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Scientology: ci sono nata, ci sono cresciuta, sono scappata

Il libro di Jenna Miscavige Hill, nipote di David Miscavige, leader incontrastato della Chiesa di Scientology. Febbraio 2013.

 

Jenna fece la sua prima apparizione pubblica come voce critica del movimento nel 2008, a seguito delle dichiarazioni della portavoce Karin Pouw secondo cui Scientology non smembra le famiglie e la disconnessione non esiste. La sua lettera fece il giro del mondo. A assieme a Kendra Wiseman (figlia del presidente USA del CCHR/CCDU) e ad Astra Woodcraft, altre due "ex bambine Scientology", aprì il sito Ex Scientology kids dedicato agli ex bambini Sea Org.

Ecco in breve la sua storia, seguita da due articoli a stampa usciti in occasione della presentazione del libro in Italia.

Jenna è la figlia di Ron Jr., il fatello maggiore di David Miscavige. La madre di Jenna era entrata in Sea Org ancora ragazzina, assieme alla madre (nonna di Jenna), proprio come era stato per il padre Ron e lo zio David, che avevano seguito i genitori Ron e Loretta Miscavige.

I genitori di Jenna avevano lasciato la Sea Organization prima della sua nascita. La madre era già stata sposata e aveva avuto due gemellini. Al momento della separazione dal marito (anch'egli scientologist) decisero di tenere un bambino per uno (decisione che ritengo abbastanza discutibile...), poi la donna sposò Ron Miscavige e nel 1984 diede alla luce Jenna.

Nel 1986 la coppia Miscavige decise di rientrare in Sea Org e si trasferì dalla costa orientale a Los Angeles: Jenna aveva due anni e il fratellastro Justin 7 o 8 in più. La famiglia andò a vivere negli alloggi Sea Org dove divideva un appartamento di due stanze da letto con la famiglia di Mike Rinder: lui, la moglie e i due figli, dell'età di Jenna e del fratello Justin (Sterling, il suo gemello, era rimasto sulla costa orientale con il padre).
I 4 bambini dormivano in salotto. Per i primi 4 anni, Jenna visse praticamente nella nursery della Sea Org e nell'appartamento che dividevano con i Rinder.

All'età di 6 anni, quando i genitori furono trasferiti alla Int Base (in realtà la madre era sempre in giro per il mondo per le "missioni" Sea Org), i 4 bambini furono mandati a vivere al "Ranch", una proprietà nel deserto californiano a una 40ina di minuti dalla Base. Essendo i primi arrivati, dovettero risistemare e restaurare la proprietà: ragazzini dai 6 ai 16 anni impegnati in duri lavori di manutenzione edifici e terreni, costruzione di muretti, piantumazione ecc. sotto la supervisione di una manciata di adulti. La mattina si lavorava, il pomeriggio si faceva scuola applicando la "tech di studio", la sera si studiavano le "scritture". Le visite dei genitori (più che altro del padre, perché la madre era sempre via) consistevano in un paio d'ore la domenica mattina. Jenna era abbastanza privilegiata rispetto ai compagni (da notare che restò al Ranch dai 6 ai 12 anni) in quanto veniva portata a Int il sabato sera e rientrava al ranch la domenica dopo mezzogiorno. Poteva dormire nell'alloggio dei genitori, anche se loro non c'erano praticamente mai.

I rapporti di affetto più significativi della bambina erano le sue amichette del Ranch. Jenna e una di loro tentarono la fuga ad appena 7 anni, in bicicletta. Furono riacchiappate immediatamente e punite severamente.

Jenna firmò il contratto da un miliardo di anni con la Sea Org a 12 anni. Frattanto la madre era stata trasferita a Flag (il marito restava a Int) e Jenna fece due lunghe permanenze in Florida dalla madre durante le quali, pre-adolescente, frequentò corsi Scientology particolarmente impegnativi, inadatti alla sua età. Fu punita in più occasioni perché non riusciva a capire i concetti che stava studiando.

La madre era una dirigente di altissimo livello e a Flag viveva nel lusso. Quello stile di vita completamente diverso a quanto Jenna aveva conosciuto fino a quel momento (la vita al Ranch era parecchio dura, non solo per il pesante lavoro fisico, ma anche per le condizioni spartane, l'indottrinamento intensivo, la mancanza di tempo per giocare, il clima delatorio istillato fin da bambini e, soprattutto, la lontananza dei genitori e di adulti emotivamente significativi), le fece decidere di voler diventare una auditor di Flag. Entrò in addestramento ancora pre-adolescente (prima Cadet Org, poi CMO).

La madre, che viveva ormai da anni in Florida, lontana dal marito e dai figli (tutti in California), aveva frattanto iniziato una relazione extraconiugale, cosa non tollerabile. Le cose precipitarono del tutto quando il suo compagno (Don Jason) fece "blow".

La donna venne riportata a Int e destinata a un periodo di rieducazione sul RPF. Avrebbe voluto lasciare la Sea Org, ma Jenna la convinse a restare e terminare il programma. Lei però, ancora ragazzina, restò in Florida da sola perché ancora in addestramento.

Negli anni successivi la madre terminò l'RPF e si rimise con il marito (padre di Jenna). Frattanto il fratello Justin aveva lasciato la Sea Org ed era stato dichiarato "Persona Soppressiva".

Nel 2000 anche Ron Miscavige Jr. e la moglie decisero di lasciare la Sea Org. Poiché si trattava del fratello di Miscavige, quell'uscita rischiava di trasformarsi in un grosso "flap" di pubbliche relazioni. Jenna racconta che lo zio Dave e la zia Shelly volevano che anche Jenna (all'epoca 15enne) lasciasse la Sea Org assieme ai genitori, così che tutti sparissero dalla loro vista.

Ma lei, che non li vedeva da anni e che si era fatta una vita affettiva in Florida, decise di rimanere. Pensava di stare scegliendo tra una vita nel mondo "wog" (da cui era terrorizzata, perché indottrinata alla fobia fin da bambina) con i genitori da cui era separata da anni, e una vita a Flag, dove aveva tutti i suoi amici e un fidanzatino di origini italiane. Ma si sbagliava.

L'uscita dei genitori (trasferitisi in Messico) aveva fatto di Jenna un "rischio per la sicurezza" della chiesa, così venne trattenuta a Los Angeles, sorvegliata costantemente da due donne che la seguivano anche in bagno e che le impedivano di socializzare, e sottoposta a infinite "verifiche di sicurezza". A occuparsi del suo "maneggiamento" erano Marty Rathbun, sua moglie ("Mr." Rathbun) e Mike Rinder, su ordini dello "zio Dave".

Gradualmente la sua vita tornò a una parvenza di "normalità" (almeno secondo i canoni della Sea Org) e la ormai diciassettenne Jenna si innamorò - ricambiata - di un ragazzo: Dallas Hill (scientologist di seconda generazione, ma i suoi genitori non erano in Sea Org). I due decisero di sposarsi, ma - stando al suo racconto - "zio Dave e zia Shelly" cominciarono a mettere i bastoni tra le ruote. Dopo molti mesi tribolati, riuscirono nell'intento: Jenna aveva 18 anni e Dallas 22.

La storia degli anni trascorsi a Los Angeles (dal 2000 al 2005) è molto toccante. La Chiesa di Scientology fece di tutto per allontanare i due ragazzi, fino a quando Jenna si mise cavalcioni di una finestra minacciando di buttarsi di sotto se non le avessero fatto incontrare Dallas. La ragazza era esausta: per tutta la vita si era vista portar via gli affetti più cari. Sballottata continuamente fin dall'età di due anni, aveva prima perso il fratello Justin, poi le amicizie al Ranch, poi le amicizie e il fidanzatino di Flag - e nonna Loretta che viveva a Clearwater - poi i genitori. Era stata sottoposta a estenuanti verifiche di sicurezza su ogni aspetto della sua vita, anche i piu' intimi dettagli sessuali (un'adolescente!!), ora la volevano separare anche da Dallas.

In seguito Jenna e il marito vennero mandati in missione in Australia, dove restarono un anno. Per lei era la prima volta in cui poteva misurarsi con il "mondo wog", anche se le sue frequentazioni erano più che altro scientologiche. Ma si trattava di "public", gente tutto sommato libera, non dei ristretti confini delle basi Sea Org dove aveva vissuto fino a quel momento.

Richiamati in California, i due si accorsero che le condizioni di vita si erano ulteriormente irrigidite. Decisero allora di lasciare la Sea Org. Jenna (ormai 20enne) però non ne voleva sapere di sottoporsi all'auditing richiesto per la "procedura standard d'uscita" e non voleva firmare delle carte secondo lei vergognose. Ormai di auditing non ne poteva più, non lo considerava più un mezzo di aiuto, ma uno strumento di tortura.

La Chiesa di Scientology minacciò i due: o Jenna faceva accettava e si sottoponeva alla procedura d'uscita e al relativo auditing, o l'avrebbero dichiarata "Persona Soppressiva". Questo avrebbe significato dover divorziare da Dallas il quale, a sua volta, non poteva permettersi di essere "dichiarato" perché minacciato di essere separato per sempre dalla sua famiglia (genitori, fratelli, sorelle e zii, tutti public di Scientology, a cui era molto legato).

Dopo lunghe peripezie, nel 2005 Jenna e Dallas lasciarono la Sea Org. Avevano rispettivamente 21 e 25 anni. I genitori e la famiglia di lui si rifiutarono di disconnettere dalla coppia, decisero di lasciare la chiesa e unirsi agli "Scientologist Indipendenti". Jenna ritrovò anche i genitori e i due fratelli Justin e Sterling, ormai tutti fuori dalla Sea Org e "dichiarati".

Nel 2012 sono usciti dalla Sea Org anche Ron Miscavige Senior (padre di David e Ron Jr.) con la seconda moglie Becky (e Roanne Horwich, figlia di Diana Hubbard e nipote di Ron Hubbard). Shelly Miscavige non è più stata vista in pubblico dal 2007.

Nel 2004, Marty Rathbun ha lasciato la Chiesa di Scientology. Nel 2007 è uscito anche Mike Rinder (ma la moglie Jenny e i figli Taryn e J.B. - gli amici fraterni di Jenna - sono ancora in Sea Org).

Nel 2012 ha lasciato la Sea Org anche Tommy Davis (l'ex portavoce internazionale, scomparso dalla scena pubblica già nel 2009) assieme alla moglie Jessica Feschbach (la "migliore amica" di Katie Holmes, che nel frattempo ha lasciato Tom Cruise). Del 2012 anche la vicenda di Debbie Cook e del marito Wayne Baumgarten.

Nel suo libro, Jenna cita altre persone poi diventate voci critiche del movimento, per esempio Valeska Paris (che a Flag era la "cameriera" di sua madre).

Simonetta Po




Plagi, ricatti e violenze la mia vita in Scientology

Di Angelo Aquaro, La Repubblica, 7 febbraio 2013.

A 7 anni era l'erede al trono, a 16 la ribelle, a 24 la traditrice. E adesso proprio lei, la nipote del capo supremo, scrive: «Scientology è un'organizzazione pericolosa i cui valori l'autorizzano a commettere dei crimini contro l'umanità. Vuole sapere se ho paura? No, ormai non ho più paura: non appartengo più a loro. È vero, ci hanno provato in tutti i modi, io e mio marito siamo fuggiti insieme e siamo stati tormentati, provocati, inseguiti. Ma adesso che cosa possono fare di più?»

Che cosa possono fare, per la verità, Jenna Miscavige Hill lo racconta fin troppo bene: «Lavori forzati, lavaggi del cervello». Più che una confessione, questo "Scientology" è una bomba lunga oltre 400 pagine che la nipote di David Miscavige, il potentissimo successore di L. Ron Hubbard, lo scrittore di fantascienza e fondatore della chiesa, innesca già col sottotitolo: "Io ci sono nata. Ci sono cresciuta. Sono scappata". Ed è una bomba che negli Stati Uniti esplode, col rimbombo delle smentite, proprio mentre la Chiesa di Tom Cruise e John Travolta utilizza la vetrina del SuperBowl, lo spettacolo più televisto del mondo, 108 milioni di spettatori, 4 milioni di dollari ogni 30 secondi di pubblicità, per lanciare l' ultimo spot.

Comprensibile che Scientology sbandieri i suoi divi. Ma come spiega che tanti divi siano attratti da Scientology? «L'artista vive di introspezione quasi per definizione. Ed ecco che arriva questa religione e promette di sviluppare la mente, di potenziare le tue capacità. Per non parlare di tutti quelli pronti a dirti quanto sei bravo.».

Faceva i riti di purificazione con Lisa Marie Presley: ma nessuno badava a lei, scrive, perché tutti erano intorno alla figlia di Elvis. «Il Celebrity Center di Scientology, lì a Los Angeles, è un mondo a parte in un mondo a parte». Sta dicendo che i divi non sanno cos'è davvero Scientology? «Nessun divo, lì dentro, potrebbe mai incrociare un fedele in difficoltà, qualcuno in punizione, costretto a un trattamento speciale. Ma questa è l'ignoranza della volontà: ormai lì fuori c'è tanta informazione disponibile. E chi si spende pubblicamente per un'organizzazione non ha il dovere, prima, di conoscere la verità?».

Dicono che Katie Holmes abbia detto basta a Tom e a Scientology perché non voleva affidare la piccola Suri alla chiesa. «Che tifo che ho fatto: coraggio, tirati fuori da lì!». Si è rivista in quella bambina? Sua madre e suo padre Ron, fratello di David, che non ha figli, la fanno entrare a 7 anni nei Sea Org, l'elite dei sacerdoti dove già militavano loro. Finché, adolescente, lei "apre gli occhi" grazie a un ragazzo italiano.

«Ero cresciuta pensando fosse normale vivere lontana dai genitori. Mia madre sempre in missione, mio padre pure. E invece gli italiani, così attaccati alla famiglia. Martino diceva: io qui morirei senza mia madre». L'ha più rivisto? «L'ultima volta avevo 16 anni. È stato lui a insegnarmi a farmi tante domande, poi ci hanno separati. Spero non sia diventato un robot come tutti gli altri».

È stato suo nonno, educazione cattolicissima, ad avvicinare la famiglia alle teorie di Ron Hubbard. Era la fine degli Anni '50. «Sarà stata l'immagine liberatoria, una religione senza Dio: in Scientology, in pratica, ciascuno è dio di se stesso. Per il nonno, all'inizio, era un metodo di autoaiuto: self-improvement. Infatti. Dicono che ti insegnano a prendere il controllo della tua vita: ma alla fine sono loro a prendere il controllo della tua».

Si chiama proprio The Master, il Padrone, il film di Paul Thomas Anderson ispirato a Ron Hubbard. L'ha visto? «E m'è pure piaciuto. Dipinge bene la realtà dei primi anni. Certo molto è cambiato, l'organizzazione è diventata più complicata».

C'è chi pensa che suo zio, David Miscagive, abbia tradito l'eredità di Hubbard. «Ma no, questo no. C'era già tutto: il metodo, il trattamento, le punizioni. È Scientology in sé che non funziona». Però è lei a scrivere che Miscavige è arrivato al potere e l'ha conservato con metodi, diciamo così, poco ortodossi. Scientology potrà sopravvivere senza il suo pugno di ferro? «La gente comincia a discutere, saltano fuori le verità. Comunque non potrà restare un'organizzazione così potente».

Sono dovuti passare 5 anni dalla sua fuga per realizzare questo libro. E adesso? «Guardo mio figlio Archie che sabato fa 4 anni, la mia Winnie che ha appena 11 mesi. Io avevo 7 anni quando tutto è cominciato, Scientology si è presa la mia vita. Basta: adesso voglio guardare avanti».

E in che cosa crede, adesso, l' ex bambina che sognava il trono? «Solo in quello che vedono i suoi occhi».




La mia vita segreta dentro Scientology

Di Aleks Eror, Vice marzo 2013.

Gli adepti di Scientology non sono rinomati per la loro disponibilità nei confronti dei giornalisti. O forse lo sono, ed è solo che tutti gli scrittori che si affiliano nella speranza di fare lo scoop più grosso di sempre vengono illuminati, comprendono il vero significato del messaggio della Chiesa e decidono immediatamente che devono sedersi e cominciare a sfornare comunicati stampa fino alla fine dei tempi.

Negli ultimi anni, però, ha iniziato a emergere un rivolo di letteratura dall'interno dell'organizzazione. Jenna Miscavige-Hill, la nipote del grande capo di Scientology David Miscavige, ha recentemente scritto una biografia intitolata Scientology. Ci sono nata. Ci sono cresciuta. Sono scappata.

Ex membro dell'elitario gruppo di Scientology Sea Org, ha abbandonato la Chiesa nel 2005 e ora contribuisce alla gestione di exscientologykids.com per aiutare quelli che sono ancora incastrati nelle sue grinfie atroci. L'ho contattata per parlare della sua storia e delle esperienze risalenti al suo periodo con Scientology.

VICE: Jenna, mi puoi descrivere la tua infanzia quale adepta di Scientology?

Jenna Miscavige-Hill: I miei genitori sono entrati nella Sea Org quando avevo due anni, mentre io facevo parte dei Cadetti. Facevo quattro ore di lavori manuali al giorno e lavoravo per 35 ore alla settimana. Sono entrata nella Sea Org quando avevo 12 anni; la Sea Org è il gruppo degli adepti più dedicati, lavorano 14 ore al giorno, sette giorni alla settimana.

Che lavoro facevi nei Cadetti?

Scavavamo canali, posavamo i tubi per l'irrigazione, li fissavamo insieme, trascinavamo le rocce fuori dal letto del ruscello e costruivamo muretti di sassi. Fondamentalmente, eravamo dei paesaggisti.

Qual è lo scopo dei Cadetti??

Credo siano per lo più per scopi di indottrinamento. Ci veniva insegnato che solo i criminali prendono le cose gratuitamente e che noi stavamo facendo la nostra parte per guadagnarci i letti in cui dormivamo e il cibo che avevamo da mangiare. Si trattava di insegnarci a obbedire, insegnarci la disciplina, insegnarci a non fare domande.

E facevate cose che la Chiesa poi vendeva?

Venivamo decisamente sfruttati per il nostro lavoro.

Che cosa succedeva a chi disobbediva?

Gli altri scrivevano un "bigliettino" su di te. Le persone si denunciano a vicenda perché se non lo fai, e l'altra persona viene beccata, ti danno la sua stessa punizione. Avevi una cartella con dentro tutte le tue informazioni e a seconda di quanto era grave potevi essere destinato a mangiare solo riso e fagioli, quel genere di cose.

C'erano mai delle punizioni fisiche?

Non che io sappia. Ho sentito delle storie, ma a me non è mai successo. C'era un'unità destinata alle persone che finivano nei casini e i lavori fisici più duri erano riservati a loro. Erano fondamentalmente esclusi, non ci era permesso parlare con loro.

Perché hai deciso di passare dai Cadetti alla Sea Org?

Volevo farne parte perché pensavo che sarei stata con i miei genitori, ma poi mi è stato detto che io ero bloccata nella Sea Org della Florida e che non potevo vedere i miei genitori, che erano a 4.800 chilometri di distanza. Dai 12 ai 18 anni ho visto mia madre solo due volte e mio padre quattro, e la maggioranza di esse per meno di un'ora. L'altra ragione principale è venuta fuori quando sono andata a trovare mia mamma in Florida; era una dirigente nella Sea Org e veniva trattata come un membro di una famiglia reale.

Tu avevi gli stessi privilegi?

Non proprio. Non lo sapevo all'epoca, ma solo un ristretto numero di dirigenti di livello molto alto riceve quel genere di trattamento. Solo i più alti dirigenti come mio zio, mia mamma e pochi altri vengono trattati in quel modo.

Ci sono stati dei cambiamenti, tipo il permesso di usare internet?

Praticamente non avevamo mezzi di comunicazione; non conoscevo nessuno che non facesse parte di Scientology. Non avevamo internet, non ci era permesso guardare la televisione, solo alcune volte ci permettevano di ascoltare la radio ed era solo per 20 minuti ogni mattina.

E per quanto riguarda l'istruzione?

I bambini dai sei ai 16 anni erano tutti nella stessa classe e non c'era un insegnante a fare lezione. Se chiedevi aiuto al supervisore o non capivi qualcosa, ti dicevano di cercare nel testo la parola che non capivi. Fondamentalmente era come parlare con un robot. Quelli di Scientology pensano che l'unica ragione per cui una persona non riesce in una materia o non vuole più studiare qualcosa è perché nel testo ci sono una o diverse parole che non capisce. Devi cercarle nel dizionario e formare frasi a partire dalle definizioni.

C'erano test, voti, ecc.?

Non davano nessun diploma; non davano nemmeno crediti in modo che la gente potesse prendere un diploma in un momento successivo.

Il governo dovrebbe regolamentare quelle scuole, perché non interviene?

Non possono fare indagini su una cosa se la gente dice, "Oh, va bene, a me va bene" e i genitori lo permettono. Anche quando ne esci, ci vuole del tempo per renderti conto di tutto quello che ti è capitato. Malgrado avessi 21 anni, ci ho messo un anno per capire che la mia vita era assurda.

I tuoi genitori hanno lasciato la Chiesa prima di te, perché sei rimasta?

La prospettiva di andare in una scuola pubblica era inquietante perché ero molto indietro. Non conoscevo nessuno al di fuori di Scientology; gli adepti hanno un linguaggio completamente diverso dalle altre persone, quindi uscendo in un mondo di cui non sapevo nulla, venendo presa in giro, avendo sentito di psichiatri che ti danno medicinali, era semplicemente troppo spaventoso.

Quando te ne sei andata hai subito qualche ritorsione da parte della Chiesa?

Quando mio marito e io siamo usciti allo scoperto per la prima volta nel 2008 siamo stati seguiti per un mese da investigatori privati, sono anche scesi con un elicottero nel cuore della notte per intimidirci.

Terrificante. Che cosa volevano?

Per lo più mi gridavano contro e cercavano di convincermi a impedire la messa in onda del pezzo della ABC per Nightline dicendo che avrebbero lasciato che i miei amici parlassero con le loro famiglie.

Un ricatto psicologico, fondamentalmente.

Sì, esatto.

Tuo marito lavorava nel "Celebrity Centre" della Chiesa. Cos'è che attira le celebrità a Scientology in tali quantità?

Sono un obiettivo perché la gente è interessata alla vita delle celebrità, quindi se sente che ne parlano [di Scientology] probabilmente vorrà entrare a farne parte. Credo sia anche perché quelli di Scientology non hanno nessun culto: impari che alla fine tu sei il tuo Dio, che hai capacità sconfinate e puoi creare qualunque cosa. Credo sia quello ad attrarre le persone egocentriche. Credo si tratti di potere.

 
 
 
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