Il coraggio di andarsene

Perché a volte lasciare Scientology è così difficile

Di Bryce (ex staff italiano), settembre 2004
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Il coraggio di andarsene

Dopo molti anni in Scientology, in particolare come staff, forse la cosa più difficile da fare è proprio andarsene.

Inizialmente Scientology è bella, affascinante, entusiasmante, ti dà uno "scopo" e ti fa sentire più sicuro di te e delle tue capacità. L'ambiente è caldo e stimolante. E la materia è anche, perché no, divertente.

Lentamente, troppo lentamente perché uno se ne renda conto, inizia però a chiederti sempre di più e a darti sempre di meno.

Le vittorie ci sono, sono quelle che ci tengono "a bordo", ma non sono più "forti" o "importanti" come una volta; ma il tempo di permanenza in org, l'impegno richiesto per le sue varie attività e le richieste economiche aumentano.

Lo sforzo, in termini finanziari e di rinuncia per il pubblico, ed in termini di tempo, umiliazioni e mancanza di denaro per lo staff, inizia a gravare parecchio.

Ed è in questo momento che la maggior parte delle persone inizia a nutrire dubbi, a desiderare di mollare tutto e di andarsene. Ma spesso non lo fa.

Perché? E' questa la domanda che assilla i genitori affranti, i parenti o gli amici che vedono l'affiliato a Scientology dedicare sempre più tempo ed energie a quello strano gruppo, mentre è evidente che la sua vita non è poi così bella e soddisfacente come lui vorrebbe credere o far credere...

Pensando alla mia esperienza personale, parlando con alcuni ex, ed anche con persone attualmente sulle linee, mi sono fatto una vaga idea di quello che accade ad una persona che, dopo un determinato tempo in Scientology (diciamo ad esempio 3/4 anni), voglia andarsene e mollare tutto.

La struttura stessa di Scientology è stata creata ad arte dal suo fondatore per evitare (o quantomeno limitare al massimo) le defezioni.

Io voglio andarmene. Sono stufo di continuare a fare Scientology. Certo, ho avuto delle vittorie, altrimenti ora non sarei qua, ma mi pesa troppo continuare su questa strada. Non posso continuare a prendere 30 euro la settimana per 10 ore al giorno di lavoro, non posso passare OGNI sera in org, vorrei anche fare altro...

Non ne posso più di continue richieste economiche, di continue promesse che quasi mai si avverano, di vedere che le cose rimangono immutate con il trascorrere degli anni, cambiano solo le parole...

Mentre il pensiero si fa strada nella nostra mente, ecco arrivare le prime barriere:

  1. In realtà ho degli overt.
  2. Ho delle parole malcomprese, ecco perché non voglio andare in classe.
  3. Sono in una condizione di dubbio, forse dovrei risalirla...
  4. Forse ho qualcosa da riparare in auditing...
  5. Perché tutti gli altri sembrano non avere i miei stessi problemi? Forse c'è qualcosa di sbagliato in ME...

E se uno dovesse riuscire a superare queste barriere, dovrebbe ancora fare i conti con la più grande di tutte: "come mi considereranno gli altri se me ne vado?" Tutte quelle persone che con il passare degli anni sono diventati i miei soli amici o quasi, con cui ho diviso tanti obiettivi e sforzi?

Questa è, solitamente, la domanda senza risposta che fa cambiare idea ai più dubbiosi.

Tutti noi sappiamo che, una volta spariti (in particolare lo staff), sul tabellone degli annunci per lo staff o per il pubblico verrà affisso un foglio (solitamente giallo) con il nostro nome, cognome e con tutti i "crimini terribili" che abbiamo commesso.

Molti di noi, nel loro passato in Scientology, guardando questi fogli avranno commentato: "Che fuori etica!" oppure "Lo sapevo che quello lì...", o "Ma guarda che essere degradato". I fogli vengono messi apposta, mostrano alle persone che chi se ne va viene punito, e viene punito negandogli Scientology e "sputtanandolo" pubblicamente, in barba alla legge sulla privacy.

Noi stessi abbiamo considerato i fuoriusciti delle cattive persone, ed ora che è il nostro turno di uscire... questa stessa considerazione ci blocca.

Un'altra barriera è il fatto che abbiamo continuato a fare Scientology per anni. Ci abbiamo creduto, abbiamo litigato con amici e parenti dubbiosi, quando addirittura non abbiamo drasticamente tagliato i ponti con loro, ed ora... Vogliamo uscire? Sarebbe un po' come dare contro a noi stessi. A nessuno piace dover ammettere di aver preso una cantonata. E la cantonata fa tanto più male quanto più ci siamo esposti pubblicamente per diffondere o difendere il nostro gruppo. E Scientology, attraverso le sue diverse attività nei campi più svariati, quasi ti obbliga a prendere impegni pubblici, sia nei confronti dei tuoi compagni che della comunità in generale.

E' in questo caso che viene in aiuto Internet con siti come "Allarme Scientology" o con questo newsgroup... (oppure clicca qui). Per chi non ha avuto Internet è stata più dura, ma da quando esiste Scientology esistono i blow e i fuoriusciti ... e anche senza Internet!

Oggi è solo un po' più facile. Basta guardare su Internet ed ecco che la persona in preda al dubbio trova l'aiuto necessario a finalizzare la sua decisione. Capisce di non essere l'unica persona ad avere visto cose che non vanno, realizza che non è il solo ad avere grandi problemi che si ingigantirebbero continuando sulla strada della "libertà totale". E questo, in qualche modo, gli dà il coraggio.

Non credo che un sito come "Allarme Scientology" o le esperienze che noi raccontiamo qui possano fare "aprire gli occhi" ad uno scientologist che crede in ciò che sta facendo e ne è felice. Servono invece ad infondere coraggio a chi ha dei dubbi, ma non riesce ad andarsene... oltreché informare parenti ed amici su che cosa sia realmente lo "strano gruppo" del nostro congiunto, e su COSA egli stia realmente facendo.

Ma pur con tutte le informazioni a disposizione, pur capendo che non si è i primi né gli ultimi, per andarsene ci vuole coraggio, e non è sempre facile. Alle spalle di solito si lasciano amici, esperienze, ricordi e, in particolare, anni. Anni presi e buttati nel dimenticatoio, spesi in qualcosa che, alla fin fine, si è rivelato essere nulla di più che un imbroglio o, nelle migliore delle ipotesi, molto fumo e niente arrosto.

E davanti cosa abbiamo? Davanti l'incertezza, la disoccupazione per molti staff, ormai troppo vecchi per rifarsi un qualsiasi curriculum decente. Giovani Sea Org Member, entrati in Scientology da ragazzini ed ora usciti a 30 anni con la terza media...

Ci vuole coraggio.

Scientology, nel corso degli anni, entra vigorosamente a far parte della tua vita. Nulla è più importante di invertire la spirale discendente del pianeta. TUTTO si può e si deve sacrificare sull'altare del proprio progresso spirituale per uscire dalla trappola che continua a ripetersi, vita dopo vita. Secondo Scientology infatti la nostra vita non è altro che una trappola. Noi, in quanto esseri spirituali, siamo intrappolati in questo corpo e, quando esso morirà, saremo intrappolati nel prossimo corpo.

Capirete che, per quanto belle siano, le esperienze della vita che stiamo vivendo sono già state provate in altre vite... è una cosa che va avanti all'infinito.

Quando Scientology riesce a convincerti di questo il gioco è fatto. Nulla della tua vita diventa importante: amici, ferie, svaghi, interessi. Scientology diventa il perno sul quale ruota la tua vita.

E quando decidi di uscire... non ti resta nulla.

Quando sono uscito, così come molti altri, mi sono sentito svuotato e stanco. Smarrito. Non avevo più nulla: non avevo amici, non avevo un lavoro, non avevo una casa. Tutto ciò che ero era "Scientology", o era in Scientology.

Ma, in seguito, arrivano le cose positive.

La libertà, le piccole cose di tutti i giorni, la libertà di guadagnare e spendere i soldi come ci pare.

Lo stare fuori fino a tardi... il ritrovare vecchi amici (gli amici veri non li perderete mai, anche se in un primo tempo li avevate allontanati), l'andare in vacanza, il visitare posti nuovi e meravigliosi proprio perché nuovi... il piacere delle piccole cose.

La gioia di starsene seduti a leggere un libro e non avere altro da fare che leggere un libro... La libertà di avere una propria opinione.

Ci vuole coraggio ad uscire, ma ne vale la pena... e nulla ha più valore.

Auguro a tutti coloro che sono dentro, di trovare questo coraggio e venire a gustarsi la vita...
Perché... E' bello essere fuori.

Bryce



Road to be a wog
Da un intervento sul newsgroup free.it.religioni.scientology

Dedico questo post a qualcuno che mi ha scritto qualche giorno fa, una mail che mi ha ricompensato abbondantemente del tempo che dedico a dare qualche consiglio in qualche mail, ma non solo a lui. Lo dedico a tutti coloro che lavorano nelle org di Scientology con la speranza che continuino a leggere il newsgroup o inizino a leggerlo, anche forse per caso.

Quando si lavora in una org si è talmente presi dalle statistiche, dalle richieste di produzione, dalle proprie condizioni di etica e dalla mancanza di denaro per affitto o cibo che si perdono lentamente di vista le cose che succedono nel mondo, a cominciare da quello intorno a noi.

Di rado gli staff si radunano a parlare di coloro che non ci sono più, domandandosi cosa stiano facendo o come se la stiano cavando nel mondo "là fuori" e, se lo fanno, evitano di parlare di coloro che magari sono stati dichiarati soppressivi o delle persone del pubblico che, anche dopo anni, hanno mollato tutto in malo modo fornendo spiegazioni non del tutto convincenti e non sempre pacate e tranquille.

Nel mondo "qui fuori" va tutto relativamente bene. Non è stato facile trovare un lavoro proveniendo da molti anni da staff, anni che sul curriculum contano meno di zero creando un imbarazzante buco.

Ho imparato molto in fretta a non citare affatto i miei trascorsi in Scientology nei miei curriculum perchè ho scoperto, a mie spese, che Scientology non è vista affatto bene nel mondo del lavoro, al di là di tutte le cose positive che ci vengono raccontate quando siamo staff.

Anzi, direi che la maggioranza delle persone "wog" non ha una bella opinione di Scientology, oppure ignora cosa sia, ma il nome comunque ricorda loro qualcosa di negativo.

Ad ogni modo il lavoro, a volerlo cercare, si trova sempre o quasi, indipendentemente dall'età che avete quando uscite da Scientology. All'inizio saranno lavoretti part-time, durante i quali avrete il tempo di fare corsi di riqualificazione professionale che spesso vengono proposti dai comuni o dalle pronvince, magari saranno lavori manuali, a volte saranno faticosi, ma mai opprimenti come i nostri lavori nelle org.

Noi, che siamo abituati a fare salire le statistiche con una pressione indicibile, scopriremo che le persone con le quali lavoreremo non ci mettereanno alcuna pressione e se non si finisce tutto il lavoro entro il termine beh, pazienza, c'è il giorno dopo o la settimana dopo. Se stiamo male ma riusciamo ad appannare lo specchio con il fiato ce ne stiamo a casa lo stesso e chiamiamo il medico che ci darà delle medicine che fanno guarire molto più in fretta delle vitamine e non fanno così male come ci veniva raccontato.

Con il tempo, impegno ed un pizzico di fortuna, troveremo anche un lavoro a tempo determinato, inizieremo a mettere i soldi da parte, non avremo spese particolari oltre a mangiare/affitto/macchina e quindi il nostro conto in banca crescerà, magari molto lentamente ma crescerà. Avremo le ferie pagate e, a luglio o agosto, potremmo andare in ferie senza bisogno di fare csw o cercare il nostro sostituto.

A proposito di macchina: troveremo anche il tempo per prendere la patente, fare qualche guida, iniziare ad avere la nostra libertà di movimento senza essere legati a nessuno e senza dovere aspettare che qualcuno "finisca il ciclo" per tornare a casa. Inizieremo anche a mangiare meglio rispetto a prima ed avremo a disposizione una strana cosa della quale ci eravamo dimenticati: tempo libero.

Il tempo libero è una cosa che mi ha dato qualche problema subito dopo la mia uscita dallo staff. Non ero molto abituato ad avere tanto tempo a dispozione per oziare, leggere un libro o fare quello che piaceva a me, quindi ho dovuto riappropriarmi dei miei tempi e riscoprire le cose che mi piacevano fare prima di entrare in Scientology.

Questa è forse la parte migliore di tutte: riappropriarsi dei propri interessi... un po' come iniziare a riappropriarsi della propria vita e scoprire (non senza un senso di oppressione) quanto Scientology ci aveva tolto.
A questo punto inizia la rabbia... In gran parte rivolta verso Hubbard e Scientology tutta, ma in realtà è verso di noi che non siamo stati abbastanza abili, furbi, intelligenti, sinceri con noi stessi, da capire come stavano le cose e non abbiamo avuto la forza di volontà o il coraggio andarcene prima.

Inizieremo ad incuriosirci sul mondo che ci circonda, su cosa è successo in questi ultimi anni. Scopriremo, avendo le informazioni da giornali e televisioni giuste, o magari raccogliendole su internet che, nonostante tutto, il mondo non sta precipitando in una terribile spirale discendente e verso l'auto-distruzione, cosa che potrebbe lasciarci un po' interdetti. Un'altra cosa che ci potrebbe stupire è che gli psichiatri fanno solo gli psichiatri e non sono le entità occulte dietro ogni male anzi, probabilmente non ci avremo mai più a che fare in tutta la nostra vita.

Potremo riallacciare i rapporti con la nostra famiglia. Questa è una parte che ci darà molto da pensare e ci farà provare emozioni forti. Coloro che erano antagonisti a Scientology, coloro che avevamo cercato di maneggiare mille volte, coloro che ci avevano criticato pesantemente ed anche offeso e che noi per tutta risposta avevamo depennato dalla nostra vita, ci aiuteranno. Ci aiuteranno moralmente, ci aiuteranno anche economicamente all'inizio, per poi farci camminare con le nostre gambe.

E se non saranno i parenti, se non avremo nessuno allora saranno gli amici, amici dei quali ci eravamo dimenticati ma dai quali non siamo mai stati dimenticati. Sempre pronti a tendere una mano per afferare la nostra e, cosa incredibile, senza chiedere o volere nulla in cambio, neanche un grazie.

Una volta che saremo sistemati, più o meno bene, verrà il momento in cui ci renderemo conto di essere ancora indottrinati. Se uno si ammala è PTS, se sbadiglio mentre leggo ho una parola malcompresa, non devo mostrare pietà perchè è molto basso sulla scala del tono... questi e molti altri insegnamenti, ormai inculcati nella nostra mente, ci daranno non pochi problemi nel nostro rapporto con le altre persone e nella nostra vita. Il ciclo di comm in particolare è stata una delle cose più ostiche e che mi ha creato non pochi problemi nelle mie relazioni con gli altri.

Lentamente, con gli anni, anche queste cose spariranno. Per quanto mi riguarda tutt'ora, raramente, sento che qualcosa mi influenza e condiziona certi miei modi di pensare e di agire in una certa misura... ma almeno ora, a distanza di anni, me ne rendo conto ed agisco di conseguenza.

Lavorando su voi stessi, vivendo appieno la vita, troverete piacere più di altri nelle piccole libertà del dopo Scientology: un giovedì mattina senza patemi d'animo, un week-end da trascorrere in piena libertà con la vostra famiglia o con gli amici, criticare placidamente un libro o un film e sbadigliare sonoramente ad una conferenza perchè è noiosa e non perchè avete parole mal comprese.

Infine potreste scoprire anche voi che la strada per la libertà totale può essere percorsa anche in senso opposto e, lentamente, tornerete ad essere un perfetto wog: pieno di vita e spudoratamente felice.

Bryce



Il contratto da staff di Scientology
Da un intervento sul newsgroup free.it.religioni.scientology

Tra le mail che ricevo parecchie riguardano i "contratti" che firmano gli staff che entrano in Scientology.

Il "contratto", a prescindere dal modo in cui viene stampato (da una brutta fotocopia ad una copia in carta patinata), altro non è che una domanda di collaborazione contenente lo statuto della chiesa di Scientology che il neo-associato dichiara di avere compreso e condiviso.

Eppure, nonostante questo, viene chiamato "contratto" e non domanda di collaborazione. Le persone però non vengono associate ma "reclutate", un linguaggio più appropriato ad un esercito che ad una Chiesa e questi termini creano parecchia confusione nei nuovi affiliati.

Per aggiungere confusione alla confusione, il "contratto" viene diviso in due categorie: cinque anni o due anni e mezzo.

Viene solitamente chiesto al nuovo socio: vuoi fare un contratto di cinque anni o due anni e mezzo?

In alcune sedi viene spiegato che si tratta di una semplice domanda di collaborazione, eppure quel riferimento ai cinque anni o due anni e mezzo (indispensabile per le statistiche di HCO - l'ufficio preposto al "reclutamento") lascia sempre molto perplessi i nuovi arrivati. Una volta firmata la domanda di collaborazione (che tra gli staff dell'org viene comunque chiamato contratto, anche davanti ai nuovi arrivati) la domanda viene inserita in una cartellina ed il nuovo staff non ne ottiene alcuna copia, cosa che dovrebbe avere per legge.

Le fonti principali di reclutamento di un org di Scientology sono essenzialmente due: persone esterne e public.

Le prime vengono attirate con annunci sui vari giornali di lavoro, a volte su Internet. Le seconde vengono attirate con sistemi più diretti. Vengono organizzati veri e propri "Event di reclutamento" nei quali le persone del pubblico vengono spinte ad entrare sullo staff. Altre volte, quando il reclutatore ha le statistiche basse, cerca di avvicinare il pubblico all'uscita della classe o subito dopo la session di auditing. Il pubblico preferito è quello della divisione 6 (corsi di base) poiché il pubblico più scafato spesso è già stato sullo staff e conosce con chiarezza la situazione disastrosa degli staff member; situazione che, per quanto è possibile, viene nascosta al pubblico nuovo ed alle persone giunte dall'esterno.

Per il pubblico che da più tempo è sulle linee la tattica usata dai reclutatori è la pazienza ed il raccogliere informazioni. Si fanno parecchi "cicli di reclutamento" ovvero più e più volte viene chiesto alla persona di unirsi allo staff. Durante queste lunghe sessioni si scoprono i "bottoni" della persona, ovvero quali sono i punti deboli, le cose sulle quali insistere.

Al momento della firma del contratto vengono dette molte inesattezze e mezze verità ai nuovi reclutati, questo per fare in modo che firmino il contratto ed entrino sullo staff. La verità la scopriranno in seguito a loro spese.

Alcune di queste affermazioni a dir poco inesatte sono:

  • La paga è variabile e dipende dalle entrate dell'organizzazione. Le entrate dell'organizzazione dipendono dal lavoro di tutti. Inizialmente sarà bassa ma poi, con l'addestramento aumenterà. (solitamente viene mostrata anche una ricevuta di una paga per fare capire l'ammontare medio delle paghe settimanali).

  • C'è gente che mantiene tranquillamente la propria famiglia ed i propri figli.

  • Una volta che l'org raggiungerà le dimensioni di Saint Hill (250 staff members) ci sarà prosperità per tutti.

  • ti verrà dato un lavoro chiamato hat, e potrai crescere come individuo.

  • L'orario è fisso, basta fare 52 ore e mezza settimanali per essere considerati full time. Comprese in queste ore ci sono 12,5 ore di studio.

in realtà le informazioni dovrebbero essere ben altre e, dietro richiesta di alcune persone che mi hanno contattato molto turbate dal trattamento loro riservato voglio fornire la mia versione in modo che, quando in futuro qualcuno cercherà su Google " contratto da staff e Scientology" possa venire fuori anche questo post.

Allora...

  • La paga settimanale, quando va bene (ma deve andare bene davvero) si aggira per un nuovo entrato intorno ai 50 euro alla settimana. Stiamo parlando di una settimana particolarmente ricca e florida. Durante quella settimana lo staff nuovo verrà impiegato per le più umili mansioni che nessun altro staff ha voglia di svolgere: imbustare volantini, vendere libri, scrivere lettere, mettere in ordine, etc. etc. Al termine della settimana, il venerdì, viene data la paga: una miseria. Durante la consegna della paga viene fatta una lunga spiegazione dall'incaricato dei nuovi staff, ma serve a poco: la maggior parte delle persone se ne va a quel punto.

  • Le persone sposate e con figli che sono sullo staff sono solitamente mantenute dai propri genitori. Continue richieste di danaro, abbondanti regali natalizi e pasquali, cessione di alloggi, anticipi sull'eredità e molto altro ancora. Convinti di lavorare per una causa superiore quale può essere salvare l'umanità, non hanno pietà o ritegno nello sfruttare i propri genitori per farsi mantenere. Coloro che non hanno la fortuna di avere dei genitori bendisposti o benestanti si arrabattano vivendo tutti insieme in alloggi/dormitori, nei quali il prezzo dell'affitto viene diviso tra tutti e lo sfortunato che ha la macchina deve scarrozzare tutti gli altri sino all'org.

    I figli non sono minimamente seguiti, basta leggere la recente testimonianza di Elisa per rendersene conto.

  • Ci sono due organizzazioni che hanno raggiunto le dimensioni di Saint Hill ed entrambe hanno perso le quote più di una volta. in realtà il raggiungimento di 250 staff non fa che aumentare la suddivisione di entrate sempre più esigue.

  • Quando agli staff nuovi viene dato un posto e vengono seguiti in modo incostante per qualche giorno, il sorriso affabile del superiore si trasforma in un "ghigno satanico". Dovrete far salire la vostra statistica ad ogni costo e verrete sgridati e perseguitati se non lo farete.

  • L'orario è una balla. Vi verrà chiesto tempo, tempo ed ancora tempo. Sempre di più. Come un aspiratutto vi ritroverete senza più tempo per voi stessi e dedicherete tutto, anche il vostro tempo libero a Scientology.

    ...E dopo un po' che sarete sullo staff vi renderete conto che la paga che vi avevano mostrato era un evento più unico che raro.

Bryce

 
 
 
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