa roba è interessante» a fanatici religiosi non saprei dirlo, ero troppo piccolo. Ciò che so è che circa in quel periodo mio padre smise di fare il padre e cominciò a lasciare che Scientology mi indottrinasse a diventare "un bravo bambino Scientology".

Quando i miei si trasferirono dal Texas alla California per stare più vicini alla "tech", noi bambini cambiammo una scuola dopo l'altra. Alla fine ci sistemammo a Los Angeles e iniziammo a studiare in una missione [di Scientology]. Feci il Purif e gli Oggettivi e ben presto nei miei occhi cominciò a brillare la fiammella dello scientologist euforia-dipendente. Solo di recente ho scoperto i meccanismi psicologici che stanno dietro all'auditing.

Verso i 13 anni mio padre mi portò con lui ad AOLA, dove i reclutatori della Sea Org mi guardavano quasi fossi un giocatore del Campionato Giovanile a una convention della NAMBLA. Continuavano a dirmi quanto io fossi "theta" e "consapevole". Ovviamente mi sentii lusingato perché mi avevano insegnato a credere che quelle persone appartenessero a una "elite" e per me (ragazzino) erano come G.I. Joe o Power Rangers.

[Il padre lo portò alla Advanced Organization Los Angeles - struttura Scientology che consegna l'addestramento dei livelli superiori - e Derek incontrò i reclutatori della Sea Organization, il corpo ecclesiastico militaresco della chiesa. I suoi membri firmano un contratto da un miliardo di anni e lavorano fino a 100 ore settimanali per 30 dollari. Si escludono quasi completamente dalla famiglia e dagli amici non-Sea Org e sono totalmente consacrati all'obiettivo di Scientology: "chiarire il pianeta" - dominazione globale. Come abbiamo spiegato più volte qui al Voice, Scientology si sta contraendo e fa sempre più fatica a trovare nuovi aderenti, così i figli degli scientologist vengono reclutati in Sea Org quando sono molto giovani; abbiamo saputo di bambini di appena 8 anni. Firmato il contratto, vengono sottoposti a un programma di indottrinamento chiamato "Prodotto Zero" o "EPF".]

Trascorsi i due anni successivi piangendo, ribellandomi, urlando... mi tenevano sveglio fino alle due del mattino e fui praticamente sequestrato da questa gente. Mi seguivano a scuola, mi seguivano dopo la scuola, mi davano la caccia quando andavo alla PAC Base. Mi telefonavano a tutte le ore del giorno e della notte. I miei genitori non mi dettero alcun aiuto. Mio padre mi diceva che era colpa mia e che me le «pulinavo» [da pull-in, attirarsi le cose - NdT] e mia madre mi diceva soltanto che sarebbe stata molto orgogliosa di avere un figlio in Sea Org. A 14 anni ero alla completa mercé di quella crudele tortura psicologica. Mi sentivo abbandonato dai miei e pensavo che l'unico modo per guadagnarmi il loro rispetto fosse entrare in Sea Org.

Fui "istradato" sullo staff di AOLA alla veneranda età di 15 anni. Mi avevano convinto che avrei visto regolarmente la mia famiglia, che avrei avuto regolari giorni liberi e che avrei lavorato con un orario regolare. Mi avevano detto che sarei andato ad abitare in un bell'edificio nuovo e che il mio dormitorio sarebbe stato molto accogliente.

Naturalmente, quando cominciai a viverci mi resi conto che la realtà era totalmente diversa. Le stanze dell'EPF erano belle. E questa è stata l'unica cosa vera che mi hanno detto. Dopo essere stato così generosamente abbandonato alla chiesa dai miei genitori, trascorsi il mese successivo sull'EPF. Ed è lì che conobbi il lato oscuro di Scientology. Desiderai tornarmene a casa quasi subito. Ogni giorno dovevo subire la tortura psicologica di sentirmi dire che non ero mai sufficientemente bravo e il vecchio trucco settario di demolirti un giorno e di lodarti il successivo. Il passaggio continuo dal sentirsi urlare addosso alla massima manifestazione di amicizia. Il danno psicologico che ho subito è stato notevole.

Dopo un mese di indottrinamento continuo mentre lavavo i piatti, i bagni e mi muovevo costantemente di corsa [alle reclute del "Prodotto Zero" non è consentito camminare, bisogna sempre correre - NdT] venni messo "sul posto" ad AOLA, dove scoprii subito che non potevo fare telefonate personali a meno di pagarle con il mio stipendio di 30 dollari la settimana. Mi misero a dormire in una camerata con altri 30 uomini di età variabile tra i 14 e i 60 anni. Il puzzo era terribile, non c'erano né aria condizionata né riscaldamento ed ero quotidianamente esposto alla vista di corpi maschili nudi, ragazzi miei coetanei o maggiori. Io stavo entrando nella pubertà. Questo aspetto sarà rilevante in seguito. Lavoravo dalle 15 alle 20 ore al giorno, con forse un giorno libero al mese quando ero fortunato: sarei dovuto andare a scuola, ma non fu così. Alla fine però riuscii ad ottenere un diploma equivalente alla scuola superiore. Tutti i giorni mi urlavano addosso quanto non valessi una cicca, ma allo stesso tempo mi dicevano che ero importante. Era terribile. Vivevo nel terrore costante di essere pizzicato a fare qualcosa di umano come ammalarmi, mangiare, avere le scatole girate o ingaggiare una conversazione che non fosse relativa al mio "posto" [incarico].

Nei due anni e mezzo successivi non vidi quasi mai i miei genitori. Alla fine mi mandarono in addestramento a Flag [Flag Land Base, la sede spirituale Scientology] di Clearwater, Florida. In tutto quel periodo continuai a desiderare di andarmene, ma non potevo dirlo a nessuno. Dovevo seppellire i miei veri sentimenti, tenerli nascosti a tutti. Non potevo dire nemmeno ai miei genitori come mi sentissi veramente o quello che stavo passando, perché la religione Scientology lo considera un "alto crimine". Tenete presente che ero ancora un ragazzino.

Prima di entrare nella Sea Org avevo notato che tendevo a considerare attraenti gli esponenti del mio sesso e a Flag alla fine cominciai a vedermi con un ragazzo. Avevo 17 anni, lui mi pare 19 o 20. Ci beccarono e ci espulsero. Mio padre mi incolpò di ogni cosa e minacciò di disconoscermi.

Rimasi fedele a Scientology ancora per qualche anno, poi cominciai a prenderne le distanze e a riflettere sulle mie esperienze. Iniziai a dubitare delle mie credenze, ad avere paura e a sentirmi confuso. Poi scoprii la psicologia, iniziai a studiarla per riuscire a capire che cosa mi fosse successo.

La riflessione e l'osservazione della mancanza di risultati e del numero calante di patroni mi fece decidere di abbandonare la pratica di Scientology. Mi resi conto che era una macchina da soldi, vedevo i miei genitori acquistare a migliaia di dollari a botta dei libri ri-ri-ripubblicati. Constatai che da quando i miei avevano iniziato a praticare quella religione, la nostra famiglia era andata di male in peggio. E mi resi conto che Scientology funzionava soltanto nell'ambito Scientology. Siccome qualche volta ho mentito all'E-meter e nessuno se ne è accorto, so che nemmeno quello funziona.

Lontano dalla chiesa, libero di frequentare chi voglio, sono ora molto più felice di quando ero in Scientology. Se lavoro per aziende del tutto estranee a Scientology guadagno di più e ho benefit maggiori.

Non ho ancora detto ai miei che non voglio più frequentare la chiesa, non voglio perderli e poi mio padre è malato e non ha bisogno di ulteriore stress. Evito semplicemente l'argomento e non vado agli event. I miei hanno investito troppo nella chiesa, compreso il loro figlio minore (mio fratello), anche solo per poter sperare di riuscire a convincerli della mia scelta.

Il perché continui a sentire degli obblighi verso i miei che ancora non hanno fatto nulla se non approfittarsene, e che come genitori sono stati un disastro, non lo so. Questa cosa mi ha provocato tali danni che comincio a rendermene conto soltanto ora, a 11 anni di distanza.

Derek scrisse queste parole senza sapere che solo qualche settimana dopo i suoi genitori lo avrebbero cacciato di casa. Gli ho chiesto se poteva raccontarmi qualcosa di più delle sue esperienze in Sea Org e di come fu cacciato.

«Da qualche mese avevo iniziato questa relazione con un altro membro dello staff, un ragazzo. Alla fine fummo pizzicati da un compagno di stanza che ci fece rapporto», mi spiega. «Lui era inglese. Fummo entrambi cacciati. L'ho ritrovato da poco su Facebook. Non mi ha bloccato, ma non ha nemmeno risposto ai miei messaggi.»

Derek aggiunge che sapeva da anni di essere gay, «alla fine sono passato all'azione.» Fu "istradato fuori" dalla Sea Org il giorno del suo 18esimo compleanno. «Mi mandarono a casa. Mio padre era furioso. Mi disse che sarei diventato un molestatore di bambini e che avrei infastidito anche mio fratello piccolo. Dopo di allora non sono più riuscito a fidarmi di lui e non gli ho mai più parlato della mia vita privata.»

In Dianetics: la forza del pensiero sul corpo, il libro del 1950 divenuto poi il testo fondante di Scientology, L. Ron Hubbard scrisse che l'omosessualità è una "perversione". In Scienza della Sopravvivenza dell'anno dopo, Hubbard descrisse in dettaglio il suo concetto di "scala del tono" emotiva, che dovrebbe misurare quanto "viva" è una persona. Si va da 0, morte, a Tono 40 - "serenità dell'essere" - lo stato più alto raggiungibile. Classificò l'omosessualità al tono 1.1, "ostilità nascosta".

Ex dirigenti di Scientology mi dicono che si tratta di concetti a loro ben noti, tanto che a volte facevano anche delle esercitazioni - secondo Hubbard non ci si deve fidare degli omosessuali perché celano la loro ostilità. Ma, non meno importante, possono anche essere "maneggiati" con l'auditing così che - come qualsiasi altro scientologist - nell'avanzare spiritualmente sui livelli della religione, progrediranno anche sulla scala del tono.

Ho chiesto a Claire Headley, ex dirigente veterana di alto livello che ha lavorato nell'elusiva base Scientology del deserto californiano, se gli scientologist credono che l'auditing possa di fatto rappresentare una "cura" per i gay.

«È una cura, hai detto bene», mi ha risposto. «L'auditing ti fa salire sulla Scala del Tono, perciò non sarai più 1.1.»

Ma la Sea Org non si prende questo rischio, aggiunge Claire. «Per entrare nella Sea Org devi ricevere l'approvazione da un consiglio di idoneità. Fai il Prodotto Zero, fai lavori umili, marci su e giù. Ma devi anche scrivere una "life history", riempire un formulario di 30 pagine in cui devi riportare i particolari della tua vita intera. Tutti i partner sessuali, tutte le droghe e i farmaci che hai assunto, tutti i tuoi parenti che abbiano lavorato per il governo, per i media o che abbiano mai detto qualcosa di negativo contro Scientology.»

Nonostante quel tipo di scrutinio, il leader di Scientology David Miscavige pretende che si indaghi sui membri della Sea Org per fugare ogni dubbio sulle loro tendenze omosessuali. Claire: «Quelle cose sono emerse molte volte, e ogni volta è stato un grosso flap [pasticcio].»

Claire mi racconta un episodio in particolare che vide coinvolto un membro della Sea Org sposato da 20 anni. Miscavige per qualche motivo lo considerava una minaccia e chiese che la sua "life history" venisse passata al setaccio. «Risultò che il tipo a 14 anni si era preso una cotta per un amico maschio», mi spiega. Miscavige la considerò una prova che l'uomo era un traditore e lo fece cacciare. «Sono cose che succedevano regolarmente.»

«Alla Base Int sono super omofobici», mi dice Marc Headley, marito di Claire. La coppia fuggì dalla Base nel 2005, come spiegato dettagliatamente nel libro di Marc Blown for Good. «Se volevi farti cacciare dalla Base era sufficiente dirgli che avevi avuto pensieri omosessuali. Eri fuori nel giro di 24 ore. So che è successo a diverse persone, dirigenti di altissimo livello. David Miscavige odia gli omosessuali.»

Amy Scobee, altra dirigente di grado elevato che lavorò alla Int Base, sostiene che l'indottrinamento alle convinzioni di Hubbard sull'omosessualità era accurato e opprimente. «Che non ti puoi fidare di loro. Ecco che cosa ti insegnano, che cosa scrisse Hubbard, perciò sei addestrato a credere che non ti puoi fidare dei gay», conferma. «Dopo essermene andata ho dovuto liberarmi di quei pregiudizi. Ho veramente dovuto de-indottrinarmi e ripensare a quelle che erano le mie convinzioni sull'orientamento sessuale.»

La Scobee e gli Headley concordano che, nel caso di Derek Bloch, l'aver scoperto di essere gay dopo un'infanzia passata in Scientology era irrilevante. Se non avesse "maneggiato" la sua omosessualità non avrebbe avuto alcuna chance di restare nella Sea Org - in altre parole, doveva "curarsi". E invece tornò a casa.

«Grazie a mio padre trovai lavoro in un'azienda Scientology. Ma dopo averne cambiate un paio ed essermi ritrovato regolarmente sottopagato, mi arrangiai da solo e trovai un posto in un'azienda non collegata a Scientology. Mi feci anche degli amici non-scientologist», racconta Derek.

Gli ho chiesto perché, diventato maggiorenne, non fosse andato a vivere da solo. «Beh, ero stato in Sea Org perciò non ero riuscito a diplomarmi per i canali normali. A 16 anni ottenni un diploma equivalente. Non sono andato al college, non avevo alcuna esperienza nel mondo reale», risponde. «A 18 anni fui cacciato dalla Sea Org e ho dovuto ricominciare da zero... Vivere da solo è parecchio costoso e sono single. Nessuno di importante con cui dividere l'affitto. Soltanto adesso sto cominciando a maturare sufficiente esperienza lavorativa per avere un lavoro decentemente retribuito. Anche molti miei amici vivono ancora con i genitori per lo stesso motivo.»

Derek mi spiega che in quel periodo a casa loro viveva anche un'altra parente - sua zia. Ma che poi se ne andò dopo feroci discussioni con suo padre.

«Tutti noi "disconnettemmo" da lei. Mia zia morì qualche mese dopo, non aveva nemmeno 50 anni. Mio padre era riuscito a convincerci [a disconnettere] perché aveva l'autorevolezza di un OT III», spiega Derek riferendosi al livello di illuminazione spirituale Scientology ottenuto dal padre.

Raggiungere il livello di Thetan Operante III costa diverse centinaia di migliaia di dollari e parecchi anni di dedizione alla chiesa. È quello il livello in cui lo scientologist apprende la bizzarra storia sulle origini della religione - storia che fu presentata nel famoso episodio di South Park del 2005. In altre parole, Darren Bloch aveva raggiunto lo status dello scientologist edotto sul governatore galattico Xenu, sulle vicende dei thetan e sulla loro storia sul pianeta Terra lunga 75 milioni di anni. In quanto OT III, Darren pretendeva che in casa gli si portasse rispetto, spiega il figlio.

«Fu più o meno quando mia zia morì, eravamo nel 2010, che cominciai a rendermi conto che c'era qualcosa di profondamente sbagliato», prosegue. «Iniziai a studiare psicologia e incorsi nel concetto di dissonanza cognitiva

Derek trovò anche un saggio sulla "trappola della libertà" scritto da Jon Atack, ospitato sul sito di David Touretzky, professore alla Carnegie Mellon. «Da lì arrivai a Lermanet e alla fine del 2011 scoprii ESMB

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Nel periodo in cui Derek decise di non voler avere più nulla a che fare con Scientology, suo fratello minore entrò in Sea Org. (La madre è un membro dello staff della chiesa e anche la sorella è ancora una fedele. Tutta la sua famiglia ha disconnesso da lui.)

«Postai la mia storia, la chiesa mi identificò, il 12 aprile [2012] ricevetti la dichiarazione di "persona soppressiva"», racconta. «La sola malefatta elencata nella "dichiarazione" era che avevo postato su quel forum, raccontando la mia storia. È interessante il fatto che da nessuna parte si dica che ho mentito, e infatti ho raccontato semplicemente la verità... Quando sono andato a leggere la "dichiarazione" nell'ufficio di etica di AOLA ho sentito come riemergere il vecchio indottrinamento. Ma me ne sono liberato nel giro di un paio di giorni.»

Da allora, Derek non ha più avuto rapporti con i genitori. Quando ho iniziato a lavorare alla sua storia, Derek ha ammesso di essere arrabbiato e di voler mettere in imbarazzo il padre. Poi ieri gli ho detto di averlo chiamato e che Darren Bloch si era rifiutato di parlarmi; gli ho anche chiesto di mandarmi delle foto assieme lui. Derek si è scusato perché non aveva molto da condividere. «Guarda, mentre le cercavo mi sono messo a piangere. La mia famiglia mi manca moltissimo», mi ha scritto nella mail con cui mi inviava delle foto [nota del traduttore: ho deciso di non allegare a questa traduzione la foto di Derek con il padre, presente nell'articolo originale.]

Spero che suo padre le veda.

 
 
 
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