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Tom Cruise avrebbe dovuto salvare Scientology... non sarà invece che finirà per affossarla?

L. Ron Hubbard aveva consigliato ai suoi seguaci di reclutare personaggi celebri: sarebbero stati loro a far conoscere Scientology al mondo. All'inizio Tom Cruise sembrò un ottimo cavallo su cui puntare. Ma le sue stranezze e i suoi ripetuti divorzi hanno finito per diventare uno straordinario veicolo di pubblicità negativa per la Chiesa di Scientology.

Di © Richard Rushfield, vulture.com, 17 luglio 2012

© Traduzione di Simonetta Po, settembre 2012

 

La Chiesa di Scientology ha concesso la sua ambita Medaglia della Libertà, riconoscimento di «coraggio e determinazione esemplare... per aver donato maggior libertà all'umanità», ad appena 80 persone. Ma nei suoi 60 anni di storia, uno soltanto ha ricevuto la Medaglia della Libertà al Valore: Tom Cruise, il Golden Boy della chiesa, reclutato negli anni Ottanta e coltivato per diventare la sua migliore pubblicità. È davvero ironico che ora quella religione, storicamente nota per essere sempre pronta a sopprimere la stampa negativa con cause legali e intimidazioni, si ritrovi ora sotto un fuoco di fila di critiche - grazie soprattutto a Cruise. Un tempo il fedele più prezioso del movimento, oggi potrebbe diventare il suo maggiore handicap.

Tom Cruise entrò in Scientology grazie a Mimi Rogers, sua prima moglie e scientologist di seconda generazione (pare che, dopo il divorzio, l'attrice abbia lasciato la chiesa). Poi verso i 25 anni l'attore visse il momento più esaltante della sua carriera, trasformandosi da idolo delle adolescenti a Vero Attore Drammatico con ruoli in Il colore dei soldi e Rainman.

Secondo Inside Scientology, l'acclamato libro del 2011 di Janet Reitman, le prime sedute di auditing (il procedimento della chiesa grazie al quale i suoi membri eliminano strati e strati di bagaglio emotivo doloroso fino a diventare "clear") di Cruise furono fatte in sordina usando il suo vero nome, Thomas Mapother. Una volta presa confidenza con i procedimenti, l'attore venne indirizzato al Celebrity Centre della chiesa e finì per sviluppare un profondo legame con David Miscavige, il controverso leader ecclesiastico che conquistò il potere dopo la morte del fondatore L. Ron Hubbard, nel 1986. Secondo la Reitman, Miscavige disse ai membri del suo staff che il reclutamento di Cruise poteva «cambiare per sempre il volto di Scientology». L'attore venne quindi portato nella base segreta della chiesa, l'oasi di Gilman Hot Springs nel deserto californiano, dove avrebbe potuto immergersi negli insegnamenti dottrinali lontano da occhi indiscreti.

Cruise non diventò soltanto un membro a pieno titolo di Scientology, ma si trasformò nel suo più ardente e appassionato fedele fino al punto di credere, tra le altre cose, che la dottrina avesse curato la sua dislessia. Tuttavia, quando in quegli anni gli venivano rivolte domande su Scientology di solito non si spingeva oltre l'ammissione di farne parte, senza offrire ulteriori particolari. Durante l'ascesa alla Serie A di Hollywood, le sue apparizioni e dichiarazioni pubbliche erano tenute accuratamente sotto controllo da Pat Kingsley, la regina degli agenti dello spettacolo che mise la sordina alle pratiche religiose non ortodosse dell'attore.

Per un certo periodo le speranze di Miscavige di un "Effetto Cruise" su Scientology sembrarono ben riposte. Gli anni di luna di miele tra l'attore e il movimento furono per lui un periodo di supercelebrità e acclamazioni, per la chiesa corrispose al momento di crescita più vigorosa. L'elusiva organizzazione non rende pubbliche le cifre del suo seguito (la chiesa ha variamente affermato di avere tra gli 8 e i 20 milioni di fedeli), ma ad ogni modo negli anni '90 ebbe una forte espansione e aprì centri di reclutamento in tutto il mondo.

Quel periodo vide anche aumentare la consapevolezza del marchio Scientology grazie a una campagna di PR "bastone e carota". Da un lato, un corteo di fedeli celebri guidati da Cruise (in compagnia di John Travolta, Kirstie Alley e Jenna Elfman) davano alla chiesa un volto glamorous e piacevole. Dall'altra, un attivo programma di disincentivazione - fatto di cause legali, molestie e, a detta di alcuni, intimidazioni fisiche - sopprimeva qualsiasi analisi negativa dell'organizzazione.

Considerando le dimensioni del movimento e il suo profilo in ascesa, lo scrutinio dei media fu veramente sporadico. Nel 1990 il Los Angeles Times pubblicò un'inchiesta in sei parti, la prima vera investigazione giornalistica dell'era post-Hubbard. Un articolo sul reclutamento elencava dieci membri celebri, ma non faceva alcun riferimento a Cruise, che all'epoca era forse ancora nelle prime fasi di indottrinamento. In seguito i giornalisti che lavorarono all'inchiesta affermarono di aver subito serie molestie dalla chiesa, uno lamentò addirittura l'omicidio del suo cane. Nel 1996, un giornalista della rivista Spy si infiltrò in Scientology per un articolo e pubblicò il primo racconto sulle sue procedure di indottrinamento. Nel 1991, l'articolo di copertina di un numero di Time mise l'accento sulle finanze della chiesa, definite «una truffa globale». In risposta, la chiesa citò in giudizio la Time Warner chiedendo un risarcimento di 416 milioni di dollari. La causa fu archiviata cinque anni dopo, ma pare che all'editore la difesa sia costata 3,7 milioni.

La chiesa riuscì subito a farsi conoscere per le sue tendenze litigiose e nei successivi dieci anni e mezzo il timore di campagne e cause simili dissuase molti giornalisti dall'avvicinarsi all'argomento. In tutti quegli anni il movimento galleggiò liberamente nello spazio pubblico, visto sì come bizzarro, ma non più strano dei vari Est, Bikram yoga o qualsiasi altra moda quasi-spirituale di cui Hollywood regolarmente si invaghisce.

Poi la chiesa spinse sull'acceleratore. Stando alla Reitman, Miscavige si sentiva frustrato dall'indifferenza della Kidman - che frattanto aveva spostato Cruise - verso Scientology. Nei due anni che la coppia trascorse in Inghilterra, virtualmente segregata sul set di Eyes Wide Shut di Stanley Kubrick (1999), Miscavige era molto contrariato dal distacco dell'attore, sia emotivo che fisico. Nella chiesa si diceva che fosse stato lui ad architettare il divorzio della coppia, usando il potere che Scientology ancora esercitava su Cruise per allontanarlo dalla moglie. Ma, cosa ancora più dannosa, pare che dietro il licenziamento della storica agente di Cruise - la leggendaria Pat Kingsley - ci fosse proprio Miscavige, che suggerì una persona più sensibile alle richieste di Scientology: LeAnne DeVette, fedele della chiesa e sorella di Cruise.

Ne seguì la prima, vera debacle di una carriera fino a quel momento luminosa. Nel 2005 il tour pubblicitario dell'attore per La guerra dei mondi si trasformò in un disastro epocale, culminato nella madre di tutte le disgrazie: l'attore declamò il suo amore per Katie Holmes saltellando sul divano di Oprah. Messa da parte la Kingsley, scomparve anche ogni reticenza di Cruise a fungere da uomo-immagine di Scientology. Cominciò a usare le interviste non solo per tessere le lodi di Scientology, ma anche per propagandare molte delle sue cause controverse; in un'occasione redarguì severamente (e pubblicamente) Brooke Shields che aveva detto di avere assunto degli psicofarmaci per vincere la depressione post-partum. Cruise si fece megafono della dottrina [antipsichiatrica] Scientology e tuonò che riconoscere qualche merito agli antidepressivi era "irresponsabile".

La reazione del pubblico spaziò dall'orrore all'ilarità. Cruise venne bersagliato dalla peggior stampa di tutta la sua carriera e divenne presto lo zimbello dei media. Pare che anche Steven Spielberg fosse scocciato con l'attore, che aveva indebolito la campagna pubblicitaria del loro film. Il fallout investì anche la chiesa con la prima grande ondata di attenzione negativa. Uscirono innumerevoli articoli sul tendone Scientology che Cruise aveva voluto sul set di La guerra dei mondi, sotto cui venivano offerti alla troupe libri e "assistenze" (massaggi) di Scientology. Poi fu il turno dell'intervista a Today e la reazione rabbiosa di Cruise al padrone di casa Matt Lauer, che gli faceva domande sulla sua campagna anti-psichiatrica («Matt, Matt, non sai nemmeno... sei uno stolto»). Lo sguardo intenso di Cruise, il suo vero marchio di fabbrica, non parve più tanto sexy, ma piuttosto quello di un fanatico.

Lo sposalizio così palese tra il celebre volto di Cruise e gli insegnamenti più controversi di Scientology dette corpo ai racconti sulle stranezze del movimento. Ora non si trattava più soltanto di religione, era materiale per i giornali di intrattenimento, che il pubblico trova sempre di grande fascino. Ma era soprattutto gossip, con quei pronunciamenti super-esuberanti di amore infinito per Katie Holmes, la sua nuova fiamma (di 16 anni più giovane). Anche il modo di contraccambiare della giovane innamorata, così inespressivo e robotico, non fece che nutrire la deliziosa teoria che Scientology fosse una setta e che anche lei ne fosse prigioniera. I siti di gossipe di notizie cominciarono a indagare su Scientology e ben presto i disastri di PR cominciarono a susseguirsi senza sosta. Con Scientology sotto attacco, anche i critici del movimento cominciarono finalmente ad essere ascoltati, mentre altri trovarono il coraggio di farsi avanti. Il nutrito gruppo di voci critiche arrivò a comprendere anche il secondo e il terzo in comando della chiesa, fuoriusciti rispettivamente nel 2004 e nel 2007. I ranghi degli ex membri di Scientology si ingrossavano, erano persone che parlavano e che venivano finalmente ascoltate, che alzavano il velo di paura sotto cui avevano vissuto. Nel 2005, South Park dedicò un episodio alle credenze segrete di Scientology, presentandole come un sistema scaturito da fantascienza di pessima qualità.

Ma il peggio doveva ancora venire. Su YouTube venne postato un video prodotto dal movimento in cui Cruise discuteva fanaticamente di Scientology e nel 2008, quando la Chiesa di Scientology cercò di farlo togliere dalla Rete, il gruppo hacker Anonymous le dichiarò guerra. Da allora non ha mai smesso di procurarle imbarazzo. Nel 2009, una serie di articoli del St. Petersburg Times evidenziò tra le altre cose i maltrattamenti fisici di Miscavige ai suoi staff, la spietata campagna di pressione contro l'IRS per ottenere l'esenzione fiscale e le responsabilità della chiesa nella morte di una fedele ribelle, deceduta nella stanza di un albergo (di Scientology) dopo un soggiorno di 17 giorni. Infine, nel 2011 anche l'élite dei media salì a bordo con un articolo del New Yorker dedicato al viaggio in Scientology del regista e sceneggiatore premio Oscar Paul Haggis e alla sua decisione di uscire dal gregge.

E ora il divorzio di Tom e Katie.

Fin dall'inizio della loro relazione, che sembrò iniziare in modo tanto naturale quanto potrebbe esserlo la conquista ostile di un fortino, l'opinione diffusa fu che nella coppia vi fosse qualcosa di strano. Fioccarono speculazioni che si trattasse di un matrimonio combinato o falso, con teorie diffuse che la povera Katie Holmes fosse stata in qualche modo corrotta, oppure costretta, oppure plagiata. La ora dilagante sfiducia in Scientology colorò i ritratti di quella relazione a un punto mai raggiunto nel matrimonio Cruise-Kidman. Sì, anche su di loro c'era stato gossip ma, statisticamente parlando, non di un livello superiore a quello delle normali risatine sui matrimoni che a Hollywood si sussurra siano una bufala. TomKat sono andati oltre la norma, fino a diventare un racconto di complotto molto più esteso e nefasto.

Con il tavolo così apparecchiato, il divorzio è diventato il finale perfetto della favola: una Principessa illusa cade vittima di forze oscure, viene tenuta prigioniera nella gabbia dorata poi, dopo aver accuratamente architettato la fuga, scappa verso la libertà - se non per lei, almeno per il bene della figlia. Quali che siano verità o falsità della vicenda (ed è difficile districarsi tra i vari articoli dei giornali scandalistici), la favola di Grimm è il modo in cui è stato presentato il divorzio, e la stampa si è data molto da fare per ritrarre nei termini peggiori possibili il gruppo da cui "la Principessa" è fuggita.

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Se all'epoca del divorzio Cruise-Kidman Scientology veniva descritta come un complotto di tono minore, essa è stata invece centrale nei titoli sulla separazione TomKat. Al punto che Bert Fields, avvocato di Cruise, ha dovuto far pubblicare una smentita in cui ha dichiarato che: «La Chiesa di Scientology non ha assolutamente avuto ALCUN RUOLO nel divorzio. Punto.» Quale che sia la verità, alla fine il danno è fatto. Occorrerà moltissimo tempo prima che il pubblico torni nuovamente a vedere la Chiesa di Scientology come una moda delle star come un'altra. Ed è ironico pensare che Tom Cruise, il Golden Boy che doveva cambiare le sorti della chiesa, che doveva rappresentare il volto amichevole di Scientology, venga ora percepito dai più come un sempliciotto plagiato, oppure come un tenace scagnozzo della chiesa.

Con l'esodo di fedeli attualmente in corso, per esempio l'intera missione della Chiesa di Scientology di Israele che ha preso il volo, la domanda che ora ci si pone è se Scientology riuscirà a sopravvivere all'attuale crisi. Se questo si dimostrerà l'inizio della fine, allora la storia prenderà nota che il pesce più grosso della chiesa ha finito per affondare la sua nave.


Si veda anche: I matrimoni Scientology di Tom Cruise: prima di Katie Holmes si ricorse a un programma di "audizioni"

 
 
 
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