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Messia o pazzo? - Capitolo 1/15: "Mi sono dimesso nel 1966" - Hubbard dal posto di comando nel deserto

Di Bent Corydon e Ron Hubbard, Jr. (alias Ronald DeWolf)
© 1987 Lyle Stuart Inc. Secaucus, New Jersey, ISBN 0-8184-0444-2

© Traduzione in italiano a cura di Simonetta Po, 2003-2004

 
Forse si potrebbe dire che la stalla venne chiusa quando i buoi erano scappati, ma considerando che probabilmente esisteva una vera minaccia di un'irruzione federale a La Quinta (una zona residenziale di classe nei pressi di Palm Springs) la descrizione potrebbe non essere corretta.

La Quinta, oltre ad essere in seguito diventata luogo di produzione di film "educativi" di Scientology, inizialmente vide l'attuazione del progetto "stelle filanti", vale a dire "controllare attentamente" (eliminando le firme con una lametta da barba) e bruciare tutti i documenti che potessero in qualche modo collegare Hubbard, sua moglie Mary Sue o Jane Kember alle attività del Guardian's Office, o collegare Hubbard al controllo della chiesa.

«Hubbard si è dimesso nel 1966» era la "shore story" che, sulla scia delle irruzioni del FBI, aveva assunto tremenda importanza. Ora si diceva che egli fosse soltanto uno scrittore amante della solitudine che a volte consultava i vertici della chiesa. Tutte le prove del contrario dovevano essere eliminate.

«Se non è scritto non è vero» era il suo comandamento, e nel corso degli anni era stato seguito alla lettera. Così tutti i suoi ordini erano in forma scritta, così come tutte le comunicazioni di una certa importanza con i funzionari e staff della chiesa di tutto il mondo. E gran parte di quei documenti dimostravano il suo controllo dittatoriale sia sulla chiesa che sul Guardian's Office.

Le carte da distruggere erano davvero tante.


Le "basi a terra" nel deserto

All'inizio del 1977 La Quinta ospitava circa 400 persone che si spacciavano per "amici di Norton Karno".

Buona parte del dialogo che segue, e che descrive quel periodo, è tratta da registrazioni su nastro di John Zegel, patrigno di Mark Yaeger, membro dell'attuale circolo dirigenziale della chiesa [ancora oggi, nel 2004, Mark Yaeger appartiene all'alta dirigenza - NdT]. John Zegel e la madre di Mark hanno lasciato la chiesa quattro anni fa. Mark ha disconnesso da loro, li definisce "Squirrel" e "soppressivi". La madre gli aveva dato orgogliosamente il permesso di "unirsi a Ron" nel 1973, quando Mark aveva appena 12 anni.

John Zegel conosceva molti degli amici di Mark, i quali lasciarono la Sea Org nello stesso periodo in cui John lasciò la chiesa. Sono stati loro a riferirgli gli eventi raccontati. Nel 1983-1984 i nastri di Zegel divennero una sorta di "notiziario" underground tra gli ex-scientologist:

Il 15 luglio 1977, una settimana dopo le irruzioni del FBI e dopo aver passato una settimana a discutere l'argomento con Mary Sue, Hubbard decise di lasciare La Quinta. Con lui prese Dede Reisdorf, Claire Rousseau e Pat Broeker.

Se ne andarono a fari spenti nel mezzo della notte, su una station wagon chiamata "Beauty". Una volta distante dal ranch accesero i fanali e si diressero a Sparks, in Nevada.

Durante il viaggio Ron stette male. Aveva problemi di stomaco e i tempi non erano allegri per nessuno.

Pat Broeker e Claire Rousseau affittarono un appartamento fornendo false generalità. La storia di copertura era che Pat e Claire erano una giovane coppia di sposi, Hubbard era il vecchio zio e Dede la cugina.

Questa "famiglia" non comunicò praticamente con nessuno per circa sei mesi. Hubbard trascorreva il tempo occupandosi della sia salute. Ogni mattina faceva lunghe passeggiate e lavorava alla sceneggiatura di "Rivolta tra le Stelle", che pensava sarebbe diventato un film importante e che descriveva un "catastrofico incidente interplanetario avvenuto 75 milioni di anni fa".

Dopo qualche tempo cominciarono ad avere problemi di problemi di soldi, e Pat Broeker si mise in contatto con Annie, la sua futura moglie, a Clearwater. Si organizzarono per un milione di dollari in contanti che Annie avrebbe preso dalle casse della chiesa. Incontrò poi Pat all'aeroporto di Los Angeles, dove si scambiarono valigetta. Entrambi avevano una valigetta identica e si erano camuffati.

Il denaro arrivò a Sparks, ma non erano ancora sicuri che fosse stato sufficientemente ripulito. Così portarono le banconote da 100 dollari - il grosso del denaro era arrivato in quel taglio - nei diversi casinò per avere tagli più piccoli.

Restarono a Sparks fino all'ultimo giorno del 1977. Poi tornarono alla Rifle Hacienda di La Quinta.

Poiché si stava per dare inizio alle riprese cinematografiche c'era bisogno di altre proprietà. Vennero localizzati due ranch a Indio, California. Uno era 140 ettari coltivati a pompelmi e palme da dattero chiamato "Silver", e l'altro, con una hacienda chiamata "Monroe", era un appezzamento di 10 acri. Alla fine la troupe cinematografica avrebbe vissuto a Monroe, e nel mezzo della coltivazione di pompelmi di Silver venne costruito un grosso capannone, in pratica uno studio cinematografico.

Nel settembre del 1978 Hubbard ebbe nuovi grossi problemi di salute. Non è chiaro se si trattò di un attacco di cuore o di un colpo apoplettico, ma si sa che David Mayo, che all'epoca era il supervisore del caso senior a Flag, venne convocato d'urgenza a La Quinta per audirlo.

Quando Hubbard arrivò era di servizio il dott. Gene Denk, il quale lo dichiarò «molto grave» con segni vitali molto, molto bassi. Disse che Hubbard soffriva di forte aritmia e preparò l'attrezzatura necessaria per rivitalizzarlo.

Alla fine Hubbard si riprese, ma da allora in poi dovette assumere grandi quantità di farmaci, soprattutto anticoagulanti.

John Ausley racconta alcuni degli eventi del periodo:
Improvvisamente, dalla sera alla mattina, Hubbard trasformava i suoi protetti in vampiri, quando di fatto erano stati una forza determinante per amalgamare l'intero gruppo. Come puoi fare una cosa del genere? Li insulti nel profondo. E oltretutto crei timore negli altri.

«Non importa quanto grosso sei, posso spazzarti via in un momento!»

C'era questo tizio che sembrava un surfista californiano. Era un Classe XII [auditor super specializzato, il massimo ancora attualmente raggiungibile - NdT]. Era il tipo di scientologist che voleva sempre risolvere le cose con comm a due vie (voleva discutere le dispute in modo da risolverle).

Era uno del circolo più ristretto, ed era davvero un ottimo auditor. Hubbard aveva questa regola che non dovevi avere rapporti sessuali con i locali, e nemmeno con il "pubblico sulle linee" (i clienti). Comunque, questo tizio aveva deciso di combinare qualcosa. E c'era una ragazza che gli piaceva molto. E questo non era esoterico. La ragazza era nella Sea Org. Non è che stesse facendo lo stupido con qualcuna del pubblico o dei locali. Lei era nel gruppo tecnico, e voleva andare a letto con un Classe XII.

Così lui dorme con lei. Poi Hubbard scrive questo ordine e dice che lui ha fatto lo stupido con una del pubblico. E lo declassa a spazzino. Fu come se Hubbard si fosse messo a tavolino per escogitare quale fosse il compito più degradante a cui poteva assegnare il tizio, per poi declassarlo davanti ai suoi pari.

Così il tizio raccoglie spazzatura per un paio di settimane, e ogni tanto lo si sente dire: «non credo sia giusto...».

Hubbard aveva deciso di degradarlo. Era un tipo così. Doveva dimostrare a tutti che poteva permettersi di sacrificare un Classe XII senza alcun motivo.

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Una descrizione interessante di La Quinta venne raccontata dal giornalista Dick Lyneis del Riverside Press Enterprise:
Una donna di Las Vegas, che nel 1978 ha trascorso sei mesi di segregazione nella contea di Riverside lavorando alle riprese di film con L. Ron Hubbard, fondatore di Scientology, ha raccontato di essere stata trattata come una schiava mentre Hubbard viveva come un re.

La Sig.ra Adell Hartwell ha raccontato che Hubbard possiede una casa circondata da un recinto elettrificato e protetta da guardie di sorveglianza. «Aveva un cameriere personale ed era sempre in compagnia delle sue "messaggere", ragazze adolescenti, e possiede un motor home, una barca, due Cadillac, una Jeep e due ragazze che lo scarrozzano ovunque» ha raccontato.

Viceversa la Hartwell ha detto di aver lavorato per turni lunghissimi senza mangiare e, assieme al marito Ernest - di aver vissuto in una "baracca" che, stando ai loro racconti, dovevano dividere con una grande varietà di parassiti del deserto. Ha detto di non aver ricevuto l'assistenza di Scientology che le era stata promessa, e di essere stata costretta a lavorare 12 ore al giorno con un solo giorno libero ogni due settimane...

La Hartwell è rimasta con Hubbard dal maggio all'ottobre del 1978, mentre il marito si è trattenuto soltanto due mesi. L'intero gruppo, che le autorità ritengono sia arrivato all'inizio del 1978, se ne è andato il marzo scorso [1979].

L'attività principale erano i film. Le location di ripresa si trovavano nelle città circostanti e, stando alla Hartwell, Hubbard fungeva da «produttore, autore, regista e qualsiasi cosa» dei film, e usava i suoi seguaci in veste di attori, musicisti, costumisti, operai di set ed altre mansioni.

Coppia di ballerini dilettanti, agli Hartwell era stato promesso che una volta giunti nell'area di produzione, che gli era stato detto sarebbe stata in Florida, sarebbero stati formati alla recitazione e sarebbe stato valorizzato il loro talento di ballerini. Al contrario lei è finita a cucire costumi, e il marito lavorava alle colonne sonore.

La Sig.ra Hartwell ha descritto Hubbard come un uomo alto circa 1,85 per 120 chili. Ha detto che «vestiva in modo molto trascurato. Indossava sempre le bretelle, un cappello da cowboy e un foulard al collo. Imprecava e bestemmiava di continuo. Usava il linguaggio più volgare che abbia mai sentito in vita mia».

«Nessuno poteva chiamarlo per nome, Ron» ha raccontato, «perché sarebbe stata una infrazione alla sicurezza. Tutti lo chiamavano Il Boss». Ha detto che tutti i membri del gruppo avevano ricevuto istruzioni di notificare all'avvocato di Scientology a Encino se qualcuno si fosse avvicinato alla proprietà o avesse fatto domande sulla loro identità e affiliazione.

Il Sig. Hartwell ha raccontato che Hubbard otteneva il massimo dal gruppo «controllando tutti con la paura e la minaccia di azioni disciplinari».

La disciplina, hanno raccontato gli Hartwell, assumeva strane forme. «Una volta se la prese tremendamente con una messaggera» ha detto la Hartwell, «perché aveva speso troppo per una commissione, e per punizione ci tolsero la carta igienica per 10 giorni».

La Sig.ra Hartwell ha raccontato che i seguaci sul posto consideravano Hubbard, che ha 69 anni, come una divinità, ammettendo di averne subito la «forte influenza». «Un giorno mi ha toccata ed ho avvertito una forza difficile da descrivere».

«Le sue messaggere» ha proseguito, «soddisfacevano ogni sua necessità. Le ragazze gli infilavano la sigaretta in bocca e gliela accendevano. Dovevano raccogliere la cenere. Se sulla sua fronte c'era una goccia di sudore, gliela asciugavano. Le ragazze dovevano scrivere ogni parola che lui diceva. Non puoi credere a nulla se non è scritto. Ogni volta che si faceva vedere la gente applaudiva. Se erano le quattro del mattino ed eri morto di sonno, dovevi applaudire».

Il senso di venerazione che i membri della Sea Org provano per Hubbard è, secondo la Hartwell, «quasi fanatico». «Il sentimento diffuso tra la maggioranza è che quando Ron se ne andrà (morirà), se ne andranno con lui».

Nel marzo del 1979, mentre Hubbard si trovava ancora a La Quinta, si verificò un "problema di sicurezza".

Eddy Walters:

Uno dei motivi principali che lo spinsero a nascondersi fu quando io e Ernest Hartwell ci recammo a La Quinta per incontrarlo, e lui fu preso dal panico.
Ernest Hartwell aveva lasciato La Quinta ed era tornato a Las Vegas, dove aveva parlato con Eddy Walters, auditor all'org locale. Gli aveva descritto la situazione al ranch e le sue personali osservazioni e opinioni su Hubbard. Eddy era membro dello staff del GO, e così duro e dedicato come lo era la maggioranza di chi veniva selezionato per il lavoro di intelligence. Tuttavia il resoconto di Hartwell, che scompaginava le illusioni sul fondatore che egli stesso si era fatto, era inquietante.

Eddy scrisse un rapporto del suo colloquio con Hartwell e quasi immediatamente dovette affrontare Artie Maren, ufficiale senior del GO che si era precipitato da Los Angeles per "maneggiarlo".

Eddy, che non si sentiva molto incline a dare credito a Hartwell, adesso non riusciva a capire tutto questo trambusto. Se davvero il racconto di Hartwell erano le farneticazioni di un vecchio pazzo, perché prendersela a quel modo? Artie stava evidentemente sudando freddo sul racconto del ballerino, e pregò Eddy di non parlarne con nessuno e di non andare oltre.

Tutto questo suscitò la sua curiosità e, durante una successiva conversazione con Hartwell, gli suggerì di andare a trovare insieme il Vecchio ed affrontarlo. «Fino a quando non arrivai a La Quinta credevo ancora in lui [Hubbard]. Ero ancora convinto che avrebbe aggiustato tutto. E questo è il motivo per cui vi andai» mi ha raccontato Eddy.

Quando i due arrivarono al ranch furono «fronteggiati da guardie armate e si respirava grande paranoia» racconta Eddy, «e invece di "starmi di fronte", Hubbard fuggì».

Eddy non riusciva a immaginare il perché Hubbard dovesse fuggire da lui. «Mi aspettavo che mi avrebbe incontrato senza problemi. Vivevo a Las Vegas e l'idea che mi motivata era che quest'uomo, che tanto aveva da dare al mondo, andasse in una certa direzione. Ma ora mi trovavo di fronte ad un dilemma: se era davvero così, perché scappava?»

Eddy Walters venne espulso dalla chiesa e dichiarato "persona soppressiva", e il documento ciclostilato che rendeva ufficiale la dichiarazione era già in distribuzione quando lui e Ernest Hartwell arrivarono a Las Vegas, dopo un viaggio di cinque ore.

Hubbard era fuggito e si era rifugiato in una piccola comunità chiamata Lake Elsinore, circa 20 miglia a sud di Riverside, dove visse in un motor home con i suoi assistenti per circa un mese.

La località successiva scelta come nascondiglio fu un luogo chiamato "X". "X" era un condominio in una piccola città chiamata Hemet, l'abitato più vicino a Gilman Hot Springs. Vennero affittati due appartamenti: in uno viveva Hubbard e nell'altro presero alloggio le messaggere e le altre persone che lo avevano accompagnato.

Nell'ottobre del 1978 venne acquistata la proprietà nota come Gilman Hot Springs, che comprendeva il resort e un motel chiamato Massacre Canyon Inn, circa 20 miglia a ovest di Palm Springs. Gilman Hot Springs era costituita da diverse strutture e da un campo da golf di 27 buche.

La proprietà costò 2,7 milioni di dollari, pagati in contanti con i fondi della chiesa. Per Hubbard vennero ristrutturati uno spaziosissimo ufficio e una casa chiamata "Bonnie View", ma nessuno dei due fu mai utilizzato.

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Dick Lyneis scrisse sul Press Enterprise:
Le attività della Chiesa di Scientology nella contea di Riverside potrebbero essere più vaste di quanto venga ufficialmente riconosciuto.

Oltre alla Missione di Riverside, fino ai primi di quest'anno la controversa chiesa manteneva una missione segreta nei pressi di Indio, dove il suo sfuggente fondatore, L. Ron Hubbard, dirigeva un gruppo impegnato in addestramento e filmati di indottrinamento.

Inoltre esistono forti indizi che il gruppo che attualmente occupa l'ex villaggio turistico di Gilman Hot Springs, nei pressi di San Jacinto, possa essere un progetto Scientology.

Nonostante i portavoce di sostiene essere il nuovo proprietario della struttura e i rappresentanti della Chiesa di Scientology neghino di essere in contatto, esistono significativi collegamenti tra la missione nel deserto e le attività di Gilman Hot Springs.

Il Rev. Heber Jentzsch di Los Angeles, uno dei portavoce di Scientology, dice di «non avere informazioni» che la sua chiesa sia coinvolta in Gilman Hot Springs.

Persone in entrambe le località sono state però collegate a Scientology...

Non si riescono a capire i motivi per cui il gruppo insista su tanta segretezza mentre Hubbard gira i suoi film. Ma la chiesa è nota per tenere nascoste gran parte delle sue attività, compresa la proprietà degli immobili. Inoltre i membri della chiesa, come hanno recentemente rivelato documenti di tribunale a Washington, fanno di tutto per evitare che le autorità trovino Hubbard, poiché temono che sia ricercato dalle forze dell'ordine...

Gli Hartwell hanno raccontato che nel deserto le misure di sicurezza erano così rigide che sono venuti a conoscenza del luogo in cui erano diretti soltanto quando vi sono giunti. E una volta arrivati nel ranch nel deserto, gli è stato ordinato di dire ad amici e parenti che si trovavano in Florida per addestramento avanzato di Scientology...

Nel deserto gli Hartwell non erano autorizzati a fare telefonate o a spedire posta direttamente. Quando avevano il permesso di chiamare, dovevano dire di stare telefonando da Clearwater, Florida. Se qualcuno li cercava a Clearwater doveva lasciare nome e numero di telefono, e il messaggio veniva inoltrato in California in modo che gli Hartwell potessero richiamare...

All'inizio di quest'anno i portavoce del Fondo [Gilman Hot Springs] hanno detto che i nuovi occupanti della proprietà erano membri di un qualcosa chiamato "Scottish Highland Quietude Club". In occasioni diverse essi hanno riferito che i proprietari del Fondo erano alternativamente "ricchi investitori dell'Est" oppure ricchi investitori della zona di Palm Springs...

Le autorità della contea di Riverside hanno iniziato a nutrire sospetti sugli occupanti dei due ranch di La Quinta quando hanno appreso che vi si stavano girando dei film. Una fonte del dipartimento dello sceriffo ha riferito che si temeva che si stesse girando materiale pornografico, ma la proprietà è stata lasciata libera prima che si potesse dare inizio ad una indagine ufficiale.

Il Capitano Reid ha detto che i suoi investigatori avevano cercato di conoscere l'identità del proprietario del resort di Gilman a seguito delle richieste fatte al dipartimento dai residenti della zona. «Abbiamo sentito chiacchiere sul crimine organizzato» ha riferito, «e ci siamo sentiti in dovere di approfondire».

Una perquisizione degli uomini dello sceriffo alla Missione di Riverside nel luglio del 1979 e l'apparizione di questo articolo sul Press Enterprise non aiutarono a rendere più sicuro il nascondiglio di Hubbard a Hemet. Oltre a questa pubblicità indesiderata, erano in atto attività investigative e legali dell'IRS sui suoi affari finanziari.

Tutto questo, combinato ai colloqui di Tonya Burden con i federali e con l'avvocato anti-Scientology Michael Flynn (Tonja poteva collegare Hubbard alle attività del Guardian's Office) avrebbe avuto pesanti effetti sul fondatore.

La reazione di Hubbard agli eventi fu di organizzare la "Operazione Bulldozer Leak", la maggiore di una serie di attività di ripulitura e distruzione di documenti per tenere nascosto il controllo che aveva sulla chiesa. L'operazione venne condotta principalmente a Gilman Hot Springs, centro di controllo amministrativo di Scientology International.

Verso il febbraio o marzo del 1980 Hubbard lasciò Hemet assieme a Pat e Annie Broeker. Si stabilirono a San Louis Obispo, sulla costa della California. Qui visse in segreto fino alla morte, avvenuta il 24 gennaio del 1986.

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Dopo le irruzioni dei federali tutti i tentativi di insabbiare l'intera vicenda sembrano aver creato ulteriori problemi. Durante il suo regno dai nascondigli nel deserto, prima a La Quinta poi nel corso della permanenza nell'appartamento di Hemet, Hubbard iniziò importanti cambiamenti.

Nel novembre 1976 il fondatore aveva emesso una "LRH directive" in cui dichiarava che da oltre dieci anni i prezzi erano immutati, per cui era necessario «tenere il passo con l'inflazione». Avrebbero quindi iniziato ad aumentarli ad un tasso del 10% al mese fino a quando «non avessero pareggiato l'inflazione».

La mossa rifletteva la reazione di panico alle perquisizioni del FBI. Ora la sola vera priorità, comunicata dalle sue azioni, era la sua sicurezza personale. Il denaro aveva assunto un'importanza vitale.

Avvocati e investigatori privati, sia a scopo difensivo che di attacco, costano.

 
 
 
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