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Snapping: l'epidemia americana di cambiamenti improvvisi di personalità - Introduzione

Snapping: America's Epidemic of Sudden Personality Change © Flo Conway & Jim Siegelman, Seconda Edizione, 1995. Stillpoint Press, ISBN 0-9647650-0-4.

Traduzione a cura di Allarme Scientology, 2007.

 


Dedicato a Hal Conway

copertina


Con l'eccezione delle figure pubblicamente note, i nomi e le identità di tutti i partecipanti a culti e sette religiose, terapie di autoaiuto e altri gruppi che vengono citati in questo volume sono stati cambiati. I nomi usati per queste figure sono inventati e non si riferiscono ad alcun individuo vivo o defunto.

Scienziati ed altri professionisti le cui interviste sono state parzialmente citate non appoggiano necessariamente i punti di vista, opinioni o conclusioni degli autori.


Indice

Prefazione alla Seconda Edizione

Parte Prima: un fenomeno nuovo

Parte Seconda: Una nuova prospettiva

Parte Terza: Implicazioni sociali

    14. Snapping e punizioni
    15. Jonestown: la fine dell'innocenza
    16. Caos a Waco: la spirale di morte
    17. Lo Snapping nella vita quotidiana

    quarta di copertina

    clicca per ingrandire

    18. Il futuro della personalità

Poscritto: il vortice si amplia

    Sottoculture, cellule killer e la Svolta verso il Terrore


Appendice
Riconoscimenti
Risorse
Note
Bibliografia Scelta
Indice



Prefazione alla Seconda Edizione


Prefazione alla Seconda Edizione

Le frontiere della libertà nell'era dell'informazione

Dalla prima edizione di Snapping sono trascorsi diciassette anni. In questo periodo il mondo si è trasferito in modo veloce e drastico nell'era dell'informazione. Le nuove tecnologie informatiche hanno trasformato la vita di popoli e nazioni. La rivoluzione globale della comunicazione ha ridisegnato i confini del mondo e rimodellato le sue economie. Le onde del cambiamento stanno viaggiando a grande velocità. Ma in tutto questo vociare di era dell'informazione e visioni radiose di utopie tecnologiche dietro il prossimo angolo, non sono state praticamente condotte serie indagini sul loro impatto individuale.

Per una ventina d'anni abbiamo esplorato questa frontiera. Nel nostro lavoro di ricercatori della comunicazione abbiamo osservato la rivoluzione dell'informazione che ha travolto tutti quanti. Abbiamo assistito a grandi progressi e profondo scompiglio. Siamo venuti a conoscenza delle perdite che tante persone hanno sofferto, e non solo materiali: perdite di tempo e spazio, perdita di identità e senso del valore umano. Abbiamo visto cultura, rapporti sociali e spiritualità, quei valori che in ogni società danno significato alle persone, perdere di spontaneità, farsi tesi.

Le esperienze documentate in questo libro rivelano una nuova verità sull'era dell'informazione che la nostra società ha appena iniziato ad affrontare. È il significato in termini umani di tutta quell'informazione. La valanga di messaggi che ci si sta scaricando addosso da così tante fonti tecniche e umane è una forza fisica con un impatto organico sulla mente e sulla personalità di ogni individuo, e questa nuova verità ha implicazioni amplissime sia per gli individui che per le società. Perché, come abbiamo visto, la mente umana, la risorsa primaria dell'era dell'informazione, sta affrontando nuovi rischi che nessuno aveva previsto, e che molti sono restii ad accettare in questa epoca eccitante e paurosa.

Fin dall'inizio la nostra attenzione nello scrivere Snapping è stata posta su questi nuovi termini umani e sul loro impatto sulla gente e sulla vita quotidiana. Quell'impatto ci si è mostrato per la prima volta in modo vivido negli anni '70, con un'epidemia di cambiamenti improvvisi e drastici di personalità in una generazione alla ricerca di spiritualità, di crescita personale. Erano i primi esploratori delle frontiere umane della nuova era. Non volevano diventare maestri del nuovo hardware informatico, che all'epoca iniziava a uscire sempre più copioso dalle catene di montaggio, ma volevano invece attrezzarsi interiormente per le nuove sfide, che i più potevano soltanto intuire. Erano alla ricerca di una nuova conoscenza del sé, di nuove esperienze personali e regni spirituali illuminanti. Al contrario, molti scoprirono quell'esperienza che abbiamo definito "snapping" [spezzarsi con un colpo secco, scattare, schioccare] e che li portò sull'orlo del baratro mentale e delle libertà umane fondamentali.

Da allora quel fenomeno di cambiamento improvviso che esplorammo nelle sette religiose e nelle terapie di auto aiuto degli anni '70 è cresciuto fino a diventare qualcosa di molto più vasto. L'epidemia si è diffusa ben oltre quei primi studenti universitari e professionisti urbani che fanno tendenza. Negli anni '90 il fenomeno dello snapping, con le sue molte conseguenze bizzarre e tragiche, è tracimato oltre i confini di gruppi isolati per riversarsi in arene pubbliche ben più larghe. Ha trasformato la vita di bambini innocenti, di famiglie intere e di un numero crescente di anziani. Ha sorpreso intere comunità e culture in America e in tutto il mondo. È emerso in aggressive sette fondamentaliste sia cristiane che di altre religioni, in gruppi politici e movimenti ideologici estremisti, nel fiorente movimento "new age" e nelle emergenti scuole di medicina alternativa, sul mercato globale sempre più grande di corsi di formazione professionale, corsi motivazionali e anti-stress, e in altri ambiti inconcepibili fino a pochi anni fa.

La tragedia del Tempio dei Popoli a Jonestown, Guyana, del 1978 in cui un parlamentare degli Stati Uniti, tre giornalisti e oltre 900 membri della setta morirono in un macabro scenario di omicidio e suicidio di massa attirò l'attenzione internazionale sui pericoli rappresentati da un nuovo genere di culti fortemente passionali e dal loro inquietante potere di cambiamento e controllo. Il disastroso assedio e il successivo rogo nella comunità dei Branch Davidians nei pressi di Waco, Texas, in cui furono assassinati quattro agenti federali e ottanta membri della setta morirono per arma da fuoco o immolandosi nell'incendio della tenuta mostrò quanto, a distanza di vent'anni, doveva ancora essere capito e compreso su questo fenomeno esplosivo. Quegli eventi rappresentano solamente due casi di una serie di bizzarri crimini settari, suicidi di massa e azioni di terrore verificatisi in tutto il mondo: i suicidi-omicidi del Tempio Solare in Canada e Svizzera, gli attacchi al gas nervino nella metropolitana di Tokyo, sferrati dai membri della setta Aum Shinrikyo, l'attentato dinamitardo di Oklahoma City, presumibilmente ordito da estremisti anti governativi.

Quelle azioni tragiche confermano che il fenomeno dello snapping non è una moda passeggera né un caso. Esse al contrario mostrano il potere che i maestri della manipolazione hanno sul controllo di piccoli gruppi e strati della popolazione, non attraverso la coercizione ma grazie al controllo dell'informazione e a potenti tecniche di comunicazione. E rappresentano la lugubre prova del potenziale di caos insito in una gamma sempre più vasta di culti estremisti, sette religiose e gruppi politici, in proporzioni mai viste prima in America o in qualsiasi altra società libera.

Questa nuova edizione di Snapping incorpora molte intuizioni che abbiamo raccolto durante i colloqui avuti con persone che hanno sperimentato improvvisi cambiamenti di stato mentale e personalità in culti, sette, terapie, gruppi politici e di formazione professionale. Essa analizza in maggiore profondità un problema che negli anni '70 avevamo solo osservato in superficie, che all'epoca avevamo percepito come una minaccia più vasta di "rottura della quotidianità della vita". Negli anni '90 questa teoria dello snapping che riguarda strati culturali sempre più ampi è diventata una degli aspetti più inquietanti della nostra indagine. L'aumento di episodi di rotture improvvise e violente, al di fuori dell'influenza di un culto controllore o di un gruppo che altera la mente ha scatenato tragedie sia in America che altrove. Si è osservato con maggior frequenza questo vastissimo fenomeno come una combinazione di tensioni quotidiane che esplode in crimini sensazionali, assassini di massa ed esempi meno clamorosi di rotture che avvengono nella vita di tutti i giorni. Tali scenari dolorosi vedono al loro centro cittadini arrabbiati e frustrati, operai licenziati, dipendenti esasperati da impieghi sempre più stressanti, giovani problematici, amanti rifiutati e parenti disperati, amici o vicini apparentemente integrati spinti però verso il limite di rottura, e oltre. Dal nostro punto di vista questa epidemia quotidiana è solo un ulteriore riflesso di cambiamenti improvvisi e drastici che ovunque coinvolgono individui che stanno vivendo il cambiamento di rotta verso una società globale dell'informazione.

Lo snapping sta crescendo tra i popoli interessati da transizioni sociali, politiche e tecnologiche traumatiche, in culture assediate da visioni fanatiche e messaggi apocalittici, e il fenomeno sembra accelerare con il tumultuoso avvicinarsi del nuovo millennio. Il clima volatile ha portato con sé una confusione profonda sulle libertà fondamentali di pensiero, credenza, parola e associazione, e in molti ambiti entra in conflitto con i crescenti abusi di quelle stesse libertà di religione, politica e arene culturali diverse. In alcuni circoli la confusione sui dilemmi relativi a libertà e controllo di questa nuova era di informazione è cresciuta al punto che la gente è diventata incapace di agire, o addirittura di pensare ed elaborare, su questi argomenti delicati e sui quesiti urgenti che essi sollevano.

Viaggi nella dimensione dell'informazione. Nel presente libro la nostra prospettiva differisce da altre visioni di argomenti così complessi. Essa è basata non sulla psicologia o sulla sociologia tradizionali ma sulle nuove scienze della comunicazione che formano le fondamenta dell'attuale cultura globale della comunicazione. La nostra attenzione è incentrata sulla dimensione informativa di questo nuovo universo - l'intangibile dominio della comunicazione umana in cui avviene il fenomeno di rottura in cui cambiamenti senza precedenti di mentalità e personalità vengono comunicati da una persona all'altra e in cui le minacce che essi rappresentano per tutte le nostre libertà vengono tradotti in azioni concrete. Da questa prospettiva privilegiata gli improvvisi cambiamenti che hanno alterato tante vite moderne possono essere visti come il prodotto di forze tangibili che si muovono nella dimensione dell'informazione, nel flusso di messaggi di cui siamo bombardati, nello spazio tra le persone e negli interminabili appelli della cultura comunicativa di massa che ci travolge.

In Snapping cerchiamo non solo di capire che cosa stia accadendo alla gente, ma come accade. La nostra prospettiva si spinge oltre il "lavaggio del cervello" orwelliano e il "controllo mentale", poiché in passato quei termini sono stati usati storicamente per membri di società totalitarie. I cambiamenti drammatici che abbiamo esaminato sono il prodotto di nuovi e potenti metodi di comunicazione che possono essere osservati in innumerevoli ambiti della società della fine del ventesimo secolo. Tale prospettiva ci ha aiutati a comprendere come cambiamenti profondi di mentalità e personalità possano essere indotti da una grande varietà di messaggi moderni: da esperienze di crescita personale e spirituale abilmente architettate, da credenze indotte in modo subdolo, da sottili suggestioni, suggerimenti non verbali, dinamiche di gruppo, semplici pratiche che alterano la mente, e da altri usi quotidiani dell'informazione e della comunicazione umana.

Negli anni trascorsi da quando Snapping ha attirato per la prima volta l'attenzione su queste forti influenze, pratiche potenti di comunicazione come meditazione, visualizzazione, fantasia guidata, giochi di ruolo e incontri di gruppo hanno apportato benefici ma anche nuovi e intensi stress. In molti ambiti tali strumenti di comunicazione sono stati raffinati fino a diventare strumenti di precisione per rimodellare ogni aspetto di pensiero, sentimenti, credenze, comportamento e personalità nel suo complesso. Nelle sue più vaste applicazioni sociali questa nuova "tecnologia dell'esperienza", come potremmo definirla, è diventata parte integrante della ricerca di salvazione, potere e profitto dell'era dell'informazione e ha portato cambiamenti radicali nella religione, nella politica, negli affari, nella cultura popolare e negli affari nazionali.

Questa nuova tecnologia di comunicazione umana si è diffusa rapidamente in America e nelle società di tutto il mondo, il suo potere moltiplicato milioni di volte dai gadget tecnologici e dalle telecomunicazioni globali. Ma tale tecnologie umane, capaci di cambiare la vita e la nuova conoscenza che le circonda, sono state quasi sempre diffuse senza standard professionali, linee guida etiche o anche solo le più fondamentali protezioni per il consumatore.

In questa sede la nostra preoccupazione non è accademica. I processi vitali di mente, cervello e corpo sono intimamente influenzati dal nuovo mondo della comunicazione. Quei sistemi vitali così interconnessi formano il complesso di ogni coscienza e personalità individuale. Nel corso della vita essi vengono modellati e sostenuti organicamente dalle informazioni comunicate dalle esperienze quotidiane. Come abbiamo appreso di prima mano, e come fanno cervello e corpo stessi, le facoltà più alte della comunicazione mentale - capacità di pensare, sentire, percepire; coscienza, memoria, immaginazione e libera scelta - sono essi stessi sottoposti alle forze organiche di crescita e decadimento. Sono vulnerabili allo stress e alla malattia e, come ogni organismo vivente, possono ammalarsi e morire.

Come ora sappiamo la sintesi della rottura o snapping è l'esistenza di limiti fisici delle capacità umane coinvolte in molte delle attuali e intense nuove esperienze di comunicazione - limiti organici delle facoltà più alte della mente; per chi oltrepassa quei limiti possono esservi conseguenze anche gravi. La nostra indagine ha confermato con testimonianze personali e dati scientifici che cambiamenti duraturi di mentalità e personalità possono essere indotti da un uso incessante ed eccessivo di pratiche spirituali e di crescita personale popolari, e da molti altri metodi moderni di comunicazione. Cosa più importante, la nostra prospettiva ci ha permesso di seguire da vicino l'impatto fisico di esperienze così intense e dei loro effetti a lungo termine sui processi fondamentali della mente.

Questa scoperta di una nuova categoria di disordini che abbiamo definito "malattia da informazione" apre una nuova finestra sulla dimensione dell'informazione nella nostra vita più intima e nelle nostre interazioni con il prossimo. Ci dà modo di intravedere i limiti fisici della crescita umana e dell'odierna società, in cui l'informazione è fortemente stressante e ad alta velocità. E ci fornisce promettenti intuizioni sull'elasticità e la capacità di recupero della mente, sulla sua capacità di adattarsi alle richieste sempre più complesse delle attuali tecnologie, alle realtà globali di cambiamento e alle mutevoli maree spirituali.

Per fornire ai lettori di Snapping questa visione allargata abbiamo aggiunto alla presente edizione del materiale significativo. Sono stati aggiornati gli eventi che circondano molti dei gruppi e argomenti su cui avevamo inizialmente indagato e abbiamo incorporato nuove informazioni su altre attività religiose, politiche e di crescita personale che in anni recenti hanno attratto grossi seguiti.

Il testo della Prima Parte è stato mantenuto quasi intatto. Quei racconti originali fattici dai primi testimoni della rottura, quando negli anni '70 il fenomeno esplose sulla scena, continuano ad essere di grande insegnamento e riteniamo che illumineranno chi si dovesse trovare oggi o negli anni a venire in situazioni analoghe. In molti modi quelle testimonianze focalizzano e danno una prospettiva storica di un fenomeno che non potrà più essere così semplice.

Nella Seconda Parte, nel nuovo capitolo 13, offriamo le scoperte fatte nell'ulteriore ricerca sulla natura e gli effetti della "malattia da informazione" e relativi disordini da elaborazione informativa. Questa nuova ricerca comprende le scoperte di uno studio parallelo condotto sui reduci americani della guerra del Vietnam, studio che ha portato alla luce sorprendenti similitudini in due fasce di popolazione completamente diverse, similitudini che riguardano i sintomi della "malattia da informazione" e la sindrome clinica nota come Disordine da Stress Post-Traumatico, recentemente riconosciuta.

Parti del nostro studio sulla "Malattia da Informazione" apparvero originariamente su Science Digest del 1982. Lo studio fu portato a termine nel corso di un incarico di un anno come studiosi associati del Progetto Su Informazione e Cambiamento Sociale presso il Centro di Ricerca sulla Comunicazione della University of Oregon. Le conclusioni complete furono presentate al convegno della "International Communication Association" di Honolulu, Hawaii, del 1985 e alcuni estratti furono pubblicati dalla rivista internazionale Update pubblicata ad Aarhus, Danimarca, nel 1986. Il profilo statistico completo, ripubblicato integralmente come nuova appendice di questa edizione, e una presentazione grafica degli accertamenti del Capitolo 13 vengono qui pubblicati per la prima volta.

Oltre alla nostra ricerca supplementare, la rivoluzione introdotta dalle neuroscienze ha fornito ulteriori indizi sui processi organici che sottendono alla rottura e alla "malattia da informazione". Molta di questa nuova ricerca conferma le nostre precedenti speculazioni neuroscientifiche e offriamo una piccola parte di quelle scoperte nelle pagine finali della Seconda Parte. Queste nuove intuizioni di neuroscienze e biologia molecolare suggeriscono specifici cambiamenti neurochimici che potrebbero costituire il percorso fisico della rottura e della "malattia da informazione".

Tale ricerca sostiene in molti modi il nostro punto di vista iniziale secondo cui i principi tecnici dell'olografia e della matematica non lineare della teoria della catastrofe rappresentino strumenti validi per la comprensione dei cambiamenti personali che abbiamo sentiti descritti innumerevoli volte in termini di esperienza improvvisa e totale di "rottura". Allo stesso tempo i campi in espansione della scienza cognitiva e dei modelli a computer hanno prodotto potenti strumenti matematici e concettualmente nuovi a cui abbiamo attinto.

Nella Parte Terza, completamente nuova, allarghiamo la precedente discussione alle implicazioni sociali dello snapping. Nel Capitolo 16 in particolare abbiamo adattato i principi della scienza emergente della teoria del caos per mappare le complesse dinamiche di comunicazione della "spirale di morte" che si verificò a Jonestown e Waco, e in altri momenti di confronto fatale con le sette. Nel Capitolo 17 analizziamo in maggior profondità le fonti quotidiane di stress da informazione che sembrano generare le prime tendenze cumulative e globali di rottura e "malattia da informazione".

Infine, in un nuovo poscritto redatto per questa edizione, esploriamo gli ultimi tragici eventi di Tokyo e Oklahoma City che hanno preso a bersaglio con armi di distruzione di massa dipendenti del Governo e civili innocenti. Le azioni di tali sette e subculture estremiste, di cellule clandestine di terrore si conformano alle loro stesse dinamiche di scontro e caos, e offriamo una prima interpretazione di questo crescente pericolo pubblico.

La Stele di Rosetta. Fin dagli anni '70 il termine snapping è entrato nel lessico delle reazioni umane alle pressioni composite della vita sul finire del ventesimo secolo. Azioni di inesplicabile follia sono divenute eventi quasi quotidiani in città, quartieri e villaggi d'America. Nuove ventate di fanatismo religioso e politico hanno seminato il terrore sul suolo americano e mondiale.

In questa frontiera in rapidissimo movimento abbiamo ritenuto fin dall'inizio che il fenomeno settario sia una sorta di moderna Stele di Rosetta, una chiave per comprendere le crisi maggiori che emergono in questa epoca di informazione e nelle sue nuove tecniche e tecnologie ingannevoli. Fin dall'inizio abbiamo considerato le società chiuse di nuovi culti, sette e terapie come degli straordinari laboratori di vita vera, ambienti controllati in cui analizzare ed esplorare dal vivo i nuovi processi di cambiamento personale e sociale che proliferano nella dimensione informativa della vita quotidiana. Questi nuovi gruppi offrono sguardi unici sulla mente e la società, poiché essi sono a modo loro società, isolate quasi completamente nel loro ambiente fisico e, a un livello ancora superiore, nel loro ambiente informativo quotidiano. Nei loro codici e culture sovrapposti abbiamo scoperto strumenti di apprendimento di valore incalcolabile che aiutano a spiegare in che modo i membri delle società moderne di qualsiasi tipo possono essere modellati, modificati, influenzati, manipolati, pesantemente controllati e, alla fine, spinti fino alla rottura da processi quotidiani di informazione e comunicazione.

Nel corso di questi anni siamo arrivati a considerare come pionieri i tanti che abbiamo incontrato in questa nuova frontiera della mente, primi viandanti in territori inesplorati, tornati con carichi di preziose intuizioni e di lezioni faticosamente conquistate da condividere. Con il loro aiuto abbiamo lavorato per illuminare lo snapping e la "malattia da informazione" in quanto nuovi disordini straordinari che avvengono in persone altrimenti sane - disordini organici di esperienza umana con cause, effetti e cure comunicative identificabili. In tutto il nostro lavoro lo scopo non è stato negare le convinzioni o le esperienze individuali o di gruppo, quanto piuttosto portare nuova comprensione che possa aiutare a informare e proteggere i milioni di persone che sono alla ricerca di spiritualità, i milioni di seeker che popolano le autostrade informative degli anni '90.

Con l'avvicinarsi del nuovo secolo e del nuovo millennio le libertà di questi individui sono messe a rischio da persone o gruppi che dissimulano le loro attività in mere trappole di spiritualità, crescita personale e ideologie ancora più estreme. Molte di queste forze stanno prosperando e attingono forza dalle libertà storiche di parola, credenza e associazione garantite dalla Costituzione degli Stati Uniti e dalle controparti di oltre cento nazioni straniere. Al contempo i critici di tali gruppi e movimenti, assieme alle molte altre voci che ricercano un equilibrio, sono stati molestati, intimiditi, querelati per ridurli al silenzio e, in molti casi, danneggiati fisicamente. Queste minacce che incombono su giornalisti, studiosi, professionisti di salute mentale, funzionari governativi e altri che operano per informare l'opinione pubblica hanno avuto effetti profondamente sconvolgenti sui diritti individuali, sulle informazioni date dai media, sul mercato delle idee e in generale su tutte le nostre libertà.

Con l'avanzare dell'era dell'informazione deve essere stabilita una nuova etica che guidi in sicurezza i diversi popoli, fedi e culture del mondo verso il nuovo millennio, affinché ci si assicuri che la nuova non sia un'era di distruzione personale e di regressione sociale ma di incoraggiamento allo sviluppo umano e all'esplorazione spirituale. Infine, ci auspichiamo che ogni società sia spronata ad affrontare i sempre più diffusi abusi spirituali e psicologici dell'età dell'informazione, a risolvere i nuovi conflitti tra diritti e libertà, a sviluppare modi migliori per aiutare le vittime di questa confusa frontiera.

Per quanto riguarda la frontiera della libertà, lo snapping è un fenomeno di allarme, un forte indicatore delle crisi più profonde della mente e dello spirito in lotta per la sopravvivenza in un'era in cui le fondamenta umane traballano. Il nostro lavoro cerca di aiutare a proteggere quelle risorse interiori dalle nuove minacce in agguato in quegli ambienti travolti dall'informazione che ora permeano tutta la nostra vita. Ci auguriamo che questa seconda edizione di Snapping continuerà a fornire strumenti e ad aiutare a individuare il cammino verso un futuro umano più sano, più sicuro, più pieno.

Flo Conway e Jim Siegelman
New York, New York
Agosto 1995

 
 
 
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