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Sette segrete sulla Croisette

di Alberto Crespi, tratto da L'Unità, 22 maggio 2009, pagg. 40/41

 

Cannes: sono giovanotti, ragazze, signore di mezza età. Indossano una maglia rossa con la scritta "Dianetics" in giallo. Ti si avvicinano con un sorriso, ti bloccano, ti chiedono «ti piace leggere?» e tentano di rifilarti i libri di Ron Hubbard. A Cannes, fino all’anno passato, non c’erano, o non si vedevano. Quest’anno hanno un ufficio in posizione strategica, nel "budello" pieno di negozietti e ristoranti che corre parallelo all’interno della rue d’Antibes, a 200 metri dal Palais del festival. Sono "quelli di Scientology".

Oltre ai libri, ti propongono un test per misurare lo stress. E per mille persone che li conoscono, o che vanno di corsa, qualcuna che ci casca, entra, fa il test e scopre irrimediabilmente: 1) di essere molto, mooolto stressata (e chi non lo è?) 2) di essere incompresa, sul lavoro e in famiglia (e chi non lo pensa?) 3) di avere a portata di mano il toccasana: l’iscrizione a Scientology. Vederli qui a Cannes fa impressione.

Scientology e il cinema hanno rapporti strettissimi. Da qualche anno Tom Cruise fa propaganda esplicita. John Travolta, Chick Corea, Mark Isham sono altri membri famosi. Ma la contribuente più generosa alla causa è Nancy Cartwright, doppiatrice di Bart Simpson nell’edizione originale del leggendario cartoon: 10 milioni di dollari nel solo 2008!

La sede di Scientology a Hollywood è impressionante: un palazzo enorme con un display che aggiorna di continuo il numero degli adepti. È tanto più bizzarro vederli a Cannes nel giorno in cui passa in concorso Il nastro bianco" dell’austriaco Michael Haneke. Che non è – diciamolo subito per evitare equivoci – un film su Scientology, ma che allude a tutte le sette, società segrete et similia che si possano immaginare.


Strani incidenti

La storia si svolge in un villaggio della Germania del Nord, alla vigilia della prima guerra mondiale.Un mondo contadino ed arcaico, apparentemente tranquillo, dove cominciano ad avvenire strani incidenti. Haneke gioca sull’ambiguità e sul mistero, quindi non dà spiegazioni, ma si capisce pian piano che un gruppo di ragazzini del villaggio si è costituito in una setta di "eletti" che puniscono chiunque abbia, secondo loro, delle colpe – o sia ai loro occhi "diverso", come un povero bimbo down. È bene che la Germania si interroghi sui rigurgiti neo-nazisti al suo interno, come faceva anche nel recente film scolastico L’onda; al tempo stesso ha ragione Haneke quando afferma che il film parla di ogni totalitarismo strisciante, non di un "problema tedesco" del quale il resto del mondo possa lavarsi le mani.

Ve lo confessiamo: uscire dal Nastro bianco e vedere le magliette rosse di Scientology ci ha inquietato. Il cinema non parla mai di Scientology. Sono troppo potenti. Qualche anno fa ci provò in Italia Cinzia Torrini, con il film Plagio, e passò i suoi guai, nonostante ogni accenno esplicito fosse stato tolto dalla sceneggiatura.

Cannes è una testa di ponte in un paese come la Francia dove conterebbero solo 5.000 adepti contro i 12 milioni nel mondo (cifre ipotetiche, averne di ufficiali è impossibile). Ma la forte presenza cannense nei giorni del festival ha anche un motivo contingente.
Il 25 maggio si apre a Parigi un processo che potrebbe fare epoca. Diversi ex membri di Scientology si sono ribellati e hanno fatto causa. Ne parla un reportage dell’Express in edicola, dove si riporta la testimonianza di uno di loro, Alain Stoffen, tratta da un volume (Voyage au coeur de la Scientologie, edizioni Privé) appena giunto in libreria.

Le storie sono le solite: plagi, intrusioni nella vita privata, vere e proprie estorsioni. Uno degli avvocati di Scientology ha dichiarato che «in caso di condanna gli scientologi potrebbero essere costretti a non esercitare più in Francia». Naturalmente è quanto spera Georges Fenech, il magistrato che da anni assiste molti testi dell’accusa e cerca di portare Scientology in tribunale. Lunedì ci riuscirà.

In Francia la giustizia fa sul serio. Nel 1978 il fondatore Ron Hubbard (poi morto nel 1986) è stato condannato in contumacia per frode. Staremo a vedere se la storia si ripeterà.

 
 
 
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