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Il fenomeno settario: funzionamento dei gruppi
Indice e Capitolo 1: la storia di Info-Cult

Di Mike Kropveld e Marie-Andrée Pelland, a cura di Info Secte/Cult, Canada, 2006.

NOTA: Info-Cult informa che la versione italiana del libro è una traduzione non autorizzata. Info-Cult non ha verificato il contenuto di questa versione. (NOTE: Info-Cult would like to note that the book in its Italian version is an unauthorized translation. Info-Cult did not verify the contents of this version).

Traduzione a cura di Martini, autunno 2006.

 
Appendice 6: i governi e il fenomeno settario

Sin dalla tragedia di Jonestown del 1978, che costò la vita a 913 membri del Tempio dei Popoli, diversi altri eventi tragici si sono conquistati le prime pagine di tutto il mondo. Tali eventi comprendono i suicidi, gli omicidi e i roghi dell'Ordine del Tempio Solare nel 1994, 1995 e 1997; lo scontro tra il gruppo di David Koresh e le autorità statunitensi nel 1993; gli attentati al gas nervino e gli omicidi del gruppo Aum Shinrikyo nella metropolitana di Tokyo nel 1995; e i suicidi dei membri di Heaven's Gate nel 1997 [ricordo anche le oltre 1200 vittime del gruppo Dieci Comandamenti di Dio in Uganda nel 2000 N.d.T.]. Questi eventi drammatici suscitarono diverse reazioni sia nell'opinione pubblica che nei governi.

Per comprendere la specifica decisione di un governo se intervenire o meno nei rapporti con le "sette", ecco alcuni aspetti che ci aiutano a capirne la reazione in merito al fenomeno:

  • Contesto storico (scenario culturale e politico; eventi tragici legati alle sette avvenuti nel paese ecc.);
  • Relazioni tra religione e governo;
  • Privilegi garantiti a certi gruppi religiosi, se esistono;
  • Presenza o assenza di una religione di Stato;
  • Finanziamenti statali a certi gruppi religiosi;
  • Metodi di intervento governativi usuali e pressione pubblica.

Si esamineranno quattro aspetti al fine di aiutarci a comprendere le reazioni governative presentate in questa appendice:

  • Contesto storico moderno;
  • Posizione dello Stato in merito ai gruppi religiosi;
  • Commissioni e rapporti governativi sulle sette;
  • Definizione di "setta" in base alla legge o a un rapporto governativo.


Contesto storico moderno

Il contesto storico del paese può avere un impatto significativo sulle azioni che un governo decide di intraprendere in merito al fenomeno settario. Le considerazioni che seguono aiutano a far luce sulla decisione di un governo di agire o meno:

  • Nel corso della sua storia moderna il paese si è scontrato con un gruppo antidemocratico o totalitario;
  • Il governo ha avuto a che fare con la violenza (gruppi suicidi o omicidi, attacchi terroristici ecc.) perpetrati da gruppi religiosi alternativi o sette?
  • Vi sono stati molti scontri tra le "sette" e lo Stato?

Per esempio gli omicidi, i roghi e i "suicidi assistiti" portati a termine dai membri dell'Ordine del Tempio Solare hanno sollevato reazioni diverse in Canada, Québec, Francia e Svizzera:

  • Il governo francese ha istituito una commissione parlamentare;
  • Il governo federale svizzero ha istituito una commissione di inchiesta;
  • I governi del Canada e del Québec non hanno istituito una commissione parlamentare.


La posizione dello Stato in merito ai gruppi religiosi

L'atteggiamento dello Stato nei confronti della religione è diverso da paese a paese. In alcuni paesi il ruolo della religione e quello dello Stato sono definiti chiaramente, laddove in altri paesi i rapporti tra religione e Stato sono più ambigui.

In molti paesi i meccanismi di riconoscimento dei gruppi religiosi sono chiaramente definiti. I gruppi che desiderano ottenere lo status di organizzazione religiosa devono soddisfare criteri precisi. In molti paesi democratici esiste una separazione netta tra Stato e religione - in altre parole sono stati laici. In alcuni paesi, però, esiste ancora un forte collegamento tra lo Stato e la religione di Stato.


Stato laico [secular N.d.T.]

Diversi paesi descrivono il loro rapporto con la religione e i gruppi religiosi come laico. Uno stato laico [263]:

  • Adotta un atteggiamento neutrale verso la religione, il che significa che non sostiene alcuna religione a scapito di un'altra;
  • Tende a limitare l'implicazione dei gruppi religiosi nell'ambito dei servizi sociali pubblici o delle istituzioni sociali;
  • Permette ai suoi cittadini di praticare o non praticare la religione prescelta. La libertà di religione è la norma;
  • Nella propria Costituzione può riservare un posto speciale a Dio;
  • Può avere un procedimento specifico di riconoscimento di gruppi religiosi e non religiosi.

Queste caratteristiche non sono tutte presenti in ogni paese. Ogni stato ha il suo modo di esprimere lo status di laicità.


Stato laico [laic - N.d.T.]

Sin dalla legge del 1905, la Francia si descrive come un paese laico (laic), che potrebbe essere preso come sinonimo di stato laico (secular). In Francia il significato poggia sull'esistenza di una separazione totale fra Stato e chiesa. La Francia considera la fede religiosa come una faccenda personale e individuale. Le convinzioni religiose vengono ignorate dalle strutture di governo. I simboli della religiosità devono restare privati e, pertanto, non sono presenti nelle istituzioni sociali come le scuole [264].


Paesi con una religione di Stato

Un paese con una religione di Stato è un paese in cui una religione viene dichiarata "dominante" dalla Costituzione. L'Argentina, la Danimarca e il Regno Unito hanno una religione di Stato [265].

Legiferare un metodo specifico per differenziare i gruppi religiosi l'uno dall'altro può avere impatto sulla dinamica religione - Stato. Le tabelle che seguono descrivono la posizione assunta in merito alla religione da ogni stato esaminato in questa appendice.


Tavola: la posizione dello Stato in merito ai gruppi religiosi

America del Nord

Rapporti tra Stato e Chiesa Gruppi religiosi e status governativo Sostegno finanziario dello Stato alle attivitā dei gruppi religiosi
Canada Il Canada è un paese laico in cui la religione non ha influenza ufficiale sulle decisioni del governo.

Esiste un obbligo di neutralità tra religione e governo, però la Costituzione protegge i diritti religiosi e riconosce la supremazia di Dio. Questo elemento della Costituzione canadese è un simbolo delle sue radici religiose [266].

Un gruppo religioso può registrarsi come ente no profit il che gli dà accesso ad alcuni privilegi.

Al gruppo può essere concesso uno status no profit se nel suo statuto include obiettivi di natura caritativa. Essi possono comprendere:

  • alleviazione della povertà;
  • avanzamento della religione;
  • alcuni altri scopi a vantaggio della comunità [267];
Lo status di ente religioso concede alcuni privilegi come ad esempio l'esenzione fiscale [268].
Cuba Cuba è un paese laico.

Cuba permette ai suoi cittadini la libertà religiosa, ma il governo controlla severamente le attività delle organizzazioni religiose. Ad esempio, il governo cubano non permette alle chiese di avere mezzi di informazione indipendenti. Il governo controlla il numero di studiosi religiosi formati; le visite del clero straniero; e la creazione di istituzioni sociali (scuole, ospedali e cliniche, e case di riposo) [269].

Chiese ad altri gruppi religiosi possono ottenere uno status ufficiale, ambito per conquistarsi libertà di pratica. Per acquisire lo status devono registrarsi presso il Registro Provinciale delle Associazioni del Ministero della Giustizia [270]. Una volta ottenuto tale status, essi possono:
  • Diventare membri del Consiglio Cubano delle Chiese (CCC);
  • Ottenere il permesso di viaggiare all'estero e ricevere visitatori stranieri;
  • Ricevere letteratura religiosa attraverso il CCC;
  • Avere luoghi di preghiera ufficiali.
Il governo non concede sostegno finanziario a gruppi o attività religiose.
Québec
(provincia
canadese)
Per avere accesso all'esenzione fiscale un gruppo deve ottenere lo status legale di ente religioso [271].

L'art. 2 della Legge sugli Enti Religiosi stabilisce che al fine di ottenere tale status il gruppo deve essere composto di almeno 3 membri. Inoltre gli obiettivi dell'ente devono essere caritativi, educativi, religiosi o per il benessere altrui [272].

Esenzione fiscale.
Stati
Uniti
Il Primo Emendamento della Costituzione americana stipula che: "il Congresso non deve legiferare in modo contrario alla fondazione di una religione, o proibirne il libero esercizio [273].

Diverse sentenze della Corte Suprema danno il significato di "non establishment", cioè un senso di separazione netto tra Stato e chiesa. A volte questa clausola del libero esercizio viene vista come neutralità non preferenziale in merito a tutte le religioni [274].

La ricerca non ha evidenziato informazioni rilevanti. Nel 2001 il primo atto presidenziale di George W. Bush fu la creazione di un Ufficio della Comunità e di iniziative basate sulla Fede per facilitare il sostegno finanziario di programmi sociali dei gruppi religiosi.

Obiettivo dell'ufficio è facilitare il sostegno finanziario a organizzazioni basate sulla fede al fine di competere per tale sostegno con le agenzie laiche [275].

Esenzione fiscale.


America del Sud

Rapporti tra Stato e Chiesa Gruppi religiosi e status governativo Sostegno finanziario
dello Stato alle attivitā dei gruppi religiosi
Argentina Religione di stato: Cattolica Romana.

La Costituzione riconosce lo status speciale di questa religione.

Dal 1994 la Repubblica riconosce che non è necessario essere membro della Chiesa Cattolica Romana per diventare Presidente o Vicepresidente della Repubblica [276].

Il Segretariato per gli Affari Religiosi afferma che "i credi non cattolici hanno altri status, non inferiori ma diversi" [277]. La Chiesa Cattolica Romana è finanziata dallo stato e mantiene una posizione dominante nella società [278].
Brasile Il Brasile è un paese laico.

La Costituzione brasiliana stipula di essere stata scritta "... sotto la protezione di Dio..." [279].

Nella sua Costituzione il Brasile descrive il tipo di neutralità che lo Stato deve mantenere verso le chiese: non può fondare chiese, non può facilitare o complicare le attività della chiesa, e non può stringere alleanze con rappresentanti della chiesa.

La ricerca non ha evidenziato informazioni rilevanti. Le chiese possono ottenere l'esenzione fiscale indipendentemente dalla fede professata. Possono anche avere accesso a fondi pubblici quando forniscano servizi sociali alla popolazione come cure mediche o istruzione. In questo caso lo Stato mantiene la propria neutralità accettando e stanziando fondi per progetti praticabili indipendentemente alla fede del gruppo che sollecita tali fondi pubblici [280].


Europa

Rapporti tra Stato e Chiesa Gruppi religiosi e status governativo Sostegno finanziario dello Stato alle attivitā dei gruppi religiosi
Parlamento
Europeo
Tale Parlamento riconosce la diversità di credenza.

L'art. 10 della Carta del Parlamento Europeo protegge la libertà di pensiero, di coscienza e di religione. L'art. 21 protegge anche contro la discriminazione basata su sesso, razza, colore della pelle, origini sociali ed etniche, credenze politiche e religiose [281].

La ricerca non ha evidenziato informazioni rilevanti. La ricerca non ha evidenziato informazioni rilevanti.
Austria Stato e chiesa sono separati [282] Lo Stato riconosce sul suo territorio 12 religioni ufficiali [283]. Per essere riconosciuti come gruppo religioso:
  • si devono avere almeno 16.000 membri;
  • gli insegnamenti non devono essere ritenuti pericolosi dal governo;
  • si può quindi richiedere lo statuto di religione 10 anni dopo la prima domanda. Le religioni che hanno fatto richiesta dopo il 1997, con la nuova legge devono attendere 20 anni prima di beneficiare dello statuto [284]. Questa legge identifica le religioni non tradizionali come religioni di seconda classe definite "Comunità Confessionali".

Per essere riconosciute come "Comunità Confessionali" 300 membri residenti in Austria devono presentare richiesta al Ministero dell'Educazione. Il gruppo deve fornire una descrizione delle proprie credenze religiose e tali credenze devono essere diverse dalle altre religioni legalmente riconosciute. Tali credenze devono rispettare l'ordine e la sicurezza pubblici, la salute e la morale della società e assicurare la protezione dei diritti e delle libertà altrui.

Le 12 religioni riconosciute godono di benefici di cui non godono le religioni non riconosciute.

Le Comunità Confessionali non sono qualificate al godimento dei pieni benefici e delle protezioni concesse alle religioni tradizionali.

Belgio L'indipendenza reciproca connota i rapporti tra Stato e chiesa.

Dal 1993 la Costituzione afferma che il paese è uno Stato laico (paragrafo 2, art. 181) [285].

Attualmente lo Stato riconosce sei religioni [286].

Per essere riconosciuto come comunità religiosa il gruppo deve acquisirne il diritto secondo la legge "le temporel des cultes" del 4 marzo 1870. Per acquisire questo riconoscimento legale il gruppo deve avere migliaia di membri; una struttura; radici nel paese da lungo tempo; e deve essere di una certa rilevanza sociale.

Altre comunità religiose possono essere riconosciute come associazioni no profit di diritto comune. Tali gruppi possono beneficiare della protezione costituzionale e della libertà d'esercizio di culto [287].

Il riconoscimento di comunità religiosa dà accesso a fondi pubblici.

Lo Stato paga stipendi e pensioni ai ministri religiosi, come stabilito dalla Costituzione del 1831 [288].

Danimarca La Danimarca ha una religione di Stato: la Chiesa Evangelica Luterana. Lo statuto di tale religione è riconosciuto nel paragrafo 4 della Costituzione.

Essa riconosce anche che questa chiesa deve essere sostenuta finanziariamente dallo Stato. Il Ministro per gli Affari Ecclesiastici è la più alta autorità amministrativa [289].

Il clero della Chiesa Evangelica Luterana agisce come notariato di nascite, decessi e matrimoni [290].

Oltre alla religione di stato esiste lo status di "comunità religiosa" ufficialmente riconosciuta [291].

Tale status permette la celebrazione di matrimoni legalmente riconosciuti, di registrare nascite e decessi. [292].

I ministri della Chiesa Evangelica Luterana sono riconosciuti come dipendenti statali. [293]. Il governo raccoglie tributi speciali dai cittadini che sono stati battezzati alla religione di Stato e che non abbiano fatto richiesta di esserne esentati (varia dallo 0,39% al 1,5% del reddito dichiarato).

Altre comunità religiose: il loro status non dà il diritto all'accesso a finanziamenti pubblici.

Francia Dal 1905 la Francia è un paese laico (secolare). L'identità francese comprende la convinzione che lo Stato protegga i suoi cittadini dagli eccessi religiosi [294]. La ricerca non ha evidenziato informazioni rilevanti. L'art. 2 della legge del 1905 afferma che: "La Repubblica non riconosce, non paga e non sovvenziona nessun tipo di culto" [295].
Germania Chiesa e Stato sono separati fin dalla Costituzione del Regno di Weimar del 1919 [296]. Per ottenere tale status il gruppo deve soddisfare certi criteri tipo: numero dei membri, longevità del gruppo ecc. [297]. Come stipulato nell'art. 137-6 della Costituzione di Weimar, le chiese che sono state riconosciute dal governo possono ricevere sussidi di culto. Tali tasse vengono incassate dallo Stato da quei cittadini che siano stati battezzati a quelle religioni e che non abbiano richiesto di esserne esentati (la tassa varia tra l'8 e il 9% dei redditi dichiarati) [298].
Italia Chiesa e Stato sono separati [299].

Nel 1984 il Governo italiano e la Chiesa Cattolica hanno firmato un accordo che decreta che la Chiesa Cattolica non è più la religione di Stato.

I legami tra la Chiesa Cattolica e il governo sono ancora stretti. Il governo riconosce l'importante ruolo storico giocato dalla chiesa in Italia.

Il sistema italiano riconosce tre categoria di religioni: la Chiesa Cattolica, che gode di posizione privilegiata, le religioni che hanno firmato un'intesa con lo Stato, e che occupano una posizione intermedia, e le altre religioni [300].

Altre religioni non cattoliche possono ottenere lo status di "personalità morale sui generis". Per ottenere tale status i loro principi devono professare rispetto per la legge, l'ordine e i valori morali. Sostegno finanziario dello stato alle attività dei gruppi religiosi

La Chiesa Cattolica, come le altre sei comunità che hanno firmato un accordo con lo Stato, ricevono finanziamenti pubblici sotto forma di percentuale sul gettito delle tasse sul reddito incassate dallo Stato. Inoltre le donazioni alle religioni sono deducibili e beneficiano di un sistema fiscale piuttosto vantaggioso [301]. Le altre comunità religiose non ricevono sovvenzioni statali, dirette o indirette. Tuttavia beneficiano del medesimo sistema fiscale vantaggioso come comunità di culto riconosciute.
Olanda Stato e chiesa sono separati fin dalla Costituzione del 1848. Il governo non interferisce negli affari interni delle organizzazioni religiose o ideologiche [302]. Secondo l'art. 2, Libro II del codice civile le comunità religiose costituiscono una "personalità morale sui generis". Sono organizzate nell'ambito della legislazione privata e gestiscono i propri affari [303]. Gli obblighi tradizionali dello Stato relativi agli stipendi e alle pensioni dei ministri religiosi sono stati aboliti nel 1983, quando il Parlamento votò una legge per porre fine ai rapporti finanziari tra Stato e chiesa.

Alle comunità religiose non è concessa alcuna forma di finanziamento governativo, tuttavia esse possono beneficiare di finanziamenti indiretti quali: donazioni pubbliche fiscalmente deducibili; le strutture religiose sono mantenute dallo Stato, dalle provincie e dai comuni; molte attività sociali organizzate da comunità religiose sono finanziate dallo Stato o dagli enti locali.

Russia Fino agli anni '90 la dottrina ufficiale dello Stato era l' "Ateismo". Il Partito Comunista cercò di introdurre l'Ateismo Scientifico per sostituire le credenze religiose, presentandolo come visione filosofica del mondo [304]. Durante il periodo comunista molti gruppi religiosi persero una grossa parte del loro seguito [305].

Da allora la Russia si definisce un paese laico.

Nel 1997 la Duma (Parlamento) russa votò una risoluzione che riconosceva la denominazione Russa Ortodossa come religione preminente. Assegnava anche uno status di seconda classe a buddismo, Islam, ebraismo e ad altre denominazioni cristiane.

Tutte le altre fedi o gruppi devono esistere da almeno 15 anni prima di acquisire il diritto a pubblicare o distribuire letteratura religiosa o invitare oratori dall'estero, o a predicare in ospedali, case di riposo, scuole, orfanotrofi, carceri ecc. [306].

La ricerca non ha evidenziato informazioni rilevanti.
Spagna Stato e chiesa sono separati dal 1978. L'art. 16-3 della Costituzione [307] nega l'esistenza di una religione di Stato, ma afferma la necessaria collaborazione tra lo Stato e le diverse comunità religiose. Ciò implica un posto particolare per la Chiesa Cattolica.

Un accordo stipulato tra lo Stato e la chiesa cattolica il 4 settembre 1979 le ha concesso il diritto di agire in settori legali ed economici, nell'insegnamento e in questioni culturali.

Altre chiese: i gruppi possono essere riconosciuti come chiese se soddisfano certi criteri (obiettivi religiosi, metodi organizzativi ecc.). Attualmente esistono tre accordi con le religioni protestante, ebraica e musulmana.

Lo Stato assicura il suo sostegno finanziario alla chiesa cattolica con denaro raccolto grazie alle tasse, ma anche concedendo sussidi indiretti come l'esenzione fiscale [308].

Le altre chiese non beneficiano di entrate dal gettito fiscale, ma possono beneficiare di sussidi indiretti con la stessa esenzione concessa alla chiesa cattolica.

Svezia La Svezia è un paese laico dal 1999. In precedenza, la Chiesa Luterana era riconosciuta come religione di Stato [309].

Dal 1996 i cittadini svedesi non diventano automaticamente membri alla nascita della Chiesa Luterana.

La ricerca non ha evidenziato informazioni rilevanti. La ricerca non ha evidenziato informazioni rilevanti.
Svizzera Ogni Cantone (provincia - ce ne sono 26) ha l'autorità di regolare i rapporti tra Stato e chiesa [310].

Certi Cantoni riconoscono le comunità religiose, altri hanno una separazione netta tra Stato e chiesa, come Ginevra e Neuchatel. Altri cantoni hanno una forma di unione, come Vaud. Tale unione è caratterizzata da certi servizi statali offerti alle comunità religiose [311].

Ogni Cantone ha i suoi propri criteri per riconoscere le comunità religiose. Esistono alcuni criteri comuni quali:
  • Longevità del gruppo. I Cantoni richiedono un'esistenza che può arrivare fino a 20 o 30 anni prima di concedere lo status di comunità religiosa.
  • Il gruppo deve rispettare l'ordine legale.
  • Il gruppo deve essere composto da un certo numero di membri.
Ogni Cantone ha sue leggi che regolamentano l'uso di sussidi pubblici [312].
Regno Unito Il Regno Unito riconosce due chiese: la Chiesa d'Inghilterra (anglicana) e la Chiesa di Scozia (presbiteriana) [313]. I loro dignitari sono nominati dalla monarchia. Le altre chiese sono completamente indipendenti dallo Stato e sono organizzate in ambito associativo [314].

Le organizzazioni religiose devono registrarsi come imprese se desiderano essere riconosciute come tali e godere dell'esenzione fiscale [315]. In base alla legge, il passaggio a religione è uno scopo caritativo, ammesso che questo passaggio sia no profit e di pubblico beneficio, il che comprende l'essere non politico [316].

I gruppi caritativi no profit e non politici che avanzano a religione per il pubblico beneficio si qualificano per privilegi governativi, tra cui l'esenzione fiscale.

I luoghi di culto sono esentati dalle tasse locali anche se l'istituzione religiosa in oggetto non è ente caritativo [317].


Come hanno fatto notare Stark e Bainbridge [318] e Wilson e Creswell [319], i gruppi religiosi devono lottare nella società per avere accesso ai privilegi. Quanto più difficili da ottenere sono status e privilegi, tanto più i gruppi religiosi possono ingaggiare conflitti con lo Stato. Alla luce dei rapporti tra Stato e chiesa nei paesi citati in quest'appendice, si può concludere che il rapporto tra uno Stato e un gruppo religioso viene influenzato da tre caratteristiche: lo status che un gruppo può acquisire, le difficoltà connesse al processo di acquisizione di quello status, i privilegi associati ad ognuno di quegli status.


Rapporti sulle sette

La sezione a seguire presenta una visione d'insieme delle principali conclusioni di quei rapporti, oltre che una tavola riassuntiva delle conclusioni tratte da ogni commissione parlamentare o dagli studi condotti da istituzioni governative.

Gli stati analizzati hanno dimostrato quattro reazioni alle sette:

  • Nessuna reazione governativa (Argentina, Brasile, Cuba, Russia);
  • Nessuna commissione parlamentare, ma azione governativa (Austria);
  • Commissioni parlamentari che hanno pubblicato un rapporto in cui si è concluso che le leggi del paese sono in grado di rispondere e proteggere i cittadini dalle sette: Canada (1980, 1999); Stati Uniti (1990, 1995, 1999); Germania (1980, 1998); Danimarca (1984); Olanda (1984); Svizzera (1999);
  • Commissioni parlamentari che hanno pubblicato un rapporto in cui si è concluso che lo Stato doveva intraprendere delle azioni: Belgio (1996); Francia (1985, 1995); Spagna (1999).

In molti dei paesi esaminati in questa appendice, il governo ha reagito alla questione istituendo una commissione di inchiesta o facendo appello alle agenzie di controllo sociale affinché studiassero il rischio potenziale rappresentato da quei gruppi in merito alla sicurezza dei cittadini e della società in generale. Analizzando i paesi in cui c'è stata reazione governativa è possibile concludere che America del Nord e del Sud, o i paesi europei hanno il loro modo di reagire alle sette? Oppure esiste un approccio secolare, laico o della religione di Stato nella reazione alle sette?

A questo punto si può dire che salvo per il Rapporto Hill in Ontario (Canada), i governi nordamericani non hanno istituito commissioni parlamentari per investigare il fenomeno settario. La reazione di Stati Uniti e Canada può essere descritta come circostanziale. Vale a dire che studiano una questione specifica o un evento correlato a una setta o a un gruppo religioso invece che il fenomeno settario in generale.

La reazione europea può essere descritta come globale, vale a dire che invece di analizzare una tragedia o una situazione unica hanno cercato di comprendere il fenomeno settario e di accertare i rischi che le sette rappresentano per la società.


Conclusioni comuni stilate dalle Commissioni Parlamentari nei paesi europei

Informazione

Molti dei rapporti parlamentari esaminati hanno ampiamente raccomandato il fornire al pubblico l'accesso a informazioni su sette, nuovi movimenti religiosi o gruppi spirituali.

I rapporti delle commissioni governative enfatizzano il bisogno di educare il pubblico sul modo in cui questi gruppi funzionano, sui loro metodi di reclutamento e sulle loro filosofie. L'obiettivo di questa soluzione è fornire al pubblico quanta più informazione possibile in modo che gli individui possano fare scelte informate sulll'affiliarsi o meno a un dato gruppo.

In quei rapporti Svizzera, Francia, Belgio e Germania hanno proposto la creazione di centri di informazione aperti al pubblico. Oltre a fornire libero accesso all'informazione sulle sette, questi centri devono svolgere anche ricerca su "sette" e "nuovi movimenti religiosi".

Protezione

Svizzera, Francia, Belgio e Germania hanno riconosciuto che alcuni individui devono essere protetti dal potenziale pericolo rappresentato da certe "sette":

  • In Germania i consumatori dovrebbero essere messi al corrente che il trattamento offerto da alcuni terapeuti o praticanti di medicina alternativa potrebbe provocare danno psicologico, fisico o finanziario ai propri clienti. Pertanto campagne informative pubbliche sono uno strumento efficace per educare la popolazione e per prevenire la vittimizzazione. · In Francia la Commissione Guest e Guyard ha raccomandato il miglioramento del controllo sui minori aggregati a tali gruppi.
  • In Belgio, Francia e Svizzera i rapporti hanno raccomandato una miglior protezione dei bambini i cui genitori siano membri di sette.

Pericoli relativi all'essere membro di setta

Francia, Belgio e Italia hanno identificato nei loro rapporti alcuni dei pericoli a cui possono essere esposti i membri di setta:

  • Indottrinamento, persuasione e manipolazione affinché i membri siano influenzati nella loro reazione al leader;
  • Un orario pieno di attività che possono influenzare i processi del pensiero e la capacità di fare una scelta razionale;
  • Sfruttamento finanziario;
  • Interruzione e rottura dei rapporti con la famiglia.

Legislazione

A seguito dei rapporti delle diverse commissioni, Svizzera, Germania e Olanda hanno riconosciuto che le loro rispettive leggi sono sufficienti per proteggere i membri e punire i membri devianti. Di conseguenza non hanno ritenuto necessario adottare nessuna legislazione speciale al riguardo.

La Commissione Guest e Guyard ha riconosciuto che le leggi esistenti in Francia erano per lo più sufficienti a punire le sette che infrangevano la legge. Tuttavia la Commissione ha anche riconosciuto che migliorando l'arsenale legale a disposizione le autorità sarebbero state meglio preparate a gestire la sfida delle sette.

Secondo quella Commissione è importante sviluppare ulteriormente o emendare alcuni dei punti stabiliti in leggi specifiche al fine di permettere una reazione più efficace contro gli abusi perpetrati dalle sette. Sulla base di questa osservazione, l'Assemblea Nazionale francese ha adottato una delibera disegnata per rafforzare la capacità dello Stato di prevenire e sopprimere i problemi associati ai gruppi settari. Nel 2001 il Senato francese ha rivisto e accettato la delibera proposta, diventata famosa come legge About-Picard.

Tale legge permette di:

  • Sciogliere il gruppo;
  • Ritenere responsabile il gruppo quando uno dei suoi membri commette un'infrazione o un crimine;
  • Le autorità possono agire quando abbiano prova che una persona o gruppo sfrutta lo stato di ignoranza di una persona contro la persona stessa;
  • Le autorità possono intervenire in modo da limitare la pubblicità del gruppo settario.

Dopo la legge About-Picard francese, anche Belgio e Spagna hanno intrapreso azioni e fatto proposte simili.


Tavole: una selezione di rapporti di commissioni parlamentari e di interventi governativi


Nord America

Rapporti di commissioni governative sulle sette Rapporti e interventi di altre istituzioni di governo
Canada






































Il governo non ha creato alcuna commissione parlamentare per esaminare sette o nuovi movimenti religiosi.




































Alcune istituzioni governative hanno esplorato il problema delle "sette" e della sicurezza interna.

Nel 1993 il Panel Canadese sulla Violenza contro le Donne [320] ha intervistato donne di tutto il paese per acquisire conoscenza sulle diverse forme di violenza sperimentate. Il rapporto fa notare che alcune delle donne intervistate in ogni provincia appartenevano a sette e avevano descritto la violenza subita all'interno della setta in diverse forme: fisica, psicologica, spirituale e sessuale. Queste forme di violenza venivano inflitte con frequenza nelle cerimonie del gruppo e nelle attività collettive. La ricerca descrive tali cerimonie e attività come religiose, magiche o sovrannaturali. Il rapporto fa inoltre osservare che nella società canadese le vittime delle sette erano spesso fraintese e gli abusi subiti venivano messi in discussione e considerati impossibili.

Nella sua raccomandazione, il rapporto sostiene che le organizzazioni religiose istituzionalizzate dovevano modificare le loro pratiche e cessare la discriminazione contro le donne. Gruppi e istituzioni religiose dovevano riconoscere uguaglianza tra uomini e donne e consolidarla dando alle donne una posizione sociale migliore all'interno delle diverse organizzazioni.

Il Canadian Security Intelligence Service ha pubblicato tre rapporti in cui venivano citati i gruppi settari. Ecco alcune delle conclusioni presentate in ognuno di quei rapporti:

Tendenze terroristiche [321]: dopo aver esaminato la questione dei gruppi religiosi estremisti, il rapporto ha concluso che la cooperazione internazionale è elemento cruciale nella lotta contro il terrorismo. Tuttavia visto l'ampio raggio degli attacchi strategici utilizzati dai gruppi terroristici, i servizi di intelligence dovevano giocare un ruolo di primo piano nel prevenire tali eventi. Di conseguenza era necessaria una miglior collaborazione tra le diverse organizzazioni di intelligence e sicurezza al fine di venire a conoscenza e contrastare i piani terroristici.

Terrorismo chimico, biologico e radiologico [322]: A seguito degli attentati al gas Sarin nella metropolitana di Tokyo, il Canadian Security Intelligence Service ha pubblicato un rapporto sulla probabilità di attacchi simili in Canada. Il rapporto ha concluso che era difficile valutare il rischio potenziale di un attacco biologico e che, perciò, l'attenzione non doveva essere posta sulla possibilità che la minaccia fosse o meno reale, ma su come prevenire il prossimo attacco.

Movimenti religiosi millenaristi [323]: Il rapporto si indirizza ai rapporti tra sicurezza pubblica e movimenti religiosi millenaristi (movimenti che prevedono e attendono la fine del mondo). Essi vengono descritti come gruppi di individui più o meno organizzati che condividono lo stesso sistema di credenza spirituale non tradizionale. Il rapporto raccomandava al governo canadese e alle diverse organizzazioni delle forze dell'ordine di imparare a riconoscere gli indicatori di future azioni violente all'interno dei gruppi millenaristi. Alcuni degli indicatori del rapporto sono:

  • Intensificazione di attività illegali;
  • Circostanze umilianti per il gruppo;
  • Retorica sempre più violenta, conflitti per la leadership.
Ontario
(Provincia
canadese)















Nel 1978 la Procura generale dell'Ontario creò una Commissione Parlamentare per esaminare le sette. Ai membri della Commissione fu chiesto di determinare se fosse o meno necessaria l'introduzione di una legislazione in merito a tali gruppi, e di accertare il potenziale pericolo in termini di benessere fisico e psicologico dei membri. Il lavoro della Commissione portò alla pubblicazione del Rapporto Hill [324].

Nelle sue conclusioni, il rapporto rifiutava l'idea che: i nuovi gruppi religiosi potessero rappresentare un pericolo per i propri membri; l'appartenenza a tali gruppi inducesse problemi psichiatrici tra membri ed ex membri; lo Stato dovesse modificare la legislazione esistente per proteggere il pubblico dalle sette. Al contrario, la Commissione raccomandava più informazione al pubblico sui nuovi movimenti religiosi e le sette.

La ricerca non ha evidenziato informazioni rilevanti.
Quebéc
(Provincia
canadese)
Il governo non ha istituito una commissione parlamentare per esaminare sette o nuovi movimenti religiosi. Il Consiglio del Québec sulla condizione femminile (Conseil du statut de la femme) ha toccato la questione delle donne e dei gruppi settari e ha riferito di pratiche in violazione dei diritti umani, quali violenza fisica e psicologica e perdite finanziarie [325].
Cuba Nessuna commissione parlamentare La ricerca non ha evidenziato informazioni rilevanti.
Stati Uniti







































































































































Il governo federale non ha istituito alcuna commissione per esaminare la questione delle sette o nuovi movimenti religiosi.





































































































































Il governo ha pubblicato diversi rapporti a seguito di tragedie che hanno visto coinvolte "sette" o "nuovi movimenti religiosi". Ad esempio fu pubblicato un rapporto sulla tragedia di Jonestown [326] e i tragici eventi che videro coinvolti i Branch Davidians a Waco [327].

Jonestown
Il rapporto dello Staff del Gruppo Investigativo su Jonestown presentato alla Commissione degli Affari Esteri [328] aveva molti obiettivi. Ecco un breve sommario di obiettivi e conclusioni:

  • Dopo aver intervistato ex membri e membri sopravvissuti, si concluse che Jones era un maestro del controllo mentale. Per conquistare fiducia, rispetto e sottomissione dei suoi membri usava una varietà di tattiche come isolamento e deprivazione fisica; obbligo a sposare estranei; obbligo a troncare i legami tra genitori e figli; diffamazione. Aveva conquistato il rispetto degli esterni con l'uso di pubbliche relazioni efficaci. Il rapporto concludeva che una delle strategie principali di Jom Jones, usata sia con i membri che con gli esterni, era "dividi e impera".
  • Agli inizi il Tempio dei Popoli poteva essere descritto come una chiesa, ma con l'andare del tempo era diventato sempre più un gruppo socio-politico. Per tutta la durata della sua esistenza utilizzò lo status di chiesa per ottenere l'esenzione fiscale.
  • Una domanda a cui il rapporto doveva rispondere era: "Esisteva un complotto contro Jim Jones perpetrato dal Governo degli Stati Uniti o da altre organizzazioni?" Sin dalla fondazione del gruppo, Jones aveva percepito alcune persone come oppositrici alla sua visione. Nel corso del tempo era diventato paranoico. Le ricerche dimostrarono che non esisteva alcun complotto governativo per distruggere il Tempio dei Popoli, tuttavia Jones usava l'idea del complotto come mezzo per generare paura all'interno del gruppo. Questa tattica fu utile per conquistare un miglior controllo sui membri oltre che aiutare gli oppositori a tenersi sulla difensiva.
  • Il rapporto doveva poi accertare se il Deputato Ryan fosse stato adeguatamente informato sui potenziali pericoli, e se le agenzie governative avrebbero potuto prevedere il grado di violenza impiegato nel gruppo. Il Deputato Ryan era stato informato in più di un'occasione sulla possibilità di violenza in riferimento al suo viaggio a Jonestown. Il rapporto su queste questioni concluse che: "Alcuni dei membri dello staff di Ryan, e anche il gruppo di giornalisti al suo seguito, percepiva la possibilità di violenza. Tali percezioni spaziavano dall'informare Ryan che Jones aveva la "capacità" di violenza alla generale preoccupazione basata sulla presunta presenza a Jonestown di armi e, infine, all'idea che potesse essere collocata una bomba sull'aereo che trasportò in Guyana il gruppo. Sul lato estremo di queste sensazioni e intuizioni vi fu la premonizione di Jackie Speier, che la indusse a fare testamento" [329].
  • Il rapporto doveva anche stabilire se il gruppo avesse progettato un complotto per uccidere il Deputato Ryan. Prove circostanziali accumulate hanno portato alla conclusione che Jones aveva progettato di uccidere Ryan se questi avesse rappresentato una minaccia per Jonestown.
  • Il rapporto concluse inoltre che la mancata azione da parte del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti contribuì alla catena di eventi avvenuti a Jonestwon, e che i rappresentanti del governo della Guyana facilitarono le attività di Jones.

Waco

Rapporti su Waco, in generale

Il primo rapporto pubblicato sugli eventi di Waco da rappresentanti della Procura Generale del FBI fu una approfondita descrizione della catena di eventi e reazioni delle autorità di polizia e del gruppo di Koresh .

Il rapporto di Alan Stone sui Branch Davidian aveva l'obiettivo di cercare di capire in che modo le forze dell'ordine devono intervenire in presenza di un gruppo con motivazioni e processi mentali non convenzionali [331]. Secondo le conclusioni del rapporto:

  • Gli esperti comportamentali del FBI avevano compreso le particolarità del gruppo di Koresh, ma gli agenti che a Waco dovevano prendere le decisioni non ascoltarono quegli esperti. Il rapporto conclude che gli agenti incaricati a Waco non seguirono il consiglio degli esperti comportamentali del FBI e "Cercarono di fargli vedere [a Koresh] chi era il capo" [332].
  • Le tattiche impiegate dal FBI potevano aver precipitato la decisione di suicidarsi in massa di Koresh e del suo gruppo.

Il rapporto raccomandava che il FBI:

  • "Faccia un uso migliore delle esperienze acquisite e dell'esistente capacità della scienza comportamentale;
  • Si doti di una chiara politica in merito a terzi che intervengano come negoziatori/ intermediari;
  • E che il Dipartimento di Giustizia si doti di una politica sistematica per gestire il sovraccarico informativo in caso di crisi;
  • Necessiti di una miglior base conoscitiva sulle conseguenze mediche dei gas venefici;
  • Necessiti di una politica specifica per trattare con gruppi anticonvenzionali."

Il Rapporto Heymann (Vice Procuratore Generale) [333] studiò gli eventi di Waco per analizzare le capacità delle forze dell'ordine di gestire episodi di ostaggi/ asserragliamenti e raccomandava, se necessario, dei miglioramenti. Tale rapporto riconobbe che la situazione ostaggi di Waco era diversa da altri episodi ostaggi/ asserragliamenti. I seguaci di Koresh erano armati e non volevano lasciare la proprietà. La situazione venne poi complicata dall'uccisione degli agenti della ATF durante il primo tentativo di catturare Koresh. Koresh non voleva arrendersi perché la resa avrebbe significato perdere tutto quanto aveva costruito. Gli agenti delle forze dell'ordine non avevano molto da offrirgli. Il rapporto dà sette raccomandazioni per migliorare interventi futuri in caso di episodi di ostaggi/ asserragliamenti.

  • In situazioni di ostaggi/ asserragliamenti le forze dell'ordine devono essere in grado di fornire quattro elementi tattici: 1) una squadra tattica equipaggiata per intervenire; 2) la disponibilità di un negoziatore esperto per negoziare una fine pacifica del conflitto; 3) esperti comportamentali che possano consigliare i negoziatori sui modelli comportamentali sospetti; 4) una struttura di comando che possa mettere assieme tale squadra di intervento.
  • L'FBI deve essere in grado di occuparsi dell'aspetto tattico di tale intervento;
  • Aumentare il numero di negoziatori che l'FBI può fornire;
  • Se necessario, le squadre di intervento devono essere in grado di consultarsi con esperti di scienze sociali quali specialisti in religione, sociologia, psichiatria ecc.
  • Il bisogno di un dirigente sul campo che possa guidare e prendere decisioni per coordinare una squadra così complessa;
  • Le altre forze dell'ordine devono partecipare tra l'altro a "Programmi di Addestramento di Primo Intervento" per essere in grado di reagire in caso di situazioni di ostaggi/ asserragliamenti.

Il Rapporto a Interim alla Procura Generale [334] concluse che il governo degli Stati Uniti e i suoi rappresentanti non erano responsabili della tragedia di Waco (19 aprile 1993). Il rapporto riconosceva che gli agenti "non avevano provocato l'incendio; non avevano diretto il tiro di fuoco sul complesso dei Branch Davidian; e non avevano usato impropriamente le forze armate degli Stati Uniti" [335]. Il rapporto attribuisce la responsabilità della tragedia ai Branch Davidian e al loro leader, David Koresh.

Il Rapporto Finale della Procura Generale [336] giunge alle stesse conclusioni. Tuttavia il Consigliere Speciale concluse che i rappresentanti del FBI e i funzionari del Dipartimento di Giustizia non avevano riconosciuto di aver utilizzato, durante l'assedio di Waco, lanci pirotecnici di gas lacrimogeni. Il rapporto conclude anche che alcuni rappresentanti del FBI e del governo avevano manifestato un comportamento che aveva ostruito l'inchiesta.

Progetto Megiddo

Con l'avvicinarsi dell'anno 2000 l'FBI pubblicò il Rapporto Megiddo [337]. Il rapporto valuta il potenziale di attività terroristiche che potevano essere commesse da individui o gruppi estremistici con una visione apocalittica del mondo, convinti che la fine del mondo fosse vicina. Il rapporto cita indicatori che potrebbero aiutare le forze dell'ordine a identificare potenziali minacce alla sicurezza nazionale. Ad esempio:

  • Milizie e persone che condividono un sistema di credenza razzista come l'Identità Cristiana o l'Odinismo, o gruppi che percepiscono l'arrivo del nuovo millennio come il momento dell'azione. Gruppi che stanno immagazzinando armi e beni per difendersi e sopravvivere a un periodo di assedio. Individui o gruppi che possono agire in proprio motivati da una specifica filosofia di gruppo;
  • Con l'arrivo del nuovo millennio la violenza relativa alle sette può rappresentare una minaccia. Il pericolo può provenire da sette a base biblica ma la commissione di azioni violente è determinata solo dall'impulso del leader. In questo caso, le forze dell'ordine devono osservare il leader e il potere che esercita sui suoi membri. Devono essere anche consapevoli delle attività della setta; gli improvvisi cambiamenti nelle attività quotidiane possono essere un segnale che il gruppo si sta preparando all'azione;
  • Nell'analisi, la percezione del leader e dei seguaci ha importanza nella decisione di commettere o meno un crimine. Un gruppo può essere in attesa di un segno specifico per entrare in azione, tipo problemi industriali o catastrofi naturali.

Secondo questo rapporto la data dell'arrivo del "Nuovo Mondo" variava da un gruppo all'altro e da un testo sacro all'altro. Era pertanto difficile predire l'esatto momento in cui i gruppi millenaristi sarebbero entrati in azione per aiutare fattivamente l'ingresso in quel "Nuovo Mondo", e predire la loro attività criminale. Il rapporto conclude che le forze dell'ordine dovevano essere consapevoli che l'arrivo del nuovo millennio avrebbe aumentato le probabilità che gruppi estremistici ricorressero alla violenza come mezzo per realizzare i propri scopi. Le agenzie di controllo sociale sarebbero potute essere gli obiettivi ideali di questi gruppi perché simboleggiavano il governo in carica. Gruppi religiosi estremistici avrebbero potuto intraprendere azioni violente contro le agenzie di controllo sociale al fine di precipitare la fine del mondo. La conclusione del rapporto è un promemoria alle forze dell'ordine ad essere particolarmente vigili quando avevano a che fare con:

  • Gruppi che fomentano piani contro le istituzioni governative;
  • Glorificazione dello status di martire al fine di conseguire gli obiettivi del gruppo;
  • Conflitti crescenti tra gruppi e agenzie di controllo sociale nel corso delle attività di routine condotte da tali agenzie.


Sud America

Rapporti di commissioni governative sulle sette Rapporti e interventi di altre istituzioni di governo
Argentina Nessuna commissione parlamentare La ricerca non ha evidenziato informazioni rilevanti.
Brasile Nessuna commissione parlamentare. La ricerca non ha evidenziato informazioni rilevanti.


Europa

Rapporti di commissioni governative sulle sette Rapporti e interventi di altre istituzioni di governo
Parlamento
Europeo























Il governo non ha istituito alcuna commissione parlamentare per esaminare il problema dei gruppi noti come "sette" o "nuovi movimenti religiosi", ma ha affrontato l'argomento e fatto alcune raccomandazioni, ad esempio:

1984: Il parlamento europeo adottò una risoluzione che si indirizzava ai problemi associati ai gruppi definiti sette. Furono fatte quattro raccomandazioni: facilitare lo scambio di informazioni su quei gruppi tra gli stati membri; dare avvio a un pool di dati internazionale sulle sette; stilare un codice di condotta; gli stati membri dovevano discutere e stabilire un codice di condotta per l'approccio alle sette [338].

1992 [339]: Tra le raccomandazioni del parlamento europeo quella ai suoi stati membri di informare i cittadini e istruire i bambini su religione, nuovi movimenti religiosi e sette, e che i gruppi fossero in grado di ottenere uno status governativo ufficiale.

1999 [340]: Raccomandazione 1412. In merito alle attività illegali delle sette il Parlamento riconobbe che:

  • Gli stati membri dovevano utilizzare le procedure civili e penali disponibili per perseguire i gruppi accusati di condotta illecita;
  • Al fine di proteggere la dignità umana era importante fornire informazioni su tali gruppi.

2004 [341]: Il Parlamento Europeo raccomandò ai propri membri di:

  • Assicurarsi che i loro sistemi giudiziari e fiscali fossero adeguati a prevenire azioni illecite da parte delle sette;
  • Assicurarsi che il procedimento per acquisire lo status religioso non fosse automatico e che i gruppi condannati per azioni criminali non potessero ottenere tale status;
  • Facilitare lo scambio di informazioni sulle sette tra stati membri;
  • Usare gli articoli del Trattato dell'Unione Europea per controllare e combattere le attività criminali delle sette;
  • Assicurarsi che i fondi delle comunità non venissero devoluti alle sette.
La ricerca non ha evidenziato informazioni rilevanti.























Austria Il governo non ha istituito alcuna commissione parlamentare per esaminare la questione dei gruppi noti come "sette" o "nuovi movimenti religiosi". In un opuscolo distribuito al pubblico, il Ministero della Famiglia e dell'Educazione sostiene che sul suo territorio tra i 500 e i 600 gruppi religioni (sette) rappresentano un potenziale pericolo per membri e non membri [342]. Ecco un elenco dei quattro tipi di organizzazioni che il ministero riconosce come potenzialmente problematici per i membri:
  • Gruppi condotti da un guru;
  • Psicogruppi;
  • Nuovi Movimenti;
  • Gruppi a orientamento cristiano.
Belgio Nel 1996 una Commissione ministeriale presentò alla Camera dei Deputati un rapporto sulle "sette" in Belgio e i loro potenziali pericoli per la cittadinanza. L'obiettivo della Commissione era raccomandare una strategia per fermare, nel caso, le pratiche illegali delle sette e i loro potenziali rischi per i membri (in particolare i minori) e per la società in generale [343].

La Commissione Parlamentare raccomandò che:

  • Il governo stabilisse una politica per trattare i potenziali pericoli che le sette rappresentano per la società;
  • La creazione di centri di informazione sulle organizzazioni settarie pericolose. Tali centri devono raccogliere informazioni sui vari gruppi settari al fine di fornire informazioni al pubblico sulla natura delle attività di tali movimenti.
Il Parlamento belga ha creato un centro chiamato Centre d'Information et d'Avis sur les Organisations Sectaires Nuisables (CIAOSN) [344].
Danimarca Nel 1984 lo stato istituì una commissione parlamentare per ottenere informazioni sulle attività settarie e per determinare la rilevanza dell'intervento del governo in tali attività. La Commissione concluse che i gruppi esaminati non costituivano una minaccia per la sicurezza e l'ordine pubblico [345]. La ricerca non ha evidenziato informazioni rilevanti.
Francia





















































Negli anni '80 il governo francese esaminò il problema delle sette religiose e delle pseudo religioni [346]. A seguito di un numero di udienze pubbliche fu pubblicato il rapporto di Alain Vivien. Nelle sue conclusioni, Vivien raccomandava:
  • La designazione di un funzionario di alto livello che esaminasse, accertasse e coordinasse la discussione in materia di sette. In caso di difficoltà, questo funzionario doveva mobilitare tutti i dipartimenti di governo coinvolti;
  • La promozione di seminari e sedute formative, seguiti da dibattiti, nei centri di formazione per assistenti sociali, presso le associazioni di genitori, movimenti sociali, associazioni giovanili ecc.;
  • La promozione della ricerca sulle sette: un fenomeno in movimento e in continua evoluzione;
  • La promozione del laicismo al fine di incoraggiare il dibattito, le presentazioni pubbliche e, se necessario, un'analisi comparativa alle varie ideologie filosofiche e religiose;
  • Di fornire maggiori informazioni sul fenomeno settario al pubblico promuovendo copertura mediatica non faziosa sulle sette;
  • La creazione di un organismo di mediazione per aiutare a mantenere i rapporti tra genitori e figli o tra coniugi, quando uno di essi si aggrega a una setta;
  • L'affermazione dei diritti dei minori. La Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo è disegnata per riaffermare il fatto che i genitori non hanno proprietà assoluta sui figli anche se il bambino dipende direttamente dai genitori, e anche se l'educazione è un diritto e responsabilità parentale;
  • Assicurarsi che lo Stato sia più assertivo nella promozione del rispetto della Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo;
  • Assicurarsi che i bambini ricevano un'educazione esterna all'ambiente settario.

A seguito dei tragici eventi che videro coinvolto l'Ordine del Tempio Solare, nel 1995 fu creata una Commissione. L'obiettivo della Commissione Guest e Guyard [347] era valutare la portata del fenomeno settario. Sebbene difficile da delineare completamente, il fenomeno sembrava in crescita ed era necessario trovare modalità di reazione efficace contro i pericoli rappresentati da questi gruppi. Basandosi sull'analisi delle informazioni raccolte, la Commissione riconobbe 172 organizzazioni madre che potevano essere descritte come sette potenzialmente pericolose, e 800 gruppi affiliati.

Secondo la Commissione, ecco alcuni dei pericoli a cui i membri di setta si espongono:

  • Persuasione;
  • Manipolazione o altri mezzi fisici per destabilizzare gli individui e asservirli al controllo di un leader;
  • Indebolimento dell'individuo con l'imposizione di una disciplina eccessivamente rigorosa;
  • Indebolimento del pensiero critico costringendo i membri a pregare o eseguire azioni ripetitive al fine di ottenere obbedienza totale;
  • Uso di diverse tecniche, dall'ipnosi profonda alla prescrizione di droghe, al fine di - nelle parole del Colonnello Morin - "stuprare psicologicamente" il seguace;
  • Sfruttamento economico;
  • Costringere i membri a interrompere i rapporti con la loro vita precedente.

Secondo il rapporto alcune sette hanno una retorica antisociale e alcuni movimenti incoraggiano pratiche illegali e amorali. Nell'affrontare gruppi che siano problematici sia per l'individuo che per la società, la Commissione raccomandava:

  • Un approccio fortemente pragmatico basato primariamente su forti azioni preventive, una più efficace applicazione della legge e il miglioramento di alcuni aspetti dell'arsenale legale esistente;
  • Informazioni per il pubblico attraverso campagne, in particolare su stazioni televisive pubbliche;
  • Una migliore applicazione delle leggi esistenti e la creazione di agenzie di controllo interministeriali che facciano capo al Primo Ministro, in collaborazione con i dipartimenti amministrativi coinvolti, per studiare e monitorare il fenomeno settario.

Nel 2001 la Francia ha adottato una legge divenuta nota come Legge About-Picard. Essa rafforza il codice penale. La legge permette di:

  • Sciogliere un gruppo legalmente registrato;
  • Ritenere il gruppo legalmente responsabile di certe infrazioni;
  • Limitare la pubblicità dei movimenti settari;
  • Clausole relative all'abuso fraudolento di stato individuale di ignoranza o debolezza.
Nel 1996 la creazione di un'agenzia di monitoraggio delle sette (Observatoire des sectes) che nel 1998 è diventata la Missione Interministeriale per la Lotta alle Sette (MILS - Mission interministérielle de lutte contre les sectes) e, nel 2002, ha preso il nome di Missione di Monitoraggio e Lotta agli Abusi Settari (Mission interministérielle de vigilance et de lutte contre les dérives sectaires)




















































Germania























Nel 1980 il Dipartimento Federale per Gioventù, Famiglia e Salute pubblicò un rapporto su sette e gioventù [348]. Il rapporto concludeva che le forze dell'ordine potevano e dovevano intervenire solo nel caso in cui quei gruppi avessero violato i diritti di un terzo o di un seguace. Ciononostante, il rapporto sottolineava la difficoltà nel raccogliere prove sufficienti per incriminare chi stesse vittimizzando membri di setta o di altri gruppi. Il rapporto sosteneva l'importanza per i ministeri del governo di informare la popolazione sul fenomeno settario e sui movimenti religiosi [349].

Nel 1998 la Commissione tedesca su sette e "psicogruppi" pubblicò un rapporto [350]. Secondo tale Commissione, l'emergere di nuovi movimenti religiosi e di nuove ideologie è un fenomeno normale in qualsiasi società in cui la religione non sia controllata dallo Stato. In tali società, l'affiliazione a un movimento religioso è perciò atto di libertà di espressione e di scelta individuale.

Lo Stato ha il diritto di prevenire o minimizzare i rischi che una persona sta assumendo?

Secondo la Commissione, il governo non può decidere quali credenze religiose siano benefiche o dannose per l'individuo. Lo Stato non può permettersi di difendere una particolare ideologia in contrapposizione ad un'altra. Lo Stato deve, però, assicurarsi che le leggi che governano il vivere civile siano rispettate.

Dal punto di vista della Commissione ogni individuo ha il diritto di criticare e difendere le sue convinzioni o quelle di altri, a patto che le sue affermazioni non violino la legge.

A seguito del suo studio su sette e "psicogruppi", la Commissione concluse che non esistevano prove che i movimenti religiosi usassero tecniche di controllo sociale o controllo mentale diverse da quelle impiegate in altri gruppi sociali accettati dalla società tedesca.
Non esistevano informazioni per concludere che i nuovi movimenti religiosi o i movimenti ideologici fossero una minaccia per i membri, la società o il governo.

Il rapporto del 1980 del Dipartimento federale per Gioventù, Famiglia e Salute portò a [351]:
  • La convocazione di un convegno;
  • La distribuzione di opuscoli sui giovani nelle sette;
  • Ricerche sui motivi per cui i giovani entrano nelle sette, oltre al danno provocato da tali gruppi.













Italia La Commissione degli Affari Costituzionali ha pubblicato un rapporto intitolato Sette e Nuovi Movimenti Magici in Italia. Il rapporto descrive le attività di quel tipo di gruppi nel paese. Dal punto di vista delle agenzie di controllo sociale, tali gruppi rappresentato cinque potenziali rischi per gli individui e la società:
  • Plagio e persuasione coercitiva;
  • Truffa;
  • L'uso della spiritualità come pretesto per celare attività illegali o immorali;
  • Predicazione di dottrine irrazionali che possono indurre i membri a praticare attività pericolose che mettono a rischio la sicurezza nazionale;
  • Progetti e azioni politicamente sovversive [352].
La ricerca non ha evidenziato informazioni rilevanti
Olanda Un rapporto olandese del 1984 stilato da una Commissione parlamentare sulle nuove religioni esaminò gli effetti di direttive speciali su questi gruppi. Il rapporto comprendeva due sezioni: la prima include la descrizione di diverse nuove religioni, la seconda esamina il modo in cui le autorità statali gestiscono tali gruppi.

La Commissione concluse che non esistevano prove alle accuse di tecniche di persuasione coercitiva usate dai membri di nuove religioni per convertire nuovi membri. Sembrava che, in generale, i membri di tali gruppi si aggregassero dopo un periodo di riflessione.

Secondo la Commissione non era necessario istituire centri di aiuto per ex membri di tali gruppi [353].

La ricerca non ha evidenziato informazioni rilevanti
Russia Nessuna commissione parlamentare. La ricerca non ha evidenziato informazioni rilevanti
Spagna







Un rapporto spagnolo pubblicato nel 1989 [354] intendeva determinare se la legislazione avrebbe permesso una risposta adeguata ai gruppi settari. La Commissione concluse che le leggi esistenti erano sufficienti a proteggere l'ordine pubblico e i membri dei gruppi settari. La Commissione raccomandava il lancio di campagne informative e di consapevolezza sulle sette. Nel 1989 fu adottata una legge per permettere alle forze dell'ordine di indagare sulle attività dei gruppi settari.

Nel 1999 il governo approvò una mozione per adottare misure di protezione contro le sette distruttive. Questa legge permette la soppressione di tali gruppi [355]. La mozione venne proposta da un gruppo parlamentare catalano per promuovere una legge molto simile alla About-Picard francese. I suggerimenti principali furono: coordinamento dei servizi civili; creazione di un osservatorio nazionale sulle sette; sostegno ad associazioni specializzate in fenomeni settari; sviluppo di alcune misure per prevenire attività illegali; formazione tecnica di diverse figure professionali (servizi di polizia, giudici, avvocati ecc.).

Nel 1999 il Parlamento ha approvato una risoluzione per rafforzare le misure di protezione contro le attività delle sette distruttive.
Svezia















La strategia adottata dal rapporto di Governo era di creare un dialogo per promuovere la reciproca comprensione, e non restare passivi quando attività sospette o criminali stavano venendo commesse nel nome della libertà religiosa [356].

Nel suo rapporto la Commissione riconosceva che i membri che avevano scelto di lasciare un nuovo movimento religioso necessitavano di assistenza. Centri specializzati unicamente in trauma post settario non erano necessari, i professionisti dei centri di intervento di crisi dovevano invece essere formati per trattare le particolari circostanze degli ex membri di setta. La Commissione riconosceva il bisogno urgente di informazioni. Per soddisfare tale richiesta, essa proponeva la creazione di KULT, l'acronimo svedese per centro di studio delle credenze.

La missione del centro è promuovere ulteriore ricerca sui nuovi movimenti religiosi in modo da rendere trasmissibili informazioni di valore scientifico. La Commissione sottolineava il problema dei bambini nei nuovi gruppi religiosi. Essa credeva fermamente che bambini e adolescenti che vivevano all'interno di gruppi chiusi avrebbero dovuto godere della medesima assistenza, protezione e diritti degli altri bambini.

La Commissione raccomandava l'adozione di linee guida per valutare la situazione dei bambini nei nuovi movimenti religiosi. Essa proponeva che gli insegnanti ricevessero formazione e informazione speciale sui nuovi gruppi religiosi. La Commissione raccomandava che il termine "influenza indebita" fosse incluso nel codice penale svedese al fine di meglio proteggere i membri che potessero essere vittima dei nuovi movimenti religiosi.

La ricerca non ha evidenziato informazioni rilevanti.
Svizzera






















A seguito della tragedia dell'Ordine del Tempio Solare (OTS) la Svizzera creò una Commissione di Inchiesta la quale concluse che lo Stato doveva:
  • Sostenere personale della sicurezza specializzato in sette;
  • Istituire una struttura di collaborazione con le forze dell'ordine francesi;
  • Informare il pubblico in modo migliore attraverso corsi sulla storia delle religioni;
  • Creare un centro per la diffusione delle informazioni;
  • Fornire finanziamenti ai gruppi di sostegno.

Nel 1999 fu pubblicato un rapporto del Consiglio Nazionale [357] che enfatizzava l'importanza del rispetto dei diritti umani. Il governo svizzero esaminò il bisogno di creare una direttiva sulle sette che tenesse conto dell'importanza dell'indottrinamento. Il Consiglio Federale stipulò l'importanza di assicurare:

  • Il coordinamento delle diverse parti sociali coinvolte;
  • La creazione di un servizio svizzero di informazione e consulenza in modo che ogni cittadino possa fare una scelta informata;
  • La promozione di ricerca e cooperazione.

La Commissione non era dell'opinione che la lotta agli effetti distruttivi dei gruppi indottrinanti richiedesse una nuova legislazione. Tuttavia esistevano alcuni vuoti legislativi a proposito delle sette che dovevano essere coperti, con particolare riferimento a:

  • Protezione dei minori;
  • Protezione dei consumatori attraverso regolamenti sull'assistenza spirituale a pagamento;
  • Leggi sulla salute.

A seguito della pubblicazione di tale rapporto, il Consiglio Federale (2000) non ritenne necessario creare una politica specifica sulle sette. Esso ritenne che in Svizzera esistesse da anni una chiara e coerente politica sulle sette e i movimenti indottrinanti.

La ricerca non ha evidenziato informazioni rilevanti.






















Regno
Unito
Il governo del Regno Unito non ha istituito alcuna commissione parlamentare per esaminare sette o nuovi movimenti religiosi. La ricerca non ha evidenziato informazioni rilevanti.


Definizione di setta nella legislazione o nei rapporti parlamentari

Il termine setta viene definito solo in alcuni rapporti parlamentari o legislazioni, e viene indicato nella tavola a seguire.


Tavola: termini usati in vari rapporti per descrivere i gruppi esaminati.


Definizione di setta nella legislazione o in rapporti parlamentari

Nord America

Canada Il Canada non definisce il termine.
Ontario (prov. Canadese) Nel rapporto Hill la Commissione discusse i termini usati ma non raccomandò l'uso di un termine specifico.              
Québec (prov. Canadese) Il Québec non definisce il termine.
Cuba La ricerca non ha evidenziato informazioni rilevanti.
Stati Uniti Gli Stati Uniti non definiscono il termine.

Sud America

Argentina                        La ricerca non ha evidenziato informazioni rilevanti.                                                                                                
Brasile La ricerca non ha evidenziato informazioni rilevanti.

Europa

Parlamento Europeo                      Nella Raccomandazione 1412 (1999) in un rapporto sulle attività illegali delle sette l'assemblea concluse che non era utile definire il termine setta o decidere se un gruppo fosse o meno una religione [358].
Austria Vengono usate le espressioni "setta religiosa" e "metodo settario" [359]. La ricerca non ha evidenziato fonti in inglese o francese per definire quei termini.
Belgio Nel rapporto della Commissione il termine setta descrive due tipi di gruppo:
  • Gruppi che si distaccano da una maggioranza religiosa;
  • Organizzazioni settarie dannose, o gruppi che sostengono di possedere vocazione psicologica o spirituale e svolgano o organizzino attività illegali dannose, danneggino gli individui o la società o abbiano impatto sulla dignità umana [360].
Danimarca La Danimarca non definisce il termine.
Francia Nel rapporto della Commissione Guest Guyard vengono fornite indicazioni per classificare un gruppo come setta:
  • Destabilizzazione mentale;
  • Richieste economiche esorbitanti;
  • Costringere i membri a troncare i rapporti con la vita precedente;
  • Danno fisico;
  • Indottrinamento dei bambini;
  • Retorica antisociale, disturbo all'ordine pubblico e dispute legali;
  • Appropriazione indebita di fondi;
  • Infiltrazione in organismi pubblici.

La legge About-Picard (2001) usa il termine movimento settario senza definirlo [361].

Germania Nel suo rapporto del 1998 la Commissione raccomandò un uso limitato del termine "setta". Proponeva invece di distinguere tra gruppi "inclini al conflitto" e "non inclini al conflitto" [362].

Ad esempio, raccomandava i termini "psicogruppo" e "pseudogruppo" per descrivere servizi psicologici e pseudo psicologici offerti al di fuori dei servizi professionistici di salute e psicologia [363]. Tale spettro comprendeva attività che spaziavano dai corsi di successo psicologico per manager imprenditoriali a corsi esoterici che offrono consigli per gestire problemi di denaro, viaggi astrali, contatti medianici con vita intelligente extraterrestre o il ritorno a vite precedenti [364]

Italia Nel suo rapporto del 1998, la Commissione parlamentare italiana discusse l'uso del termine setta. Concluse che era preferibile usare i termini "nuovo movimento religioso" e "nuovo movimento magico" [365]. La ricerca non evidenziato in che modo il governo abbia definito tali termini [366].
Olanda Nel rapporto del 1983 della Commissione parlamentare viene usato il termine nuovo movimento religioso. Tale espressione descrive un gruppo o singoli individui con una missione spirituale. I membri possono costituire un gruppo che ruota intorno a un leader carismatico, una ideologia religiosa specifica o un particolare stile di vita. In tale contesto, il termine religione assume un significato ampio, come l'accettazione dell'esistenza di un potere sovrumano che guida la nostra vita quotidiana. Il rapporto identifica tre movimenti distinti: orientali, evangelici e sincretici [367].
Russia La ricerca non ha evidenziato informazioni rilevanti.
Spagna Viene usata l'espressione "setta distruttiva". Tali gruppi danneggiano i propri membri e, in alcuni casi, la comunità che li circonda [368].
Svezia Viene evitato il termine setta a favore di "religione", "nuovo movimento religioso" e "fede personale" [369]. La ricerca non ha evidenziato in che modo il governo usi tali termini.
Svizzera La Commissione parlamentare raccomanda che lo Stato eviti di usare il termine setta. Essa riconosce che "setta" viene usato con l'intenzione di escludere ed ha una connotazione negativa [370].
Regno Unito Il Regno Unito non definisce il termine.


Conclusioni

I paesi hanno svolto analisi in ogni direzione per proteggere i diritti e le libertà dei loro cittadini, come ad esempio la libertà di religione. La protezione di tali diritti e libertà può apparire nella Costituzione di un paese, nella sua Carta dei Diritti o in accordi internazionali quali:

  • La Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo (1948) [371];
  • La Convenzione Internazionale sui Diritti Civili e Politici (1966) [372];
  • La Dichiarazione sull'Eliminazione di Ogni Forma di Intolleranza e di Discriminazione Basata su Religione o Credenza (1981) [373].

In realtà ogni paese regola a modo suo il rapporto con la religione e i gruppi religiosi. Per comprendere la reazione di un paese dobbiamo quindi spingerci oltre il fatto che sia firmatario di una dichiarazione internazionale. Dobbiamo invece comprendere chi concede lo status religioso e quali gruppi possono avervi accesso. Dobbiamo anche imparare di più sui privilegi concessi ai gruppi che hanno ottenuto uno status ufficiale. Inoltre, dobbiamo capire che cosa un governo dice e come esso si traduca poi nella pratica della sua gestione quotidiana dei gruppi religiosi.


Note:

263. M. Juegensmeyer. The New Cold War? Religious Nationalism Confronts the Secular State, Berkeley: University of California Press, 1994.
S. Gamet, Religion and Politics: Major Thinkers on the Relation of Church and State (1990)
S. Rodney. 1999. "Secularization: RIP" Sociology of Religion 60(3): 249-273;
L. Voye, "Secularization in a Context of Advanced Modernity", Sociology of Religion, 60(3): p. 275-288. 1999;
R. Stark, R. Finke, "Beyond Church and Sect: Dynamics and Stability in Religious Economies" in Ted G. Jelen (ed). Sacred Markets, Sacred Canopies: Essays on Religious Markets ind Religious Pluralism (Lanham: Rowman & Litterfield) 2002.

264. M. Gauchet, La religion dans la démocratie: parcours de la laïcité, Gallimard, "Le Débat, 1998;
J. Baubérot, Histoire de la laïcité en France, PUF, "Que sais-je?", 2003.

265. F. Champion, "Les rapport Église-État dans les pays européens de tradition protestante et de tradition catholique: essai d'analyse", Social Compass, vol. 40, N. 4, 1993, p. 589-609.

266. P. Bosset, "'Laïcité et pluralism religieux: du bon et du maucais usage de la perspective française dans le débat Québécois". Commission des droits de la personne et des droits de la jeunesse, 2004.
P. Bosset, "Les symboles et rituales religieux dans les institutions publiques", Commission des droits de la personne et des droits de la jeunesse, novembre 1999.

267. Canadian Commercial Corporation Act (R.S. 1985, c. C-14).

268. D. Lyon e M. Van Die, Rethinking Church, State and Modernity: Canada Between Europe and America, (2000);
D. Marquand, R. Nettler, Religion and Democracy (2000), op. cit.
J. Vernette, Dictionnaire des groupes religieux aujourd'hui: religions, églises, sectes, nouveaux mouvements religieux, mouvements spiritualistes (2002).

269. Ibid.

270. Attualmente i membri del Consiglio Cubano delle Chiese sono 22, tra cui presbiteriani, episcopali, metodisti, e la Chiesa Evangelica Luterana. Altre 31 denominazioni sono ufficialmente riconosciute (ma non sono membri del CCC), tra cui i Testimoni di Geova e le piccole comunità ebraiche. Anche se un gruppo non ha ottenuto lo status ufficiale il governo tollera la sua presenza, ad esempio la Fede Baha'i e la Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni (Mormoni).

271. L.R.Q., chapitre C-71, Loi sur les corporations religieuses, Éditeur officiel du Québec.

272. Ibid.

273. The United States Constitution, come depositata in M.O. Manion, Churches and States: The Politis of Accomodation, Journal of Church and State, vol. 44, 2002, p. 317-343.

274. Ibid. p. 317-343.
Supreme Court Justice Hufo Black, Engel v. Vitale, 370 U.S. 421, 431 (1962).

275. D.A. Davis, President Bush's Office of Faith-Based and Community Initiatives: Boon or Boondoggle? Journal of Church and State, vol. 43, 2001, p. 411-422.

276. A Brief and Legal Description of Religious Liberty: http://religiousfreedom.lib.virginia.edu/rihand/Brazil.html

277. Handbook of Religious Liberty around the World: http://religiousfreedom.lib.virginia.edu/rihand/Argentina.html

278. ibid.

279. Costituzione della Repubblica Federale del Brasile, 1988.

280. Ibid.

281. Carta dei Diritti Fondamentali dell'Unione Europea.

282. B. Schinkele, Autonomia della Chiesa in Austria.

283. Le 12 religioni ufficiali austriache sono: Cattolica Romana; Protestante (luterana e calvinista); Greca, Serba, Rumena, Russa e Bulgare ortodosse; Ebraismo; Islam; Cattolica antica e più recentemente metodisti e mormoni.
C.J. Miner, Losing My Religion: Austria's new religion law in light of international and European standards of religious freedom, Bringham Young University Law Review, 2000.

284. C.J. Miner, op. cit.

285. Sénat, services des affaires Européennes. Le financement des communautés religieuses, 2001.

286. F. Champion, op. cit.
Si tratta di cattolici romani, protestanti, ortodossi, ebrei, anglicani e musulmani.

287. Sénat, services des affaires Européennes, op. cit.

288. ibid.
S.J. van Bijsterveld, Church and State in Western Europe and the United States: Principles and Perspectives, Bringham Young University Law Review, gennaio 2000.

289. A.W. Geertz, M. Rothstein, "Religious Minorities and New Religious Movements in Denmark", Nova Religio, aprile 2001, Vol. 4, N. 2, pp. 298-309.

290. F. Champion, op. cit.

291. Tali religioni sono: Chiesa Cattolica Romana, Chiesa Battista Danese e Avventisti del Settimo giorno, Chiesa Cattolica Apostolica, Chiesa Riformata in Fredericia di Copenhagen, Esercito della Salvezza, Chiesa Metodista, Chiesa Anglicana, Chiesa Ortodossa Russa di Copenhagen, Testimoni di Geova e Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni (Mormoni).

292. Sénat, services des affaires Européennes, op. cit.

293. ibid.

294. F. Champion, op. cit.

295. Legge del 9 dicembre 1905, concernente la separazione tra Stato e Chiesa.

296. C.R. Barker, "Church and State: Lessons from Germany?", The Political Quarterly, 2004.

297. Sénat, services des affaires Européennes, op. cit.

298. ibid.

299. F. Champion, op. cit.

300. Sénat, services des affaires Européennes, op. cit.

301. ibid.

302. Tobias Andreas Maria Witteveen, "Overheid en nieuwe religieuze bewagingen Tweede Kamer, verderjaar", rapporto del governo olandese pubblicato in olandese, con una conclusione e sommario in inglese (1983-1984).

303. Sénat, services des affaires Européennes, op. cit.

304. P. Froese, "Forced secularization in Soviet Russia: Why an Atheistic Monopoly Failed", Journal for Scientific Study of Religion, vol. 43, N. 1, 2004. Pp. 35-50.

305. Kenston Institute http://www.kenston.org/infoframe.html

306. P. Froese, op. cit.

307. Costituzione spagnola.

308. Sénat, services des affaires Européennes, op. cit. P. Salarullana, P. "Estado actual de las resoliciones aprobadas en el Congreso de los Diputados sobre las sectas destructivas", Ponencia del II Congreso Internacional AIS. Barcelona 1994.

309. Annual Report on International Religious Freedom, op. cit.

310. S. Cattacin, C.R. Famos, M. Duttwiler, H. Mahbig. (2003) État et religion en Suisse. Luttes pour la reconnaisance, formes de la reconnaisance. Étude du forum suisse pour l'étude des migrations et de la population (FSM).

311. Ibid.

312. Ibid.

313. P. Puaud, "Le financement des religions en Allemagne, en Angleterre, en Belgique, au Danemark, aux Pays-Bas, en Espagne, au Portugal et en Italie". Bulletin de la Libre Pensée en Vendéè, supplemento al numero 29, febbraio 2003.
S.B. Mutch, "Cults and Religious Privileges in England and Australia: Can the Wheat be Separated from the Chaff?" Cultic Study Review,, Vol. 3, No. 2, 2004.
P. Weller, "Identity, Politics and the Future(s) of Religion in the UK: The Case of the Religion Question in the 2001 Decennial Census", Journal of Contemporary Religion, Vol. 19, No. 1, pp. 3-21, 2004.

314. F. Champion, op. cit.

315. Annual Report on International Religious Freedom (2001), op. cit.

316. Champion, op. cit.

317. S.B. Mutch, op. cit.

318. R. Stark e W.S. Bainbridge, The Future of Religion: Secularization, Revival anc Cult Formation. Berkeley: University of California Press, 1985.
R. Stark, W.S. Bainbridge, A Theory of Religion, New York: David Lang, 1987.
R. Stark, W.S. Bainbridge e D.P. Doyle, "Cults in America: A Reconnaissance in Space and Time", Sociological Analysis, 40: 347-359, 1979.

319. B. Wilson e J. Cresswell, New Religious Movements Challenge and Response, New York: Routledge, p. 5-21, 1999.

320. "Changing the Landscape: Ending Violence - Achieving Equality". Rapporto finale del Panel Canadese sulla Violenza contro le Donne, Ministero dei servizi, Cat. N. SW45-1/1993E, 1993.

321. Canadian Security Intelligence Service, "Trends in Terrorism" (1999).

322. Canadian Security Intelligence Service, "Chemical, Biological Radiological and Nuclear Terrorism" (1999).

323. Canadian Security Intelligence Service, "Doomsday Religious Movements" (1999).

324. D. Hill, "A Study of Mind Development Groups, Sects and Cults in Ontario: A Report to the Ontario Government" (Toronto, 1980).

325. D. Guibault, "Diversité culturelle et religioeuse: recherche sur les enjeux pour les femmes" (Gouvernement du Québec: Conseil du statut de la femme, 1997).

326. C.J. Zablocki, "The Assassination of Representative Leo J. Ryan and the Jonestown, Guyana Tragedy Report of a Staff Investigative Group to the Committee on Foreign Affairs", U.S. House of Representatives, 15 maggio 1979, 96° Congresso, Prima Sessione U.S. Government Printing Office: Washington, D.C., 1979;
Findings of GAO study on California placement and federal funding of foster children under guardianship of members of Peoples Temple religious group in Jonestown, Guyana In "Abuse and Neglect of Children in Institutions", 1979 Udienza davanti alla Sottocommissione su Bambini e Sviluppo umano, Commissione del Senato degli Stati Uniti su Lavoro e Risorse Umane, 31 maggio 1979; "Investigation Report on Peoples Temple," Department of Social Services, State of California, Sacramento, CA, November, 1979;
"Report of Investigation of Peoples Temple," Office of the Attorney General, State of California, Sacramento, CA, April, 1980; "The Performance of the Department of State and the American Embassy in Georgetown, Guyana in the People's Temple Case" aka "The Crimmins Report" U.S. Department of State, Washington, D.C., May, 1979.

327. A.A. Stone, "To Deputy Attorney General: Philip Heymann Report and Recommendations Concerning the Handling of Incidents Such As the Branch Davidian Standoff in Waco Texas", November 10, 1993.
J.C. Danforth, "Interim Report to the Deputy Attorney General Concerning the 1993 Confrontation at the Mount Carmel Complex, Waco, Texas" (2000).

328. "The Assassination of Representative Leo J. Ryan and the Jonestown, Guyana Tragedy Report of a Staff Investigative Group to the Committee on Foreign Affairs, U.S. House of Representatives, May 15, 1979", 96th Congress, 1st Session U.S. Government Printing Office: Washington, D.C., 1979.

329. Ibid.

330. R. Scruggs, V. Gonzalez, S. Zipperstein, H. Cousins, R. Lyon R. Beverly, "Report to the Deputy Attorney General on the Events at Waco, Texas", February 28 to April 19, 1993. October 3, 1993.

331. A.A. Stone, op. cit.

332. Op cit.

333. P.B. Heymann, "Deputy Attorney General. Lessons of Waco: Proposed changes in Federal Law Enforcement", October 8, 1993.

334. J.C. Danforth, op.cit.

335. J.C. Danforth, op.cit.

336. J.C. Danforth, op.cit.

337. F.B.I. Project Mediggo. 1999.

338. D. Wilshire, "Cults and the European Parliament: A practical Political Response to An International Problem", Cultic Studies Journal, Vol. 7, no. 1, pp 1-15. 1990.

339. Raccomandazione 1178 del Parlamento Europeo (1992). Doc. 6535, 5 febbraio 1992.

340. Parlamento Europeo, Attività Illegali delle sette, Raccomandazione 1412, settembre 2001.

341. Parlamento Europeo, Sette in Europa, Direttorato Generale per la Ricerca, Working Paper People's Europe Series W-10, http://www.europarl.eu.int/workingpapers/cito/w10/default_en.htm

342. Ministero austriaco per gli Affari Familiari, Wissen schützt (knowledge protects) (1996).

343. Duquesne, Willems, Enquête parlementaire visant à élaborer une politique en vue de lutter contre les pratiques illégales des sectes et le danger qu'elles représentent pour la société et pour les personnes, particulièrement les mineurs d'âge, 1997.

344. Tale organizzazione può essere contattata presso: http://www.agenda-respect.be/fr/ppublic/presentation/Centre_Sectes-nuisibles/Centre_Sectes-nuisibles.htm

345. U.S. Senate, Committee on Foreign Affairs, Annual Report on International Religious Freedom (2001): http://www.state.gov/g/drl/rls/irf/2001/.

346. Alain Vivien, Les sectes en France: expression de la liberté morale ou facteur de manipulation (Documentation française: 1985).

347. A. Gest, J. Guyard. Commission sur les sectes en France, 1995: http://www.assemblee-nationale.fr/rap-enq/r2468.asp (in italiano: http://xenu.com-it.net/txt/guyard.htm)

348. U.S. Senate, Committee on Foreign Relations, Annual Report on International Religious Freedom (2001), oppure Enquete Commission on "So-called Sects and Psychogroups," New Religious and Ideological Communities and Psychogroups in the Federal Republic of Germany (Bonn: 1998).

349. Ibid.

350. Final Report of the Enquete Commission on "So-called Sects and Psychogroups," New Religious and Ideological Communities and Psychogroups in the Federal Republic of Germany (Bonn: 1998).

351. U.S. Senate, Committee on Foreign Relations, Annual Report on International Religious Freedom (2001).

352. M. Introvigne and CESNUR, Much Ado About Nothing? The "Italian Report on Cults" (1998).

353. Tobias Andreas Maria Witteveen, "Overheid en nieuwe religieuze bewegingen Tweede Kamer, vergaderjaar", rapporto del governo olandese pubblicato in olandese con conclusioni e sommario in inglese (1983-1984).

354. U.S. Senate, Committee of Foreign Relations, Annual Report on International Religious Freedom: http://www.state.gov/www/global/human_rights/1999_hrp_report/spain.html

355. U.S. Senate, Committee of Foreign Relations, Annual Report on International Religious Freedom (2001): http://www.state.gov/g/drl/rls/hrrpt/2000/eur/875.htm

356. The Swedish government's report on new religious movements (1998): http://www.cesnur.org/testi/swedish_fra.html

357. The Swiss National Council's Report on Cults, Cults and Indoctrinating Movements in Switzerland (1999): http://www.cesnur.org/testi/sette_f.htm.

358. Consiglio D'Europa, Assemblea Parlamentare, Attività illegali delle sette, Raccomandazione 1412 (1999).

359. U.S. Senate, Committee of Foreign Relations, Annual Report on International Religious Freedom (2001).

360. Chambre des Représentants de Belgique. Enquête parlementaire visant à élaborer une politique en vue de lutter contre les pratiques illégales des sectes et le danger qu'elles représentent pour la société et pour les personnes, particulièrement les mineurs d'âge. (1995).

361. Assemblée Nationale. Commission sur les sectes en France. (1995).

362. Rapporto Finale della Commissione di Inchiesta su "Cosiddette Sette e Psicogruppi", Nuove Comunità Religiose e Ideologiche e Psicogruppi nella Repubblica Federale di Germania (Bonn, 1998).

363. Ibid.

364. Ibid., p.31

365. Annual Report on International Religious Freedom, op.cit.

366. La Répression du phénomène sectaire en Italie. Juriscope - novembre 1998: http://www.juriscope.org/publications/etudes/pdf-sectaire/OKIT.pdf

367. Ibid.

368. Annual Report on International Religious Freedom, op.cit.

369. Rapporto del governo svedese sui nuovi movimenti religiosi (1998): http://www.cesnur.org/testi/swedish_fra.html.

370. Commissione parlamentare svizzera, rapporto su sette e movimenti indottrinanzi in Svizzera presentato al Consiglio Nazionale (1999).

371. Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo: http://www.unhchr.ch/udhr/index.htm

372. Convenzione Internazionale sui Diritti Civili e Politici: http://www.unhchr.ch/html/menu3/b/a_ccpr.htm

373. Dichiarazione sull'Eliminazione di Ogni Forma di Intolleranza e di Discriminazione Basata su Religione o Credenza: http://www.unhchr.ch/html/menu3/b/d_intole.htm

 
 
 
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