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Il Volto Nudo del Messia - Capitolo 7: Magia Nera e Betty

© 1988 Di Russell Miller

© Traduzione in italiano a cura di Simonetta Po, 2001

 
 

Hubbard smantellò la magia nera in America... poiché era famoso come scrittore e filosofo, ed aveva amici tra i fisici, venne inviato a occuparsi della situazione [della magia nera che veniva praticata in una casa di Pasadena occupata da fisici nucleari]. Andò a vivere nella casa e indagò sui riti di magia nera e sulla situazione generale, scoprendola molto seria... la missione di Hubbard ebbe successo oltre ogni aspettativa. La casa venne fatta a pezzi. Hubbard salvò la ragazza che stavano usando. Il gruppo di magia nera fu disperso e non si riprese mai più.

Dichiarazione della Chiesa di Scientology, dicembre 1969

(Il racconto di Scientology degli anni 1945-47)

Dopo la guerra Hubbard rimase ricoverato tre mesi al Oak Knoll Naval Hospital, nonostante i medici fossero molto incerti sulla diagnosi. Sicuramente non era cieco né azzoppato, ma esasperato da infiniti disturbi e dolori minori. Le cartelle mediche mostrano che fu visitato approfonditamente, a cadenza quasi settimanale, perché lamentava mal di testa, reumatismi, congiuntivite, dolori al fianco, dolori di stomaco, dolori alla spalla, artrite, emorroidi... sembrava non esistere fine alla sua sofferenza. A volte i medici riuscivano a trovare sintomi, altre volte no. A settembre, per esempio, fu dichiarato "inabile al servizio" per un'ulcera, ma a novembre i suoi disturbi vennero descritti come "minimi". Naturalmente potrebbe essere che Ron stesse semplicemente preparando il terreno per richiedere la pensione di invalidità come reduce, poiché non perse certo tempo per presentarne richiesta. Il Sottotenente Hubbard venne "congedato" dalla Marina il 5 dicembre 1945, e il giorno seguente presentò domanda di pensione per una distorsione al ginocchio sinistro, congiuntivite, ulcera duodenale cronica, artrite all'anca e spalla destra, malaria ricorrente e uno sporadico dolore al fianco sinistro e alla schiena non diagnosticato [1].

Sul modulo di richiesta Ron scrisse che la moglie e i bambini vivevano con i suoi genitori al 1212 di Gregory Way, Bremerton, fino a quando non fosse stato in grado di acquistare una casa.

Si descrisse come uno scrittore freelance con reddito mensile pari a 0,00 $; mentre prima di entrare in Marina guadagnava 650$ al mese. Convinto di aver presentato una richiesta di pensione convincente, Ron lasciò l'Officer Separation Center di San Francisco al volante di una vecchia Packard con carrello al traino, entrambi acquistati di recente. Casa e famiglia erano su al nord, nello stato di Washington. Ma Ron si diresse a sud, verso Los Angeles, per un rendezvous con un mago in una bizzarra villa vittoriana di Pasadena.

John Whiteside Parsons, conosciuto dagli amici come Jack, era un uomo dall'incarnato scuro, bello e cortese; il suo aspetto ricordava Errol Flynn. Era il rampollo di una famiglia di Los Angeles con ottimi agganci. All'epoca aveva 31 anni ed era un brillante scienziato e chimico, uno dei massimi esperti d'America in esplosivi. Aveva trascorso gran parte della guerra al California Institute of Technology, lavorando con un team che stava sviluppando motori jet e carburanti sperimentali per razzi, forse l'ultima persona che ci si sarebbe aspettati potesse adorare il Diavolo.

Jack Parsons conduceva una straordinaria doppia vita: rispettabile scienziato di giorno, dedicato occultista di notte. Credeva spassionatamente al potere della magia nera, all'esistenza di Satana, dei demoni e degli spiriti malvagi, e all'efficacia degli incantesimi per combattere i nemici [2].

Ancora studente alla University of Southern California si era interessato agli scritti di Aleistar Crowley, il mago e satanista inglese noto come "La Bestia 666", i cui esperimenti di magia nera gli avevano fatto guadagnare anche l'appellativo di "Uomo più vizioso del mondo". Il Book of the Law di Crowley sposava una dottrina racchiusa in una sola frase: "Fai ciò che pensi sia la Legge" - e Parsons era rimasto affascinato dall'inebriante concetto di un credo che incoraggiava l'indulgenza in piaceri proibiti.

Nel 1939 Parsons e Helen, la giovane moglie, entrarono a far parte dell'O.T.O., Ordo Templis Orientis, un'organizzazione internazionale fondata da Crawley per praticare la magia sessuale [3]. A Los Angeles era stata fondata una loggia che si riuniva in una mansarda convenientemente appartata. Gli incontri erano condotti da una sacerdotessa che, fasciata in un diafano velo, usciva da una bara per compiere riti mistici e piuttosto blasfemi [4]. Ben presto l'importanza di Parsons nell'O.T.O. crebbe, e nei primi anni '40 aveva già iniziato a tenere una regolare corrispondenza con Crawley, a cui si rivolgeva sempre come al "Padre più amato", firmandosi "tuo figlio, John".

Alla morte del padre Parsons ereditò una grande villa con rimessa su South Orange Grove Avenue a Pasadena. South Orange Grove era dove, negli anni '20 e '30, viveva la crème di Pasadena, e nonostante alla fine della guerra la sua discreta signorilità si stesse deteriorando, gran parte delle grandi dimore della zona erano ancora occupate da singole famiglie, le tinteggiature non avevano ancora iniziato a scrostarsi e i prati venivano regolarmente falciati e annaffiati.

I residenti di South Orange Grove non accolsero bene l'arrivo del giovane Jack Parsons, poiché l'elegante residenza di tre piani, ombreggiata da grandi palme e magnolie in fiore, venne ben presto trasformata in una pensione di dubbia reputazione - il solo modo in cui il proprietario poteva permettersi di mantenerla era dando in affitto le sue stanze. Il fatto non avrebbe particolarmente disturbato il vicinato, ma gli annunci che Parsons pubblicava sui giornali locali specificavano che avrebbe accolto unicamente artisti e bohemien. Fu così che le numerose stanze di 1003 South Orange Grove Avenue iniziarono a riempirsi di un assortimento esotico, polemico e peripatetico di nomadi e buoni a nulla - attori e scrittori disoccupati, anarchici ed artisti, musicisti e ballerine, una grande varietà di tipi discutibili con i loro altrettanto discutibili amici di entrambi i sessi. Feste rumorose si trascinavano per giorni, quando gli ospiti non riuscivano a trovare un letto dormivano sul pavimento, e a volte dimenticavano semplicemente di andarsene.

I vicini si sentirono comprensibilmente oltraggiati, anche se sarebbero stati indubbiamente più allarmati se avessero saputo che la casa era destinata a diventare la sede di un gruppo di magia nera che praticava riti sessuali devianti. Parsons trasformò una delle grandi stanze in suo appartamento privato, ed un'altra in tempio della loggia O.T.O.. Nella sua camera da letto, la stanza più grande della villa, c'era un altare fiancheggiato da colonne piramidali, sorretto da simboli occulti. Le pareti erano rivestite da scaffalature in legno piene di libri sull'occulto, dominate dal grande ritratto autografato di Crowley, appeso sul camino.

L'ingresso a queste due stanze era vietato, a meno che non si fosse stati invitati specificamente da Parsons; quando i membri dell'O.T.O. si radunavano le porte rimanevano accuratamente chiuse. A volte gli altri residenti intravedevano Parsons o uno dei suoi seguaci muoversi per la casa abbigliati in tuniche nere, ma nessuno sapeva di preciso che cosa accadesse nel "tempio" [5]. Una volta due poliziotti ammiccanti si presentarono alla porta d'ingresso per indagare su una denuncia secondo cui la casa veniva usata per orge di magia nera. Dissero che gli era stato riferito qualcosa a proposito di una cerimonia in cui una donna incinta nuda doveva saltare nove volte attraverso un fuoco sacro, ma fecero chiaramente capire che consideravano l'intera storia uno scherzo, e Parsons non ebbe difficoltà a convincerli di essere uno scienziato rispettabile e in buona fede, e a persuaderli ad andarsene senza perquisire l'edificio.

Parsons, tra i suoi interessi, coltivava anche la passione per la fantascienza, e occasionalmente si faceva vedere ai raduni della Los Angeles Fantasy and Science Fiction Society dove i devoti del genere si riunivano ogni settimana per incontrare gli scrittori di fantascienza più in voga. Jack Williamson, collaboratore fisso di Science Wonder Stories, nel 1941 aveva incontrato Parsons ad uno di questi raduni, ed era rimasto sorpreso nell'apprendere che si trattava di uno scienziato. «Aveva letto il mio romanzo Darker Than You Think, che tratta il sovrannaturale » ha ricordato Williamson. «Rimasi meravigliato nello scoprire che aveva un interesse in queste cose molto meno scettico del mio» [6].

Per Parsons esisteva un'affascinante affinità tra magia e fantascienza, e le domeniche pomeriggio d'estate i suoi amici "fantascientifici" tendevano a ritrovarsi nella sua cucina per interminabili discussioni sui relativi meriti degli scrittori di fantascienza, le loro idee e i loro racconti. Uno degli appassionati che la domenica pomeriggio prendeva regolarmente il tram per South Orange Grove Avenue era un giovanotto di nome Alva Rogers, che alla fine divenne un "residente semi permanente" - sistemazione non del tutto insolita. Durante una delle prime visite aveva incontrato e si era innamorato di una giovane studentessa d'arte che alloggiava nella villa, e in seguito iniziò a passare la notte con lei ogni volta che poteva.

Rogers era affascinato dalla casa, dal suo proprietario e dagli occupanti «che le anime semplici avrebbero semplicemente rifiutato come inquilini», ha raccontato. «C'era un'indovina e veggente professionista che indossava sempre abiti adeguati, e aveva decorato il suo appartamento con simboli e artefatti di folclore arcano. C'era una signora avanti negli anni, ma ancora incredibilmente bella, che sosteneva di essere stata l'amante di metà degli uomini famosi di Francia. C'era un uomo che all'epoca del muto era stato un famoso organista nei cinema più importanti. Erano tutti gran personaggi».

Secondo Rogers, Parsons non aveva mai fatto segreto del suo interesse per la magia nera e del coinvolgimento con Aleistar Crowley. «In biblioteca conservava la sua voluminosa corrispondenza con Crowley, di cui mi mostrò una parte. Ricordo in particolare una lettera in cui Crowley lo lodava e incoraggiava per il bel lavoro che stava facendo in America, lo ringraziava per le recenti donazioni e lo informava che presto ne sarebbero occorse altre. Jack ammetteva di essere una delle principali fonti finanziarie di Crowley in America. Ho sempre pensato che l'insistenza di Jack nel dire che credeva, e praticava, la magia era difficilmente conciliabile con il suo background educativo e culturale. Ma dopo aver visto la corrispondenza con Crowley, e le prove delle sue frequenti rimesse, dovetti concedergli il beneficio del dubbio» [7].

Nell'estate del 1944 Helen Parsons lasciò il marito e fuggì con un altro membro della loggia da cui attendeva un bambino.

Parsons si consolò trasferendo il proprio affetto su Sara Northrup, sorella minore della moglie, che all'epoca era una bellissima e vivace studentessa diciottenne della University of Southern California. Nel giro di pochi mesi Sara abbandonò gli studi e si trasferì da Parsons, con grande dispiacere dei genitori. A South Orange Grove Avenue era conosciuta come Betty (il suo secondo nome era Elizabeth). Completamente presa dall'incantesimo dell'amante venne ben presto introdotta nell'O.T.O., e iniziò ad assistere alle sue cerimonie. In accordo con gli insegnamenti della "Bestia", Parsons incoraggiava Betty ad avere gioiosi rapporti sessuali con gli altri membri della loggia, o con qualsiasi uomo la solleticasse. Il fatto non avrebbe influenzato la loro relazione, spiegava orgogliosamente a chiunque si preoccupava di ascoltare, perché la gelosia era una vile emozione indegna per l'illuminato, e buona solo per i contadini.

«Betty era una ragazza bionda molto bella, piena di joie de vivre» ha raccontato Rogers. «Il rapporto tra Betty e Jack, il forte affetto, se non amore, che li univa nonostante le loro frequenti attività sessuali individuali, sembrava davvero duraturo e a prova di bomba» [8].

Si sarebbe ben presto dimostrata un'illusione. Un pomeriggio dell'agosto del 1945 Lou Goldstone, noto illustratore di fantascienza e visitatore abituale di South Orange Grove Avenue, arrivò con L. Ron Hubbard, al momento in licenza dalla Marina. A Parsons Ron piacque immediatamente, forse riconoscendo in lui uno spirito affine, e lo invitò a trasferirsi alla villa per la durata della licenza. Ron, esuberante come sempre, non fu per nulla intimidito dalla compagnia e dall'ambiente; al contrario si sentì immediatamente a casa. Lo si poteva trovare quasi tutte le sere mentre intratteneva gli amici al grande tavolo della cucina, dove gli ospiti paganti erano soliti ritrovarsi, raccontando storie stravaganti sulle sue avventure. Una sera si sbottonò la camicia per mostrare le cicatrici lasciate dalle frecce scoccategli contro da un gruppo di aborigeni ostili nella giungla del Sud America.

Come chiunque altro nella casa, anche Rogers pensava che Hubbard fosse una personalità coinvolgente e divertente. Rogers aveva i capelli rossi come Ron, il quale gli confidò la sua convinzione, confermata da approfondite ricerche che aveva svolto al "Museo Reale" di Londra, che tutti i rossi di capelli fossero in qualche modo parenti: discendevano tutti dalla stessa linea dell'uomo di Neanderthal. «Inutile dire» ha ricordato Rogers, «che ne rimasi affascinato».

Per un certo periodo Ron divise la stanza con Nieson Himmel, giovane reporter avvicinatosi a Parsons per il comune interesse nella fantascienza. Forse per l'innato scetticismo di tutti i giornalisti, Himmel rimase meno impressionato degli altri dal suo compagno di stanza: «Non posso sopportare gli impostori, e per me era così ovvio che si trattava di un impostore, di un vero truffatore. Ma di sicuro non era uno stupido. Era molto acuto e sveglio, un affascinante cantastorie, e poteva incantare davvero chiunque. Parlava per ore delle sue esperienze e sembrava essere stato ovunque. Una volta disse di essere stato nello staff dell'Ammiraglio Halsey. Chiamai un amico che aveva lavorato con Hasley, il quale mi disse stupidaggini, non l'ho mai sentito nominare".

«Non gli ero molto simpatico perché lo mettevo alla prova e cercavo di tendergli trabocchetti. Una volta raccontò una storia su come una volta stesse camminando lungo i corridoi del British Museum quando all'improvviso era stato afferrato da tre scienziati che lo avevano trascinato in un ufficio, e avevano iniziato a misurargli il cranio perché, secondo loro, aveva una forma perfetta. Dissi "Accidenti Ron, è davvero una storia grandiosa - non l'ho già letta in George Bernand Shaw?". Un'altra volta raccontò di essere stato nelle Aleutine al comando di un cacciatorpediniere, e un orso polare era saltato sulla nave da un banco di ghiaccio e aveva iniziato a dare la caccia agli uomini a bordo. La riconobbi come una vecchissima storia popolare [la raccontò Orazio Nelson, ad esempio - NdR]. Era sempre al verde, sempre a chiedere soldi in prestito. E questa era un'altra ragione per cui non gli piacevo - non gli avrei mai prestato un centesimo. Ogni volta che parlava della sua precaria situazione diceva spesso di pensare che il modo più facile per far soldi era fondare una religione» [9].

Parsons non condivideva la sfiducia di Himmel. Riteneva che Ron avesse grandi potenzialità magiche, e accettò il rischio di infrangere il suo giuramento solenne di segretezza facendo conoscere a Ron alcuni dei riti dell'O.T.O. [10]. Anche Betty era molto affascinata dal volubile ufficiale di Marina, al punto che ben presto iniziò a dormire con lui. Fedele al suo credo, Parsons cercò di fingere di non essere preoccupato da questi sviluppi, ma altri nella casa pensavano di avvertire tensione tra i due uomini. Himmel, egli stesso innamorato di Betty, era furioso all'idea che si fosse lasciata sedurre da Hubbard. «Betty era bellissima, la ragazza più fantastica, intelligente, dolce, meravigliosa che avessi conosciuto. Ero innamorato cotto di lei, e sapevo che era una donna che non avrei mai potuto avere. Poi arriva Hubbard e inizia ad avere relazioni con una ragazza dopo l'altra della casa, e alla fine aggancia Betty. Non riuscivo a credere ai miei occhi. Eccolo lì, vivere della generosità di Parsons e farsi la sua ragazza proprio davanti a lui. A volte quando i due sedevano allo stesso tavolo l'ostilità era quasi tangibile» [11].

Anche Ava Rogers si era accorto che Parsons soffriva. «Jack non si era mai preoccupato per nessuna delle precedenti avventure di Betty, ma questa volta sembrava una cosa diversa... anche se i tre continuavano a mantenere una facciata di immutata cordialità, era ovvio che Jack sentiva i morsi di una passione fino a quel momento mai provata, la gelosia. Con il progredire degli eventi Jack trovava sempre più difficile concentrarsi su qualcosa di diverso che non fosse la torrida relazione in corso tra Ron e Betty, e l'atmosfera nella casa divenne stracarica di tensione».

Ciononostante Parsons rimaneva convinto che Ron possedesse poteri eccezionali. Dopo la partenza di Ron, che doveva ripresentarsi al Oak Knoll Naval Hospital, Parsons scrisse al suo "Amatissimo Padre" per aggiornarlo sugli eventi: «Circa tre mesi fa ho incontrato il Capitano L. Ron Hubbard, scrittore ed esploratore di cui avevo già sentito parlare... È un gentiluomo; ha capelli rossi, occhi verdi, è onesto e intelligente, e siamo diventati grandi amici. Circa due mesi fa si è trasferito da me, e anche se con Betty siamo ancora in rapporti cordiali, lei ha trasferito il suo interesse sessuale su Ron. Anche se non ha una formazione ufficiale nella Magick, ha una quantità straordinaria di esperienza e comprensione sull'argomento. Da alcune delle sue esperienze ho dedotto che è in contatto diretto con qualche intelligenza superiore, forse il suo Angelo Custode. Ha descritto il suo Angelo come una bellissima donna alata dai capelli rossi, che lui chiama l'Imperatrice e che l'ha guidato per tutta la vita, e l'ha salvato in numerose occasioni. È la persona più Telemica che abbia mai conosciuto, ed è in accordo completo con i nostri principi... credo di avere molto da guadagnare, e visto che Betty ed io siamo amici sinceri, la perdita è stata piccola. L'amavo profondamente ma non desidero controllare le sue emozioni e posso, spero, controllare le mie. Ho bisogno di un partner magico. Ho in mente molti esperimenti...» [12].

Ai primi di dicembre del 1945 Ron si presentò di nuovo a South Orange Grove Avenue; indossava ancora l'uniforme e arrivava direttamente dall'Officer Separation Centre di San Francisco. Parcheggiò Packard e carrello sul retro della casa, e rientrò nella vita complicata ed enigmatica di Jack Parsons e Betty Northrup. Con grande e segreta pena di Parsons, Ron e Betty ripresero immediatamente la loro relazione.

Alva Rogers e la sua ragazza erano forse gli unici due nella casa che sapevano davvero quanto il loro amico stesse soffrendo. «La nostra stanza era di fronte all'appartamento di Jack» ha ricordato Rogers, «e nelle prime, immobili ore di un ventoso mattino di dicembre fummo svegliati da alcuni rumori strani e inquietanti, come se qualcuno stesse morendo, o quanto meno stesse male da morire.

«Uscimmo nel corridoio per indagare su quei rumori, e scoprimmo che provenivano dalla porta semichiusa di Jack. Forse a quel punto avremmo dovuto tornarcene a letto, ma non lo facemmo. Il rumore, che ora potevamo identificare come una specie di salmodia, ci attrasse inesorabilmente verso la porta, che spingemmo un po' per vedere meglio che cosa stesse succedendo.

«Non dimenticherò mai quanto vedemmo, anche se trovo difficile descriverlo in dettaglio. La stanza, in cui ero già stato in precedenza, era decorata alla tipica maniera occultista, con tutti i simboli e le pertinenze essenziali della pratica della magia nera. Era illuminata fiocamente e piena di fumo pungente di incenso; Jack indossava una tunica nera e ci volgeva la schiena, le braccia spalancate, al centro di un pentagramma davanti ad una specie di altare su cui erano posti alcuni oggetti indistinguibili.

«La sua voce, che in realtà non era mai molto alta, saliva e scendeva in un inarticolato canto ritmico, scandito con tale appassionata intensità che il suo significato era spaventosamente ovvio. Dopo questa occhiata breve e senza invito al centro più nero e segreto di un'anima umana torturata, ci ritirammo in silenzio e tornammo nella nostra stanza, dove trascorremmo il resto della notte a discutere, sussurrando, ciò di cui eravamo appena stati testimoni» [13].

Rogers era convinto che Parsons stesse cercando di invocare un demone per sistemare il suo rivale, o comunque danneggiarlo in qualche modo. Chiaramente non funzionò, visto che Ron rimase in splendida forma. Nonostante ciò che Alva Rogers e la sua ragazza avevano visto in quell'indimenticabile notte di dicembre, la fragile relazione a tre continuò. Parsons sembrava deciso a provare a vincere ciò che considerava un'emozione vile. «Passare attraverso un cimento di amore e gelosia umani mi ha fatto soffrire» annotò sul suo "Diario Magico", aggiungendo «in Ron ho scoperto un compagno leale... Ron ed io continueremo i nostri progetti per l'Ordine» [14].

I loro progetti erano senza precedenti. Parsons voleva tentare un esperimento di magia nera che avrebbe allargato le frontiere del mondo occulto. Con l'assistenza del nuovo amico intendeva provare a creare un "moonchild" [figlio della luna] - il bambino magico «più potente di tutti i re della terra», la cui nascita era stata profetizzata nel Book of the Law oltre quarant'anni prima.

Aleistar Crowley professava che «la grande idea dei maghi di tutti i tempi» era la creazione di un Anticristo, un «essere vivente con sembianze umane, che possegga quelle qualità dell'uomo che lo distinguono dalle bestie, vale a dire intelletto e potere della parola, ma che non sia generato come l'uomo né abitato dall'anima umana» [15]. Per trovare una madre al nuovo Messia, Parsons immaginava l'invocazione dello spirito degli elementi fondamentali della "puttana di Babilonia", la donna scarlatta delle Rivelazioni di San Giovanni: «ho visto una donna seduta su una bestia di colore scarlatto, piena dei nomi della blasfemia, con sette teste e dieci corni. E la donna era agghindata in porpora e scarlatto, e ornata d'oro, perle e pietre preziose; in mano reggeva una coppa d'oro piena degli abomini e delle sozzure della sua fornicazione. E in fronte aveva scritto un nome, Mistero, Babilonia la Grande, la Madre delle Prostitute...»

Il 4 gennaio 1946 Jack Parsons iniziò una serie di elaborati rituali mistici conosciuti come "attività di Babalon", che sperava avrebbero portato all'invocazione di una donna scarlatta il cui destino era di essere la madre del figlio della luna. A beneficio dei futuri maghi, tenne un resoconto quotidiano e dettagliato in un manoscritto che sarebbe stato chiamato il "Libro di Babalon".

I riti magici iniziarono nel tempio di South Orange Grove Avenue quella sera alle nove, accompagnati dalla musica del Concerto per Violino di Prokofiev. Innanzitutto Parsons preparò e consacrò diverse armi magiche, tavole e talismani, poi tenne undici diversi rituali iniziando con "l'Invocazione del Pentagramma dell'Aria" e "l'Invocazione del Non Nato", per finire con "Libertà di Partenza, Purificazione e Cacciata".

Il rituale notturno della formula magica e dei talismani continuò per undici giorni, all'inizio senza troppi effetti. Parsons annotò che il secondo e il terzo giorno si era alzata una forte bufera di vento, ma ovviamente sperava in risultati più stupefacenti. «Sembra non sia accaduto nulla» scrisse in una lettera a Crowley, «La bufera di vento è molto interessante, ma non è ciò che avevo chiesto» [16].

Il settimo giorno Parsons venne svegliato a mezzanotte da sette forti colpi, e scoprì che una lampada da tavolo che stava in un angolo della sua stanza da letto era stata gettata violentemente a terra e distrutta a colpi d'ascia. «Ho poca esperienza con fenomeni di questo tipo» scrisse nelle note. «Parlando in senso magico, generalmente si tratta di "cambiamenti" nell'operazione, e indicano una tecnica imperfetta. Infatti in qualsiasi operazione magica non dovrebbero esserci altri fenomeni se non il risultato voluto».

Fu solo il 14 gennaio che il mago frustrato riuscì a riferire un incoraggiante avvenimento misterioso: «L'impianto di illuminazione della casa è venuto meno verso le 21,00. Un altro mago [Hubbard] che era in casa e stava studiando con me, stava portando in cucina una candela quando è stato violentemente colpito sulla spalla destra, e la candela gli è sfuggita di mano. Mi ha chiamato e abbiamo osservato una luce giallastra ad un'altezza di circa due metri. Ho brandito una spada magica ed è scomparsa. Il braccio destro gli è rimasto paralizzato per il resto della notte».

Il mattino seguente i maghi dovettero occuparsi di questioni più prosaiche. Da qualche tempo Ron, Betty e Jack stavano discutendo la possibilità di mettersi in affari, cioè acquistare natanti sulla costa orientale e trasportarli via mare in California, dove li avrebbero rivenduti. Il 15 gennaio i tre firmarono il contratto di costituzione di una società dal promettente nome di "Allied Enterprises". Non si trattò esattamente di una intesa finanziariamente paritaria poiché Parsons sborsò oltre 20.000 $, Ron riuscì a dare 1.200 $ e Betty non contribuì affatto. Le clausole societarie stabilivano vagamente che la Allied Enterprises si sarebbe occupata di attività "di natura elastica e variata", forse prevedendo un'espansione in campi diversi [17].

Quella sera i nuovi soci in affari ripresero le loro attività magiche e si verificò un ulteriore strano incidente che coinvolse Ron, che questa volta rivestiva il ruolo di "scriba". Parsons annotò che lo scriba ebbe «una specie di visione astrale» in cui vide uno dei suoi vecchi nemici in piedi dietro di lui, vestito di una tunica nera e con una «faccia smorta, malvagia»; Ron attaccò prontamente, lanciò quattro coltelli che inchiodarono il fantasma alla porta. «Più tardi, nella mia stanza» scrisse Parsons, «Sentii di nuovo dei colpi e una voce ronzante e metallica che gridava "liberatemi". Quella notte in casa avvertii grande pressione e tensione».

La tensione continuò per quattro giorni fino alla sera del 18 gennaio. Il mago e il suo scriba si avventurarono nel deserto del Mojave per una qualche missione mistica oscura e, al tramonto, lo stress che Parsons aveva provato di recente scomparve. Venne soffuso da un senso di benessere e, girandosi verso Ron, gli disse semplicemente «È fatto».

Quando i due tornarono a South Orange Grove Avenue trovarono ad aspettarli la "donna scarlatta". Si chiamava Marjorie Cameron e in realtà non era molto diversa dalle giovani donne anticonformiste e libere di spirito che gravitavano attorno alla pensione bohemienne di Pasadena. Ma Parsons era convinto si trattasse del suo spirito libidinoso degli elementi, non ultimo per il fatto che si capiva che la ragazza non solo era disponibile, ma impaziente di partecipare ai riti magici sessuali che lui aveva in mente. «Potrebbe essere descritta» annotò nel suo "Libro di Babalon", «come un tipo di fuoco, con capelli del colore del bronzo, ardente e delicata, determinata e ostinata, sincera e perversa, con personalità, talento e intelligenza straordinari».

Qualche giorno dopo scrisse esultante a Crowley: «Ho il mio spirito degli elementi! Si è presentata una sera dopo la conclusione dell'Operazione e da allora è stata sempre con me... Ha i capelli rossi e occhi verdi a mandorla, come specificato... e' un'artista, risoluta e determinata, con forti caratteristiche mascoline e un senso fanatico dell'indipendenza».

Crowley rispose: «Sono particolarmente interessato in ciò che mi hai scritto sullo spirito degli elementi, perché da un po' stavo cercando di intervenire personalmente in questa faccenda per conto tuo».

Verso la fine di febbraio Ron si recò sulla costa orientale, forse per sondare il mercato dei natanti per conto della Allied Enterprises. Il 28 febbraio Parsons si inoltrò da solo nella solitudine del deserto del Mojave per compiere l'invocazione della dea Babalon. Raccontò che, durante l'invocazione, su di lui era scesa la presenza della dea, che aveva ordinato di scrivere una comunicazione mistica nella pittoresca terminologia biblica, che inizia così: «Sì, sono Io, Babalon. E questo è il mio libro...».

I settantasette paragrafi che Parsons scribacchiò eccitato sul suo taccuino divennero il nucleo centrale del "Libro di Babalon". Era convinto di aver ricevuto istruzioni per la fecondazione della sua donna scarlatta, anche se ai non credenti non sarebbe risultato immediatamente ovvio: «Adesso è l'ora della nascita. Ora il mio adepto sarà crocefisso nella residenza del Basilisco. Dovrai dare le tue lacrime, il tuo sudore, il tuo sangue, il tuo seme, il tuo amore, la tua fede...».

Alcune parti del messaggio erano sospettosamente contemporanee: «tu sciocco, sii anche tu libero da sentimentalismi. Sono io la regina del villaggio e tu uno studente di liceo, che deve ficcare il naso tra le mie natiche?».

Parsons tornò a Pasadena in stato di notevole agitazione, fortemente accresciuta quando, il giorno successivo, il compagno di magia tornò annunciando di avere avuto la visione di «una donna bellissima e selvaggia che cavalcava nuda una bestia dalle sembianze feline», ed aveva un messaggio urgente da consegnare.

Quella notte, nel tempio di South Orange Grove, i due maghi fecero i preparativi per ricevere il messaggio. Vennero accese candele, bruciato incenso e posti fiori e vino sull'altare magico. Hubbard lo scriba indossava una tunica bianca con cappuccio e reggeva una lampada; Parsons, il sommo sacerdote, aveva una tunica nera e reggeva coppa e stiletto. Venne acceso un registratore che, su suggerimento di Hubbard, diffondeva in sottofondo "L'Isola della Morte" di Rachmaninoff.

Alle otto Hubbard iniziò ad intonare il suo messaggio dal mondo astrale: «Ecco i preparativi. Tessuto verde dorato, cibo per la Bestia su un piatto nascosto dietro l'altare. Verrà svelato solo dopo che le porte saranno state imbullonate. Trasgressione è morte. Retro dell'altare maggiore. Preparare istantaneamente. Accendere la prima fiamma alle 22,00 del 2 marzo 1946. L'anno di Babalon è 4063...».

Dopo pochi minuti Parsons notò che il suo scriba era diventato pallido e sudava copiosamente. Hubbard riposò per qualche istante, poi continuò: «Alle dieci preparare una scatola di oscurità. Ungere con il proprio sangue il vascello che contiene la fiamma. Distruggere sull'altare una cosa di valore. Rimanere in perfetto silenzio e prestare attenzione alla voce della Nostra Signora. Non parlare a nessuno di questo rituale o della sua venuta...

«Mostrare se stessi alla Nostra Signora; dedicarLe musica d'organi, dedicarLe il tuo cuore, dedicarLe la tua mente, dedicarLe la tua anima, perché Lei ti assorbirà, e diverrai la fiamma vivente prima che Lei si incarni...»

Quando Hubbard finì di dettare la donna scarlatta, nuda sotto una tunica cremisi, venne condotta al tempio. «Oh circolo di stelle» declamò il sommo sacerdote, «di cui nostro Padre è fratello minore, prodigio oltre l'immaginazione, anima dello spazio infinito...».

Marjorie Cameron aveva fatto numerose prove sulla reazione che doveva avere. «Ma amarmi è meglio di qualsiasi altra cosa...» decantò. «Metti le ali e risali lo splendore avvolgente che c'è dentro di te. Vieni su di me, a me! Cantami le tue estatiche canzoni d'amore! Bruciami il profumo! Bevi da me, poiché ti amo! Sono la figlia del tramonto, sono lo splendore nudo del voluttuoso cielo notturno...».

Con passione crescente i tre maghi neri intonarono un coro: «Gloria alla Donna Scarlatta, Babalon, la Madre degli Abomini, che cavalca la Bestia, poiché ha versato sangue in ogni angolo del mondo e l'ha mesciuto nella coppa della sua peccaminosa lussuria...»

Lo scriba restò presso l'altare declamando e descrivendo ciò che doveva succedere sul piano astrale, mentre il sommo sacerdote inseriva eccitato la sua "bacchetta magica" nella donna scarlatta, con cui copulò furiosamente.

A mezzanotte la troika profana si ritirò a letto, esausta. Il mattino successivo uno dei pensionanti disturbò Parsons che stava meditando nel tempio - Jack , in un impeto di collera, lanciò sull'uomo una maledizione che, disse, l'avrebbe fatto presto ammalare. Dopo questo episodio Parsons confessò di aver ceduto alla rabbia. Il suo umore non migliorò di certo quando scoprì che la notte precedente, mentre era in tutt'altre faccende affaccendato, il tetto della pensione era andato a fuoco ed era stato parzialmente distrutto. Dedusse cupamente che l'incendio era scoppiato nel preciso momento in cui, nel corso delle messe nere tenute durante la notte, aveva distrutto un'immagine di Pan.

«Quella sera» scrisse Parsons, «lo scriba ed io ci rimettemmo al lavoro». Questa volta sul pavimento del tempio venne steso un lenzuolo bianco macchiato di sangue mestruale, e una stella rossa, tagliata dalla tunica del sommo sacerdote, venne bruciata simbolicamente sull'altare. Mentre Parsons recitava "l'Invocazione della Bacchetta" sul corpo nudo della donna scarlatta, lo scriba intonava in tono monotono: «Abbracciala, coprila di baci. Pensa alle cose indecenti e lascive che potresti fare. Tutto è buono per Babalon. Tutto... sua è la lussuria, tua è la passione. Considerati la Bestia che stupra».

Il terzo e ultimo giorno i rituali iniziarono quattro ore prima dell'alba e si conclusero con una lunga poesia intitolata "La Nascita di Babalon", che magnificava la "santa prostituzione":

La sua bocca è rossa e i suoi seni sono procaci e i suoi fianchi sono pieni di fuoco,
e la sua lussuria è forte, come è forte l'uomo nel calore del suo desiderio,
e il suo darsi è santo come la virtù è oscena sotto il sacro cielo,
devi ridere e amare e seguire la sua danza quando la collera di Dio sarà finita,
e non sognerai più inferno ed odio, nella nascita di Babalon
[18].

Nel "Libro di Babalon" Parsons si diceva convinto che la magia avesse funzionato, e che la sua donna scarlatta avrebbe dato alla luce, di lì a nove mesi, il figlio della luna. «Babalon» scrisse fiducioso, «si è incarnata oggi sulla terra, in attesa dell'ora giusta per manifestarsi» [19].

Ma nel suo "Diario Magico" era meno tranquillo: «negli ultimi tre giorni ho eseguito un'operazione di nascita usando le tavole aeree, la coppa e una figura femminile, invocando adeguatamente la bacchetta che ho poi sigillato nell'altare. La notte scorsa ho compiuto un'operazione di parto simbolico. Ora non posso fare altro che pregare e attendere» [20].

Il 6 marzo Parsons scrisse una lettera al suo Maestro Satanico inglese, informandolo degli importanti eventi avvenuti di recente. «Posso a malapena raccontarti, o decidere che cosa scriverti» iniziò. «Sono vincolato dall'obbligo del più totale segreto. Ho avuto l'esperienza più importante, devastante della mia vita... Credo sia stata la conseguenza del lavoro sul livello IX [la classe di magia sessuale studiata per produrre un essere superiore] con la ragazza che ha raccolto la mia richiesta di elementi fondamentali. Sono entrato in contatto diretto con l'Uno più sacro e Bello, come menzionato nel Libro della Legge. Al momento non posso scrivere il nome. C'era desiderio di incarnazione. Non so ancora quale sarà il veicolo, ma mi arriverà portando un segnale segreto. Devo comportarmi per nove mesi come istruttore e guardiano; poi sarà libero nel mondo. Questo è quanto posso dire ora... » [21].

Crowley, che all'epoca aveva circa 70 anni, era dipendente cronico dall'eroina e prossimo alla morte, fu irritato dalla segretezza del discepolo. Il 19 aprile gli inviò una risposta concisa: «mi hai completamente confuso con i tuoi accenni all'elemento fondamentale... credevo di avere un'immaginazione più morbosa, buona tanto quando quella di chiunque altro, ma non ce l'ho. Non riesco a farmi la più pallida idea di ciò che mi hai voluto dire».

Lo stesso giorno scrisse a Karl Germer, a capo dell'O.T.O. degli Stati Uniti: «Pare che Parsons o Hubbard o qualcuno stia facendo un Figlio della Luna. Mi agito abbastanza quando penso all'idiozia di questi zotici».

Mentre Parsons si inquietava sulla risposta di Crowley, il suo fedele scriba stava affrontando problemi molto più terreni e familiari. Avendo contribuito alla Allied Enterprised con tutti i suoi magri risparmi, aveva disperato bisogno di soldi. Da quando aveva lasciato la Marina non era riuscito a scrivere praticamente nulla, e sua moglie stava rapidamente perdendo la pazienza per le ripetute scuse sui motivi per cui non era in grado di inviare denaro a casa, e contribuire al sostentamento suo e dei bambini.

A quel punto Polly si rendeva conto delle scarse possibilità di salvare il suo matrimonio. Verso la fine della guerra lei e Ron avevano brevemente discusso di un trasferimento in California il giorno in cui lui fosse stato congedato dalla Marina, ma Polly rifiutava di sradicare i bambini. Si immaginava la prospettiva da incubo di cercare di prendersi cura della famiglia trascinandola in condizioni miserande dietro il marito, avanti e indietro da una costa all'altra [22]. Nibs e Katie stavano benissimo a Bremerton, adoravano la scuola ed erano circondati dagli amici e dal calore della famiglia. Polly aveva lasciato la Vetta ed era andata a vivere con i genitori di Ron per essere più vicina alle comodità di Bremerton; era perfettamente soddisfatta di questo cambiamento. Sia Harry Hubbard, che era andato in pensione e aveva trovato lavoro come dirigente alla Fiera di Contea di Kitsap, che sua moglie amavano avere intorno i nipotini. Ma anche se era felice di vivere con i suoceri, Polly aveva comunque bisogno di soldi per nutrire e vestire se stessa e i bambini e, non senza ragione, si aspettava che fosse il marito a provvedere. I problemi di Ron non erano tanto l'essere al verde (nulla di insolito), quanto l'aver toccato il fondo con i residenti di South Orange Grove Avenue, numero 1003: aveva ormai chiesto soldi a chiunque fosse disposto a prestarglieli.

A febbraio l'Amministrazione dei Veterani gli aveva concesso una pensione di 11,50$ al mese, sulla base di un'invalidità del 10% provocata dall'ulcera. Ron pensava che questa misera somma fosse assolutamente insufficiente; il 18 marzo, due settimane dopo aver assolto ai compiti di scriba di magia nera, presentò appello. Esibì una nuova drammatica invalidità che per qualche motivo aveva dimenticato di citare nella richiesta originale: «Ho perso tra il 60 e l'80% della vista» scriveva sulla sua caratteristica carta da lettere intestata, «e considerando la mia professione di scrittore, la mia attuale incapacità a leggere o usare gli occhi influisce seriamente sul mio reddito. Non posso lavorare a lungo, né in condizioni anche minimamente avverse. Attualmente le mie entrate, unicamente a seguito dei danni riportati in servizio, sono pari a zero. Sareste così cortesi da consigliarmi come ottenere una pensione più cospicua?» [23].

Dopo gli anni in Marina, Ron conosceva la lentezza con cui si muovevano gli ingranaggi della burocrazia, e il suo bisogno di denaro era urgente. La soluzione fu convincere Parsons che era giunto il momento di attivare la Allied Enterprises. Verso la fine di aprile Ron e Sara [che veniva chiamata Betty soltanto a South Orange Grove] partirono per la Florida con 10.000 $ ritirati dal conto che la Allied Enterprises aveva alla Pasadena First Trust and Savings Bank. Parsons approvò il prelievo per l'acquisto societario del primo yacht; era inteso che Ron e Sara sarebbero tornati in California in barca o via terra - l'opzione che si sarebbe dimostrata più conveniente - e che l'imbarcazione sarebbe stata rivenduta.

Sembrava un accordo d'affari perfettamente semplice e sensato, anche se forse Parsons non sapeva che il 1 aprile Ron aveva scritto al Capo del Personale della Marina per richiedere l'autorizzazione a lasciare gli Stati Uniti e recarsi in Sud America e in Cina [24]. Comunque non passò molto prima che Parsons iniziasse a preoccuparsi: per settimane Ron e Sara non diedero notizie. Con crescente frustrazione si rese conto che i due avevano preso il volo con i suoi 10.000$, e non aveva idea di dove potessero essere. Confessò le sue preoccupazioni a Louis Culling, un altro membro della loggia O.T.O., giurando che si sarebbe ripreso i suoi soldi e avrebbe sciolto la società.

Il giorno seguente Ron chiamò dalla Florida, a carico. Al momento della telefonata Culling era a South Orange Grove, e scoprì con sorpresa che Parsons era completamente dominato da Hubbard. Dopo quanto gli aveva detto il giorno prima, si aspettava quanto meno una certa freddezza nei confronti del capriccioso socio. Ma Parsons non fece cenno al suo malumore, non si lamentò per essere stato tagliato fuori e non disse nulla sullo scioglimento della società. Iniziò ben presto a ridere felice come se non avesse un pensiero al mondo, e concluse la telefonata dicendo «spero che saremo sempre soci, Ron».

Molto turbato, Culling si prese la briga di fare qualche indagine e il 12 maggio scrisse a Karl Germer: «Come forse già saprai, Fratello John ha firmato un accordo societario con questo Ron e con Betty, e tutto il denaro che guadagneranno in questa vita verrà equamente diviso tra i tre. Per quanto sono riuscito a scoprire, Fratello John vi ha messo tutti i suoi soldi... Intanto Ron e Betty si sono comprati una barca a Miami per circa 10.000$ e conducono una vita da nababbi, mentre Fratello John è al verde, e intendo proprio al verde. Sembra che fin dall'inizio i due non abbiano mai avuto intenzione di portare questa barca in California per rivenderla, come hanno raccontato a John, ma che volessero piuttosto spassarsela sulla costa orientale...» [25].

Germer naturalmente informò Crowley, che il 22 maggio rispose con un cablogramma: «sospetto Ron grosso imbroglione. Jack evidentemente troppo debole. Chiara vittima di truffatori a caccia di preda». In una lettera di sette giorni più tardi Crowley scrisse: «secondo le informazioni ricevute dal nostro fratello in California, mi sembra che Parsons abbia avuto un'illuminazione in cui ha perso ogni indipendenza personale. Dai racconti del fratello, ha regalato via fidanzata e soldi. È chiaro che si tratta della solita truffa» [26].

Mentre Crowley e i compagni dell'O.T.O. avevano già capito che Fratello Parsons era stato imbrogliato, dal canto suo Fratello Parsons stava lentamente giungendo alla medesima conclusione e, alla fine di giugno, fece le valige e prese un treno per l'Est, deciso a rintracciare gli amanti vagabondi e riprendersi i suoi soldi.

All'arrivo a Miami Parson scoprì, con immenso stupore, che la Allied Enterprises aveva già acquistato tre imbarcazioni - due schooner ausiliari, l'Harpoon e il Blue Water II, e uno yacht, il Diane. Sembrava che per l'acquisto degli schooner Ron avesse acceso ipoteche per oltre 12.000$.

Parsons riuscì a localizzare l'Harpoon al Howard Bond's Yacht Harbor sulla County Causeway, ma non c'era traccia di Ron o Sara. Il Blue Water venne trovato ai moli dell'American Ship Building Company sul fiume Miami; ma anche in questo caso a bordo non c'era nessuno.

Qualche sera dopo Parsons ricevette una telefonata dal porto. L'Harpoon, gli dissero, aveva issato le vele quel pomeriggio alle cinque, Ron e Sara erano a bordo ed evidentemente intendevano darsi alla fuga. Nel suo hotel di Miami Parsons indossò i paramenti e con la sua bacchetta magica tracciò un circolo sul pavimento. Alle otto saltò dentro l'anello recitando il "Rito della Cacciata dal Pentagramma", preliminare a tutti i riti magici, seguito dall'invocazione di Bartzabel, spirito di Marte, di cui stava cercando l'aiuto per fermare i soci in fuga. In una lettera in cui descrisse a Crowley quanto aveva fatto, riferì di essere riuscito ad ottenere un risultato altamente soddisfacente: «contemporaneamente, per quanto sono riuscito ad accertare, appena al largo l'imbarcazione è rimasta vittima di una bufera che ha strappato le vele e costretto Ron a tornare al porto, dove ho preso in custodia la barca» [27].

Il 1 luglio il mago cercò di rifarsi con mezzi più convenzionali: presentò denuncia al Tribunale della Contea di Dade accusando Ron e Sara di aver violato i termini della società, di averne dissipato il patrimonio e cercato di scappare [28]. Venne designato un curatore fallimentare per occuparsi dello scioglimento della Allied Enterprises, ed emesso un ordine restrittivo contro gli imputati per impedire che lasciassero Miami, o avessero accesso ad altri beni della società.

«Eccomi qui a Miami, all'inseguimento dei figli della mia follia» scrisse malinconicamente Parsons a Crowley il 5 luglio. «Li ho incastrati con cura. Non possono muoversi senza finire in prigione. Tuttavia, gran parte del denaro è stato dissipato. Se sono fortunato riuscirò a recuperare 3.000 o 5.000$».

L'11 luglio i tre soci firmarono un accordo, stilato dal legale di Parsons, con cui scioglievano la società. Ron e Sara consegnarono il Blue Water e il Diane e accettarono di pagare metà dei costi legali sostenuti da Parsons. Da parte sua, questi permise ai due di tenersi l'Harpoon in cambio di una cambiale da 2.900$ che copriva i suoi interessi nello schooner. Jack Parsons tornò a Pasadena convinto, date le circostanze, di aver fatto il miglior accordo possibile, e non troppo afflitto per la perdita della sua ex amante e del suo ex migliore amico. Non li avrebbe mai più rivisti.

A Miami Ron e Sara tornarono al solito stato di miseria, dopo essersi brevemente dati alla bella vita a spese della Allied Enterprises. Il loro problema più immediato e impellente era trovare il modo di pagare l'ipoteca da 4.600 $ ancora pendente sull'Harpoon. Ron, che non aveva mai permesso che le faccende finanziarie lo turbassero più di tanto, si aggrappò alla convinzione che alla fine sarebbe riuscito a strappare una pensione più alta all'Amministrazione dei Veterani. Il 4 luglio, Giorno dell'Indipendenza, trascorse gran parte della giornata festiva componendo un altro commovente appello per ottenere più soldi, presentando un'ulteriore invalidità mai menzionata fino a quel momento, una «infezione ossea cronica e inabilitante».

Sul modulo di richiesta dipinse il quadro straziante di un reduce che combatteva coraggiosamente contro invalidità che, secondo le sue parole, arrivavano al 100%. La sua iniziale ulcera duodenale si era misteriosamente moltiplicata; le sue «ulcere», sottolineava, lo avevano costretto ad abbandonare la vecchia professione di «marinaio ed esploratore» e impedivano il lavoro di scrittore. «Non posso fare nulla che coinvolga il sistema nervoso senza cadere pericolosamente ammalato». Per quanto riguarda la vista, adesso aveva difficoltà a leggere per più di tre o quattro minuti senza soffrire di forti emicranie, rendendogli praticamente impossibile fare ricerche. Faceva notare che i suoi problemi erano iniziati dopo «la prolungata esposizione alla luce tropicale del Pacifico». Inoltre si ritrovava azzoppato in seguito ad una infezione ossea all'anca destra, contratta alla Princeton University a causa «del passaggio improvviso dal clima tropicale a quello umido e gelato di Princeton». Non riusciva a camminare senza provare dolori atroci.

«La mia capacità di guadagnare è scesa a zero, a causa dei danni subiti in servizio» concludeva. «Prima della guerra guadagnavo 1.000 $ al mese come scrittore. Ora non posso più svolgere quella professione ed ogni tentativo di trovare un'altra occupazione è fallito a causa dei miei problemi fisici».

A sostegno del suo caso Hubbard aveva convinto Sara a scrivere all'Amministrazione dei Veterani presentandosi come una vecchia amica che forniva un racconto a conferma del rapido deterioramento della sua salute. Sulla lettera mise l'indirizzo dei genitori a Pasadena.

«Conosco Lafayette Ronald Hubbard da molti anni» iniziava con tono funesto e menzognero, «e desidero testimoniare sulle condizioni della sua salute, che ho osservato da quando è stato congedato dalla Marina.

«Prima della guerra era una persona estremamente energica con salute e spirito eccellenti... Da quando è tornato, lo scorso dicembre, è completamente cambiato. Non riesce a leggere per i problemi agli occhi che lo fanno molto soffrire. È azzoppato, e non può fare escursioni... ha cercato di fare tre diversi mestieri ma ogni volta ha dovuto smettere per i crescenti problemi di stomaco. Sembra aver bisogno di moltissimo riposo...

«Non so che cosa potrà fare per guadagnarsi da vivere una volta che avrà esaurito i suoi magri risparmi, perché nella sua condizione non vedo miglioramenti tali da permettergli di tornare agli standard precedenti. La sua salute già malferma sta sensibilmente peggiorando a causa delle preoccupazioni economiche...»[29].

In realtà una soluzione a breve termine alle preoccupazioni finanziarie era prontamente e ovviamente a portata di mano: l'Harpoon. Di fronte all'impossibilità di pagare l'ipoteca, Ron decise di vendere la barca nella speranza di liberarsi dei debiti più pressanti. Di nuovo, e almeno temporaneamente, solvibile chiese a Sara di sposarlo. Lei accettò senza esitare. All'inizio di agosto i due amanti lasciarono la Florida e presero un treno per Washington, DC. Il 10 agosto 1946 la ventunenne Sara Northrup e L. Ron Hubbard contrassero matrimonio con una semplice cerimonia a Chestertown, Maryland.

Per una strana coincidenza Chestertown era a sole trenta miglia da Elkton, dove nel 1933 L. Ron Hubbard aveva impalmato Polly Grubb. Sara non sapeva nulla di Polly, e non aveva idea che il marito fosse già stato sposato. Non sapeva nemmeno che non aveva mai divorziato.

Parimenti, a Bremerton Polly non era ancora venuta a sapere che il marito fosse bigamo.

Jack Parsons, di nuovo a South Orange Grove a Pasadena, vendette la vecchia villa e si trasferì nella rimessa assieme a Marjorie Cameron, la sua donna scarlatta, che poi sposò. Fu un sodalizio tragicamente breve. Il pomeriggio del 20 giugno 1952 Parsons era al lavoro nel garage della rimessa, che aveva trasformato in laboratorio. Otto minuti dopo le cinque ci fu una tremenda esplosione. Le pesanti porte della stalla vennero divelte, le pareti si sbriciolarono e nel pavimento di legno si aprì una voragine. Quando la polvere si posò, tra le macerie fu rinvenuto un cadavere parzialmente smembrato, ancora sanguinante.

Ma altro orrore doveva seguire. La polizia rintracciò la signora Ruth Virginia Parsons, madre di Jack, a casa di un'amica invalida a West Glenarm Street. Informata dell'incidente che le aveva ucciso il figlio, la signora Parsons tornò nella stanza dove l'amica sedeva su una sedia a rotelle. Sedette a sua volta su una poltrona, svitò un flacone di sonniferi e, sotto gli occhi dell'amica impotente e sgomenta, ingoiò velocemente l'intero contenuto. Incapace di muoversi l'amica invalida assistette con orrore alla lenta morte della donna [30].

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L'inchiesta scoprì che l'esplosione era stata causata dall'accidentale rovesciamento di una fiala di nitroglicerina. Dato però che l'interesse di Parsons per l'occulto era noto, si sparsero le inevitabili voci di suicidio se non addirittura di omicidio; nessuno dei suoi amici riusciva a credere che un uomo di tale esperienza nel maneggiare esplosivi potesse avere accidentalmente rovesciato una fiala di nitroglicerina.

Qualsiasi sia la verità, nessun praticante di magia nera avrebbe potuto desiderare di lasciare il mondo in modo più oscuro.

 

Note:

1. Richiesta di L. R. Hubbard N. 7017422, Archivi dell'Amministrazione dei Veterani.

2. Alva Rogers, Darkhouse, 1962.

3. John Symonds, The Great Beast, 1971.

4. Lettera di Sprague de Camp a Symonds, 5 agosto 1952.

5. Intervista con Nelson Himmel, Los Angeles, 14 agosto 1986.

6. Lettera all'autore di Jack Williamson, 1 novembre 1986.

7. Rogers, op. cit..

8. Rogers, ibid.

9. Intervista con Himmel.

10. Kennneth Grant, The Magical Revival, 1972.

11. Intervista con Himmel.

12. Symonds, op. cit.

13. Rogers, op. cit.

14. Dossier di Parsons, Archivi O.T.O., New York.

15. Aleister Crowley, The Book of the Law.

16. Grant, op. cit.

17. Parsons contro Hubbard & Northrup, Caso N. 101634, Tribunale Distrettuale, Contea di Dade, Florida.

18. Book of Babalon, archivi O.T.O., New York.

19. ibid.

20. John Parsons, 'Magical Record', archivi O.T.O., New York

21. Symonds, op. cit.

22. Lettera all'autore dalla Sig.ra Catherine Gillespie, novembre 1986

23. Dossier Hubbard, archivi dell'Amministrazione dei Veterani.

24. Dossier della Marina di L. Ron Hubbard.

25. Archivi O.T.O., New York.

26. Ibid.

27. Grant, op. cit.

28. Parsons contro Hubbard & Northrup

29. Dossier Hubbard, archivi dell'Amministrazione dei Veterani.

30. Pasadena Star News, 21 giugno 1952 e 5 luglio 1952.

 
 
 
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