Il diario di guerra della drammaturga serba più dura contro il regime, ma che non ha voluto lasciare la sua città. Di Biljana Srbljanovic. Ogni giorno sul quotidiano La Repubblica, dal 28 Aprile 1999. Ripreso da Allarme Scientology, pagine a cura di Martini. © Der Spiegel - La Repubblica.
BELGRADO (25 MAGGIO)- La mia antenna televisiva comincia a non obbedire più. Gli unici canali che si possono
ricevere sono quelli che in queste ultime settimane ho evitato di guardare, con un certo successo. Ho deciso di smettere di guardare
uno di questi canali da quando, qualche settimana fa, ha trasmesso un servizio sul sindaco e la sua corte che distribuivano regali ai
bambini belgradesi in occasione di una festa religiosa. I dirigenti di quella rete devono aver pensato che fosse una cosa simpatica
trasmettere il filmato dei bambini che lottavano per le saponette pensando che fossero gomme da masticare e poi ostinatamente se le
mettevano in bocca, mentre il sindaco e i suoi cercavano di fargliele sputare. Per me era il segno della disperazione e della totale
povertà umana di un paese i cui bambini non hanno mai visto in vita loro o le gomme per masticare, oppure il sapone, o tutte e
due le cose.
C'è un'altra rete che per tutta la notte trasmette solo film, per "ragioni tecniche", dicono loro. La
verità è che, dopo le vittime del bombardamento alla sede della tivù nazionale, nessuno è così
matto da lavorare durante la notte nei media di regime. Si dice che esiste un uomo che viene pagato benissimo perché, quando
durante la notte finisce un film, deve correre dentro il palazzo della tivù, mettere la cassetta con un altro film, premere
il "play" e subito scappare fuori, più veloce che può.
Una volta sono incappata nel telegiornale di questa
rete televisiva. L'annunciatrice era vestita come per una festa notturna, anche se era giorno pieno, e leggeva per noi le notizie con una
particolare serietà, facendo pause drammatiche. Nel bel mezzo del suo resoconto, tutti, compreso lei, abbiamo sentito l'allarme
antiaereo. In quel momento l'annunciatrice ha gettato via il suo dignitoso atteggiamento da difensore dei diritti serbi di fronte alla falsa
informazione e ha cominciato a leggere più velocemente, mangiandosi sillabe e anche parole intere. Quando è arrivata alle
previsioni del tempo, non si capiva più se sarebbe stato tempo bello oppure brutto. Lei si è scusata, dicendo con
dignità: "Scusate, però io mi devo sbrigare. Ho tanta paura!", ed è sparita dallo schermo. Dopo
questo episodio non è stata licenziata, al contrario: è rimasta al suo posto perché i suoi editori sanno benissimo
che non hanno troppa scelta. Ogni giorno c'è sempre meno gente che vuole rischiare la propria vita per le bugie del regime.
Tutte queste reti tv non si fermano mai. Continuano a trasmettere i loro programmi, alcuni anche dalle camere degli alberghi con i letti
matrimoniali, dagli alberghi scadenti a una sola stella, quelli in cui durante le guerre in Bosnia e in Croazia venivano sistemati i profughi.
E i profughi qui non hanno mai goduto di un trattamento particolare, dal che potete immaginare di che razza di interni si tratti.
Le
altre reti televisive hanno deciso di commercializzare le notizie belliche. Gli spazi per le pubblicità sono riempiti con i messaggi
sulla "vendita di biglietti aerei per tutte le destinazioni del mondo", oppure con consigli su "come ottenere i visti per
paesi stranieri". E tutto ciò viene inserito in mezzo alle due o tre notizie circa l'indistruttibile morale dei nostri cittadini che
rimangono qui e che con stoicismo sopportano tutto, esprimendo in questo modo il proprio sostegno per l'adorato presidente.
Il massimo del cinismo, però, lo abbiamo visto oggi. Una famosa stella della tivù è comparsa in una nuova
pubblicità bellica. La pubblicità promuove un nuovo prodotto che si chiama "Amigo" che - dicono -
rappresenti l'ultimo grido della tecnica. In realtà, si tratta di un efficientissimo fornello a gas, una cosa davvero indispensabile
in questi giorni senza corrente elettrica. E dov'è il cinismo? Nello slogan: "Un oggetto ideale per le scampagnate e le gite
fuori città!". Nessuno li ha informati che non si fanno scampagnate ormai da due mesi, che in mezzo alla natura ci sta solo
l'esercito, e che da giorni non c'è più la corrente elettrica nelle città, dove "Amigo" potrebbe essere
il tuo amico più prezioso.
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