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Rapporto del Dipartimento di Pubblica Sicurezza

Sette religiose e nuovi movimenti magici in Italia, Febbraio 1998.

Indagine inviata il 29 Aprile 1998 dal Ministro degli Interni alla Commissione per gli Affari Costituzionali della Camera dei Deputati del Parlamento Italiano.



Presentazione a cura di Allarme Scientology

Il 29 Aprile 1998, dopo circa due anni di indagine, il Ministro degli Interni Giorgio Napolitano ha inviato alla Commissione per gli Affari Costituzionali della Camera dei Deputati del Parlamento Italiano un voluminoso rapporto redatto dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza. Il Rapporto è è stato inviato anche a membri del Parlamento e alla Stampa. La notizia è stata diffusa con enfasi sulle prime pagine dei quotidiani italiani.

Il Rapporto consta di poco più di 100 pagine, e include:

    1) Una introduzione di 20 pagine con:
      a) Radici del fenomeno e preoccupazioni sociali corrispondenti;
      b) Terminologia e tipologia;
      c) Possibili pericoli e connessioni criminali;
      d) Numero degli affiliati.

    2) Descrizione di 34 "nuovi movimenti religiosi" e 36 "nuovi movimenti magici" nelle rimanenti 80 pagine.
L'oggetto del Rapporto concerne un eventuale pericolo costituito dai nuovi movimenti religiosi in occasione delle Festività Sante per l'anno 2000, quando la Chiesa Cattolica celebrerà il suo Giubileo. Sarà anche la fine del millennio, di conseguenza il Ministro degli Interni è preoccupato per problemi di ordine pubblico e sicurezza nazionale, nell'eventualità di incorrere in episodi di terrorismo e manifestazioni di fanatismo religioso.

Il Rapporto elenca 137 gruppi operanti, di cui 76 religiosi (con circa 78.500 membri) e 61 magici (4.600 membri circa). La maggior parte innocui, alcuni controversi. Secondo i relatori, i culti più preoccupanti sono le cosiddette psico-sette, 15 gruppi per un totale di 8.500 aderenti. Tra questi, Scientology (a cui sono dedicate 10 pagine, il 10% dell'intero rapporto) rappresenta per i relatori l'organizzazione più insidiosa.

Secondo il Rapporto, le psico-sette sono capaci di provocare una «completa destrutturazione mentale negli adepti, conducendoli spesso alla follia e alla rovina economica», ed è principalmente su di loro che si accentrano accuse di «indebito arricchimento ai danni degli affiliati». I possibili problemi di rilevanza penale connessi a questa tipologia di gruppi sono:

  1. Lavaggio del cervello e Controllo Mentale.
  2. Frode.
  3. Celare sotto la facciata della religione «pratiche immorali e attività illegali».
  4. Predicare dottrine a tal punto "irrazionali" da poter condurre i membri ad attività pericolose per la sicurezza nazionale.
  5. Piani di sovversione politica.

Tutto questo perché le psico-sette:
«utilizzano meccanismi subliminali di fascinazione e il cosiddetto ”lavaggio del cervello” o altri metodi atti a limitare la libertà di autodeterminazione del singolo»
«Nella fase di  proselitismo e in quella di indottrinamento usano sistemi scientifici studiati per aggirare le difese psichiche delle persone irretite, inducendole ad atteggiamenti acritici e obbedienza cieca»
Del Rapporto vengono pubblicate le sezioni introduttive - di interesse generale - e tralasciate le molteplici schede che trattano singoli movimenti, ad eccettzione di quella relativa a Scientology. Si è scelto altresì di non riportare le foto e i disegni che arricchiscono il testo originale perché di scarso rilievo, mentre sono state mantenute conforme all'originale le enfasi in corsivo e neretto, e corretti alcuni refusi.

Infine, va sottolineato come il linguaggio semplice e scorrevole, renda il documento di buon pregio divulgativo.










INDICE

INTRODUZIONE
1. Le radici del fenomeno e l'allarme sociale

1

2. Distinzioni terminologiche e classificazioni

3

3. Pericoli e possibili implicazioni penali nell'attività di alcuni movimenti
10
4. Il problema delle stime numeriche
15


I - NUOVI MOVIMENTI RELIGIOSI
Movimenti Profetici
20
Movimenti messianici
27
Sincretismi Cristiani
False chiese
35
Gruppi orientalisti fondati da "guru" italiani
39
Movimenti per lo sviluppo del potenziale
43
Scientology - Dianetica
44


II - NUOVI MOVIMENTI MAGICI
Movimenti esoterici ed occultistici
64
Gruppi iniziatici, fraternità universali, ordini pitagorici
64
Ordini Rosicruciani
69
Gruppi gnostici
Gruppi dediti a magia cerimoniale
74


SPIRITISMO

78
CULTI UFOLOGICI

81
NEOPAGANESIMO E NEW AGE

84
SATANISMO E LUCIFERISMO

96
INDICE
103





MINISTERO DELL'INTERNO
DIPARTIMENTO DELLA PUBBLICA SICUREZZA

DIREZIONE CENTRALE POLIZIA DI PREVENZIONE

SETTE RELIGIOSE E NUOVI
MOVIMENTI MAGICI IN ITALIA


Febbraio 1998





INTRODUZIONE

1- LE RADICI DEL FENOMENO E L'ALLARME SOCIALE

Negli ultimi decenni, in tutto il mondo occidentale si è assistito al proliferare di piccoli gruppi o vere e proprie comunità organizzate ispirate a forme di religiosità nuove, esotiche e comunque alternative rispetto alle confessioni tradizionali, oppure a dottrine di tipo magico.

Molte sono state le spiegazioni formulate al riguardo da sociologi, psicologi ed antropologi: la diffusa aspirazione a stabilire un contatto con la realtà trascendente più diretto e genuino di quello consentito nelle grandi chiese, ritenute, per molti aspetti, eccessivamente gerarchiche e burocratizzate; il tentativo di recupero della dimensione misteriosa dell'esistenza, inesplorata dalla scienza moderna; la continua ricerca di valori assoluti, in opposizione al relativismo imposto dalla continua trasformazione dei sistemi sociali.

Anche in Italia, nazione poco avvezza per tradizione storica al pluralismo religioso, risultano essersi moltiplicate, con imprevedibile rapidità, forme associative, più o meno strutturate, dedite a culti di vario tipo o asseritamente depositarie di conoscenze segrete e verità universali.

La loro integrazione si è quasi sempre realizzata senza particolari traumi; anzi, è progressivamente cresciuto il numero delle persone che, pur continuando a professare la fede cattolica, hanno aderito ad alcune credenze particolarmente suggestive e costituenti l'humus culturale comune a quasi tutte queste formazioni (la reincarnazione, la presenza latente, in ogni essere umano, di facoltà medianiche o parapsicologiche, l'efficacia di alcuni rimedi terapeutici "naturali", la veridicità delle previsioni astrologiche, la possibilità di propiziare o scongiurare attraverso determinate pratiche, eventi desiderati o temuti).

Tuttavia, soprattutto in tempi più recenti, non sono mancate reazioni di rigetto; e una parte della pubblica opinione nazionale, dalla

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curiosità iniziale, si è talvolta attestata su posizioni che vanno dalla prudente diffidenza all'insofferenza aggressiva.

Le motivazioni di tale mutamento di tendenza sono facilmente intuibili.

In primo luogo, non si è ancora attenuata l'eco di alcuni atti riconducibili ad espressioni di cieco fanatismo e follia distruttiva, come gli agghiaccianti suicidi di massa compiuti dagli adepti di alcune congregazioni1 e lo sciagurato attentato perpetrato a Tokyo dai seguaci della setta Aum Shinrikio2.

Contemporaneamente, l'informazione mediatica ha sempre più spesso richiamato l'attenzione sui pericoli insiti nell'espansione di alcune compagini settarie, accusate di plagiare subdolamente i propri affiliati e di perseguire finalità illecite.

Di conseguenza, soprattutto in vista dell'anno giubiliare, si è ormai diffuso il timore che singoli o gruppi incontrollati, in preda a qualche sacro delirio ed attribuendo un particolare significato simbolico allo scadere del secondo millennio, possano rendersi responsabili di atti cruenti o comunque di gravi devianze.

A fronte del crescente allarme sociale, si è quindi ravvisata la necessità di esaminare il fenomeno e verificare la correlata esistenza di un concreto pericolo per l'ordine e la sicurezza o di eventuali altri aspetti d'interesse ai fini di polizia.

Infatti, se in base al dettato costituzionale "tutte le confessioni religiose sono libere di fronte alla legge" (art. 8), è necessario che i rispettivi statuti "non contrastino con l'ordinamento giuridico"; e inoltre, se "tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di

1) Per citare i più recenti:
- il rogo della fattoria sede della setta dei "davidiani" (dal nome del fondatore David Koresh), sita a Waco (Texas), in cui si lasciarono morire 84 fedeli del "profeta" dopo aver resistito 51 giorni all'assedio della polizia federale (19 aprile 1993);
- il suicidio/omicidio di 64 iniziati del Tempio del Sole di Luc Jouret (i primi 48 morti il 5 dicembre 1994 in Svizzera ed altri 16 il 23 dicembre 1995 sulle Alpi francesi);
- il suicidio, all'interno di una villa di S. Diego (California), di 39 appartenenti alla setta tecnologica-esoterica Heaven's Gate (detta anche Higher Source), intenzionati a liberarsi dei propri "involucri materiali" per consentire ai rispettivi "corpi astrali", destinati all'immortalità, di essere ospitati a bordo di un'astronave celata nella coda della cometa Hale Bopp (27 marzo 1997).
Ma risalendo indietro nel tempo l'elenco degli episodi analoghi è molto più lungo, fino ad arrivare al primo e forse più sconvolgente della serie: l'autoavvelenamento dei 911 membri del Tempio del Popolo del "reverendo" Jim Jones (avvenuto in Guyana il 19 novembre 1978).

2) Si rammentano i fatti: il 20 maggio 1995 alcuni affiliati all'organizzazione, su ordine del loro leader Shoho Asahara liberarono nei sotterranei della metropolitana che attraversa la capitale nipponica alcune dosi di gas nervino "Sari". Il tragico bilancio del gesto fu di 11 morti ed oltre 3000 intossicati.

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esercitarne in privato o in pubblico il culto" (art. 19), è pur sempre imprescindibile che "non si tratti di riti contrari al buon costume".

Questo Ufficio ha pertanto avviato un ampio monitoraggio sul variegato panorama delle sette italiane, avvalendosi della collaborazione delle dipendenti strutture periferiche, i cui rilevamenti costituiscono la base del presente studio, finalizzato a discernere i fondamenti storici ed i presupposti dogmatici delle dottrine propugnate dalle varie congregazioni, per capire se nel messaggio trasmesso, nei fini perseguiti e nei metodi adoperati, si ravvisino aspetti antigiuridici o antisociali.

L'impresa, però, si presenta assai ardua: bisogna districarsi in mezzo ad una nebulosa di formazioni, sia strettamente "localizzate" che di respiro internazionale, sia uniche ed originali che mere filiazioni o emanazioni di grandi movimenti, caratterizzate in genere da un'estrema fluidità e dalla tendenza a fondere e confondere insegnamenti della dottrina cristiana, principi estratti dai sistemi filosofico-religiosi orientali, nozioni elementari di psicologia transpersonale, elementi di esoterismo, occultismo e spiritismo e, soprattutto, fantasiose elaborazioni concettuali (cui, magari, si pretende di attribuire un fondamento di scientificità).

Per orientarsi appare quindi indispensabile definire in via preliminare alcuni concetti fondamentali e fissare una terminologia convenzionale.


2. DISTINZIONI TERMINOLOGICHE E CLASSIFICAZIONI

Nel linguaggio comune è abitudine piuttosto ricorrente denominare in maniera indifferenziata (e spesso impropria) "sette religiose ed esoteriche" tutte quelle aggregazioni di ordine relativamente recente, ispirate alla predicazione di un capo spirituale o a dottrine di tipo iniziatico, i cui principi appaiono diversi da quelli delle confessioni religiose tradizionali (Cristianesimo, Ebraismo, Islamismo, Buddismo, Induismo, Confucianesimo) e dei grandi sistemi filosofici occidentali.

Ed in effetti il termine setta, derivato dalla stessa radice del verbo latino sector (rafforzativo di sequor = seguire), originariamente indicava l'insieme dei "seguaci" di un maestro di vita o di una data scuola di pensiero (sectae, ad esempio, erano quella degli Aristotelici, degli Stoici e degli Scettici).

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Successivamente, però, prevalse l'etimologia che lo ricollegava al verbo secare (tagliare, staccare), e quindi cominciò ad essere utilizzato per indicare le congreghe di natura ereticale, distaccatesi, appunto, da una chiesa madre (come, in ambito cristiano, le sette degli Albigesi, dei Catari e dei Valdesi), assumendo una valenza sostanzialmente negativa.

E' per questo che, ad oggi, gli studiosi della materia preferiscono adoperare le espressioni "nuovi movimenti religiosi" e "nuovi movimenti magici".

A questo punto occorre:

- delimitare i concetti di religione e magia

- determinare in che cosa risieda il carattere di "novità" delle fenomenologie in argomento.

Secondo un'idea abbastanza diffusa, e recepita anche nel diritto ecclesiastico, per religione deve intendersi la fede in un Essere perfetto e sovrannaturale che voglia il bene degli uomini.

Una simile formulazione, ispirata alle concezioni monoteiste giudaico-cristiano-islamiche, oltre ad essere smentita dalla più recente giurisprudenza3, non appare condivisibile nel merito, in quanto contrastante con la natura indiscutibilmente religiosa di alcune credenze che non presuppongono l'esistenza di un Essere Supremo (es. Buddismo, Scintoismo).

In realtà il legislatore italiano non ha mai dato un precisa definizione di religione, in quanto, stante la complessità e polivalenza della nozione, elaborare una formula precostruita avrebbe potuto pregiudicare l'ampia libertà assicurata in materia di culto dalla Costituzione; nella quale, non a caso, il sostantivo "religione" non compare mai, essendosi adoperate in sua vece le espressioni "confessione religiosa" (art. 8) e "professione di fede" (art. 19).

Per individuare quali strutture sociali siano giuridicamente qualificabili come confessioni religiose (questione rilevante anche ai fini della loro ammissione a particolari benefici ed esenzioni di carattere fiscale), l'unico criterio attualmente disponibile è quello fornito dal giudice costituzionale nella sentenza n. 195 del 19.4.1993, laddove si esplicita che la natura di confessione religiosa può essere desunta dai seguenti indici:

- la sussistenza di un'intesa con lo Stato ex art. 8 Costituzione;

- i "precedenti riconoscimenti pubblici";

- l'autoqualificazione espressa nello statuto;

3) Cassazione, sez. VI, sentenza n. 1329 dell'8.10.1997 pronunciata nell'ambito del procedimento in atto contro aderenti alla Chiesa di Scientology.

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- la "comune considerazione".

Dal punto di vista sociologico, invece, il concetto di religione può essere esplicitato come "relazione esistente tra l'uomo ed il sacro, inteso come realtà trascendente che supera il mondo fisico".

La religione, in pratica, intende fornire risposte ultime ai quesiti esistenziali dell'Uomo, mettendolo in contatto con la dimensione sovrannaturale.

Neanche tale formulazione, però, appare del tutto esaustiva; è stato acutamente evidenziato che la religione presuppone qualcosa di più che vaghe linee di tendenza, ed in particolare richiede anche una struttura stabile, una gerarchia ed un rituale che consenta e controlli la ripetizione delle stesse esperienze.

Ed è proprio sul diverso livello organizzativo che si fonda la distinzione, elaborata da alcuni sociologi anglosassoni, tra:

- client cults, costituiti dall'insieme di coloro che hanno contatti diretti, sia pure occasionali, con soggetti che offrono, gratuitamente o a pagamento, "prestazioni" di un certo tipo (guaritori, maghi, indovini, medium, consulenti spirituali);

- audience cults, formati dall'uditorio che circonda alcuni personaggi dotati di una cerca notorietà, che comunicano le loro idee in maniera impersonale attraverso libri, conferenze e trasmissioni televisive;

- cult movements, ovvero i movimenti religiosi veri e propri.

Per quanto attiene i caratteri sostanziali che differenziano i "nuovi movimenti religiosi" (o sette religiose in senso "tecnico") da quelli tradizionali, una corrente minoritaria di pensiero, pretende d'individuarli nel "proselitismo aggressivo" e nella forte intolleranza verso il credo altrui; ma, a ben vedere, questi aspetti possono rinvenirsi anche in alcune religioni tradizionali o nelle rispettive correnti scismatiche ed integraliste.

Secondo altri, invece, in tali compagini risulta prevalente l'aspetto carismatico; nascono intorno agli insegnamenti di un leader, s'infoltiscono con il crescere della sua personale notorietà e si sciolgono alla sua morte.

Se questo è vero (quasi, ma non sempre) per alcuni piccoli gruppi profetico-messianici, in molti altri casi anche dopo la scomparsa del fondatore il movimento sopravvive e magari continua a crescere.

Meglio argomentata appare la tesi che, basandosi su un'analisi storica, preliminarmente distingue tra:

1) movimenti d'innovazione occidentali

2) movimenti di derivazione cristiana

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3) movimenti d'ispirazione orientale.

Il primo gruppo è formato dai "movimenti per lo sviluppo del potenziale" (self-improvement), detti anche "psicosette" o "autoreligioni", spesso basati su pretesi fondamenti scientifici, che promettono ai partecipanti purificazioni, illuminazioni, incrementi di capacità.

Sono queste, peraltro, le "sette" che appaiono degne di maggiore attenzione, in quanto principalmente su di esse si accentrano le accuse di "destrutturazione mentale" e d'indebito arricchimento ai danni degli affiliati.

La loro "novità" attiene proprio la data recente della rispettiva comparsa; si sono infatti formati tutti nell'ultimo trentennio.


Diversamente accade nell'ambito dei movimenti "di derivazione cristiana", ove, assumendo l'epoca della Riforma come cesura nella storia della cristianità, fra i numerosi "non conformisti cristiani" si considerano "nuovi" quelli che intendono andare oltre le stesse posizioni dei padri del Protestantesimo (Lutero e Calvino) proprie delle chiese evangeliche riformate, ritenute ancora troppo vicine all'ortodossia cattolica.

In tali contesti, si badi bene, la "parentela" con il Cristianesimo è spesso assai lontana e si limita alla condivisione di alcune tematiche veterotestamentarie, mentre cambiano completamente le concezioni teologiche, le visioni escatologiche, i precetti e le liturgie, tanto che si parla anche di "sette cristiane".

A questa categoria, piuttosto affollata, appartengono:

1. movimenti "apocalittico-millenaristi", convinti dell'imminenza della fine del mondo ( profetizzata nell'Apocalisse, ovvero la rivelazione dell'apostolo Giovanni), prima della quale, però, Cristo tornerà sulla terra ed instaurerà, insieme con tutti i giusti (vivi o risorti nella circostanza) un regno destinato a durare per un periodo di mille anni (cd. "Millennio felice"). Una simile prospettiva accomuna avventisti4 e restituzionisti5;

4) La corrente avventista ha origine dalla predicazione del pastore William Miller, il quale, in base a complessi calcoli numerologici (asseritamente fondati su un'attenta lettura della Bibbia) aveva previsto la seconda venuta di Cristo per l'anno 1884. Trascorsa la data fatidica senza che nulla accadesse, il movimento si frazionò in una serie di gruppi, che assunsero ciascuno una posizione diversa rispetto all'insuccesso del 1844, alcuni ammettendo che il calcolo era stato sbagliato e proponendo nuovi termini temporali, altri sostenendo che nel giorno previsto erano effettivamente accaduti eventi prodromici all'Avvento, ma invisibili agli occhi umani, altri ancora semplicemente evitando l'argomento. Oltre che su questa tematica, gli avventisti si divisero anche su tre problematiche molto sentite nel mondo protestante:

5 Così chiamati perché si propongono di "restituire" la fede cristiana, considerata ormai affievolita, alla purezza ed al fervore delle origini. A differenza dei movimenti di revival (Pietisti, Metodisti, Pentecostali), che pure predicano il "risveglio" spirituale, ma tendono a rimanere nell'ambito della religione di appartenenza, i restituzionisti realizzano una rottura con l'ordine religioso costituito, in virtù di una nuova rivelazione divina che colma il vuoto creatosi nei secoli tra i tempi apostolici (terminati con un'apostasia della verità) e quello presente, permettendo la chiamata di nuovi apostoli che restaurano il sacerdozio e la Chiesa nella sua interezza. Quelli presenti in Italia sono: la Chiesa Mormone (Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi giorni), la Chiesa Apostolica, la Chiesa Neo-Apostolica), e la Chiesa del Regno di Dio.

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2. gruppi Antipapisti6 e Scismatici7;

3. gruppi profetico-messianici;

4. sincretismi cristiani;

5. "false chiese".

Quelli riportati nei primi due punti non evidenziano elementi d'interesse ai fini del presente studio, sebbene siano spesso oggetto di critiche per la forte avversione dimostrata nei confronti delle chiese cristiane maggioritarie8, l'intensa e spesso talvolta invadente opera missionaria (il famoso "porta a porta"), il pervicace rigetto di numerose regole e convenzioni, che ne accentua il distacco dal restante corpo

- il condizionalismo (o immortalità condizionata) secondo cui dopo la morte l'anima entra in uno stato di sonno da cui si risveglia solo al giudizio finale, all'esito del quale l'immortalità è riservata solo alle anime dei giusti;

- il sabatismo secondo cui il giorno del Signore è il sabato e non la domenica;

- la teoria del Nome Sacro, secondo cui l'Essere Supremo ha un nome proprio che deve essere usato in luogo della generica parola "Dio".

Dalle diverse soluzioni adottate in merito, sorsero i movimenti avventisti attuali, rappresentati nel nostro paese da: Chiesa Cristiana Avventista, Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno, Chiesa di Dio Universale, Testimoni di Geova.

6) Sono quelle aggregazioni (invero assai sparute) storicamente originate da sacerdoti ordinati o membri di ordini monastici minori, che ad un certo punto hanno dichiarato vacante la sede papale di Roma e si sono attribuiti il ponteficato. Casi del genere si sono verificati in Francia, Canada e Spagna. In Italia, nel bresciano, vi è la Chiesa del Magnificat (o Chiesa degli Apostoli dell'Amore Infinito), ispirata agli insegnamenti di Clemente XV, al secolo Michel Collin, sacerdote francese autoproclamatosi Papa nel 1963.

7) Si tratta del movimento riferito a monsignor Marcel Lefebvre, vescovo francese sospeso a divinis già dal 1976 per le ripetute critiche espresse alla gerarchia cattolica, e successivamente promotore di una serie di iniziative in aperto contrasto con la Chiesa di Roma (tra cui alcune arbitrarie ordinazioni di sacerdoti) riconosciute come vero e proprio "scisma" da Giovanni Paolo II nel 1988. Le motivazioni della separazione risiedono non solo e non tanto nella pretesa dei lefebvriani di conservare la liturgia di San Pio X (la famosa "messa in latino"), ma soprattutto nel rifiuto delle tesi concordatarie del Concilio Vaticano II. In Italia la comunità lefebvriana è denominata Fraternità Sacerdotale di San Pio X.

8) Gli Avventisti del Settimo Giorno, in particolare, accusano Cattolici e Protestanti di aver sostituito il "Suggello di Dio", ovvero il sabato quale giorno da dedicarsi al Signore, con il "Marchio della Bestia", ovvero la domenica.

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sociale9, ed alcune caratteristiche piuttosto singolari della loro dottrina e ritualità10.

A quelli citati nei punti 3, 4 e 5, invece, si ritiene opportuno riservare un approfondimento, atteso che i vaneggiamenti di alcuni profeti-messia destano ragionevoli perplessità, mentre su alcuni gruppi (in particolare il paraguayano Popolo di Dio) circolano notizie alquanto preoccupanti.

In dettaglio si tratteranno anche alcune "false chiese".

Per quanto attiene, infine, i culti d'ispirazione orientale, che pure rappresentano una parte assai consistente del fenomeno settario nel suo insieme, la questione appare più complessa, potendosi individuare tre tipologie:
1. movimenti creati da occidentali suggestionati dalla cultura orientale11;

2. movimenti considerati giù nuovi nel paese in cui sono sorti ed importati in Occidente da maestri orientali intenzionati a proporre messaggi tipici della propria tradizione (in proposito si parla anche di "missioni" indiane o giapponesi)12;

3. gruppi orientalisti fondati da "guru" italiani.

I primi due tipi, che pur appaiono connotati da dottrine e pratiche rituali spesso molto distanti dalle confessioni di origine (basti pensare al buddismo della Soka Gakkai, basato sul Sutra di Loto, che la massima autorità buddista sulla terra, il Dalai Lama, non riconosce) ed alcuni dei quali, in certi paesi, sono stati perseguiti penalmente (Ananda Marga,

9) Tipico il caso dei Testimoni di Geova, che rifiutano di prestare il servizio militare, si astengono da ogni attività politica, ogni momento ludico ed ogni coinvolgimento mondano, e non consentono donazioni di sangue anche tra congiunti.

10 Ad esempio i Mormoni ritengono che Dio abbia un "corpo di carne ed ossa" e che risieda sul pianeta "Kobol"; inoltre praticano il "battesimo dei defunti" per garantire la salvazione anche ai propri antenati più lontani, individuati attraverso lunghe e minuziose ricerche anagrafiche.

11 Sorti da una fusione, tra principi della religiosità indiana e nozioni della tradizione esoterica ed occultista ottocentesca, sono: la Teosofia, l'Antroposofia di Rudof Steiner ed il movimento di Alice Bailey. A tali movimenti, in Italia, s'ispirano rispettivamente: la Società Teosofica, la Società Antroposofica, gli organismi Centro di ricerche Urusvati e Associazione dei Triangoli e della Buona volontà Mondiale.

12 Derivati per effetto dell'ampia diffusione, soprattutto in Europa e nel Nordamerica, di scuole e ritiri (ashram) tenuti da maestri emigrati dall'Oriente (principalmente induisti e buddisti). Tra i culti orientali diffusi nella nostra penisola si annoverano: Ananda Marga, Baha'i, Self Realization Fellowship, ISKON (Hare Krisna), Meditazione Trascendentale, Missione della Luce Divina, Sahaja Yoga, Sant Bani Ashram, Seguaci di Osho Rainesh (Arancioni), Sri Chinmoy, Subud, Sri Sathia Sai Baba, Bal Ashram, Dzog-Chen, Soka Gakkai, Sukio Mahikari.

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Arancioni di Raineesh), in Italia non hanno mai dato adito a rilievi di sorta; esuleranno, quindi, dalla nostra analisi.

Saranno invece oggetto di esame i gruppi orientalisti nostrani, in cui facilmente possono "mimetizzarsi", ribattezzandosi con nomi esotici e accreditandosi come "guru", personaggi ambigui o con intenzioni truffaldine.

  Dalla religione, intesa come esperienza del sacro ricercata per se stessa (ierofonia), va tenuta distinta la magia, come esperienza di potere (cretofania) destinata a migliorare la condizione di chi la pratica.

Di conseguenza i cosiddetti "movimenti magici", pur apparendo sociologicamente simili a quelli "religiosi", appaiono caratterizzati dal significato diverso e quasi strumentale attribuito al rapporto con la dimensione trascendente.

In pratica, assumendo come punto di partenza l'inesplicabile, perseguono un'elevazione spirituale o più concretamente il potere di travalicare i limiti imposti all'uomo dalle leggi fisiche, mediante:

- il graduale apprendimento di un sapere antico, tramandato all'interno di segrete confraternite e riservato a pochi iniziati, che contempla formule per influenzare l'ordine degli eventi (esoterismo, occultismo, magia iniziatica e cerimoniale, satanismo);

- la comunicazione con entità non divine, ma comunque sovrumane (spiritismo e culti ufologici);

- il contatto diretto con le forze occulte e con le energie vitali della natura, che consentirebbe di ritrovarsi "in armonia con l'Universo" (neopaganesimo e New Age).

L'aggettivo "nuovi" riferito a questi gruppi assume un valore meramente "cronologico", come già per i movimenti "di sviluppo del potenziale", identificando quelli che sono diventati visibili nella loro forma presente a partire dalla seconda guerra mondiale.
 
In conclusione è bene ribadire che tutte le terminologie e classificazioni finora esposte non vanno mai intese in senso assoluto, bensì come riferimenti di massima per orientarsi nel panorama sterminato e sempre mutevole di quello che gli studiosi chiamano il cultic milieu, ovvero il mondo delle sette.

In questo settore, infatti, non esistono linee di demarcazione nette; e sono frequenti i casi in cui l'esperienza religiosa e quella magica (secondo i significati sopra attribuiti alle parole "religione" e "magia") sono congiunte o sovrapposte, rappresentando diversi aspetti di una stessa concezione della vita.

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3 - PERICOLI E POSSIBILI IMPLICAZIONI PENALI NELL'ATTIVITA' DI ALCUNI MOVIMENTI

Indipendentemente da ogni possibile considerazione sulla fondatezza delle molteplici accuse rivolte alle sette nel loro complesso, ai fini di polizia interessa verificare, osservando l'operato dei singoli gruppi, la rilevanza penale e la conseguente perseguibilità di particolari pratiche, nonché l'atteggiamento d'indifferenza o di rifiuto rispetto ai principi su cui si fonda la convivenza civile, che può manifestarsi negli aspetti di seguito analizzati:

    1) L'utilizzo, allo scopo di reclutare nuovi seguaci e mantenere quelli già "caduti nella rete", di meccanismi subliminali di fascinazione e del cosiddetto "lavaggio del cervello" (brainwashing) o altri consimili metodi atti a limitare la libertà di autodeterminazione del singolo.

E' un dato ormai acquisito, sulla scorta delle testimonianze prestate da molti fuoriusciti, ma anche di accertamenti condotti da organi di polizia giudiziaria, che taluni movimenti (specialmente le "psicosette"), sia nella fase di proselitismo che in quella d'indottrinamento degli adepti, ricorrano a sistemi scientificamente studiati per aggirare le difese psichiche delle persone irretite, inducendole ad un atteggiamento acritico e all'obbedienza cieca13.

  13) Questo risultato si otterrebbe imponendo un percorso articolato in tre tappe:

    ISOLAMENTO:
  • Allontanamento dalla comunità sociale e dal contesto familiare, per indurre la perdita di ogni altro punto di riferimento;
  • Senso di superiorità, per spezzare tutti i rapporti precedenti
  • Bomba di affettuosità ("love bomb"), per rinsaldare il senso di appartenenza al gruppo
  • Rimozione della privacy, per impedire l'esame personale
  • Obbligo del conferimento al gruppo di tutti i propri averi, per indurre dipendenza finanziaria.

    INDOTTRINAMENTO:
  • Rigetto sistematico ed aprioristico dei vecchi valori
  • Sottoposizione a letture di difficile comprensione
  • Incoraggiamento all'obbedienza cieca, al senso gerarchico ed all'aproblematicità
  • Richiesta di conformità a codici di vestiario, per accentuare l'idea della diversità da tutti gli altri.
  • Senso del mistero, della partecipazione ad un disegno insondabile
  • Uso di preghiere o formule ripetitive, che riducono il senso critico

    MANTENIMENTO:
  • Attività fisica prolungata, impegno mentale continuo e privazione del sonno, accompagnati da un'alimentazione poco equilibrata per creare uno stato di affaticamento (che inibisca la ribellione) e di reattività agli stress emozionali
  • Deresponsabilizzazione, per scoraggiare iniziative personali
  • Pressione psicologica costante da parte degli altri membri, per evitare improvvisi ripensamenti
  • Induzione di senso di colpa e paura di punizione in caso di dubbi e pensieri negativi
  • Abitudine ad usare un linguaggio criptico, per rendere più difficile la comunicazione con l'esterno
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Occorre però rammentare che nel nostro codice penale, nonostante de iure condendo si discuta sull'opportunità d'introdurre la fattispecie "aggressione alla libertà psichica", non è più previsto il reato di plagio14.

Pertanto, quest'opera di "condizionamento mentale", quand'anche rivolta a soggetti caratterialmente deboli ed influenzabili, ma "capaci" in senso giuridico, potrebbe non essere perseguibile in termini di legge ove non si dimostri il ricorso a tecniche ipnotiche e suggestive, a somministrazione di sostanze alcoliche o stupefacenti, a minaccia o altra forma di violenza.

    2) L'interesse, più che all'arricchimento spirituale degli adepti, a quello materiale dei capi carismatici (spesso soggetti truffaldini o mossi da intenti meramente speculativi), che si realizza attraverso l'esazione di contributi, condotta con metodiche aggressive, e la vendita di merci (libri, oggetti di culto, talismani) e servizi vari (in genere sedute psicoterapeutiche e "corsi di perfezionamento").

Ben diversa è l'ipotesi che la stessa natura religiosa del gruppo sia un mero pretesto per introitare denaro, usufruendo di esenzioni fiscali; infatti, se pur lo svolgimento di un'attività organizzata, sistematica e "aggressiva" di raccolta fondi, nonché la vendita di beni e servizi, non pregiudicano da sé il riconoscimento del carattere di confessione religiosa, come peraltro sostenuto dalla Corte di Cassazione a proposito della Chiesa di Scientology15, in molti casi appaiono l'unica vera finalità del gruppo, la cui professione di fede sarebbe perciò strumentale a realizzare un utile, abusando della credulità altrui.

In tale eventualità ricorrono senz'altro gli estremi per condurre, d'ufficio, mirati accertamenti di polizia giudiziaria e tributaria.

Tuttavia, le manovre truffaldine di alcuni sedicenti "guru" (non di rado pregiudicati per vari reati, specialmente contro il patrimonio), anche quando incontrovertibilmente accertate, risultano in concreto difficilmente sanzionabili, soprattutto per mancanza di condizioni di procedibilità; è poco frequente, purtroppo, che i rispettivi "devoti" si

14) L'art. 603 del codice penale, che lo contemplava (chiunque sottopone una persona al proprio potere, in modo da ridurla in totale stato di soggezione...) è stato dichiarato costituzionalmente illegittimo con sentenza della Corte Costituzionale del 9/4/1981 n. 96.

15) Cassazione, sez. VI, sentenza n. 1329 dell'8.10.1997 pronunciata nell'ambito del procedimento in atto contro aderenti alla Chiesa di Scientology.

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convincano di essere stati raggirati e si decidano a sporgere formale querela.

    3) Il celare, dietro un'apparenza talora rispettabile e al di là dei fini dichiarati, comportamenti immorali o condotte illecite.

Circa la discussa immoralità di alcuni gruppi, all'interno dei quali vige una diversa gerarchia di valori etici e conseguentemente anche una certa promiscuità e disinvoltura (se non sfrenatezza) nelle pratiche sessuali, è di tutta evidenza come si tratti di scelte e comportamenti che attengono esclusivamente la vita privata degli interessati (purché, ovviamente, avvengano in luogo privato e non coinvolgano persone non consenzienti, incapaci o minori).

Se invece risulta che un determinato gruppo di persone accomunate da una medesima professione di fede è dedito a traffici delittuosi, nessun limite si pone nel configurare i reati comuni previsti dal codice penale, ivi compresi quelli di tipo associativo; nel diritto italiano, infatti, non risulta codificato quello che i giuristi anglosassoni chiamano "cult crime model", vale a dire il prototipo del delitto rituale, per cui i crimini connessi a manifestazioni di culto sono trattati come reati comuni a tutti gli effetti, fatte salve le valutazioni morali riferite al movente.

Sotto questo profilo, bisogna rivelare che attualmente in Italia non risultano formalmente contestati delitti di sorta a nessun movimento religioso o magico.

Alcune iniziative giudiziarie a carico di compagini sataniste16 si sono concluse con l'assoluzione di tutti gli imputati, mentre altre sono ancora in corso di definizione17.

Anche l'ultima e più volte citata sentenza pronunciata dalla Cassazione nel procedimento (non ancora concluso) che vede coinvolta la Chiesa di Scientology, accusata di costituire una vera e propria "associazione per delinquere", è decisamente favorevole alla setta.

E' altresì vero, però, che in un recente passato non sono mancati, anche nel nostro paese, esempi di come alcune comunità religiose o parareligiose possano costituire la copertura di attività

16) In particolare il processo ai famigerati "Bambini di Satana Luciferiani", che tanto scalpore ha suscitato per le accuse di pedofilia mosse al "sommo sacerdote" Marco Dimitri.

17) La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa ha aperto un procedimento a carico di ignoti (n. 1165/97) per accertare le cause del suicidio (avvenuto il 5 luglio 1997) del giovane Pannuzzo Paolo, che sembra fosse affiliato ad una setta satanica locale.

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illecite: basti pensare alla clamorosa vicenda di "Mamma Ebe"18 o a quella, meno nota e per certi versi ancora non del tutto chiarita, dell'inquietante "Gruppo del Rosario"19.
    4) La propugnazione di dottrine connotate da elementi fortemente irrazionali, che potrebbero obnubilare gli adepti e spingerli a comportamenti devianti e pericolosi per la sicurezza pubblica.

Per quanto riguarda la presunta minaccia rappresentata da alcune compagini, le maggiori preoccupazioni sembrano comunemente rivolte, oltre che alle congreghe sataniste, a quelle caratterizzate da due opposti modelli di atteggiamento:

- una frenesia d'innovazione e trasformazione dell'ordine sociale, ritenuta necessaria per la sopravvivenza e l'elevazione spirituale del genere umano;

- il convincimento dell'inellutabilità di una palingenesi universale.

Orbene, i movimenti di questo tipo, stante il respiro ecumenico del progetto perseguito ("migliorare il mondo" o, più esattamente, conformarlo alla propria utopia) tendono a coinvolgere più gente possibile ed a guadagnare consenso in ogni ambiente; difficilmente, quindi, si renderebbero protagonisti di atti che arrechino loro una fama sinistra o quantomeno una pubblicità negativa.

Uno scrupolo analogo non è invece presente in quei movimenti i cui affiliati, ritenendosi gli eletti o comunque gli unici degni di

18) Al secolo Ebe Giorgini, santona e fondatrice dell'ordine religioso "Pia Unione di Gesù misericordioso" (mai riconosciuto dalla Chiesa), che aveva la sua "casa madre" a San Baronto (PT) e gestiva una quindicina di istituti in tutta Italia. Fu arrestata nell'aprile del 1984 ed in seguito condannata per i delitti di: associazione per delinquere, truffa, sequestro di persona, abbandono dei malati ed esercizio abusivo della professione medica.

19) Fondato alla fine degli anni '70 a San Pietro d'Amantea (CS) in una masseria trasformata in una specie di convento dal santone Antonio Naccarato e, dopo la sua morte, guidato dalla nipote Lidia, era composto da un gruppo di persone che pregavano ed invocavano la resurrezione del fondatore, effettuando ogni giorni riti propiziatori ed una processione fino ad una grotta ove si soffermavano a meditare.
Sembrava solo un fenomeno di fanatica superstizione; ma, quando il 28 maggio 1988 la polizia, su segnalazione di un uomo che si era presentato al pronto soccorso locale ferito da un'arma da fuoco, fece irruzione nella masseria, ove la santona ed altri 35 adepti erano intenti a celebrare un rito, trovò uno stanzino un uomo incaprettato e ucciso a colpi di pistola ed in altre stanze un vero e proprio arsenale (pistole, fucili, migliaia di cartucce), nonché quasi un miliardo di lire tra contanti, assegni circolari e depositi bancari e soprattutto una foto del piccolo Marco Fiora, rapito a Torino, dove, come si è scoperto in seguito, la setta contava altri 800 seguaci.

Dell'omicidio del giovane trovato nello sgabuzzino si autoaccusò uno dei membri del gruppo, ma il mistero non è mai stato risolto.

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"salvarsi", tendono a radicalizzare la propria separazione da tutti gli altri, per evitare "contaminazioni"; in questo caso è proprio il pervicace distacco dal restante corpo sociale e la "fuga" dalla dimensione ordinaria dell'esistenza che li rende disinteressati a proiezioni esterne, ivi comprese conflittualità di sorta.

Da costoro ci si possono aspettare, con maggiore probabilità, gesti anticonservativi.

Certo, specialmente nella prospettiva del Giubileo, non può escludersi in via ipotetica l'eventualità che qualche esaltato, inserito in una formazione dell'uno o dell'altro tipo e cosciente che nella circostanza l'Italia assurgerà a palcoscenico e megafono internazionale, decida di commettere un atto eclatante per lanciare un "messaggio" all'intera umanità; ma si tratta di un'incognita che in ricorrenze di tale rilievo è sempre presente, considerando che di mitomani e sconsiderati ne esistono anche, ed in percentuale non minore, all'esterno dei movimenti religiosi.

Anche da parte dei satanisti sembrano improbabili iniziative che possano renderli individuabili, considerato che il loro interesse primario è piuttosto rimanere nell'ombra e nell'anonimato, onde preparare indisturbati l'avvento dell'Anticristo, ritenuto da taluni imminente.

    5) Il perseguimento di obiettivi diversi da quelli dichiarati, se non addirittura di piani eversivi o destabilizzanti dissimulati dal "pretesto religioso".

Particolare attenzione va riservata all'ipotesi che il fine reale di alcuni movimenti sia condurre gradualmente la società ad un nuovo assetto non solo spirituale, ma anche politico.

Ovviamente un disegno così ambizioso, per apparire realisticamente perseguibile, necessita di una struttura organizzativa efficiente e ben distribuita sul territorio, di consistenti finanziamenti, e, preferibilmente, di accrediti o "aderenze" presso ambienti influenti.

Al momento, nessuno dei movimenti presenti in Italia sembra possedere tutti e tre questi requisiti; nemmeno laChiesa di Scientology, che pure in ambito internazionale ha raggiunto una ramificazione ragguardevole, tanto che in alcuni paesi (soprattutto la Germania) è considerata una seria minaccia per le istituzioni democratiche.

Bisogna tener conto, però, che molte delle nuove sette importate dall'estero hanno assunto una fisionomia affatto diversa da quella della patria di origine; ad esempio Ananda Marga, che da noi appare come uno

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dei tanti movimenti induisti basata sui principi dello yoga e del vegetarianesimo, in India è stata equiparata ad un'organizzazione terroristica (auspicando un governo mondiale retto dal fondatore); mentre la Soka Gakkai italiana appare molto distante (anzi, sembra sia stata addirittura "scomunicata") dalla "casa madre" giapponese.

Di conseguenza, non può ragionevolmente escludersi che, in un prossimo futuro, alcuni gruppi possano differenziare la loro attività: ed in particolare che quelli maggiormente ambiziosi e "politicizzati" si risolvano ad esperire strategie ritenute "più incisive" per ampliare la propria sfera d'influenza, oppure che qualche leader carismatico (avvezzo ad esercitare un potere incontrastato e "totalitario" nei confronti dei suoi fedeli, disciplinandone tutti gli aspetti della vita sociale ed individuale), decida imprevedibilmente di tentare soluzioni "forti" per imporre anche ad altri la propria "verità".

Per questo appare importante seguire attentamente l'evolversi del fenomeno, verificando per ciascun movimento sia la consistenza numerica raggiunta, sia la coerenza dell'attività effettivamente svolta alla dottrina apertamente professata ed ai fini dichiarati.

A tal fine il presente studio è stato corredato da una descrizione di alcuni gruppi attivi sul territorio nazionale, scelti tra quelli che appaiono di maggior interesse in quanto già diffusi in altri paesi, oppure operanti solo in Italia, ma dotati di un numero rilevante di aderenti e magari di più sedi in diverse province, o ancora di dimensioni modeste e confini angusti, ma espressivi di una più ampia corrente o sintomatici di una generale tendenza.


4 - IL PROBLEMA DELLE STIME NUMERICHE

Fornire dati esatti sulle dimensioni del fenomeno, quantificando le "sette" del tipo in esame presenti in Italia e specificando per ognuna la consistenza degli aderenti, è alquanto difficile, stante l'eterogeneità delle fonti da cui è possibile attingere informazioni, rappresentate dai movimenti stessi, dai loro fuoriusciti, dai mezzi di comunicazione di massa e dagli studiosi della materia.

Le cifre cambiano anche a seconda che ci si limiti a prendere in considerazione i soli movimenti con una certa diffusione e popolarità sul piano nazionale ed internazionale e con un seguito rilevante, oppure s'includano nel computo anche le formazioni, sia pur consistenti, di carattere esclusivamente localistico, nonché i piccoli gruppi con poche decine di affiliati.

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Ovviamente tutte le ricerche e le indagini conoscitive, per quanto seriamente ed approfonditamente condotte, non possono dar conto dei fenomeni associativi "clandestini" o comunque privi di visibilità all'esterno della ristretta cerchia degli affiliati, che si riuniscono solo in private abitazioni, astenendosi da ogni forma di pubblicità e proselitismo.

Ancora più problematica è la stima delle persone effettivamente coinvolte.

Innanzitutto, anche sotto questo aspetto le proporzioni mutano in base al criterio adoperato per determinare l'ambito di riferimento.

Ad esempio, in seguito ad alcuni rilevamenti effettuati dall'ISPES sul panorama italiano delle credenze nel paranormale, nell'occultismo, nell'esoterismo e nel satanismo20, è emerso che in Italia operano attivamente e si riconoscono in associazioni, sindacati e gruppi ben settantamila maghi, astrologhi, chiaroveggenti e guaritori, i cui "utenti" sarebbero addirittura milioni; ma tale censimento ricomprende tutti quelli che precedentemente sono stati definiti client cults, non limitandosi ai cult movements veri e propri.

Un'altra complicazione è poi rappresentata dalla circostanza che nei nuovi movimenti sia religiosi che magici esistono vari gradi di adesione: accanto ai vari "profeti", "ministri di culto", "maestri", e "grandi iniziati", vi sono i "membri attivi" (che seguono e finanziano tutte le iniziative del gruppo), coloro che ne condividono intimamente la dottrina, ma non vi aderiscono formalmente, ed infine i semplici simpatizzanti o curiosi.

E' quindi intuibile che, per avere un'idea di quanti siano i seguaci di un determinato gruppo, non è sufficiente nemmeno constatare direttamente la frequentazione della relativa sede (ove esistente), ma bisogna giocoforza interpellarne i rappresentanti e portavoce, che, nella maggior parte dei casi, tendono a riferire cifre esagerate.

Anche la consultazione degli elenchi o "indirizzari" degli affiliati, quando previsti e sempreché resi disponibili, può risultare fuorviante.

Infatti, molti movimenti, specialmente tra quelli definiti "per lo sviluppo del potenziale" o "psicosette", organizzano brevi seminari e corsi d'introduzione alle discipline insegnate, attraendo un certo numero di curiosi, con cui successivamente non avranno più alcun contatto; eppure queste persone rimangono in qualche modo "registrate" agli atti del movimento stesso ed incluse nelle statistiche volta per volta fornite dai responsabili per dimostrarne la crescita.

20) Si tratta di sondaggi demoscopici diretti dall'antropologa Cecilia Gatto Trocchi e compendiati nelle raccolte "I soldi del Diavolo" (marzo 1989) e "Notizie dal Mistero" (febbraio 1990).

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Paradigmatico, a riguardo, è il caso di Scientology, che dichiara oltre 27000 adepti, numero decisamente abnorme e verosimilmente raggiunto calcolando tutti coloro che, almeno una volta, si sono sottoposti al famoso "test di misurazione della personalità" gratuitamente offerto, anche per corrispondenza, al fine d'incentivare l'ingresso nell'organizzazione.

In ogni caso, qualunque statistica esprime la situazione corrispondente al momento in cui è stata compiuta, senza rendere il senso del continuo ed elevato turnover delle persone coinvolte, che, invece, si presenta come un elemento caratterizzante delle aggregazioni esaminate.

Fatte salve queste premesse, ed attenendosi ai criteri di classificazione indicati nei paragrafi precedenti, si può tracciare un quadro d'insieme che renda in maniera approssimativa le dimensioni del fenomeno, secondo quanto emerso dai rilevamenti compiuti dalle Questure negli ultimi due anni:

NUOVI MOVIMENTI RELIGIOSI
TIPOLOGIA GRUPPI ADERENTI
Movimenti per lo sviluppo del potenziale 15 8500
Movimenti di matrice cristiana 31 45000
Movimenti occidentali con tendenze orientaleggianti 5 500
Gruppi orientalisti sorti in Italia 7 500
Culti orientali importati in Occidente 18 24000
TOTALE
76 78500

NUOVI MOVIMENTI MAGICI
TIPOLOGIA GRUPPI ADERENTI
Movimenti esoterici ed occultistici 18 1200
Spiritismo 4 150
Culti ufologici 2 50
Sette satanico-luciferine 9 200
Movimenti neopagani e New Age 28 3000
TOTALE
61 4600

I dati sopra forniti, da interpretarsi, ovviamente, tenendo in debito conto la prospettata difficoltà di un censimento esaustivo, possono essere altresì compendiati nei seguenti grafici, che illustrano anche la distribuzione delle singole componenti sul territorio nazionale.

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NUOVI MOVIMENTI RELIGIOSI
Movimenti di matrice cristiana
40%
Culti orientali importati in occidente
24%
Movimenti per lo sviluppo del potenziale
20%
Gruppi orientalisti sorti in Italia
9%
Movimenti occidentali con tendenze orientaleggianti
7%

NUOVI MOVIMENTI MAGICI
Movimenti neopagani e New Age
45%
Movimenti esoterici ed occultistici
30%
Sette satanico-luciferino
15%
Spiritismo
7%
Culti ufologici
3%

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    Rapporto del Dipartimento di Pubblica Sicurezza:

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