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I saggi di Jon Atack (4)

L'acclamato autore di Un pezzo di cielo blu condivide le sue riflessioni sull'esperienza Scientology e molto altro.

Di © Jon Atack per The Bunker, 2013-2015

© Traduzione di Simonetta Po, ottobre 2015


Negli ultimi due anni Jon Atack ha scritto una serie di articoli interessanti per il blog The Underground Bunker di Tony Ortega. Atack è autore di Un pezzo di cielo blu, uno dei migliori libri mai usciti su L. Ron Hubbard e Scientology. Il volume è tornato sul mercato nel 2013. Da allora, e dopo anni di "esilio" dalla scena critica, Atack esplora leggende, miti e fatti di Scientology spesso riproposti in libri, articoli e soprattutto in Internet. Ma è anche impegnato nel portare alla luce gli aspetti più apertamente manipolativi del culto hubbardiano, così da aiutare gli ex scientologist a comprendere ciò che hanno vissuto e a voltare pagina.

Sto traducendo gli articoli in ordine sparso in base a ciò che ritengo più interessante. Se i lettori hanno richieste particolari sono pregati di segnalarmi il link in mail privata.


L'ingrediente essenziale di Scientology è la paura

Jon, in passato abbiamo assistito a esempi di grande coraggio di persone che hanno parlato pubblicamente degli abusi in Scientology. Proprio ieri, la risposta di Jenna Miscavige Hill a Barbara Walter ne è stato un esempio e ne abbiamo visti molti altri, donne come Lori Hodgson e Monique Rathbun hanno osato esporsi o portare la chiesa in tribunale. Ma sai meglio di me che la grande maggioranza di fuoriusciti da Scientology con esperienze simili non ne parlerà mai. Abbiamo avuto colloqui con persone maltrattate in modo mostruoso, ma ancora a distanza di anni non riescono a parlarne pubblicamente. Ci hai detto di avere qualcosa da raccontare che potrebbe aiutarci a capire quella situazione.

JON: Alcuni anni fa ebbi modo di conoscere piuttosto bene un ex torturatore dell'Esercito Britannico. Dopo il periodo militare diventò eroinomane, trascorse anni nella Sea Org e a tutti quanti sembrava un uomo allegro e estroverso. Rimasi scioccato quando, dopo parecchi anni di conoscenza, alla fine mi raccontò di avere torturato delle persone. Mentre parlava piangeva e si teneva la testa tra le mani. Aveva ucciso delle persone in battaglia, ma per quello non provava rimorso - se non lo avesse fatto, loro avrebbero ucciso lui - ma infliggere sofferenza a una vittima inerme lo aveva cambiato a tal punto che nessun auditing avrebbe mai potuto portargli sollievo.

Mi sono ricordato di questo vecchio amico mentre parlavo con un ex membro veterano della Sea Org. Quando me ne andai mi sentivo perfettamente in grado di sfidare il potere dell'Organizzazione e trovavo difficile capire la riluttanza degli altri. Non eravamo forse degli OT immortali con l'obbligo di proteggere il Ponte della Libertà Totale? Qualche mese prima di andarmene, a una serata di beneficenza a East Grinstead incontrai il violinista Malcom Watson. Non era più l'uomo esuberante che avevo conosciuto nella classe dell'Accademia di Saint Hill appena un paio di anni prima. Mi disse che Ivan, suo fratello e Ufficiale Comandante dell'Organizzazione delle Pubblicazioni di Copenhagen, era stato dichiarato Soppressivo e che quella dichiarazione non poteva essere più sbagliata. Ivan si era dedicato totalmente a Scientology, anima e corpo. Chiesi a Malcom che cosa pensasse di fare per raddrizzare quel torto, e lui mi rispose: "Niente". Malcom stava facendo OT VII e sapeva che se si fosse lamentato sarebbe stato espulso.

THE BUNKER: aiutiamo brevemente chi non è avvezzo allo scientologese a capire di che cosa stiamo parlando. Un membro della chiesa ha speso molti anni della sua vita per arrivare ai livelli di formazione spirituale detti "Thetan Operante" - quelli che promettono abilità sovrumane per l'eternità - e suo fratello, che manteneva una posizione di responsabilità nella chiesa, è stato "dichiarato" "persona soppressiva", equivalente Scientology della scomunica. Un "SP" viene considerato malvagio, uno che danneggia la gente, e tutti gli altri devono "disconnettere" da lui se vogliono restare membri rispettabili della chiesa. In questo caso Malcom - benché presumibilmente in possesso di abilità sovrumane in quanto OT VII - sapeva che se avesse chiesto spiegazioni sull'espulsione del fratello sarebbe stato a sua volta "dichiarato" ed espulso.

JON: proprio così. Nelle settimane successive quel paradosso continuò a lasciarmi confuso. Pensavo alla massima di Hubbard secondo cui se l'etica non è "in", allora la "Tech" non funzionerà. Malcom aveva un withhold che gli avrebbe impedito di beneficiare di OT VII. Ma per me la sua paura era molto più densa di significato. Tutte le volte in cui non mi trovavo d'accordo con Scientology lo dicevo a voce alta. Perché lui pensava di non poterlo fare? Poco dopo sentii uno scientologist parlare della paura di "perdere la sua immortalità", come se non seguire le istruzioni del fondatore L. Ron Hubbard provocasse l'immolazione spirituale. Per me non aveva senso, ma all'epoca vedevo ancora il Ponte come un percorso verso l'illuminazione e non avevo mai creduto che qualcun altro potesse percorrerne gli ultimi passi al posto mio. Se ero immortale, allora niente avrebbe potuto distruggermi. Se il Budda aveva ragione allora poco importa se l'insegnamento va perso, perché l'insegnamento riflette la verità, e la verità è sempre disponibile. E, nonostante l'affermazione esibizionistica di Hubbard di aver portato "l'unica svolta" nel campo della mente e dello spirito da 50.000 anni a questa parte, credevo ancora nel dhamma del buddismo e nella necessità di compassione in tutte le cose. Non avevo mai pensato che esistessero alternative al battersi per la verità. Se l'etica non è "in" allora la "tech" non funzionerà, perciò chiunque avesse evitato o ignorato la verità non avrebbe comunque beneficiato di Scientology.

THE BUNKER: Vorrei solo far notare che, per gli scientologist, "etica" significa in realtà "obbedienza" e se uno scientologist non è obbediente e non segue le regole, allora i benefici della "tecnologia" gli sfuggiranno. Poiché Watson aveva un dubbio segreto (un "withhold"), non avrebbe beneficiato di OT VII nonostante tutti gli anni e i denari spesi per arrivarci.

JON: Perché Malcom Watson aveva così paura? Arrivai a rendermi conto che la maggioranza degli scientologist che conoscevo provava la stessa paura. E non era sicuramente la "Via della Felicità". Nel corso degli anni ho parlato con oltre mille tra scientologist ed ex. Sono stato in contatto con i membri di più alto livello della prima Founding Church del 1950 e con fuoriusciti recenti, e i loro racconti sono angosciosamente coerenti. La paura è una costante comune. Quando divenni il primo ex membro inglese a dare nome e indirizzo a chiunque fosse interessato a Scientology, mi resi subito conto che pochissime persone osavano criticare il culto. Pochissime si sentivano in grado di prendere posizione perché, come posso confermare, le molestie erano intense e incessanti. La Rete ha permesso l'anonimato e, mentre i ranghi dei fuoriusciti si ingrossavano, il livello di coraggio è salito e ora centinaia di ex membri parlano pubblicamente.

Le molestie però, tra cui la temuta rivelazione di informazioni confidenziali, non era l'ingrediente primario dell'indisponibilità a protestare. Il mio coinvolgimento in Scientology è stato diverso da quello della maggioranza, e per un particolare significativo: non sono mai stato staff. Diressi per un mese i restauri dell'Org di Manchester e mi chiesero di aprire un Celebrity Centre, ma per mia grande fortuna l'Ufficio del Guardiano bloccò sempre il mio reclutamento (il culto ha reso pubblica da molto tempo la storia di vita "confidenziale" che mi aveva chiesto di scrivere, per chi volesse sapere come ho trascorso il mio tempo fino a 19, quando entrai in Scientology). La verità è che non sono mai stato umiliato. Nelle due occasioni in cui un membro della Sea Org mi ha urlato contro gli ho reso la pariglia con pari vigore. E ho una voce potente. Ho assistito a un solo "Severe Reality Adjustment" [lavata di capo epocale - NdT] e fu quando assunsi un ex Ufficiale Comandante di Saint Hill e lui alzò la voce contro la mia (allora) moglie. Ne rimasi così sorpreso che mi ci vollero tre giorni prima di riuscire a parlargli e dirgli che quanto aveva fatto era del tutto sbagliato. Gli chiesi dove stava scritto che si dovrebbero urlare in faccia alla gente, a cinque centimetri dal naso, offese e parolacce (aveva accusato mia moglie di essere Soppressiva e di volermi segretamente distruggere solo perché quella settimana non aveva venduto neanche un mio quadro - a quei tempi mi guadagnavo da vivere così). Con mia sorpresa il tizio scoppiò a piangere e ammise che non esisteva nessuna direttiva scritta sul "Severe Reality Adjustment". Sussultai a quella nuova espressione. Regolazione Rigorosa della Realtà. Ugh.

Gli chiesi perché fosse ricorso a quel metodo spiritualmente devastante. Scosse la testa e mi disse che era quanto Hubbard faceva con i suoi aiutanti. Lui lo aveva appreso di prima mano perché, sulla nave, Hubbard lo aveva trattato spesso in quel modo. In realtà credo di aver abbandonato Scientology in quel momento - mi sono esteriorizzato, per così dire - anche se per rendermene conto impiegai qualche mese. Non posso e non voglio accettare che un essere illuminato usi la collera come arma per sottomettere il prossimo alla sua volontà. Per me la collera è indicativa di problemi emotivi. Proprio quei problemi che mi aspettavo che Scientology curasse nelle prime fasi. In seguito parlai con molte persone che erano state umiliate da Hubbard. Venni anche a sapere dei suoi attacchi di cupa depressione e delle sue insicurezze. E, naturalmente, del suo incontrollato abuso di alcol e droghe. A quel punto mia moglie aveva venduto circa 200 miei quadri. Dopo quel SRA non riuscì più a venderne uno.

Comprendere questa umiliazione è un elemento chiave per il recupero. Scientology promette un mondo perfetto. Ma, come disse Hubbard, «costruiamo un mondo con dei cocci rotti». Avrebbe dovuto onestamente aggiungere: «ma prima dobbiamo romperli», perché è esattamente ciò che fa l'appartenenza allo staff. Esaminare le vittime e i perpetratori della tortura mi chiarì che l'umiliazione, la perdita di dignità e del rispetto di sé, è la più dannosa delle violenze. Essere ridotti all'impotenza dell'infanzia, essere fatti oggetto di bullismo e costretti a vivere in condizioni antigieniche e di sovraffollamento con una dieta inadeguata e imbottiti di mega-dosi di vitamine... è questa è la realtà della Strada per la Libertà Totale. A quanto pare, l'"auto-determinismo" può essere raggiunto solo rinunciando al libero arbitrio e facendo esattamente ciò che ci dicono di fare. Uno dei molti paradossi che insozzano "l'universo a due terminali" di Scientology.

Il lavoro di ricerca e traduzione di questo e dei numerosi articoli collegati ha comportato molte di ore di impegno volontario. Contribuisci a difendere questo sito e il suo importante ruolo informativo offrendo una pizza a chi ha lavorato anche per te.

Mi sono spesso chiesto perché rendere pubbliche le bugie e le distorsioni di Scientology, la catastrofe che si abbatte sui suoi stessi membri e sui critici in generale, fosse un'attività così solitaria. In 12 anni di lotte, gli ex membri mi hanno aiutato per meno di 40 dollari a sostenerne i costi. La maggioranza di chi mi offriva un aiuto in realtà era un informatore di GOSA (il Guardian's Office of Special Affairs). È ironico, oltre che tragico, dire che per 16 anni sono dovuto dipendere innanzitutto dal mio socio in affari, poi dalla mia famiglia. Ora sono convinto che questa apatia fosse una conseguenza dell'umiliazione e del terrore inflitto da chi abusa. Le critiche pungenti degli ex membri sono spesso il primo passo oltre l'apatia, laddove fare a pezzi il prossimo - si tratti del culto o di chi cerca di aiutare - diventa quasi ossessivo. Quando si viene torturati è di importanza vitale riconquistare la propria dignità, ma spesso la vittima colpisce tutto ciò che si muove, proprio come farebbe un animale ferito. È essenziale comprendere che, per quanto abbiate contribuito alla vostra rovina, non è mai stata vostra intenzione essere ridotti in schiavitù. Recuperare la nozione di vittima innocente è importante. Eccovi un'idea per cominciare a guarire: dovete perdonare a voi stessi la vostra debolezza e diventare abbastanza forti da aiutare gli altri. Senza compassione non esiste niente. O, come con grande competenza la mise giù Hubbard, "Un essere è di valore solo nella misura in cui può servire il prossimo".


In Scientology non si è in grado di comunicare

Il paradosso centrale di Scientology sta nel diritto di comunicare. Il Credo della Chiesa di Scientology afferma enfaticamente che: «Noi della Chiesa crediamo: Che tutti gli uomini abbiano il diritto inalienabile di pensare liberamente, di parlare liberamente, di scrivere liberamente le proprie opinioni e di controbattere, scrivere o esprimere il proprio punto di vista sulle opinioni altrui; E che nessuna forza inferiore a Dio abbia il potere d’interrompere o negare questi diritti, apertamente o nascostamente.»

Altrove L. Ron Hubbard insisteva che «Più comunicazione, non meno, è la risposta.» Uno dei primi traguardi del suo Ponte della Libertà Totale è il "Release di Grado 0" che dovrebbe portare l'individuo alla capacità di «Comunicare liberamente con chiunque su qualsiasi argomento», diventando inoltre «disponibile verso gli altri a comunicare su qualsiasi argomento; non oppone più resistenza alla comunicazione su argomenti spiacevoli o sgraditi» e, infine, è «disponibile verso gli altri a comunicare liberamente agli altri su tutto.»

A queste regole ferree esistono alcune notevoli e grandi eccezioni. Gli scientologist non possono "comunicare liberamente" sulla Tecnologia di Scientology e Dianetics, farlo sarebbe "tech verbale". Non possono nemmeno discutere il proprio "caso" - i loro problemi - con nessuno salvo il loro "auditor". Gli scientologist devono evitare di esprimere critiche di qualsiasi tipo a Hubbard e alla sua Org, anche se quelle critiche sono giustificate, salvo attraverso le "linee" adeguate (che non è proprio "liberamente a chiunque"). I Livelli OT non possono essere discussi anche se sono disponibili da anni al vasto pubblico. Non si può denunciare a nessuno fuori Scientology le attività degli altri scientologist, farlo non è un "diritto inalienabile", ma un "alto crimine".

Per un sistema che afferma di essere basato sulla comunicazione e di avere successo perché accresce la capacità di comunicare, tutto questo sembra paradossale, visto che gli scientologist si vedono restringere parecchio la loro comunicazione. Molto più di quando hanno iniziato il loro percorso. E per concludere, ci sono centinaia di persone con cui gli scientologist, se vogliono avvalersi dei "servizi" della "Chiesa", non possono comunicare. Da molto tempo la disconnessione è diventata la risposta ai problemi di comunicazione con il mondo reale. Ancora peggio, chi rivendica il diritto inalienabile di comunicare le proprie opinioni è stato spesso terrorizzato e traumatizzato fino al silenzio.

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John McMaster, il "Primo Vero Clear al Mondo", mi raccontò di aver cercato di protestare con Hubbard dicendogli che piuttosto che rifuggire la gente "Soppressiva" avrebbero dovuto cercare di guarire le loro brame distruttive. Si era reso conto che fino a che tale "tech" non avesse visto la luce, Scientology sarebbe stata sempre in guerra. E così è stato.

Nel corso degli anni il culto ha pagato milioni di dollari a decine di persone per zittirle sulle loro esperienze in Scientology. Il bersaglio più significativo di questo abuso è Gerry Armstrong, che non solo s'è visto alienare il suo "diritto inalienabile", ma che in USA è anche stato oggetto di ordini restrittivi che violano il suo diritto di Primo Emendamento alla libertà di parola.

Per tornare alla "tech" reale - "Più comunicazione, non meno, è la risposta". Dovremmo fare tutto ciò che possiamo per aiutare gli scientologist a riconquistare il loro diritto inalienabile e la loro capacità a comunicare.


Jon Atack demolisce l'E-meter di Scientology

Jon, stai continuando ad analizzare i concetti e le pratiche più basilari di Scientology. Siamo molto contenti che questa settimana tu abbia rivolto l'attenzione al più noto dei suoi accessori, l'E-meter! Dicci tutto.

JON: Il primo Elettropsicometro usato in Dianetics fu sviluppato da Volney Mathison. È un dispositivo basato su un ponte di Wheatstone, un circuito elettrico che misura la resistenza, in questo caso grazie a dei sensori tenuti nelle mani, perciò misura la conduttività della pelle - nota anche come risposta galvanica della pelle. Per dirla in modo più accurato, il dispositivo misura i cambiamenti delle ghiandole sudoripare facendo passare una piccola corrente elettrica attraverso il corpo. Questi misuratori non erano nuovi - l'affermazione di Hubbard di avere fatto le uniche scoperte valide nel campo della mente e dello spirito degli ultimi 50.000 anni non è corroborata dallo sviluppo dell'E-meter, che in realtà non ha nulla a che fare con lui ed era già stato entusiasticamente appoggiato da Jung e da altri molti anni prima.

I misuratori originali - quelli di Mathison - erano collegati alla rete elettrica principale e dovevano essere messi a terra su un radiatore così che non fulminassero il "preclear". Gli esperimenti con questo misuratore potrebbero avere incoraggiato Hubbard a sviluppare le sue ipotesi elettriche sul thetan, quelle esposte in Scientology 8-80 e ben presto dimenticate (come molte delle sue "svolte").

Negli anni '70, i due riparatori di E-meter di Saint Hill erano delusi della scarsa qualità degli E-Meter Mark V. Poiché li riparavano, sapevano bene che venivano usati i componenti più economici tra cui transistor al germanio, che altrove già da molto tempo venivano considerati obsoleti. Si proposero un compito semplice: che cosa sarebbe successo se invece di componenti più economici avessero usato i migliori?

Una sera lasciarono il loro nuovo meter assieme a un Mark V standard, con gli stessi input per entrambi i misuratori e un pennino per segnare le differenti letture. Quanto tornarono dalla loro piacevole serata al pub furono sorpresi nello scoprire che il Mark V aveva registrato il doppio di letture del loro dispositivo migliorato. Rinunciarono a qualche altra birretta e osservarono attentamente i nuovi test che confermarono, senz'ombra di dubbio, che metà delle letture del Mark V erano auto-generate.

I loro progetti per un E-meter di qualità superiore furono accantonati quando fu annunciata l'uscita del Mark VI. Con loro sorpresa, il Mark VI era in realtà poco più di un Mark V in una statola nuova (che forse a qualcuno dev'essere sembrata futuristica). Circa in quel periodo, la Texas Instruments fissòil costo dei componenti del Mark VI in 38 dollari per meter. Il Mark VI veniva già venduto a oltre 500 dollari. Poco dopo il suo prezzo salì a 3000.

Verso il 1984, il meter migliorato fu infine consegnato agli Indipendenti. Era chiamato "Ability Meter" e la pietra preziosa su cui si imperniava la lancetta costava da sola più di tutti i componenti che costituivano il Mark VI. Era la Rolls Royce degli E-meter.

Intanto, però, i meter a buon mercato usati nel culto avevano cominciato a dare problemi, proprio perché auto-generavano delle letture. Qualcuno alla fine se ne accorse (dopo aver ignorato per anni i rapporti dei due riparatori) e il problema fu isolato. La rozza costruzione del potenziometro - una specie di controllo del volume, come un interruttore dimmer per la luce (che è il "tone arm" del meter) - gli faceva perdere particelle di carbone tra i componenti. Quella polvere di carbone provocava le letture. Ma, peggio ancora, provocava i "rock slam".

All'inizio degli anni '70 fu varato un progetto per disciplinare tutti quelli che durante l'auditing avevano mostrato un "rock slam". Il progetto "List One rock slam" mandò il grosso della Sea Org sul Rehabilitation Project Force. Vidi spesso degli E-meter che facevano rock slam senza che le "lattine" fossero inserite, perciò per me non era una novità che si trattasse di false letture. È terribile pensare alla sofferenza provocata a quei membri della Sea Org per quell'errore elementare.

E che dire dell'accuratezza del meter nell'identificare "aree nascoste di carica emotiva"? Beh, bisogna tener presente una affermazione peculiare di Ronald Hubbard. Parlando di Commissioni di Inchiesta, Hubbard disse: «L’E-Meter non deve essere usato per procurare prove poiché non rileva bugie su persone di tipo criminale e, per quanto vitale e attendibile sia, come strumento ausiliario per l’auditing, non è sempre valido nello scoprire crimini o azioni. Può reagire sull’innocente agitato e non reagire sul colpevole dal sangue freddo.» In altre parole, se non siete d'accordo con l'uso dell'E-meter, l'E-meter non funziona. Vi venisse la voglia di controllare, potete trovare il riferimento in una policy letter del 7 settembre 1963 elegantemente intitolata: "Importante - Scientology cinque - Giustizia, Commissioni di inchiesta, Amministrazione della Giurisprudenza di Scientology".

Nel suo eccellente Blown for Good, Marc Headley spiega che costruire un E-meter Mark VIII costa 40 dollari. Un recente listino prezzi lo vende a 6000. E dovete comprarne due. Pensateci su.


I "metodi blocca pensiero" di Scientology

Jon, stai esplorando i molti modi con cui Scientology tiene i suoi membri lontani dal mondo che li circonda. Che cosa hai in serbo per noi questa settimana?

JON: Il "blocca pensiero" è una tecnica fondamentale di persuasione a fini di sfruttamento. Ai monaci Krishna, per esempio, veniva insegnato che era sufficiente salmodiare mentalmente il mantra Krishna a voce (mentale) sufficientemente alta per sovrastare qualsiasi conversazione negativa. Come per molti altri aspetti della persuasione a fini di sfruttamento, però, Scientology eccelle su tutti gli altri culti. Non solo viene inserita una serie di tabù tra il devoto e il mondo, ma c'è un sistema orwelliano che proibisce che il tutto si rifletta sulla stessa Scientology.

I tabù comprendono la strana idea che tutti i membri di una professione che inizia con il prefisso "psi" siano parte di una cospirazione per governare l'universo e distruggere tutte le speranze di chi ci abita. Chiunque abbia avuto a che fare con psicologi, psichiatri o psicoterapeuti sa bene che quella gente non troverà mai un accordo, né nel suo specifico ambito professionale, né con le altre professioni. Esistono letteralmente centinaia di psicoterapie, dalle belligeranti scuole analitiche di Freud, Jung e Adler alle decine di terapie "umaniste", esistenziali, psicodrammi, morita, centrate sulla persona e poi le ipnoterapie, oltre alle scuole come l'analisi transazionale, che pretende di non essere ipnotica, o le varie scuole dissenzienti di terapia cognitiva. Se non c'è accordo non può esserci cospirazione, a meno che le decine di migliaia di persone coinvolte in queste professioni non mostrino volontariamente in pubblico la loro animosità mentre in privato si incontrano dietro le quinte per intrappolare l'umanità con profumi alla rosa, come Hubbard insiste a dire nel "Sea Org Hat".

Nel suo importante elenco di metodi di riforma del pensiero, Robert Jay Lifton include anche la voce "Ideologia al di sopra dell'esperienza". In questa fase di dissociazione dalla ragione l'individuo accantona le esperienze reali a favore delle affermazioni approssimative e spesso ridicole del "riformatore del pensiero". Perciò, un agricoltore che coltiva pomodori da anni si sente dire da un leader di culto che i pomodori crescono meglio senza fertilizzanti in un letto di sabbia e paglia, e da quel momento in poi cercherà di coltivarli in quel modo impossibile solo perché il dogma gli dice di fare così. E poco importa che le piante di pomodori non diano frutti. Non dipende dal terreno, ma è colpa dell'agricoltore precedente. Troppo spesso gli scientologist accettano ciò che Hubbard criticava come "ampie generalizzazioni" solo perché credono che qualsiasi cosa Hubbard dice sia vera e giusta.

Hubbard rende molto difficile questa credenza perché si contraddice spesso, che è poi il modo migliore per controllare il prossimo: date informazioni discordanti e la gente resterà paralizzata in cerca di una direzione. Ogni scientologist che crede nell'infallibilità di Hubbard non deve far altro che studiarsi il bollettino "Rimozione dei dati falsi" in cui, nonostante le sue affermazioni, Hubbard sostiene che Socrate sviluppò il sillogismo, che in realtà è un dato falso.

Gli scientologist salteranno attraverso i cerchi pur di non ammettere che il Fondatore ha torto. Quando feci presente che la frase "alcuni psichiatri del XIV secolo" era un errore di battitura per XIX secolo, un supervisore del corso, piuttosto che ammettere l'ovvio, mi disse che era un riferimento alla facoltà di psicologia di Tommaso D'Aquino. E non era uno stupido qualsiasi. Aveva un dottorato in fisica e aveva lavorato per la NASA, ma il pensiero che Hubbard fosse fallibile era troppo duro da sopportare.

Hubbard stesso spingeva la gente a controllare e verificare, ma introdusse anche una serie di misure per impedire questa verifica. La più potente è l'ingiunzione a non discutere la Tecnologia, azione che viene definita "tech verbale". La verità è che senza la possibilità di esporla, un'idea rimane spesso vaga, confusa, il che diventa evidente se siamo costretti ad esporla. Un modo eccellente per insegnare le idee è chiedere che lo studente le metta per iscritto o, ancora meglio, ne faccia una presentazione, come sanno tutti gli insegnanti. È solo quando arrivi ad esporre idee complesse che ti rendi conto di non averle completamente comprese. Ragionamenti che sembrano buoni sulle labbra altrui possono suonare fallaci sulle vostre.

Aggiungete al divieto di fare "tech verbale" l'ingiunzione a non discutere del vostro "caso". Se volete dire qualcosa sul vostro stato d'animo dovete pagare per una "seduta", dopo la quale non ne potrete discutere con nessuno.

Le critiche a Scientology e a Hubbard sono vietate, limitando ancora la comunicazione sebbene "più comunicazione, non meno, è la risposta". Siete incoraggiati a parlare pubblicamente solo per fare la spia sugli altri in un "rapporto per conoscenza" (tecnica acquisita dalla Gestapo), e non farlo implica le medesime punizioni che riceverebbe la persona su cui non fate rapporto.

In una disciplina che afferma di essere basata sulla comunicazione, questi limiti sono straordinariamente discutibili, portano all'accettazione docile e a una difensiva frenetica.

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Il grande filosofo John Stuart Mill si oppose al regime autoritario dell'epoca nel suo notevole saggio Sulla Libertà del 1859. Tra i buoni consigli che dà c'è anche questo, che raccomando come antidoto al pensiero restrittivo di Scientology:

Non con la sola esperienza: la discussione è necessaria per indicarne l'interpretazione. Le opinioni e le pratiche erronee cedono gradualmente ai fatti e agli argomenti: che però per avere effetto sulla mente devono essere sottoposti alla sua considerazione. Pochissimi fatti si spiegano da soli, senza necessità di commenti che ne mostrino il significato. Dato quindi che la forza e il valore del giudizio umano dipendono interamente dalla sua proprietà di poter venire corretto quando è errato, esso è attendibile soltanto quando i mezzi per correggerlo sono tenuti costantemente a disposizione. Consideriamo una persona il cui giudizio sia veramente degno di fiducia: come lo è diventato? Perché si è mantenuto aperto alle critiche riguardanti le sue opinioni e la sua condotta.


Fuggire dalla trappola mentale di Scientology

Jon, negli ultimi due anni ci hai spiegato le battaglie che gli scientologist devono fare per fuggire a quel modo di ragionare frutto del profondo coinvolgimento negli scritti di L. Ron Hubbard. Ma questa volta ti sei superato. Restiamo in attesa dei commenti dei nostri lettori. Continua così, e aiutaci a squarciare il velo di Scientology.

JON: Dopo una storia d'amore finita male le persone tendono a chiudersi emotivamente. Evitano il coinvolgimento per timore di patire di nuovo quelle emozioni travolgenti. Accadde anche a me quando avevo 19 anni e finii in Scientology, determinato a raggiungere una compostezza emotiva tale che niente mi avrebbe potuto più far sprofondare nel buio. Ma non funzionò. Nonostante i miei migliori sforzi, e i peggiori di Ron Hubbard, ho ancora tutta la mia serie di emozioni. E ne sono davvero contento.

Mi sono occorsi nove anni di affiliazione per capire che Scientology non porta compostezza emotiva. Io non l'ho raggiunta nonostante cinque Livelli OT, il corso di Valutatore delle Data Series e una certa quantità di corsi di addestramento da auditor. Scientology provoca precisamente quella chiusura emotiva sperimentata dagli amanti respinti.

Un amico mi raccontò che dopo una seduta di "TR-0 provocato" restò molto soddisfatto nello scoprire che la sua ansia era svanita. Poco dopo si rese conto che semplicemente non reagiva più a livello emotivo e per quanto cercasse, le sue normali reazioni emotive erano scomparse per sempre. Quando me ne parlò erano passati quasi 40 anni, per cui aveva trascorso la maggior parte della sua vita adulta in uno stato distante, incapace di entrare appieno nel mondo delle emozioni grazie alla continua influenza di questa tecnica potente e debilitante. E la cosa era ancora più dolorosa perché è un uomo compassionevole e premuroso. Senza sentimenti che significato ha il mondo?

Un'altra cara amica mi raccontò che dopo essere cresciuta in Scientology e aver trascorso cinque anni nella Sea Org non era più così sicura di avere mai provato amore. Quando da bambina si faceva male la sua mamma scientologist reagiva con il silenzio e "nessuna compassione". La normale compassione di un genitore era stata spazzata via dagli esercizi Scientology, perciò il modo normale in cui un bambino impara la compassione - preoccupazione e vicinanza con chi si è fatto male o è ferito - non apparteneva alla vita della mia amica. Quando un suo caro amico morì, si sentì vuota, assente. Un altro ex OT mi raccontò di non aver versato una sola lacrima quando era morta la sua amata madre. Aveva solo "abbandonato il corpo".

Ho letto da poco Uno psicologo nei lager di Victor Frankl. Frankl sopravvisse sia a Dachau, sia a Auschwitz e riuscì a tirar fuori qualcosa di molto positivo da quelle esperienze assolutamente negative. Ecco che cosa ha da dire sul torpore emotivo che annienta chi non ha il controllo della propria vita, e che è simile alla dissociazione emotiva che ho incontrato in alcuni ex membri della Sea Org. Dopo la reazione iniziale che la vita non vale più la pena di essere vissuta, Frankl osserva: «Dopo alcune settimane o giorni, a questa fase ne segue generalmente una seconda, quella di profonda apatia. Questa apatia è una specie di meccanismo di autodifesa della psiche. Tutto quello che prima emozionava o amareggiava il prigioniero, che lo infiammava di indignazione o lo portava alla disperazione, tutto ciò che è costretto a guardare o a prendere parte, ora rimbalza su una specie di corazza che s'è messo addosso. È sopravvenuto un adattamento psichico a quello strano ambiente; gli eventi nell'ambiente raggiungono la coscienza solo in forma indistinta. La vita affettiva è modulata su un livello più basso... Gli interessi sono limitati ai bisogni più urgenti e immediati. Tutto il pensiero sembra concentrato su un singolo punto: sopravvivere a quel preciso giorno.»

Mi piacerebbe se gli ex membri, in particolare della Sea Org, riflettessero sulle loro esperienze nella sezione commenti [del blog di Ortega - NdT]. Sto ancora apprendendo il processo di recupero attraverso le esperienze degli altri, trent'anni dopo avere io stesso lasciato il culto.

Scientology induce dissociazione emotiva. Mentre il mondo in generale cerca risposte all'autismo, alla sindrome di Asperger e alla sociopatia, Scientology genera attivamente sintomi comparabili a quelle condizioni debilitanti e pericolose. Gli autistici non ragionano sulle emozioni del mondo che li circonda. Trovano estremamente difficile decifrare un sorriso, un sogghigno, un cipiglio o persino il terrore. Anche alcuni scientologist, in particolare i membri di seconda generazione, trovano difficile interpretare le emozioni, forse per quella faccia inespressiva da TR-0 che maschera l'emotività nella maggioranza degli scientologist, o per la deliberata simulazione emotiva insegnata da Scientology.

I sociopatici non sono riusciti a sviluppare l'empatia. Il Dott. Harold Shipman - che nel nord dell'Inghilterra uccise oltre 500 dei suoi pazienti - si lamentò che non era stato compreso e che aveva sempre e soltanto aiutato le sue vittime. All'estremo del continuum della pazzia, i seguaci di Aum Shinrikyo decisero di uccidere tutti gli abitanti del Giappone così che potessero rinascere karmicamente puliti. Quando il loro piano per sterminare tutti i viaggiatori della metropolitana di Tokyo andò a monte, avevano immagazzinato gas sarin sufficiente per ucciderne a milioni.

Hubbard rubò l'etichetta di "personalità antisociale" alla psichiatria, in particolare a Hervey Cleckley, il cui Mask of Sanity fu un bestseller degli anni '50. Fui molto contento quando Richard de Mille - che era stato il ghostwriter di Hubbard per Scienza della Sopravvivenza e How to Live though an Executive - mi scrisse per congratularsi per il mio Un pezzo di cielo blu e sottolineò quanto avessi giustamente identificato Hubbard come la vera e sola "Persona Soppressiva". Ne manifestava infatti tutte le caratteristiche, comprese le frequenti "ampie generalizzazioni" sugli psichiatri (come Cleckley) da cui aveva preso così tante delle sue idee. In termini psichiatrici, il "disturbo antisociale di personalità" è sinonimo di "sociopatia". Perciò quando gli scientologist parlano di "SP" stanno in realtà accusando i loro critici di essere dei sociopatici.

Hubbard era l'SP archetipico. Viveva nel lusso più opulento mentre teneva i suoi membri della Sea Org in miserabile povertà. Durante la lavorazione dei film "tecnici" decise che la squadra stava spendendo troppo, così tagliò i fondi per la carta igienica. Per ovviare alla mancanza, i dipendenti rubavano gli elenchi dalle cabine telefoniche pubbliche. Hubbard non potrà mai essere accusato di essere stato un uomo compassionevole. Cenava a foie gras mentre la squadra mangiava riso e fagioli. Non è forse vero che una parte dei 648 milioni di dollari che lasciò in eredità potevano essere spesi per rendere meno miserabile la vita dei membri della Sea Org? Sembra che Hubbard avesse pochissima affinità per i suoi seguaci, nonostante la valanga di comunicazioni che scaricava su di loro.

In un suo studio pionieristico, Flavil Yeakley scoprì che i membri di gruppi settari distruttivi "clonano" le caratteristiche del loro particolare leader creando una identità dissociativa. I membri delle congregazioni cristiane mostrano tutti e sedici i tipi di personalità identificati da Myers e Briggs, ma i membri dei tre gruppi settari che Yeakley studiò tendevano ad avere un unico tipo di personalità - ognuna particolare del proprio gruppo. L'"indottrinamento" e il "processing" [lavorazione - NdT] Scientology (per usare i termini precisi usati da Hubbard) inducono mancanza di partecipazione e affetto - mancanza di compassione - e egotismo. La clonazione tende a riprodurre la personalità del leader, quindi gli scientologist mostrano le caratteristiche dannose manifestate su base regolare dal Fondatore.

Sono a conoscenza di un caso in cui uno scientologist veterano abbandonò i suoi due figli piccoli - che crebbero in misera povertà - per dedicarsi interamente a Scientology. Fece una fortuna, ma non girò un solo centesimo ai bambini per il loro mantenimento. Il che ricorda il comportamento dello stesso Hubbard, che smise di pagare il mantenimento dei suoi due primi figli prima che raggiungessero i 10 anni. Si risposò senza aver prima divorziato dalla madre abbandonata di quei bambini, e poi abbandonò anche la seconda moglie e la loro figlia. Hubbard si alienò il figlio maggiore, L. Ron Jr. o "Nibs", e un altro figlio, Quentin, si suicidò nonostante fosse una delle sole 24 persone che avevano completato il livello più alto dell'addestramento Scientology, il corso di Classe XII. Questo per quanto riguarda la competenza sulla "seconda dinamica" di Hubbard .

Se Hubbard aveva anche un minimo di coscienza riuscì ad "audirla via", e questo è un aspetto essenziale di Scientology. Con l'auditing è possibile negare la responsabilità. Un tizio si vantò con me che con Scientology poteva fare tutto quello che voleva, poi pagava un "confessional" e cancellava tutti i sensi di colpa. Hubbard considera il "Fare ammenda" un tono emotivo "basso". Le scuse non vengono raccomandate, per non parlare della riparazione al danno fatto.

Laddove la vera religione cerca di riconciliare le persone e offrire compassione, Scientology prospera sull'odio e l'inimicizia (si veda il mio saggio Scientology: the Church of Hate per ulteriori dettagli).

Hubbard si lamentava continuamente delle persecuzioni. Secondo lui c'era il complotto della Banca Mondiale, o quello del Tenyaka Memorial, o il complotto psichiatrico, o la cospirazione dei media o di chiunque sospettasse in quella particolare settimana. E Scientology non si prende mai la sua parte di responsabilità, dice semplicemente e ripetutamente che chi ha commesso gli illeciti è stato disciplinato. Segue il motto di John Wayne: «Mai scusarsi. È segno di debolezza». Il vero sentimento religioso non ha posto per i nemici, ma compassione per tutti.

Peggio ancora, quegli stessi "procedimenti" che dovrebbero portare allo stato grandioso di "thetan operante" riducono di fatto la compassione e aumentano quell'atteggiamento presuntuoso e narcisistico che caratterizza il disordine sociopatico. Hubbard definisce sprezzantemente i non-membri come "carne cruda, wog morti nella testa". Noi siamo i morti viventi - gli zombie - come Hubbard evidenziò nelle sue idee sul "tono emotivo cronico". Tutti noi, sulla sua scala del tono emotivo, siamo "al di sotto di morte". Visto che si trovano "al di sotto di morte", ai "wog" non dovrebbe essere permesso votare o avere parola negli affari di stato. Il che rende gli scientologist una élite, inducendo ulteriore narcisismo e auto-compiacimento.

I TRs sono la strada maestra verso la dissociazione emotiva. I TRs di "addottrinamento superiore" arrivarono quando Hubbard decise che un gruppo di studenti era troppo rumoroso. Ordinò a suo figlio maggiore L. Ron Jr. di escogitare delle tecniche per tenerli sotto controllo. Perciò, a danno di tutti quelli che vi vengono sottoposti, furono introdotte le urla al posacenere - una tecnica che in termini di ipnosi è certamente una tecnica "confusiva" - e il comportamento ripetitivo di "8-C" (controllo totale) - altra tecnica che induce trance.

Forse le tecniche più detestabilizzanti sono quelle legate alla scala del tono. Agli scientologist viene insegnato a imitare i diversi stati emotivi. Con sufficiente esercizio diventa difficile capire quali delle vostre emozioni sono vere e quali sono false. Gli attori parlano spesso della difficoltà che incontrano a trovare il loro vero "sé" sotto tutta quella finzione. Inoltre, una volta padroneggiato come simulare un'emozione, gli scientologist manipoleranno gli altri senza un attimo di riflessione etica. Portare la gente "su di tono" non mi dispiaceva, ma rimasi perplesso quando mi chiesero di portarla "giù" (per esempio, durante il reclutamento bisogna mettere il candidato in difficoltà emotiva così da scoprire la sua "rovina" - la sua maggiore difficoltà - e poi portato giù di tono con la "paura di peggiorare").

Gli esercizi della scala del tono possono essere analizzati alla luce della terapia cognitivo-comportamentale, dove i nuovi comportamenti vengono fissati con la ripetizione. Ma gli esercizi sulla scala del tono inducono dissociazione emotiva. Ancor peggio, una volta indotta questa dissociazione la vittima perderà solitamente la consapevolezza del cambiamento del suo comportamento. E proprio come l'amico "provocato" citato prima, potrebbe essere persino contenta che certe reazioni emotive siano state imbrigliate.

Nel giro di poco tempo gli scientologist vengono separati dalle loro emozioni. In Una Lettera aperta a tutti i Clear Hubbard spiega allegramente che i "Clear" devono fingere di essere perfetti per evitare che gli esseri inferiori si allontanino da Scientology a causa di comportamenti più onesti da parte loro («il tuo primo dovere è proteggere la reputazione dello stato di Clear con una condotta esemplare.») Nel fingere davanti al mondo che tutto sia fantastico, gli scientologist si vedono di fatto vietare ogni discussione dei loro problemi personali, che può essere fatta solo pagando il personale dell'Org. Si tratta del divieto di parlare del proprio "caso" che fa il paio con il divieto di discutere Scientology - "tech verbale" - , una delle molte restrizioni alla comunicazione ordinate dall'uomo che disse "Più comunicazione, non meno, è la risposta".

Ho intervistato due volte una vittima di "overboarding" [la pratica inventata da Hubbard di lanciare le persone indisciplinate fuori dalla nave Apollo - NdT]. La prima volta minimizzò, quasi si trattasse di qualche bravata universitaria. Quando alcune settimane dopo lo intervistai la seconda volta aveva la guardia abbassata. Era uno di quegli imprenditori sempre sorridenti, di quelli che immaginano continuamente la prossima grande impresa. Questa volta però la mia domanda perforò l'armatura Scientology che indossava da una vita. Piegò la testa in avanti e con le lacrime agli occhi mi disse: «Fu terribile». Su Auditor 41 comparvero delle fotografie dell'"overboarding". Le foto vengono attribuite a "L. Ron Hubbard".

Molto spesso le ripercussioni della dissociazione emotiva sono gravi. Ecco quanto il mio defunto amico Robert Vaughn Young disse a Conway e Siegelman, riportato nella seconda edizione del loro libro Snapping: «In Scientology si riscontra ciò che chiamavamo "blocco del somatico". Fondamentalmente un blocco del somatico è quando smetti di provare sentimenti. Le tue emozioni sono state rovesciate, ma pensi che stiano uscendo. E pensi che sia meraviglioso. Mi resi conto di quanto era accaduto solo dopo aver lasciato il gruppo, quando cominciai a entrare davvero nelle mie emozioni. E mi sentii come un bambino piccolo. Provavo qualcosa e mi dicevo "Che cos'è questa emozione?", poi crollavo. Era come se nella mia vita all'improvviso vi fossero tutte queste zone grezze, cose che erano state imbrigliate, nascoste, rinominate, e non sapevo come gestirle. Era come aprire una capsula del tempo e tutte queste emozioni di vent'anni prima risalivano in superficie.»

Ho avuto l'onore di conoscere Vaughn e di avere avuto per certi versi una parte nel suo ritorno a sentimenti genuini. Gli scientologist somigliano ad altre vittime di abusi che sono state così umiliate e sminuite che si creano uno stato interiore nascosto, una panic room in cui possono mettersi al sicuro da tutti i sentimenti. È noto da molto che molti abusatori sono stati essi stessi vittime di abusi e, in alcuni casi, quel luogo segreto è dove formulano la loro vendetta del tutto irrazionale. Elliot Rodger, che scorrazzò all'impazzata per Santa Barbara uccidendo sei persone, incarna questo comportamento. Si sentiva rifiutato dalle ragazze e decise di vendicarsi. Evidentemente era gravemente dissociato a livello emotivo. Questo è lo scenario peggiore di chi è stato staccato dai propri sentimenti, ma molti ex membri di Scientology combattono con la depressione, l'affaticamento cronico e la rabbia incontrollata, perché in loro i canali emotivi normali sono stati chiusi. La convinzione che tutte le nostre esperienze derivino dai nostri desideri (o "postulati") induce sensi di colpa e di fallimento e nasconde l'origine del turbamento: l'indottrinamento e i procedimenti Scientology, e l'umiliazione dell'esperienza da staff.

Una volta compreso che nei diversi stati d'animo sperimentiamo parti diverse della nostra ricca e complessa identità, diventa possibile estirpare alcune di quelle nozioni inculcate che agli ex scientologist impongono delle reazioni emotive inadeguate. Hubbard sapeva bene che la mente "stimolo-risposta" è ipnotica e sapeva come riempirla di comandi suggestivi (vi siete mai chiesti perché l'auditing ha dei "comandi" e non delle "domande"?). Sapeva inoltre che spingendo la gente a rievocare il trauma poteva inoculare delle suggestioni. Non è il contenuto di un engram a dirigere ipnoticamente la persona, ma il contenuto degli insegnamenti di Hubbard. Come lui stesso disse, «Il solo modo in cui una mente può essere controllata è di imporle la non conoscenza di se stessa» (Dianetics 55!) e Scientology fa precisamente questo, rendendo i suoi seguaci quasi incapaci di comprendere le semplici tecniche di induzione all'euforia così chiaramente utilizzate da Hubbard (per "euforia" si legga "VGI - Indicatori molto buoni") e rendendoli fobici verso qualsiasi altra conoscenza e comprensione della mente.

In Scientology: una nuova ottica sulla vita Hubbard scrisse: «In che cosa può essere intrappolata una persona? Fondamentalmente e innanzitutto, può venire intrappolata nelle idee.» Un paio di pagine dopo aggiunse: «la fissazione avviene in presenza della comunicazione ad un unico senso.» Scientology è un sistema di comunicazione ad un unico senso: da Hubbard, che nega a chiunque la capacità di poter contribuire alla sua "tecnologia", allo scientologist, che viene intrappolato nelle idee. Un test semplice per verificarlo è scrivere un elenco dei vostri disaccordi con Hubbard. Se non ne avete alcuno, allora siete stati efficacemente clonati.

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Vaughn dà speranza. Imparò a provare di nuovo dei sentimenti. Il mio amico le cui emozioni furono minate dal "TR-0 provocato" riferisce di stare guarendo. L'amica incerta se avesse mai provato amore ha accettato la mia idea che i suoi sentimenti per i nipoti sono senz'altro amore. Può essere un percorso decisamente doloroso - e il dolore [afflizione] non è una "misemozione", ma un modo adeguato per liberare sentimenti che in Scientology vengono pericolosamente repressi. È necessario trovare modi adeguati per esprimere le nostre emozioni invece che nasconderle. La pena [afflizione] è un modo per digerire l'esperienza. Avere dei problemi non è negativo né condannabile.

Anche dopo decenni di "nessuna compassione", è possibile provarla di nuovo. C'è sempre possibilità di redenzione. Anche dopo OT VIII.


In che modo i metodi manipolativi di Scientology permangono dopo l'uscita?

Per mantenere il seguace intrappolato nella mentalità del gruppo è necessario erigere steccati così da tenerlo nel seminato. In molti casi una volta abbandonati i rituali del gruppo queste barriere si dissolvono. Il Krishna smette di salmodiare tutto il giorno. Il meditatore trascendentale smette di ripetere incessantemente il nome demoniaco "segreto". Allontanate dai raduni e dall'euforia del gruppo, le persone abbandonano i loro "sballi" e si reintegrano nella realtà e nell'ordinario. Non è così per gli scientologist. Scientology è una pratica che si auto-rinforza. Continuiamo a "confrontare" con i TRs "in" e cerchiamo di imporre le banali e infinite regole di L. Ron Hubbard a chi ci circonda. Fino a che smettiamo di farlo, il che di solito richiede un qualche tipo di intervento da parte della realtà (o da parte mia o di altri individui mentalmente indipendenti).

Hubbard mise a punto una serie di trucchi che rinforzano le credenze che ci inculcò. I Krishna vengono resi fobici del mondo con discorsi di "demoni letali". Ai Moonies viene insegnato che i membri non più praticanti sono dei diavoli e che se abbandonate la fede nel Vero Messia tutta la vostra famiglia è destinata alla distruzione. Hubbard sostituì queste visioni tradizionali attingendo alla psichiatria. Si rifece all'opera di Hervey Cleckley - compresa la definizione psichiatrica di "disordine da personalità antisociale" - e indusse la fobia delle "Persone Soppressive". Queste persone sono così tossiche che se anche solo vi azzardate a parlare con loro la vostra vita andrà in rovina e nessuno degli strumenti della Tech vi salverà. Non sarete mai sufficientemente OT da avere la meglio su un SP. L'SP vi lascerà sempre al tappeto.

La mia reazione ai sociopatici sono scetticismo e derisione. Non mi sento per niente danneggiato dalla loro volgarità. Sono dispiaciuto per chi non sa comunicare in modo amichevole e incoraggiante. Le loro critiche non mi riducono in lacrime o nell'insicurezza. In fondo adesso sono un adulto. Hubbard invece insegna che il malvagio è in agguato a ogni angolo e vi inghiottirà in un sol boccone, inaspettato. Il mondo esterno al culto deve essere percepito come estremamente pericoloso, e il seguace ridotto a una dipendenza infantile. La forza dell'induzione alla fobia è forte.

Come tutti gli altri meccanismi di controllo, anche questa tecnica è parecchio diffusa nella società. L'identificazione con la nazione - che assillò il pensiero del XIX° secolo - porta gli individui a pensare che i comunisti o i capitalisti - o gli "isti" di qualunque natura - sono determinati a distruggere il loro mondo. Il che per i maestri della guerra che ci governano è conveniente, ma in realtà la maggioranza di noi è solo determinata a mettere la cena in tavola, andare alla partita, guardare la TV, vedersi un buon film o giocare con i bambini. Hubbard si concentrò su questa induzione fobica e mise segnali di pericolo ovunque. Quel pesciolino d'acqua salmastra di cui ci raccontò in Dianetics: la forza del pensiero sul corpo siamo diventati tu ed io - terrorizzati all'idea che il predatore sia appostato nell'ombra.

Il disgusto è un elemento significativo della manipolazione. I nazisti insegnavano alla Germania che gli ebrei e gli zingari erano "pulci" o "ratti" - animali infestanti che andavano sterminati con noncuranza. È quasi incredibile che medici tedeschi siano entrati nel Programma T4 e abbiano ucciso 270.000 loro pazienti su richiesta del Partito. Ma lo hanno fatto. In realtà, i medici furono tra i professionisti i più ardenti nazisti, il 45% di loro entrò nel Partito.

Gli animali infestanti di Hubbard sono gli "squirrel" [scoiattoli - NdT]. Li paragonò addirittura ai pidocchi: «Non c'è niente di personale nell'avere squirrel. Anche gli eroi possono avere i pidocchi» (HCOB Indizi di Successo). Secondo la sua massima del 1955, rinvenibile in The Scientologist, gli squirrel devono essere "rovinati del tutto". Negli anni '60 sulla copertina di The Auditor richiese che i fuoriusciti fossero assassinati con la R2-45. Dal 1965 la "Legge del Fair Game" [bersaglio libero] è una parte essenziale delle "scritture", anche se non se ne parla più pubblicamente. Nelle sue conferenze abbondano le storielle sugli "psychs".

Quest'ultimo è un pezzo affascinante dell'induzione fobica. Per "psychs" non si intendono solo gli psichiatri - la cui pratica è rivolta ai malati mentali - ma anche gli psicologi, che studiano tutte le aree della mente, e gli psicoterapeuti, che cercano di aiutare chi è in difficoltà. Nella "realtà" hubbardiana tutti gli "psychs" fanno parte di una cospirazione per dominare l'universo e usano il profumo per "restimolare" noi tutti. Se riuscite a trovare due professionisti di questi campi che si trovano d'accordo su qualcosa, fatemelo sapere. Tanto è imponente questa "cospirazione".

Se è vero che, fortunatamente, la maggioranza degli scientologist non necessita di intervento psichiatrico - anche se un sommario delle loro credenze porta di solito a una diagnosi di "illusione paradoide" - è altrettanto vero che, dopo il coinvolgimento nel culto, sono anche immunizzati contro le teorie ponderate e sperimentalmente dimostrate della psicologia, e contro qualsiasi forma di assistenza terapeutica. Il che, una volta rientrati nel mondo reale, li taglia fuori dalle forme di aiuto. Purtroppo la maggioranza dei terapisti non sa dove cominciare a districare questa matassa.

Una volta un tizio mi disse che sai se qualcuno ha lasciato il culto se si fa uno spinello con te. Ma abbiate pazienza, io non fumo. Ma sai di essere sulla via della guarigione quando osi leggere un libro sul cervello. Ebbi la grande fortuna di condividere la mia guarigione con Mitch Beedie, un tizio molto in gamba che godeva nell'infrangere i tabù. Cominciai anche io quando decisi di parlare con gli SP. Scoprii che, ben lungi dall'essere sbavanti mostri usciti dai gironi infernali, Ron Hopkins, Jay Hurwitz e Cyril Vosper erano in realtà persone premurose e compassionevoli (Il Capitano Bill era un po' strano, è vero, ma molto bene intenzionato).

Mitch prese una copia del meraviglioso libro di Oliver Sacks L'uomo che scambiò sua moglie per un cappello e me la porse. Ero sufficientemente auto-determinato per leggere qualsiasi libro e farmi una mia opinione. Ed era indubbio che le afflizioni descritte nel libro di Sacks erano collegate alla distruzione di aree specifiche del cervello, poiché gli stessi danni provocavano la stessa afflizione.

Appresi così di persone che possono percepire solo il lato destro del loro mondo (proprio la settimana scorsa ho avuto il piacere di incontrare una signora guarita da questa malattia), o credere che i loro amici e parenti sono stati sostituiti da cloni. Nella sindrome di Korsakov, indotta da carenza di vitamina B causata da alcolismo cronico, i pazienti non riescono a sviluppare nuovi ricordi e trascorrono una vita in cui tutto ciò che segue una certa data è perso. Se li lasciate per cinque minuti e poi rientrate nella stanza non vi riconosceranno. Riconoscono le persone della vita precedente, ma non riescono a comprendere gli anni trascorsi da quando hanno perso la memoria. Hanno ancora 25 anni, ma loro fratello ne ha 60. E ogni volta che lo vedono si sentono confusi.

Hubbard ci avrebbe fatto credere che il cervello è solo un sistema di scambio tra il "thetan" (una specie di "Satan" con la zeppola, come dico sempre) e il corpo. I thetan si portano appresso, vita dopo vita, qualche grammo di "immagini mentali" e quello, assieme al grande aiuto dei body thetan, è tutto quel che c'è. Non aveva cure per le molte sofferenze e afasie cerebrali se non ostracizzare i sofferenti fino al risveglio, ma aveva solo disprezzo per chiunque pensasse che il cervello è un organo meraviglioso e vitale, e il più meraviglioso sviluppo di tutta l'evoluzione. Hubbard era come quei terrapiattisti che si rifiutano di credere che si possa navigare intorno al mondo.

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Queste sono tutte induzioni alla fobia. Sono modi per chiudervi nel recinto così che non vi abbassiate a pensare perché, dopo tutto, il pensiero è un'attività di tono basso. Molto più basso che seguire i comandi di Ron. Non dovete farvi una canna per lasciare Scientology o assumere tutti quegli altri comportamenti generalmente associati al college, ma c'è un senso di tremenda liberazione nel pensare con la propria testa. Ve lo raccomando dal profondo del cuore. Raccomando caldamente anche il meraviglioso Phantoms in the Brain di V.S. Ramchandran a chiunque si senta improvvisamente così coraggioso da "confrontare" la realtà del cervello.

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