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La piantagrane

Sedicesimo capitolo del libro Troublemaker - Surviving Hollywood and Scientology di Leah Remini, un bestseller uscito nel 2015. L'attrice racconta di come, nel 2012 e dopo quasi sei anni di tormento interiore, decise di lasciare per sempre la Chiesa di Scientology, in cui la madre l'aveva portata ad appena 7 anni e che era stata la sua religione/comunità di riferimento per tutta la vita adulta.

© Traduzione di Simonetta Po, giugno 2017

 

Nel 2012, dopo sei anni di matrimonio, Tom Cruise annunciò che lui e Katie Holmes stavano divorziando.

Katie e il suo team di avvocati cominciarono la procedura con la presentazione di istanza di divorzio. Cominciarono immediatamente a girare chiacchiere, si speculava che avrebbero condotto una battaglia esplosiva per la custodia di Suri, che sarebbero uscite rivelazioni sulla vita di Tom. Il team legale di Katie negò tutto e il divorzio fu formalizzato in due settimane. Katie ottenne la custodia di Suri. Tom sembrò riconoscere che Katie se ne era andata perché voleva proteggere la figlia da Scientology. Mi chiesi se, per Tom, proteggere la sua chiesa fosse più importante della figlia. Il fatto che Katie avesse presentato la richiesta di divorzio in modo così pubblico (subito rimbalzato dai media) avrebbe spinto la chiesa a dichiararla "Persona Soppressiva".

Avevo sempre saputo che uno scientologist ha il diritto di richiedere che qualunque "Rapporto per Conoscenza" scritto da una "Persona Soppressiva" sia rimosso dalla tua cartella di etica. [Nel 2006 Katie Holmes aveva presentato uno di questi "rapporti" contro Leah denunciando il suo comportamento inopportuno al matrimonio della coppia, tenutosi al Castello Odescalchi di Bracciano – NdT] Combattevo da anni perché le conseguenze negative del matrimonio di Cruise sparissero dai miei folder. Perciò appena ebbi notizia del divorzio telefonai a Todd, il mio auditor, e gli chiesi: «E adesso che cosa mi dici?»

«Immagino che quel rapporto sparirà dai tuoi folder», mi rispose.

Poco tempo dopo ci incontrammo e Todd in pratica ammise che l'avermi fermata sui Livelli OT e mandata in addestramento dopo i miei rapporti su quanto avevo visto in Italia, era stato un pasticcio. «Senti», mi disse, «Nell'ultimo periodo in cui sei stata a Flag hai avuto del cattivo auditing. Mandarti in addestramento non era la cosa giusta da fare, in realtà è stato del tutto sbagliato. Torna a Flag e torna in seduta.» (Il che, ovviamente, sarebbe stato a mie spese).

Ora che la mia chiesa si era apparentemente resa conto di aver pasticciato e stava cominciando ad applicare di nuovo le direttive di LRH, dov'erano le scuse di tutti i coinvolti nella vicenda del matrimonio? Quando avevo fatto rapporto su quanto visto in Italia ero stata fatta sentire pazza, quasi fossi stata l'unica ad aver assistito a quelle cose. Eppure Norman Starkey era stato rispedito in America in anticipo, e in disgrazia. E indovinate chi divorziò e si risposò? Meno di un anno dopo la cerimonia Cruise-Holmes, Jessica [Feshbach] e Tommy [Davis], che al matrimonio non riuscivano a togliersi le mani di dosso, si presero una lunghissima licenza dalla Sea Org e in seguito si sposarono, dopo aver divorziato dai rispettivi coniugi. Mi diedero forse una targa con scritto "avevi ragione"? No.

E non avevo mai avuto risposta su che fine avesse fatto Shelly Miscavige. Io avevo riparato al danno che mi accusavano di aver provocato. Che dire, adesso, del danno che avevano fatto a me?
[Al ritorno dall'Italia, Leah Remini presentò una serie di "Rapporti per conoscenza" sul comportamento dei dirigenti della chiesa al matrimonio della celebre coppia, tra cui: Norman Starkey, alto dirigente ecclesiastico che aveva sposato i due attori, aveva bevuto troppo e allungato le mani sull'attrice Brooke Shields; Tommy Davis e Jessica Feshbach (nella foto a fianco), entrambi importanti figure delle pubbliche relazioni della Sea Org, non avevano fatto nulla per nascondere la loro reciproca attrazione; David Miscavige, capo supremo di Scientology, aveva tenuto atteggiamenti sconvenienti con la sua assistente Laurisse; Shelly Miscavige, moglie del capo e sua principale assistente, non era presente alla cerimonia, il che a Leah sembrò molto strano. Alla richiesta di dove fosse Shelly, la Remini si era sentita rispondere da Tommy Davis: «Non hai il fottuto rango per fare domande su Shelly.» - NdT]

«Beh, se quello che mi avete fatto fare era tutto sbagliato, adesso mi restituirete i soldi? Perché se io, come scientologist, faccio dei danni mi si chiede che cosa intendo fare per rimediare. Perciò ora ti chiedo: che cosa farete voi per rimediare?»

«Che cosa intendi dire?», mi chiese Todd. «Stai forse chiedendo un refund [rimborso]?»

Nonostante la chiesa sostenga pubblicamente che renderà semplicemente i soldi a chiunque si ritenga insoddisfatto, la realtà è molto diversa. Infatti in Scientology chiedere un rimborso corrisponde a un "Alto Crimine" o "Atto Soppressivo", e chi lo chiede viene dichiarato "Persona Soppressiva". E con un salto mortale ancora più bizzarro, una volta che la chiesa ti ha dichiarato "Persona Soppressiva" secondo le sue stesse direttive non sei più idoneo a ricevere un rimborso. E' il Comma 22 perfetto – se chiedi la restituzione dei soldi vieni Dichiarato e di conseguenza non hai più le qualifiche per un rimborso.

«No, non sto chiedendo un refund», gli risposi. «Sto invece chiedendo che cosa fa la chiesa per assumersi la responsabilità delle sue azioni. Quando io ho pasticciato ho trascorso in Florida i quattro mesi di interruzione delle riprese di The King of Queens, sono andata in seduta per dodici ore al giorno e mi avete fatto il culo. Perciò la cosa che voglio sapere è: che cosa fate quando siete voi a combinare pasticci?»

Alla fine Todd tornò da me e mi disse «tutto a posto». Mi avrebbero accreditato i 300.000 dollari spesi in Florida. Gli credetti sulla parola e non controllai il mio conto. Perché avrei dovuto? Per me la parola di Todd era la parola della mia chiesa.

Todd cercò di incoraggiarmi a riprendere i Livelli OT, ma decisi che preferivo continuare l'addestramento da auditor perché mi piaceva l'idea di aiutare le persone, di lavorare con i preclear, di assisterli.

Con l'evidente ammissione della chiesa di avere pasticciato la faccenda del matrimonio, e l'accordo a rendermi il denaro, cominciai a sentirmi di nuovo coinvolta e nelle settimane seguenti mi dedicai allo studio e all'addestramento da auditor. Ma c'era una cosa che ancora mi disturbava: il fatto che nessuno mi dicesse dov'era Shelly Miscavige.

Una volta durante una seduta [di auditing] lo tornai a chiedere a Todd. Lui mi portò fuori dalla stanza di auditing, dove non c'erano telecamere a registrare ogni parola, e mi disse: «Shelly è un membro della Sea Org e stai facendo domande sulla moglie del capo. Come pensi che la gente reagisca? Non posso telefonare al COB e chiederglielo.» [COB – Chairman of the Board, presidente del consiglio di amministrazione, modo in cui viene chiamato David Miscavige – NdT]. Quando gli posi la domanda diretta: «ma è morta?», lui rispose: «Sono certo che non è morta, ma tu non sei nella posizione di fare domande su dove si trovi la moglie del leader. Credo che avresti tutto l'interesse a smetterla.»

Avevo chiesto la restituzione dei miei 300.000 dollari, ma non riuscivo a smettere di pensare che se quella cosa era capitata a me, che nella chiesa ero una celebrità, cose simili dovevano succedere a molti altri, che soffrivano in silenzio. E non era giusto. Ero cresciuta in Scientology e sapevo per esperienza diretta il sacrificio finanziario che la chiesa pretende dai suoi seguaci comuni. Un uomo mi aveva detto di essere stato pignorato a causa di una "verifica di sicurezza" – e una donna mi aveva raccontato di aver prosciugato i fondi per mandare la figlia all'università dopo aver ricevuto l'ordine di recarsi a Flag. A livello più personale, avevo visto con i miei occhi le lotte di tutta la mia famiglia per procedere sul Ponte. A quel punto avevano accumulato debiti per 250.000 dollari.

Il fatto che gente che guadagna 50.000 dollari l'anno debba trovare i 500.000 necessari per i Livelli OT mi sembra francamente un compito sovrumano. Il livello di dedizione è stupefacente e ammirevole, ma sul lungo termine significa rovina finanziaria per un sacco di persone e di famiglie.

All'arrivo a Flag, uno dei primi posti in cui si viene mandati è la IAS [International Association of Scientologists], uno dei diversi organismi incaricati di raccogliere donazioni dai fedeli. Ma la IAS è il gorilla da una tonnellata il cui compito è estorcere denaro agli scientologist per le grandi cause della chiesa.

Prima ancora di darti il tempo di entrare nella tua camera d'albergo hanno già controllato quanti soldi hai donato alla chiesa e cominciano immediatamente a chiederti: «Pensi davvero che con queste donazioni riuscirai ad arrivare a OT VII?» Indipendentemente da quello che dici sullo stato delle tue finanze, l'addetto della IAS riuscirà sempre a trovare il modo per farti dare di più. Ti chiederà il numero della carta di credito e il suo limite. Poi ti "aiuterà" a telefonare alla Visa o all'American Express, sa esattamente che cosa dire per farti aumentare il credito. E una volta che ti ha "aiutato" a ottenerlo, tutti quei soldi finiranno addebitati sulla carta in veste di donazione.

O sei un essere abile, o non lo sei. Gli esseri abili fanno donazioni importanti. E, naturalmente, ci si aspetta che tutti i "bravi" scientologist siano abili.

Mi chiesi quanti scientologist con risorse finanziarie decisamente inferiori alle mie si fossero indebitati perché avevano fatto rapporto su cose sbagliate di cui erano stati testimoni, e per questo erano stati puniti con costose "verifiche di sicurezza" o un corso di riprogrammazione. Continuavo anche a chiedermi perché i fedeli dovessero pagare così tante volte per la stessa cosa. Perché dovessero continuare a comprare edizioni nuove o riviste di libri e CD degli stessi corsi che avevano già comprato. Se volevamo proseguire sul Ponte eravamo costretti a ripetere i corsi, rifare infinite volte le stesse azioni di auditing, tutto a nostre spese.

Se tutti dovevamo conformarci alle stesse regole del «sei tu il responsabile di tutto», perché la nostra chiesa non diceva «Hey, su quel procedimento abbiamo pasticciato, perciò lo rifarai a nostre spese»? Al contrario, le richieste al fedele erano infinite.

Ogni volta che davo voce alle mie preoccupazioni la risposta dei rappresentanti della chiesa era: «Dobbiamo farlo», o qualche altra scusa sul vago. Nessuno voleva contestare quelle pratiche finanziarie, le si accettavano semplicemente come uno status quo. La cosa che mi faceva ancora più infuriare era che, in quanto fedeli, dovevamo fare ammenda finanziaria e spirituale per i nostri errori. I leader della nostra fede però non si assumevano mai la responsabilità di niente. Com'era possibile?

Ecco qui Tom Cruise premiato per essere lo scientologist più dedicato del pianeta, ma sapete chi invece dovrebbe essere premiato? Il tizio che guadagna 75.000 dollari l'anno e ne dona 250.000.

Poco dopo queste mie varie comunicazioni a Todd ricevetti la telefonata di Shane, la persona che si prendeva carico di me e che lavorava con Todd per i miei servizi. «Sai una cosa, Leah? Sto rivedendo i tuoi folder e nel corso degli anni ci sono effettivamente stati dei problemi per il fatto che non le mandi a dire. Vorrei venirti a trovare così ti aiuto a stilare una Richiesta Standard di Ritiro Rapporti.» (Quelle che avevo già fatto per far eliminare i Rapporti per Conoscenza di gente come Katie Holmes erano state respinte perché avevo usato un linguaggio troppo emotivo. Scoprii infatti che le mie richieste erano state ignorate per anni). Accettai di incontrarlo e lavorammo insieme alle nuove richieste. Risollevai anche la questione di Shelly. Dissi a Shane che trovavo sorprendente e preoccupante che non mi avesse mandato una cartolina o una nota di ringraziamento per i regali che le avevo inviato ai Natali precedenti, cosa su cui, in passato, era sempre stata precisa. Non era da lei. Shane, come Todd, mi rispose con un: «Non so, non posso chiedere dov'è la moglie del capo.»

Visto che Shane mi stava aiutando con la richiesta di ritiro dei rapporti, gli chiesi se poteva aiutarmi anche a provare a far arrivare una lettera a Shelly, e lui acconsentì. Scrissi quanto segue e gliela diedi affinché la facesse consegnare:

Cara Shelly,

è da un po' che non ti vedo o che non ho notizie di te. Ti ho mandato alcuni regali e biglietti di Natale, e non è da te non rispondere subito. Ho chiesto di te e mi hanno detto che eri impegnata su un qualche progetto. Con tutto il rispetto, non potevo chiedere: «Non stanno più insieme?» (Tu e Dave), oppure «E' sul RPF?» Per un po' ho lasciato perdere, ma è davvero troppo tempo che non ti vedo e non ti sento.
[Nel 2012, quando la Remini scrisse questa nota, Shelly era "scomparsa" ormai da oltre 6 anni – NdT].

Ho trovato alcune lettere che avevi mandato a me, alla mia famiglia, a mia figlia e ti considero un'amica, perciò ho bisogno di sapere che va tutto bene.

Capisco che sarai impegnata su qualche progetto, ma quando ho avuto bisogno di te ci sei sempre stata, e sono cose che non prendo alla leggera. Inoltre ti sei sempre tenuta in contatto con noi.

Sono certa che capirai perché ho voluto scriverti. Il mio cellulare è xxx-xxx-xxxx.

Con affetto,
Leah

Lasciai passare una settimana poi telefonai a Shane per vedere se era riuscito a far avere a Shelly la mia lettera, e se ci fosse una risposta. Mi disse: «Sinceramente, Leah, non l'ho mai inoltrata. Il modo in cui hai fatto riferimento alla relazione con il COB era inopportuno.» Mi disse di scrivere un'altra lettera con tono e linguaggio più appropriati. Lo feci:
Cara Shelly,

E' passato molto tempo dall'ultima volta che ci siamo parlate o viste. Ho trovato alcune lettere che avevi scritto a me e a mia figlia e ho pensato: "voglio davvero bene a Shelly e mi manca". Quale modo migliore di mostrare il proprio affetto a qualcuno che stare 6 anni senza scrivergli! (Sto scherzando). Perciò ho deciso di scriverti. Ti penso spesso, Shelly – tutte le volte che ne ho avuto bisogno ti ho sentita vicina e ti considero un'amica. Mi piacerebbe molto sentirti e prendere un caffè insieme. Telefonami,

con affetto,
Leah
xxx-xxx-xxxx

Ancora una volta non ricevetti risposta. In seguito venni a sapere che la mia lettera a Shelly era stata considerata "entheta", vale a dire carica di energia negativa, sarcastica, irritante, indisponente, ed era stata cestinata. A quel punto non avevo notizie di Shelly da sei anni.

Trascorsero altre settimane senza avere notizie dal MAA [funzionario di etica della Sea Org – NdT] sulle richieste di ritiro dei Rapporti per Conoscenza che io e Shane avevamo presentato. Gliene chiesi notizia e lui mi disse: «Fammi controllare.»

Quando una richiesta di ritiro di un Rapporto per Conoscenza viene esaminata e accettata deve essere emessa una risposta ufficiale, così che il fedele sia informato dell'accettazione. Gli chiesi perciò di farmi avere quella risposta ufficiale, ma Shane mi girò invece una e-mail non ufficiale di un MAA che diceva che la richiesta era stata accettata. Sapevo che non era questa la procedura on policy [conforme alle direttive interne – NdT]. Ancora mi prendevano in giro e cominciavo a essere veramente arrabbiata.

Chiesi a Shane di fare un rendiconto completo della mia posizione finanziaria con la chiesa, perché non avevo ancora ricevuto l'accredito di 300.000 dollari che mi era stato promesso. [I seguaci di Scientology hanno dei conti personali presso la chiesa in cui effettuano dei depositi anticipati per i corsi o servizi futuri – NdT]. Lui mi accusò di stare chiedendo un refund. Gli dissi ancora una volta che quello non era un rimborso, ma un accredito. «Un accredito per tutta la merda che voialtri mi avete combinato. Quand'è che vi assumerete le vostre responsabilità?»

Poco dopo ricevetti una telefonata nientemeno che dal COB, David Miscavige in persona, che mi chiese di vederci. Gli dissi che era inutile, ma lui insistette e si offrì di farmi trovare il Celebrity Centre vuoto, come faceva per Tom Cruise. Rifiutai l'offerta ma accettai di vederlo quella sera stessa, così da poter affrontare la situazione una volta per tutte.

Angelo [Pagàn, il marito di Leah Remini – NdT] preoccupato mi disse: «Tesoro, vuoi che ti accompagni?», ma rifiutai. L'ultima cosa che volevo era che il COB pensasse che avevo bisogno di supporto. Dopotutto, lui è più basso di me.

David Miscavige, il capo di Scientology, mi diede il benvenuto. C'era anche la sua assistente Laurisse (che avevo visto con lui al matrimonio di Tom e Katie). Lui mi informò immediatamente che era stato in viaggio e che non era al corrente della mia situazione. Gli ripetei tutto quanto avevo già detto ad altri molte, molte volte e gli chiesi perché nessun altro vedeva Tom Cruise come lo vedevo io. Perché con i suoi tre matrimoni falliti, le sue pagliacciate come saltellare sul divano di Oprah, era considerato il paradigma, il simbolo stesso del grande scientologist? Perché non veniva trattato da SP e messo in seduta 24 ore al giorno? E perché non riuscivo ad avere risposta su dove fosse sua moglie Shelly? Lui mi rispose che Shelly stava bene e che aveva dovuto allontanarla perché le "Persone Soppressive" cercavano continuamente di consegnarle dei mandati di comparizione. Fu una risposta così eccentrica che non seppi come controbattere.

Parlammo ancora un po' e lui insistette di non sapere nulla dei miei problemi, ma si sarebbe informato. Mi dissi contenta che facesse qualche indagine e tornai a casa.

Non sapevo se credere alla sua offerta di informarsi. Ero così frustrata da quelle continue prese in giro che cominciai a fare telefonate. Infransi un'altra delle regole d'oro di Scientology e iniziai a contattare chi era stato etichettato "Persona Soppressiva". Sapevo di stare uscendo di nuovo dai confini di ciò che la mia chiesa considerava accettabile, ma viste le recenti esperienze non potevo smettere di pensare a che cosa potesse aver spinto quelle persone, un tempo molto in alto sull'organigramma ecclesiastico, a rinunciare a tutto e tutti.

Contattai Mike Rinder, che aveva lasciato la chiesa nel 2007. Gli dissi che a essere sincera non provavo molta simpatia per lui per il modo in cui aveva trattato John Sweeney durante le riprese del documentario della BBC, e per l'intervista che [Rinder] aveva rilasciato a Dateline, in cui aveva palesemente mentito sostenendo che in Scientology non esisteva una direttiva di disconnessione. Ma che cosa aveva spinto un uomo che era stato a capo di OSA per venticinque anni, membro della Sea Org per quaranta e scientologist per cinquanta, ad andarsene? Doveva essere successo qualcosa.

Ascoltai ciò che lui e un altro ex alto papavero avevano da dire, cioè che la dirigenza di Scientology – compresi loro stessi – era continuamente sottoposta a maltrattamenti fisici, che a sua volta infliggeva agli altri membri della Sea Org. Gli chiesi come fosse possibile. E la policy di LRH?

«Ciò che non capisci è che il nostro agire trovava fondamento proprio nella policy », mi rispose Rinder.

Ero senza parole.

Pare esistano degli "Ordini di Flag" e dei dispacci segreti, che Mike mi disse di avere visto, che autorizzavano a malmenare e maltrattare le persone per ottenere obbedienza alla policy, e che giustificavano quel comportamento.

Secondo diverse testimonianze dirette, nel "Buco" – una serie di case mobili della Base di Gold (Base Internazionale), proprietà di 500 acri nella California meridionale – i dirigenti caduti in disgrazia venivano segregati, umiliati e spesso malmenati. Mike mi disse che su ordine e/o per mano di David Miscavige i capi della mia chiesa, tra cui lui stesso, venivano sottoposti a punizioni come leccare il pavimento dei bagni, oppure inzuppati di acqua fredda, condizioni così degradanti da far loro pensare di non avere altra scelta se non scappare. Mike aveva deciso di averne avuto abbastanza: aveva lasciato la chiesa e cominciato a parlare apertamente di ciò che aveva visto e vissuto; come conseguenza aveva perso tutti i contatti con suo figlio, sua figlia, la moglie sposata trent'anni prima, sua madre, suo padre, sua sorella e tutta la sua famiglia.

Fino a quel momento avevo pensato che le cose terribili come il "Buco" non fossero addebitabili alla mia chiesa, ma che si trattasse di un travisamento della policy da parte di alcuni. Adesso però Mike mi stava dicendo che se David Miscavige malmenava la gente non era per un suo problema personale: lui stava semplicemente seguendo la policy di LRH – cioè quanto tutti i bravi scientologist sono tenuti a fare. «Ecco perché all'epoca pensavo che andasse bene così», mi disse.

Naturalmente la Chiesa di Scientology ha sempre negato che quelle cose fossero vere – la chiesa nega l'esistenza del "Buco", dei maltrattamenti, delle percosse, almeno per mano di David Miscavige. Ma allora perché tanti ex dirigenti lasciano Scientology e i loro racconti di maltrattamenti sono così coerenti?

Cercai anche di contattare Debbie Cook, la donna che era stata Capitano della Flag Service Organization (FSO), che aveva cioè diretto Flag per 17 anni. Anche lei era stata nel "Buco", ma rifiutò di parlare con me. Dopo la sua famosa e-mail del Capodanno 2012, la chiesa le aveva fatto causa per violazione di termini contrattuali. In quella mail si descriveva come «devota alla tecnologia di Dianetics e Scientology e alle opere di LRH... e so che vale assolutamente la pena di combattere per mantenerla pura e inalterata.» Proseguiva dicendo però che: «ho delle preoccupazioni molto serie.» Quelle preoccupazioni potevano essere riassunte in due parole: David Miscavige. «Non era previsto che esistesse un "leader" se non LRH», aveva scritto.

La chiesa sosteneva che quella mail violava i termini di un accordo che la donna aveva sottoscritto nel 2007, dopo aver trascorso sette settimane nel "Buco". Ma come testimoniò poi in tribunale, dopo i maltrattamenti subiti «sarei arrivata anche al punto di giurare di aver pugnalato dei bambini per molte volte, e che mi piaceva farlo.»

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Scientology fece l'errore di querelare Debbie Cook così la donna fu chiamata a testimoniare sotto giuramento in un tribunale del Texas. In quell'occasione descrisse le sue esperienze nel "Buco" e disse di aver visto David Miscavige picchiare delle persone, di essere stata tenuta per dodici ore consecutive in un bidone dell'immondizia con al collo un cartello con scritto "lesbica". Durante quelle dodici ore le veniva versata sulla testa dell'acqua fredda e le persone intorno le urlavano di confessare di essere omosessuale. (In Dianetics, LRH definì esplicitamente l'omosessualità come una "perversione". In seguito collocò l'omosessuale al grado di "ostilità nascosta" della sua "Scala del Tono", livello 1.1 della scala delle emozioni umane, quelle persone che gli scientologist devono evitare a ogni costo).

Dopo aver letto l'e-mail di Debbie cominciai a fare ricerche in Internet. In Scientology ti dicono di stare lontano dalla Rete e da altre forme di media o di informazioni che potrebbero essere contrarie a Scientology. Infransi quella regola che avevo sempre rispettato e lessi centinaia di storie sulla mia chiesa. Leggevo e piangevo. Non solo per me, ma per i tanti che credevano in qualcosa di altissimo e che avevano dedicato tutta la vita a difenderlo e sostenerlo. Come potevo essere stata così cieca a quei racconti che tutto il mondo conosceva?

Gli scientologist sono persone devote, lavorano sodo e sono premurose, ma sono anche disinformate e io non facevo eccezione. Il motivo della loro fede cieca sta nella convinzione di essere gli unici ad avere le risposte per eliminare alla radice i mali dell'umanità. Ti rifugi nella sicurezza del gruppo che condivide la tua mentalità, così il tuo mondo diventa molto chiuso, ristretto.

Durante la mia crisi di fede feci ciò che quasi tutti fanno in circostanze analoghe: mi rivolsi alla famiglia e agli amici. Ma quando parlai delle mie scoperte con John e Val Futris, cari amici, ex datori di lavoro e confidenti stretti da almeno 25 anni, restai sorpresa dalla loro reazione.

Confessai che dopo aver letto l'e-mail di Debbie Cook avevo provato a contattarla, e chiesi loro perché gli scientologist non l'avevano letta.

«Perché dovrei leggere dell'entheta?», mi rispose Valerie.

«Come fai a sapere che è entheta?», le domandai.

«Perché proviene da chi è contro il nostro gruppo.»

«Era una donna del nostro gruppo, Valerie. Non una qualsiasi, ma un membro fidato. Debbie Cook è stata Capitano di FSO, in prima linea di Scientology per moltissimo tempo. Perché non dovresti perdere nemmeno quei 10 minuti per dare un'occhiata a ciò che ha da dire?»

Debbie e molti altri di cui avevo letto racconti e dichiarazioni erano considerati tra i leader della nostra chiesa. Non si trattava di un qualche ex fedele, di un qualche apostata amareggiato, di membri espulsi in cerca di fama o di facili guadagni. Quegli uomini e quelle donne erano stati dei leader rispettati della nostra chiesa, avevano dedicato la loro vita non solo alla chiesa, ma anche alla Sea Org, con cui avevano firmato un contratto da un miliardo di anni. Per la chiesa avevano sostanzialmente rinunciato ad avere una vita loro.

«Perché dovrei infrangere le regole e leggere una e-mail di un nemico?»

«Mi chiedo che cosa faresti se a scrivere una e-mail del genere fossi io

«Non la leggerei.»

«Mi stai facendo star male. Voglio dire, non leggeresti una mia e-mail? Stai scherzando vero, Val? Mi conosci da quando avevo sedici anni.»

Una volta spalancate le porte del mondo esterno venni a conoscenza di cose orribili. Appresi che cosa era successo a Stefan, il fratello di Sherry che anni prima si era rivolto a me perché lo aiutassi a far uscire sua moglie Tanja dalla Gold Base, dove era trattenuta da due anni. [In quell'occasione Leah non aveva nemmeno voluto sentire che cosa l'uomo, fratello di una delle sue migliori amiche, avesse da dire – NdT].

A un certo punto la ragazza si era arrampicata su un muro di quasi quattro metri sormontato da filo spinato e si era lasciata cadere dall'altra parte, ma degli scientologist l'avevano trovata che camminava lungo l'autostrada e l'avevano ricondotta alla Base, dove era stata messa in isolamento.

Stefan non aveva mai rinunciato a sua moglie e alla fine aveva escogitato un piano per farla scappare. Le aveva inviato una scatola di Victoria Secret, sapeva che le guardie della sicurezza non l'avrebbero aperta per non rischiare di essere colti mentre frugavano nella biancheria intima, comportamento considerato sicuramente aberrato. Nella scatola Tanja trovò anche una lettera del marito e un telefono cellulare, così da poter comunicare. Nel 2006, sette anni dopo essere stati separati, Stefan guidò fino alla Gold Base, accostò e prese a bordo Tanja che, nel mezzo della notte, aveva di nuovo scavalcato il muro. I due corsero via verso la libertà.

Qualche tempo dopo aver parlato con John e Val, Shane mi convocò al Celebrity Centre. Quando entrai vidi che era con due uomini che non conoscevo. Shane me li presentò: «Questo è Mike Sutter e questo è Hansuli Stahli. Sono dirigenti della chiesa e sono stati mandati per parlare con te.» Come appresi in seguito, ci si riferiva ai due come agli "scagnozzi" di David Miscavige.

«Vorremmo rispondere a tutte le tue domande», mi dissero.

«Benissimo. Dov'è Shelly?»

Invece di rispondere alle mie domande, reagirono mostrandomi alcune direttive che si erano portati dietro. Liquidai tutto velocemente.

Proseguirono dicendomi: «Abbiamo ricevuto un rapporto secondo cui stai facendo domande su Shelly e te la stai facendo con tutte le Debbie Cook del mondo.»

«Beh, fatemi vedere questo rapporto perché in base alle direttive di LRH che mi avete appena mostrato, ne avrei dovuto ricevere copia.»

«Beh, era un rapporto verbale.»

«Un rapporto verbale? Perché non mi mostrate il bollettino di LRH che dice che i rapporti verbali sono ok? Non potete perché sapete bene che è off policy

Mi guardarono di traverso. Mi rivolsi allora a Shane: «Senti, non eri forse al corrente che ho chiesto informazioni su Shelly? Non eri forse al corrente che stavo facendo domande su che cavolo sta succedendo?» Shane annuì, lo sapeva. «Vi state comportando come se stessi nascondendo qualcosa che invece vado chiedendo da anni. Che cazzo di stronzate sono, queste?»

Sutter e Stahli cominciarono a presentarmi ll'espansione di Scientology e tutti i palazzi che la chiesa aveva acquistato di recente. Indicando delle foto di immobili del valore di milioni di dollari, Stahli mi disse: «Ecco che cosa stiamo facendo, Leah.»

«Quando contatti gente come una Debbie Cook o un Mike Rinder», proseguì Sutter, «stai ostacolando la sopravvivenza dell'umanità e bloccando ciò che facciamo qui.»

Ecco perché, secondo Sutter, il semplice parlare con una "Persona Soppressiva" significa che stai cercando di distruggere Scientology per procura. E se Scientology è l'unica speranza di salvezza per l'umanità, allora stavo dalla parte sbagliata.

«Sentitemi bene. Apprezzo molto questa presentazione da scuola media, ma non sono interessata ai palazzi», ribattei. «Ciò che mi importa sono me, la mia famiglia e la gente che viene presa in giro da una chiesa a cui non interessa la verità, ma solo dei palazzi che rappresentano non solo i miei milioni di dollari, ma i milioni di persone che non hanno i miei soldi, ma che continuano a restare devote e a dare il loro contributo.»

Era chiaro che mentre io continuavo nella mia filippica, loro non avevano idea di cosa fare. Non erano preparati a tutto questo.

«Voglio risposte sul perché Tom Cruise sembra essere al comando della nostra chiesa; io penso sia un "soppressivo". Voglio risposte sul perché per delle trasgressioni minime noi dobbiamo fare infinite ore di auditing, ma voi, l'incarnazione stessa dell'etica e della morale, non dovete assumervi la responsabilità di niente. Voglio dire... che cazzo sta succedendo? Voglio sapere dov'è Shelly Miscavige. Perciò volete decidervi a darmi risposte su Shelly e su tutto il resto che sto chiedendo?»

Nessuna risposta. Mi diedero un "riconoscimento", quello che gli scientologist imparano a fare sul corso introduttivo di comunicazione. Nessuna qualità umana di alcun tipo.

«Mi state dando un semplice riconoscimento e mi verrebbe da buttarvi giù dalla finestra», continuai. «Non so con chi pensate di avere davanti. Ma darmi un semplice riconoscimento non è il modo giusto per avere a che fare con me. Perciò se volete "maneggiarmi" uscite allo scoperto e datemi qualche fottuta risposta. In caso contrario, finiamola qui.» Mi rivolsi poi a Shane: «Davvero pensavi che farmi "manenggiare" da questi due fosse una buona idea? Beh, non la era. E come ti ho già detto, voglio un resoconto completo dei miei conti con la chiesa. Quanto ho speso in totale in Scientology?» Sinceramente non ne avevo idea. «E quanto ha speso la mia famiglia? Voglio un resoconto di tutto.» E con questo mi alzai e uscii.

Due giorni dopo Shane e Dave Petit, Ufficiale Comandante del Celebrity Centre, si presentarono a casa mia senza invito. Andò ad aprire Angelo, a cui avevo detto di non farli entrare perché sapevo che sarebbero state le solite stronzate.

«Avete risposte su dove si trova Shelly Miscavige?», chiesi a Dave. «In caso contrario vi chiuderò la porta in faccia.»

«Sì, le ho.»

Li feci entrare e tutti e quattro andammo nel mio studio, dove Shane e Dave cominciarono a tirar fuori dalla valigetta una montagna di bollettini di LRH.

«No, non mi metterò a leggere dei bollettini», dissi loro.

«Ti rifiuti di leggere la policy di LRH?» «Shane, ho letto più bollettini di te. Sono più in alto di te sul Ponte. Sono anche più addestrata di te. Non vorrai mica darmi lezioni di LRH, vero? Rispondi alla mia domanda: dov'è Shelly?»

«Prima di incominciare devi leggere questo bollettino», mi disse Dave facendolo scivolare sul tavolo verso di me, quasi che alzarsi e porgermelo fosse troppo faticoso. Glielo rimandai allo stesso modo e gli dissi: «Ascoltami bene, Dave Petit. Puoi prendere questo bollettino e ficcartelo nel culo. Dov'è Shelly?»

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«E' a Gold.»

«Bene, allora telefonale.»

«Non abbiamo il numero.»

«Non avete il numero, Shane? Chi volete prendere in giro?» Andai al telefono vicino al mio computer. «Bene, allora chiamo Tom De Vocht, lui di sicuro ce l'ha.»

Tom, ex funzionario della Sea Org che lavorò a strettissimo contatto con David Miscavige, aveva sicuramente il numero di Gold.

«Leah, Leah», disse Shane. «Che cosa ti sta succedendo?»

«Mi state prendendo in giro», gli dissi. Poi, verso Angelo: «Vedi che succede? Non avevano forse detto di avere risposte su dov'è Shelly? Adesso dicono di non avere nemmeno il numero di Gold.»

Poi mi rivolsi nuovamente a Shane: «Se non mi porti risposte, scuse e i soldi che mi dovete, chiamerò la polizia e l'FBI. So che in passato ho fatto minacce a vuoto, ma segnati queste parole: stavolta non lo sono. Perciò dammi queste fottute risposte.»

«Leah, Leah, Leah...»

Angelo lo interruppe: «Shane, smettila. Davvero. Dalle le risposte che hai detto di avere. Dov'è Shelly?»

«Leah», disse Dave ignorando Angelo, «Che cosa succede? Perché parli con Debbie Cook?»

«Perché non fate disconnettere Tom Cruise da Nicole Kidman e Katie Holmes, che avete entrambe dichiarato "Persona Soppressiva"? Chiunque altro al mondo deve patire e troncare tutti i rapporti con le persone care, ma quando si tratta del vostro dio Tom Cruise, allora la policy va a farsi benedire. Tutti i santi giorni delle famiglie vengono distrutte dalla disconnessione, ma non Tom Cruise. Perciò le vostre sono stronzate. E la chiesa è una stronzata.»

«Sei una fottuta puttana», esclamò Shane.

Angelo si alzò di scatto e chiuse la porta, così che Shane non potesse scappare. Poi gli mostrò i pugni.

«Ascolta...», balbettò Shane.

«Non dai della fottuta puttana a mia moglie a casa nostra, e davanti a me», gli rispose Angelo.

Come un animale in trappola, Shane non sapeva più che fare.

«Scusati con mia moglie.»

«Angelo, per favore...»

Non alzai un dito per fermare mio marito. Anzi, avrei voluto che lo pestasse a dovere, e affanculo le conseguenze. Ero pronta a farmi arrestare, mi lasciassero giusto il tempo di mettere il rossetto prima della foto segnaletica. Avrei sopportato anche quello pur di vedere questo stronzo farsela sotto. Ero così agitata che presi le misure per vedere se potevo arrivare a Dave Petit. Ma le mie fantasie furono interrotte da Shane: «ti chiedo scusa, Leah», poi scappò via seguito a ruota da Dave.

Poco dopo mi telefonarono per dirmi che David Miscavige voleva incontrarmi di nuovo.

Parlammo del mio cattivo auditing a Flag e Miscavige cercò di giustificare l'accaduto, mi disse che era colpa di Jessica, era stata lei a mandare una comunicazione scritta a suo nome [di Miscavige] affinché fossi "maneggiata". Era stata Jessica a lanciare l'allarme rosso su di me, non lui.

«Dave, non si tratta solo di me. Si tratta di tutto il resto. Famiglie distrutte, persone sul lastrico, OT che se ne vanno, auditor altamente addestrati che vanno via. C'è qualcosa che non va.»

Miscavige mi chiese di fargli dei nomi.

«Dai, Dave. Perché al tuo prossimo event non chiedi di alzare la mano a chi s'è indebitato per la chiesa?»

Scoppiò a ridere, quasi avessi detto una battuta. Ma non stavo affatto scherzando.

«Tutta la mia famiglia è finanziariamente in rovina. Capita tutti i giorni.»

Miscavige criticò il fatto che avevo contattato gente come Debbie Cook e Mike Rinder, a cui si riferì come a dei nemici personali.

«Non so se sono tuoi nemici. So che hanno lasciato la chiesa e so che dicono di essere stati maltrattati da altri membri della Sea Org.»

Liquidò quanto stavo dicendo e cercò di spostare l'attenzione sul «bene che stiamo facendo.»

Stanca delle molte prese in giro che avevo dovuto sopportare, rifiutai di concentrarmi sul "bene". Cominciai invece a parlargli delle mie preoccupazioni su Tom Cruise e su ciò che a me sembrava un suo ruolo eccessivo nella chiesa.

«Tom deve chiudere quella boccaccia e smettere di rappresentare Scientology», gli dissi.

A quel punto Miscavige spostò la sua conversazione sui Livelli OT, che avrei dovuto proseguire. [Quando Leah Remini ha lasciato Scientology aveva attestato OT V, era ai preliminari del breve e insignificante OT VI per poi procedere su OT VII – NdT]. Non era quello di cui volevo parlare.

Poco dopo quella conversazione rimasi molto sorpresa di ricevere una telefonata di Laurisse, la sua assistente. La donna mi informò che dopo quasi sei, lunghissimi anni, i 300.000 dollari che mi dovevano per aver pasticciato il mio "caso" sarebbero finalmente stati accreditati sul mio conto Scientology. Le chiesi invece di farmi un assegno, e lei accettò. Mandai Angelo al Celebrity Centre a prendere l'assegno, che depositammo in banca.

La chiesa aveva finalmente fatto quello che doveva fare. Ma la mia fede appena recuperata fu prontamente e di nuovo schiacciata da Susan Watson. Susan, presidente del Celebrity Centre, mi telefonò una settimana dopo ordinandomi di presentarmi immediatamente con Angelo e mia madre. La "madre della chiesa", la donna che mi abbracciava con calore tutte le volte che andavo a fare auditing, quella che ci aveva sposati e che amava nostra figlia, mi stava ora trattando da criminale.

Quando attraversai quelle porte fu come se all'improvviso quel luogo, dove avevo trascorso gran parte della mia vita – a fare corsi, ad aiutare altri a salire sul Ponte, a raccogliere fondi, a incontrare amici – non fosse più casa mia, il mio rifugio, il mio riparo.

Mi portarono di sopra in quella che era stata la mia stanza di auditing, altro spazio in cui avevo trascorso innumerevoli ore e in cui ero passata attraverso ogni tipo di emozione ed esperienza, ma ad attendermi non c'era il mio auditor. C'erano il MAA Julian Swartz e Cassie Woodruff, la moglie di Shane. Quando entrai mi fissarono in modo truce.

David Miscavige aveva alzato il telefono e adesso io, come chi prima di me aveva fatto domande su quanto stava succedendo, ero una nemica della chiesa.

Guardai Cassie e le chiesi in modo ostile: «Adesso non parli più? E comunque sia, che ci fai qui?»

«Sono qui come accompagnatrice», mi disse mostrandomi un bollettino secondo cui quando un fedele sta per essere severamente ripreso occorre la presenza di un testimone. Ok, ero pronta. Fu a quel punto che Julian cominciò a mostrarmi una decina e più di rapporti che i miei cosiddetti "amici" avevano scritto su di me. In seguito venni a sapere che dopo i miei tentativi di contattare "Persone Soppressive" del calibro di Debbie Cook e Mike Rinder, e aver criticato David Miscavige e Tom Cruise, Julian aveva sentito tutti i miei amici più cari nella chiesa e chiesto loro di scrivere Rapporti per Conoscenza su di me in merito a ogni parola di delusione avessi profferito verso la chiesa, o qualsiasi cosa negativa avessi detto sul COB, o qualunque accenno a tentativi di contatto con "Persone Soppressive" o "gruppi squirrel". Questi ultimi sono quei gruppi che praticano le credenze e le tecniche Scientology in modo indipendente rispetto alla Chiesa di Scientology.

Julian mi mostrò alcuni esempi di "Rapporti per Conoscenza" scritti dai miei amici, tra cui quelli di John e Val Futris. Erano rapporti che sostanzialmente riassumevano ciò che avevo già detto o espresso, compreso che dopo il matrimonio di Tom e Katie pensavo di essere stata sottoposta «ingiustamente a verifiche di sicurezza e investigazioni»; che avevo parlato a John di membri della Sea Org «trattenuti contro la loro volontà» nel "Buco" e che chiedevo di continuo dove fosse Shelly. Poi che avevo letto la mail di Capodanno di Debbie Cook. Proseguivano rivelando che ritenevo che troppe persone impegnate sui Livelli OT fossero «completamente al verde e indebitate» e che «ero in disaccordo» con tutti i soldi spesi per nuovi palazzi e design, che questo «non è ciò che vorrebbe LRH» e suggerivo invece che quei soldi fossero spesi «per far progredire la gente sul Ponte e per pagare il personale.»

Michelle Workman, amica da vent'anni, aveva riferito ciò che le avevo rivelato sui miei incontri con il COB. Che pensavo che il suo negare di essere a conoscenza di quanto stava accadendo fossero «stronzate» e che «potrei aver detto» che Tom Cruise era una "Persona Soppressiva" e che «gestiva la chiesa.»

«E questa che roba è?», feci di rimando.

«Dimmelo tu», disse Julian.

«Che cosa intendi con "dimmelo tu"? Il fatto che altre persone abbiano ripetuto a pappagallo la mia storia e l'abbiano messa per iscritto in un rapporto è insignificante. Io stessa ho fatto rapporto! Sei impazzito?»

Forse loro erano impazziti, ma io ero stupida. Nonostante quanto accaduto nelle ultime settimane, ancora non pensavo di lasciare Scientology. Nemmeno quando facevo casino su cose che gli altri scientologist non avrebbero osato affrontare, nemmeno quando mi scontravo con il capo della chiesa, che secondo quanto si diceva malmenava i suoi sottoposti; nemmeno quando avevo personalmente "dichiarato soppressivo" Tom Cruise, un pilastro della comunità. E nell'affrontare Julian Swartz e i molti rapporti di condanna, speravo ancora ingenuamente che intervenisse qualcuno e dimostrasse che mi sbagliavo. Pregavo che questo sistema di credenze a cui avevo dedicato quasi tutta la vita e quella della mia famiglia nella migliore delle ipotesi non fosse una perdita di tempo, marcio in quella peggiore.

Falla andare bene. Ti prego, falla andare bene, pensavo. Fatemi parlare al telefono con Shelly, scomparsa ormai da sei anni. Fate qualcosa.

Ero davvero così ingenua da credere che tutte le mie insistenze, i miei "vaffanculo" e le mie minacce avrebbero portato a una soluzione. Che David Miscavige avrebbe detto «Avevi ragione!». Che tutti gli amici che avevano scritto dei rapporti su di me si sarebbero scusati. O che almeno qualcuno avrebbe visto la verità.

Cosa che naturalmente non accadde.

A quel punto, l'unica cosa su cui Julian – e la chiesa – si erano concentrati era che io e la mia famiglia dovevamo fare una "verifica di sicurezza", cioè l'interrogatorio di un Funzionario di Etica che accerti che la persona non abbia pensieri ostili o compia atti ostili verso la chiesa. Ma rifiutai di cedere. Non avrei accettato altri interrogatori, altre contravvenzioni, altre punizioni, visto che non avevo fatto nulla di sbagliato.

«Non lo farò», dissi a Julian.

Invece per quattro settimane di fila andai all'org e lessi tutti i bollettini che Julian voleva che leggessi. Voleva spezzarmi, voleva che mi rimangiassi quello che avevo detto, che ammettessi di aver sbagliato a fare indagini per conto mio. Ma questo rifiutai di riconoscerlo. Poi voleva sapere quali altri fedeli celebri erano scontenti, "disaffected", termine che gli scientologist usano per descrivere chi non è più disponibile a sostenere certe iniziative della chiesa. Ma rifiutai anche quello.

Alla fine Julian mi chiese chi considerassi mio amico. Quando, tra i pochi nomi che gli feci, rifiutai di includervi quello di David Miscavige, cercò di insistere che inserissi anche il suo. Gli dissi che quanto mi stava chiedendo era off policy, visto che non si trattava di una mia realizzazione, ma di qualcosa che volevano mettermi in bocca a forza.

«Il COB non è mio amico proprio per le azioni che ha fatto contro di me. E perché dovrebbe importargli se lo trovo simpatico o no?», gli chiesi scoprendo il suo bluff.

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«Dovresti mostrarmi dei bollettini su questo», continuai, «ma non puoi farlo. Perciò posso solo dedurre che stai prendendo ordini dal COB perché so che non avresti il fegato di parlarmi in questo modo, a meno che tu non stia eseguendo ordini superiori.»

E a proposito di amici. In quel periodo molte delle mie amiche nella chiesa cominciarono a telefonarmi in lacrime: «Non disconnetterò mai da te. So che hai il cuore al posto giusto» ... poi poco a poco, dopo aver parlato con Julian, cominciarono a mandarmi e-mail del tipo «Devi farti maneggiare.»

Fui devastata nel sentir dire alla mia amica Michelle Workman che, dopo aver parlato con Julian, pensava io fossi una bugiarda.

«Nel definirmi bugiarda stai distruggendo un'amicizia che dura da 35 anni», le risposi. «I nostri figli sono nati e cresciuti insieme, ma non potranno più frequentarsi perché non hai le palle per fare la cosa giusta.»

Un'altra vecchia amica Scientology, a cui avevo rivelato quanto scoperto con le mie indagini, mi rispose che stava dalla mia parte: «Sei dalla parte giusta della tech. So che non sei una "Persona Soppressiva".»

«Lo dici adesso, ma hai tutta la famiglia dentro Scientology. Se disconnetterai, lo capirei.»

«Non esiste che faccia una cosa del genere.»

Qualche giorno dopo mi chiamò piangendo in modo isterico: «Ho incontrato Julian...», singhiozzò.

«Non devi dire altro», le risposi, già prevedendo quanto mi stava per dire. «Ti voglio bene e capisco perché mi telefoni. Se le circostanze cambieranno, io sono qui.» Dopo esserci dette quanto bene ci volevamo, riattaccammo con la consapevolezza che forse non ci saremmo sentite mai più.

Questo tipo di conversazioni divennero troppo strazianti per me. Decisi di bloccare tutti i miei conoscenti nella chiesa: e-mail, sms, telefonate. Essere potenzialmente etichettata "Persona Soppressiva" da un intero gruppo a cui avevo dedicato la vita, avere tutti questi fedeli che improvvisamente mi giravano le spalle era incredibilmente triste, ma non ero l'unica. E' qualcosa che gli scientologist devono subire ogni giorno. Scrissi dei contro-rapporti su ognuno di loro e li pregai di non contattarmi più.

Julian continuò a insistere perché facessi una "verifica di sicurezza", ma fui irremovibile. Poi ne ordinò una a mia madre e a George [il marito della madre – NdT], e loro accettarono. Quando raccontai a mia madre quello che stava succedendo, che era una caccia alle streghe, non volle credermi. «Te lo ripeto, questa cosa ruota intorno a me. Perciò mamma, se vuoi sottoporti a una "verifica di sicurezza" fallo, ma rimarrai veramente molto delusa e ti accorgerai che vogliono soltanto informazioni su di me.»

E lei si sottopose alla "verifica di sicurezza". Julian fece di tutto per farla dubitare di me. Le disse che David Miscavige mi aveva offerto di fare OT VII a Los Angeles invece che a Flag – cosa inaudita. Voglio dire, per iniziare OT VII tutti gli altri scientologist spendono una montagna di soldi e restano sei mesi a Flag, E Julian ti dice che io magicamente lo potrò fare a L.A.? Il tizio le disse poi che io l'avevo mandato a quel paese. «Leah ha bisogno di aiuto. Abbiamo bisogno che ci aiuti ad aiutarla», disse lui a mia madre. «E' in contatto con qualche Soppressivo veramente pesante. Sta facendo errori e sta prendendo decisioni sbagliate.»

Chiunque abbia conosciuto mia madre anche per soli cinque minuti sa che non riesce a mantenere un segreto. I suoi sentimenti le si leggono immediatamente in faccia. Appena Julian le disse quella bugia, mamma cominciò a comportarsi in modo strano. E chiunque mi conosca sa che nel momento in cui cominci a comportarti in modo strano io alzo le antenne.

«Mamma, perché fai così? che hai?»

«Faccio così come?»

La resistenza di mia madre cedette alla svelta. E alla fine mi raccontò tutto. Le dissi subito che questo invito a fare OT VII a Los Angeles non era vero, ma sapevo che dovevo dimostrarglielo, altrimenti le sarebbe rimasto il dubbio.

Scrissi subito una lettera a David Miscavige e gli feci domande su questa sua offerta di fare OT VII a Los Angeles invece che in Florida, e la feci subito recapitare nel suo ufficio, che la respinse. Allora la portai direttamente a Julian prendendolo in giro: «L'offerta di David Miscavige è stata veramente gentile. Avevo pensato male di te. Mi piacerebbe moltissimo fare OT VII qui a Los Angeles. Dai, iniziamo.»

Julian mi gelò con lo sguardo.

Mostrai a mia madre la lettera che avevo scritto e le mostrai che l'ufficio di Miscavige l'aveva respinta, e che Julian sembrava non avere nulla da dire.

E se non fosse stato sufficiente, alla fine della "verifica di sicurezza" mia madre mi disse: «Avevi ragione. Era una stronzata.» Proprio come per la verifica del mio patrigno, nessuna delle domande riguardava lei. Tutte riguardavano me: che cosa sapevo; che cosa loro sapevano di me e Debbie Cook; che cosa sapevano di me e Mike Rinder. Stavano solo cercando di raccogliere informazioni su di me, come avevo previsto.

Oltre a tutto questo, Julian aveva sparso la voce che io e tutta la mia famiglia eravamo sotto inchiesta, il che ci mise in cattiva luce con tutti, nella chiesa. Gente che quando ci incontrava volgeva lo sguardo altrove e rifiutava di darci un riconoscimento.

Nell'ultimo tentativo di spezzare la nostra resistenza, Julian minacciò mia madre di annullare tutti i suoi diplomi e traguardi raggiunti (i crediti guadagnati, il che significava gettare al vento oltre 30 anni di addestramento e ricominciare dall'inizio del Ponte), e le disse di aver raccolto prove sufficienti di atti soppressive per far dichiarare George, il mio patrigno, "Persona Soppressiva".

Gli risposi semplicemente: «Non sarà la chiesa a dirmi chi posso o non posso incontrare. Quei tempi sono finiti. Dove vogliamo arrivare? E Se mia madre fosse dichiarata soppressiva, dovrei disconnettere da lei? Pensi davvero che disconnetterei da qualcuno dopo il modo in cui mi avete trattata?»

La sua risposta fu: «Non sarei io a dirti di disconnettere, ma LRH.»

Con questo decisi di averne avuto abbastanza. Decisi di troncare per sempre tutti i rapporti con Scientology.

Avrei potuto lasciar perdere. Avrei potuto semplicemente mollare prima di essere dichiarata "Soppressiva". In quel caso, se mai ci avessi ripensato la chiesa mi avrebbe riaccolta. Ma non volevo lasciare delle porte aperte. Sapevo che se avessi presentato una denuncia di scomparsa per Shelly Miscavige sarei stata dichiarata "Persona Soppressiva" e sarebbe finito tutto. Era un passo decisivo.

Quindi telefonai al Commissariato di Polizia di Los Angeles e chiesi: «Come devo fare per presentare una denuncia di scomparsa?»


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