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Accadde a Las Vegas... e altre storie (seconda parte)

Serie di sei articoli pubblicati dal St. Petersburg Times tra il 31 ottobre e il 2 novembre 2009. Come il movimento insegue i suoi fuggiaschi, tra cui il cuoco che preparò il banchetto al matrimonio di Tom Cruise e Nicole Kidman. L'uso di investigatori privati per spiare chi se ne va, anche per 20 anni di fila. Falsi amici che si infiltrano, come fu messo a tacere Bob Minton, e molto altro.

Di ©Thomas C. Tobin e Joe Childs, St. Petersburg Times,ott/nov.2009.

©Traduzione a cura di Simonetta Po, aprile 2010

 



Scientology: accadde a Las Vegas

© Di Joe Childs e Thomas C. Tobin, redattori. Tratto dal St. Petersburg Times, 2 novembre 2009.

Si erano adattati a vivere insieme in un appartamento di due camere, non potevano permettersi altro. Due coppie e un single, tutti fuoriusciti da Scientology, si erano poi ritrovati a Las Vegas e avevano preso in gestione un'agenzia immobiliare vicino al Palace Station Casinò. Dei volti anonimi mischiati tra la folla. Salvo che le due mogli avevano contribuito a scrivere la storia di Scientology. Erano le sorelle Terri e Janis Gillham, due delle quattro "messaggere" originali di L. Ron Hubbard.

Il fondatore dirigeva la sua chiesa da una nave, l'Apollo, e scriveva a mano: i bollettini in inchiostro rosso, le direttive in verde. Per otto anni, da quando Terri ne aveva 13 e Janis 11, le due sorelle avevano visto Hubbard praticamente ogni giorno. In qualità di sue messaggere, andavano a prendere le persone convocate in udienza privata e portavano le sue note manoscritte al mondo Scientology.

I loro genitori avevano aperto una delle prime missioni di Scientology in Australia, nella loro casa di Melbourne.

Nel 1969 le due ragazzine erano già a bordo con Hubbard, i genitori erano stati chiamati negli Stati Uniti per contribuire alla crescita di Scientology.

Mary Sue, la moglie di Hubbard, divenne il tutore legale delle sorelline Terri e Janis. Hubbard era una figura paterna. Si occupava dei loro studi e del loro benessere.

Vent'anni dopo erano ormai disilluse. Ancora credenti, le due sorelle e i rispettivi mariti abbandonarono la chiesa. Erano in disaccordo con la direzione intrapresa da David Miscavige, ritenevano che spadroneggiasse troppo.

Adesso, a Las Vegas, si occupavano di prestiti e ipoteche e si rilassavano ai bordi della piscina del condominio in cui vivevano, il Polo Club. Loro non lo sapevano, ma qualcuno le stava spiando.

Terri e il marito Fernando Gamboa erano stati i primi a lasciare la Sea Org, nel gennaio del 1990. Otto mesi dopo, a seguito di un alluvione e di un forte diverbio con Miscavige, anche Janis e il marito Paul Grady avevano abbandonato la proprietà di 500 acri a est di Los Angeles. Il fango aveva dilavato un arroyo e investito le ville, e gli staff erano in fermento per l'imminente visita di Tom Cruise e Nicole Kidman. Miscavige aveva incolpato del disastro il suo personale, accusandolo di non avere terrazzato a dovere il fianco della collina. Adesso avrebbero lavorato ininterrottamente notte e giorno per ripulire il disastro. Non i Grady, che presero il largo. Finirono per stabilirsi un una cittadina a nord di Los Angeles.

Anche Mark Fisher se ne era andato quella stessa notte, cercando ospitalità sul divano della sorella a Hollywood. Al risveglio si era trovato davanti una delle guardie della vigilanza: la sorella lo aveva tradito.

Fisher era stato l'aiutante di campo di Miscavige per quasi sette anni. Lui e il suo staff svegliavano Miscavige e la moglie ogni mattina e portavano a correre i due beagle della coppia, Chelsey e Chelsea. Pulivano le armi del leader dopo gli esercizi di tiro e, quando lui era in buona, si stipavano nella sua macchina e andavano al cinema.

Per essersene andato senza autorizzazione, Fisher dovette strappare erbacce e subire interrogatori di diverse ore tutti i giorni per un mese. Il 15 settembre 1990 salutò la moglie in uno degli uffici della sicurezza della chiesa, le fece un assegno di 8000 dollari, metà dei loro risparmi, e le lasciò mobili e opere d'arte. Si tenne l'auto, una Honda con cui partì.

Alla fine dell'anno si presentò una opportunità a Las Vegas.

Un seguace di Scientology aveva aperto un ufficio immobiliare in città e aveva detto a Janis, Terri e ai rispettivi mariti che avrebbe insegnato loro il mestiere. Se si fossero avviati potevano subentrargli. Janis contattò Fisher, che salì a bordo.

Al momento del trasferimento al Polo Club Janis era incinta di cinque mesi. Lei e Paul si presero una stanza, Terri e Fernando l'altra e Fisher il divano. Dopo due mesi il loro piccolo ufficio, il City Mortgage, ebbe bisogno di un altro addetto.

Al loro annuncio di ricerca di personale rispose David Lubow. Disse che nella San Fernando Valley, dove viveva con la moglie e i due figli, il mercato era stagnante. Avrebbe fatto il pendolare durante i fine settimana, e Terri lo assunse.

«Dave era un tizio veramente cordiale», ricorda Fisher. «Un tipo proprio amichevole. Uno con cui vai volentieri a farti una birra».

I Gamboa e i Grady hanno rifiutato l'intervista per questo articolo. Ma Fisher e altri ex staff di Scientology assunti dal City Mortgage ci hanno raccontato ciò di cui furono testimoni.

Lubow si prese un appartamento al Polo Club e cominciò a frequentare i cinque dell'ufficio. Non aveva mai giocato a tennis, ma cominciò a farlo con Fernando. Vedeva i cinque in piscina, e si univa alle loro grigliate. Si entusiasmò come loro quando Janis, con l'aiuto di una levatrice, partorì suo figlio nel salotto di casa.

Le conversazioni ruotavano spesso intorno a Scientology. Terri e Janis raccontarono a Lubow della loro giovinezza con Hubbard, di come lo avevano osservato costruire la chiesa dalle fondamenta. Tutti gli dicevano che avrebbe dovuto leggere Dianetics. Lui chiese la cosa ovvia: e allora perché ve ne siete andati? A causa di Miscavige, gli risposero. Se lui se ne fosse andato loro forse sarebbero rientrati.

Buon parlatore, quel Dave Lubow. Il suo appartamento era di fronte al piccolo parcheggio. Dalla sua porta di ingresso poteva vedere casa loro.


Il capo dell'operazione

A breve distanza da Hollywood Boulevard, dove i turisti fanno le foto al marciapiedi delle stelle del cinema, c'è l'Hollywood Guaranty Building, 12 piani di uffici Scientology. L'ultimo è "OSA-Intel", l'ufficio dell'unità di intelligence dell'Ufficio degli Affari Speciali.

È lì che David Lubow mandava i suoi rapporti. Lo staff della chiesa li consegnava a Mike Rinder, il direttore di OSA, e a Marty Rathbun, Inspector General del Religious Technology Center - autorità ecclesiastica di vertice della chiesa. Gli staff lo conoscevano come braccio destro di Miscavige. Rathbun dice che inviava regolarmente al leader i rapporti di Lubow.

Rathbun lavorava con il team OSA di Rinder, squadra che gestiva le faccende legali, le investigazioni e i rapporti con i media. Rinder è stato il portavoce capo della chiesa per oltre 20 anni, sia a livello nazionale che internazionale, e ha difeso la chiesa in innumerevoli interviste.

Rathbun ha lasciato la chiesa nel 2004, Rinder nel 2007. Lo scorso giugno entrambi hanno denunciato i maltrattamenti fisici che dicono di aver visto Miscavige commettere, affermazioni che la chiesa ha negato con veemenza. Ora sostengono che Miscavige ordinava di spiare chi considerava una potenziale minaccia per se stesso e per la chiesa.

«Miscavige era profondamente ossessionato da quei tizi di Las Vegas» dice Rathbun.

Gli avvocati della chiesa e il suo portavoce Tommy Davis sostengono che il movimento non ingaggia investigatori privati, sono gli avvocati a farlo. Miscavige non ha nulla a che vedere con gli investigatori. «Qualsiasi affermazione o allusione che Mr. Miscavige sia mai stato coinvolto con l'uso che un avvocato fa di investigatori privati è falsa» ha scritto Davis.

Prima di lasciare Scientology le sorelle Gillham avevano abbandonato il ruolo di messaggere adolescenti per assumere incarichi di potere. Terri era diventata il direttore esecutivo della Author Services Inc., l'azienda separata da Scientology che Hubbard aveva creato per controllare i diritti dei suoi libri, delle conferenze e di altre proprietà intellettuali. Alla ASI Terri lavorava a stretto contatto con Miscavige, che ne era presidente del consiglio.

Nel 1988 Janis era al comando la squadra che approntò il varo della Freewinds, la nuova nave da crociera della chiesa. Dal 1987 al 1990 si occupò della supervisione del management internazionale della chiesa.

Le due sorelle e Fisher raccontarono a Lubow di come le cose si erano poi inasprite. Scherzavano circa un ritorno nella proprietà in mezzo al deserto, magari alla guida di un furgone che si presentava al cancello principale e con il megafono urlava agli staff: Tutti a bordo!

Rathbun e Rinder sostengono che Miscavige considerava quelli di Las Vegas dei potenziali agitatori, o addirittura motivati a lanciare una crociata anti-Scientology. Rathbun dice che Miscavige gli «ordinò» di trovare qualcuno da infiltrare tra i cinque di Vegas e scoprire che cosa stessero architettando. Sostiene di avere dato ordini a Linda Hamel, capo di OSA-Intel, di consultare un investigatore privato che lavorava già da anni per la chiesa e di trovare qualcuno con un alto "quoziente intellettivo sociale" per il lavoro. Lubow. «Si inserì benissimo, diventò un loro amico intimo e ci inviava i suoi rapporti» racconta Rathbun. «Detto francamente, quanti più rapporti inviava, tanto più l'ossessione di Miscavige aumentava. Quei cinque collegavano le loro brutte esperienze in Scientology alle esperienze personali con Miscavige. Parlavano molto apertamente, dicevano che erano in attesa che scoppiasse, e forse un giorno sarebbero pure rientrati».

Le istruzioni per Lubow: continuare a inviare rapporti.


Troppe domande

Terri Gamboa licenziò Fisher prima che la City Mortgage compisse un anno. Avendo disperatamente bisogno di incassare provvigioni, l'uomo aveva maltrattato un impiegato esterno che non aveva evaso abbastanza in fretta una richiesta di prestito.

«Ero furioso, persi letteralmente la testa», racconta oggi Fisher. Che però apprese la lezione. «In Sea Org tratti la gente in un certo modo», è il suo commento «ma nel mondo normale non puoi fare la stessa cosa».

L'uomo si trasferì a Houston per fare pubbliche relazioni per un club per adulti, di cui conosceva il proprietario. Si stava sistemando nella nuova città quando Lubow gli telefonò. Era a Houston per un contratto immobiliare, magari potevano pranzare insieme. Passò a prendere Fisher su una Cadillac a noleggio.

«Ce ne andammo un po' in giro, gli feci vedere un po' Houston - ero lì da circa una settimana - e lui cominciò a farmi domande», ricorda Fisher.

Che cosa pensava veramente di Scientology?
Che cosa pensava di David Miscavige?
Davvero voleva toglierlo di scena?
Davvero i cinque sarebbero rientrati, se Miscavige se ne fosse andato?
Fisher notò che erano troppe domande. «Perché mai era a fare affari in una piccola città del Texas, quando la nostra base era a Las Vegas?
Insomma, i conti non tornavano».

Dopo pranzo Fisher telefonò a Vegas. «Janis, penso che Dave Lubow sia un infiltrato». La donna gli rispose che non era stata la City Mortgage a mandarlo lì, loro non avevano affari a Houston.


Una nuova opportunità

A Vegas Fernando Gamboa ricevette una telefonata intrigante. Un suo contatto in una banca di Los Angeles gli disse che due investitori erano già sul posto e che Fernando e Terri dovevano incontrarli. Li avrebbero portati a cena al Caesars Palace. L'uomo disse che si trattava di mediatori di Hong Kong i cui clienti si aspettavano un trattamento regale. Volevano che Terri e Fernando andassero in Australia e trovassero un pittoresco ranch con i cavalli. I mediatori lo avrebbero acquistato e avrebbero pagato i Gamboa per gestirlo e ospitare i loro clienti.

Terri sarebbe potuta tornare e casa in Australia e fare ciò che amava: stare con i cavalli. Avrebbero avuto vitto e alloggio e sarebbero stati in grado mettere da parte quasi tutto lo stipendio.

La coppia partì per Melbourne, e chi si fece vivo nel giro di qualche settimana? Lubow, in vacanza con la moglie. Andarono tutti insieme al mare.

«I Gamboa trovarono molto strano che il tizio si fosse fatto tutta quella strada» racconta Fisher. «E fu a quel punto che cominciammo a sospettare seriamente di lui».

Tutti alla City Mortgage si chiedevano: dove ha preso i soldi, Lubow? Non gli pagavano uno stipendio, solo le provvigioni. E fino a quel momento aveva chiuso soltanto un contratto.


La manovra australiana

Ora Rathbun e Rinder dicono che era la chiesa il finanziatore occulto che pagava per il diversivo australiano dei Gamboa.

«Fu assolutamente una manovra della chiesa», sostiene Rathbun. «Ero coinvolto anche io». Quando i mediatori avevano portato a cena i Gamboa, Lubow inviava i suoi rapporti di intelligence già da sette mesi. Molti di essi, a volte solo un lungo paragrafo, a volte due o tre, sottolineavano quanto soprattutto Terri fosse critica di Miscavige, ricorda Rathbun.

«So che ci furono rapporti che dicevano che lei stava considerando l'idea di dare assistenza a chi combatteva DM (David Miscavige) dall'esterno» racconta, riferendosi a ex funzionari della chiesa che avevano fatto causa a Scientology.

Secondo Rathbun, Miscavige era preoccupato. Terri avrebbe potuto minare gli accordi che nel 1992-1993 stavano prendendo con l'IRS per re-istituire l'esenzione fiscale alla chiesa. Sostiene che Miscavige gli disse di mandarla il più lontano possibile. Secondo Rinder, la strategia era: «Fateli uscire dagli Stati Uniti».

«Avevamo un tizio super ricco che stava a Hong Kong», prosegue Rathbun. «Organizzai la cosa con Linda (Hamel, capo dell'intelligence della chiesa). Era un tizio inglese. Li invitò giù... li portò a cena... stavamo letteralmente comprando un ranch».

I Gamboa trovarono una proprietà nella campagna a nord di Melbourne che gli investitori potevano affittare. Restarono là per due anni.

Rathbun e Rinder dicono di non sapere quanto costò quell'operazione, solo che la chiesa la finanziò.


Che cosa risponde la chiesa

Il St. Petersburg Times ha inviato domande scritte alla chiesa circa il coinvolgimento di Lubow con i cinque ex staff di Las Vegas. Rispondendo per iscritto, la chiesa ha citato le sue pratiche ma senza alcun accenno a Lubow.

Tommy Davis, il portavoce, ha detto che né Miscavige né i funzionari della chiesa ingaggiano investigatori privati, sono gli avvocati a farlo. Davis ha detto che la chiesa istruisce i suoi avvocati e i loro agenti a conformarsi a tutte le leggi e ai regolamenti, e ai loro altissimi standard etici.

Davis ha fornito al Times le dichiarazioni degli avvocati Elliot Abelson e Kendrick Moxon, di cui la chiesa si serve da moltissimo tempo, e in cui si dice che gli avvocati assumono regolarmente degli investigatori per acquisire informazioni utili e per confutare le accuse false dei potenziali avversari. Sostengono di aver istruito i loro investigatori a conformarsi alle leggi statali e locali, e alle regole professionali. Gli avvocati dicono di non avere mai comunicato con Miscavige a proposito di investigatori o investigazioni. «Semplicemente non è coinvolto» scrive Abelson.

Rinder, che in quanto direttore di OSA per 25 anni sovrintendeva l'intelligence, dice che si opera in quel modo per mettere al riparo la chiesa.

«È una protezione» commenta. «Puoi sempre dire "quel tizio l'ha assunto l'avvocato"».

Gli staff dell'intelligence di OSA valutavano gli investigatori, dice Rinder, poi Abelson o Moxon li assumevano. Gli avvocati privati lavoravano come professionisti indipendenti e avevano gli uffici al decimo piano del palazzo della chiesa su Hollywood Boulevard. Rinder sostiene che gli avvocati facevano i contratti con gli investigatori privati, poi li mandavano a OSA per le consegne, e la chiesa trasferiva i fondi a Abelson e Moxon per pagarli.

«Abbiamo usato le stesse persone molte volte», dice Rinder, una decina di investigatori. «Prendevamo chi ci serviva, quando ci serviva. Se per un lavoro servivano 10 investigatori, allora se ne usavano 10. Se ne serviva uno solo se ne prendeva uno».

L'intelligence della chiesa prendeva di mira soprattutto chi temeva potesse danneggiare la chiesa, sulle strade, in tribunale o sui media - dicono Rinder e Rathbun. All'inizio degli anni '80 Miscavige, assieme a Rathbun, Rinder e altri, aveva riformato il Guardian's Office, la vecchia divisione di intelligence della chiesa. Nell'ottobre del 1979 il direttore del Guardian's Office Mary Sue Hubbard e 10 altri scientologist erano stati condannati per reati federali di associazione per delinquere finalizzata al furto di documenti governativi e per ostruzione della giustizia. Ma, secondo Rathbun, Miscavige era ancora convinto che fosse importante anticipare le mosse dei potenziali nemici.

Fare previsioni - «Quella diventò la nostra parola d'ordine», dice Rathbun.«In realtà fu quella la nostra giustificazione e il nostro standard iniziale. In altre parole, era giusto servirsi di infiltrati a patto che lo si facesse unicamente per fare previsioni».

Se c'erano guai in vista, per esempio qualcuno che faceva causa o un giornalista che sollevava controversie, partiva la ODC, Overt Data Collection (raccolta di dati pubblici), continua Rathbun. Lo staff di intelligence della chiesa seguiva un formulario e setacciava informazioni da fonti pubbliche. «L'ODC è praticamente automatica su chiunque si faccia notare». Ma se la chiesa vedeva minacce serie allora commissionava un lavoro occulto, coperto. «In quel caso era un attacco e si passava al CDC», dice Rathbun. La Covert Data Collection, raccolta di dati sotto copertura, implicava informatori e investigatori privati.

«Si cercano due cose», racconta Rinder. «Uno: collegamenti. Due: sporcizia, crimini, qualsiasi cosa possa essere usata per smascherare la fonte dell'attacco e i suoi scheletri nell'armadio... in modo che quella non possa più essere una fonte credibile».

La chiesa definisce la procedura con un termine particolare: dead agent o "agente morto", cioè distruggere la credibilità dell'avversario.

Lubow non ha accettato la richiesta di un'intervista.

Nel rispondere alle domande sui racconti di Rathbun e Rinder, la chiesa ha fornito la dichiarazione di Kurt Weiland, che per 20 anni è stato il vice di Rinder. Egli sostiene che Rathbun e Rinder stanno parlando di OSA «fuori contesto» e descrivono in modo fuorviante il lavoro di «professionisti legali di grande esperienza».

«Le affermazioni vengono fatte in modo che al lettore appaiano straordinarie, ma il lettore forse non sa che sono fattori comuni in qualsiasi causa legale - sia pendente che prevista». Su Rathbun e Rinder, Weiland conclude: «Essi stanno ora impiegando la stessa identica tattica che condannano, completa di false affermazioni e di allusioni, e hanno creato una ragnatela di bugie contro la chiesa. Paradossalmente, sono i medesimi individui che dirigevano e controllavano quelle stesse attività che ora dicono che fosse "la chiesa" a fare. Se le loro accuse contro "la chiesa" fossero vere, e non lo sono, come ho chiarito in questa dichiarazione, dovrebbero puntare il dito contro se stessi e nessun altro».


Arriva Ferris

Nel 1994 la squadra originale era di nuovo riunita alla City Mortgage. I Grady, che avevano tenuto in attività l'ufficio, riassunsero Fisher. I Gamboa avevano fatto ritorno dall'Australia. Lubow aveva vuotato la sua scrivania ed era tornato in California. Ma si faceva vedere spesso a Las Vegas e si intratteneva con i vecchi amici. I cinque ex staff di Scientology non lo affrontarono mai sulla faccenda dello spionaggio; davano per scontato che la chiesa lo avrebbe semplicemente sostituito con qualcun altro. «E allora saremmo partiti da capo», commenta Fisher.

Ora la City Mortgage aveva quattro anni e dei nuovi dipendenti. Alla squadra si erano uniti gli ex membri della Sea Org Kenny Lipton e Gene Decheff. Lipton vi lavorò fino al 1998, quando morì di cancro. Decheff, che ora vive a Spokane, racconta che i colleghi gli avevano detto di stare attento a Lubow. «Si sospettava che potesse essere lì per spiarci o per prendere informazioni su di noi per conto di qualcuno».

L'ufficio aveva bisogno di nuovi addetti e Terri assunse Pam Khan, che viveva a Vegas con il marito. Pam fece presto amicizia e disse ai suoi boss che conosceva una persona che poteva essere un ottimo elemento per i contratti: suo marito Ferris. Pam aveva ragione: Ferris Khan chiudeva un sacco di contratti e fuori dal lavoro era uno spasso.

Il 7 settembre 1996 Las Vegas era in fibrillazione. Mike Tyson saliva sul ring del MGM Grand con Bruce Seldon. I Gamboa organizzarono una cena per guardare insieme l'incontro. Khan si occupò della cucina e preparò un banchetto a base di salmone. «Fu fantastico», ricorda Fisher.

Nel 1998 Pam Khan annunciò di essere incinta. I suoi amici della City Mortgage organizzarono una festa per il nascituro e, quando si trasferì a Phoenix, una festa di addio. Khan si trattenne per qualche altro mese, poi raggiunse la moglie. Lui e Fisher si telefonavano quasi ogni giorno.

Fisher racconta che Khan gli aveva detto di stare aprendo un'azienda di telefonia cellulare e che gli avrebbe dato 7.500 dollari per la stesura di un manuale per i dipendenti.

Khan faceva anche domande su Scientology. Nel 1999 il traffico Internet dei siti anti-Scientology era in aumento. Fisher ne sapeva nulla? E che cosa sapeva del gruppo di protesta di Clearwater che si era dato il nome di Lisa McPherson, la scientologist morta nel 1995 dopo essere stata assistita per 17 giorni dagli staff della chiesa?

Fisher sapeva un sacco di cose sui contestatori. Due dei leader, Jesse Prince e Stacy Brooks, erano suoi amici, degli ex scientologist con cui aveva lavorato negli anni '70 e '80. Andiamo in Florida, disse Fisher a Khan. «Sarà divertente infilare un dito in un occhio a DM».


Un diversivo per Fisher

All'epoca Miscavige era a Clearwater con Rathbun e Rinder, impegnati a contenere le conseguenze della morte di Lisa McPherson. Il giudice competente della causa per omissione di soccorso intentata dalla famiglia McPherson stava riflettendo sulla mozione per inserire Miscavige tra gli imputati. L'avvocato di parte civile sosteneva che fosse coinvolto nella gestione quotidiana della chiesa. I legali di Scientology dicevano che era il leader ecclesiastico, e che non era coinvolto nella gestione quotidiana.

Il 14 dicembre 1999 il giudice accolse la mozione della famiglia e Miscavige fu aggiunto all'elenco degli imputati. Poco dopo da Las Vegas arrivò un rapporto di intelligence. Mark Fisher stava progettando una visita a Clearwater.

«Miscavige perse il controllo», racconta Rathbun. «Era certo che Fisher, il quale aveva lavorato per diversi anni alle sue dipendenze, stesse andando a testimoniare sul controllo che lui esercitava sulla chiesa». Il leader convocò lui e Rinder, aggiunge Rathbun. «Disse a me e a Mike "assicuratevi che Mark Fisher non venga in Florida" ». Marty telefonò a Linda Hamel, il capo dell'intelligence in California, e le chiese: «Hei, che ne è stato di quel Lubow? Non è che può inventarsi una distrazione per Mark Fisher?» Lubow era stato richiamato da Vegas per fare altri lavori per la chiesa. «Ma abbiamo un altro tizio che può sostituirlo» fu quanto, secondo Rathbun, gli rispose la Hamel. «Siamo stati noi ad architettare tutto il piano, io e Linda», aggiunge.


Puerto Vallarta

Lascia perdere Clearwater, disse Khan a Fisher. «Mi dice "guarda, dobbiamo incontrare questo investitore a Puerto Vallarta. Ci divertiremo un mondo"». Il finanziatore viveva in Italia ma si sarebbe recato a Puerto Vallarta proprio nella settimana in cui era previsto il viaggio in Florida. Kahn disse che dovevano assolutamente incontrarlo e ottenere il suo sostegno finanziario per l'azienda di telefonia che Khan stava aprendo. Invece di manifestare a Clearwater, Khan e Fisher trascorsero cinque giorni in un lussuoso resort tra immersioni subacquee, parasailing e feste. La terza notte cenarono con l'investitore e Khan gli diede il manuale scritto da Fisher. Poi tornarono ai divertimenti. «Eravamo in vacanza», aggiunge Fisher. Khan si sobbarcò tutte le spese, che secondo l'uomo ammontarono ad almeno 7000 dollari.

A Clearwater intanto la Hamel aveva inviato a Rathbun un video di Fisher che si divertiva in un bar di Puerto Vallarta. E lui lo mostrò a Miscavige. «Se ne era liberato», commenta.

Rathbun e Rinder sostengono di non avere mai saputo il vero nome di Ferris Khan, ma sapevano che Lubow era stato sostituito da un altro operativo, che aveva portato Fisher in Messico. Secondo Rathbun, fu la chiesa a pagare tutte le spese per distrarre Fisher, «ogni singolo penny».


Solo uno sapeva

Fisher affrontò il suo amico Ferris soltanto una volta, quando gli chiese se per caso stesse vivendo una doppia vita. Circa quattro anni fa, in una delle loro molte telefonate gli disse scherzando: «Hei, sai che Janis è convinta che tu ci stai spiando per conto di Scientology?» Ma dai! risposte Khan ridendo, perché mai dovrei farlo? Fisher lasciò perdere, lui e Ferris erano amici.

«Ogni volta che dovevo prendere una decisione sul lavoro, o una decisione finanziaria, o quando pensavo di comprare o di vendere delle azioni gli telefonavo. Sembrava avere un sacco di esperienza in quei campi... conosceva bene le mie finanze e tutto quel che facevo... era uno di quelli che chiamavo per dire "Hei, come va?" e stavamo al telefono per mezz'ora, parlavamo di politica... di tutto».

Khan non ha risposto ai nostri messaggi telefonici.

Lo scorso luglio, 12 anni dopo averlo incontrato per la prima volta, Fisher si è reso conto di essere stato tradito. Alla fine del mese Khan gli aveva telefonato da Dubai, dove era per affari. Per caso Fisher sapeva niente dell'articolo che il Times stava preparando? No, gli rispose lui. E Khan come faceva a saperlo? Fisher non aveva detto a nessuno di essere stato intervistato. Ma sapeva che il Times aveva mandato alla chiesa delle domande scritte sulle persone che comparivano nell'articolo. E aveva un'altra prova: Freedom, la rivista della chiesa, era uscita qualche giorno prima con un articolo sul Times. Un paragrafo lo aveva particolarmente colpito, quello che descriveva una delle fonti del giornale come un tassista fallito. Fisher aveva fatto il tassista per quasi sei settimane, poi aveva presentato istanza di fallimento. Lo aveva raccontato a una persona soltanto: Ferris Khan.


La dichiarazione di Janis Grady

Fisher non aveva ancora detto a Khan di averlo scoperto. «Lo consideravo il mio migliore amico. Un paio di volte gli avevo addirittura detto "per me sei come un fratello"».

Khan aveva smesso di telefonargli ogni giorno, ma si fece sentire di nuovo il 29 agosto [2009] per fare a Fisher gli auguri di compleanno, il cinquantunesimo.

Janis Grady ha rifiutato l'intervista ma ha detto che lei e la sorella temono che parlare pubblicamente danneggerebbe i rapporti con i familiari che sono ancora scientologist. Ci ha rilasciato una dichiarazione scritta:

«Sapevamo che i funzionari di Scientology avevano mandato degli investigatori privati a tenerci d'occhio. Non avevamo nulla da nascondere e volevamo semplicemente rifarci una vita.

«Se la dirigenza della Chiesa di Scientology sceglie di spendere i suoi soldi in quel modo sono affari suoi. Per quanto ne so, gli investigatori privati non hanno avuto effetti avversi sulla nostra vita per cui non ci interessano. La mia priorità è ed è sempre stata quella di allevare i miei figli».



Come Scientology si è liberata di Bob Minton

©Di Thomas C. Tobin e Joe Childs, redattori. Tratto da St. Petersburg Times 2 novembre 2009.

Robert S. Minton sembrò essere uscito dal nulla alla fine del 1997. Banchiere in pensione e milionario del New England, cominciò a farsi vedere alle manifestazioni anti-Scientology di Boston e Clearwater. Elargì milioni a gruppi critici della chiesa. Finanziò la causa per omissione di soccorso intentata dalla famiglia di Lisa McPherson, la cui morte mai chiarita avvenuta alla mecca Scientology di Clearwater mise in crisi la chiesa. Ben presto Minton divenne la nemesi N. 1 della Chiesa di Scientology. «Pensavo che quei ragazzi avessero bisogno di aiuto» disse una volta. «I miei soldi vanno dove mi porta il cuore».

Molte delle reazioni della chiesa contro Minton sono state documentate - l'attacco legale, le schermaglie per cercare di punzecchiarlo, metterlo nei guai e minare la sua credibilità. L'uomo fu arrestato due volte e condannato per piccole zuffe con gli scientologist mentre picchettava le proprietà della chiesa. Una volta sparò in aria dopo che degli scientologist si erano presentati non invitati nella sua fattoria del New Hampshire.

Fin dall'inizio la chiesa aveva mandato degli investigatori privati a parlare con suo figlio, suo fratello, la famiglia della moglie in Inghilterra, l'anziana madre in Florida. Ma Minton non desisteva.

Adesso gli ex funzionari della chiesa Marty Rathbun e Mike Rinder rivelano le altre tattiche utilizzate. Poco dopo l'irruzione di Minton sulla scena, i due organizzarono un paio di incontri con il milionario per presentarsi e cercare di capire le sue motivazioni. Entrambe le volte si portarono un'attrezzatura degna di James Bond che piazzarono sul tavolo.

«Era una valigetta nera con un buchino per la telecamera e uno per il microfono», racconta Rathbun. «Registrammo tutto senza che lui se ne accorgesse».

Questo ed altri racconti illustrano fino a che punto Scientology era disposta spingersi per fermare Minton il quale, cinque anni dopo e con uno stupefacente dietrofront, finì per testimoniare in tribunale a favore della chiesa.

Quella parte del racconto comincia con David Lubow, lo stesso investigatore privato che la chiesa aveva utilizzato solo pochi anni prima per infiltrare un gruppo di scientologist di Las Vegas. Rathbun e Rinder rivelano che alla fine degli anni '90 si rivolsero a Lubow affinché indagasse sugli affari di Minton all'estero. Lubow batté le capitali europee utilizzando pseudonimi e reclutando aiutanti per far credere a Minton di essere tenuto d'occhio da molte persone, racconta Rathbun.

«Era molto preciso» dice di lui l'ex funzionario di Scientology. «Sul lavoro è veramente molto in gamba».

Rinder dice che l'operazione era in linea con le direttive del fondatore di Scientology L. Ron Hubbard, il quale scrisse che se qualcuno vi accusa di qualcosa è egli stesso colpevole di quei crimini. «Minton stava accusando la chiesa di avere comprato l'IRS e di avere ottenuto un'esenzione fiscale fasulla», spiega Rinder «per cui il nostro focus era: scoviamo i suoi crimini finanziari».

Nel 2001 Lubow tornò dall'estero con moltissime informazioni tra cui i dettagli di un presunto riciclaggio di denaro sporco che vedeva Minton coinvolto con un dittatore nigeriano, ma che non fu mai dimostrato. Lubow voleva istruzioni. Disse che aveva trattato con il personale di OSA, l'Ufficio degli Affari Speciali, che all'epoca era capeggiato da Rinder. L'ufficio operava come braccio legale, di intelligence e degli affari pubblici della chiesa, ma i sottoposti di Rinder non avevano l'autorità di concedere a Lubow la libertà di cui aveva bisogno.

Rinder e Rathbun si occuparono del problema e invitarono l'investigatore a Clearwater per un incontro. Raccontano di avergli dato appuntamento nel parcheggio di una banca su Cleveland Street, non volevano che qualcuno vedesse Lubow entrare in un edificio di Scientology. I tre, chiusi in macchina, parlarono per ore. «Mettemmo il tizio sullo scopo come un raggio laser», ricorda Rathbun.

Rinder racconta di aver detto a Lubow di non prendere ordini da nessun altro di OSA e di riferire soltanto a lui o a Rathbun. «Ecco i tuoi ordini», disse all'investigatore. «Fai in modo di fargli sputare sangue [a Minton]».

Nella primavera del 2002, Scientology aveva già messo Minton all'angolo.

Sul fronte legale la chiesa riuscì a tirare Minton dalla sua parte affinché la causa civile della famiglia McPherson fosse archiviata. Durante una memorabile udienza del 19 aprile 2002, Minton salì alla sbarra e fece la stupefacente affermazione che l'avvocato della parte civile, Ken Dandar, era «un ladro bugiardo», solo «a caccia di soldi». Da anni Dandar considerava Minton un suo forte alleato, e non riusciva a credere alle sue orecchie.

«Quest'uomo che adoro, lo ritenevo un santo», disse all'epoca l'avvocato di Tampa, «adesso mi pugnala al cuore. Me ne sto seduto qui e mi chiedo: "Che cosa ti hanno fatto?"».

Inoltre, ora il milionario aveva un problema legale. In precedenza aveva testimoniato sotto giuramento di aver versato da uno a 1,3 milioni per lo sforzo legale della famiglia McPherson. Adesso in un affidavit diceva 2 milioni. Il giudice Susan Schaeffer parlò di spergiuro e chiese ad alta voce se qualcuno poteva leggere a Minton i suoi diritti. Ma che cosa era successo perché Minton cambiasse bandiera?

Rathbun e Rinder raccontano come andarono le cose. Dicono che nelle settimane che precedettero il suo voltafaccia pubblico, Minton e la chiesa si incontrarono una ventina di volte per discutere l'abbandono del caso McPherson e un risarcimento per Scientology. I funzionari della chiesa gli dissero che per difendersi avevano dovuto spendere 28 milioni di dollari. Rinder dice che a uno di quegli incontri sottopose a Minton ciò che Lubow aveva scoperto sulle sue finanze.

«Nell'investigazione che avevamo fatto c'erano cose che lo fecero letteralmente saltare sulla sedia, che gli avrebbero procurato parecchi problemi» racconta Rinder, rifiutandosi di entrare nel dettaglio. «Non aggiungerò una parola di più».

Dandar, da parte sua, riferisce di non poter parlare del caso, citando i termini dell'accordo extragiudiziario del 2004. Ma nel 2002 disse che Minton lo aveva chiamato in preda al panico dopo uno dei suoi incontri con la chiesa, pregandolo di ritirarsi dal caso.

In uno dei loro incontri privati Rinder gli aveva posto l'ultimatum: la chiesa sapeva che aveva mentito sotto giuramento. Chiedeva a Minton di ripulirsi. «Se non ha voglia di dire la verità stiamo solo perdendo tempo, e continueremo a starle dietro», gli disse. «E ciò per cui gli saremmo stati addosso era dove aveva preso e guadagnato i suoi soldi».

In seguito nell'aula del giudice Schaeffer Minton disse di avere mentito su istruzioni di Dandar. In una intervista successiva, dichiarò che temeva di finire in carcere per spergiuro.

Dandar ha negato le accuse di Minton, aggiungendo che la faccenda dello spergiuro è una sciarada. La chiesa aveva qualcosa di grave contro Minton, disse all'epoca. «Questo è l'uomo che negli ultimi sei anni ci ha messo 10 milioni di dollari, e tutt'a un tratto questo voltafaccia? Basta solo usare un po' di buonsenso».

Non siamo stati in grado di contattare Minton per un commento [Robert Minton è deceduto nel gennaio 2010, N.d.T.].

Aveva abbracciato la crociata anti-Scientology alla metà degli anni '90 dopo essere venuto a conoscenza degli sforzi della chiesa per impedire che i suoi materiali fossero resi pubblici in Internet. Più leggeva, disse nelle interviste, più si sentiva preoccupato dalle pratiche Scientology che, dal suo punto di vista, violavano i diritti civili e umani dei suoi membri. Ma dopo anni di cause anti-scientologist ha lasciato l'arena pubblica con la stessa velocità con cui c'era entrato, decisamente sottomesso.

Quando combatti Scientology, disse Minton una volta, «È come avere Terminator alle calcagna».

Rinder, che un tempo descriveva le azioni di Minton come «disgustose e disprezzabili», ora dice di considerarlo un amico.

Alla richiesta di un commento sull'uso che la chiesa ha fatto di Lubow per investigare su Minton, il portavoce di Scientology Tommy Davis non ha risposto nello specifico, ma ha parlato dell'uso di investigatori privati in generale. In una dichiarazione scritta ha detto che la chiesa non assume investigatori privati, sono gli avvocati a farlo ed essi operano nel rispetto delle leggi e dell'etica.

Se Rinder e Rathbun hanno abusato di qualcuno «sono i soli da condannare», ha scritto Davis. «Nei loro compiti non erano coinvolti altri funzionari della chiesa».



Scientology ha tenuto d'occhio Pat Broeker per vent'anni?

© Di Joe Childs e Thoman C. Tobin, redattori. Tratto da St. Petersburg Times, 2 novembre 2009.

Pat Broeker potrebbe raccontare ciò che nessun altro in Scientology può: era di grado superiore a David Miscavige. Ma ha lasciato la chiesa nel 1989 e si è fatto una vita in Colorado. Miscavige però continuava a preoccuparsi.

«(Miscavige) si rivolse direttamente a me», ricorda Marty Rathbun. «Mi disse "Marty, stai addosso a questo tizio. Voglio sapere tutto quel che fa"».

Broeker e sua moglie Annie avevano assistito il fondatore di Scientology L. Ron Hubbard nei mesi precedenti la sua morte, nel 1986. Hubbard li insignì del titolo di "Ufficiali Leali", grado superiore a quello di Capitano di Miscavige.

Pat Broeker aveva anche qualcos'altro: la ricerca scritta di Hubbard sui livelli superiori dell'assistenza e addestramento di Scientology, completata negli ultimi anni di vita. Senza quei documenti Broeker non sarebbe stato nessuno. Rathbun racconta che Miscavige gli propose un piano.

Mentre lui e Broeker erano in visita a Washington, DC, Rathbun doveva dire alla governante del ranch dei Broeker che l'FBI stava per fare irruzione: lui [Rathbun] doveva perciò entrare subito e portare via dei documenti sensibili. Secondo Rathbun, Miscavige li mise poi al sicuro in una cassaforte della chiesa; Broeker era finito e se ne andò.

Ma Miscavige voleva tenerlo d'occhio, continua Rathbun, il quale ingaggiò due investigatori privati per scoprire dove si era cacciato Broeker, e per stargli alle costole. Uno di essi diventò un suo compagno di bevute e per Natale gli regalò un cordless.

Nei primi anni '90, prima che i cordless si facessero sofisticati, le conversazioni potevano essere captate da un isolato di distanza con uno degli scanner in uso alla polizia. Era una pratica legale.

«Dave era contentissimo all'idea», racconta Rathbun «voleva ascoltare quante più conversazioni possibile. Registrammo tutte le telefonate di Pat per circa un anno. Sapevamo tutto quel che faceva». Poi Broeker si trasferì in Wyoming e gli investigatori fecero altrettanto.

Rathbun dice che il suo coinvolgimento nella "Operazione Broeker" cessò nel 1992, quando accompagnò Miscavige a Washington per aiutarlo nei negoziati con l'IRS per l'esenzione fiscale alla chiesa. Restò poi al suo fianco un altro decennio prima di lasciare Scientology. Mike Rinder, il suo più caro amico, se ne è andato due anni fa.

Lo scorso marzo si sono rivisti nell'appartamento di Rinder a Denver, ricordando i vecchi tempi. Rathbun ha parlato di quando, nel 1989, aveva organizzato la sorveglianza di Broeker. Rinder aveva ricordi più recenti. All'inizio del 2007 Miscavige gli aveva imposto dei tagli al budget del dipartimento, bilancio che comprendeva anche le spese per le operazioni di intelligence.

Rinder racconta di aver chiesto informazioni al suo staff circa una linea telefonica di cui non sapeva niente. La risposta: quella è per l'operazione Broeker, ed è intoccabile.

Broeker non ha risposto alla richiesta di intervista che abbiamo fatto alla sua famiglia.



Ex funzionario dichiara che la politica di Scientology non seguiva le direttive

© Di Joe Childs e Thoman C. Tobin, redattori. Tratto da St. Petersburg Times, 2 novembre 2009.

Marty Rathbun sostiene di aver partecipato a un'azione criminale per proteggere la chiesa contro una possibile intrusione nella sicurezza.

Terri Gamboa, funzionaria di vecchia data, e il marito Fernando lasciarono la Sea Org nel gennaio del 1990, scatenando ciò che l'uomo ha definito "allarme di settimo livello".

Terri Gamboa era direttore esecutivo della Author Services Inc., l'azienda indipendente istituita dal fondatore L. Ron Hubbard per controllare diritti d'autore e proprietà intellettuali.

David Miscavige, il leader della chiesa, voleva sapere se la donna aveva avuto accesso a una cassaforte contenente dei documenti immobiliari di Hubbard. Era per caso scappata con qualcosa di sensibile?

Miscavige convocò Rathbun e altri executive negli uffici della Author Services. L'uomo racconta che Miscavige gli disse: «Marty, devi scoprire se ha preso quei documenti». Rathburn volò a Nashville, dove degli investigatori privati avevano localizzato i Gamboa in un hotel. Era accompagnato da cinque uomini. Videro che dentro al Pathfinder della donna c'era la sua valigetta. «La missione era questa: ci saremmo riuniti in una stanza e le avremmo dato un cosiddetto SRA».

Il termine lo ha inventato Miscavige, continua Rathbun, e significa Severe Reality Adjustment, regolazione severa della realtà. Mettersi di fronte a qualcuno e urlargli in faccia "ti faccio capire che cos'è la realtà". «Lei si sarebbe spaventata al punto che non avrebbe mai più pensato di infastidire la chiesa».

Durante l'SRA Rathbun andò in un'altra stanza e segnalò all'investigatore privato, di cui non ricorda il nome, di forzare l'auto della donna e prendere la valigetta. Mentre guardava dalla finestra sentì dei passi, era Terri. «Stava percorrendo la hall, diretta alla stanza» ricorda Rathbun. «Corsi alla finestra e dissi al tizio "battitela", e lui scappò con la valigetta». L'investigatore entrò in una cabina del telefono, frugò il contenuto, non trovò i documenti e la rimise nel Pathfinder.

Terri Gamboa ha rifiutato la richiesta di intervista.

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Nel commentare il racconto di Rathbun, il portavoce della chiesa Tommy Davis ha scritto: Se Rathbun ha utilizzato un investigatore «per maltrattare dei poveri innocenti» è solo lui da incolpare. Non erano coinvolti altri funzionari della chiesa.

Kurt Weiland, da 20 anni ai vertici della divisione di intelligence della chiesa, ha detto che se Rathbun ha collaborato a un furto in un'automobile si tratta di una violazione della politica della chiesa. Staff e investigatori alle dipendenze della chiesa devono «sempre obbedire alle leggi del paese,indipendentemente da qualsiasi altra cosa».


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