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Tommy Davis, portavoce di Scientology, registrato in segreto mentre discute di "disconnessione"

Nonostante in pubblico la Chiesa di Scientology neghi di fare pressioni sui suoi membri affiché tronchino i rapporti con le voci critiche, familiari compresi, una volta chiusa la porta dei loro uffici quelle pressioni vengono fatte, eccome. La dimostrazione è in questi nastri registrati di nascosto.

Di © Tony Ortega, 30 agosto 2011.

© Traduzione a cura di Simonetta Po, settembre 2011.

 

Il Village Voice è entrato in possesso del nastro di un incontro tra il portavoce di Scientology Tommy Davis e un certo Shane Clark, registrato in segreto nel dicembre del 2009. Scopo dell'incontro: Clark avrebbe potuto essere dichiarato "persona soppressiva" dalla Chiesa di Scientology, il che avrebbe significato che tutta la sua famiglia, composta interamente da scientologist, avrebbe "disconnesso" da lui.

Un anno prima, nel maggio 2008, durante una trasmissione della CNN Davis aveva dichiarato che la pratica della "disconnessione" non esiste. Ma in questo video è lui stesso a parlarne apertamente, tanto che a un certo punto dice: «Funziona. È ciò che salvaguarda la chiesa.»

Dopo quell'incontro Clark, 30 anni, è stato effettivamente "dichiarato" e la sua famiglia - genitori, fratello e sorella - hanno tutti disconnesso da lui, eliminandolo completamente dalla loro vita.

Il crimine di Clark? Lavorare con un uomo di nome Marc Headley, ex scientologist fuoriuscito nel 2005 che poi è diventato un critico dell'organizzazione.

Davis nel video è molto chiaro: se Clark non lascia il lavoro e non si dissocia da Headley, sarà dichiarato "persona soppressiva", o SP. Secondo la dottrina della chiesa gli scientologist dedicati non devono comunicare con persone dichiarate "SP". All'inizio, giusto per evidenziare la gravità della situazione, Davis annuncia che registrerà quel loro incontro. «Registrerò la nostra conversazione. Non so se ne eri al corrente. Lo faccio a beneficio di entrambi», gli si sente dire. Ciò di cui Davis non era al corrente, però, era che anche Clark stava registrando.

Headley, amico di Clark e ora suo ex datore di lavoro, qualche tempo fa ha consegnato quella registrazione al Village Voice. Noi l'abbiamo autenticata, trascritta e ne abbiamo ricavato degli estratti, così che ora i nostri lettori possano vedere e sentire le parole di Tommy Davis.

La settimana scorsa il Voice ha fatto numerose telefonate, lasciato numerosi messaggi e ha scritto e-mail a Davis e agli addetti stampa di Scientology per avere qualche commento su queste registrazioni. Non abbiamo avuto risposta.

Un tempo Tommy Davis era il volto stesso di Scientology, è infatti apparso nei servizi speciali fatti dalla CNN su Scientology e anche in programmi molto seguiti in Gran Bretagna e Australia. Figlio dell'attrice scientologist Anne Archer, Davis diventò portavoce capo del movimento a seguito della fuoriuscita del suo predecessore Mike Rinder, avvenuta nel 2007. Nel 2008 apparve nel programma mattutino della CNN, intervistato da John Roberts. A un certo punto Roberts chiede a Davis qualche ragguaglio sulla disconnessione, elemento dottrinale che solleva le lamentele dei critici di Scientology: «[essi] affermano che la chiesa separa le famiglie e che esiste la pratica della "disconnessione", cioè se tu sei un membro della Chiesa di Scientology... e qualcuno dei tuoi parenti o amici, o il tuo coniuge è scettico o critico nei suoi confronti, allora devi troncare i rapporti con quella persona.»

Davis risponde: «Beh, innanzitutto questo è un esempio perfetto di come Internet stravolga e distorca le cose. Non esiste la disconnessione così come lei l'ha illustrata... non esiste una direttiva in cui la chiesa ordina con chi le persone devono o non devono comunicare. Semplicemente non c'è.»

Davis ripete ciò che i funzionari della chiesa dicono pubblicamente da anni, e cioè che la direttiva di L. Ron Hubbard degli anni '60 sulla disconnessione è stata abbandonata da molto tempo. Davis però è stato contraddetto da Paul Haggis in una lettera del 2009 scritta dopo aver visto Davis alla CNN, lettera in cui il regista annunciava anche la sua uscita da Scientology: «Sappiamo tutti che quella direttiva esiste», scrisse Haggis. «Non devo nemmeno andarla a cercare tanto lontano da casa mia. Certamente ricorderai che a mia moglie fu ordinato di disconnettere dai suoi genitori... e anche se ciò le causò enorme dolore, mia moglie interruppe tutti i contatti con loro.»

Davis, figura importantissima di Scientology nel periodo 2007-2010, nell'ultimo anno sembra essere scomparso nel nulla. Non ha più fatto apparizioni TV. Daniel Miller, giornalista di The Hollywood Reporter, dice di avere comunicato con lui per e-mail per un articolo tra aprile e giugno di quest'anno. Ma salvo questo, di Davis non si hanno più notizie. Gli ex scientologist speculano che si trovi ora a "INT", l'elusiva sede generale di Scientology nel deserto, e che stia scontando qualche punizione inflittagli dal leader della chiesa David Miscavige.

Quando però nel dicembre del 2009 incontrò Shane Clark in uno dei palazzi della chiesa a Los Angeles, Davis era ancora un importante membro della dirigenza. Arrivò all'incontro assieme alla moglie Jessica Feschbach, sua collega nelle relazioni con i media.

La Feshbach è nota per il ruolo avuto nella gestione di Katie Holmes, introdotta alla chiesa dal marito Tom Cruise. È stata vista spesso con la Holmes e si dice che siano ottime amiche.

Shane Clark arrivò all'incontro con la sua ragazza scientologist, Ranna. All'epoca Clark aveva 29 anni e, nonostante avesse lavorato per la chiesa, non si considerava più uno scientologist praticante. Tutti i suoi familiari stretti, però, erano scientologist entusiasti. I genitori avevano divorziato l'anno prima ma il padre restava un membro attivo e così pure la sorella, che Clark vedeva spesso. La madre e il fratello sono nella Sea Org, organizzazione ai cui membri viene chiesto di firmare un contratto da un miliardo di anni e di tornare, vita dopo vita, per servire Scientology con immutata dedizione. Erano entrambi così dedicati che Clark non vedeva il fratello da nove anni, mentre in tutto quel periodo aveva incontrato la madre solo una volta, un paio di anni prima.

Ora Clark sapeva che forse era nei guai. Da qualche tempo lavorava per Marc Headley, fuggito da Scientology nel 2005 e che poi ha scritto un libro sulle sue esperienze, Blown for Good. Come abbiamo riferito in articoli precedenti, il fatto che Headley avesse avuto accesso a informazioni compromettenti - tra cui alcune relative al leader David Miscavige - lo rendeva fonte di grande preoccupazione per la chiesa. Headley aveva parlato di Scientology anche in Germania, dove il governo stava prendendo in considerazione l'idea di metterla al bando, e la sua ditta di produzione multimediale era diventata una specie di rifugio per quegli ex membri dello staff che, appena lasciata la chiesa, avevano necessità di trovarsi un lavoro. Headley e Claire, sua moglie, avevano anche iniziato delle cause legali contro Scientology, sostenendo che nei loro molti anni di servizio nella Sea Org erano stati costretti a lavorare per paghe inferiori al minimo salariale ( i membri della Sea Org portano generalmente a casa tra i 40 e i 50 dollari la settimana, periodo in cui arrivano a lavorare anche 100 ore). Lo scorso anno quelle cause sono state archiviate.

Come sentirete nelle registrazioni, Clark spiega che sebbene Headley, suo datore di lavoro, sia un critico pubblico della chiesa, lui non l'ha mai criticata in pubblico, anche se è in disaccordo con alcune delle sue direttive. Infatti, ancora oggi Clark dice al Voice di «non nutrire alcun rancore per gli scientologist». Mi ha raccontato di ritenere che «la maggioranza degli scientologist è composta da brava gente che sta solo cercando di aiutare il prossimo.» Il succo della discussione con Davis è molto chiaro: se Clark non lascia il lavoro e non disconnette da Headley sarà dichiarato "persona soppressiva". L'implicazione è che ogni membro attivo della sua famiglia dovrà disconnettere da lui.

«Secondo loro il fatto di lavorare con Marc, l'essere in qualche modo associato a lui mi metteva in una certa posizione e loro dovevano proteggere gli altri "dichiarandomi"», ha riferito Clark la settimana scorsa in un'intervista telefonica al Voice. «Assolutamente comprensibile. Ma essere dichiarato significava che la mia famiglia avrebbe disconnesso da me. Ed era quello il motivo dell'incontro.»

In questo primo spezzone sono già state fatte le presentazioni e Davis ha informato che sta registrando l'incontro. Notate come Davis, nel descrivere la situazione in cui Clark si trova, metta immediatamente l'accento sulla sua famiglia. E poi fa una analogia veramente sorprendente, come vedrete (Video 1).

Ora Davis ha stabilito che, dal punto di vista della chiesa, Headley è una specie di neonazista e Clark è una specie di collaborazionista (Davis tornerà su questo punto alcune altre volte).

Nel prossimo spezzone Davis cita un ampio stralcio di una direttiva di L. Ron Hubbard relativa alla dichiarazione di "persona soppressiva". In particolare - ed è la parte che Davis ripeterà diverse volte durante l'incontro - è la nozione che anche se la persona in questione non sta criticando o danneggiando la chiesa, è la sua vicinanza [associazione, contatto] con chi lo fa che, in quanto tale, giustifica la "dichiarazione di persona soppressiva".

Poi Davis spiega perché tale direttiva si renda necessaria: per proteggere chi dedica tanto del suo tempo ed energia a favore della chiesa. Nel sottolineare il punto, Davis fornisce le sue giustificazioni sul motivo per cui i membri della Sea Org conducano una vita così austera (qualcuno direbbe... di abuso) (Video 2).

Come sentirete nel prossimo spezzone, successivo di pochi minuti, Clark fa qualcosa di notevole: difende le sue ragioni. In diversi momenti dell'incontro, infatti, Clark spiega le sue motivazioni e si spinge a criticare alcune direttive della chiesa. Tenete presente che Clark è in una posizione di inferiorità - la sua famiglia è composta di persone che prendono le direttive di Scientology molto alla lettera e perciò, se la chiesa lo dichiara, sa che non vedrà più i suoi parenti (Video 3).
(Verso la fine Ranna dice che Davis è dell'Ufficio degli Affari Speciali - la branca di Scientology che si occupa di spionaggio e attività sotto copertura, oltre che sovrintendere alle pubbliche relazioni dell'organizzazione. Ma in quanto portavoce capo, Davis apparterrebbe a una branca diversa della struttura alfabetica di Scientology).

Nel prossimo audio sentirete Davis spiegare che a lui non interessa discutere della chiesa o delle sue politiche. Fornisce poi una rapidissima descrizione di come Scientology si stia espandendo in modo massiccio (un ritornello costante dei funzionari di Scientology, già ripetutamente confutato).

Davis suggerisce che i critici come Headley sono motivati unicamente dall'ingordigia (Video 4).

L'affermazione finale di Davis contiene alcuni elementi sorprendenti. Innanzitutto cerca di presentarsi in modo nobile. Dice che Scientology sarebbe "criminale" se prendesse soldi da chi non può beneficiare dai suoi servizi, e perciò non lo fa. Ma a noi viene subito in mente il famoso caso di Raul Lopez: l'uomo, che aveva subito danni al cervello e che a malapena riusciva a prendere delle decisioni in proprio, fu salassato da Scientology, che mise le mani sul risarcimento di 1,7 milioni di dollari ricevuto dall'assicurazione dopo l'incidente che lo aveva menomato.

Di nuovo sentiamo Davis che chiede ripetutamente a Clark quali siano i suoi "valori". In altre parole, Clark deve decidere se tiene veramente alla sua famiglia - perché è lui, non la chiesa, a forzare una potenziale disconnessione.

La registrazione prosegue con la discussione del caso di Marc Headley e le sue accuse di violenza alla Base INT, che anche Clark dice di avere visto con i suoi occhi quando lui stesso vi lavorava. David interviene dicendo che non è corretto discutere di quanto accaduto alla Base davanti alla ragazza di Clark, che non c'è mai stata. Davis vuole invece riportare l'attenzione su Clark e la sua famiglia e ora, nel successivo spezzone, vedrete come lui e la Feshbach comincino a costruire l'ipotesi che se Clark non vedesse più la sua famiglia sarebbe unicamente colpa sua. (Video 5).

Shane dice che non può permettersi di mollare il lavoro, e nel prossimo segmento la Feshbach gli risponde che il problema non è il lavoro, ma l'essere associato a Headley. «Stiamo parlando degli aspetti più ampi di questo tuo collegamento. Se il punto è che hai bisogno di un altro impiego, ti aiuteremo noi a trovarlo», gli dice. «Lo facciamo di continuo. Capisci ciò che voglio dire?»
Prosegue dicendo che se succede qualcosa che ha effetti negativi sulla chiesa, loro hanno il dovere di informare i membri. Ma a Clark non va giù l'idea di essere etichettato come nemico.

Nel prossimo spezzone Clark parla coraggiosamente della direttiva della disconnessione e suggerisce che la chiesa se ne liberi, in quanto è quella direttiva che le causa i maggiori problemi. Come sentirete, Davis risponde con un abile bispensiero: «Beh, dal punto di vista delle persone coinvolte nella responsabilità di distruggere quelle famiglie, riesco a comprendere come tu possa mantenere quel punto di vista.» (Video 6).

Alla fine Davis lo informa dell'esistenza di direttive secondo cui una "persona soppressiva" può rientrare a pieno titolo nella chiesa (i "gradini A-E"), di nuovo gettando la colpa della disconnessione sull'SP, non sulla chiesa.

Shane si muove sulla sedia e la registrazione è un po' disturbata, così saltiamo allo spezzone successivo in cui Davis continua a spiegare che la colpa della disconnessione ricade sull'ex membro ostinato, non su Scientology. In realtà, dice Davis, l'idea che esistano forze esterne che separano le famiglie - e che non sia invece colpa loro - è "una vera bugia" (Video 7).

In questo segmento Davis parla direttamente della disconnessione, giustificandola come un lascito di L. Ron Hubbard e come uno strumento di sopravvivenza del gruppo:

Tuttavia credo di aver detto quello che dovevo dirti. Ti ho letto le direttive chiave, ti ho letto quella che riguarda gli atti soppressivi organizzativi... LRH parla di precedenti storici e la collega ai gruppi, non solo a Scientology. C'è un motivo per cui i gruppi fanno così, è essenziale per la loro sopravvivenza. I gruppi che non lo fanno vengono distrutti. E nei 58 anni di storia di Scientology è stato dimostrato molte volte... anche se gli SP urlano che si tratta di una cosa terribile, in realtà funziona, è ciò che salvaguarda la chiesa. Basandoci su precedenti storici e in virtù del fatto che le persone collegate con dei soppressivi fanno montagne russe, non riescono ad avere guadagni [di caso] e vengono definite "fonti potenziali di guai", o fonti di guai per un qualche motivo, questa non è una direttiva che cambierà domani, la settimana prossima, quest'altr'anno o mai del tutto.
Lo spezzone successivo segue immediatamente il precedente. Davis ora sembra sempre più energico. Le ripetute obiezioni di Clark sulla natura della politica della disconnessione sembrano aver sortito qualche effetto... (Video 8).

L'ultima parte di Davis è una ripetizione: «O che sei il più testardo, ostinato figlio di puttana che io abbia mai incontrato, oppure hai un QI a due cifre. Non so veramente in quale altra lingua dirtelo. Davvero sai, dico sul serio. Ok? Va bene, vai a prenderti qualche libro di giurisprudenza, chiama un avvocato. Andare in causa non è piacevole. Davvero sai, non lo è. andare in causa non è per niente piacevole. Non ti sto minacciando, non ti sto affatto minacciando.»

Non è una minaccia legale? Ah beh, se lo dice Tommy...

Nella registrazione completa Davis continua descrivendo nel dettaglio le cause di Headley. Ma poi le accantona: «mettiamole da parte, completamente», dice. Poi si vanta del fatto che lui in realtà sta cercando di tenere unite le persone, non di separarle. «Credimi, ho rimesso in comunicazione molte più famiglie di quanto abbia mai fatto Marc.» In definitiva, Davis dice che chi sta violando la policy è Clark e che la prossima mossa spetta a lui. Come vedrete nel prossimo spezzone, Tommy porta la sua metafora neonazista in una nuova e sorprendente direzione (Video 9).

È chiaro che si è arrivati a un punto morto. «Ho detto ciò che penso e voi ovviamente pensate che io sia pazzo», dice Shane nel nastro. Ranna, la sua ragazza, si alza e se ne va. Davis sembra voler di nuovo cercare di impressionare Clark sulla floridezza della chiesa. Mette un breve video che esalta le virtù di un nuovo centro Scientology in Florida dove i membri riusciranno a salire a razzo sul"ponte" dell'avanzamento spirituale. Ma Shane gli ricorda che lui non sta più praticando Scientology. «Non credo a ciò in cui crede la maggioranza degli scientologist», gli dice.

«Dipende da te», gli risponde Davis.

Shane: «Preferirei non essere dichiarato. Sarebbe un problema per mia sorella e anche per mio padre. Ma nello stesso tempo, ho bisogno di un lavoro.»

Ed ecco l'ultimo spezzone che abbiamo selezionato... (Video 10). Nella registrazione sentiamo Shane chiudere la cerniera di una borsa e poi dirigersi verso la propria auto. Mentre se ne va telefona a Ranna e commentano l'incontro. «Dal loro punto di vista è un "mangiare questa minestra o saltare quella finestra". Nessun compromesso. Devo smettere di lavorare con Marc, punto e basta», dice Shane, che però decise di non lasciare il lavoro. Qualche mese dopo l'incontro con Davis, Clark venne a sapere che la chiesa lo aveva dichiarato "persona soppressiva". La sua famiglia interruppe immediatamente tutti i rapporti con lui.

«Prima della dichiarazione sentivo mio padre tutti i giorni», mi ha detto la settimana scorsa. «Ho discusso con lui i racconti sulle botte che dava il COB - David Miscavige. Lui non le ha mai viste.» ("COB" - Presidente del Consiglio - è uno dei modi con cui gli scientologist si riferiscono a Miscavige. L'altro è "DM"). «Prima che mi dichiarassero abbiamo discusso per mesi. Poi sono stato dichiarato e, improvvisamente, non mi ha più voluto parlare.»

Dalle registrazioni apprendiamo che Shane era stato quasi completamente separato dalla madre e dal fratello, entrambi membri della Sea Org e troppo impegnati a lavorare con orari incredibilmente lunghi per salari incredibilmente bassi (Headley sostiene che a INT lavorava più di 100 ore alla settimana per un salario settimanale di circa 40 dollari).

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«Mi hanno detto che mia madre e mio fratello non tenevano rapporti regolari con me perché erano troppo impegnati a salvare il pianeta, io non ero al loro stesso livello. Posso anche capirlo, su quel punto non mi stavano mentendo», commenta Clark. «Mia mamma è convinta che la sua missione sia più importante della sua famiglia. » Shane ritiene che la madre stia attualmente lavorando a INT, la sede vicino Hemet, California, ma non ne è sicuro. Non ha idea di dove sia il fratello.

Ora Clark è dichiarato e non lavora più per Headley, che di recente ha venduto l'azienda. Il nuovo capo di Shane è a sua volta un SP, così la sua situazione nei confronti della chiesa non è migliorata.

Ho chiesto a Clark come gli vada la vita a due anni di distanza dal paragone fatto da Davis: una specie di barista che serviva i drink alle guardie di un lager.

«Faccio ancora lo stesso lavoro. Vivo in un posto decente. Ho una nuova ragazza. Le cose mi vanno decisamente bene. Non ho nulla che la chiesa possa portarmi via. Non c'è altro che possano farmi», risponde, aggiungendo però che vorrebbe molto rivedere la sua famiglia.

 
 
 
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