In ottemperanza al provvedimento 08/05/2014 Garante per la protezione dei dati personali, si avvisa il lettore che questo sito potrebbe utilizzare cookie per fornire servizi e per effettuare analisi statistiche anonime. Proseguendo con la navigazione si accetta l'uso dei cookie.
I saggi di Jon Atack (1)

L'acclamato autore di Un pezzo di cielo blu condivide le sue riflessioni sull'esperienza Scientology e molto altro.

Di © Jon Atack per The Bunker, 2013-2015

© Traduzione di Simonetta Po, marzo 2015


Negli ultimi due anni Jon Atack ha scritto una serie di articoli interessanti per il blog The Underground Bunker di Tony Ortega. Atack è autore di Un pezzo di cielo blu, uno dei migliori libri mai usciti su L. Ron Hubbard e Scientology. Il volume è tornato sul mercato nel 2013. Da allora, e dopo anni di "esilio" dalla scena critica, Atack esplora leggende, miti e fatti di Scientology spesso riproposti in libri, articoli e soprattutto in Internet. Ma è anche impegnato nel portare alla luce gli aspetti più apertamente manipolativi del culto hubbardiano, così da aiutare gli ex scientologist a comprendere ciò che hanno vissuto e a voltare pagina.

Sto traducendo gli articoli in ordine sparso in base a ciò che ritengo più interessante. Se i lettori hanno richieste particolari sono pregati di segnalarmi il link in mail privata.



La Scala del Tono

Sono tra le pochissime persone che conosco ad aver lasciato Scientology senza traumi, ma me li hanno fatti recuperare con gli interessi negli anni successivi. Penso di poter dire che nei successivi 16 anni sono stato la persona più molestata fuori dagli USA. Quando alla fine, nel 1995, dovetti dichiarare bancarotta, ero coinvolto in alcuni procedimenti legali, la mia salute era andata a ramengo e il mio matrimonio era in difficoltà. Fui anche fatto a pezzi da diversi buoni amici, l'aspetto che più mi ferì dell'intera faccenda. Ma sappiamo che GO/OSA screma le cartelle di auditing dei fuoriusciti in cerca di "bottoni amore/odio" con cui manipolarli, e posso immaginare che fu il caso dei miei amici. Auguro loro buona fortuna, ovunque essi siano, e non serbo rancore.

Nel 1996, quando uscii di scena (ma il culto continuò a molestarmi per altri 4 anni, giusto per stare nel sicuro), ebbi un assaggio di disordine da stress post-traumatico, e anche il solo pensiero di esprimermi di nuovo in pubblico mi dava il voltastomaco. L'accoglienza cordiale e intelligente avuta qui al Bunker ha lentamente dissipato quelle sensazioni. Perciò vi ringrazio per i vostri commenti intelligenti e di supporto.

[...]

Vorrei concentrarmi sulla condivisione con il maggior numero di persone di quanto ho appreso, e ogni articolo che scrivo richiede ricerca. Mi piace controllare ogni citazione e a volte significa dover scavare a lungo. Mi piace chiacchierare, ma già scrivere questi articoli richiede tempo e denaro per cui perdonatemi se non rispondo ai vostri post.

Ho deciso di dedicare a questo progetto un paio di giorni alla settimana per un anno. Sono tornato, seppur controvoglia, perché mi sono reso conto che molti ex scientologist - forse la maggioranza - non si riprendono senza un aiuto. Se il reale seguito di Scientology non ha mai probabilmente raggiunto le 100.000 persone in ogni dato momento, ritengo che dal 1950 a oggi le persone che hanno ricevuto auditing siano circa 3 milioni. Di esse, forse 250.000 sono state traumatizzate. E di queste, forse solo poche migliaia si sono riprese.

Mi è capitato di trascorrere un pomeriggio intero con una persona che dopo l'"esperienza a St. Hill" è stata chiusa in casa per 20 anni. Per riportarla nel mondo è bastato quel pomeriggio. Il caso non è unico. Là fuori, tra gli ex membri non guariti, ci sono ancora molto turbamento e rabbia. Non è colpa loro (anche se è difficile essere dalla parte sbagliata, come a volte sono inevitabilmente io).

Un pezzo di cielo blu è stato scritto per gli ex scientologist. Mi sentii molto soddisfatto quando Stacy Brooks Young disse di non essere riuscita a trovare un solo, singolo fatto per "demolire" il libro. Era stata lei a scrivere il "dead agent" del libro di Corydon, perciò sapeva quel che diceva. Stacy e Vaughn, suo marito e mio caro amico, erano stati per 20 anni degli alti dirigenti statunitensi delle pubbliche relazioni di Scientology. Vaughn disse che Blue Sky era il libro "definitivo".

Sebbene Janet Reitman abbia condensato e parafrasato il mio libro, ha aggiunto molto poco alla storia (si vedano le note a piè di pagina dei primi 7 capitoli del suo libro, che mostrano come la sua ricerca sia consistita principalmente nella lettura di Blue Sky e dell'eccellente Bare-Faced Messiah [qui in italiano] di Russell Miller, di cui sono stato il principale ricercatore. Poi date un'occhiata all'elenco di riferimenti in Blue Sky). Perciò, fino a quando non si scriverà un vero aggiornamento - Gli anni di Miscavige, per esempio - Blue Sky e Bare-Faced Messiah restano la sola vera storia del movimento. E a meno che qualcuno non mi offra una somma ragguardevole, non sarò io a scrivere quel libro. È mia intenzione ritirarmi a vita privata il prossimo giugno, in occasione del mio 60esimo compleanno (salvo che il culto non mi costringa a restare con ulteriori molestie o cause legali).

Il mio obiettivo era slegare, liberare le persone dall'Hubbard-pensiero, e benché Blue Sky abbia fatto lunghi passi in quella direzione, come dimostrano i tanti commenti qui al Bunker, c'è ancora molto da fare per sciogliere questo detestabile sistema di persuasione a fini di sfruttamento, di modificazione del comportamento e di schiavitù psicologica.

Temevo che tornando avrei assunto uno status autorevole, come un guru. A volte sono stato adulato, e lo odio. Non mi piace chi mi attacca rabbiosamente per mettere di nuovo in dubbio il riverito status del Nostro Fondatore, oppure adotta semplicemente il mio punto di vista. Perciò il dibattito qui al Bunker è stato assolutamente tonificante. Quante aggiunte e, ancor meglio, quanti disaccordi! Ciò dimostra che molte persone hanno già recuperato le loro facoltà critiche e che ci stiamo muovendo verso un'idea molto più salutare del grande inganno Scientology.

Sono stato anche molto contento dei commenti di chi non ha mai percorso il Ponte della Libertà Totale. [...] Sono stato particolarmente felice dei commenti agli articoli sul doppio legame e gli implant. Lasciate che aggiunga un altro boccone alle contraddizioni da doppio legame che costituiscono il fondamento di Scientology. Il 17 aprile 1970, Hubbard pubblicò una "policy letter" intitolata An Auditor and "The Mind's Protection" in cui citava una affermazione da Dianetics: la forza del pensiero sul corpo: «La mente è un meccanismo auto-protettivo. Senza uso di farmaci come nella narcosintesi, di shock, ipnosi o chirurgia, un Auditor non può fare nessun errore che lui stesso o un altro Auditor non possano rimediare. Tutti i casi, indipendentemente da quanto siano seri, o indipendentemente da quanto poco addestrato sia l'Auditor, è meglio che siano aperti piuttosto che lasciati chiusi».

Poiché l'auditing è una forma di ipnosi, qui abbiamo già una contraddizione, ma lasciamola perdere e consideriamo questa affermazione, fatta nel 1952, dopo l'uscita di Dianetics ma 18 anni prima di quella citata in precedenza. Nel Journal of Scientology, N. 3, 4 e 5G, ci sono tre articoli di Hubbard intitolati "Pericolo: Dianetica Nera!". «Morte, insania, aberrazione o semplice obbedienza cieca possono essere efficacemente indotte con l'uso di Dianetica Nera...». Invito il lettore a leggere con attenzione quegli articoli in cui Hubbard sostiene che quelle tecniche sono usate «da secoli» e che «grazia a Dianetica Nera, potrebbero morire a migliaia».

Si potrebbe discutere sul fatto che questa Dianetica Nera consista nell'uso di «narcosintesi» (per cui si vedano Scienza della Sopravvivenza e Hypnotism Comes of Age di Wolfe e Rosenthal, che Hubbard raccomandava), «shock, ipnosi o chirurgia», ma prima di pubblicare la sua direttiva del 1970, Hubbard aveva già limitato diverse tecniche di auditing, dichiarandole pericolose per i non iniziati.

Prendete per esempio le limitazioni imposte a tutti i materiali superiori al Grado VI. «Emessi con una piccola quantità di dati di R6 nel 1964, tre o quattro persone li usarono subito sui pc [preclear] ... i pc si ammalarono ... Una piccolissima minoranza, ricevendo dati scorretti, li usò in modo dannoso su altri ... » (HCOPL Security of Data, 11 agosto 1971, pubblicazione V). Un ulteriore doppio legame.

Tutto l'auditing è potenzialmente pericoloso perché è una forma di modificazione del comportamento. È cosa nota che, con la ripetizione, è possibile istillare nuovi comportamenti senza fornire alcun raziocinio per giustificarli. Questo è evidente nei procedimenti di addestramento Scientology. Hubbard stesso riconobbe l'aspetto "lavaggio del cervello" del salmodiare i sui principi, che vengono decantati tutti i giorni agli appelli del personale. Lui lo chiamava "scuola cinese". L'idea è di sovvertire il raziocinio e indurre obbedienza. Non certo quel "auto-determinismo" che Scientology dovrebbe potenziare.

Questa modificazione del comportamento è particolarmente evidente negli esercizi della Scala del Tono. Uno dei commentatori del blog ha attirato l'attenzione su questo implant [suggestione ipnotica - NdT] essenziale, che ho discusso altrove ma la cui importanza andrebbe sottolineata. L'implant della Scala del Tono è fondamentale per la credenza Scientology.

La Scala del Tono originale, data in Dianetics, deriva dai quattro umori della medicina romana delineati da Galeno verso il primo secolo d.C. Questi quattro umori erano considerati così accurati da restare in uso fin quasi nell'era moderna. Erano sanguigno - la parte gioiosa della scala del tono - vale a dire che il sangue dominava il metabolismo e il temperamento; collerico - gli stati di rabbia e risentimento - dominati dalla bile gialla della digestione; malinconico - gli stati di tristezza - dominati dalla bile nera della digestione; e flemmatico - lo stato di apatia - dominato dal flegma o mucosa.

Lo notai fin dalla prima lettura di Dianetics e immagino che, come me, molti altri. Ma così come succede ad altri prestiti di Hubbard, la Scala del Tono non è vera. (Brown McKee osservò che, da fisico, sapeva che Hubbard diceva sciocchezze sulla fisica, ma fu affascinato dalla sua visione del buddismo. In quanto buddista, io sapevo che Hubbard diceva sciocchezze sul buddismo, ma ero affascinato dalla sua visione della fisica...).

Gli umori non sono concepiti come una scala lineare - sei nato con un umore particolare e te lo tieni (che potrebbe pure esser vero - anche se non a causa di sangue, bile o mucose). Io ero incuriosito dalla nozione di Hubbard secondo cui potevi trasformarti da uno stato all'altro. Come nota a margine, e dopo aver intervistato o letto le testimonianze di circa 150 persone che conoscevano Hubbard (e molte delle sue sprezzanti lettere private), posso dire con sufficiente certezza che lui soffriva di tutti e quattro gli umori. Era spesso flemmatico, più spesso malinconico, frequentemente collerico (aveva un carattere tremendo, come un bambino di due anni molto viziato), e sanguigno solo in pubblico, o sotto l'effetto delle droghe.

Emotivamente parlando, Hubbard era un disastro - depresso, apatico e furioso, a turno. Non un gran modello a cui aspirare. E sicuramente non era un uomo gioviale o entusiasta, per non parlare di accenni alla "serenità dell'essere".

Noi venivano allenati alla Scala del Tono così da poter passare con facilità da un'emozione a un'altra. Sfortunatamente, questo ci scollegava spesso dalle nostre vere emozioni. Una volta ho avuto il piacere di allenare sui TRs un attore professionista. Non sussultò né reagì nemmeno una volta. Mai. Indipendentemente da quel che facevo - ed ero un allenatore di TRs molto esperto (fu l'unico a riuscirci con me). Mi resi conto che aveva imparato a recitare in pubblico senza mai fare "corpsing" [mettersi a ridere durante la recitazione - NdT], come dicono gli attori. Curiosamente, Peter Sellers disse qualche volta che era così abituato a recitare ruoli diversi da non sapere più chi era. Sono sicuro che è l'esperienza di tanti attori.

Lavori recenti suggeriscono che il disordine ossessivo-compulsivo comincia con il comportamento, non con la fobia. Così chi si lava le mani a ripetizione non comincia a farlo perché teme i germi. Razionalizza il lavaggio delle mani credendo di temere le infezioni.

Il che è molto simile all'analogia di Hubbard con il soggetto ipnotizzato che si toglie la giacca, dicendo che fa caldo, quando l'ipnotizzatore si tocca la cravatta, e si rimette la giacca quanto la cravatta viene toccata di nuovo, razionalizzando che fa freddo. Ed è il motivo per cui la terapia cognitivo-comportamentale ha avuto molto più successo di tutti quei metodi che frugano nei ricordi e li analizzano (e fin troppo spesso si tratta di falsi ricordi - si veda l'opera di Elizabeth Loftus e Richard Ofshe). Apprendi semplicemente un altro comportamento. In termini hubbardiani, diventi reattivo invece che analitico. È sicuramente il caso di chi, come suggeriva Hubbard, vive chiedendosi "Che cosa farebbe Ron?"

Allenarsi sulla Scala del Tono crea nuovi comportamenti. Dopo aver lasciato Scientology, molti dei miei amici hanno studiato ipnosi. Ho letto molto sull'argomento, ma ho deciso di non praticare nessuna di quelle tecniche perché ho visto nei miei amici dei cambiamenti peculiari. Sono diventati quasi bidimensionali; molto imbarazzati, a disagio, erano troppo occupati a osservare gli altri per agire spontaneamente. Proprio come facevamo noi quando ci addestravamo da auditor (che è naturalmente un addestramento all'ipnosi con un elemento di auto-ipnosi per mantenersi "in seduta").

Peggio ancora, la Scala del Tono è usata per manipolare emotivamente gli altri senza che loro lo sappiano o acconsentano. Già da parecchio ritengo che se la magia funzionasse (e non lo fa) sarebbe tutta "nera", perché cerca di influenzare gli altri senza il loro consenso. Perciò un "incantesimo d'amore" è brutto quanto lo è una "fattura".

Se la Scala del Tono fosse usata solo per tirare su - far uscire dalla tristezza o dalla rabbia - allora potrebbe essere giustificabile (almeno come "magia bianca"), ma è usata assieme al tremendo "esercizio di disseminazione" per turbare le persone e sminuirle, per trovare la loro "rovina" e far leva sulla loro "paura di peggiorare".

In Scientology il fine giustifica i mezzi. Un'ora trascorsa sul Corso da Registrar di Vendita è una lezione utile per tutti gli scientologist. Quando mia moglie fece quel corso restammo inorriditi nello scoprire che nelle stanze di vendita c'erano le microspie, che le interviste venivano registrate e che un membro del "tag-team" poteva essere in attesa nella stanza accanto pronto a intervenire per aiutare il venditore a togliere il "cappotto di mattoni" del suo "prospetto". Ma, come insisteva Hubbard, bisogna usare la "vendita dura" perché i "wog" sono "morti nella testa, sono carne cruda". O, per usare le parole di Sorgente stesso, «Non si descrive qualcosa, si ordina qualcosa. Scoprirete che un sacco di gente è in un torpore più o meno ipnotico ... e reagisce ai comandi diretti della letteratura e delle pubblicità. Vendita dura significa insistenza affinché la gente compri». (HCOPL 26 settembre 1970, III); e «Non lasciate MAI che qualcuno semplicemente se ne vada ... e non lasciate mai che uno studente se ne vada o abbandoni ... introvertitelo come un proiettile». (HCOB 29 settembre 1959, The Organization of a PE Foundation). Oppure, se mi è concesso esagerare, «Dovete essere disposti a invadere la privacy, assolutamente ... [i neofiti] non hanno nessun diritto!» (13 maggio 1959, Second Lecture on Clearing Methodology).

Naturalmente gli individui gioviali - quale io sono - vengono svalutati dal test della personalità OCA, perché solo gli scientologist possono forse essere "sopra la morte" sulla Scala del Tono. Così, secondo Hubbard, chiunque non voglia pagare deve essere deliberatamente introvertito fino a che non corre al più vicino bancomat e "la fa andare bene".

In quanto oggetto di gravi e continuate molestie, poche settimane dopo essermene andato dissi al mio dottore che mi sentivo stressato. Lui commentò che non sembravo stressato e mi resi conto che avevo imparato a presentare al mondo una faccia impavida, persino "entusiasta". Fingevo. Da allora ho trascorso parecchio tempo con membri di culti di ogni fatta che mostrano la stessa superficiale allegria esibita dagli scientologist. E sotto quel buonumore c'è sempre angoscia. Si tratti di trovare il modo di alzare le statistiche entro le 14,00 del giovedì, o di trovare i soldi per il prossimo corso. Chi è abbastanza ricco da non preoccuparsi ha altre afflizioni, tipo non capacitarsi di non avere una sola abilità OT.

Quando nel 1984 lo incontrai la prima volta (e iniziai ad agire di concerto con lui, come diversi tribunali insistono che non dovrei fare), Gerry Armstrong affermò che il livello di tono del personale Scientology era "paura". E aveva ragione. Ma si simula euforia, che difatti è il fenomeno finale di tutte le induzioni alla trance, auditing compreso. In realtà è uno stato precario, di solito dura meno di tre giorni, poi subentra il senso di colpa di stare facendo "montagne russe" e allora il povero scientologist viene ancora una volta introvertito nel timore di essere "PTS". L'eccitazione è sparita e la voglia, il desiderio di euforia rimette in moto la caccia alla dopamina.

A questo punto lasciate che condivida con voi le mie ultime sedute di auditing. Quelle a Saint Hill furono su Nuovo OT V con il Tech Sec UK Richard Reiss come auditor. Tra gli Indipendenti continuai con un auditor e con un supervisore dal caso addestrati a Flag.

Il primo giorno lasciai intendere che non avevo veramente "audito via" un "body thetan" che era un "thetan" nello stesso senso di me. Il successivo lasciai a intendere che si trattava di "entità". Il terzo affermai che erano "meccanismi mentali" - qualcosa tipo le unità d'attenzione bloccate di Scienza della sopravvivenza - e poi decisi che mi ero semplicemente inventato tutto a causa della valutazione impostami dai "materiali tecnici". («Non valutare mai per il preclear» - adesso c'è una barzelletta: "Vedi, hai tutti questi engram e body thetan e, se non trovi i soldi, la tua vita sarà rovinata e la tua immortalità è in pericolo").

A suo favore devo dire che l'auditor, benché fosse sbiancata, lesse l'e-meter e fornì le indicazioni corrette. La lista non diede più letture perciò fui dichiarato "Livello V dell'Advanced Ability completo". Poi ruppi la tradizione e chiesi che il supervisore del caso mi autorizzasse un "PTS rundown".

Il lavoro di ricerca e traduzione di questo e dei numerosi articoli collegati ha comportato molte di ore di impegno volontario. Contribuisci a difendere questo sito e il suo importante ruolo informativo offrendo una pizza a chi ha lavorato anche per te.

Mai nessuno in 9 anni aveva suggerito che potessi essere una "fonte potenziale di guai" (certo che il tizio trovava dei termini interessanti!). Ero un seguace produttivo con molti encomi e nessun Rapporto per Conoscenza grave (il che risulta anche dalla mia "dichiarazione SP" - fui dichiarato per aver dato una sola, singola seduta di auditing senza una "istruzione scritta del supervisore del caso", il quale ammise che in realtà avevo chiesto telefonicamente il permesso a un C/S per una seduta d'emergenza. Ma tant'è). Mi avevano anche usato durante i corsi per dimostrare che cosa sono gli "aghi liberi", visto che ero una persona molto gioviale.

Il Supervisore del Caso decise di accettare la mia richiesta per un PTS Rundown. Quando mi chiesero chi potesse essere il mio Soppressivo suggerii - senza averlo deciso in precedenza - L. Ron Hubbard. Questa volta l'auditor impallidì visibilmente. Era cinerea. Mi chiese di elencare tutte le altre possibilità e obbedii, ma nessun altro nome del mio elenco fece muovere l'ago. La "tech" è chiara - lei deglutì sonoramente prima di annunciare: «Ti indico che sei PTS di L. Ron Hubbard».

Quella fu l'ultima volta in cui tenni in mano le lattine (31 anni fa). Non ho mai più sentito il bisogno di farlo, neanche per un momento. Impiegai un un anno per rendermi conto della poesia della cosa: avevo "audito via" Scientology. Ero stato per nove anni sotto l'influenza soppressiva di L. Ron Hubbard. Ora dove devo andare per attestare? E posso scrivere una storia di successo?


Scientology e l'equilibrio emotivo

Dopo una storia d'amore finita male molte persone si chiudono emotivamente. Evitano il coinvolgimento per timore di soffrire di nuovo quelle travolgenti emozioni. Successe a me quando avevo 19 anni e finii in Scientology determinato a raggiungere un equilibrio emotivo così completo che nulla mi avrebbe più trascinato nel baratro. Non funzionò. Ho ancora la mia serie completa di emozioni nonostante tutti i miei sforzi e quelli di Hubbard. Meno male!

Mi occorsero nove anni di coinvolgimento per comprendere che Scientology non porta l'equanimità emotiva. Non la raggiunsi nonostante cinque livelli OT, il corso Data Series Evaluator e alcuni corsi di addestramento da auditor. Scientology rimpiazza esattamente quella chiusura emotiva sperimentata dagli amanti respinti.

Un amico mi disse che dopo una seduta di "TR-0 provocato" fu felice di scoprire che la sua ansia era sparita. Poco dopo si rese conto che semplicemente non stava più reagendo emotivamente e che le normali reazioni emotive non gli erano più disponibili, qualsiasi cosa facesse. Sono passati quasi 40 anni da quando mi raccontò questa esperienza, perciò ha trascorso una buona parte della sua vita adulta in uno stato distante, incapace di partecipare completamente al mondo delle emozioni a causa dell'influenza continua di questa tecnica potente e dannosa. È una cosa molto triste perché è un uomo compassionevole e premuroso. E senza sentimenti, il mondo che significato ha?

Un'altra cara amica mi raccontò che dopo essere cresciuta in Scientology e aver trascorso 5 anni nella Sea Org, non era del tutto sicura di aver mai provato amore. Da bambina, i genitori si erano addestrati a non provare compassione e il modo normale che un bambino ha di apprendere la compassione - la preoccupazione e la solidarietà per chi è stato ferito - non aveva fatto parte della sua vita. Quando una sua cara amica era morta si era sentita vuota, assente. Un altro ex-OT mi disse di non aver versato una sola lacrima alla morte della madre. Aveva semplicemente "abbandonato il corpo".

Di recente ho letto The Doctor and the Soul di Viktor Frankl. Frankl sopravvisse sia a Dachau sia a Auschwitz, e riuscì a trarre qualcosa di profondamente positivo da quelle esperienze assolutamente negative. Ha cercato di raccontare il torpore che travolge chi non ha controllo sulla propria vita, qualcosa di simile alla dissociazione emotiva che ho riscontrato in alcuni ex membri della Sea Org. Dopo la reazione iniziale in cui si pensa che la vita non vale più la pena di essere vissuta, Frankl osserva: «Dopo alcuni giorni o settimane questo stadio è solitamente seguito da una seconda fase, una profonda apatia. Questa apatia è una specie di meccanismo di autodifesa della psiche. Tutto ciò che prima eccitava o amareggiava il prigioniero, ciò che sollevava la sua indignazione o lo portava alla disperazione, tutto ciò che è costretto a guardare o a prendere parte, ora rimbalza su quella specie di armatura che s'è messo addosso. Ciò che è avvenuto è un adattamento psichico allo strano ambiente; gli eventi dell'ambiente raggiungono la coscienza solo in forma indistinta. La vita affettiva è spinta a un livello inferiore ... Gli interessi sono limitati ai bisogni più immediati, più urgenti. Tutto il pensiero sembra essere concentrato su un singolo punto: sopravvivere a quello specifico giorno.»

Spero che gli ex membri, della Sea Org in particolare, riflettano sulle loro esperienze e lascino commenti nell'apposita sezione. Sto ancora imparando come gli altri affrontano il processo di recupero, trent'anni dopo che io stesso ho lasciato il culto.

Scientology induce dissociazione emotiva. Mentre il mondo cerca risposte all'autismo, alla sindrome di Asperger e alla sociopatia, Scientology genera attivamente dei sintomi paragonabili a quelle condizioni debilitanti e pericolose. Gli autistici non entrano in risonanza con le emozioni del mondo circostante. Trovano estremamente difficile decifrare un sorriso, un sogghigno, un cipiglio o persino il terrore. Anche alcuni scientologist, in particolare i membri di seconda generazione, trovano difficile interpretare le emozioni, forse a causa del volto assente da TR-0 che maschera l'espressione emotiva della maggioranza degli scientologist, o alla deliberata finzione emotiva insegnata da Scientology.

I sociopatici non sono riusciti a sviluppare l'empatia. Il Dott. Harold Shipman - che nel nord Inghilterra uccise oltre 500 dei suoi pazienti - si lamentò di essere stato frainteso e che lui aveva sempre e solo aiutato le sue vittime. Al limite estremo dello spettro della follia, i seguaci di Aum Shinrikyo erano intenzionati a uccidere tutta la popolazione giapponese, così che potessero tutti rinascere carmicamente puliti. Quando fu sventato il loro tentativo di uccidere i passeggeri della metropolitana di Tokyo, avevano accumulato sufficiente gas sarin per ammazzare milioni di persone.

Hubbard prese l'etichetta di "personalità antisociale" dalla psichiatria. La prese in particolare da Hervey Cleckley, il cui Mask of Sanity fu un best-seller degli anni '50. Fui molto felice quando Richard de Mille - che fece da ghost-writer di Hubbard per Scienza della sopravvivenza e Come vivere pur essendo un executive - mi scrisse per congratularsi del mio Vendiamogli un pezzo di cielo blu ed evidenziò quanto fossi stato nel giusto a identificare Hubbard come la vera e sola Persona Soppressiva. Soddisfa tutte le caratteristiche, comprese le sue frequenti "ampie generalizzazioni" sugli psichiatri (come Cleckley) da cui prese così tante delle sue idee. In termini psichiatrici, il "disordine da personalità antisociale" è sinonimo di "sociopatia". Perciò quanto gli scientologist parlano di "Persone Soppressive" stanno in realtà accusando i loro critici di essere dei sociopatici.

Hubbard era l'archetipo del SP. Viveva nel lusso opulento mentre teneva la sua Sea Org nell'abietta povertà. Quando girava i film "tecnici" decise che la squadra stava spendendo troppo, così tagliò i costi per la carta igienica. La squadra si ingegno rubando gli elenchi telefonici dalle cabine pubbliche. Hubbard non potrà mai essere accusato di essere stato compassionevole. Cenava con foie gras mentre l'equipaggio mangiava riso e fagioli. Chissà, magari una parte dei 648 milioni di dollari del suo testamento sarebbero potuti andare a beneficio della Sea Org per farla uscire dalla povertà? Si direbbe che Hubbard avesse molta poca affinità con i suoi seguaci, nonostante la valanga di comunicazioni che gli scaraventava addosso.

Nel suo studio pionieristico, Flavil Yeakley scoprì che i membri dei gruppi settari distruttivi "clonano" le caratteristiche del loro leader, creando una identità dissociativa.

I membri delle congregazioni cristiane riportano tutti e sedici i tipi di personalità esibiti da Myers e Briggs, ma i membri di tutti gli altri tre gruppi settari da lui studiati tendono verso un unico tipo di personalità - ognuno esclusivo del suo particolare gruppo. L'"indottrinamento" e il "processing"[2] Scientology (per usare gli accurati termini hubbardiani) portano alla non-empatia - mancanza di compassione - e all'egocentrismo. La clonazione tende alla personalità del leader, perciò gli scientologist mostrano le caratteristiche dannose esibite con regolarità dal Fondatore.

Sono a conoscenza di un caso in cui uno scientologist senior abbandonò i suoi due bambini piccoli - che crebbero in grande povertà - per dedicarsi a Scientology. Fece una fortuna, ma non diede un centesimo per il mantenimento dei suoi figli. Il che riecheggia il comportamento dello stesso Hubbard, che smise di pagare il mantenimento dei suoi primi due figli prima che raggiungessero i 10 anni. Si risposò prima di aver divorziato dalla madre di quei bambini e poi abbandonò anche la seconda moglie e la loro figlioletta. Hubbard riuscì ad alienarsi anche il primo figlio, L. Ron Jr. o "Nibs"; un altro figlio, Quentin, si suicidò, nonostante fosse una delle sole 24 persone ad aver completato il livello più elevano dell'addestramento Scientology, il corso di Classe XII. E questa fu l'esperienza di "seconda dinamica" di Hubbard.

Se Hubbard aveva qualche brandello di coscienza riuscì ad "audirla via", e questo è un aspetto essenziale di Scientology. Con l'auditing è possibile negare la responsabilità. Un tizio si vantò con me che con Scientology poteva fare tutto quel che voleva, poi comprare un "confessional" e liberarsi da ogni senso di colpa. Secondo Hubbard, "fare ammenda" è considerato un tono emotivo "basso". Le scuse non sono raccomandate, per non parlare della riparazione al danno fatto.

Laddove la vera religione cerca la riconciliazione e offre compassione, Scientology prospera sull'odio e l'ostilità (si veda il mio Scientology: the Church of Hate per molti altri dettagli).

Hubbard si lamentava regolarmente di essere perseguitato. Secondo lui era il complotto della Banca Mondiale, quello del Tenyaka Memorial, la cospirazione psichiatrica, quella dei media o qualsiasi altra cosa sospettasse in quella particolare settimana. E Scientology non si prende mai responsabilità, dice semplicemente e ripetutamente che chi ha commesso delle violazioni è stato disciplinato. Segue la massima di John Wayne: «Mai chiedere scusa. È segno di debolezza». Il vero sentimento religioso non ha posto per i nemici, ma ha compassione per tutti.

Peggio ancora, quegli stessi "procedimenti" che dovrebbero portare al fantastico stato di "thetan operante" in realtà riducono la compassione e aumentano quel sé narcisistico che caratterizza il disordine sociopatico. Hubbard si riferiva offensivamente ai non membri come a "carne cruda, wog morti nella testa". Noi siamo i morti viventi - gli zombie - come sottolineò nelle sue idee sul "tono emotivo cronico" - siamo tutti "sotto la morte" sulla sua scala del tono emotivo. Noi "wog", visto che siamo "sotto la morte", non dovremmo poter votare o dire la nostra negli affari di stato. Il che fa degli scientologist una élite, induce narcisismo, come fanno tutti gli auto-incensamenti.

I TRs sono la strada maestra per la dissociazione emotiva. I TRs di "addottrinamento superiore" furono escogitati quando una classe di studenti diventò troppo turbolenta con Hubbard. Ordinò quindi a L. Ron Jr., suo figlio maggiore, di studiare delle tecniche per tenerli sotto controllo. Così furono introdotti le urla contro i posacenere - certamente una tecnica di "confusione", in termini di ipnosi - e il comportamento ripetitivo del "8-C" (controllo totale) - altra tecnica di induzione alla trance - a danno di tutti quelli che vi erano sottoposti.

Forse le tecniche più detestabili sono quelle relative alla scala del tono. Agli scientologist viene insegnato a mimare diversi stati emotivi. Con sufficiente esercizio, diventa poi difficile distinguere quali delle tue emozioni sono vere e quali false. Gli attori parlano spesso della difficoltà di trovare il loro "vero" sé sotto tutta quella finzione. Inoltre, una volta padroneggiata la finzione emotiva, gli scientologist manipolano gli altri senza un attimo di riflessione etica. Non mi preoccupavo di portare la gente "su di tono", ma rifiutavo di portarla giù, quando me lo chiedevano (per esempio nel reclutamento, quando il "bersaglio" viene introvertito così da scoprire la sua "rovina" - la sua maggior difficoltà - e poi spinto ancora più giù con la "paura di peggiorare").

Gli esercizi della scala del tono possono essere visti alla luce della terapia cognitivo-comportamentale, dove i nuovi comportamenti vengono rafforzati con la ripetizione. Ma gli esercizi della scala del tono inducono dissociazione emotiva. Peggio ancora, una volta indotta la dissociazione la vittima perderà solitamente la consapevolezza dell'alterazione del suo comportamento. Proprio come nel caso dell'amico "provocato" citato in precedenza, potrebbero addirittura essere compiaciuti che certe reazioni emotive siano state sopite.

In un lasso di tempo molto breve gli scientologist vengono separati dalle loro emozioni. In An Open Letter to Clears, Hubbard spiega allegramente che i "Clear" devono fingere di essere perfetti, nel caso loro comportamenti più onesti scoraggiassero degli esseri inferiori a intraprendere Scientology. («Il vostro primo dovere è proteggere la reputazione dello stato di Clear con condotta esemplare»). Mentre fingono col mondo che tutto sia fantastico, agli scientologist viene di fatto vietata qualsiasi discussione dei loro problemi personali, salvo che con l'idoneo rappresentante dell'Org, in cambio di quattrini. Questa è la proibizione di parlare del proprio "caso". Che fa il paio con la proibizione di discutere Scientology - "Tech verbale" - una delle molte restrizioni alla comunicazione imposte dall'uomo che disse: «Più comunicazione, non meno, è la risposta».

Ho intervistato una vittima dell'"overboarding" per due volte. La prima minimizzò, quasi si fosse trattato di uno scherzo da matricole universitarie. Quando alcune settimane più tardi glielo chiesi di nuovo, aveva la guardia abbassata. Era un imprenditore schietto, sempre sorridente, che immaginava sempre la possibilità migliore. Questa volta la mia domanda perforò l'armatura Scientology che indossava da una vita, chinò la testa in avanti, gli vennero le lacrime agli occhi e ammise: «era una cosa spaventosa». Auditor 41 riportava delle fotografie dell'"overboarding". E quelle foto venivano accreditate a "L. Ron Hubbard".

Le ripercussioni della dissociazione emotiva sono spesso molto gravi. Ecco che cosa disse il mio amico Robert Vaughn Young, ora defunto, a Conway e Siegelman, come riportato nella seconda edizione del loro libro Snapping: «In Scientology si ha quello che chiamavamo "arresto del somatico". Sostanzialmente, l'interruzione del somatico è quando smetti di provare qualcosa. Le tue emozioni sono state minate ma tu pensi che stiano venendo fuori. In realtà pensi che sia meraviglioso. Solo dopo aver lasciato il gruppo mi resi conto di quanto era successo, e allora cominciai ad ascoltare davvero le mie emozioni. Mi ritrovai a essere come un bambino piccolo. Provavo qualcosa e mi dicevo "che cos'è questa emozione?" e poi crollavo. Era come se improvvisamente ci fossero tutte queste zone grezze della mia vita, cose che erano state fasciate, nascoste, rinominate, e non sapevo come gestirle. Fu come aprire una capsula del tempo e tutte queste emozioni di vent'anni prima scaturirono alla superficie.»

Ebbi il privilegio di conoscere Vaughn e di avere un certo ruolo nel suo ritorno al sentimento genuino. Gli scientologist ricordano altre vittime di abuso che sono state talmente umiliate e sminuite da crearsi uno stato interiore nascosto, una "panic room" dove possono mettersi al riparo da tutti i sentimenti. Si sa da tempo che molti abusatori sono stati a loro volta vittime di abuso e, in alcuni casi, quel luogo segreto è dove hanno formulato tutta la loro irrazionale vendetta. Elliot Rodgers, che perse del tutto il controllo a Santa Barbara e uccise sei persone, esemplifica questo comportamento. Si sentiva rifiutato dalle ragazze, così si vendicò. Evidentemente era gravemente dissociato a livello emotivo. Questo è lo scenario dei casi peggiori di chi è stato staccato dai propri sentimenti, ma molti ex scientologist combattono contro la depressione, la fatica cronica e la rabbia incontrollata, perché in loro i normali canali emotivi sono stati chiusi. La convinzione che tutte le nostre esperienze derivino dai nostri desideri ( o "postulati") induce sensi di colpa e di fallimento, e nasconde l'origine del turbamento: l'indottrinamento e il processing Scientology, e l'umiliazione dell'esperienza da staff.

Nel momento in cui si comprende che nei diversi stati d'animo sperimentiamo parti diverse della nostra ricca e complessa identità, diventa possibile estirpare alcune delle nozioni inculcate che forzano, costringono emozioni inadatte negli ex scientologist. Hubbard sapeva abbastanza bene che la mente "stimolo-risposta" è ipnotica e sapeva come riempirla di suggestioni di comando (vi siete mai chiesti perché l'auditing ha dei "comandi", e non delle "domande"?). Sapeva che spingendo le persone a rievocare il trauma poteva infondere anche delle suggestioni. Quando rievochiamo eventi dolorosi siamo più suscettibili alla suggestione. Non è il contenuto dell'engram a indirizzare ipnoticamente le persone, ma il contenuto dell'insegnamento di Hubbard. Come lui stesso disse, «Il solo modo in cui una mente può essere controllata è quello di imporle la non conoscenza di sé stessa» (Dianetics 55!), e Scientology fa precisamente questo. Soprattutto rendendo i suoi seguaci quasi incapaci di comprendere le semplici tecniche di induzione all'euforia così apertamente utilizzate da Hubbard (per "euforia" leggi "indicatori molto buoni") e rendendoli fobici di qualsiasi altra comprensione della mente.

Il lavoro di ricerca e traduzione di questo e dei numerosi articoli collegati ha comportato molte di ore di impegno volontario. Contribuisci a difendere questo sito e il suo importante ruolo informativo offrendo una pizza a chi ha lavorato anche per te.

In Scientology: Una nuova ottica sulla vita Hubbard scrisse: «In che cosa può essere intrappolata una persona? Fondamentalmente e innanzitutto, può venire intrappolata nelle idee.» Un paio di pagine più avanti aggiunge: «la fissazione avviene in presenza della comunicazione ad un unico senso.» Scientology è un sistema di comunicazione ad un unico senso, da Hubbard, che nega a tutti gli altri l'abilità di aver contribuito alla sua "tecnologia", allo scientologist intrappolato, che resta intrappolato nelle idee. Il semplice test è scrivere un elenco dei vostri disaccordi con Hubbard. Se non ne avete alcuno, allora siete stati clonati con successo!

Vaughn offre speranza. Apprese di nuovo a sentire, a provare sentimenti. Il mio amico le cui emozioni furono minate dal "TR-0 provocato", riferisce che si sta riprendendo. L'amica che non sapeva se era in grado di saper amare, accettò la mia idea che i suoi sentimenti per i nipotini sono sicuramente amore. Può richiedere molta sofferenza - che non è una "misemozione" ma un modo adeguato di manifestare sentimenti che in Scientology vengono pericolosamente repressi. Piuttosto che incartare le nostre emozioni, è necessario provare modi adeguati di esprimerle. La sofferenza è un modo per digerire l'esperienza. Essere solidali e avere a cuore qualcosa non è negativo né riprovevole.

Anche dopo decenni di "niente empatia", è possibile provare di nuovo compassione. La redenzione resta sempre possibile, anche dopo OTVIII.


Il solo vero SP (Persona Soppressiva)

Lasciai Scientology perché un mio caro amico era stato dichiarato Soppressivo. Beh, in realtà il suo nome era stato messo su un elenco - la dichiarazione formale richiese parecchio tempo. Secondo una politica severa, prima di emettere una dichiarazione di Persona Soppressiva occorre una Commissione d'Inchiesta ma, come successe a molti altri, il suo nome finì nell'elenco e tanto bastò.

Una settimana prima il suo amico Peter Shantz, che era Ufficiale di Etica a Saint Hill, mi aveva convocato per dirmi di essere preoccupato che il nostro comune amico venisse dichiarato. Voleva il mio aiuto per opporsi alla cosa. Una settimana più tardi mi ritelefonò per dirmi che la cosa era fatta. Gli chiesi che cosa avremmo potuto fare e mi rispose che i soppressivi possono essere molto subdoli. Quello che per dieci anni era stato un suo caro amico fu gettato ai pescecani perché il suo nome era su un elenco. E per Shantz era una prova sufficiente.

Trascorsi i sei mesi successivi a mandare rapporti sempre più in alto sulle linee, solo per essere boicottato e ostracizzato. Quando non ricevetti risposta nemmeno dal nuovo Capo Internazionale della Giustizia, scrissi una lettera a Ron che iniziava così: «So che L. Ron Hubbard non riceve lettere a lui indirizzate, ma questo è l'ultimo ricorso...». Ricevetti risposta: «Certo che ricevo le mie lettere!», ma in merito alla mia richiesta di una Commissione di Inchiesta per il mio amico, la sola reazione fu: «La tua lettera è sulla mia scrivania.»

Da sei mesi il mio amico rifiutava di comunicare con me, altrimenti sarei stato dichiarato anche io. Gli scrissi spiegandogli il mio viaggio nel nulla durato sei mesi e gli feci domande sull'alta dirigenza, di cui lui aveva fatto parte. Mi indicò due suoi amici - Ron Hopkins e Jay Hurwitz - che erano delle mie parti e potevano spiegarmi come mai i Messaggeri avevano espulso quasi tutti i dirigenti. Ron e Jay erano stati entrambi dichiarati Soppressivi. Erano piacevoli e mi furono anche d'aiuto. Nessuno dei due sputava fuoco o puzzava di zolfo.

Decisi che dovevo cercare gli SP e sentire la loro campana. Dopo tutto ero un OT, per cui non dovevo preoccuparmi di essere sopraffatto dagli SP. Scrissi a Cyril Vosper, autore del bestseller The Mind Benders [qui in italiano] che avevo letto e - da membro del culto - subito messo da parte. Gli dissi che avevamo portato Scientology fuori dalla Chiesa. Lui mi rispose che non riusciva a immaginare una Scientology funzionante fuori dall'ambiente "fascista". Cyril mi venne a trovare e diventammo amici. Era entrato in Scientology nel 1954 e ci era rimasto per 14 anni. Aveva incontrato Hubbard molte volte. Scientology fu piccola cosa fino agli anni '60, quando lo stato australiano di Victoria cominciò la sua inchiesta che generò pubblicità e interesse internazionale. Furono in molti a dirmi che ne erano stati attratti proprio per le accuse di magia nera e cose del genere.

Cyril era intelligente e acuto. Aveva un umorismo auto-ironico e, generalmente, era un uomo compassionevole (a differenza di molti scientologist). Se un propagandista di Scientology lo avvicinava su Tottenham Court Road, Cyril si fermava volentieri a chiacchierare. E cominciava subito a raccontare di aver conosciuto Hubbard, godendo maliziosamente dello stupore che provocava. Gli chiedevano inevitabilmente il ricordo più importante del Grande OT e lui rispondeva che ricordava soprattutto l'alito pesantissimo di Hubbard. Hubbard aveva paura del dentista per cui si lasciava marcire i denti in bocca, aggiungeva Cyril.

Gettai la rete un po' più lontano e scoprii che fine aveva fatto il Primo Vero Clear al Mondo - John McMaster. Eravamo forse nel 1984 e John viveva in uno squallido appartamento di Londra. Lo intervistai per tre ore. Ricordo che la mia prima domanda fu: «Come sei entrato in Scientology?» La sua risposta iniziò con «Sono nato a Durban... » e proseguì per un quarto d'ora. Alla mia visita successiva John mi chiese di registrare l'intervista a suo uso, ma sbagliò pulsante e schiacciò "play". Rimasi sorpreso nel sentire «Sono nato a Durban... ». Evidentemente aveva fatto le prove delle sue risposte. Aggiungeteci il suo modo teatrale di esprimersi («Porto l'amore a te, e a te, e a te!» delle sue conferenze di vent'anni prima). Anche un mio amico lo intervistò e, ora dopo ora, ci sentimmo dire entrambi quasi le stesse parole.

Da giovane John aveva sofferto di un cancro allo stomaco e gliene avevano asportato una parte notevole. Provava dolore continuo, ma dopo la sua prima seduta di auditing quel dolore cessò. Prima che qualcuno cominci a elogiare i fantastici effetti di Scientology, vale la pena sottolineare che quando lo incontrai io, era poverissimo e viveva di vino da quattro soldi e vodka. Non lo vidi mai mangiare qualcosa, il che era parecchio preoccupante.

Il segreto più grande di John era la sua omosessualità. Un altro dei primi dieci Clear (stile 1960) mi spiegò la sua sorpresa nello scoprire che sette dei primi dieci Clear erano gay, un fatto su cui aveva a lungo riflettuto perché Hubbard lo sapeva bene. John era solito viaggiare con il suo "segretario" e fu sicuramente il rappresentante pubblico di maggior successo che il culto abbia mai avuto (anche se come suo rappresentante alle Nazioni Unite non andò bene). In molti mi hanno raccontato quanto amassero John, anche se nessuno ci aveva mai passato del tempo assieme.

Dopo il nostro primo incontro scrissi a John per raccontargli della Gay Theta Association. Ricevetti una furibonda risposta di sette pagine in cui mi si assicurava che John non era sicuramente gay.

Il lavoro di ricerca e traduzione di questo e dei numerosi articoli collegati ha comportato molte di ore di impegno volontario. Contribuisci a difendere questo sito e il suo importante ruolo informativo offrendo una pizza a chi ha lavorato anche per te.

Nei suoi ultimi anni di vita John riuscì a mettere a profitto nel movimento indipendente la sua celebrità. Aveva molto da dire su "Tubby", come lui chiamava Hubbard. Il concetto di fondo è che Tubby era un uomo molto invidioso che fremeva di rabbia per l'adulazione riservata a John. Era anche turbato dal fatto che John come auditor otteneva risultati molto migliori dei suoi, indubbiamente per i modi molto cordiali. Durante il periodo del "Fair Game" John aveva disperatamente cercato di tener calmo Tubby, ma senza esito. John insisteva che dovevamo riuscire a essere in grado di comunicare con gli SP e che rifuggirli - disconnettere - non avrebbe portato da nessuna parte. Sicuramente riusciremo a sviluppare una tecnologia per curarli, giusto? Alla fine John si ritrovò a galleggiare per tre ore in mare con una vertebra rotta, e decise di cambiare aria.

Per me fu l'inizio di un lungo viaggio. Mentre scrivevo Un pezzo di cielo blu ho incontrato più di 500 ex membri e ho letto le testimonianze, gli articoli o i libri di altri 150. Secondo Hubbard, c'è un SP ogni 40 persone della popolazione generale, quindi è strano che lui abbia scelto di lavorare quasi esclusivamente con degli SP. Quando morì, l'unico funzionario senior tra quelli scelti da Hubbard - tra centinaia di funzionari senior - era Norman Starkey. Tutti gli altri, dal Dott. Joe Winter e Don Rogers che fondarono la prima Dianetics Foundation, a Otto Roos e David Mayo, che lo avevano audito, se ne erano andati. Allora il solo vero SP era proprio Hubbard.


Che fine hanno fatto i Clear e gli OT del passato?

THE BUNKER: Jon, ci siamo chiesti che fine abbia fatto quel primo gruppo che circondava L. Ron Hubbard quando pubblicò Dianetics, e dove siano i risultati di quella ricerca presumibilmente condotta prima dell'uscita del libro. Come ci hai consigliato, abbiamo riletto il Dianetics restando decisamente sorpresi dalle sue affermazioni su quanto facile sia creare i Clear. Siamo perciò molto contenti che condividi con noi l'analisi di quel periodo e le affermazioni di Hubbard in merito a Clear prima, e poi a OT.

JON: Ho dedicato davvero poco tempo alla navigazione in Rete. La ricerca per gli articoli del Bunker mi porta via ogni momento libero. L'anno scorso mi sono dedicato un po' all'incantevole angolo di Jeff Hawkins qui sul Bunker e anche all'interessante serie Blogging Dianetics di Vance Woodward, rimanendo colpito da questa affermazione di Hubbard: (come mi è successo innumerevoli volte nei miei - oh no! - quarant'anni dalla prima lettura del libro):

Mentre leggete troverete che in questo libro vengono spiegate molte cose che "avete sempre saputo che erano così". Sarete soddisfatti dal sapere che molti dei vostri concetti di esistenza non erano opinioni, ma fatti scientifici.
Una trentina d'anni fa mi suggerirono per la prima volta che Scientology attira le persone perché si fonda sulla verità. Questa idea mi assillò, perché a me sembrava che Scientology sia basata sul dire alla gente ciò che quella gente si vuole sentir dire, mescolato a una certa quantità di saggezza folkloristica (cioè scemenze). «Ciò che è vero per te è vero» meno la riflessione sul fatto che dovresti sempre controllare accuratamente le cose prima di accettarle. Il "fatto scientifico" non era di grande interesse per Hubbard, men che meno il metodo scientifico.

Forse quanto appena detto vi sembrerà severo, ma non sono a conoscenza di queste verità su cui si baserebbe Scientology. Ogni volta che mi soffermo sui suoi fondamenti vedo iperboli e inganno verbale, non evidenza scientifica sperimentabile. Non c'è un solo, singolo studio scientifico (a parte il non essere riusciti a recuperare un "engram" alla Fondazione di Los Angeles, engram inflitto con "dolore, droghe e ipnosi"). Tuttavia so quel che la gente vuole sentirsi dire, per lo meno nella cultura occidentale: siamo esseri immortali con potere divino. O dovrei dire "poteri"?

La promessa iniziale era che 273 persone avevano raggiunto con successo lo stato permanente di "Clear", come annunciato nel 1950 in Dianetics: The Modern Science of Mental Health [In italiano: Dianetics: La forza del pensiero sul corpo]. Il Clear fu definito con estrema esattezza, come dimostra questo estratto di Vendiamogli un pezzo di cielo blu:

Un "Clear", secondo il libro, non avrebbe avuto compulsioni, repressioni o malattie psicosomatiche. Un "Clear" avrebbe avuto pieno controllo della sua immaginazione e una memoria praticamente perfetta. Con la consulenza dianetica, il quoziente intellettivo sarebbe «schizzato» fino a oltre «50 punti» e il Clear sarebbe stato «straordinariamente intelligente». Dianetica avrebbe persino recuperato i matrimoni falliti.

Si diceva che con Dianetica l'individuo si sarebbe liberato dalle psicosi e dalle nevrosi. Tra le malattie «psicosomatiche» che Dianetica sosteneva di curare troviamo l'asma, la miopia, il daltonismo, la sordità, la balbuzie, le allergie, la sinusite, l'artrite, la pressione alta, i problemi coronarici, l'ulcera, le dermatiti, le emicranie, la congiuntivite, la nausea mattutina, l'alcolismo e il raffreddore. Avrebbe alleviato anche la tubercolosi. Dianetica avrebbe avuto anche «un considerevole effetto sulla lunghezza della vita». Un Clear avrebbe fatto «in dieci o quindici secondi» un calcolo che «a una persona normale richiederebbe mezz'ora».

Hubbard diceva di aver visitato e trattato 273 pazienti e che, grazie alla sua ricerca, aveva scoperto la «sola e singola fonte dell'aberrazione». Il libro diceva che Dianetica era efficace su chiunque a cui non fosse stata «asportata una grossa parte del cervello» o non fosse «nato con una struttura nervosa fortemente deforme». Ma, ancora meglio, Dianetica poteva essere messa in pratica direttamente con il solo ausilio del libro, senza alcuna ulteriore formazione. La terapia avrebbe richiesto dalle 30 alle 1200 ore, dopo di che la persona sarebbe stata Clear e perciò libera da ogni irrazionalità e malattia psicosomatica.

In questi 31 anni da quanto ho iniziato a intervistare ex membri, nessuno mi ha mai detto di essere uno di quei 273 misteriosi, e svaniti, Clear (salvo per l'occasionale e non comprovata affermazione di reincarnazione dei membri più freschi, nessuno dei quali offre qualche prova). Per quanto ne so, nessuno "ancora nel corpo" tra quei 273 Clear ha mai rilasciato una dichiarazione pubblica di qualche tipo. E credetemi, nel corso degli anni ho letto una quantità stratosferica di materiali e parlato con diverse centinaia di ex membri. Dal 1950, anno di pubblicazione di Dianetics, a oggi, nessuno ha mai parlato delle sue esperienze con Hubbard. Nessuno di loro accorse in sua difesa quando la prima dimostrazione di un Clear andò così male allo Shrine Auditorium nel 1950. La sola spiegazione è che l'affermazione di Hubbard fosse semplicemente non vera, e a sostegno di questa ipotesi ci sono molte prove.

Sappiamo che il gruppo centrale che stava vicino a Hubbard alla creazione di Dianetica lo abbandonò in toto. Non solo quell'1 su 40 che secondo Hubbard è "Soppressivo", ma tutti quanti, dal primo all'ultimo.

Joseph Winter era un medico che lavorò con Hubbard nei mesi precedenti la pubblicazione di Dianetics. In seguito Winter scrisse due libri interessanti in cui continuava a credere, anche se nel secondo la sua credenza cominciava a zoppicare. Winter lamentava di non aver incontrato nessuno di questi 273 Clear. Fu molto critico del comportamento di Hubbard che descrisse come un narcisista, un egocentrico e più o meno un truffatore. Il suo primo libro, A Doctors Report on Dianetics [qui estratti in italiano] è una lettura obbligata per chiunque sia seriamente interessato alla storia di questo strano argomento.

Don Rogers fu un altro dei più stretti collaboratori di Hubbard nei mesi in cui Dianetica fu trasformata in una "scienza moderna della salute mentale". Lasciò Scientology nel 1954 - perché pensava avesse funzionato - e fu nel consiglio di tutte le Fondazioni dalla prima alla, credo, quarta. Don Rogers non aveva particolare animosità verso Hubbard, anche se quando iniziammo la nostra corrispondenza pensava che gli effetti dell'auditing fossero svaniti da molto tempo.

Rogers mi scrisse in ampio dettaglio il suo racconto di Dianetica. Le sue appendici al libro sono rimaste più di quanto sia durata l'introduzione di Joe Winter (ben dentro l'era Miscavige). Don mi raccontò che fino al contratto per il libro, all'inizio del 1950, Hubbard aveva sempre usato la trance ipnotica profonda (c'è prova di questo nelle affermazioni dello stesso Hubbard. Si veda il mio Never Believe a Hypnotist). Aveva spiegato a Don che la trance profonda era impopolare tra il pubblico, perciò stava cambiando metodo.

Questo per quanto riguarda le basi scientifiche di Dianetica. Senza ulteriore "ricerca", Hubbard era passato dalla trance profonda alla trance ipnotica leggera. Il termine comune per descriverla, allora come oggi, è reverie. Hubbard, che insiste che se vogliamo davvero comprendere i significati è necessario comprendere pienamente le parole, scelse questo termine per definire lo stato indotto da una seduta di Dianetica.

Ecco un passaggio da Never Believe a Hypnotist che dimostra, oltre ogni ragionevole dubbio, che Hubbard rimosse l'uso dell'auditing di Book One proprio perché induce trance ipnotica e aumenta la suggestionabilità. Senza ombra di dubbio:

Hubbard era consapevole anche dei segnali della trance: «un preclear, dopo aver chiuso gli occhi, inizia a sbattere le palpebre. Questo è un sintomo del livello più leggero di trance ipnotica.» (Scienza della Sopravvivenza II, pag. 427 ed. italiana 1992); «Un semplice test è osservare i bulbi oculari della persona. Scoprirete che mentre giace lì, i bulbi oculari sotto le palpebre chiuse vanno di qui e di là. Li vedrete colpire le palpebre, si muovono... questi movimenti indicano uno stato ipnotico» (Research and Discovery, vol. 1, pag. 336); «Il movimento dell'occhio sotto la palpebra è indicatore di quando la persona è in trance leggera o profonda. Questo è il secondo stadio, mentre il tremolio delle palpebre è il primo» (R&D 3, pag. 94); «L'occhio del preclear rotolerà un po' sotto le palpebre e in particolare quando ritorna [percorre con la memoria], le ciglia tremoleranno, il che vi dice immediatamente che è diventato più suggestionabile di quanto non sarebbe normalmente.» (ibid); «A volte noterete un tremore delle palpebre. Questo significa che il preclear ha intensificato il suo senso di sonno e ha lasciato da qualche parte alcune delle sue unità d'attenzione. Questo è uno stadio molto precoce dell'ipnosi. Con questi pazienti state attenti.» (R&D 4, pag. 38).

L'uso attuale [1994] del Hubbard Dianetics Auditor Course e del Hubbard Dianetics Seminar è in totale contraddizione con quegli avvertimenti. Nel tornare al metodo del 1950, Scientology è tornata all'induzione diretta della trance. Entrambi questi corsi insegnano: «Quando gli occhi del preclear sono chiusi e notate le palpebre tremolare, smettete di contare... » (rispettivamente a pag. 54 e 42, secondo step).

Non sono gli unici segnali: «Se la persona comincia a rispondervi letteralmente... questo significa che il vostro preclear è ora un soggetto ipnotico e lo state percorrendo in ipnosi.» (R&D 3, pag. 94, si veda anche R&D 1, pag. 336). Questi divieti, per quanto ne so, non fanno parte di nessun corso di addestramento da auditor.

John W. Campbell Jr. fu un altro dei membri di questo circolo ristretto di Bay Head, New Jersey, negli ultimi mesi del 1949 e per tutta la primavera del 1950. È famoso per essere stato direttore della rivista Astounding Science Fiction. Lui era un vero fisico nucleare (attributo che Hubbard prese semplicemente a prestito vista la sua sapienza trasandata, come ammise nelle sue conferenze ed è confermata dal libretto universitario). Da anni Campbell soffriva di una varietà di malanni "psicosomatici" - quelli che la trance profonda può spegnere per giorni di fila. A poco a poco tutti i malanni tornarono, nonostante l'iniziale scarica di adrenalina di Dianetica. Il suo entusiasmo per Dianetica scemò e Campbell si ritirò dalla cerchia di Hubbard.

Art Ceppos era l'editore che aveva portato subito il libro sugli scaffali. All'epoca potevano passare anche due anni dalla firma del contratto alla pubblicazione. Dianetics: MSMH passò dal contratto alla stampa nel giro di pochi mesi. Anche Ceppos era stato un suo sostenitore. Poi l'eccitazione scemò e i vecchi dolori e affanni tornarono. Ritirò il libro dal mercato, anche se aveva venduto 150.000 copie (l'ultima stima con un minimo di credibilità sulle vendite del libro di Hubbard). Ceppos aveva deciso che Dianetics era una truffa e ritirò Dianetics: MSMH, anche se significava perderci soldi. In seguito pubblicò A Doctor's Report del Dott. Winter, che criticava sia Hubbard sia le sue affermazioni esagerate.

L'ultimo membro di quella ristretta cerchia, e forse quella che diede il maggior contributo intellettuale, fu Sara Northrup, la seconda moglie che in seguito Hubbard, in una intervista filmata, disse di non avere mai sposato (sembra infatti che sia passato dalla prima alla terza moglie. Hubbard disse di non essere molto bravo in matematica, un grave limite per uno scienziato). Hubbard aveva sposato Sara nel 1946 in un matrimonio bigamo un anno prima di divorziare dalla prima moglie, Margaret "Polly" Grubb. Sara gli spiegò Korzybski (come fecero anche i suoi amici Robert Heinlein e A E Van Vogt - che rinunciò alla sua brillante carriera di autore di fantascienza per seguire Dianetica fino alla morte, anche se restò ateo e aborriva il soprannaturale di Scientology).

A pochi mesi dal successo di Dianetics, Hubbard cominciò a frequentare Barbara Klowden e si separò da Sara. Poco dopo rapì la loro figlioletta e la tenne lontana dalla madre per tre mesi per convincerla a ritrattare le affermazioni pubbliche fatte contro di lui.

Sara fu l'ultima della cerchia di Bay Head a lasciare Hubbard. Chiedete a Scientology di organizzare un "event" per i primi 273 Clear e non si presenterà nessuno. Non c'è mai stato nessuno all'altezza delle vanterie di Hubbard. E tenete a mente che secondo lui i Clear vivono più a lungo, ma lui morì a 74 anni, mentre il padre lasciò questo mondo a 91. Ci sono tante pie illusioni, voracemente consumate dagli scientologist.

Ma "Clear" era ciò che la gente si voleva sentir dire, e ancora vuole sentirsi dire. Scientology oggi è molto ben mascherata da religione, perciò può fare le affermazioni più mirabolanti senza dover fornire alcuna prova. Un Clear avrà le qualità elencate in precedenza, garantito. Sfortunatamente, anche se per qualche giorno vi sentirete in cima al mondo, la realtà (le cose reali, non l'apparenza su cui c'è accordo) tornerà a bussare alla porta, assieme alla necessità di aggiustarla con l'auditing.

Non c'erano basi dimostrabili, salvo qualche suggestione da trance profonda che funzionava per un po'. A volte Hubbard era molto bravo a perpetuare la trance, così chi si sottopone a quel regine userà certe frasi blocca-pensiero (proprio come Hubbard spiegava in Dianetics: MSMH) per "restimolare" la "reverie". Il credente userà una frase standard - per esempio "falla andare bene" - e si rimetterà in riga, di nuovo in quello stato di sospensione del pensiero che è la trance. Robert Jay Lifton, nella sua notevole analisi della riforma del pensiero dei cinesi, parla di "cliché blocca-pensiero" che impediscono il pensiero razionale. Hubbard era abile nel prolungare questi slogan per rinforzare la trance, slogan spesso privi di significato ("la via per uscirne e la via che passa attraverso").

Ma diamine, voi siete immortali e forse onnipotenti. Potete aggiustare tutto quello che avete rotto in qualche altra vita (o pagare per essere perdonati). Raggiungerete la Libertà Totale (sul prossimo livello). Basta ignorare il mal di stomaco e le fatture non pagate, i vostri figli e il vostro coniuge, e prendere a prestito i soldi per fare quel prossimo livello!

Troppo spesso ci inseriamo in un gruppo semplicemente perché vogliamo appartenere, far parte di qualcosa. Può essere una squadra di calcio, specialmente tra alcuni sostenitori che si autodefiniscono allegramente dei "fanatici". Alcuni sembrano avere una reazione da dipendenza dai comportamenti. O forse quando si tratta di disordini ossessivi e compulsivi siamo tutti su un continuum. Ma a me sembra che Vance Woodward sia nel giusto quando si lamenta della natura di Scientology che crea dipendenza. Altrove ho parlato di "drogati da auditing" e so di non essere stato l'unico a commentare la reazione della dopamina indotta dal "processing" di Scientology. A parte l'occasionale esplosione di euforia alle fantastiche (per quanto irriproducibili) abilità sovrannaturali, Scientology ha poco da offrire, a meno che non vogliate una Cruise-mania.

Hubbard fu un marito e padre terribile. Scientology è stata spesso causa di distruzione familiare - Hubbard pubblicò persino un contratto di disconnessione per i coniugi! Scientology obbliga i membri del suo gruppo di élite ad abortire, perché se hanno dei figli non possono mantenere incarichi di alto livello. Può essere che a tutto'oggi migliaia di gravidanze desiderate siano state interrotte da questa dottrina. Il movimento Pro-Vita non sembra minimamente preoccupato, ma noi dovremmo esserlo.

Infine Scientology rifugge il bisogno di onestà che dovrebbe farle ritrattare molte delle sue affermazioni - compreso essere una cura per il cancro, la cecità e la leucemia, e la capacità di resuscitare i morti - e si presenta come santa. Ora, questa è una "religione" nel senso peggiore del termine perché permette l'inganno al massimo grado. Ma attenti, Hubbard non diceva forse che "onestà è sanità mentale"?

Quasi vent'anni prima della sua triste morte in stato di demenza, Hubbard aveva ampliato le sue garanzie fino ad affermare che: «Per migliaia di anni gli uomini hanno ricercato lo stato di completa libertà spirituale dall'infinito cerchio della nascita e della morte, e hanno ricercato l'immortalità personale con piena consapevolezza, memoria e abilità come spirito indipendente dalla carne. [...] In Scientology tutto questo stato è ottenuto. È stato raggiunto non su base temporanea, soggetta a ricaduta, ma su un piano stabile di piena consapevolezza e abilità, non soggetta a incidenti o deterioramento. E non limitata a pochi. Chiamiamo questo stato "Thetan Operante".» ("1967 The Year of Expansion And Beyond", The Auditor: The Journal of Scientology, N. 19).

E, giusto per essere sicuri di sapere che cos'è un "Thetan Operante":

Un Thetan Operante (OT) è in grado di controllare la materia, l'energia, lo spazio e il tempo anziché essere controllato da questi. Di conseguenza un OT è in grado di essere causa sulla vita. (Che Cos'è Scientology?, pag. 566 ed. italiana 1993).
Nel 1970 Hubbard stava già parlando di questi risultati per il corso di OT VI, poi ritirato:
Abilità di operare liberamente come thetan esteriorizzato e abilità di operare in maniera pan-determinata; estende l'influenza del thetan all'universo altrui.
Un "thetan esteriorizzato" è uno spirito fuori dal corpo, capace di percepire e dirigere gli eventi da questo stato dissociato. Questi erano i "fenomeni finali" garantiti dati nel libro Scientology: 0-8. La sezione "stati raggiunti" di questo libro fu poco dopo eliminata e sostituita dalla garanzia che il livello avrebbe realizzato il suo "fenomeno finale confidenziale" e niente di più, giusto nel caso qualcuno avesse fatto causa per non aver raggiunto la "esteriorizzazione" stabile. Il livello in realtà riciclava del materiale di La Creazione dell'Abilità Umana, un libro del 1954. E non funzionava nemmeno allora.

Così, Hubbard offrì due obiettivi significativi, gli stati di Clear e di Thetan Operante. Già nel 1970 prometteva "pieno OT" all'ottavo livello del "Ponte". OT VIII fu rilasciato solo dopo la sua morte e deluse gli scientologist con l'affermazione che Gesù era un pedofilo gay (il vistaril stava facendo effetto). Il "fenomeno finale" dichiarato per questo livello è «ABILITà DI ESSERE CAUSA CONSAPEVOLE E A VOLONTÀ SU PENSIERO, VITA, FORMA, MATERIA, ENERGIA, SPAZIO E TEMPO, SOGGETTIVI E OGGETTIVI» (Scientology 0-8). Siamo ancora in attesa di qualche dimostrazione di questo sogno impossibile.

Il lavoro di ricerca e traduzione di questo e dei numerosi articoli collegati ha comportato molte di ore di impegno volontario. Contribuisci a difendere questo sito e il suo importante ruolo informativo offrendo una pizza a chi ha lavorato anche per te.

Il vero "EP" [fenomeno finale] di Scientology è "indicatori molto buoni", vale a dire, euforia. Essa è indotta dal senso di appartenenza a una élite e da ipnosi diretta (Hubbard ammise che la tecnica del Libro Uno è ipnotica, ma la verità è che tutti i "procedimenti" Scientology inducono stati alterati). Può distogliere i seguaci dalla società e lasciarli incastrati per decenni nella sindrome post-Scientology.

Volevamo credere di poter diventare dei super-esseri e abbiamo ignorato il peso dell'evidenza, che dimostra che non è mai esistito un solo singolo Clear come definito da Hubbard, per non parlare di un singolo OT. Dovremmo chiedere a gran voce all'organizzazione Scientology di darci delle prove, in caso contrario di ritrattare le numerose affermazioni boriose fatte dal suo creatore. Chiedo spesso agli OT di spostare con i poteri della mente un pezzo di stagnola di due centimetri, così da dimostrare di essere in grado di muovere le nuvole, come affermano così spesso. Ma da oltre 30 anni la stagnola resta immobile.

I truffatori si concentrano su paura e disperazione. Scientology "trova la rovina" e poi offre poteri divini. È un imbroglio, tutti quelli che ci sono cascati sono stati imbrogliati e meritano comprensione e sostegno.


Il recupero può essere veloce

THE BUNKER: Jon ci ha già parlato di quanto può essere lungo il recupero dopo anni di indottrinamento cementato dall'auditing. Perché ci vuole tanto? In questo articolo Atack suggerisce che un recupero rapido è possibile, a patto che l'ex membro riesca a vedere chiaramente quanto le idee di L. Ron Hubbard sono innanzitutto vuote. A te la parola, Jon.

JON: Detesto il pensiero che il recupero sia inevitabilmente faticoso e richieda anni. Alcuni si riprendono da Scientology molto velocemente. È perché hanno il coraggio, il sostegno, e gli strumenti necessari. Solo perché alcuni hanno lottato per anni - persino decenni - non significa che quello sia un modello prestabilito. Rincuoratevi, abbiate coraggio, trovate sostegno e comprendete quali sono le riflessioni necessarie per sfuggire al "processing" e all'"indottrinamento" che Hubbard creò nel tentativo infruttuoso di guarire la sua personale e costante malattia fisica e mentale.

Introduciamo una di quelle idee hubbardiane che a questo punto si è dimostrata vera: «In che cosa può essere intrappolata una persona? Fondamentalmente e soprattutto nelle idee ... la fissazione si verifica solo in presenza di comunicazione ad un unico senso.» (>i>Dianetics 55!). E Scientology è una trappola fatta di idee, né più né meno. Una comunicazione a un unico senso da Hubbard al credente intrappolato e fissato.

Una delle bugie di Scientology è l'idea di una "strada tracciata" che tutti devono seguire. Una strada che si è allungata anno dopo anno - anche adesso Miscavige sta allungando i tempi richiesti da ogni livello. Ormai ci sono centinaia di gradini, per percorrerli occorrono anni, ma nel 1950 Hubbard si vantava che chiunque non avesse avuto danni cerebrali poteva raggiungere lo stato ultimo e definitivo di "Clear" in qualche centinaia, persino decina, di ore.

Per citare Vendiamogli un pezzo di cielo blu, (dove ogni punto di Hubbard rimanda a una nota):

Dianetica avrebbe dovuto "chiarire" (liberare) le persone dai comportamenti irrazionali. Secondo il libro, un "Clear" non avrebbe avuto compulsioni, repressioni o malattie psicosomatiche. Un "Clear" avrebbe avuto pieno controllo della sua immaginazione e una memoria praticamente perfetta. Con la consulenza dianetica, il quoziente intellettivo sarebbe «schizzato» fino a oltre «50 punti», e il Clear sarebbe stato «straordinariamente intelligente». Dianetica avrebbe anche recuperato i matrimoni falliti.

Si diceva che con Dianetica l'individuo si sarebbe liberato dalle psicosi e dalle nevrosi. Tra le malattie «psicosomatiche» che Dianetica sosteneva di curare troviamo l'asma, la miopia, il daltonismo, la sordità, la balbuzie, le allergie, la sinusite, l'artrite, la pressione alta, i problemi coronarici, l'ulcera, le dermatiti, le emicranie, la congiuntivite, la nausea mattutina, l'alcolismo e il raffreddore. Avrebbe alleviato anche la tubercolosi. Dianetica avrebbe avuto anche «un considerevole effetto sulla lunghezza della vita». Un Clear avrebbe fatto «in dieci o quindici secondi» un calcolo che «a una persona normale richiederebbe mezz'ora».

Hubbard diceva di aver visitato e trattato 273 pazienti e, grazie alla sua ricerca, di aver scoperto la «sola e singola fonte dell'aberrazione». Il libro diceva che Dianetica era efficace su chiunque a cui non fosse stata «asportata una grossa parte del cervello» o non fosse «nato con una struttura nervosa fortemente deforme». Ma, ancora meglio, Dianetica poteva essere messa in pratica direttamente con il solo ausilio del libro, senza alcuna ulteriore formazione. La terapia avrebbe richiesto dalle 30 alle 1200 ore, dopo di che la persona sarebbe stata Clear e perciò libera da ogni irrazionalità e malattia psicosomatica.

Da un singolo procedimento che garantiva salute perfetta (con un sistema immunitario impermeabile) e alto quoziente intellettivo (con una memoria perfetta), Hubbard rovesciò sui seguaci centinaia di nuove procedure, perché quel singolo procedimento non funzionava e quelle affermazioni erano false. E, una volta che Clear fu definitivamente stabilito - nel 1965, poi di nuovo alla fine degli anni '70 - e spogliato di tutte le precedenti promesse, quello stato ultimo, finale e definitivo si estese nel futuro, livello dopo livello (perché, diamine, i vostri body thetan mica sono Clear e, anche dopo averli "liberati" su OT III - ci sono ancora motivi, e motivi costosi, del perché ancora non siete sovrumani).

Hubbard riuscì a non rilasciare lo stato finale del suo Ponte, «causa su materia fisica, energia, spazio e tempo» (come definì OT VIII verso il 1970) fino a dopo la sua morte. E anche quello si dimostrò un sogno irrealizzabile. Più una passerella per la prigionia totale, che il ponte per la libertà totale.

Tutto questo condiziona lo scientologist in via di recupero a credere che la strada sia lunga e tortuosa, ma non è vero. Ancora una volta, poiché Dianetics rimugina ossessivamente sul passato - una nozione sfidata da Hubbard in Self-Analysis (ciò su cui poni l'attenzione, lo ottieni, dopotutto) - lo scientologist convalescente crede di dover difficoltosamente disfare le sue esperienze. Ma gli engram di Scientology - e sono la cosa più simile agli engram che troverete mai, visto che nessuna memoria viene effettivamente registrata durante i momenti di incoscienza - quegli engram sono suscettibili di cancellazione non semplicemente in catene, ma in grandi matasse, una volta che i capi che li tengono insieme vengono sciolti. Non c'è bisogno di ri-sperimentare - abreazione - l'umiliazione e la schiavitù di Scientology. Piuttosto, è necessario tirare semplicemente quei bandoli. E quei bandoli sono gli implant - le credenze, gli slogan e i presunti "assiomi" di Scientology.

Ho sentito molto spesso l'idea che Hubbard ci affascinò con alcune verità, così da poterci intrappolare. Quelle "verità" sono davvero poche, e piuttosto irrilevanti - perché sono prese dalla conoscenza popolare più che da quella arcana. Il "ciclo di azione", per esempio. Finire ciò che si è iniziato è una buona idea (che dovrebbe comprendere anche i ponti per la libertà totale, qualcosa che Hubbard non è mai nemmeno arrivato vicino a terminare), ma elevarlo a perla esoterica è una sciocchezza. Sappiamo tutti che se non finiamo ciò che iniziamo sarà il caos. E ridefinire la parola "ciclo" non è di aiuto alla comprensione di nessuno. Nelle Phoenix Lectures anche Hubbard ammise che il "ciclo di azione" era in giro da millenni.

Jeff Hawkins ha parlato del suo risveglio dall'incantesimo nel suo eccellente Sogni Rubati [qui in italiano]:

Gwennie rimase senza fiato, e ancora più sorpresa fu nel sapere che ero uscito dalla Sea Org e da Scientology. Mi disse «Arrivo, parto subito». Sei ore dopo bussava alla mia porta. Si trattenne per tutto il fine settimana, parlammo per ore. Passeggiammo su State Street giù fino alla spiaggia, le raccontai tutti gli avvenimenti della Base. Era la prima volta che mi confidavo veramente con qualcuno. Camminavamo lentamente perché a ogni metro lei si fermava, mi guardava e diceva «Non esiste!», «È folle!».
Per me fu un'esperienza straordinaria. Avevo vissuto alla Base per anni. Quella era la mia "vita quotidiana". Era "normale". Laggiù ero io il folle, il criminale, l'SP. Sentirla reagire in quel modo, lei, un'esterna, fu impagabile.
È folle! Ed ero libero di dire finalmente e a mia volta sì, sì lo è.

Ridevo, piangevo, ridevo di nuovo. Quando scoppiavo a piangere Gwennie mi abbracciava, e rideva con me quando ridevo e tutto il fine settimana passò in quel modo. Le dissi tutto, mi entivo più leggero, libero, liberato.

Hubbard ci diceva quello che volevamo fortemente sentirci dire. Non solo che c'è un termine alla sofferenza, come prometteva il Budda, ma che siamo anche sovrumani. Che siamo degli dei con poteri magici. Che non moriremo mai, ma meglio ancora, che trionferemo su ogni afflizione e angoscia, che possiamo galleggiare per tutto l'universo con la forza di volontà, e far esplodere i pianeti girando il nostro ego nella loro direzione.

Palesi fesserie senza un grammo di prova. Se tutti i singoli scientologist avessero ottenuto anche il più infinitesimale potere sovrumano non sarei di certo seduto qui, a distanza di tre decenni dalla mia prima, pubblica lamentela. Il Guardian's Office non avrebbe nemmeno dovuto rubare tonnellate di documenti del governo, avrebbero potuto semplicemente "esteriorizzarsi" e prendere nota del contenuto di ogni schedario.

Hubbard ci ha detto quello che volevamo fortemente sentirci dire e noi abbiamo ascoltato, mesmerizzati. Come ho già detto parecchie volte, Scientology è una serie di procedure ipnotiche che causano euforia e dipendenza. In oltre 60 anni non è emerso un solo essere sovrumano (anche Ingo Swann, benedetti i suoi calzini di cotone, ha affermato che le sue "abilità" furono sviluppate prima di Scientology). Per non parlare del fatto che non esistono Clear e che le promesse sui "gradi di release" sono farsesche: sicuramente gli scientologist non possono comunicare liberamente su qualunque argomento, e nemmeno fanno svanire i problemi alla fonte. Lo stesso vale per i "fenomeni finali" di tutti gli altri gradi. A meno che, naturalmente, non crediate che "ciò che è vero per te è vero" (come sanno bene tutti gli schizofrenici).

È un sogno, e poiché si tratta di un sogno, tutto ciò che vi serve è svegliarvi. Il che non significa che il trauma e l'umiliazione derivanti dall'appartenenza svaniranno in una notte, ma significa che il sistema di credenza che mantiene il trauma al suo posto può essere abbastanza velocemente sciolto. La trance può finire. E a quel punto la guarigione avverrà naturalmente e progressivamente. Potranno esserci brutte giornate, ma in senso generale la vita migliorerà.

È certo deludente rendersi conto che non si sta salvando il mondo. Quella può essere una delusione enorme. Molti scientologist in via di recupero, quando se ne vanno sperimentano scoramento e demotivazione, a volte anche sindrome da fatica cronica. Un giorno si è esseri sovrumani i cui desideri spazzano via millenni di aberrazione umana, il giorno dopo si è dei Mario Rossi qualsiasi, ed è difficile trovare sufficiente entusiasmo per alzarsi dal letto. Ed è qui che vengono in soccorso il coraggio e il sostegno, poi anche questo passerà (e sì, anche Hubbard ripeteva questa storia - quella del re indaffarato i cui saggi dovettero ridurre la saggezza del mondo a una sola frase).

La parte relativa al coraggio è il comprendere che si è vissuto un'illusione che, una volta dissipata, la realtà (quella vera, non l'accordo con Hubbard) si ristabilirà e si sarà veramente in grado di divertirsi ancora. Ricordate il divertimento? Afferrate quel divertimento. Elencate le cose che vi piace fare e che Scientology vi ha impedito di fare. E fatele. Potete pure "burlare e denigrare" [1] un po', se ne avete voglia, perché nel mondo reale nessuno vi farà rapporto e non ci sarà un dipartimento di etica che vigila sui vostri pensieri.

Ma tenetevi stretti anche i benefici di Scientology. Molti (io no, però) dicono che l'esperienza militare li ha rafforzati e messi in grado di affrontare le avversità. Uno scientologist in via di recupero mi ha chiesto di scrivere sull'atteggiamento "si può fare" dell'ex membro Sea Org, spiegando che nonostante avesse subito dei traumi, era grato per questa capacità di concentrarsi su un compito e portarlo a termine.

Molto del beneficio di Scientology è il "guadagno negativo" - non come conseguenza dell'indottrinamento o del processing [2] (per usare ancora una volta le rivelatrici parole di Hubbard), ma dell'esperienza Scientology. Il cameratismo e la capacità di sopportazione, proprio come nell'esercito. Ma non raccomando la guerra come terapia più di quanto raccomandi Scientology.

Nella mia esperienza c'è un singolo punto in cui Scientology agguanta la persona e un singolo punto in cui la lascia. Il primo punto è un'esperienza forte, importante, solitamente di natura ipnotica, molto all'inizio del cammino e che non si ripeterà più. Proprio come uno sballo da droghe. La gente continua a drogarsi nella speranza di raggiungere quella breve meraviglia del primo sballo. In Scientology si tratta solitamente di uno sballo da TR-0 o da auditing, [3] per esempio l'esperienza con piene percezioni di ciò che sembra essere una vita precedente (ma leggete che cosa hanno scritto Elizabeth Loftus o Richard Ofshe sui falsi ricordi, e riflettete su quanto sembrino indubbiamente veri i sogni mentre sognate).

In verità, tutti quelli che meditano hanno provato quel momento di beatitudine del TR-0. Non ha nulla a che fare con Scientology. E tutti i bravi ipnotisti possono indurre un falso ricordo traboccante di gioia. Guardate per esempio Derren Brown che in Fear and Faith converte in pochi minuti un ateo da sempre.

Il momento di release non è necessariamente un momento di euforia, ma un momento di stupore, di meraviglia. Lo scientologist in via di recupero si rende conto che alcuni principi mantenuti per molto tempo sono stupidaggini. In tutti questi anni il mio esempio preferito è quello dell'amica che mi raccontò di aver usato per la prima volta in vita sua un ammorbidente profumato. Non avevamo parlato del Hygiene Hat della Sea Org, perciò non stava seguendo un mio suggerimento (che è la natura delle cognition Scientology - mai valutare per il Preclear, davvero!). Dopo una vita trascorsa a mettere in guardia la gente che tutti i profumi sono la trappola del diavolo (chiedo scusa, della "psichiatria"), si rese conto che questa fobia paranoica di Hubbard era, beh, solo una fobia paranoica. La sua credenza nel Grande OT era scomparsa.

Non c'è bisogno di dissotterrare sistematicamente le nozioni che tengono ferma la trance Scientology. Si presenteranno da sole e la verità spazzerà davvero via le bugie, come diceva Hubbard. E probabilmente vi sentirete un po' imbarazzati, se solo dopo il vostro processing sarete riusciti a conservare un minimo di senso dell'umorismo o di umiltà .

Lasciatemi fare un commento conclusivo sulla terapia cognitiva di Aaron Beck. Di solito non sono un appassionato di terapia. Scientology mi ha parecchio dissuaso. Ma le idee di alcuni terapeuti sono piuttosto utili. Beck si è reso conto che ci auto-istruiamo. Perciò se faccio cadere un bicchiere d'acqua dal tavolo, potrei dire a me stesso: "Lo faccio sempre! Sono così stupido!" e c'è la possibilità che lo faccia sempre e sia stupido.

Se dico a me stesso che sono goffo, realizzerò le mie stesse aspettative. Scientology fa esattamente questo. Una volta che ci si crede, allora si hanno davvero gli engram, gli implant e le rotture di ARC, e i withhold mancati. Si farà "natter" se si pensa che qualcuno ha fatto congetture sul proprio cattivo comportamento. Si crederà nelle "terze parti", anche se è assolutamente ovvio che molti conflitti cominciano in modo diretto, senza nessuno dietro (Hubbard era paranoico, perciò sentiva sempre che la terza parte lo denigrava - se qualcuno nella stanza rideva, lui sapeva che stava ridendo di lui).

L'amore non basta di Aaron Beck è un buon inizio per disimparare lo stile comunicativo aggressivo di Scientology e scoprire come relazionarsi con il mondo in modo più intelligente.

Il lavoro di ricerca e traduzione di questo e dei numerosi articoli collegati ha comportato molte di ore di impegno volontario. Contribuisci a difendere questo sito e il suo importante ruolo informativo offrendo una pizza a chi ha lavorato anche per te.
Scientology istilla auto-critica costante. Costante valutazione del proprio stato. "Lo sto facendo bene?" Il trucco principale dell'ipnotista è l'introversione, e Hubbard ha costruito un sistema che metteva lui dalla parte del giusto e noi da quella del torto. Perciò fate attenzione a quelle fuggevoli, quasi subliminali auto-istruzioni e la vita gradualmente, o magari speditamente, migliorerà. Buona caccia!

Note della traduttrice:

1. "Burloni e denigratori" è una famosa direttiva in cui Hubbard sostiene che chi si prende gioco di Scientology e degli scientologist, anche in chiave auto-ironica, è sostanzialmente un criminale.

2. In inglese "processing" significa "lavorazione, elaborazione, trattamento".

3. Si veda per esempio "Sballo da Scientology".

Vai agli articoli successivi

 
 
 
INDICE
 
 
 

Copyright © Allarme Scientology. L'utilizzo anche parziale dei materiali di questo sito - testi, traduzioni, grafica, immagini, digitalizzazione e impaginazione - con qualsiasi mezzo e su qualsiasi supporto, non è consentita senza il preventivo consenso scritto del gestore del sito. Per richieste e chiarimenti contattare: allarmescientology@email.it