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Non luogo a procedere: Scientology e altre Onlus molestano una voce critica

Che cosa hanno in comune il Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani, l'Agenzia per lo Sviluppo del Non Profit (ASVI), il Centro Studi per lo Sviluppo e Cooperazione (Ce.Svi.C./Micro Progress), e altre Onlus assortite? Storia di una imbarazzante (per loro) quanto costosa (per me) persecuzione legale in nome di Scientology.

© Di Simonetta Po, novembre 2012

 
Nel 1955 L. Ron Hubbard, fondatore di Scientology, codificò nel suo corpo dottrinale religioso l'uso della molestia legale:
The purpose of the suit is to harass and discourage rather than win. The law can be used very easily to harass, and enough harassment on somebody who is simply on the thin edge anyway, well knowing that he is not authorized, will generally be sufficient to cause his professional decease. If possible, of course, ruin him utterly.
["The Scientologist, a Manual on the Dissemination of Material", articolo apparso originariamente in Ability-the Magazine of DIANETICS and SCIENTOLOGY from Phoenix, Arizona", Major Issue 1, pubblicato "circa mid-March 1955".]
L'istruzione dottrinale secondo cui «lo scopo di una causa è molestare e scoraggiare, piuttosto che vincere. La legge può essere facilmente usata per molestare...» ha trovato applicazione anche in Italia, nello specifico contro la sottoscritta che dal 1997 gestisce il primo (e a tutt'oggi unico) sito web italiano di informazione critica su L. Ron Hubbard e le sue numerose creature, dalla Chiesa di Scientology a Dianetics, fino ai cosiddetti "gruppi di facciata" tra cui il CCDU, Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani.

Ed è proprio del Comitato dei Cittadini per i diritti Umani e del suo legale rappresentante Roberto Cestari che voglio parlare in questo articolo. Oltre che di due Onlus presumibilmente estranee alla Chiesa di Scientology come la ASVI (Agenzia per lo Sviluppo del Non Profit), tramite il suo Presidente e legale rappresentante Marco Crescenzi, e la Ce.Svi.C. (Centro Studi per lo Sviluppo e Cooperazione [oggi Micro Progess]), tramite il suo Presidente e legale rappresentante Paolo Barletta.

Ma è meglio andare con ordine.

A metà 2006 Roberto Cestari, [1] presidente del Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani della Chiesa di Scientology, lanciò una iniziativa editoriale denominata "Perché non accada..." (oggi ribattezzata "Campagna d'opinione Pensare Oltre").

Nel comitato promotore della neonata "Perché non accada..." figuravano, oltre al CCDU di Scientology, anche tre associazioni presumibilmente non collegate alla Chiesa di Scientology: ASVI, Ce.Svi.C. (oggi, Micro Progress) e World Dance Alliance. (Qui la prima versione digitalizzata dell'opuscolo).

Vale sicuramente la pena notare che, un paio di anni prima, il solo CCDU/Scientology, nella persona del suo presidente Cestari, aveva fatto un tentativo di pubblicizzare il medesimo messaggio "Perché non accada..." con un opuscolo praticamente sovrapponibile a quello poi promosso nel 2006 da CCDU, ASVI, Ce.Svi.C./Micro Progress, WDA.

Naturalmente, se ASVI, Ce.Svi.C./Micro Progress, WDA scelgono di spendere la loro faccia a sostegno di questo messaggio all'apparenza lodevole, nulla da ridire. Lo stesso vale per i "nuovi" promotori, per i promotori "di mezzo" come la "Associazione Psicanalitica Il Tempo della Parola" o per chiunque scelga di appoggiare la campagna anti-psichiatrica della Chiesa di Scientology (per esempio Mogol, Silver, Virna Lisi, Bruno Bozzetto, Giorgio Faletti, Alfredo Castelli, ecc.)

Il discorso cambia quando oltre all'appoggio per così dire "formale", certe onlus garantiscono anche un appoggio sostanziale teso a perseguire chi si è macchiato del reato di esercizio di un diritto costituzionalmente garantito. Arriva cioè ad appoggiare anche il dettato dottrinal-religioso di L. Ron Hubbard esplicitato in apertura: l'uso del sistema legale per molestare gli "elementi scomodi".

Il 14 ottobre 2006, la sottoscritta scrisse un post su free.it.religioni.scientology in cui commentava la nascita della neonata campagna "Perché non accada...". Sottolineavo che «la campagna è stata creata dal C.C.D.U., Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani, parte integrante della Chiesa di Scientology» e che «La Chiesa di Scientology, tramite il CCDU, sta raccogliendo fondi con la distribuzione dell'opuscolo della sua campagna.»

Nel gennaio 2007,

  • Elia Roberto Cestari, «nella sua qualità di Presidente della Onlus Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani»;
  • Marco Crescenzi, «nella sua qualità di Presidente e legale rappresentante della Onlus Agenzia per lo sviluppo del Non Profit (ASVI)»;
  • Paolo Barletta, «nella sua qualità di Presidente e legale rappresentante del Centro Studi per lo sviluppo e la Cooperazione - Onlus (Ce.Svi.C.) » [in questa girandola di cambiamenti di denominazioni non va dimenticato che oggi si chiama Micro Progess];
depositarono una denuncia-querela per diffamazione contro ignoti. Denuncia basata su affermazioni non corrispondenti al vero, come vedremo.

Il testo della querela si apre con la presentazione delle tre organizzazioni querelanti, in cui si definisce il CCDU:

associazione ideologicamente collegata al CCHR, gruppo di riforma sociale fondato dalla Chiesa di Scientology
Già in questa prima frase si riscontra uno stravolgimento della realtà: il CCDU/Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani È Scientology. Si tratta infatti di una emanazione del suo dipartimento 20 (Ufficio degli Affari Speciali, OSA), il cui scopo finale è la accettazione di Scientology nella società civile.

Affermare che tra il CCDU e il CCHR/Scientology vi sia unicamente un'affinità ideologica (grassetto nell'originale) significa dichiarare all'Autorità Giudiziaria una cosa non vera (tanto che il Giudice per le Indagini Preliminari deciderà nella seduta del 7 ottobre 2010 il "non luogo a procedere" nei miei confronti).

La denuncia continua poi con l'esposizione di quanto ritenuto diffamatorio:

[intervenendo su un newsgroup, la querelata] dopo aver fatto riferimento al fatto che il CCDU è parte integrante della Chiesa di Scientology e che a suo dire - e la signora pare molto bene informata sugli interna corporis, almeno, lo vuol dare a vedere - ingloberebbe CCDU, si spingeva ad affermare:

La Chiesa di Scientology, tramite il CCDU, sta raccogliendo fondi con la distribuzione dell'opuscolo della sua campagna. [...]

L'affermazione, oltrechè completamente falsa è massimamente diffamatoria.

Il fatto di definire "completamente falsa" la frase «La Chiesa di Scientology, tramite il CCDU, sta raccogliendo fondi con la distribuzione dell'opuscolo della sua campagna» merita un paio di considerazioni. La frase non è totalmente falsa e neppure leggermente falsa, dato che:
  • all'epoca dei fatti, chi visitò una delle mostre anti-psichiatriche organizzate dal CCDU si sarà probabilmente visto offrire (come successe a me) l'opuscolo intitolato "Perché non accada..." con la richiesta di una donazione, e poiché il CCDU è Scientology, dare soldi al CCDU significa darli a Scientology;

  • I funzionari di Scientology inviarono ai seguaci una e-mail che spiegava «i concetti base di come presentare le attività del CCDU per raccogliere fondi» e specificava che «il CCDU ha a sua disposizione migliaia di copie dell'opuscolo perchenonaccada (sic) che distribuisce gratuitamente a fronte delle donazioni. Esempio: una persona ci fa una donazione di 1000€: gli doniamo 50 opuscoli 'perchè non accada'».

La denuncia-querela del 2007 era contro ignoti e andava identificato l'utilizzatore dello pseudonimo usato per inviare quel post ritenuto "massimamente diffamatorio". Le indagini della polizia postale non portarono a nulla e per ben due volte il magistrato dispose l'archiviazione. La controparte si oppose, la seconda volta perché nel frattempo erano emersi fatti nuovi: Maria Pia Gardini, nota e visibile esponente dell'associazione antisette ARIS Onlus, aveva accennato pubblicamente all'identità di chi usava quel nick.

Il fatto è già in sé parecchio grave in quanto l'ARIS Onlus sostiene di avvalersi delle testimonianze di ex membri (quale io sono) e offre loro sostegno per «affrontare i problemi causati dalle attività devastatrici» delle "sette", tra cui colloca innegabilmente anche Scientology. Dovrebbe avere come imperativo primario la protezione e il massimo riserbo su chi desidera mantenere l'anonimato, proprio per evitare i suddetti "problemi causati dalle attività devastatrici" di certi gruppi.

Cestari-CCDU, Crescenzi-ASVI, Barletta-Ce.Svi.C./Micro Progress, evidentemente (e curiosamente) fedeli lettori di free.it.religioni.scientology, si rivolsero quindi al magistrato chiedendogli di sentire Maria Pia Gardini la quale, interrogata, non poté che confermare quanto già affermato pubblicamente. [2] Quella che già in sé era stata una leggerezza inqualificabile per una esponente ARIS Onlus nel gestire informazioni confidenziali, si dimostrò per me una di quelle "attività devastatrici" di cui l'ARIS Onlus si dice esperta: la richiesta di rinvio a giudizio e quella di risarcimento danni del CCDU di 100.000 euro.

Avvalendomi del diritto di essere sentita dal magistrato, presentai documenti della Chiesa di Scientology/CCDU a sostegno del fatto che le mie non erano affermazioni diffamatorie, né che la mia conoscenza sugli "interna corporis" era solo un volerlo "dare a vedere", come sostenuto dai querelanti. Era invece fondata su documentazione interna.

Il 7 ottobre 2010, il Giudice per l'Indagine Preliminare di Milano disponeva il "non luogo a procedere" nei miei confronti.

La sentenza contiene passaggi a mio avviso molto significativi che si possono così riassumere:

  1. I documenti presentati dalla mia difesa (e non contestati dalla controparte) dimostrano:

    1. gli stretti legami tra CCDU e Scientology;
    2. che il CCDU ha effettivamente raccolto fondi con la distribuzione dell'opuscolo "perché non accada";
    3. che ciò è confermato in una «comunicazione via mail indirizzata agli aderenti della Onlus CCDU dal Presidente Elia Roberto Cestari, odierna parte civile ove, nell'ambito di un'esortazione a intensificare la propria attività di propaganda, si legge tra l'altro che l'opuscolo in questione viene distribuito "gratuitamente a fronte delle donazioni"».

  2. Quanto ritenuto "massimamente diffamatorio" da CCDU, ASVI e Ce.Svi.C./Micro Progress, non lo è affatto, in quanto non solo sostiene fatti comprovati, ma rispetta anche le condizioni di interesse pubblico e di continenza (verbale);

  3. Poiché né la ASVI né la Ce.Svi.C./Micro Progress vengono citate, non avevano motivo di sentirsi diffamate.
Ci si chiede allora per quale motivo avessero deciso di saltare sul carro scientologico della molestia legale contro i noti critici del movimento.

Va ulteriormente sottolineato che, ai primi di gennaio 2010, il PM chiese ai querelanti di tentare una conciliazione con la sottoscritta, ovvero di rimettere querela. CCDU, ASVI e Ce.Svi.C/Micro Progress rifiutarono.

Il 19 novembre 2010, il solo Elia Roberto Cestari/CCDU si oppose alla sentenza del GIP e presentò ricorso in Cassazione (ricordo che i danni richiesti ammontavano ad appena centomila euro).

Il 1 aprile 2011 la Corte di Cassazione lo rigettò, confermando la sentenza del GIP di "non luogo a procedere" nei miei confronti.

Anche la sentenza di Cassazione merita di essere letta. Partendo dalla premessa che:

Il difensore della Po ha presentato memoria, in cui sostiene che i documenti prodotti dimostrano i seguenti fatti:
  1. La Chiesa di Scientology è uno dei fondatori di CCDU;

  2. Il CCDU è inserito organicamente in questa associazione;

  3. I fini di entrambi coincidono;

  4. [Nella mail a cui si accennava sopra] il CCDU invita i destinatari a verificare cosa la Chiesa faccia per il suo tramite;

  5. La coincidenza dei fini statutari di CCDU con alcuni principi di Scientology è incompatibile con l'ipotesi che la Po, affermando che i fondi raccolti fossero destinati a Scientology, abbia accusato la CCDU di utilizzare questi fondi per scopi diversi da quelli del proprio statuto. [enfasi aggiunte]
La Suprema Corte sentenziò che il ricorso di Cestari/CCDU non meritava accoglimento, poiché:
Nelle affermazioni della Po comunque è rinvenibile la fondata accusa di una mancata trasparenza sulla procedura della raccolta, agli occhi degli eventuali sovvenzionatori. Un discredito può ritenersi realizzato, quindi, in danno dell'organizzazione che direttamente raccoglie le donazioni. La Po non prospetta assolutamente che il denaro sia destinato a fine diverso da quello prospettato, cioè dare ai minori l'aiuto che il comitato ritiene di essere in grado di fornire. Afferma, e fondatamente, che manca comunque la piena trasparenza sull'immediato percorso che sarà dato a quanto acquisito, in violazione del dovere morale di chiarezza e sincerità che vincola qualsiasi ente, quando si rivolge alla collettività e ne chiede consenso morale e sovvenzione materiale. [enfasi aggiunte]


Doveroso corollario:

  1. TUTTE le onlus devono esibire trasparenza «sull'immediato percorso che sarà dato a quanto acquisito [...] quando si [rivolgono] alla collettività e ne [chiedono] consenso morale e sovvenzione materiale.»


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    Il dato curioso che certamente non è sfuggito al lettore è che TUTTE le associazioni implicate - CCDU, ASVI, Ce.S.Vi.C./Micro Progress, ARIS (come le altre aggregazioni "antisette") - sono delle ONLUS, organizzazioni non lucrative di presunta [3] utilità sociale che godono di speciali privilegi e di danaro pubblico. Io invece sono solo una comune privata cittadina, senza privilegio alcuno, che si è trovata ad affrontare in piena solitudine "i problemi causati dalle attività devastatrici" che gli anti-sette sostengono di arginare, proprio per mano di una esponente di rilievo di una di quelle associazioni, l'ARIS Onlus, la cui utilità sociale fatico a comprendere. (Chi volesse aiutarmi a sostenere i costi della molestia giudiziaria, può cliccare qui a fianco).

  2. Se io, come moltissimi altri, ho a lungo preferito utilizzare pseudonimi per sollevare le mie critiche alla Chiesa di Scientology è perché sono a conoscenza del disposto dottrinal-religioso che impone ai seguaci del movimento di Hubbard di usare la legge per molestare eretici (squirrel), ex membri e critici. Infatti, gli eventi narrati e la documentazione allegata dimostrano che si arrivano a presentare querele fatte di nulla al fine di avviare un procedimento insussistente, mentre le spese sostenute per difendersi da accuse false e pretestuose sono sempre a carico dell'innocente messo di mezzo. [4] Il "segreto" dell'hubbardiano «lo scopo di una causa è molestare e scoraggiare, piuttosto che vincere» sta proprio qui: la legge si presta molto facilmente a questo tipo di molestie, farti spendere soldi ed energie fino allo sfinimento e, se possibile, «rovinatelo del tutto.» Presentare una denuncia costa poco o nulla, in particolare se hai uno studio legale interno, affiliato, amico. [5]

  3. Mi sarei sicuramente evitata patimenti e molte spese [6] se Maria Pia Gardini, esponente dell'ARIS Onlus, si fosse attenuta al mandato morale di confidenzialità e protezione degli ex membri e collaboratori implicito nell'offerta/richiesta di aiuto della sua associazione ARIS Onlus. Quel dovere morale di preservare il mio anonimato (come quello di chiunque altro si rivolga e/o collabori con l'associazione e voglia restare anonimo) è stato violato, esponendomi a grane giudiziarie del tutto pretestuose, eventualità di cui la Gardini era pienamente consapevole. Violazione analoga pare sia da imputare anche all'associazione consorella dell'ARIS Onlus, il CeSAP Onlus, almeno stando alla testimonianza giurata della Gardini.

    Proprio per l'appartenenza associativa di spicco di Maria Pia Gardini, per la sua notorietà mediatica, per la sua innegabile consapevolezza che Scientology tiene costantemente monitorati i nostri luoghi di discussione (lo affermò lei stessa in più occasioni), doveva essere ben consapevole che qualora avesse fatto pubblicamente delle affermazioni "ghiotte" per il movimento che lei definiva una "setta pericolosa", sarebbe potuta essere chiamata a testimoniare e che, se fosse successo, aveva il dovere di dire la verità.

    Ricordo ai più distratti che ARIS Onlus e CeSAP Onlus aderiscono al cosiddetto "FORUM delle ASSOCIAZIONI ITALIANE di RICERCA INFORMAZIONE e CONTRASTO dei MOVIMENTI SETTARI e dei CULTI ABUSANTI - in dubium veritas", referente privilegiato della "Squadra Antisette" della Polizia di Stato. Sul ruolo svolto da questo organo speciale, sui suoi costi per la collettività e sulla professionalità dei suoi referenti sono già state presentate interrogazioni parlamentari, questa è la più recente.

    Certo, a tutti è dato sbagliare, come la stessa Gardini si giustificò nell'immediato. Ma mi sarei almeno aspettata delle scuse da parte sua e soprattutto da parte dell'ARIS Onlus di cui era una visibile e mediatica esponente e con cui avevo più volte collaborato, oltre a una più che doverosa offerta di assistenza da parte del già citato "Forum delle associazioni ecc.", [7] con cui pure avevo collaborato e per cui appena pochi mesi prima avevo richiesto donazioni ai lettori di "Allarme Scientology". Non sono arrivate né le une, né l'altra.

  4. Questo procedimento si è concluso nell'aprile 2011, oltre un anno e mezzo fa, e ne ho parlato diverse volte su free.it.religioni.scientology, newsgroup costantemente monitorato non solo dai seguaci e simpatizzanti di Hubbard, ma anche dagli esponenti del mondo associazionistico antisette come sono ARIS e CeSAP Onlus. [8] Nessuno di loro, [9] e mi riferisco a TUTTE le associazioni del variegato panorama italiano, mi ha mai chiesto di vedere i documenti, di leggere gli atti ("ricerca e informazione" ?) o se avessi bisogno di una qualsiasi forma di aiuto o assistenza. Nessuno si è mai offerto di lanciare dai loro siti web una sottoscrizione per darmi una mano a coprire le ingenti spese innegabilmente derivate dalla "leggerezza" di una loro molto nota esponente.

    Viceversa, il CeSAP Onlus ha dato risalto a un richiamo elevatomi dal garante della privacy, procedimento iniziato da un aderente di Scientology in merito a una mia intervista di diversi anni prima a una ex scientologist. La donna aveva citato generalità e motivo del decesso di una OT8 molto nota all'interno del movimento. Io avevo riportato il nome puntato e il cognome per esteso, il garante mi richiamò per non avere fatto il contrario.

    Benché su free.it.religioni.scientology fosse comparsa una mia spiegazione dei fatti e nonostante il fondato sospetto che anche quell'esposto al garante fosse inquadrabile nel dettato religioso hubbardiano sulle molestie legali, il CeSAP Onlus non mi chiese mai una replica da affiancare a quel richiamo. Il che mi pare bizzarro per un ente che dice di fare molte cose a favore delle vittime di "movimenti settari nocivi" e il cui focus principale è sulle "sette" e i loro abusi.

  5. Credo di essere tra i pochi al mondo ad aver vinto fino in Cassazione una battaglia legale contro Scientology. Già questo meriterebbe i titoli in homepage di quelle associazioni che dicono di combattere i "movimenti settari abusanti". Il mio è stato un caso di accanimento giudiziario motivato dalla dottrina religiosa di Scientology, ma quelle associazioni di "ricerca e informazione" o di studio degli "abusi settari" non ne hanno mai fatto parola. Anzi, come già analizzato altrove, preferiscono segnalare me alla Squadra Antisette della Polizia di Stato perché mantengo posizioni diverse dalle loro, mi permetto di criticare apertamente il loro operato e per questo dovrei essere indagata. (Ricorda nulla?)

  6. L'elemento centrale, però, resta che oggi esiste una sentenza della Corte di Cassazione che conferma inequivocabilmente l'organicità del Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani alla Chiesa di Scientology e la «coincidenza dei fini statutari di CCDU con alcuni principi di Scientology», come hanno scritto i giudici di Cassazione. È un documento che dimostra che il CCDU non è una organizzazione laica come vorrebbe far credere agli enti che le concedono spazi pubblici. Si tratta invece di un'entità confessionale che trova i suoi fondamenti ideologici nel corpus religioso antipsichiatrico [10] della Chiesa di Scientology. Ma anche questo pare essere di assoluto disinteresse per le associazioni di "ricerca e informazione" sulle "sette" (di cui Scientology viene considerata la "regina") tant'è che in un anno e mezzo nessun loro dirigente mi ha chiesto copia di quella significativa sentenza.

  7. A dispetto di quanto evidenziato dalla Cassazione, l'Ufficio degli Affari Speciali della Chiesa di Scientology continua indisturbato a sostenere che il CCDU - Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani sarebbe un ente autonomo dalla Chiesa di Scientology, che avrebbe «un proprio consiglio direttivo e nessuno dei suoi membri è un funzionario di nessuna Chiesa di Scientology.»

    Per colmo dell'ironia, è proprio da un documento che Elia Roberto Cestari ha allegato al ricorso in Cassazione (un verbale del consiglio direttivo del CCDU), che si scopre che l'Ufficio degli Affari Speciali afferma il falso sostenendo che «nessuno dei suoi membri è un funzionario di nessuna Chiesa di Scientology». Per esempio, chi conosce quale ruolo/incarico riveste o ha rivestito fino a tempi recenti Emanuela Gobbini all'org di Milano?


Documenti allegati:


Note:

1. All'epoca, Roberto Elia Cestari era nel nel comitato scientifico di "Giù le mani dai bambini", nota campagna di farmacovigilanza pediatrica. L'aver lanciato una "campagna concorrente" portò Cestari ad essere deferito al comitato etico di "Giù le mani dai bambini" ma, prima del suo pronunciamento, Cestari rassegnò spontaneamente le dimissioni.
     Quando Cestari decise di lanciare la sua propria campagna anti-psicofarmaci, Luca Poma, co-fondatore e portavoce di "Giù le mani dai bambini", si stava allontanando definitivamente dal Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani con cui aveva a lungo collaborato e dalla Chiesa di Scientology, di cui era stato un fedele per diversi anni.

2. Su questo punto va precisato che Maria Pia Gardini aveva il dovere di dire la verità. Il problema, però, è a monte. In quanto portavoce de facto dell'ARIS Onlus, associazione asseritamente nata per aiutare ex membri e famiglie con problemi di "sette", avrebbe dovuto sapersi comportare di conseguenza e conformemente al suo ruolo.

3. Scrivo "presunta" perché per costituire un'associazione onlus serve unicamente una auto-dichiarazione e la presentazione della richiesta all'apposito registro, come spiegato qui. Le associazioni che si occupano di «attività di assistenza sociale, socio-sanitaria, beneficenza, tutela e promozione di beni di interesse storico e artistico e della natura e dell'ambiente, promozione della cultura e dell'arte» sono «considerate a solidarismo immanente, cioè il fine solidaristico si intende presunto e perseguito a favore dell'intera collettività», come spiegato qui.

4. la Cassazione, infatti, ha deciso per una "compensazione delle spese" (ognuno si paga il suo avvocato), nonostante il mio legale avesse chiesto l'addebito alla controparte. A carico del CCDU soltanto le spese del procedimento, che assommano a poche centinaia di euro.

5. Questa tattica pare essere stata utilizzata anche dalla presidente di una delle associazioni del "Forum di contrasto sette abusanti, ecc.", si veda per esempio l'articolo "Vittime di culti o di anti-cult?" in cui la Dott.sa Radoani, che fu consigliere del Centro Studi Abusi Psicologici - CeSAP Onlus (perciò una "ex membro", per restare in tema di dinamiche settarie), racconta le molte cause insussistenti presentate contro di lei dall'ex amica e presidente del CeSAP Onlus Lorita Tinelli. Tutti i procedimenti sono stati archiviati per infondatezza di notizia di reato, ma intanto la Dott.sa Radoani ha trascorso anni tra tribunali, magistrati e avvocati con grande dispendio di danaro ed energie, al punto da dover infine sciogliere la sua associazione di aiuto e assistenza alle vittime di gruppi abusanti per non rischiare di vederla implicata nei procedimenti giudiziari.
      Decisamente curioso il procedimento civile intentato dalla Dott.sa Tinelli contro la Dott.sa Radoani per la "restituzione" di beni di chiara proprietà della Radoani, oppure prestati da terzi per allestire una mostra o noleggiati allo scopo. Scrive la Radoani: «Questa ennesima denuncia mi obbligò a tre udienze (da giugno a settembre 2006) ... il giudice trovò inconsistenti, assurde e confuse le istanze della [Tinelli].» [neretto aggiunto].
      Così conclude la Radoani: «Allo stato attuale [2008] (quasi) tutte le denunce penali intentate dalla dott.sa Lorita Tinelli nei miei confronti [sei o sette] hanno avuto il medesimo esito: insussistenza della notizia di reato. Non dopo arbitraria archiviazione, ma dopo indagini effettuate. "Insussistenza della notizia di reato" significa non solo che non ho mai commesso i reati attribuitimi, ma che le notizie di eventuali reati presentate dalla signora Tinelli non esistono, sono pressoché inventate.»

6. Senza entrare nello specifico, ho dovuto mandare due volte l'avvocato a Milano e una a Roma, io stessa mi sono dovuta recare a Milano. Soltanto questi viaggi mi sono costati complessivamente diverse centinaia di euro, senza considerare gli onorari veri e propri.

7. Il CeSAP Onlus, per esempio, sostiene di essere «convenzionato con esperti professionisti (avvocati, ...) presenti su tutto il territorio nazionale, creando una valida e solida rete di sostegno ... e 'aiuto'», tanto da «accreditarsi il Patrocinio del Ministero di Grazia e Giustizia per tutte le attività ...» [pagina web consultata il 17 novembre 2012, si veda anche qui e qui]
      Dal verbale di udienza del 25 maggio 2011 presso il tribunale ordinario di Bari, (procedimento penale N. 2432/09 - P.M. 6445/06) si scopre che tale patrocinio era però limitato temporalmente ad un solo progetto [del 2004 o 2005]. Chiamata a testimoniare, la Dott.sa Tinelli afferma infatti che il CeSAP non è riconosciuto dal Ministero della Giustizia e che «abbiamo avuto per un certo periodo di tempo un patrocinio dal Ministero Giustizia, per un progetto di informazione di sensibilizzazione ... Che ora è terminato.»
Trasparenza e correttezza impongono al CeSAP Onlus di correggere il riferimento sul suo sito al patrocinio del Ministero di Grazia e Giustizia «per tutte le attività che esso svolge». Da anni quel sito afferma una cosa non vera.

8. Se ne ha conferma in questo lungo "piagnisteo" di ARIS Onlus, FAVIS Onlus, CESAP Onlus. Se ho aspettato fino a oggi a rendere pubblica la documentazione allegata è stato perché sono rimasta nella fiduciosa quanto ingenua e regolarmente delusa speranza di avere a che fare con persone di una certa levatura, oltre che nell'inutile attesa di un riscontro alle mie numerose richieste di assistenza e di risposte, che non sono mai arrivate.

9. L'unica in Italia ad averne dato notizia è stata Raffaella Di Marzio sul suo blog.

10. «Secondo la credenza di Scientology le vere cause di pazzia, crimine e guerra sono la psichiatria, le sue pratiche e i suoi metodi, tra cui gli psicofarmaci. E che per ottenere una civiltà ottimale in cui "L'Uomo sia libero di innalzarsi a vette superiori" bisogna innanzitutto eliminare la psichiatria, "eradicarla", come sosteneva L. Ron Hubbard, il fondatore di questa strana religione a pagamento. E possibilmente sostituirla con le pratiche di Scientology che si presenta sì come religione, ma che nasce quale estensione di Dianetics, la "scienza moderna della salute mentale" da cui trae teorie, convinzioni e metodologia terapeutica. [...] Hubbard era convinto e sosteneva che la sua "tecnologia" fosse l'unica e la sola in grado di operare con successo e "mani pulite" nel campo della salute mentale, e di questo sono tuttora convinti i suoi seguaci, che si ritengono "specialisti della mente". [...]

«Secondo la dottrina religiosa del movimento la malattia mentale in realtà non esiste, si tratta piuttosto di una invenzione degli psichiatri che, in combutta con le case farmaceutiche, vogliono "drogare" le masse per mantenerle schiave, dominare il mondo e fare tanti soldi sulla pelle di "cavie umane inconsapevoli".

«Agli scientologist è fatto divieto di dispensare l'auditing, venduto a caro prezzo nelle sue chiese e missioni, a chi abbia mai assunto psicofarmaci. Va da sé che la medicalizzazione diffusa toglie al mercato spirituale della Chiesa di Scientology una grossa fetta di potenziali clienti. E poiché "L'intero futuro agonizzante di questo pianeta... o il tuo destino stesso per i prossimi infiniti trilioni di anni dipendono da ciò che fai ora e qui, con e in Scientology" e che: "Questa è un'attività mortalmente seria... questa è la nostra prima possibilità di farlo in tutti gli infiniti trilioni di anni del passato", chi non "fa" Scientology non ha speranza di futuro, ed è destinato all'oblio eterno.»
(Si veda: Le campagne anti-Ritalin e anti-psichiatria... i retroscena)

 
 
 
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