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Il truffatore truffato

Settimo capitolo di Fair Game - The Incredible Untold Story of Scientology in Australia, volume del 2016 di Steve Cannane, giornalista investigativo della ABC.

© Traduzione di Simonetta Po, dicembre 2018

 

Introduzione
Il giornalista australiano Steve Cannane
Il monumento delle Otto Ore
Phillip Wearne recluta della RAAF
Wearne nel 1962
Il plagio editoriale di Wearne
TR8 - urlare a un posacenere
Probe, una delle riviste di Wearne

L'interessante libro di Cannane racconta la storia di Scientology in Australia e di quanto essa abbia inciso sulla storia globale del movimento.

Il divertente settimo capitolo ci narra di Phillip Bennet Wearne, facoltoso imprenditore di Melbourne che si era arricchito con affari poco limpidi, e che a un certo punto si innamorò di Scientology e delle sue mirabolanti promesse di miglioramento personale e di arricchimento finanziario.

Resosi conto di essere, al contrario, peggiorato sotto tutti gli aspetti, nel 1962 Wearne decise di chiedere il rimborso delle somme pagate per l'auditing. Cominciò a tempestare la sede di Melbourne e lo stesso Hubbard di lettere e telegrammi, ma il Fondatore rifiutò di rendergli il denaro.

A quel punto Wearne dette inizio a una campagna negativa contro il movimento e mise di mezzo anche il suo partito, l'Australian Labour Party. A seguito delle interrogazioni di alcuni parlamentari laburisti, lo stato di Victoria istituì una Commissione di Inchiesta che partorì un rapporto (Rapporto Anderson), a cui seguì la messa al bando di Scientology in Victoria.

La decisione politica spinse centinaia di scientologist australiani a lasciare il paese, tra cui intere famiglie che faranno la storia del movimento nei decenni successivi: i Gillham, i Pow, i Rinder, gli Starkey. L'arrivo massiccio di studenti a Saint Hill spinse il Regno Unito a negare il visto agli scientologist stranieri e a iniziare a sua volta a indagare su Hubbard e i suoi accoliti. Hubbard, sentendosi sempre più osservato e "perseguitato", creò la sua Sea Org e decise di rifugiarsi in alto mare... tutto il resto è storia. Se solo Hubbard avesse concesso il refound al povero Wearne, come gli era stato caldamente suggerito fin dall'inizio...

Simonetta Po


Capitolo 7 - Il truffatore truffato

Ogni mattina Phillip Wearne doveva prendere una decisione inconsueta alla maggioranza dei laburisti della sua epoca. Doveva andare al lavoro con la sua MG sportiva tutta bianca, oppure prendere la Jaguar? [1] L'attività di Wearne, l'Australian Trade Union Press, aveva l'ufficio di fronte alla Trades Hall di Melbourne, il palazzo dei Sindacati più antico al mondo. Questa o quell'altra delle sue automobili sarebbe comunque spiccata in una marea di Holden e di Ford parcheggiate su Lygon e Victoria street, vicino al monumento delle "Otto Ore Lavorative" nel centro di Carlton. [quartiere di Melbourne - NdT]

Il distintivo bianco e rosso del Partito Laburista Australiano (ALP) stonava un po' sul bavero del costoso abito di Wearne. Alto, scuro di capelli, ben piantato, Wearne era un uomo di Toorak [quartiere molto abbiente di Melbourne - NdT] che faceva soldi con le opinioni di Collingwood. [altro quartiere di Melbourne, uno dei più antichi - NdT]. Ai primi anni '60 la sua azienda stampava oltre 50 riviste sindacali tra cui Transport Worker, The Tanner e Retort, il periodico degli operai del gas. Wearne pubblicava anche i quotidiani ufficiali di tre sedi statali dell'ALP, The New Age (Queensland), The Western Sun (West Australia) e l'Herald (South Australia).

Sull'elenco telefonico di Melbourne del 1961, Wearne si era iscritto come Funzionario Pubblicitario dell'ALP, anche se non esisteva alcun incarico ufficiale con quel nome. Ma lui non se ne preoccupava. A 36 anni aveva già accumulato una vita intera di esagerazioni e menzogne.

Già nel 1955, la rivista Truth di Sydney lo aveva tacciato di essere un artista della truffa. Sotto il titolo "Siate cauti, non aprite il borsellino", l'imprenditore veniva additato come parte di un «nido dei più prolifici promotori aziendali di Sydney». [2] Wearne aveva lanciato una società chiamata Freehold and Brewery Properties Ltd. e chiedeva 50.000 sterline agli investitori. Ma gli unici azionisti e direttori della società erano tre altre aziende, non dei singoli individui, permettendo così a Wearne e ai suoi colleghi di non avere alcuna responsabilità in caso di sparizione dei soldi.

Nello stesso anno si parlò di lui anche in Parlamento, perché Wearne raggranellava 1000 sterline a settimana con un'organizzazione fasulla chiamata Citizen's Road Safety Council. [3] Il gruppo sollecitava donazioni a chi la confondeva con il Road Safety Council. Altra sua iniziativa fu l'istituzione del Anti-TB Information Centre. L'organismo non si interessava affatto di salute pubblica: Wearne voleva solo stampare degli opuscoli sulla tubercolosi in modo da poter guadagnare dalla vendita di spazi pubblicitari. [4]

Anche le spie gli stavano addosso. Un rapporto dell'ASIO [servizi segreti australiani - NdT] del 1962 diceva che «esistono pochi dubbi sul fatto che Wearne sia un carrierista, si potrebbe dire un truffatore, pronto ad avvicinare chiunque se solo intravede la possibilità di mettersi in tasca qualcosa.» [5]

Wearne restò coinvolto in Scientology perché pensava di farci qualche soldo. In realtà l'imprenditore di Toorak e Hubbard avevano molto in comune. La vita di entrambi aveva conosciuto la bancarotta, gli esaurimenti nervosi e i divorzi; entrambi traevano profitto da elaborate truffe. Anche il passato militare di Wearne somigliava a quello di Hubbard. Nel 1944 si era arruolato nella Royal Australian Air Force (RAAF) ma era riuscito a schivare il combattimento. Bocciato al corso della Scuola di Addestramento di Volo Elementare, non si era mai guadagnato il rispetto dei suoi comandanti. I superiori lo consideravano "superficiale", troppo "pieno di sé" e privo della "predisposizione richiesta". [6] Le similitudini non finivano qui. Come Hubbard, anche Wearne amava la fantascienza. Prima di cominciare a cimentarsi con l'editoria, scrisse e disegnò una striscia a fumetti intitolata The Legion of Space - An Inter-Planetary Adventure Strip. Ma anche la sua breve carriera di fumettista si basava su una truffa.

L'uomo aveva rubato titolo e storia, The Legion of Space, all'artista americano Jack Williamson, che poi l'aveva sviluppata in quattro libri. [7] La striscia originale apparve su Astounding Science Fiction nel 1934. La versione di Williamson venne poi pubblicata in economica nel 1947 e ristampata in forma di rivista nel 1950; a quel punto il plagio di Wearne fu smascherato e lui costretto a trovare lavoro in un altro settore. [8]

Wearne e Hubbard avevano molti tratti caratteriali simili. Ma quando si trattò dell'imprenditore di Toorak, Hubbard perse la partita. Le tipografie di Wearne non trassero beneficio dagli insegnamenti di Hubbard e l'australiano decise di imbarcarsi in azioni che avrebbero cambiato Scientology per sempre. Alla fine Hubbard scoprì sulla propria pelle i rischi del cercare di estorcere denaro a un collega artista della truffa.

Phillip Wearne aveva letto Dianetics nei primi anni '50. [9] Un amico gli aveva dato una seduta informale di auditing seguendo domande e istruzioni del libro di Hubbard. Ma a Wearne l'esperienza non era piaciuta. «L'avevo trovata decisamente traumatizzante», disse poi. «Mi fece sentire in un certo senso malato e l'abbandonai subito.» [10]

Anni più tardi, quando un intraprendente giovane scientologist gli disse che poteva aiutarlo ad aumentare i suoi profitti, Wearne cambiò idea. In gennaio 1958 Roger Meadmore si presentò senza appuntamento alla porta dell'imprenditore. La visita gli era stata suggerita da un amico comune. Meadmore disse a Wearne che «grazie alle sue ricerche in psicologia», Hubbard aveva «sviluppato delle tecniche di controllo e comunicazione che mostravano dei progressi tremendi, in particolare nel campo delle vendite e dell'arte del vendere.» [11]

Ciò che fece davvero la differenza fu sentir dire a Meadmore che Hubbard era un «super venditore.» [12] Wearne era sempre alla ricerca di nuovi modi per fare soldi così si iscrisse subito a un Corso di Comunicazione presso la sede Scientology di Melbourne, in Spring Street. Scrisse un ambizioso elenco di obiettivi, tra cui diminuire il suo girovita, viaggiare nello spazio, fondare un giornale, controllare i desideri sessuali e guadagnare 50.000 sterline alla settimana. [13]

Nella sua prima serata a Spring Street, Wearne ascoltò una breve conferenza poi lui e l'altra 30ina di partecipanti furono accoppiati per fare il primo degli Esercizi delle Routine di Addestramento, o TRs - come sono noti in Scientology.

Per prima cosa dovette sottoporsi gli esercizi di "confronto". Gli dissero di sedere a un metro di distanza da un collega studente e fissarsi negli occhi per un'ora senza battere le palpebre, muoversi o ridere. La routine fece cadere Wearne in uno stato ipnotico. «Ero in una condizione in cui credevo a tutto quanto veniva detto e agivo di conseguenza», ha riferito. [14]

Poi dovette completare l'esercizio "provocato", ancora una volta fissando negli occhi l'altro studente, ma questa volta lanciandosi insulti.

Paulette Cooper ha descritto la routine nel suo libro «The Scandal of Scientology»: [qui in italiano] «l'altro partner cerca di far "trasalire" o reagire la persona immobile a colpi di insulti, battute, dileggio o tormentandolo - di solito sui suoi difetti fisici o i problemi sessuali.» [15]

Gli esercizi ripetitivi continuarono e Wearne e i suoi nuovi colleghi furono costretti a impegnarsi nel famoso esercizio di urlare a un posacenere. «Fecero sedere tutti a un tavolo, con un posacenere davanti», ha ricordato Wearne. «Dovevamo urlare a questo posacenere sempre la stessa frase, moltissime volte, fino a diventare rauchi ed esausti.» [16] Le frasi che Wearne fu costretto a sbraitare al posacenere comprendevano anche «alzati!», «siediti su quella sedia!» e «grazie.»

Lo storico di Scientology Jon Atack sostiene che questi esercizi possono indurre uno stato di euforia acritica: «La ripetizione è uno dei modi per indurre uno stato alterato, o di trance», spiega. «Seguire questi procedimenti rende senz'altro l'individuo più suscettibile alla direttività di Scientology.» [17] L'ex scientologist Margery Wakefield li descrive come «una serie sofisticata di procedimenti di controllo mentale studiati per trasformare il nuovo arrivato in uno scientologist incallito.» [18] Gli esercizi ebbero sicuramente quell'effetto su Wearne. «Avevo la convinzione che se una persona che aveva ricevuto l'addestramento Scientology mi dava un comando, io avrei dovuto eseguirlo perché portava con sé questo potere mistico», ha detto. [19]

Wearne affermò poi che il risultato di quegli esercizi ipnotici fu l'inizio dei suoi problemi di imprenditore. «Diventai confuso», ha raccontato. «Non riuscivo a prendere decisioni. Non riuscivo a gestire il lavoro.» [20] Espose i suoi problemi a Meadmore che gli disse: «La sola via di uscita è attraverso» [21] e gli suggerì degli "intensivi", dei procedimenti individuali. Lo convinsero dell'idea che se si fosse iscritto a un altro corso, Wearne avrebbe potuto raggiungere i magnificati "stati" di "Clear" e di "Thetan Operante". [22]

Wearne aveva pensato che Scientology lo avrebbe aiutato a fare soldi, ma più auditing faceva, meno tempo dedicava agli affari. Al massimo del suo successo, l'uomo aveva uffici a Sydney, Melbourne e Adelaide, dava lavoro a un centinaio di persone [23] e incamerava profitti per oltre 20.000 sterline l'anno, che in termini attuali [2016] sarebbero circa 500.000 dollari. [24] Guadagnava a sufficienza da permettersi una casa a Toorak, due a Sydney e due auto di lusso. [25]

Il modello imprenditoriale che generava la sua ricchezza era semplice. Wearne pubblicava a costo zero per la controparte i giornali del Partito Laburista e le riviste dei sindacati, e guadagnava vendendo gli spazi pubblicitari. [26] In superficie sembrava un'attività legittima, ma lui non abbandonò mai i modi che avevano portato Truth a smascherarlo come truffatore.

Il 1960 vide il record australiano di iscrizione ai sindacati: circa il 60% di tutti i lavoratori dipendenti era tesserato. [27] Wearne riuscì a far leva sulla minaccia di azioni sindacali contro le imprese in cambio di spazio pubblicitario garantito. Doug Mood lo descrisse come "ricatto legale" [28] e disse a Hubbard che «vendeva in base a "o altrimenti", lo fa molto bene nei giri che si è scelto.» [29] Roger Meadmore ha descritto l'attività di Wearne come una forma di ricatto psicologico. «Le imprese pensavano che se non avessero fatto pubblicità, avrebbero avuto dei problemi.» [30]

Nel 1960, l'anno dopo la sua prima visita a Melbourne, Hubbard decise di espandere la propria influenza e lanciare una controffensiva contro i suoi critici. A giugno la sede di Melbourne pubblicò il più recente dei bollettini del Fondatore, un'ambiziosa chiamata alle armi intitolata Special Zone Plan: The Scientologist's Role in Life. [31] Hubbard esortava gli scientologist a infiltrare sfere di influenza, governi compresi. «Trovatevi un lavoro di segreteria o di guardia del corpo», consigliava. «Non chiedete il permesso. Semplicemente entrate e cominciate a operare per far vincere il gruppo grazie all'efficienza e alla sanità mentale.» [32]

Due mesi dopo Hubbard annunciò che stava istituendo il Dipartimento degli Affari di Governo. [33] Il suo Direttore in Australia era Denny Gogerly. Lo scopo del nuovo dipartimento era «portare il governo e le società o filosofie ostili in uno stato di completa conformità agli obiettivi di Scientology.» Gli intenti di Hubbard erano chiari: «Introvertite quelle agenzie», ordinò. «Controllate quelle agenzie. Scientology è il solo gioco sulla Terra in cui tutti vincono.» [34]

Hubbard raccomandò la distruzione dei critici di Scientology. «Non difendetevi mai», scrisse. «Attaccate sempre. Mai evitare di fare. Gli attacchi inattesi nelle retrovie del fronte nemico sono il meglio.» [35]

Pare che la decisione di Hubbard di istituire il Dipartimento degli Affari di Governo fosse stata in larga misura influenzata dalle critiche che stava ricevendo dalle autorità mediche di Victoria [Stato di]. La chiamata alle armi di Hubbard faceva una serie di riferimenti al gruppo di medici all'epoca più importante in Victoria, la Britisch Medical Association of Victoria:

Esempio: L'Associazione Medica Britannica (BMA) attacca Scientology in Australia tramite il governo. Risposta: lanciare pesanti comunicazioni contro il punto più debole della BMA e cioè, i suoi medici individuali. Scombussolarli con petizioni che richiedono la modifica di leggi mediche, che loro stessi devono firmare. Abbinare l'attacco della BMA a qualsiasi gruppo odiato dal governo. Attaccare personalmente, tramite minacce o cause, chiunque firmi qualcosa a favore della BMA.

Phillip Wearne accolse il grido di battaglia di Hubbard e progettò il suo proprio Piano di Zona. Il suo obiettivo era conquistare la guida del Partito Laburista Australiano e governarlo in base alle linee guida di Scientology. In gennaio 1961 Wearne scrisse a Peter Williams, capo della sede Scientology di Melbourne, presentandogli il suo progetto.

I miei obiettivi per il Piano di Zona sono rendere la mia organizzazione una Organizzazione Scientology con tutti i dirigenti diplomati in HPA [corso di Auditor Professionista Hubbard - NdT], l'uso delle nostre pubblicazioni per migliorare l'amministrazione, la gestione e la comunicazione del movimento Laburista e interessare i funzionari del Partito Laburista Australiano e del Sindacato all'addestramento Scientology.

Se il Partito Laburista Australiano diventerà un'organizzazione che utilizza i principi di Scientology, vincerà presto un [sic] Governo alle prossime elezioni federali.

Con l'Australia guidata da un governo che utilizza i principi di Scientology, dovremmo presto avere una civiltà che può estendere la sua influenza oltreoceano.[36]

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Il progetto di Wearne incontrò il favore di Hubbard [37] e l'editore cominciò a piazzare pubblicità di Scientology nelle sue riviste. L'edizione di aprile 1961 della sua pubblicazione nazionale Reality sollecitava i sindacati e il Partito Laburista ad adottare test della personalità e E-meter. [38]

Quello stesso anno Wearne pubblicò una rivista chiamata Probe [39] intesa a diffondere le tecniche e i principi Scientology nel servizio pubblico federale. Per contribuire ulteriormente ai suoi obiettivi di Piano di Zona, Wearne mandò i suoi dirigenti a fare il corso di Auditor Professionale Hubbard e a ricevere procedimenti Scientology. Tra di essi vi era anche Harry Holgate, suo Direttore manageriale e futuro Primo Ministro laburista della Tasmania. [40]

Nonostante le intenzioni, Wearne non fu in grado di proseguire il suo progetto di infiltrare il Partito Laburista e il movimento sindacale. L'11 luglio 1962, lasciò l'ALP in circostanze drammatiche e scrisse in una lettera in cui sosteneva di essere cambiato, di essere diventato un «reazionario, un Conservatore Tory» che alle elezioni statali di quel mese aveva votato per i Liberali. [41] In seguito incolpò l'auditing di Scientology di avergli fatto cambiare convinzioni politiche. [42]

Ma non erano state fatte a pezzi soltanto le sue idee politiche. L'attività di Wearne andò presto a gambe all'aria. [43] Sosteneva che l'auditing di Scientology lo avesse fatto impazzire e reso incapace di gestire la sua azienda. Anche Doug Moon pensava che la causa fosse l'auditing, ma per altri motivi. In una lettera a Hubbard scrisse: «Poco dopo l'auditing, [Wearne] ha cominciato a pensare che doveva essere più etico, ha cercato di esserlo e i suoi affari sono andati in bancarotta.» [44]

Nonostante l'affermazione di Moon, pare che a giocare un ruolo determinante nella sua caduta fossero state la stretta creditizia del 1961 e il caos nella vita personale. Wearne si era separato dalla moglie - la vera mente finanziaria che teneva in piedi l'azienda, [45] e con le dimissioni dall'ALP smise di pubblicare le riviste dei sindacati, nucleo centrale delle sue attività. Disse che la decisione era dovuta in parte alle sue nuove convinzioni politiche, in parte perché «erano diventate non importanti rispetto all'importanza di Scientology.» [46] Wearne decise di fare il corso HPA e diventare un auditor professionista. [47] Dopo centinaia di ore di procedimenti, gli fu concesso lo status di "clear". [48] Ai primi del 1963 lavorò per un paio di settimane come auditor presso la sede Scientology di Melbourne, poi ebbe un crollo nervoso. [49]

Mentre il mondo di Wearne si sgretolava, Hubbard era assediato dalle autorità statunitensi. Il 4 gennaio 1963 la Food and Drug Administration fece irruzione nella Chiesa di Scientology di Washington: l'accusa era di vendere degli E-meter con etichette false e fuorvianti. Non si trattò di una normale operazione di perquisizione e sequestro. La polizia bloccò entrambi gli sbocchi della 19esima Strada mentre agenti della FDA e sceriffi in borghese uscivano da furgoni senza dicitura e assaltavano l'edificio. [50] Con tattiche più consone alla cattura di trafficanti d'armi, di droga o terroristi, l'FDA non fece altro che alimentare la crescente paranoia di Hubbard.

L'FDA si vantò di avere sequestrato oltre tre tonnellate di letteratura e apparecchiature. [51] Alla fine vinse la causa e riuscì a far etichettare l'E-meter con la dicitura che si tratta di un dispositivo inefficace per la diagnosi o il trattamento della malattia, [52] ma per le autorità quella irruzione fu un disastro a livello di pubbliche relazioni. Hubbard riuscì a ritrarsi come un martire religioso, accusò il governo statunitense di bruciare libri, di attaccare le religione e di ignorare il Primo Emendamento. [53]

Quanto accaduto a Washington rafforzò l'impegno di Hubbard a ritrarre Scientology come religione. Una settimana dopo l'irruzione dell'FDA e il sequestro di libri e E-meter, l'Hubbard Communications Office di Melbourne emise una nota intitolata "Basta Stampa".

L. Ron Hubbard ci ha telegrafato di querelare stampa, TV e radio.
Il caso FDA USA è vinto facilmente e i meter e i libri ci saranno restituiti probabilmente tra pochi giorni.
In vista dei costi di difesa, si prevede l'istituzione di un FONDO DI UN MILIONE DI DOLLARI.
La Founding Church of Scientology di Washington, DC ha appena acquisito tutte le HASI
[Franchise di Scientology]. Metteremo quel nome sulla porta di tutte le sedi australiane ed emetteremo delle certificazioni di Ministro [di culto] a tutti gli auditor. [54]

Definirsi una chiesa e ordinare dei Ministri di culto era contrario a tutto ciò che gli scientologist australiani propugnavano. La sede di Melbourne si presentava pubblicamente come «priva di scopo di lucro, non religiosa, non politica.» [55] Elizabeth Williams, la sua segretaria, disse a Charles Spry, capo di ASIO [serv. Segreti] che non erano un'organizzazione religiosa. [56] Sembra che - almeno a breve termine - gli ordini di Hubbard fossero stati ignorati. L'organizzazione di Melbourne continuò a chiamarsi "Accademia di Scientology", non chiesa. [57] Sei mesi dopo la dichiarazione di Hubbard, Communication, la rivista ufficiale della sede di Melbourne, pubblicò un articolo in cui si diceva che Scientology appartiene a un «ambito diverso dalla religione.» [58]

Fu circa in quel periodo, quando lavorava alla sede di Melbourne, che Phillip Wearne disse di avere avuto una rivelazione. Stava dando auditing a un giovane "preclear" che aveva problemi finanziari e che in seduta si era dato l'obiettivo di guadagnare di più. In seguito Wearne dichiarò: «In quel momento realizzai quanto fosse ridicolo che io stesso avessi avuto quell'obiettivo per centinaia di ore di auditing, ma mi ero ridotto da persona molto benestante a dipendente di Hubbard per 4 sterline l'ora. Quindi forse, grazie a quello, la mia sanità mentale tornò a splendere.» [59]

La verità è che, quasi un anno prima, Wearne aveva cominciato a scrivere alla sede di Melbourne e a Hubbard chiedendo dei rimborsi. [60] Si era lamentato di minacce di violenza fisica [61] e aveva sottolineato le incoerenze nei testi di Scientology. [62] In una lettera a Peter Williams, che questi girò a Hubbard, Wearne affermava che in febbraio 1962 l'auditing lo aveva portato a «un crollo mentale totale» che lo aveva reso «apatico, estremamente sofferente e totalmente incapace.» [63] Gli era stato offerto ulteriore auditing e l'idea dei rimborsi era passata. «Mi audirono proprio su quello», testimoniò in seguito, «e l'auditing mi fece impazzire del tutto.» [64]

Entrambi i motivi di ostilità risorsero in aprile 1963, quando Wearne inviò un telegramma a Hubbard in cui minacciava azioni legali:

HASI [la sede di Melbourne] mi ha sospeso l'auditing prima della fine dell'intensivo e si è rifiutata di fare una riparazione o di rimborsarmi. Il Segretario ha rifiutato le mie comunicazioni. Solo il suo intervento diretto prima di martedì impedirà una causa legale. [65]

Hubbard però non era dell'umore di una conciliazione:

Caro Phil,
fai il bravo o non ti daremo mai più dell'auditing.

Cordialmente,
Ron
[66]

Come due fanatici su schieramenti opposti, Hubbard e Wearne erano magneticamente attratti l'uno dall'altro. All'inizio Wearne fu attratto dalle idee di Hubbard semplicemente perché pensava che lo avrebbero fatto guadagnare di più. Quando l'artista della truffa diventò il truffato, si intestardì sul rimborso e sulla vendetta. Hubbard, a quel punto ormai abituato alla subordinazione e alla piaggeria dei suoi seguaci, non poteva sopportare l'insolenza di Wearne. Invece di concedergli il rimborso e zittire un critico potenzialmente pericoloso, l'arrogante Hubbard mostrò scarsa capacità di giudizio e ignorò il consiglio di Doug Moon di risarcire Wearne. [67] Quella decisione gli costò molto cara. La conseguenza di quell'inutile disputa diede il via a una catena di eventi che alla fine lo condusse all'isolamento e all'esilio.

Wearne, furioso per il tono sprezzante dell'ultima lettera di Hubbard, inviò un'altra missiva a Sait Hill Manor. L'imprenditore usò l'artiglieria pesante: criticò il Fondatore per il suo autoritarismo, i suoi inganni e la sua paranoia, e gli disse che lo avrebbe presto denunciato alle autorità australiane. Hubbard, che era abituato a controllare i suoi seguaci, non riuscì a controllare Wearne, l'emblema stesso del seguace amareggiato e danneggiato, una corrispondenza che fu un assaggio di ciò che Hubbard doveva aspettarsi.

Gentile Mr. Hubbard, [68]

In risposta alla sua lettera del 2 aprile 1963, accetto che non mi darà più auditing - mai più.

L'auditing è una forma occulta di lavaggio del cervello che utilizza comandi ripetitivi per ottenere obbedienza; domande ripetitive per estorcere confessioni; molte forme di sottile suggestione e affermazioni dogmatiche sistemizzate in rituali cerimoniali che inculcano la credenza nella bontà, infallibilità e desiderabilità di scientology. In questa credenza non vi è alcun ragionamento - dopo sufficiente indottrinamento, i seguaci diventano sordi alla discussione e ciechi davanti alle prove contrarie.

La grandiosa illusione che lei sia il motore di un'azione organizzata per salvare il mondo dal comunismo e dalla pazzia, e la sua organizzazione di seguaci fuorviati da una pseudo-comunità di "mest clear", "theta clear" e "thetan operanti", saranno presto smascherati per ciò che sono: sintomi di una psicopatologia mascherata da una disarmante facciata di ragionevolezza, onestà e normalità.

Negli ultimi cinque anni lei ha sviluppato diffidenza, sospetto, paura di agenti "sotto copertura" che cercherebbero di infiltrare la sua organizzazione; senso di persecuzione da parte dei governi; vigile protezione del dogma scientology. Esse sono cresciute in numero, portata e improbabilità. La sua vecchia sensazione di mancanza di rispetto da parte della professione medica e di università e scienziati si è evoluta nel sospetto di essere spiato dagli psichiatri, diffamato dai giornalisti, che esistano complotti comunisti contro di lei e degli attacchi occulti dei medici. Tutto ciò richiede una "spiegazione" e la conseguenza sono state idee grandiose di grande potere, levatura religiosa, scopi ammalianti, capacità psichiche, superiorità spirituale, ecc.

E' interessante che lei attribuisca ad altri l'inganno, l'irresponsabilità e la critica feroce, che lei nega in se stesso. Questo meccanismo di "proiezione" è particolarmente evidente nell'uso che fa di "verifiche di sicurezza" dove vengono fatte di continuo domande su sesso, sadismo, senso di colpa, tradimento, ecc.

Riterrà sicuramente qualsiasi azione legale come l'esito naturale del grandioso ma misconosciuto destino di scientology e dell'invidia e malevolenza di un mondo indifferente.

Ma il risultato sarà la rottura dell'ossessione perpetua che lega a lei i suoi servili seguaci e li mantiene ipnotizzati in un cerchio mistico di dottrina e rituali autoritari.

Distinti saluti,
PB Wearne

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Nel giro di qualche mese Wearne recapitò le lamentele esposte in questa lettera a una serie di autorità dello Stato di Victoria. Inviò ciò che egli stesso definì una «descrizione dettagliata delle tecniche ipnotiche e plagiarie di Scientology» [69] al Procuratore Generale di Victoria, alla Autorità di Salute Mentale, alla Australian Medical Association e al Dipartimento di Psicologia della Università di Melbourne.

Altre autorità già conoscevano le attività degli scientologist e avevano notato il loro potenziale di controllo mentale. Un memorandum di ASIO scritto in giugno 1962 diceva che: «L'Associazione Hubbard non è considerata politicamente sovversiva, ma le sue attività sono di interesse marginale per la sicurezza perché essa attrae persone svitate ed esiste evidenza medica che Scientology potrebbe prendere il controllo della mente di alcuni membri del pubblico.» [70] Scientology era giunta all'attenzione dei servizi segreti già nel 1956, quando John Farrel, l'allora capo dell'ufficio di Melbourne, aveva chiesto l'autorizzazione governativa per la pubblicazione dell'opuscolo Brainwashing: A Synthesis of the Russian Textbook on Psychopolitics. [71] Da quel momento il poi, ASIO aveva mantenuto dei dossier su di essa. [72]

Ai primi del 1962 il Ministero dell'Immigrazione aveva chiesto al Sovrintendente della Polizia di Victoria un rapporto confidenziale sulle attività degli scientologist. L'indagine scoprì che «questa gente ha l'abitudine di cercare di intimidire chiunque li critichi con la minaccia di informare ASIO.» Il rapporto concludeva che Hubbard «si considera un genio e ritiene idiota chiunque non sia uno scientologist.» [73]

In agosto 1963 Wearne ottenne dalla Corte Suprema una ordinanza contro la sede Scientology di Melbourne per i rimborsi che pensava gli fossero dovuti, [74] L'11 ottobre si accordò per 1517 sterline e accettò di «non procurare alcuna pubblicità negativa» a Scientology e di «desistere dal sollecitare qualunque azione politica, governativa o simile» contro Scientology e la sua sede di Melbourne. [75]

Ma Wearne non aveva alcun interesse a mantenere la sua promessa di silenzio. Cinque giorni dopo l'accordo, il parlamentare laburista John Walton prese la parola al parlamento di Victoria e chiese formalmente al governo liberale di intraprendere azioni contro Scientology. Nel suo dettagliato appello, Walton criticò le credenziali accademiche di Hubbard, sollevò preoccupazioni sull'uso dell'E-meter durante le "verifiche di sicurezza", mise in guardia sul potenziale ricattatorio dei dettagli intimi forniti durante l'auditing e accusò la sede Scientology di Melbourne di praticare "psicologia dilettante" senza adeguata licenza. Walton sottolineò poi le tattiche scientology di attacco ai propri critici. Queste informazioni sul discorso del parlamentare non paiono essergli state attribuite ufficialmente e provengono dallo stesso Phillip Wearne. [76]

I legami tribali che Wearne aveva costruito grazie alle sue attività vennero adesso usati al massimo. Portò quindi le sue lamentele a Jack Galbally, leader laburista dell'opposizione. Galbally era un portavoce potente e un uomo a cui non fare lo sgambetto. Durante la Depressione aveva giocato a football per i Collington Magpies, fondando poco dopo uno studio legale dove si guadagnò la reputazione di ottenere sempre l'assoluzione dei suoi clienti. Come avvocato era famoso per aver difeso la famiglia Wren nella causa di diffamazione contro lo scrittore Frank Hardy per il suo libro Power Without Glory. https://en.wikipedia.org/wiki/Power_Without_Glory Come politico si era fatto un nome per l'incessante campagna contro la pena capitale, presentando ben 15 proposte di legge per abolire la pena di morte in Victoria. [77]

Più di ogni altra cosa, però, Galbally amava inimicarsi il Premier conservatore Henry Bolte, in carica da molto tempo. Aveva presentato in Parlamento una proposta di legge per vietare una certa forma di caccia ai volatili, sport amato dal Primo Ministro negli spazi aperti del suo elettorato rurale.

Quando Wearne gli consegnò il suo rapporto su Scientology, il parlamentare laburista Galbally lo accolse con piacere, certo di poter mettere in imbarazzo il Premier per la sua inazione contro le attività della setta.

Il 19 novembre 1963 Galbally prese parola in Parlamento e presentò una interrogazione «allo scopo di discutere il deliberato e ostinato insuccesso del Governo di intraprendere azioni adeguate contro un gruppo di ciarlatani che, per fame di denaro, sta esponendo bambini di tenera età, giovani e adulti all'intimidazione e al ricatto, alla pazzia e persino al suicidio, alla distruzione delle famiglie e alla bancarotta.» [78] Galbally accusò il Governo di avere ignorato gli allarmi lanciati dall'influente capo dell'Autorità di Salute Mentale, il Dott. Eric Cunningham Dax, e il consiglio del suo precedente ministro della salute Sir Ewen Cameron, che voleva un'inchiesta sulla setta.

I funzionari Scientology di Melbourne Peter Williams e Denny Gogerly contrattaccarono Galbally e Walton dicendo: «Le affermazioni ridicole e totalmente false di questa gente sarebbero degne di una grassa risata se non fosse per il fatto che chi non sa assolutamente nulla di Scientology potrebbe prenderle per vere.» [79] Sostennero che qualsiasi idea di vietare Scientology era «totalmente fascista» e che i discorsi di Walton e Galbally erano un attacco inaudito a Scientology. «Nessun altro Parlamento al mondo», scrissero, «ha fatto una cosa di anche remotamente simile a questa.» [80]

Ma Jack Galbally non era intenzionato a desistere. Una settimana dopo presentò al Parlamento una proposta individuale per «proibire l'insegnamento e la pratica a pagamento di Scientology e l'utilizzo, in relazione a tali insegnamenti e pratiche, di qualsiasi apparecchio o strumento atto alla registrazione o misurazione di reazioni, impulsi o caratteristiche personali.» Prima che la proposta di legge di Galbally potesse essere discussa in Aula, Gilbert Chandler, capo del governo nel Consiglio Legislativo, annunciò che sarebbe partita una inchiesta su Scientology. Il giorno dopo il Queen Councel Kevin Anderson fu nominato alla guida di una Commissione di Inchiesta monocratica al fine di «indagare, riferire e proporre raccomandazioni in merito a Scientology come conosciuta, portata avanti, praticata e applicata in Victoria.» [81]

Alla sede Scientology di Melbourne la reazione fu stranamente euforica. Nelle sale di Spring Street vi furono balli e danze, con lo staff che saltava gridando «abbiamo vinto! Abbiamo vinto!» [82] Sul portone della sede fu issato un cartello che lodava i parlamentari per la decisione appena presa: «Gli scientologist ringraziano il Parlamento per questa indagine.» [83]

In seguito gli scientologist avrebbero sostenuto che dei discendenti di galeotti non avevano la capacità di svolgere una inchiesta corretta. Una pubblicazione ufficiale che tutto lascia pensare fosse stata scritta personalmente da Hubbard, così recita: «La capacità di verità e giustizia, di ascolto dei testimoni e valutazione delle prove, non appartiene a uomini i cui antenati si perdono nella promiscuità delle navi di trasporto prigionieri.» [84] All'epoca, però, gli scientologist più importanti caldeggiavano attivamente una Inchiesta ufficiale. Quattro giorni prima dell'annuncio ufficiale, Peter Williams e Denny Gogerly avevano mandato un telegramma ai ministri del Governo Arthur Rylah e Rupert Hamer:

Illustrissimi,

Gli scientologist pretendono una inchiesta pubblica e indipendente per mostrare all'opinione pubblica tutti i fatti. Presenteremo tutto il materiale a riprova del nostro status finanziario onesto. Mostreremo centinaia di risultati documentati. Dimostreremo che Scientology non è pericolosa. Daremo dimostrazioni delle pratiche Scientology all'opera.

Pretendiamo inoltre una inchiesta totalmente pubblica su chi ci accusa di ricatti e di danni, e sulle loro fonti informative.[85]

In seguito, quando le vere ramificazioni dell'Inchiesta furono chiare a tutti, Hubbard prese le distanze da quell'approvazione dicendo: «Ho approvato solo questo: che accettiamo una Inchiesta su tutti i servizi di igiene mentale. L'ordine era questo.» [86] Hubbard incolpò il suo precedente segretario Peter Hemery e il dirigente di Melbourne Peter Williams della decisione di limitare l'Inchiesta alla sola Scientology.

Da parte di Hubbard ha tutta l'aria di revisionismo storico. Quell'Inchiesta non fu mai intesa per tutti i servizi di igiene mentale, ma riguardò sempre solo e soltanto Scientology. Inoltre, una lettera i cui contenuti non sono mai stati resi pubblici fino ad ora gettano ulteriori ombre su Hubbard.

Da Saint Hill Manor, il 17 febbraio 1964 Mary Sue Hubbard scrisse a Peter e Yvonne Gillham a Melbourne. Dopo averli ringraziati per l'agenda che le avevano mandato, Mary Sue chiedeva ai Gillham: «Come sta andando l'inchiesta su Scientology che abbiamo chiesto fosse fatta? La pubblicità ha migliorato o peggiorato la vostra attività?» [87] Proprio nel pieno del suo svolgimento, Mary Sue stava dicendo che erano stati proprio loro a richiedere una Inchiesta. Nessuna lamentela sul fatto che riguardasse soltanto Scientology o che fosse diventata una "caccia alle streghe". Mary Sue domandava semplicemente se la pubblicità aveva avuto qualche effetto sulle attività dei Gillham.

Peter Gillham cominciò a indagare per conto suo. Per lui sentire che Hubbard voleva l'Inchiesta di Victoria non aveva alcun senso. «Beh, una delle sue direttive diceva che non accettiamo inchieste su Scientology», afferma. «Siamo noi a indagare su altre persone o organizzazioni.» [88] Gillham telefonò a Peter Williams per scoprire cosa stesse succedendo. «Mi disse: "Beh, l'ha autorizzata Hubbard".» [89]

Se Hubbard non voleva un'inchiesta su Scientology, allora non si era fatto capire bene. Non mostrò sicuramente quei poteri sovrannaturali che i Thetan Operanti avrebbero dovuto avere. L'Inchiesta non si dimostrò certo nel suo miglior interesse, né in quello di Scientology. Per l'organizzazione e i suoi seguaci sarebbe stata lunga, brutale e umiliante, ed avrebbe avuto gravi conseguenze per il suo leader.


Note:

1. KD Gott, "Mr. Wearne's Legions of Space", Nation, 1 luglio 1961
2. The Truth, 8 maggio 1955
3. The Sun, 7 marzo 1955
4. Phillip Wearne, trascrizione Inchiesta Anderson, 1987-1987a
5. Rapporto ASIO dal Direttore Generale Victoria sulla rivista Probe, 30 gennaio 1962
6. Archivi Nazionali di Australia - ruolino di guerra di Phillip Bennett Wearne
7. Daniel Best, The Strange, Strange Story of Phillip Wearne: http://ohdannyboy.blogspot.com.au/
8. ibid
9. Phillip Wearne, trascrizione Inchiesta Anderson, p. 1638
10. ibid, pag. 1639
11. ibid, pag. 1640
12. ibid
13. ibid, pag. 5272
14. ibid, pag. 1646
15. Paulette Cooper, The Scandal of Scientology, cap. 7 www.xenu.net/archive/books/tsos/sos-17.html [qui in italiano]
16. Phillip Wearne, op.cit. Pag. 1645
17. Jon Atack, The Total Freedom Trap: Scientology, Dianetics and L. Ron Hubbard, Capitolo 13: www.xenu.net/archive/techniques/ [qui in italiano]
18. Margery Wakefield, Understanding Scientology: The Demon Cult, LuLu, Raleigh, pag. 128: https://www.cs.cmu.edu/~dst/Library/Shelf/wakefield/us.html
19. Phillip Wearne, op.cit., pag.1646
20. ibid, pag. 1648
21. ibid
22. ibid, pag. 1649
23. ibid, 1674
24. ibid, pag. 1673
25. KD Gott, "Mr Wearne's Legions of Space", Nation, 1 luglio 1961
26. ibid
27. Australian Bureau of Statistics, Year Book Australia, 2002
28. Lettera di Doug Moon a L. Ron Hubbard, reperto 199, Inchiesta Anderson
29. ibid
30. Intervista dell'autore a Roger Meadmore
31. Communication, Church of Scientology, giugno 1960, vol.2, N. 6
32. "The Special Zone Plan: the Scientologist's role in life", HCO Bulletin, 23 giugno 1960
33. HCO Policy Letter, 15 agosto 1960, Dept. If Govt. Affairs
34. ibid
35. ibid
36. Trascrizione Inchiesta Anderson, pagg. 4475-4476
37. The Anderson Report, Capitolo 28
38. Reality, aprile 1961, pag. 25
39. Probe, vol.1, N.1, 1961
40. Trascrizione inchiesta Anderson, pag. 4790
41. Lettera di Phillip Wearne a Richard King, 28 luglio 1961, reperto 289, Inchiesta Anderson
42. Phillip Wearne, Trascrizione Inchiesta Anderson, pag. 4472
43. ibid, pag. 4750
44. Lettera non datata di Doug Moon a L. Ron Hubbard, reperto 199, Inchiesta Anderson
45. Phillip Wearne, op.cit., pag. 1985
46. ibid, pag. 4472
47. ibid, pag. 1707
48. ibid, pag. 1710
49. ibid
50. Russell Miller, Bare Faced-Messiah, Henry Holt and Company, New York, 1987, pag. 247 [qui in italiano]
51. ibid, pagg. 247-248
52. Jon Atack, Let's Sell These People a Piece of Blue Sky (seconda ed.), Richard Woods, Worthing, 2013, pag.172 [qui in italiano]
53. Russell Miller, op.cit.
54. Stop Press - 11 gennaio 1963 da HCO Melbourne, Inchiesta Anderson, Prova 301
55. Questo termine fu usato nella rivista locale Communication in novembre 1960 e aprile 1961
56. Lettera di Elizabeth Williams a Charles Spry, ricevuta da ASIO il 20 giugno 1960
57. Si vedano le edizioni 1963 di Communication
58. Communication, Church of Scientology, giugno 1963
59. Testimonianza di Phillip Wearne, Inchiesta Anderson
60. Il primo esempio che ho trovato è del 9 maggio 1962. Phillip Wearne scrisse a Elizabeth Williams: «Sono ancora in attesa di una risposta in merito al rimborso di quanto ho pagato per l'auditing.» Chiese notizie sul rimborso anche in una lettera a Peter Williams, 6 giugno 1962, serie di lettere copiate a Hubbard, reperto 308, Inchiesta Anderson.
61. Lettera di Phillip Wearne al Registrar di HASI, 8 aprile 1962
62. Lettera di Peter Wearne a Peter Williams, copiata a Hubbard, 6 giugno 1962
63. ibid
64. Phillip Anderson, trascrizione Inchiesta Anderson, pag.1964
65. Telegramma di Phillip Wearne a L. Ron Hubbard, 14 aprile 1963, trascrizione Inchiesta Anderson, pag. 1733
66. Lettera di L. Ron Hubbard a Phillip Wearne, 26 aprile 1963, trascrizione Inchiesta Anderson, pag.1734
67. Lettera di Doug Moon a L. Ron Hubbard del 5 novembre 1933 in cui egli ricordava al Fondatore: «Alcuni mesi fa ti consigliai di rimborsare Wearne... se mi avessi dato retta fin dall'inizio invece di ascoltare i consiglieri idioti di cui ti avvali in questa parte del mondo, probabilmente l'attacco parlamentare non ci sarebbe stato.»
68. Lettera di Phillip Wearne a L. Ron Hubbard, 16 maggio 1963, trascrizione Inchiesta Anderson, pagg. 1734-1735
69. Reality, vol.7, N.1, 1966
70. Memrandum della Sede ASIO a tutti gli uffici regionali, N. 7813, 22 giugno 1962
71. Department of Supply - memorandum della Sezione Sicurezza per ASIO, 16 aprile 1956
72. Secondo una minuta di ASIO, 23 gennaio 1969
73. Rapporto per LF Dunn compilato dalla Polizia di Victoria per il Ministero Dell'Immigrazione
74. "Writ against Scientology association", The Age, 8 agosto 1963
75. Termini dell'accordo di Phillip Wearne presentato alla Inchiesta Anderson, pag. 4453
76. In seguito Phillip Wearne lo ammise sia alla Inchiesta Anderson, sia nella sua pubblicazione Reality
77. Australian Dictionary of Biography - Jack Galbally
78. Victorian Legislative Council Hansard, 19 novembre 1963, pag. 2127
79. Commenti da una dichiarazione emessa da Peter Williams, Denny Gogerly e lo staff di HASI, Melbourne, 20 novembre 1963
80. ibid
81. The Anderson Report, Capitolo 1
82. Lettera non datata di Doug Moon a L. Ron Hubbard, scritta tra il 26 novembre e il 10 dicembre 1963
83. "Labor Scientology Bill in council - govt to oppose it", The Age, 27 novembre 1963
84. Kangaroo Court, Hubbard College of Scientology, Church of Scientology of California, 1967, pag. 3
85. Telegrammi inviati da Arthur Rylah, Segretario Capo, e Rupert Hamer, Assistente Segretario Capo (e futuro Primo Ministro di Victoria) il 22 novembre 1963
86. Enquire Rumour UK, Office of L. Ron Hubbard, 9 febbraio 1966
87. Lettera di Mary Sue Hubbard a Yvonne e Peter Gillham, 17 febbraio 1964
88. Intervista dell'autore con Peter Gillham Sr.
89. ibid

 
 
 
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