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Assistenza al distacco: L'esperienza di Paul e Glen

Da alcuni interventi nel newsgroup alt.religion.scientology

Traduzione a cura di Martini.

 
 
 
 
 
 
Come ho lasciato Scientology 

Di Paul Grosswald.

6 Aprile 1996.

 
 
I miei genitori mi portatono ad un hotel dove quattro assistenti al distacco mi stavano aspettando: gli ex membri di Est Carol e Noel Giambalvo, l'ex scientologista Monica Pignotti e un altro ex scientologista che vuole rimanere anonimo. Io stavo all'"Excalibur", l'edificio della Sea Org sulla 48a Strada a New York, sede dell'Ufficio Continentale di Collegamento/Stati Uniti Orientali. Eravamo verso la fine di Marzo del 1990, appena sei settimane prima della consegna del corso "Chiave per la Vita", che era stata programmata per il Giorno di Dianetics…il 9 Maggio. Ad ogni org del mondo era stato richiesto di mandare a Los Angeles una squadra di 3 persone per prelevare il corso KTL [Key To Life - Chiave per la Vita], poi le squadre dovevano tornare all'org di provenienza e disseminare il corso al pubblico. (Non ho ancora capito perché fossero necessarie 3 persone per disseminare il corso). Io sarei stato il KTL I/C EUS…cioè sarei stato l'incaricato della supervisione di tutte le squadre di tre persone che venivano dalle org degli Stati Uniti Orientali (un incarico piuttosto prestigioso, devo dire…e pensare che offrissero questa incredibile responsabilità a uno come me - non ero neppure clear!). Ovviamente, questo significava che anche io sarei dovuto andare in California, e diventare uno dei pionieri, uno dei primi al mondo a diplomarsi sul KTL! Ed è stato il primo punto dove le 'vongole' [1] si sono tirate la zappa sui piedi. Se mi avessero mandato immediatamente all'ovest probabilmente oggi sarei ancora uno Scientologist. Ma no, all'Excalibur la maggior preoccupazione era mantenere alte le statistiche, perciò avevano bisogno che rimanessi ancora una settimana a New York per completare l'EPF (Estates Project Force). L'EPF è simile all'RPF, ma non è così severo. Tutte le nuove reclute della Sea Org devono completare l'EPF prima di diventarne membri a pieno titolo. Avrei potuto semplicemente fare l'EPF a Los Angeles, ma l'org di New York non avrebbe ottenuto i punti per le statistiche. Così mi trattennero a New York…giusto il tempo che serviva ai miei genitori per mettersi in contatto con il CAN [Cult Awarness Network] e avere i nomi degli assistenti. In realtà gli assistenti consigliarono ai miei di aspettare prima di iniziare l'intervento, temendo che la mancanza di preparazione avrebbe potuto fare un disastro. Ma i miei genitori, temendo che se fossi andato a Los Angeles non mi avrebbero mai più visto, insistettero a procedere subito. 

I miei avevano avuto il numero di telefono del CAN il 29 Marzo 1990, e l'assistenza fu programmata per il 4 Aprile 1990. Quando i miei si spaventano si muovono in fretta!! Mi dissero che avrebbero voluto uscire a cena con me prima della partenza per la California. Naturalmente John Carmichael, Presidente della CoS [Church of Scientology] di New York (e assiduo frequentatore delle conferenze del CAN) avvisò i miei che non avrei avuto tempo di uscire con loro. (I miei impegni sull'EPF mi portavano via 16 ore al giorno tra pulizia di gabinetti, vetri, tappeti…"lavoro MEST " insomma) [2].

Mamma e Papà esplosero e, con una scena che avrebbe inorgoglito John Wayne, mio padre, nell'ingresso dell'Excalibur, si piazzò davanti a Carmichael e gli disse «IO ho la MIA direttiva del Fair Game, e TU sei FAIR GAME!!!». A questo punto Carmichael gli rispose «beh, penso che possiamo organizzare qualcosa…» e alla fine decisero che sarei uscito a cena il 4 Aprile. 

Passai i due giorni precedenti l'incontro con i miei sui maneggiamenti PTS [3], che consistevano in lunghissime ore di addestramento e 'bullbaiting' [4]. Il 4 Aprile i miei arrivarono accompagnati da mia zia, che era completamente inattesa. La setta mi aveva programmato per pensare che i miei fossero SP [5], ma non mi avevano programmato contro la zia…non sapevano neanche che avessi una zia! Andammo a un hotel di Long Island, e là trovai anche Matt, il mio migliore amico, e i quattro assistenti. D'improvviso realizzai che tutto questo era qualcosa di più di una "cena", e accusai i miei di avermi rapito. Avevo la sensazione di essere caduto in un'imboscata. Uscii dalla stanza e, dalla hall dell'albergo, chiamai la Sea Org. Parlai con Chris White. Lui e Donna Loewe erano stati i miei reclutatori (c'è qualcuno in questo newsgroup che sa che fine abbiano fatto?). Chris, al telefono, non mi stava aiutando per niente. Continuava a dirmi «Che cosa farai, Paul? Che cosa farai?».

Pensai che la cosa giusta da fare fosse rimanere lì e parlare con i miei genitori e con le SP (gli assistenti), perché se avessi mantenuto la comunicazione con loro avrei potuto maneggiare la mia condizione di PTS. Sapevo che se non fossi riuscito a maneggiare la mia condizione di PTS non avrei potuto fare il corso KTL a Los Angeles, e avrei perso la possibilità di diventare KTL I/C EUS. Così decisi di rimanere.

Passai la notte all'hotel e continuai a parlare con gli assistenti anche il giorno seguente. Verso le due del pomeriggio del giorno dopo ero veramente molto confuso e sconvolto. Corsi di nuovo al telefono a gettoni e parlai con Chris White. Questa volta fu più pressante, mi disse «Perché non te ne vieni via?!» Gli risposi «Non posso andarmene, perché i miei ci rimarrebbero molto male». Non volevo che i miei si sconvolgessero più di quanto già lo fossero, perché immaginavo che la mia condizione PTS sarebbe addirittura peggiorata. Chris mi disse «Non vuoi andartene perché temi che i tuoi rapitori rimangano sconvolti?!!!»

Lo interpretai come se stare lì e continuare a parlare a questa gente fosse contro Scientology. Così decisi di lasciare l'assistenza e ritornare alla setta. 

La mia famiglia cercò di convincermi a rimanere, e quando chiamai un taxi Matt e uno degli assistenti salirono con me. Alla stazione, in attesa del treno successivo per New York, cercarono di convincermi a tornare all'hotel solo per un'ora o due. Rifiutai, ma accettai un po' della documentazione che gli assistenti mi diedero, e la lessi in treno. Arrivato all'Excalibur dove mi ordinarono di fare immediatamente rapporto all'Ufficio degli Affari Speciali, che si trova al 5° piano dell'Org di New York, sulla 46a Strada. Feci rapporto a Mo Biardi e John Carmichael. Mi trattennero fino alle 5 del mattino, obbligandomi a dire TUTTO quello che riuscivo a ricordare dell'assistenza…chi erano gli assistenti, il loro aspetto, che video avevo visto, che materiale avevo letto ecc. Credevo ancora in Scientology, ma gli assistenti erano riusciti a mettermi in testa un sacco di domande. Monica mi aveva raccontato la sua storia, di lei, di Quentin Hubbard, figlio del fondatore, che si era suicidato. Quando chiesi a Carmichael perché all'interno della chiesa non avessi mai sentito parlare della famiglia di LRH lo vidi molto a disagio. Fu ancora più a disagio quando gli dissi che gli assistenti mi avevamo mostrato i materiali di OT3. (All'epoca Carmichael era OT 7). Quando raccontai l'ultima cosa che mi aveva detto mio padre prima di andarmene, le vongole scoppiarono. Mio padre mi aveva detto «Ti amiamo incondizionatamente, e lo faremo sempre. Ma il fatto che te ne vada in giro a reclutare altra gente, e far passare ad altre famiglie quello che stiamo passando noi, per noi è intollerabile. Parleremo forte e chiaro contro questo gruppo, così per ogni persona che recluterai, noi ne tireremo fuori dieci. E passeremo il resto della vita a cercare di distruggere questa organizzazione.» 

Fui dichiarato "PTS di Tipo A" e venni espulso da Scientology. Mi sollevarono dall'obbligo di completamento del mio contratto da un miliardo di anni. A questo punto, naturalmente, non avevo altri soldi da dare così non esisteva motivo per cui impazzissero nel cercare di trattenermi. Non ero arrabbiato con loro per avermi sbattuto fuori. Ero infuriato con i miei genitori per essere stati la causa di tutto questo. Circa un mese dopo il litigio con i miei decisi di cercarmi un nuovo lavoro, e risposi ad un annuncio del Newsday, il maggior quotidiano di Long Island. Cominciai a lavorare con la Cobra (che adesso si chiama Impulse), una ditta di proprietà della Wholesale Warehouse Industries.

È uno di quegli impieghi da venditore che ti dicono ti arricchirà nel giro di pochi anni. 14 ore al giorno di lavoro, sei giorni la settimana, e ogni giorno si iniziava con una riunione che assomigliava alle adunate di Scientology. Dovevamo ripetere frasi cantilenando, e c'era questo love-bombing ed era tutto così simile a Scientology che cominciai a chiedermi se per caso non fosse una ditta della WISE (non lo è) [6].

Una settimana dopo aver iniziato il nuovo lavoro mio padre telefonò al mio capo e si insultarono, e alla fine mi licenziarono. In pratica ero stato sbattuto fuori da due "sette" nel giro di quattro settimane. Dopo l'esperienza alla Impulse i miei riuscirono a convincermi ad andare con loro da Bill Goldberg, un assistente sociale del New Jersey specializzato in casi di "sette". Quando arrivai all'incontro con Bill sapevo già che non sarei più riuscito a tornare in Scientology, perché ormai avevo appreso le tattiche dell'organizzazione e non sarei più riuscito a crederci di nuovo. Questa scoperta mi portò ad una grande depressione, ed entrai in un periodo di profonda e dolorosa ricerca interiore. Anche se sono stato nella setta per soli sei mesi, mi ci è voluto quasi un anno per guarire completamente. Ho iniziato a parlare di "sette" nell'ottobre del 1991, e attualmente faccio conferenze o rilascio interviste, in media una volta a settimana.

 
 
 
 
 
 
A proposito dell'assistenza al distacco 

Di Glen Mc. Clelland. 

1 Aprile 1995.

Nell'aprile del 1991 ero uno scientologista e partecipai ad alcune sessioni di assistenza al distacco. La prima sessione iniziò di primo mattino di giovedì 25 Aprile. Assieme ai due assistenti erano presenti anche mia sorella, uno dei miei fratelli ed entrambi i miei genitori. Questo incontro si svolse nella nostra casa di famiglia. 

Il primo incontro durò circa sei/otto ore, poi me ne andai al lavoro per qualche ora, poi a casa mia (non vivevo con i miei genitori). Il venerdì, dopo il lavoro, tornai dai miei per un nuovo incontro con gli assistenti e la famiglia. Mi trattenni la notte del venerdì. Il sabato mattina continuammo l'assistenza/discussione. Quei giorni, per me, furono pieni di sorprendenti rivelazioni su L. Ron Hubbard e la Chiesa di Scientology. I miei assistenti avevano un sacco di informazioni sulla Chiesa, la maggior parte scritte, ma anche in video. Trascorsi la maggior parte del sabato leggendo questo materiale. Continuai a leggere anche dopo che tutti i presenti se andarono a dormire, quel sabato notte.

Lessi per tutta la notte, e alla fine andai a letto verso le 7 del mattino, probabilmente appena prima che gli altri si alzassero. Sono sempre stato un 'uccello notturno'. Mi alzai nel primo pomeriggio di domenica e per qualche altra ora continuammo a discutere di Scientology. Me ne andai sotto sera sera, perché volevo tornare a casa a preparare il lavoro per la settimana entrante. La sera del lunedì, dopo il lavoro, incontrai per l'ultima volta i miei assistenti (che avevano l'aereo per l'America il martedì mattina) e parlammo ancora un po', feci domande e mi mostrarono altri documenti che avevano con loro. 

Le sedute di assistenza al distacco sono durate circa cinque giorni. Ho partecipato a questi incontri perché l'avevo deciso io, non sono stato forzato (fisicamente o psicologicamente), e men che meno rapito. Quando mi tornava comodo rimanere a casa dei miei lo facevo (le notti di giovedì, sabato e domenica). Ero libero di stare o no in compagnia degli assistenti, dei miei genitori o di chiunque altro si era interessato alla cosa, e andavo e venivo a mio piacimento. 

In quei giorni ho mangiato bene, in modo particolare a casa dei miei. I miei genitori mi hanno dato pasti particolarmente abbondanti e anche spuntini tra un pasto e l'altro. Forse c'era addirittura troppo da mangiare, quindi non si può dire che contro di me abbiano usato la tattica della privazione del cibo. In poche parole, c'era un sacco di roba. 

Quando sono stanco la prima cosa in cui ho difficoltà è concentrarmi nella lettura. Quando sono stanco non leggo bene. Durante gli incontri con gli assistenti e la mia famiglia la maggior parte delle informazioni che mi sono state presentate erano in forma scritta, e quando sentivo di non riuscire a recepire bene me ne andavo a dormire. Alcune volte ho anche interrotto gli incontri perché non volevo far tardi e risentirne poi al lavoro, il giorno dopo. Quindi non ho sofferto di privazione del sonno, né per mia scelta né a causa di influenze altrui. 

Alcuni gruppi ritraggono l'assistenza al distacco (o deprogrammazione come a volte viene chiamata) come un'azione di violenza barbarica. Il solo scopo sarebbe "far breccia nella fede" dell'individuo. Dichiarazioni di rapimenti, botte, violenza, privazione di cibo o sonno, maltrattamenti psicologici e anche stupro sono semplicemente false. 

La Chiesa di Scientology ha affermato (e dichiarato pubblicamente) che sono stato "deprogrammato". Questo, secondo la definizione stessa della Chiesa, implica che sono stato oggetto di una serie di atti barbarici, ma non è vero. La mia assistenza al distacco è consistita sostanzialmente in una discussione aperta su Scientology e L. Ron Hubbard, e la presentazione di notizie di cui non ero a conoscenza.

Ho passato la maggior parte del tempo leggendo materiali sulla Chiesa di Scientology (e la cosa per me era del tutto nuova). Infatti una discussione di questo tipo non sarebbe mai potuta avvenire all'interno della Chiesa, perché l'espressione di punti di vista negativi sugli aspetti di Scientology sono definiti, da Scientology stessa, come "natter [negative chatter - "chiacchiere negative]" e quindi inaccettabili, e perciò velocemente e metodicamente messe a tacere. 

Trovo sorprendente sentire che la chiesa insiste nel fare affermazioni sulla natura violenta e barbarica di ciò che definisce "deprogrammazione". La Chiesa continua a sostenere che sono stato "deprogrammato", anche se l'ho informata che non è stato commesso alcun atto barbarico, e ho anche più volte sottolineato ciò che in realtà è avvenuto. Sembra che alla chiesa torni comodo ignorare i miei racconti, anche se io c'ero e pertanto so perfettamente quando è accaduto. La chiesa ha scelto di ignorare il mio racconto dei fatti e preferisce adottare il punto di vista che più le fa comodo. Per farlo deve forzatamente ignorare fatti che vanno contro il suo punto di vista. 

Provo vivo stupore quando leggo le affermazioni della chiesa, quando vedo ciò che so essere la verità, e vedo la falsa natura delle affermazioni della chiesa e mi trovo ad osservare un'organizzazione che sta, come minimo, affermando il falso. Pertanto mi viene spontaneo pensare che:

 
  • o l'organizzazione pensa che le sue affermazioni siano vere;
  • oppure ha un secondo fine che la spinge a fare in modo che la gente creda a queste affermazioni.

Penso che la seconda ipotesi sia la più giusta, la vera natura delle affermazioni che fa indica quando voglia disperatamente che l'opinione pubblica abbia un'impressione negativa dell'assistenza e di chi la pratica. 

Perché a volte l'assistenza al distacco è necessaria? 

Radicata nelle credenze di Scientology c'è la convinzione che solo i criminali o i pazzi attacchino Scientology. Questa credenza è assolutamente fondamentale e per alcuni scientologisti è una certezza inconfutabile o, nel gergo della chiesa, "un dato stabile". Un attacco alla chiesa, per uno scientologista, è sinonimo di certezza che un criminale sia al lavoro. Naturalmente un attacco può avere vari gradi di durezza, e la critica che sto facendo qui, sebbene morbida al confronto di quello che si meriterebbe, sarebbe trattata come un attacco. 

La ragione principale dietro questa convinzione è che la chiesa è l'organizzazione più etica che esista, così solamente chi ha crimini nascosti può ritenerla minacciosa o pericolosa. Va da sé che chiunque attacchi la chiesa (o anche solo la critichi) ha un secondo fine che lo spinge a fermare le sue attività, e questo secondo fine è proteggere le azioni criminali non ancora scoperte. Alla chiesa fa quindi comodo mantenere questa posizione, anche se falsa, perché da questa convinzione scaturisce il suo atteggiamento probabilmente più deviante. 

Quando uno scientologista viene messo a confronto con qualsiasi tipo di critica mossa contro la sua organizzazione, generalmente eviterà di stare di fronte alla sostanza della critica, al contrario cercherà di scoprire la fonte della critica. La critica viene vista come prova di una mente malata o malvagia che diffonde informazioni malvagie (questo modo di pensare si basa sul ragionamento evidenziato prima). Pertanto non vengono prese in considerazione veridicità della critica e sue implicazioni; al contrario lo scientologista tipo cercherà in qualche modo di screditare la fonte dell'informazione.

Una volta accettato questo impianto di credenze la capacità di valutare obiettivamente una critica (e intendo la realtà basata su cose che dovrebbero preoccupare, come il fatto che L. Ron Hubbard aveva problemi di allergia che i procedimenti di Dianetics non sono riusciti a curare) è andata talmente in corto circuito che si può accettare un "maneggiamento appropriato" della critica, come descritto in precedenza. 

Discutere gli aspetti negativi di Scientology con uno scientologista è molto difficile. Per chi non conosce il modo di ragionare dello scientologista è un compito praticamente impossibile, chiedetelo a chiunque abbia assistito impotente ad un amico che si lascia mettere il prosciutto sugli occhi dalla chiesa. La maggior parte di chi è stato così sfortunato da vedere una persona cara "tirata dentro", ha provato la sensazione di qualcosa di sbagliato, e sa quanto sia difficile comunicare apertamente su cose che riguardano la chiesa; e ad ogni tentativo fallito lo scientologista si allontana. La maggior parte di chi è in questa situazione sa che c'è qualcosa di assolutamente sbagliato, ma non conosce abbasyanza bene il fenomeno per poter fare qualcosa. 

Il maggior compito dell'assistente al distacco è portare lo scientologista, o il membro di qualsiasi altra setta, a valutare in modo obiettivo le informazioni sul suo gruppo. È poi compito dell'individuo studiare il materiale e arrivare ad una conclusione. 

È mia opinione che, con poche eccezioni, tutti i membri che sono venuti a conoscenza dei fatti che circondano la Chiesa di Scientology abbiano deciso che il male è maggiore del bene e alla fine se ne siano staccati; e suppongo che sia per questo che si chiama assistenza al distacco, perché l'assistente non fa altro che presentare un impianto informativo più equilibrato di quanto la setta stessa non abbia fatto. 

Nel mio caso, una volta acquisita la consapevolezza sulle tecniche di blocco del pensiero che avevo adottato, ho deciso di rivedere le cose e ho concluso che era un modo non obiettivo di valutare le notizie. Dopo tutto, se qualcosa è vero negarlo non altera la realtà: semplicemente allontana dalla realtà. Sembra semplice, ma è facile cadere nella trappola e credere a qualcosa perché ci vogliamo credere, non perché ci sono prove che lo dimostrino. 

Quando i miei assistenti se ne sono andati non ero ancora del tutto convinto né in un senso né nell'altro, però mi era venuto un sano appetito di notizie riguardo alla chiesa, e ho cominciato a leggere sull'argomento e a valutare ciò che apprendevo. Dopo circa due o tre settimane ho detto alla chiesa che avevo deciso di dissociarmi, e volevo essere rimborsato (quando la chiesa ti vende qualcosa ti dice "soddisfatto o rimborsato"). 

Quanto accaduto da allora in poi è un'altra storia. La chiesa ha agito in modo da dimostrare ancora una volta che i soldi e la sua immagine erano più importanti di ogni altra considerazione. Ero stato acchiappato in un vero meccanismo immaginario, proprio quello che L. Ron Hubbard aveva concepito. 

 
 

Note:

[1] clams - come a volte vengono scherzosamente definiti gli Scientologist attivi. Deriva dall'affermazione di LRH, fatta nel libro "Storia dell'Uomo", secondo cui l'evoluzione della specie ci ha fatto essere molluschi, poi primati (compreso l'Uomo di Piltdown) poi umani. La nostra anima, o thetan, ha però conservato il ricordo del nostro stadio "vongolare" da cui deriverebbero alcuni dei disturbi e dei comportamenti che ci affliggono.

[2] MEST: acronimo di Materia, Energia, Spazio Tempo. Il "lavoro MEST" è perciò qualsiasi lavoro umile e materiale.

[3] Potential Source of Troubles - Fonte Potenziale di Guai: sono procedimenti disegnati per chi è in contatto con una SP - Persona Soppressiva. Lo scientologista viene addestrato a "maneggiare" i genitori critici. Un chiaro esempio lo si può leggere qui.

[4] si veda descrizione di TRs Provocato.

[5] SP:Persona soppressiva, cioè criminale.

[6] WISE: World Institute of Scientology Enterprises. Si tratta di aziende che lavorano seguendo i dettami della "filosofia manageriale" di Ron Hubbard. Per approfondire, si veda: La Tecnologia di Management di Scientology.

 
 
 
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