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Karen De La Carriere: "Ero la Regina di Scientology"

Nel quinto anniversario della morte del giovane Alexander Jentzsch, figlio del Presidente Internazionale della Chiesa di Scientology, una intervista di qualche anno fa a sua madre.

Di © Laura Collins, corrispondente da Los Angeles del Daily Mail, 10 settembre 2014

© Traduzione di Simonetta Po, luglio 2017

 

Karen oggi
La promessa: Karen sposò Heber Jentzsch nel 1978. Erano la
coppia d'oro e nel 1980 Heber diventò Presidente Internazionale
della Chiesa di Scientology. Lei viveva "come una regina",
poi per la coppia andò tutto a rotoli
Devota e divorata: Karen ha lasciato la chiesa nel 2010, il suo
ex marito non è più stato visto in pubblico dal 2004. Si dice
sia stato confinato nella temuta "Unità delle Persone Soppressive",
detta anche "Il Buco"
Il potere delle star: John Travolta, una delle celebrità più famose
di Scientology, con Alex, il figlio di Karen
Amico fidato: Heber, a sinistra, è apparso spesso in TV quale
portavoce della chiesa. Dietro le quinte era un mediatore e
amico di molte celebrità
Il jazzista Chick Corea a un matrimonio
ripreso vicino ad Alex, il figlio di Karen (al centro)
Vietato avere bambini: Karen ha fornito un ordine impartito a tutti
i membri della Sea Org (il corpo di élite della chiesa) in cui
si vieta di avere figli (clicca per ingrandire)
Distintivo d'onore: Karen diventò Supervisore del Caso di
Classe XII. Ad oggi solo 60 persone hanno raggiunto
quell'altissimo status
Karen con Alexander nel giorno del suo matrimonio

Karen de la Carriere, 70 anni, è stata membro della Chiesa di Scientology per 35 anni ed era la moglie del suo Presidente. All'interno dell'organizzazione ha raggiunto un livello di "illuminazione" e un grado condiviso soltanto da un pugno di altri membri. Era una delle sue "rock star".

Ma quando nel 2010 se ne è andata, è stata etichettata "Persona Soppressiva", cacciata, molestata e allontanata dal suo unico figlio al punto che, quando lui nel 2012 morì, lei lo venne a sapere dalla pagina Facebook di un estraneo.

Ora per la prima volta racconta tutta la sua storia drammatica e personale, e condivide con noi la sua raccolta di fotografie inedite degli anni trascorsi nella tristemente nota, reticente organizzazione.

In una commovente intervista al MailOnline, Karen ha raccontato delle punizioni che sostiene di aver subito, che spesso si protraevano per mesi. In nome dell'illuminazione spirituale è stata distrutta sia fisicamente, sia emotivamente. Dice che la fecero sentire "un'ameba".

Racconta che per tre mesi la fecero correre per 12 ore al giorno. Dovette raschiare via la vernice da delle barre metalliche per giorni e giorni di seguito e fu trattenuta contro la sua volontà per sei mesi in una sezione della Base Internazionale Scientology nel deserto californiano nota come "Il Buco", [1] mentre il marito fu mandato in Germania e il figlio allontanato.

Ha parlato di una cultura del terrore e di dipendenza finanziaria (quando se ne andò le dissero che doveva pagare un conto di 90.000 dollari) e ha mostrato al MailOnline dei documenti che suggeriscono che la dirigenza del movimento, la Sea Org, espelle i membri con figli. In base al suo racconto, per mantenere lo status raggiunto all'interno della chiesa le sue funzionarie vengono indotte ad abortire.

La Chiesa di Scientology ha reagito vigorosamente alle accuse, sostenendo che Karen appartiene alla categoria di chi «direbbe praticamente di tutto pur di attirare attenzione.» Un portavoce afferma che già in passato fece «dichiarazioni false e infondate sulla chiesa.»

Il portavoce asserisce inoltre che «le sue affermazioni su servizi religiosi della chiesa, condizioni di servizio nella Sea Org e sulle cosiddette "molestie" sono false», aggiungendo che Karen per oltre 20 anni non ha avuto un ruolo nella chiesa. E' rimasta una semplice fedele fino al 2010, quando fu "espulsa".

Per i suo membri celebri, ha detto Karen, la chiesa è in parte un servizio alberghiero, in parte di riparazione. Ma per il resto essa regna con l'osservazione costante, la soppressione della ribellione e la promozione della delazione.

Ci ha riferito che: «Scientology è come uno tsunami di distruzione. Ti investe e quando si ritira lascia dietro di sé vite spezzate, persone ferite, in bancarotta, gente che pensava di stare comprando un sogno ma a cui è stato venduto un mostro.»

Karen ci ha accolti nella sua casa di Los Angeles, ad appena 40 minuti d'auto dalla proprietà in cui anni fa fu confinata: «La parte oscura di Scientology non si manifesta subito, quando ne varchi la soglia, ma col tempo. Più sali di livello, più la scopri. Guarda, se getti una rana nell'acqua bollente salterà fuori in un nanosecondo, ma se la immergi e alzi gradualmente la temperatura, se ne starà lì a fasi bollire.»

Quando il suo boyfriend la introdusse a Scientology, Karen era una giovane donna che viveva a Londra. La relazione non durò, ma lei rimase affascinata da Scientology fin dalla prima seduta di auditing. L'auditing è una parte centrale di Scientology. Un "auditor" addestrato pone delle domande al soggetto, o "Pre-Clear" (PC), che risponde tenendo in mano gli elettrodi di un E-meter, una specie di poligrafo che si dice riesca a leggere l'umore e identifichi segnali di disagio spirituale. Lo scopo è ottenere lo stato di "Clear".

Nel 1975 Karen firmò una semplice promessa ed entrò nella Sea Org – la squadra di comando che veste finte divise della marina e fu fondata dallo scrittore di fantascienza L. Ron Hubbard. Pensava che fosse una cosa "innocua" e bene intenzionata, e voleva dare il meglio.

Nel giro di tre anni Karen raggiunse lo status di Supervisore del Caso di Classe XII. Ad oggi esistono meno di 60 auditor che hanno raggiunto quel livello, che per loro rappresenta il massimo degli onori. Conobbe Heber Jentzsch, un alto funzionario del dipartimento delle relazioni pubbliche, che sposò nel 1978. Fu accompagnata all'altare da David Mayo, auditor personale di L. Ron Hubbard.

Erano una coppia d'oro e nel 1980 Heber diventò Presidente Internazionale; compariva spesso in TV come portavoce della chiesa. Dietro le quinte era un mediatore e amico di parecchie celebrità.

Secondo Karen, quel ruolo fu successivamente preso da David Miscavige, che proteggeva gelosamente i membri VIP. Ma per molti anni Heber fu amico carissimo di John Travolta. La star lo andava a trovare regolarmente nel suo ufficio e adorava suo figlio Alex. Karen ci racconta che non si sarebbe mai sognata di chiedere al marito quali segreti condividesse con l'attore: «So che Travolta gli telefonava e parlava con Heber dei suoi problemi, delle sue preoccupazioni, gli chiedeva consiglio. Andava oltre l'aspetto ufficiale», ricorda. «Era amicizia. Erano così vicini che chiedeva consiglio a Heber su tutto. John gli voleva bene. Per lui era normale cercarlo.»

Per un certo periodo Karen fu trattata «come una regina.» Ma nel 1982 dovette affrontare una realtà che le fece dubitare di tutto.

Nel tentativo di raccogliere fondi, la chiesa stava attirando membri di tutto il mondo per fare dei procedimenti noti come L10, L11 e L12. Queste sedute di auditing intensivo promettevano dei risultati miracolosi a persone realmente disturbate – disperate – e costavano sui 1000 dollari l'ora.

Karen era il Supervisore del Caso incaricata, ma con suo grande sconcerto – racconta – le persone che arrivavano da lei diventavano ogni giorno più psicotiche e con tendenze suicide, alcuni erano già in cura psichiatrica.

Ricorda la donna: «Vidi gente che minacciava di lanciarsi dal decimo piano dell'edificio. Scientology è stupidamente anti-psichiatria, ma accettava in malafede e ipocritamente dei pazienti psichiatrici. Se una di quelle persone fosse morta durante i miei turni di lavoro ne sarei stata responsabile.»

Karen protestò e combatté «con le unghie e con i denti» per espellere quei Pre-Clear che pensava di non poter aiutare. E per questo fu punita. Ricorda: «La chiesa ha un dipartimento di intelligence. Una volta si chiamava Guardian's Office, adesso è l'Ufficio degli Affari Speciali (OSA). Mi convocarono per dirmi che mi mandavano sul Rehabilitation Project Force [RPF].

«E' il gulag della chiesa, dove ti fanno il controllo mentale. E' duro – privazione del sonno, si mangiano solo avanzi – roba da Oliver Twist – e si fanno duri lavori di fatica.

«Devi fare di tutto, dal pulire i gabinetti per ore a spazzare le scale di servizio, fino a raschiare gli scarichi delle cucine, pancia a terra.»

Ma, racconta, la particolare punizione di Karen fu tanto bizzarra quanto brutale. «Ero come un porcellino d'India. Dovevo correre attorno a un palo per 12 ore al giorno (CRRD). Oggi lo chiamano "Programma di Corsa" – addirittura lo vendono. Al sesto piano della loro "cattedrale" in Florida c'è una pista per correre. Tu versi alla chiesa 2500 dollari poi corri per cinque o più ore al giorno. Dicono che dovrebbe farti avere un'illuminazione spirituale.»

E Karen ebbe la sua illuminazione. Spiega: «Corsi ogni singolo giorno per tre mesi. Solo qualche pausa per recuperare, poi correre, correre... Scesi così in basso da essere spappolata come una particella subatomica. Ero un'ameba. Distrutta, mi muovevo roboticamente come una marionetta.

«Ma mentre correvo giurai a me stessa che un giorno avrei raccontato la storia di che cosa succede veramente nella Chiesa di Scientology. Quel giorno decisi che l'avrei raccontato al mondo.»

Fino a quel momento, ammette Karen, aveva saputo che esistevano delle punizioni, ma credeva totalmente nell'insegnamento di Scientology secondo cui la punizione è qualcosa che la persona si "pulina", si tira addosso con le sue "intenzioni malvagie". Ma adesso «vedevo che non c'era umanità, non c'era misericordia. Avevo servito la mia chiesa e adesso ero schiava al suo interno. Non possiedi nulla, non hai dei risparmi, guadagni una miseria, non puoi farcela da solo.»

Nel 1984 nacque suo figlio Alexander e la gioia della maternità mitigò l'amarezza che ora avvertiva. Avrebbe voluto un altro figlio ma, ci racconta, l'anno successivo alla nascita di Alex «vidi aumentare la pressione – niente più bambini, furono emessi bollettini al riguardo. La chiesa ama solo se stessa. I bambini ostacolano la produttività.»

A un esterno potrebbe risultare difficile comprendere come la minaccia di espulsione possa indurre una donna ad abortire un figlio a lungo desiderato, ma per i membri non si trattava soltanto di perdita del lavoro. Era piuttosto un perdere la vita intera.

MailOnline ha visto un bollettino dei molti "ordini" emessi dalla Sea Org sull'argomento. In esso si dice che «La Sea Org è l'unico gruppo che si sta prendendo totale responsabilità della gestione dell'interno pianeta.

«E' un compito enorme che... richiede la totale dedizione del suo personale. La Sea Org non è stata istituita per gestire o occuparsi dei bambini. I membri della Sea Org che hanno avuto figli si sono trovati con addosso un carico privo di senso pratico... e l'efficienza è stata inibita.

«Pertanto i membri della Sea Org che hanno bambini non saranno autorizzati a restare in servizio nelle unità Sea Org.»

Il bollettino continua spiegando che i futuri genitori saranno mandati «In servizio in una Org di Classe V» – un livello inferiore della chiesa. Si stipula anche una misura particolarmente punitiva secondo cui «I membri sposati della Sea Org... che generano un figlio... NON potranno andare in servizio in una org di Classe V vicina a una org della Sea Org.»

Un portavoce della chiesa ha dichiarato al MailOnline che «fin dal 1986 è politica della chiesa che quando i membri sposati del suo ordine religioso, la Sea Organization, desiderano avere figli, essi devono farli al di fuori della Sea Organization, a cui faranno ritorno una volta che i figli sono cresciuti.» Ha aggiunto che non è mai stato raccomandato l'aborto al personale o ai fedeli.

Quando Karen e Heber decisero di chiedere l'autorizzazione per un secondo figlio non esisteva ancora questa direttiva punitiva, ma già la si subodorava. Karen ci ha detto che «Io e Heber inviammo una petizione al Direttore Esecutivo Internazionale – un burattino di David Miscavige. Impiegammo settimane per stilare la formula corretta. Allegammo tutte le prove che dimostravano che eravamo persone altamente produttive.

«La petizione venne respinta e Heber fu severamente ripreso punito.»

Durante tutta l'intervista Karen è passata dalla passione più accesa al più profondo dolore. Invariabilmente, quando parla di Heber lo fa con molta tristezza. Infatti Jentzsch non è più stato visto in pubblico dal 2004, né si hanno sue notizie. Diversi resoconti e testimonianze di ex membri sostengono che è "imprigionato" da anni nella temuta Unità Persone Soppressive (nota come "Il Buco") della Base Internazionale di Gold. Ma all'epoca entrambi accettarono di non potere avere altri figli. Heber si sottopose alla punizione e andarono avanti.

La chiesa ha reagito alle affermazioni di Karen sostenendo che: «Il Reverendo Jentzsch compirà 79 anni il prossimo mese e vive il suo pensionamento in una struttura della chiesa. E' in contatto regolare con amici e parenti, partecipa ai servizi di Scientology in qualità di fedele ma, considerata la sua età, non fa apparizioni pubbliche istituzionali.»

Nel 1986 L. Ron Hubbard morì e Miscavige prese il potere – oggi il suo titolo ufficiale è Presidente del Consiglio di Amministrazione del Religious Technology Center (COB/RTC). Secondo Karen, «David Miscavige gestisce l'impresa con pugno di ferro e cuore ottenebrato.»

Membri fuoriusciti dalla Sea Org hanno mosso a Miscavige parecchie accuse di violenza. Tutte fortemente negate.

Nel corso degli anni Karen non è mai stata testimone diretta di atti violenti, ma le voci giravano e Miscavige era molto temuto. Quando prese il potere, Karen lavorava a Los Angeles come assistente di Heber. Un giorno era nel suo ufficio quando Miscavige la convocò senza preavviso. Dice che non dimenticherà mai lo sguardo che aveva quel giorno. Era «freddo, gelido come l'acciaio», ricorda.

Miscavige non urlò, non mostrò alcuna emozione o empatia. Con un tono molto calmo le disse che era retrocessa. Con quell'unica espressione, ricorda, Karen veniva collocata «dove più in basso non si può» e, in nome della purificazione spirituale, condannata al più brutale dei trattamenti.

Il suo crimine era stato di avere spettegolato su due membri senior del direttivo rimossi dal loro incarico. Aveva condiviso le informazioni in suo possesso anche se non erano affari suoi, racconta, e le dissero che il motivo della punizione era quello. «L'ordine di David Miscavige fu: «lavoratela fino a che quelle sue belle unghie fresche di manicure non sono ridotte all'osso.»

«Era una sentenza davvero tremenda. Significava "portatela al limite del sopportabile".»

«Per dieci giorni dovetti fare lavorofisico molto duro, raschiare via la vernice da delle sbarre metalliche. Non era permessa alcuna igiene personale. Quando lavori per tante ore sudi e puzzi, non poterti nemmeno lavare i denti o cambiarti i vestiti è davvero umiliante.

«Heber fu spedito in Germania – il governo di laggiù stava indagando Scientology come setta pericolosa – e mio figlio, che all'epoca aveva appena due anni, fu lasciato a Los Angeles in un asilo Scientology. Credevo di impazzire.

«Fu lasciato completamente solo, un orfano. Che cosa c'è di religioso nel separare un bimbo di due anni dalla sua mamma?»

Nei successivi sei mesi Karen fu sottoposta al cosiddetto "Rundown della Verità". Tutti i giorni doveva subire ore e ore di interrogatori, a volte la svegliavano alle due di notte e veniva interrogata da più persone. Le chiedevano di continuo se avesse intenzione di "distruggere Scientology" o se aveva qualche "intenzione malvagia per distruggere David Miscavige". Quando finalmente ne uscì, racconta, era ferita e spezzata. E' questo l'unico modo in cui riesce a spiegare il motivo per cui, con suo grande rammarico, rimase nella chiesa ancora a lungo e permise al figlio di entrare nella Sea Org.

Nel 1988, dopo fortissime pressioni, lei e Heber divorziarono. In seguito venne a sapere che suo marito era stato convocato e indotto a scrivere 24 "Rapporti per Conoscenza" contro di lei. Lo spiega così: «La chiesa usa l'intelligence come un'arma. La sua è una cultura dove i mariti fanno rapporto sulle mogli e viceversa. I figli contro i padri... tutti riferiscono tutto alla madre chiesa. Oggi se vuoi puoi farlo anche online.»

Finalmente nel 1990 Karen trovò la forza per "dimettersi" dalla Sea Org. Si tratta di una procedura di interrogatori che possono durare settimane, mesi o anni. Quello che tutti i suoi auditor volevano sapere da lei era se avesse intenzione di parlare pubblicamente contro la chiesa o cercare di avere gli assegni statali per il figlio. Le dissero poi che doveva pagare alla chiesa 90.000 dollari per l'addestramento ricevuto.

Karen pagò l'importo facendo debiti con le carte di credito. Si rifece una vita, si risposò con Jeff Augustine, si fece una carriera prima sul mercato immobiliare, poi come mercante d'arte. Ma continuò a fare donazioni alla chiesa.

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«Sono stata danneggiata, ero squilibrata, prima di andarmene ho donato altri 250.000 dollari.»

A 8 anni Alexander le chiese di poter entrare nella Sea Org e lei, con suo grande rammarico, lo autorizzò. «Voleva stare vicino a suo padre – anche se alla fine lo vide soltanto 11 volte in 15 anni.»

Nel 2010 tre rappresentanti della Sea Org l'andarono a trovare e l'accusarono di essere in contatto con delle "persone soppressive". Avevano saputo che si era sentita con gente che aveva lasciato la chiesa e ne parlava male. La invitarono a tornare e a "ripulirsi", ma lei rifiutò.

Tre settimane dopo ricevette una lettera da Alexander: «Mi disse che se volevo mantenere un buon rapporto con lui dovevo far pace con l'Ufficio degli Affari Speciali. Alexander era cresciuto nella chiesa, era in suo potere e viveva un momento molto conflittuale.»

La chiesa ha sempre fermamente negato di costringere i propri membri a "disconnettere" da chi se ne va o parla contro di essa. Ogni membro fa la sua scelta. Ma è una scelta forzata. Troncare i rapporti o perdere ogni cosa – lavoro, comunità e vita eterna. Quando tutto si riduce a questo il confine tra fede e costrizione si fa molto labile.

Quando Karen rifiutò di tornare divenne "Fair Game", bersaglio libero. Questo principio stabilito da Hubbard sostiene che a una persona soppressiva si può «mentire, derubare, distruggere». E una volta fuori dalla chiesa si diventa "bersaglio libero".

Ne seguì una campagna bizzarra e aggressiva contro la sua reputazione, cosa che la chiesa nega. Karen è convinta, anche se non può provarlo, di essere stata vittima del "Fair Game". Dice di essere stata accusata di fare traffico di bambini, di essere stata denunciata al dipartimento sanitario per condizioni di vita insalubri, alla protezione animali per crudeltà verso i suoi cagnolini, e sostiene che i particolari di una sua operazione chirurgica sono stati postati online, nonostante avesse condiviso quelleinformazioni solo con il suo auditor.

E in mezzo a tutto questo è arrivata la morte di suo figlio, di cui non fu nemmeno informata.

Karen incolperà per sempre Scientology della morte di Alexander. E' convinta che se fosse rimasto in contatto con lei e se non avesse creduto così ciecamente nel sistema di cura scientologico chiamato "Assistenza tramite Tocco", avrebbe ricevuto cure mediche adeguate per la polmonite che lo ha colpito in così giovane età.

La chiesa tuttavia insiste che quando il figlio contrasse la polmonite e morì, viveva con i genitori di sua moglie. Un portavoce ha riferito che Karen: «Ha sfruttato questa tragedia senza alcuna vergogna per ingaggiare una battaglia Internet contro il padre di suo figlio e per incolpare falsamente lui e la chiesa, benché l'autopsia ufficiale non abbia trovato alcuna prova in merito», e ha aggiunto che «si tratta di accuse ridicole e false.»

Nella sua dichiarazione, la chiesa ha negato di avere mai molestato Karen e l'ha definita «una faziosa lunatica che diffonde falsità sulla chiesa perché deve vendicarsi di qualcosa.»

Karen però insiste che il motivo per cui parla apertamente, le motivazioni dietro i suoi articoli e i suoi video fortemente critici che carica su YouTube vanno ben oltre il suo dolore personale. Spiega: «Non sto parlando per qualche tipo di vendetta. Non sto dicendo che le persone non sono libere di credere a ciò in cui vogliono credere. Sto parlando contro gli abusi perpetrati in nome di Scientology. Tanta gente è stata distrutta o ridotta sul lastrico, ed è ora di smetterla.»


Note della traduttrice:

1. Il cosiddetto "Buco" fu istituito solo nel 2004, quando Karen aveva lasciato la Sea Org da ben 14 anni, e riguardò solo la Base Internazionale, dove la donna non ha mai lavorato. Quindi non può esservi stata confinata nel 1986. Ciò a cui Karen fu sottoposta è il tristemente noto Rehabilitation Project Force (RPF), progetto "riabilitativo" fatto di duro lavoro fisico e studio dei materiali di Hubbard che può durare un tempo variabile, anche di alcuni anni. Stando ai racconti dei fuoriusciti, "Il Buco" è una forma di punizione e umiliazione di gran lunga più degradante e insopportabile del "normale" RPF. Si veda ad esempio la testimonianza in tribunale di Debbie Cook


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Vuoi la "libertà totale"? Firma un contratto e rinuncia alla tua vita per un miliardo di anni

Vi entrano per attraversare il Ponte della "libertà totale". Ma per prima cosa i membri della Sea Org firmano dei contratti che li vincolano alla loro fede non solo per questa vita, ma per tutte le vite che sono convinti verranno dopo di questa.

Si legano per un miliardo di anni con dei documenti legali in cui rinunciano alla loro libertà spirituale, fisica e mentale.

In inauditi contratti per i potenziali appartenenti alla Sea Org, i membri si liberano di parenti o amici contrari a Scientology, sollevano la chiesa da ogni responsabilità, rinunciano al diritto di fare causa o di chiedere il rimborso delle donazioni e concedono alla chiesa il diritto di tenerli in ostaggio, guardati a vista 24 ore al giorno, senza limiti di tempo.

I membri accettano la posizione di "ferma opposizione" della chiesa alla psichiatria e mettono totalmente nelle sue mani la loro salute fisica e mentale. Accettano che:

«Se dovessero sussistere circostanze in cui funzionari o personale del governo, della salute pubblica o psichiatrica, oppure familiari o amici cercassero di obbligarmi o costringermi o affidarmi a diagnosi, trattamento o ricovero psichiatrico, confido che la Chiesa... intercederà per mio conto per opporsi a tali tentativi e/o per portarmi via.»

Benché la chiesa neghi l'esistenza di una direttiva di "disconnessione" dei fedeli da familiari critici, i membri devono sottoscrivere che «Non ho legami, di tipo coniugale o familiare, con persone di noto antagonismo al trattamento spirituale o a Scientology.»

E in una clausola che secondo Karen e suo marito Jeff Augustine – dirigente d'azienda in pensione che ha fatto ricerche approfondite sul make-up legale della chiesa – è una autorizzazione al rapimento, i membri si consegnano al "rigoroso Servizio Religioso" noto come Rundown dell'Introspezione.

Accettano quindi di «Essere isolati da tutte le fonti di potenziale turbamento, compresi ma non limitati a, familiari, amici ed altri», «acconsento nello specifico ai membri della Chiesa di stare con me 24 ore al giorno», «Accetto che la durata di questo tipo di isolamento sia indeterminata» e determinata dalla chiesa e solleva Scientology da ogni «rischio noto o ignoto di lesione, perdita o danno» che ne potesse risultare.

 
 
 
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