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Hubbard, la croce di Scientology e Aleister Crowley 

Alcune considerazioni.

Con una nota introduttiva di Harry, Maggio 1998.

L'affiliazione del fondatore di Scientology L. Ron Hubbard all'O.T.O. di Aleister Crowley è nota - potete rinvenire adeguata documentazione in pressoché qualsiasi biografia indipendente sulla vita di entrambi (personalmente consiglio Bare-Faced Messiah, del giornalista Russel Miller, con almeno 400 pagine dedicate alla vita di Hubbard - è possibile consultare liberamente il volume in rete, vedi i nostri links). 

Ulteriori informazioni in italiano sono reperibili in La Trappola della Libertà Totale, di Jon Atack, e al capitolo 4 de Il Re Hubbard è Nudo, un saggio di Jeff Jacobsen, alla voce "Aleister Crowley". 

Più avanti l'autore cita una celebre conferenza di Hubbard, nel corso della quale quest'ultimo dichiarava: «il defunto Aleister Crowley... mio grandissimo amico» ("the late Aleister Crowley... my very good friend", nell'originale). Questa conferenza (datata 5 Dicembre 1952) è stata successivamente incorporata in Scientoloy come nastro ("tape") n. 18 del "Corso del Dottorato di Filadelfia" (potete ascoltare in lingua inglese Hubbard in persona mentre pronuncia il paragrafo che verrà citato nel documento - avrete bisogno del programma Real Audio). 

La "croce a otto punte" di Scientology è sorprendentemente simile a quella di Crowley che vedete riprodotta qui a fianco. A questo si aggiunge che di certo Hubbard non provava simpatia per la simbologia Cristiana: in una delle sue letture datata 19 Marzo 1968, afferma che «L'uomo sulla Croce... Cristo non è mai esistito» ("The man on the Cross... There was no Christ"), per il semplice fatto che «l'intero Cattolicesimo Romano - il diavolo, tutte quelle cose lì - sono tutte parte di un 'R6'» - ovvero un "implant", che secondo la fantasiosa cosmologia hubbardiana è una sorta di suggestione ipnotica risalente a migliaia di anni fa, di cui l'uomo è rimasto vittima. Il che è in palese contraddizione con la pretesa di Scientology di costituire una «filosofia religiosa applicata» alla quale chiunque può aderire senza tuttavia compromettere la propria fede. Anche in questo caso potete verificare il passaggio ascoltando dalla viva voce di Hubbard le citazioni riportate (consultate la pagina che vi ho segnalato in precedenza, alle voci No Christ e Roman Catholicism). 

A questo punto, viene naturale domandarsi: perché mai Hubbard ha scelto per la sua «innovativa» se non «rivoluzionaria» Scientology un simbolo ricalcante la "vecchia" Croce Cristiana? (e di fatto pressoché identico alla "croce crocefissa" di Crowley, che tra le altre cose si autodefiniva e firmava "La Bestia 666" e l'"Anticristo"). 

La rivista TIME, nella sua celebre indagine di copertina su Scientology (Maggio 1991), spiega l'arcano: 
 
 

«Nel 1971, una corte federale decretò che le affermazioni mediche di Hubbard erano false e che l'auditing con l'E-Meter non poteva più chiamarsi trattamento scientifico. La risposta di Hubbard fu di trasformarsi in associazione completamente religiosa, cercando la protezione del Primo Emendamento per gli strani riti di Scientology. I suoi assistenti cominciarono a indossare collarini clericali. Furono costruite cappelle, le franchise divennero "missioni”, gli onorari diventarono "donazioni fisse” e la cosmologia da fumetto di Hubbard si trasformò in "Sacre Scritture”»
 

Nel saggio Lo Scandalo Scientology, la giornalista Paulette Cooper aggiunge: 
 
 

 «In una lettera intitolata Scientology 1970, Hubbard scrisse che Dianetics stava per essere riprogettata su base religiosa in tutto il mondo. La lettera terminava così: "Tutto questo non cambierà in alcun modo le attività delle organizzazioni. È interamente una faccenda di ragioneria e creditori
 

Jon Atack, ex membro di alto livello autore del monumentale A Piece of Blue Sky e di numerosi saggi sull'argomento, in La Trappola della Libertà Totale spiega che: 
 
 

«I "ministri" di Scientology fanno corsi di religione comparata basati su un solo libro, e apprendono una manciata di cerimonie scritte da Hubbard. L'addestramento richiede pochi giorni. Vestono un'imitazione delle insegne dei ministri Cristiani, incluso un collarino rigido e una croce simil-Cristiana»
 

Secondo la critica, Hubbard scelse dunque di adottare una croce somigliante a quella Cristiana al solo scopo di indurre il pubblico generico a ritenere a prima vista Scientology una religione, per associazione con la simbologia Cristiana largamente diffusa in tutto il mondo. 

Che cosa, difatti, meglio di una croce fa pensare a una religione? 

Lo stesso Robert Vaughn Young, ex portavoce internazionale di Scientology e membro dell'organizzazione per 21 anni, in un'articolo pubblicato dalla rivista The Quill nel 1993 ammette di aver: 
 
 

«addestrato addetti alle Pubbliche Relazioni di Scientology su come maneggiare i media usando materiale di Hubbard. Ciò comprende [...] come farla apparire una "religione"»
 

Al contrario gli Scientologist sostengono ufficialmente che il particolare tipo di croce adottato da Hubbard rappresenta le otto spinte vitali (o "dinamiche") della sopravvivenza, mentre quest'ultimo «si sarebbe, d’intesa con le autorità americane, infiltrato con successo in una organizzazione di "magia nera" [il gruppo fondato da Aleister Crowley] per distruggerla» (Massimo Introvigne). 

Mi chiedo come sia possibile pensare un solo momento che il Governo Americano abbia conferito a una persona squalificata come Hubbard un simile incarico (a che titolo, poi?) 

Ricordo brevemente che all'epoca il futuro autore di Dianetics e fondatore di Scientology era un illustre sconosciuto scrittore di racconti di fantascienza, che pubblicava su riviste popolari, non certo un ufficiale del Governo, il quale per di più dichiarava di soffrire di problemi mentali e «alla fine del 1947 (nel '45 aveva conosciuto Parsons, il protetto di Aleister Crowley) chiese aiuto all'Associazione dei Veterani per avere cure psichiatriche» (indagine del Los Angeles Times, Giugno 1990). 

Massimo Introvigne (è fondatore e direttore del Centro Studi sulle Nuove Religioni, associazione votata a un'analisi del fenomeno - cosa per altro facilmente verificabile esaminandone la produzione - fortemente sfavorevole alle posizioni di quanti vengono definiti collettivamente "movimenti anti-sette"), ricordando il coinvolgimento di Hubbard nel'Ordo Templis Orientis osserva: 
 
 

«Queste attività di Hubbard [...] sono state utilizzate da numerosi nemici della Scientologia per sostenere che il suo fondatore era stato in qualche modo coinvolto nella "magia nera" e nel satanismo. Gli Scientologi hanno potuto dimostrare - documenti alla mano - che Hubbard faceva in realtà il doppio gioco: lavorava per la polizia di Los Angeles (e forse anche per i servizi dell'Esercito americano) che gli avevano chiesto di sorvegliare a quali strane attività esattamente si dedicasse uno scienziato [Parsons, il protetto di Crowley] che lavorava a progetti vitali per la difesa militare del paese. 

[...] 

La studiosa danese (ostile alla Scientologia) Helle Meldgaard [...] ha accusato la Scientologia di "avere cercato di nascondere i collegamenti di Hubbard con il grande occultista Crowley", e un atteggiamento difensivo è comprensibile se si considera la fama di "mago nero" e di satanista che continua a circondare Crowley ancora ai nostri giorni». 

 
(Indagine sul Satanismo, Massimo Introvigne, pag. 258 - neretto aggiunto)
 
 
Certo vi sarebbe motivo di preoccuparsi qualora i «documenti degli Scientologist» a cui fa riferimento Introvigne fossero della stessa natura e qualità di quelli usati da "gruppi di facciata" come il CCHR su riviste dell'organizzazione come Freedom Magazine (i cui siti ufficiali vi consiglio vivamente di visitare, al fine di rendervi conto di persona della bontà del materiale pubblicato) per screditare psicologi, psichiatri, giornalisti, governi e quant'altri critichino Hubbard e l'operato della sua multinazionale. 

Se è vero che il fondatore di Scientology, tra una rivista di pulp fiction e l'altra, «lavorava per la polizia di Los Angeles (e forse anche per i servizi dell'Esercito americano)», allora non vedo perché non convenire bonariamente con gli Scientologist sul fatto che questi sia stato anche «il più grande umanitario del Ventesimo Secolo» e l'inventore della «più avanzata scienza sulla mente esistente», o altre bizzarre affermazioni tratte dai materiali promozionali di un'organizzazione che opera a pieno titolo nel "mercato delle religioni", ed evidentemente non può permettersi cattive pubbliche relazioni derivate da un eventuale accostamento del suo fondatore a un personaggio come Crowley. 
 
In realtà, ritengo che non vi sia niente di male che Hubbard abbia frequentato l'O.T.O. di Aleister Crowley: fa semplicemente parte del variegato percorso formativo dell'uomo. Non sarò certo io a biasimarlo. Tuttavia, tirare in ballo la Polizia, l'Esercito e le autorità Americane per giustificare una scomoda frequentazione di qualche tempo, mi pare eccessivo. Peraltro, come si ricorda più avanti nel corso del saggio, Hubbard mostrava di essere «un personaggio complesso, naturalmente curioso». 

Massimo Introvigne - il quale, pur presentandosi comunemente come un "sociologo delle religioni" sopra le parti, non rinuncia tra parentesi a definire «ostile» la dottoressa Helle Meldgaard e inequivocabilmente «nemici» quanti dubitano della versione ufficiale fornita da un'organizzazione naturalmente interessata ad allontanare il più possibile da sé l'ombra di Crowley - cita come fonte di questa interpretazione pro-Scientology il suo amico Gordon J. Melton, in Thelemic Magic in America. The Emergence of an Alternative Religion, 1981. 

La scelta di quest'ultimo come riferimento attendibile non stupisce, essendo le posizioni di Melton parallele, se non coincidenti, con quelle sostenute dal fondatore e direttore del CESNUR. Basti pensare che tra gli attuali (Maggio '98) nove volumi pubblicati nella preziosa collana "Religioni e Movimenti" diretta da Massimo Introvigne, oltre a quattro opere del medesimo, compare Dai Bambini di Dio a The Family (prossimamente La Chiesa di Scientology), del sopra citato Gordon J. Melton, nella traduzione italiana curata dal CESNUR Quest'ultimo sarà presente come relatore (interverrà il primo giorno subito dopo il direttore Massimo Introvigne) alla prossima conferenza annuale dell'associazione, che si terrà a Torino dal 10 Settembre di quest'anno, nel corso della quale presenterà i volumi che ha firmato per il CESNUR (l'altro autore citato nel saggio di Introvigne, con il quale si conclude il paragrafo sulle controverse frequentazioni di Hubbard, è tale Jean-François Mayer, ospitato a sua volta nella sopracitata Collana con il suo Il Tempio Solare, e invitato alla Conferenza in veste di oratore). Inutile dire che entrambi sono membri del Consiglio di Amministrazione del CESNUR diretto da Massimo Introvigne.

Tuttavia, quel che credo non possa essere contestato - al di là della varietà delle interpretazioni possibili - è che Hubbard entrò in contatto con l'Ordo Templis Orientis del discusso Aleister Crowley, che considerava un «grandissimo amico» e la cui opera ammirava. La Croce di Scientology è sorprendentemente simile (se non identica) a quella di Crowley, e di certo il fondatore Hubbard non provava riverenza alcuna per la simbologia Cristiana, liquidando l'intero Cattolicesimo Romano come una "suggestione ipnotica" (implant) di segno negativo risalente a un antichissimo passato, negando apertamente l'esistenza di Cristo, nonostante Scientology si presenti pubblicamente come una "filosofia religiosa applicata" e insista di non prendere posizione in merito alla fede di quanti usufruiscono dei suoi corsi e servizi a pagamento.

 
 
 
 
 
 
(ringraziamo l'autore del brano che segue, il quale preferisce restare anonimo)
 
 
Sempre a proposito di sette del potenziale umano è possibile dimostrare l'affiliazione all'O.T.O. di Ron Hubbard, il fondatore di Dianetics e Scientology — probabilmente la più famosa e prosperosa setta del potenziale umano — basandoci sulla corrispondenza tra Jack Parson e Aleister Crowley, nonché sul diario magico dello stesso Jack Parson. 

Nel 1942 Parson (un ricercatore al California Institute of Technology) divenne capo dell'Agape Lodge di Pasadena in California. 

Nel Luglio del 1945 Parson scrive al suo "Amatissimo Padre" Aleister Crowley: 
 
 

«Circa tre mesi fa ho conosciuto Ron Hubbard... È scrittore ed esploratore... un gentiluomo: ha i capelli rossi, gli occhi verdi, è onesto e intelligente, e siamo diventati grandi amici. È venuto a stare con me due mesi fa, e benché io e Betty siamo ancora in rapporti amichevoli, lei ha trasferito su Ron il suo interesse sessuale. Le ero profondamente affezionato, ma non voglio controllare le sue emozioni. Benché Ron non abbia avuto un addestramento pratico nella Magia, ha un'esperienza straordinaria e una grande comprensione in questo campo. Da alcune delle sue esperienze ho dedotto che è in contatto diretto con un'intelligenza superiore, probabilmente il suo Angelo Custode. Descrive questo angelo come una bellissima donna alata, con i capelli rossi: la chiama imperatrice... È la persona più thelemica che io abbia mai conosciuto, ed è in perfetta armonia con i nostri princìpi. È inoltre profondamente interessato alla fondazione del Nuovo Eone. 

Suo figlio, John» 

 
(John Symonds, La Grande Bestia. Vita e magia di Aleister Crowley, op. cit., pp. 469-471)
 

Parson e Hubbard desideravano compiere l'impresa più grande, l'incarnazione di Babalon, la Donna Scarlatta che cavalca la Bestia dell'Apocalisse: 
 
 

«Poi venne a parlarmi uno dei sette Angeli, che avevano le sette coppe e mi disse: "Vieni, ti farò vedere la condanna della gran meretrice, che è assisa sopra le vaste acque, con la quale hanno fornicato i re della terra, e che ha inebriati gli abitanti della terra col vino della sua lussuria". E mi trasportò in ispirito in un deserto. E vidi una donna seduta sopra una bestia di color rosso scarlatto, coperta di nomi blasfemi, con sette teste e dieci corna. 

La donna era vestita di porpora e di scarlatto, tutta adorna di oro, di pietre preziose e di perle; essa teneva in mano un calice d'oro ricolmo di abominazione e d'immondenza della sua lussuria. E sulla sua fronte un nome misterioso: "Babilonia la grande, la madre delle meretrici e delle abominazioni della terra". E vidi questa donna inebriarsi del sangue dei santi e dei martiri di Gesù, e fu preso da grande stupore nel vederla» 

 
(Giovanni - Apocalisse 17,1-17,7)
 

Lo scopo era la creazione dell'homonculus, vale a dire, come insegna Crowley nella De homunculo Epistola
 
 

«Una perfetta forma umana, con tutti i poteri e i privilegi dell'umanità, ma con l'essenza di una particolare forza scelta, e con tutte le conoscenze e il potere di questa sfera; e questo essere è una tua creazione e servitore; per lui sei il solo Dio e Signore, ed egli dovrà 
servirti» 
 
(Massimo, Introvigne, Il cappello del Mago, op. cit., p.275-276)
 

Occorreva trovare la donna adatta, ingravidarla e, tramite una serie di rituali, determinare l'incarnazione nel feto di Babalon, l'Anticristo. 

Parson iniziò con l'appropriato rituale dell'ottavo grado (chiamato De Nuptiis Secretis Deorum cum Hominibus, "matrimoni segreti fra gli dei e gli uomini"). Il rituale consiste sostanzialmente in una "masturbazione magica" (in pratica Parson si masturbava concentrando la sua immaginazione sulla figura della Grande Dea. L'atto veniva compiuto in presenza di Hubbard che fungeva da "scriba" e da medium, riferendo ciò che avveniva sul piano astrale. Il seme (chiamato "Offerta") veniva conservato in un talismano "appositamente preparato per tale pratica. 

Il rituale si prottrae per undici notti consecutive. 

Il 14 Gennaio del 1946, sembra produrre i suoi frutti: nel suo diario magico, Parson racconta che videro una luce giallognola alta sette piedi. Parson brandendo la spada magica la fece sparire mentre Hubbard colpito al braccio rimase con la mano destra paralizzata per tutta la notte. 

Il 18 Gennaio Parson incontrò la ragazza adatta (Marjorie Cameron). 

Quando Crowley riceve la notizia dell'avvenuto incontro con lo spirito elementale afferma: 
 
 

«Sono molto interessato a quanto mi hai scritto circa il tuo spirito elementale perché da un po' di tempo mi adoperavo per intervenire personalmente in tuo favore. Vorrei tuttavia ricordarti l'aforisma di Lévy: "L'amore del Mago per queste cose è insensato, e possono provocare il suo annientamento"» 
 
(John Symonds, La Grande Bestia. Vita e magia di Aleister Crowley, op. cit., p. 471)
 

Iniziarono i rituali del IX grado con Marjorie Cameron, alla presenza di Hubbard che fungeva da chiaroveggente. 

In un'altra lettera di Parson risalente a questo periodo leggiamo: 
 
 

«Non possono descriverle niente. Sono vincolato dalla massima segretezza. Ho avuto l'esperienza più importante e più devastatrice della mia vita tra il 2 Febbraio e il 4 Marzo. Credo che sia il risultato delle operazioni del IX grado compiute con la ragazza che ha risposto al mio appello allo spirito elementale. Sono stato in contatto diretto con Qualcuno che è Santissimo e Bellissimo, come si dice nel Liber Legis

Per il momento non posso scriverne il nome. Le prime istruzioni le ho ricevute attraverso Ron [Hubbard], il veggente. Le ho eseguite alla lettera. C'era un desiderio per l'incarnazione. Non conosco ancora il veicolo, ma verrà a me portando un segno segreto. Io devo essere il guardiano, l'istruttore, la guida, per nove mesi: poi l'essere verrà liberato sul mondo. È tutto quello che posso dire per ora...» 

 
(J. Symonds, La Grande Bestia. Vita e magia di A. Crowley, p. 471)
 

Crowley rimane sconcertato dalla affermazioni di Frater 210 (Parson) e risponde: «Credevo di possedere un'immaginazione molto morbosa, più di chiunque altro, ma a quanto sembra mi sono sbagliato. Non riesco a immaginare ciò che tu intendi dire...» 

A Frater Saturnos, Crowley fece sapere: 
 
 

«A quanto pare Parson o Hubbard o qualcun altro sta producendo una specie di bastardo magico. Mi sento venire le convulsioni, quando penso all'idiozia di quegli zotici» 
 
(Id., ibid., p. 471)
 

Hubbard finirà con scappare con l'amante di Parson (Betty) a bordo dello yatch di quest'ultimo. 

Gli Scientologist sostengono che Hubbard stesse lavorando per la polizia di Los Angeles. In una lettera al Sunday Times (23 Dicembre '69) Ron Hubbard affermava che aveva «salvato una ragazza della quale si servivano. Il gruppo di maghi neri si disperse e fu distrutto; e non ha mai potuto rimettersi dal colpo». 

Nel '49 Parson pronuncia il Giuramento dell'Abisso e prende il nome di Belarion Armiluss Al Dajjal Anticristo (Id., ibid., p. 472), scrive anche un Manifesto dell'Anticristo con il quale esalta il culto di Babalon. 

Nel '52 muore in un incidente nel suo laboratorio chimico (a Parson è stato dedicato un cratere — che prende il suo nome — sul lato oscuro della luna, per i suoi contributi ai progetti spaziali americani). 

C'è anche chi afferma (John Atack) che Babalon, la Donna Scarlatta, si sia incarnata nell'organizzazione di Scientology. 

L'Anticristo Parson profetizzava (nel '49): «Di qui a sette anni Babalon, la donna scarlatta Hilarion, si manifesterà tra noi, e farà fruttificare la mia opera» (Massimo, Introvigne, Indagine sul satanismo, op. cit., p. 261) 

Scientology viene fondata nel 1954. Sempre in quegli anni Hubbard tiene una serie di Conferenze a Phoenix nell'Arizona e in altre località americane, durante le quali affermò: 

 
 
«I culti magici dell'ottavo, nono, decimo, undicesimo e dodicesimo secolo in Medio Oriente erano affascinanti. L'unico lavoro moderno che ha qualche cosa a che fare con loro è presentato in modo selvaggio, ma di per sé affascinante, ed è il lavoro scritto da Aleister Crowley, il defunto Aleister Crowley, mio grandissimo amico. Si può dire che abbia creato uno splendido oggetto estetico intorno a questi culti magici. È interessante leggere un libro — è piuttosto raro, ma si può trovare — The Master Therion di Aleister Crowley. Firmava "la Bestia", il marchio della Bestia 666"»
 

In Scientology chi realizza lo stato i Clear riceve un braccialetto nel quale è segnato un numero (i Clear sono numerati progressivamente). Lo scopo di Scientology è di creare un mondo Clear, ovvero un mondo Scientologico regolato secondo gli insegnamenti di Hubbard

 
 
 
Bibliografia 

Crowley, Aleister, The Equinox, vol. III, n. 10, Marzo 1986 

Symonds, John, La Grande Bestia. Vita e magia di Aleister Crowley, Edizioni Mediterranee, 1972 Roma 

Introvigne, Massimo,Indagine sul satanismo, Oscar Saggi, Arnoldo Mondadori editore, 1994, Milano 

Massimo, Introvigne, Il cappello del Mago, SugarCoEdizioni, Carnago (Varese) 1990 

Introvigne, Massimo, La sfida magica, Editrice Ancora Milano, Milano 1995 

Danilo Arona e Gian Maria Panizza, Satana ti vuole, Corbaccio, 1995 Milano 

Massimo Introvigne, Indagine sul satanismo, Oscar Saggi, Arnoldo Mondadori editore, 1994, Milano 

Cecilia Gatto Trocchi, Magia e esoterismo in Italia, Oscar Saggi Mondadori, Milano 1990

 
 
 
 
 
 

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