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Le peripezie di Michael Pattinson, OT 8 di Scientology (Seconda parte)

Tratto da una serie di interventi sul newsgroup alt.religion.scientology, agosto 2003.

Traduzione e note a cura di Martini, ottobre 2003.

 
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Seconda parte

 
 

Inizio delle ostilità

Nel febbraio del 1990, a bordo della nave Freewinds, completai il più alto livello di assistenza pastorale della Chiesa di Scientology attualmente disponibile, chiamato OT8. Ero membro attivo della Chiesa di Scientology dal 1973. Avevo speso una quantità ingente di denaro per acquistare assistenza e corsi di formazione, ed avevo aiutato la chiesa in numerose occasioni quando si era trovata in difficoltà.

Come forma di aiuto alla mia carriera, e spinto dal desiderio di migliorare la qualità della vita dei miei colleghi, avevo deciso di scrivere un resoconto delle mie esperienze nel campo dell'arte indirizzando tali sforzi in particolare verso i più giovani. È una professione in cui avere successo è difficile e avevo appreso nel modo più duro che cosa funzionava e che cosa no. Avevo così redatto alcune pagine su arte e cultura derivate dalla mia esperienza personale, ed avevo iniziate a mandarle in giro per avere commenti sulla loro utilità. Le reazioni, provenienti sia da artisti che da amanti dell'arte, furono molto positive. Decisi allora di dedicarmici in modo più completo e di fondare un'associazione di artisti che ci avrebbe riuniti sotto l'ombrello di veri dati sulle arti. Credo che il campo artistico sia pieno di dati falsi che possono far affogare molto presto un giovane artista.

Il 7 aprile 1991 tenni nella mia casa parigina un incontro della futura associazione. Gli inviti erano stati fatti dalla sig.ra M.A. Doree, all'epoca mia assistente. Non conoscevo tutti i presenti poiché era la prima volta che ci incontravamo. La riunione andò davvero bene e alcuni tra i partecipanti decisero di aderire all'associazione. Fu una serata davvero magnifica.

Il 9 aprile 1991 mi recai al Celebrity Center della Chiesa di Scientology di Parigi per pranzare assieme ai suoi direttore e presidente, rispettivamente il sig. e la sig.ra Rosenberg. Nel corso del pranzo accennai all'iniziativa che avevo deciso di intraprendere per aiutare gli artisti. I Rosenberg si arrabbiarono molto, senza spiegarmene il motivo. Sarit Rosenberg insistette affinché mi recassi nel suo ufficio per visionare alcune reference sulla materia (alcune regole amministrative interne non scritte da LRH, ma dai funzionari di Los Angeles della chiesa). Sarit continuò ad accusarmi istericamente e furiosamente, dal suo punto di vista stavo commettendo qualche tipo di "crimine" contro la Chiesa di Scientology. Rifiutai di abbandonare i miei propositi in campo artistico e, in particolare, rifiutai di fermare la nascita della mia associazione. A questo punto, dalla sua posizione di Presidente della Chiesa di Scientology, Celebrity Center, Parigi, mi minacciò che se non avessi sciolto l'associazione e smesso di scrivere avrebbe:

  1. Emesso su di me un ordine restrittivo ufficiale della chiesa (chiamato "Non Enturbulation Order"). L'emissione di tale ordine mette il "parrocchiano" in una posizione piuttosto difficile, poiché nel caso qualsiasi altro parrocchiano faccia rapporto dicendo che ha turbamenti a causa di quella persona (ad esempio Joe), allora Joe sarà immediatamente allontanato dalla chiesa, dai suoi amici scientologist e da qualsiasi futuro servizio o assistenza della chiesa. Emettere ordini di questo tipo non è una cosa leggera. Fondamentalmente espone il destinatario dell'ordine al rischio reale di essere "scomunicato" su capriccio di qualcun altro.

  2. Tagliato tutte le mie linee di comunicazione con i miei amici artisti e seguaci della Chiesa di Scientology di Parigi, e si sarebbe assicurata di usare la sua posizione di Presidente per far cessare tali amicizie fino a quando non avessi obbedito ai suoi ordini.

  3. Avrebbe usato la sua posizione nella Chiesa di Scientology per togliermi qualsiasi status avessi ottenuto all'interno della chiesa, in particolare lo status di OT (OT significa "Thetan Operante", dove per thetan si intende l'essere spirituale o "anima" della persona). Dal 1973 avevo lavorato e mi ero adoperato per ottenere tale stato ed ero orgoglioso dei miei sforzi e persistenza, e dei risultati che avevo ottenuto. Sarit Rosenberg mi stava minacciando di "cancellare" tutto questo se non mi fossi inchinato ai suoi voleri e non avessi smesso di aiutare gli artisti con i miei scritti e la mia associazione.

Non obbedii, e non avevo alcuna intenzione di piegarmi alle sue minacce.

Tornai a casa e feci immediatamente rapporto sul suo comportamento al management della Chiesa di Scientology. Ritenevo totalmente inaccettabile che la Chiesa di Scientology interferisse nella mia professione e nei miei propositi artistici con minacce e "ricatti" di natura spirituale. Il giorno successivo inviai tutto a Los Angeles. Dopo quell'episodio smisi completamente di frequentare il Celebrity Center, né per addestramento né per gli event.

Intanto continuavo a lavorare da casa, compreso l'aiuto che davo come leader dell'ufficio parigino di WISE (World Institute of Scientology Enterprises). Avevo infatti pagato diverse migliaia di dollari per ottenere la licenza che mi permetteva di aiutare gli imprenditori Scientology a dare il meglio. Ero il leader del "Charter Committee", volevo essere utile al gruppo.

A quel punto la mia carriera stava procedendo normalmente. Mantenevo ancora una percentuale di vendita dei miei quadri intorno al 95%. Crediti e debiti erano al minimo.

Nell'aprile del 1991 Sarit Rosenberg si recò sulla Freewinds, dove evidentemente mi criticò in modo molto pesante con il membro dello staff incaricato dell'etica dei "parrocchiani". Sospetto che avesse dato a questa persona (Christine Mc. Nocher) false impressioni di natura molto negativa. Sempre nell'aprile del 1991, ma in un periodo diverso, anche Alain Franck Rosenberg si recò a bordo della Freewinds, e in seguito appresi da Miss McNocher che il Senior Case Supervisor, Margaret Supak, gli aveva tenuto un "briefing" sul contenuto dei miei folder di auditing ed etica, cartelle che contenevano resoconti molto personali e confidenziali che avevo redatto confidando in ciò che ritenevo essere un vincolo sacro di segretezza. È una violazione molto grave tradire questo tipo di vincolo, poiché rivelare le confessioni private può esporre la persona ad abuso e ricatto. Evidentemente Alain Rosenberg raccontò alla moglie il contenuto delle mie confessioni. In quel periodo ero in attesa di ricevere risposta al rapporto che avevo inoltrato al Religious Technology Centre sulle minacce che avevo subito da Sarit Rosenberg, executive del Celebrity Center di Parigi.

Poco dopo il viaggio dei Rosenberg sulla Freewinds Miss McNocher emise un documento ufficiale, con ampia pubblicazione mondiale a tutti gli scientologist, secondo cui non dovevo più essere considerato un OT, o addirittura un pre-OT (qualcuno che fa i gradi inferiori al vero stato di OT). Il documento fu emesso il 2 maggio 1991 sulla Freewinds, tra le altre cose diceva che ero stato "trovato colpevole" di numerosi crimini e alti crimini contro la politica della chiesa (senza alcuna azione di giustizia "on-policy" a sostegno di tali accuse) e che, per riottenere lo status per cui avevo pagato, lavorato duramente e che avevo completato, avrei dovuto portare a termine un esteso programma scritto per me da Margaret Supak. Il documento conteneva infine la minaccia ufficiale che se non avessi portato a compimento le azioni richieste potevo essere espulso da Scientology (dichiarato "persona soppressiva").

Non dimenticate che quanto sopra derivava dal mio desiderio di aiutare altri artisti! In seguito chiesi il motivo per cui era stato scritto quel documento, e la McNocher rispose che era a causa di quanto avevo riportato nelle confessioni in merito alla mia vita amorosa privata (sì, attività gay a Parigi dopo aver attestato OT8). Le policy della Chiesa di Scientology vietano specificamente di scrivere un ordine di etica di questo tipo, ma dopo che la sig. Supak aveva violato la mia fiducia e la mia privacy raccontando gli affari miei, venne emesso un documento ufficiale. La mia vita privata è una questione puramente personale e nel 1973 mi ero rivolto alla Chiesa di Scientology per avere aiuto specifico su alcuni aspetti di essa. Di recente ho appreso che le procedure esatte che mi avrebbero potuto aiutare su questo problema non mi sono mai stata amministrate, nemmeno dopo 23 anni e l'acquisto di migliaia di ore di auditing presso diverse organizzazioni di Scientology.

Ma continuiamo il racconto degli avvenimenti del 1991: il programma scritto dalla Sig.ra Supak richiedeva di fare un ampio "progetto di ammenda" per la Chiesa di Scientology, oltre al completamento di servizi tecnici della stessa. Venivo anche minacciato di immediata espulsione, con conseguente interruzione di tutti i rapporti con amici e conoscenti all'interno di Scientology, se non avessi obbedito a tutti i punti elencati, che comprendevano tra l'altro un "folder di Etica immacolato" (cosa virtualmente impossibile da ottenere nella realtà della vita quotidiana, come può confermare qualsiasi scientologist). Tale documento venne emesso dalla Flag Ship Service Organization il 30 maggio 1991.

Nel maggio del '91 io ero ancora a Parigi in attesa di una risposta al rapporto sulle minacce ricevute. Risposta che non arrivò mai.

In quel periodo (aprile e maggio 1991) e a mia totale insaputa, Sarit Rosenberg si era spinta al punto da fare scrivere da altri membri del suo staff (Claude Tizioli, Marie-Yvonne Leclerc e Philippe Coriou) rapporti contro di me per violazioni di etica, nonostante essi non avessero conoscenza diretta e personale degli avvenimenti poiché non erano presenti all'incontro tra me e lei. Questi rapporti, che contenevano errori e falsità allarmanti sul mio conto, furono inviati all'ufficio di Etica della Freewinds senza inviarne copia a me. Quando seppi della loro esistenza era troppo tardi. Se ne fossi venuto a conoscenza in tempo avrei potuto correggerli applicando la policy. A quanto pare il non avermene inviato una copia faceva parte del progetto della Sig.ra Rosenberg per screditarmi completamente all'interno della Chiesa di Scientology.


La guerra

Appresi dell'esistenza dei falsi rapporti contro di me a Copenhagen. Un amico (Daniele Lattanzi) aveva visto le copie inviate sulle linee interne della Chiesa di Scientology.

L'8 maggio 1991 mi recai al Celebrity Center di Parigi per avere copia dei rapporti e, dopo lunghe insistenze, le ottenni. Scrissi una richiesta immediata di correzione. A tutt'oggi non ho ottenuto correzioni.

Nel maggio del 1991 Sarit Rosenberg utilizzò la sua posizione di Presidente del Celebrity Center per fare emettere il "Non Enturbolation Order" di cui mi aveva minacciato il 9 aprile. In tutto quel periodo avevo evitato di recarmi al Celebrity Center, salvo che per ottenere copia dei rapporti. Non ci ero più tornato perché non volevo turbare nessuno. L'ordine era solo la continuazione della personale vendetta di Sarit (e di OSA Parigi) contro di me, e per portarla avanti usava come arma la posizione ufficiale ricoperta all'interno della Chiesa di Scientology. Sebbene non avesse autorità per farlo, Sarit ordinò la mia rimozione dalla posizione che ricoprivo in WISE, così persi tutto il denaro che avevo versato per la franchise del Charter Committee (6000 dollari). L'ordine di etica venne reso pubblico e lasciato affisso in bacheca per mesi, screditando il mio nome e la mia reputazione.

Sempre nel maggio del 1991 alcuni staff del Celebrity Center di Parigi scrissero ulteriori rapporti falsi su presunte malefatte che avrei commesso (tra l'altro quei rapporti si basavano su opinioni piuttosto che su fatti). Quanto sto scrivendo è ampiamente documentato, ed è stato anche accluso agli atti del procedimento legale di Los Angeles.

Verso la fine di maggio 1991 Sarit iniziò ad usare il Celebrity Center per una campagna di propaganda nera sia contro la mia reputazione che contro la mia carriera professionale. Usò la sua posizione per interferire attivamente con la mia associazione artistica, costringendo (con la minaccia) gli amici a telefonarmi per dirmi che era stato loro ordinato di "disconnettere da me", e per richiedere il rimborso delle quote che avevano pagato per l'associazione. Mi dissero che sarebbero stati felici di farne parte, ma che Sarit aveva usato la sua posizione per costringerli a chiedere il rimborso. Restituii quanto richiesto, ma anche queste sono questioni che non dovrebbero riguardare la chiesa. Gli amici in questione erano: Noel Hamman, Xavier Deluc, Antoine Tome, Maryline Dupoux e Jacques Leservot.

Fu proprio attraverso queste persone ed altri amici collegati al Celebrity Center di Parigi che venni a sapere delle chiacchiere e allusioni in merito a questioni che non potevano che provenire dai miei confessional, scritti e azioni confidenziali che si supponeva dovessero restare affidati alla Chiesa di Scientology. Quelle confidenze stavano ora venendo usate per screditarmi, nonostante le avessi fornite solo ed esclusivamente in base ad un rapporto di fiducia "prete-penitente".

Il 25 maggio del 1991 ricevetti una telefonata improvvisa da Miss McNocher della Freewinds la quale mi informò di aver ricevuto ulteriori rapporti su di me; il Religious Technology Center era allarmato dai loro contenuti. Mi disse senza mezzi termini che se non mi fossi presentato sulla nave quello stesso weedend (chiamò il venerdì) sarei stato "dichiarato SP" (vale a dire la "scomunica" dal gruppo di Scientology di cui in precedenza mi aveva minacciato la Rosenberg). In pratica, a causa delle bugie scritte da Sarit, avrei dovuto pagare il volo per Nassau (Bahamas), un periodo di permanenza sulla Freewinds (all'epoca erano 1.500 dollari a settimana), tutti i costi accessori, essere a bordo nel giro di due giorni piantando in asso il mio lavoro. Questo si andava ad aggiungere a tutte le azioni intraprese contro di me dalla Chiesa di Scientology, ed era veramente troppo. Ebbi un collasso nervoso. Chiamai i miei genitori in Inghilterra e raccontai loro quanto stava accadendo. I miei si offrirono di mandarmi il denaro che avevano destinato alle vacanze in modo da poter partire subito per la Freewinds.

Si stava rasentando la follia. Ero una celebrità di Scientology, un OT8 e venivo minacciato come un "nemico" sia per essere gay che per aver fondato un'associazione di artisti!

Nel tentativo di distruggere la mia intera esistenza OSA, con la collaborazione dei Rosenberg, mise in essere una serie di attacchi come sottolineati nel "Dept of Special Affairs Investigator Full Hat Checksheet 1" a cui ho fatto riferimento all'inizio di questo racconto. All'epoca non ero al corrente di quel checksheet, ne sono venuto a conoscenza soltanto alcune settimane fa (estate 2003).

Riuscii ad arrivare a bordo della Freewinds al sabato. Miss McNocher mi chiese di mettere per iscritto tutti i fatti illustrati nei rapporti che aveva ricevuto, cosa che mi impegnò per due giorni. Scrissi la verità. Il mio rapporto venne inviato alla Supak, la quale rispose con il programma citato in precedenza, più un'invalidazione del rapporto poiché, disse, non credeva ad una parola di quanto avevo detto. Perché no? «Perché ero gay e pertanto presumibilmente su "ostilità nascosta" sulla Scala del Tono e delle emozioni Hubbard, e quella gente è bugiarda ecc. ecc.». Hubbard odiava i gay e li etichettò come "1.1" (ostilità nascosta) e da allora quell'odio si è palesemente diffuso sino a raggiungermi, attraverso staff member robotici.

Evidentemente Sarit aveva distrutto la mia reputazione a bordo fin dall'aprile precedente. Chiesi che mi venissero fornite reference di L. Ron Hubbard, Fondatore di Scientology, a sostegno delle azioni intraprese. La McNocher non lo fece. Al contrario, come reazione alle mie proteste contro i "maneggiamenti" scorretti molto "non-Scientology" (poiché prima di agire in mio sfavore in base ai rapporti ricevuti non erano stati verificati i fatti che essi denunciavano) a cui stavo venendo sottoposto, la donna mi disse che Margaret Supak aveva ordinato un Committee of Evidence contro di me (Commissione di Inchiesta - si tratta della commissione di giustizia più severa di Scientology). Dopo di che mi ordinarono di tornare a Parigi e di recarmi di nuovo sulla Freewinds non appena la Commissione fosse stata convocata e pronta ad ascoltarmi. Chiesi di essere messo a confronto con i miei accusatori, ma non mi venne concesso.

Arrivato a casa scrissi a Mr. David Miscavige, Presidente del Consiglio del Religious Technology Center di Los Angeles, per chiedergli che la Commissione fosse tenuta in Europa, dove avrei potuto affrontare i miei accusatori e chiarire la questione. La risposta arrivò troppo tardi. Il 25 giugno, quando giunse la lettera che trasferiva la Commissione di Inchiesta a Copenhagen, io ero di nuovo a bordo della Freewinds. E così mi ritrovai ad aver pagato un altro viaggio a vuoto.

Lo staff della nave mi trattò come una specie di "criminale" e la trasferta fu ESTREMAMENTE spiacevole. Appena arrivato sulla Freewinds venni considerato come "pubblico a bordo" e conteggiato nelle statistiche. Mentre mi apprestavo a ripartire per apparire davanti alla Commissione di Inchiesta di Copenhagen la McNocher mi chiamò nel suo ufficio e mi informò che non potevo andarmene prima di aver acquistato 12 ½ ore di auditing ordinate dalla Supak. Mi sarebbero costate 7.400 dollari. Le risposi che non potevo assolutamente permettermele, poiché tutti i problemi che la chiesa mi aveva causato mi erano costati molto tempo e denaro e non avevo più soldi. Questo accadeva il 26 giugno 1991 ad Aruba. Miss McNocher mi disse che il mio passaporto sarebbe stato trattenuto fino a quando non avessi pagato. Non accettai questa estorsione ed andai in cerca del mio passaporto. Non volevo acquistare auditing e non avevo i soldi per pagarlo. L'ufficiale dei passaporti rifiutò di consegnarmi il documento senza l'autorizzazione scritta della Supak. Il solo modo per allontanarmi dalla nave fu di scendere nelle banche di Aruba e dar fondo a carte di credito e assegni per raggranellare il denaro richiesto. Mi vennero date un paio d'ore di questo auditing non richiesto e non necessario, su qualcosa che non mi interessava affatto, quindi mi autorizzarono ad andarmene. Ormai avevano i miei 7.400 dollari per le loro statistiche settimanali e l'interesse per me era finito. Fu uno dei momenti peggiori della mia vita.

Nell'agosto del 1999, nonostante le grosse difficoltà finanziarie derivate dagli eventi precedenti, mi recai a Copenhagen per la Commissione di Inchiesta. Andò molto bene e prometteva di essermi favorevole, ma prima di poter essere pubblicata venne cancellata dall'Amnistia del settembre 1991. Molti problemi e molti soldi per nulla.

Nonostante l'amnistia avesse apparentemente ripulito tutti i miei files di etica da qualsiasi cosa avessi commesso o non commesso nel passato, nell'ottobre del 1991 il Celebrity Center di Parigi ricominciò ad attaccarmi. Mi ero messo in società con un certo Sig. Bruno Spinozzi per la realizzazione di biglietti e cartoline d'auguri con le mie fotografie di fiori e rose. Avevamo appena finito con un discreto successo il primo giro espositivo e stavamo per espandere la società con ulteriori investimenti quando il Sig. Spinozzi venne convocato dal Celebrity Center di Parigi. Gli dissero che ero un non-scientologist "indesiderabile" e avrebbe dovuto disconnettere da me altrimenti il suo futuro in Scientology sarebbe stato a rischio. Gli vennero fornite false informazioni su di me e alla fine accondiscese alla loro richiesta. Tutto questo ebbe luogo nell'HCO (Hubbard Communication Office) dell'edificio della Chiesa di Scientology, Rue Legendre, Parigi. Dopo le falsità ascoltate in org, Bruno venne da me dicendosi disgustato dalla mia persona e informandomi che avrebbe sciolto la società e interrotto ogni rapporto di affari con me e che dovevo immediatamente liquidare la sua quota. Liquidarlo significò la fine dell'impresa, e rimasi con il magazzino pieno di merce e nessuno che la vendesse. Questi eventi, un attacco deliberato di OSA, mi misero letteralmente in ginocchio a livello finanziario.

Poiché il Celebrity Center continuava a cercare di distruggermi vita, reputazione, affari e amicizie, scrissi al Quartier Generale di Los Angeles per richiedere una Commissione di Inchiesta e ripulire il mio nome. La richiesta venne avanzata nell'ottobre del 1991 e la Commissione ebbe luogo a Copenhagen nel maggio 1992. Il verdetto arrivò soltanto nel novembre del 1992, dopo miei energici invii di fax e lettere di sollecito. Venni trovato non colpevole su tutta la linea.

Tutte le copie (tutte) delle conclusioni della Commissione vennero inviate al Celebrity Center di Parigi, affinché esso provvedesse alla distribuzione ed affissione in bacheca. Le copie evidentemente finirono nel cestino e nessuno ebbe modo di scoprire che il mio nome era stato completamente riabilitato. Non ne fu inviata copia nemmeno a me. Per scoprire l'esito della Commissione dovetti chiamare un amico di Los Angeles e dirgli di andare al Justice Office della chiesa per ritirare l'unica copia disponibile, quindi mandarmela via fax. Il verdetto riabilitò il mio nome dalle false accuse, ma non si fece nulla per riparare ai danni subiti. Fino a quel momento ripulire il mio nome dalle falsità messe in giro dal Celebrity Center e da OSA Parigi mi era costato ben oltre centomila dollari.

Ma la lotta per ottenere giustizia, vedere riabilitato il mio status di OT8 e le buone condizioni in seno alla chiesa non era ancora finita. Non rinuncio facilmente. Nel 1993 tornai alla Flag Land Base di Clearwater per servizi di auditing e dovetti spendere diverse ulteriori migliaia di dollari per nuovi procedimenti di confessional al fine di scoprire se «avessi fatto cose cattive al Celebrity Center di Parigi». Sul punto non c'era assolutamente nulla, zero totale, ma sprecai le ore di auditing che avevo acquistato.

Durante la mia indagine personale per scoprire cosa ci fosse dietro gli attacchi subiti scoprii che molte altre persone (almeno 40) avevano ricevuto un trattamento simile, anche se di minore entità, da parte di OSA Parigi e dei Rosenberg, senza aver mai ottenuto riparazione o correzione adeguata. Nel giugno del 1993, a bordo della Freewinds, feci rapporto su queste scoperte direttamente a International Management. Durante la medesima trasferta Guillaume Lesevre, Executive Director International, mi insignì del titolo di "Ambasciatore OT" per la Chiesa di Scientology.

In qualità di OT Ambassador alla fine del viaggio mi venne consegnato un documento amministrativo pubblico relativo alle scorrettezze di etica di Rosenberg; Sharon Straas, nuovo staff member di Etica della Freewinds, mi informò che contro di lui era stata convocata una Commissione di Inchiesta per far luce sull'uso improprio della tecnologia di L. Ron Hubbard nella gestione del Celebrity Center di Parigi. Poiché ero appena stato designato unico OT Ambassador per la Francia, con il compito di vigilare sull'uso corretto della tecnologia a Parigi, pensai di poter contribuire affinché la Commissione di Inchiesta contro Rosenberg venisse completamente posta in essere. Per assicurarmi di poter ottenere quanti più dati possibili da chiunque potesse essere a conoscenza della questione distribuii 21 copie del documento (che non conteneva limiti di distribuzione) ad altri OT8 di Parigi, più ad un paio di altre persone che potevano avere informazioni da dare.

Ciò che non sapevo, perché da tempo non frequentavo più il Celebrity Center, era che Rosenberg aveva tenuto segreto il fatto di essere stato convocato a Los Angeles per una Commissione di Inchiesta. Aveva detto agli staff di doversi recare a Los Angeles solo per un «briefing di correzione amministrativa». La distribuzione a persone selezionate di copie del documento svelò le sue bugie. Vale la pena ricordare la reazione all'evento.


Attacchi a tutto campo

Rosenberg e gli staff a cui dava ordini scrissero rapporti contro di me per violazioni di etica e li inviarono alla Freewinds per screditarmi ancora una volta (stessa tattica usata in precedenza), senza farmene pervenire copia. Venni convocato da Sharon Straas che mi ordinò di recarmi sulla nave (stessa tattica usata in precedenza), dicendo che potevo prendere visione dei rapporti contro di me soltanto a bordo. Ciò è contrario alle disposizioni di L. Ron Hubbard in merito, così rifiutai di andare. Invece di obbedire feci richiesta dell'ordine. Non me ne venne inviata copia.

Sharon cancellò immediatamente il mio status di OT Ambassador, senza seguire le istruzioni lasciate da Hubbard. Mi venne anche negato l'addestramento presso l'organizzazione principale di Parigi, dove all'epoca stavo seguendo un corso. Nonostante avessi buone statistiche e mostrassi ottima produzione sullo studio mi proibirono di continuare. Sharon fece una nuova emissione dei documenti del 1991, vecchi e ingiusti e già cancellati ufficialmente dalla mia Commissione di Inchiesta. In pratica cancellò tutti i costosissimi sforzi che avevo fatto per ottenere giustizia.

In segno di rappresaglia Rosenberg ordinò al suo nuovo ufficiale di etica di telefonare a tutti i miei amici per dare loro un "briefing" su come avessi "rubato" il documento dalla Freewinds (una bugia), su come non mi si dovesse frequentare a causa del mio cattivo carattere (altra bugia) mostrando come "prova" i documenti falsi riemessi sulla nave. Il Celebrity Center di Parigi telefonò ai miei soci italiani (il Sig. e la Sig.ra Le Mardele) per raccontare loro queste bugie, causare problemi e fare in modo che smettessero di fare affari con me. La Sig.ra La Mardele mi riferì che le chiesero anche se avesse cose "sporche" da raccontare su Michael Pattinson, in modo da poterle usare contro di me a Parigi.

Agli amici sottoposti al "briefing speciale" fu chiesto di scrivere, sulla base di quanto avevano appena appreso, rapporti contro di me per violazioni di etica, così che potessero essere inviati alla Freewinds per causarmi ulteriori problemi. Richiesi copia di tali rapporti alla persona che aveva intrapreso l'azione (Olivia Pilo), ma contrariamente alle disposizioni di Hubbard la mia richiesta venne respinta. Ero ancora in buone condizioni con la Chiesa di Scientology, ma la chiesa parigina stava cercando attivamente di distruggere il mio buon nome e la mia reputazione. Tutto questo accadeva nell'estate del 1993.

I costi in termini di denaro, stress, dolore e sofferenza (mentale, emotiva, sociale e finanziaria) furono enormi. I comportamenti scorretti e le negligenze del Celebrity Center di Parigi, anche per quanto riguarda i fondamenti più basilari di Scientology, furono diuna portata tanto vasta da arrecarmi danni grandissimi. Questi attacchi - collegati a OSA - furono orchestrati per rovinarmi completamente l'esistenza.

L'ingente quantità di denaro, tempo ed energia spesi all'unico scopo di "sopravvivere" all'interno di Scientology mi misero nella condizione di non riuscire a pagare nemmeno l'affitto di casa, e in quelle circostanze non mi fu possibile onorare tutti gli altri debiti che avevo contratto (ben oltre 100.000 dollari). Il Sig. Michel Reveillere mi aveva prestato 26.000 dollari e gliene avevo già resi 6.000 quando gli attacchi rovinarono a tal punto le mie finanze e la mia produttività che non potei restituirgliene altri, nonostante la mia buona volontà. E questo è il debito che il sito internet "religious freedom watch" [1] ora dice che mi sono rifiutato di pagare… ulteriori bugie.

A seguito degli attacchi continui l'atmosfera di Parigi era diventata invivibile (avevo perso tutto quello che mi ero guadagnato, compreso mobili, crediti e amici) così per allontanarmi dall'ostilità e dagli attacchi della Chiesa di Scientology di Parigi decisi di trasferirmi a Città del Messico.

Mettermi di nuovo in marcia fu davvero duro: ero senza un soldo, senza casa e, all'inizio, non avevo modo di guadagnarmi da vivere. Fu una grande lezione su come affrontare la miseria in un paese straniero. Grazie al tempestivo piccolo aiuto di alcuni buoni amici del posto ricominciai tutto da capo, guadagnando quel tanto che bastava per sopravvivere. Nel dicembre del 1993, dalla relativa sicurezza di Città del Messico, scrissi una richiesta alla Chiesa di Scientology al fine di convocare un Consiglio di Revisione che chiarisse le cose. Non ottenni risposta. Scrissi di nuovo nel marzo del 1994 senza ricevere riscontro.

Sempre all'inseguimento di una piena risoluzione della mia situazione decisi così di trasferirmi a Clearwater, Florida. Pensavo che la Flag Land Base fosse il posto giusto. Del resto fin dal 1973 mi ero sentito dire che a Flag "standard tech e policy sono infallibili", per cui ero determinato a farle applicare nella "Mecca della perfezione tecnica" fino a soluzione totale. Ero semplicemente all'oscuro degli attacchi concertati e dissimulati di OSA contro di me, e stavo chiedendo aiuto proprio a chi mi stava attaccando. Dopo tutto ero un membro leale e fedele dal 1973, e un OT8. In realtà essi erano i miei peggiori nemici, e lo erano per scelta e comportamento.

Ero ingenuo e plagiato al punto da pensare che chi mi stava attaccando mi avrebbe aiutato. L'indottrinamento cultistico arriva fino a questo punto. Arnie Lerma descrive Scientology come una "camera oscura". Ha ragione. Lo scientologist non ha finestre che illuminino l'oscurità della falsa propaganda che il suo gruppo diffonde. Se molti di coloro i quali sono in Scientology oggi sapessero che cosa ho scoperto, rimarrebbero tramortiti per lo shock di essersi prestati a tale manipolazione e tradimento.

Nel luglio del 1996 ottenni il verdetto del Consiglio di Revisione indetto dal Religious Technology Center. Esso cancellava le principali accuse false di cui ho parlato in questo racconto, e riconosceva che nei miei confronti erano state commesse ingiustizie. Tuttavia le decisioni del Consiglio furono viste soltanto da un gruppo ristretto di persone e non vennero mai inviate in Francia, dove i miei amici parigini avrebbero avuto bisogno di leggerle.

Nel 1996 i Rosenberg trascorsero diversi mesi a Flag, ma la questione con loro non venne mai risolta. Le mie richieste di rimborso caddero nel vuoto. Il costo totale in termini di uscite di cassa, debiti contratti, perdita di reddito per oltre 6 anni, dolore e sofferenza (mentale) sono ovviamente incalcolabili. Ma ho stimato in circa 130.000 dollari il semplice costo della mia battaglia per ottenere giustizia.

Come se quanto sopra non fosse stato sufficiente, a Flag nel 1996 accaddero altri eventi.

Il 19 giugno, nel corso di un maneggiamento, venni trattenuto a forza al Sandcastle Hotel, nell'ufficio di Hy Levy e, nonostante le mie insistenze, non fui autorizzato ad andarmene. Venni trattenuto contro la mia volontà e fui costretto a pagare altri 7.400 dollari per ulteriore auditing che non volevo. Dopo gli eventi succedutisi dal 1991 in poi la corda di spezzò. Il fatto di essere trattenuto a forza in quel piccolo ufficio e costretto a versare altri soldi che non avevo, o essere costretto a chiedere prestiti come mi suggerivano di fare, mi mandò nel panico più totale. Insistettero affinché usassi la mia carta di credito per pagare ed essere liberato, oppure che telefonassi alla mia amica messicana (Sig.ra Maya) per farmi prestare l'importo. Cercai di andarmene ma sia Levy che Miss Cosima mi bloccarono mentre stavo uscendo dalla porta che si affacciava sulla reception del Sandcastle Hotel (di proprietà della Chiesa di Scientology). Invocai aiuto, ma nessuno rispose. Mi fecero sedere di nuovo e ripresero con le richieste di denaro, ricorrendo anche all'invalidazione della mia integrità, del mio desiderio di uscire da quel luogo e del fatto che NON volevo altro auditing.

Le richieste pressanti di denaro continuarono per circa un'ora, ma alla fine riuscii a scappare fingendo di puntare alla porta che stavano bloccando per dirigermi invece verso quella opposta, da dove raggiunsi Osceola Avenue. Sia Cosima che Hy Levy mi rincorsero, e rincorsero la mia auto fin che ebbero fiato. Mi vergognavo molto del mio comportamento ma non credevo fosse giusto trattenere qualcuno contro la sua volontà e chiedergli denaro in cambio della liberazione. Non negli Stati Uniti d'America.

Un mio errore enorme (a parte essere scientologist) fu scrivere due fax in cui "mi scusavo per il mio turbamento" e coprivo il comportamento di Hy e Cosima. Non avrei dovuto cercare di coprire quelle azioni ed evitare loro di venire disciplinati.

Nel corso delle mie visite alla Flag Land Base di Clearwater il mio contatto era stato Mary Voegeding, Presidente della Flag Service Organization (ora, come ho appreso in seguito, sposata al direttore di OSA Clearwater, Ben Shaw). In seguito, quello stesso anno, Mary mi presentò a Danny Keogh, ex marito di Lisa Marie Presley. Entrambi erano a Flag e pare che Danny stesse facendo qualche ammenda per la chiesa. Mary fece in modo che Danny mi aiutasse con alcuni maneggiamenti di etica (come al solito con la conclusione scontata che «per meritarmi tutto il male che mi era arrivato addosso dovevo sicuramente aver fatto qualcosa»). Non si trattava di certo di una buona base operativa, soprattutto alla luce degli eventi sottolineati in questo racconto. Per un breve periodo le cose girarono per il verso giusto e anche grazie all'aiuto di Denny riuscii a tenere le cose sotto controllo per un po'. Poi però precipitarono di nuovo.

Un giorno improvvisamente mi ordinarono di recarmi da una persona, cioè da un "Funzionario della Sicurezza" senior del Religious Technology Center di nome Marthy Rathburn. Venni scortato in una stanzetta che si trova dietro l'area degli ascensori del Fort Harrison Hotel, dove il Religious Technology Center ha un ufficio. Mi fecero sedere con Marthy Rathburn tra me e la porta. Rathburn mi ordinò di prendere le lattine dell'E-Meter e di rispondere alle sue domande. Non si trattava di una seduta di auditing, ma di una "intervista di sicurezza" senza regole di condotta ovvie, salvo che dovevo rispondere alle sue domande in modo completo. Se non l'avessi fatto l'e-meter l'avrebbe rilevato. Quanto accadde durante quell'interrogatorio, e in un secondo che seguì a poco tempo dopo, fu lo shock più grande della mia vita.

Per farla breve, Rathburn mi interrogò molto approfonditamente sulle mie credenze religiose. Aveva sentito dire da Danny che mi stavo interessando ad attività di tipo religioso (un'attività spirituale cristiana per cercare di capire più chiaramente "chi sono" … ricordate il risultato di OT8?), e che mi ci ero appassionato al punto da avere iniziato a parlarne con gli amici; alcuni di essi avevano espresso il desiderio di leggere qualcosa in merito e l'avevano apprezzato. Così avevo richiesto alcuni libri relativi a tale attività ad un negozio di Clearwater (non Scientology).

Secondo Rathburn, però, parlare della mia fede e convinzioni religiose ad altri scientologist era un qualche tipo di crimine piuttosto grosso. In realtà non stavo facendo proselitismo né cercando di distogliere altri da Scientology.

Rathburn mi fece capire, in modo indiretto ma sempre nello stesso tono e direzione, che se avessi voluto continuare il mio cammino in Scientology avrei dovuto non solo smettere immediatamente di parlare della mia fede, ma vi avrei anche dovuto rinunciare per sempre. Gli chiesi almeno cinque volte di mostrarmi la reference di LRH che ordinava una cosa del genere, ma non mi rispose mai direttamente. Continuava ad essere elusivo facendomi sentire in qualche modo "stupido" per non avere aderito immediatamente al suo punto di vista. Alla fine riuscii a fargli spiegare quale fosse l'idea alla quale avrei dovuto obbedire e mi sarei dovuto piegare. Mi mostrò la reference di Hubbard intitolata "Mantenere Scientology in Funzione". C'è un punto in cui vengono indicate dieci azioni precise per farlo, una delle quali è: «Fare applicare la corretta tecnologia consiste in… 7) annientare la tecnologia scorretta».

Questa fu l'unica reference importante su cui Rathburn lavorò per farmi rinunciare alla fede che avevo scelto. Insistetti sull'argomento perché non riuscivo a credere a quanto egli sembrava volermi dire. Intendeva per certo che per continuare Scientology avrei dovuto rinunciare alle mie credenze religiose (RTC gestisce le autorizzazioni per chi vuole fare ulteriori servizi, e può bloccare a piacimento il progresso di chiunque). Intendeva fermare chiunque altro si stesse informando sulle cose di cui avevo letto. Ciò venne evidenziato dal fatto che, nei giorni successivi alle "interviste", il titolare del negozio a cui avevo ordinato i libri (Sig. Virgil Wilhite) ricevette due visite personali da rappresentanti di RTC ed una dal "Ufficio degli Affari Speciali" della Chiesa di Scientology, durante le quali gli fu intimato di non tenere più i volumi che avevo ordinato. Il Sig. Wilhite rispose che avrebbe continuato a tenerli perché appartenevano ad un'attività religiosa legittima riconosciuta dal Congresso degli Stati Uniti. Ciononostante su di lui venne esercitata una tale pressione che alla fine ne fu intimidito, e rese i libri alla casa editrice.

Si trattò di un attacco diretto della Chiesa di Scientology e del Religious Technology Center contro un'altra religione americana. Diffamano gli altri accusandoli di "intolleranza religiosa", quando in realtà sono i primi a rendersene colpevoli.

Nel corso delle "interviste" insistetti sul fatto che come scientologist avevo diritto di libertà religiosa (sia in base agli scritti di L. Ron Hubbard che al 1° emendamento della Costituzione americana), ma Rathburn non cedette. Gli chiesi specificamente se le persone di fede scintoista (che di recente avevano fatto una visita di gruppo a Flag) avessero dovuto rinunciare alla propria religione per ottenere il permesso di RTC a continuare Scientology. La risposta fu che «non è ancora un problema» (o una questione da risolvere), ma è facilmente intuibile che chiunque voglia continuare Scientology dovrà prima o poi abbandonare la propria fede e pratica religiosa per soddisfare RTC sul punto della "tecnologia scorretta".

Rathburn è un alto funzionario del Religious Technology Center ed ha autorità su molti scientologist. Speravo di aver capito male e quindi insistetti oltre ogni ragionevole dubbio. Secondo Rathburn l'intenzione del Religious Technology Center è di annientare sistematicamente ogni altra religione del pianeta, seguace dopo seguace, facendoli prima entrare in Scientology senza problemi, facendoli arrivare al punto il cui è necessario il permesso di RTC per proseguire sull'addestramento o processing di livello superiore e poi dire che o rinunciano alla propria fede, o rinunciano ad ulteriori progressi in Scientology. Ed è precisamente questo il messaggio che mi fu trasmesso. Il fatto che libri di un'altra religione siano stati rimossi da un negozio non di proprietà della Chiesa di Scientology dopo che rappresentanti della stessa e di RTC hanno fatto pressioni sul proprietario è un indicatore molto preciso del fatto che la volontà di Scientology è di rimanere l'unica possibile via spirituale, ed un piccolissimo esempio di un grosso problema. Mi chiedo quanti siano i leader religiosi del mondo a conoscenza di questa intenzione di annientare le loro fedi.

Rimasi talmente turbato da questo atteggiamento che me ne tornai a casa e feci in mille pezzi la foto di Hubbard che tenevo appesa al muro. Il giorno successivo guidai fino ad Orlando solo per allontanarmi da Clearwater e dalla Flag Land Base. Quando tornai trovai Mary Voegeding, Presidente della Flag Service Organization e Danny Keogh all'interno del condominio in cui vivevo. Erano entrati intrufolandosi da una porta laterale, eludendo la sicurezza. Non li invitai a salire, non erano benvenuti. Parlai per un po' con loro nell'atrio del palazzo e poi gli chiesi di andarsene.

Volevano semplicemente assicurarsi che non avrei provocato un "flap" nelle pubbliche relazioni locali. Non erano interessati al mio benessere.

Quest'ultima frase riassume tutta la mia esperienza in Scientology.

Verso la fine del 1996 decisi di lasciare Scientology, ma ne uscii completamente soltanto un anno dopo.

Ciò che ho visto, appreso e realizzato in seguito: (elenco parziale)

  1. Scientology è principalmente interessata alla propria sopravvivenza, costi quel che costi. Gli individui, anche gli amici, possono sempre essere sacrificati nel momento in cui vengono percepiti come potenziale minaccia.

  2. OSA (Dipartimento 20 della "chiesa" di Scientology) è una sorta di Ministero della Guerra con attività dannose e di tipo terrorista che, sostenuta finanziariamente dalla "chiesa" di Scientology, opera in modo palese e dissimulato contro gruppi e individui in paesi in pace, USA compresi, al fine di portare avanti in modo fanatico i propri interessi e distruggere chiunque possa rallentare il suo progresso.

  3. La fiducia che ho riposto in Scientology non era meritata.

  4. La vera personalità di Scientology è esattamente l'opposto dei suoi scopi dichiarati. Sostiene di voler eliminare guerra, criminalità, odio e pazzia, ma le utilizza quotidianamente. Per fare un'analogia, è come se Saddam Hussein dicesse «voglio solo ammazzare, opprimere, assassinare, derubare e torturare la gente fino a quando non avrò più un solo nemico. Dopo di che sarò gentile ed amorevole con tutti». Così come non si può sperare di vedere il sole dal profondo di una caverna, allo stesso modo non si può trovare amore, sanità mentale o onestà nell'oscuro cuore di Scientology.


Annientamento

Dopo l'incidente con Marty Rathburn venni messo su un programma per studiare TUTTI gli scritti di LRH relativi a Dio, "Essere Supremo", Infinito... venni assistito da un membro dello staff e in breve tempo li esaminammo tutti. Gli scritti di Hubbard su Dio sono talmente scarsi che non fu un lavoro lungo. Giusto alcune pagine contro volumi e volumi di "tech" hubbardiana. Hubbard su Dio dice poco o nulla, tutta la sua attenzione si incentrava sulla "tecnologia" di cui si proclamava "Sorgente". Una delle sue più importanti rivelazioni su Dio o Infinito, e non sto scherzando, è che se si gira il numero 8 si ottiene il simbolo dell'infinito. Il che mi confermò che Scientology NON mi avrebbe aiutato a scoprire "chi sono". La sola "beingness" [possibilità/capacità di essere] che evidentemente è ammissibile in Scientology è «essere uno schiavo di L. Ron Hubbard e di Int. Management».

Dal dicembre 1996 al maggio 1997 mi trattenni a Clearwater e feci del mio meglio per accettare quanto stava accadendo. Non avevo ancora realizzato che la "Tech Standard" non solo non avrebbe risolto le ingiustizie e le difficoltà che avevo attraversato dal completamento di OT8 in poi, ma che ne era l'esatta CAUSA! Quando qualche settimana fa ho letto il checksheet di OSA che Caroline Letkeman ha recentemente reso disponibile su Internet ho visto il pezzo mancante del puzzle.

Dal 1991 in poi sono diventato un target per l'annientamento previsto della tech LRH di OSA. Si tratta della tech di Hubbard per la guerra. Per me corrisponde davvero a tentato omicidio [2].

Mary Voeding, che trattava ancora con il pubblico celebre che veniva a Flag come Kirstie Alley, Lisa Marie Presley ecc., stava ancora cercando di "maneggiarmi", sebbene meno di frequente. Mary mi aveva detto che avrebbe cercato di trovare una risoluzione ai miei problemi, ma senza risultato. Sembrava che l'unica cosa che le premesse veramente sapere fosse che cosa stessi facendo, per vedere se potevo rappresentare o meno una minaccia legale o di pubbliche relazioni. In seguito Mary ha sposato Ben Shaw, capo di OSA Clearwater. Ho fatto male a fidarmi di lei.

In quel periodo studiai i libri che preferivo (libri non Scientology) e mi godetti un'atmosfera molto rivitalizzante lontano dai contatti con il gruppo che avevo avuto prima del tentativo di "deprogrammazione" di Rathburn. Mi stavo sempre più allontanando da Flag, dagli altri scientologist e da Mary Voegeding. Nella primavera del 1997, mentre nel suo ufficio stavo guardando il video di un recente event di Flag, mi resi improvvisamente conto che l'incantesimo si era rotto. Miscavige non era più una sorta di icona, di idolo e la sua propaganda non mi faceva più effetto. Anzi, mi disgustava. Gli avevo scritto chiedendogli di risolvere i problemi di ingiustizia che avevo subito, ma nella sua risposte mi aveva fondamentalmente detto che non avrebbe disciplinato alcun membro dello staff. Per quanto mi riguardava, da quel momento aveva smesso di essere un leader.

L'ultima telefonata con Mary Voeding fu nella primavera del 1997, quando mi chiamò per un "maneggiamento" su cicli di etica falliti (essere incolpato di crimini ed errori commessi da membri dello staff plagiati fino alla stupidità cominciava davvero a darmi la nausea). Rifiutai. Mi comunicò che il recente "write-up" [resoconto] che avevo fatto come parte del ciclo di etica «sarebbe potuto essere reso pubblico». Era una forma di ricatto, puro e semplice ricatto. Riattaccai e decisi di non avere più nulla a che fare con lei. Non riuscivo semplicemente a capire le anomalie a cui ero stato sottoposto; non c'era nulla che avesse senso alla luce dei dati "interni" di Scientology e delle esperienze che avevo avuto. Ero sgomento.

Decisi di riprendermi la vita. Analizzai le mie opzioni e presi alcune decisioni che, in retrospettiva, furono eccellenti. Decisi di recarmi alla Polizia di Clearwater e sporgere denuncia. Venni accolto molto bene, sentito per diverse ore (tutto registrato) e mi sentii meglio. Qualche giorno dopo due funzionari vennero a trovarmi a casa per altre domande e per completare il loro rapporto. Mentre stavano uscendo dall'appartamento notai qualcosa sul divano e li richiamai: «avete dimenticato qualcosa…»; era un plico piuttosto spesso. Si girarono dicendomi «no, non è nostro. È suo…». Sconcertato andai a vedere di che cosa si trattava e trovai un pacco di fotocopie del libro "Messiah or Madman" di Bent Corydon. Ancora oggi li ringrazio per quel che hanno fatto. GRAZIE! Lessi il libro tutto d'un fiato. Era stupefacente. Rispondeva a tante delle domande che mi ero posto, e molte altre anomalie di Scientology finalmente trovavano un senso. In Scientology mi erano state negate informazioni vitali. Amai il libro e amai il sollievo che provai per aver scoperto la quantità di BUGIE che mi avevano raccontato quando ero un membro attivo. Ringraziai mentalmente Bent Corydon (che avevo conosciuto personalmente) dal profondo del cuore.

Clerwater non era più in luogo adatto a me dopo tutta l'ingiustizia, l'inganno e la confusione che il culto aveva portato alla mia vita. Volevo un ambiente più accogliente così mi trasferii in California. Volevo vivere a Los Angeles e dare una spinta alla mia carriera. Mantenevo ancora contatti con alcuni amici scientologist e speravo ancora in un qualche tipo di risoluzione. Nel giugno del 1997 mi trasferii a Los Angeles (nota: la denuncia presentata alla polizia di Clearwater non sfociò in alcun procedimento, soprattutto a causa dei fax che avevo spedito per coprire il comportamento di Hy e Cosima).

Misi i miei mobili in deposito e per alcuni mesi vissi in una stanzetta messami a disposizione da un'amica di un amico della Florida. Andavamo molto d'accordo, lei non era scientologist e fu molto gentile. Una signora davvero per bene. Fui stupito dal fatto che un "wog" potesse cavarsela egregiamente nella vita. Potrebbe sembrare una frase stupida o condiscendente, ma è quanto realmente pensai. In Scientology ci insegnavano costantemente che chiunque NON usi la tech di Hubbard è condannato al fallimento e all'oblio, perciò letteralmente privo di valore come persona a meno che non diventi uno scientologist. La permanenza presso questa signora fu uno dei molti avvenimenti che mi permisero di aprire gli occhi.

Ciò che ho visto, appreso e realizzato in seguito:

  1. A Scientology non importava se ero vivo o morto. Quando smisi di versare denaro a causa dei problemi finanziari collegati agli attacchi di OSA, per le statistiche degli incassi lordi dello staff divenni una "non entità". Inoltre chiedevo aiuto senza versare altri soldi, quindi divenni una "scocciatura". In più scrivevo rapporti negativi su membri dello staff CHE STAVANO ANCORA PAGANDO SOLDI, e alla fine divenni pure un paria. Ero ancora omosessuale nonostante avessi completato OT8, per cui diventai anche un grosso e indesiderato imbarazzo.

  2. Sono diventato un target del programma di annientamento di OSA.

  3. La polizia è stata un rifugio dal caos del culto.

  4. I libri scritti da ex membri come Messiah or Madman di Bent Corydon, A Piece of Blue Sky di Jon Atack (superbo) e la biografia non autorizzata di Hubbard Bare Faced Messiah ["Il volto nudo del messia", disponibile in italiano] sono molto terapeutici per chi si sta allontanando dai tentacoli del culto. Mi sono piaciuti immensamente per le verità che contrappongono alle menzogne di OSA.


Conclusioni

Nel 1998, quando vivevo a Long Beach, iniziai a leggere il newsgroup alt.religion.scientology e mi resi conto di quante altre persone erano state danneggiate, imbrogliate e tradite dal fondatore e dalla dirigenza di Scientology, o erano morte o state lasciate morire per aver seguito i loro insegnamenti. Cominciai ad informarmi sulla possibilità di una denuncia penale per ciò a cui ero stato sottoposto. Frank Oliver mi mise in contatto con Graham Berry, avvocato di Santa Monica di origine neozelandese.

Ancora prima che potessi incontrarmi con lui alcuni amici di Parigi furono contattati affinché "disconnettessero" da me, ad esempio Helena Hamer e Michel Cambray. È incredibile come la sola idea di un possibile contatto con Berry avesse fatto scatenare OSA. Mi consultai con il legale e decidemmo di dar corso ad una causa. Mi ero rimesso in piedi e lavoravo bene, collaboravo con una catena di gallerie d'arte con sedi a Tokyo, Beverly Hills, Parigi e Londra. Il mio reddito era sufficiente per finanziare la causa (o almeno lo pensavamo). Volevo avere indennizzo pieno, ragionevole e meritato per tutti gli abusi e gli imbrogli di cui ho scritto nei capitoli precedenti.

Lasciai a Berry l'aspetto strategico e dei dettagli, non avevo nessuna esperienza di liti legali di questo tipo. Nel 1998 Berry presentò il caso alla corte di Los Angeles. Ben lungi dal seguire le normali procedure per vincere una causa, la banda di OSA utilizzò molte delle tattiche di guerra di Hubbard fingendo al contempo di seguire i mandati della Corte.

Per farla breve e per come l'ho capita in prospettiva (potrei aggiungere altri dettagli in seguito):

  1. Nel 1998 i tre soci dello studio di Berry lasciarono improvvisamente la società, dopo essere stati apparentemente contattati da OSA. Se ne andarono in cattivi rapporti e prima di farlo mentirono a me, loro cliente, su questioni di una certa importanza. Fu un modo abbastanza sospetto di "fare affari" e, dal modo in cui lasciarono improvvisamente lo studio, mi sembrò che fossero stati minacciati o ricattati.

  2. A quel punto gli avvocati del culto seppellirono Barry, ormai da solo, con una valanga di richieste di carattere legale che, per numero, avrebbero richiesto grandi quantità di tempo e denaro. Questa tattica fu usata per tutta la durata del procedimento.

  3. Gli avvocati del culto hanno costantemente usato attacchi di natura personale contro Barry.

  4. Gli avvocati del culto hanno fatto molte altre cose (che sono state incluse nelle richieste di denuncia penale contro Scientology inviate a John Ashcroft) che sono da considerarsi semplicemente come attacchi personali di "Fair Game" contro me e Berry. Tra l'altro, ma non solo, intercettazioni telefoniche, sorveglianza, investigatori privati, tattiche di disinformazione rivolte ai miei vicini e conoscenti, alienazione dello staff e del sostegno degli amici, intrusioni nelle linee di credito, reddito e assistenza, e contro-cause insussistenti. Eugene Ingram, un ex poliziotto che si occupa del lavoro sporco di Scientology, ha usato tattiche del terrore contro un'amica e sostenitrice ed ha diffuso bugie sulla realtà della causa in corso.

  5. Con qualche tattica a me sconosciuta gli avvocati del culto sono riusciti a convincere il giudice ad ordinare che la consegna di tutti i miei documenti personali, deposizioni, libri contabili, lettere personali ecc. fosse fatta al 100% prima che la controparte facesse altrettanto. Consegnai tutto quello che avevo, e la controparte non mise a disposizione alcunché. Non ero io ad essere sotto processo, ma loro fecero in modo che lo sembrassi. A me è davvero sembrata una farsa della giustizia, ma non ho esperienza nel campo.

  6. Anche Graham Berry è stato preso di mira, attaccato personalmente in infinite occasioni e, alla fine, mandato in bancarotta da OSA. A quel punto i legali di Scientology si sono opposti con veemenza alla presentazione di richiesta di fallimento, per tenerlo impegnato per anni. I suoi sforzi per rappresentarmi sono stati distrutti. Tra lui e il culto esisteva ruggine antica, ma quando ha deciso di rappresentarmi è stato messo completamente in ginocchio.

Per quanto mi riguarda i legali del culto mi hanno denunciato per non aver restituito un prestito che avevo ottenuto da uno scientologist (Michel Reveillere) verso il 1990-91. Michel mi aveva prestato 26.000 dollari. Prima che OSA distruggesse tutte le mie entrate finanziarie (1992-93, in Francia) gliene avevo resi circa 6.000. Non ero più riuscito ad onorare il debito, ma non si era trattato di un "rifiuto". Nel 1998 venni denunciato negli Stati Uniti per questo debito. Dovetti sottopormi a due giorni di deposizione e rivelare nome e indirizzo del mio datore di lavoro. Meno di dieci giorni dopo la galleria improvvisamente mi licenziò. Poiché avevano sempre venduto la totalità della mia produzione artistica, la possibilità che si sia trattato di tattiche Fair Game è molto elevata.

Per quanto riguarda la denuncia per il mio debito, la controparte chiese il rito abbreviato, che fu concesso. A Reveillere venne riconosciuto un risarcimento di 64.000 dollari (debito più interessi). Non potevo pagare perché avevo perso il lavoro, così fui costretto a dichiarare fallimento.

Nel 2000 dovetti far cadere il caso contro Scientology, non per mancanza di merito, ma perché non avevo più un soldo. Avevo ormai già perso tutto: casa, conto corrente, credito, lavoro, carriera, clienti e causa legale, quasi tutto a causa delle tattiche di Fair Game. Non solo il campo di battaglia era impari, ma era come se gli avvocati di Scientology fossero in cima ad un monte (costituito da tutto il denaro frodato ai membri) e lanciassero pietre infuocate contro di noi, giù in basso. Non volevano discutere il caso perché sapevano che avrebbero perso. Così per vincere decisero di distruggere la vita del querelante e del suo avvocato.

C'è un aspetto interessante. Quando Michel Reveillere mi aveva prestato i soldi era un "public" dell'org di Parigi. Alla fine degli anni '90 entrò nello staff di OSA. Scientology sfruttò il fatto che si trattava di un suo staff affinché mi denunciasse ad un tribunale statunitense: il risarcimento che gli venne riconosciuto mi ha mandato in fallimento. I prestiti/debiti personali sono una circostanza diffusissima in Scientology. Le continue e pressanti richieste di denaro convincono/costringono i membri a chiedere soldi ovunque e a chiunque, e molti si spingono oltre le effettive capacità di restituzione. Probabilmente esistono migliaia di scientologist con debiti pendenti, e molti probabilmente si rifiutano semplicemente di pagare. Il culto e i suoi legali non si sono preoccupati di appianare quelle numerosissime situazioni, ma sono venuti a dare la caccia a me negli Stati Uniti. Le spese e i costi legali di Michel sono stati pagati con i fondi della chiesa, nonostante si trattasse di un prestito PERSONALE. Inoltre era stato proprio il dipartimento di cui Michel fa parte (OSA) ad aver distrutto i miei affari in Francia. Erano stati loro ad impedirmi di pagare il debito contratto con Michel, che avevo già iniziato a saldare quando si avventarono contro di me.

Durante la causa per danni mi sono dovuto sottoporre a nove giornate intere di deposizioni, tutte registrate in video, con una batteria di avvocati (e tutti i loro assistenti) profumatamente pagati dal culto, alcuni dei quali urlavano come forsennati. È stata un'esperienza dura ma interessante: ho visto personalmente perché gli avvocati si sono fatti una reputazione così cattiva di disonestà, espedienti, malizia, crudeltà, tortuosità e ingiustizia.

Ho anche avuto modo di osservare personalmente come il sistema di giustizia americano in realtà conceda giustizia solo ai ricchi. Se non hai abbastanza soldi non puoi finanziare il procedimento e, come alle elezioni americane, vince chi ha più soldi. Può sembrare bellissimo e gratificante per quegli avvocati avidi che hanno svenduto la propria integrità per un sacco di monete, ma sul lungo periodo è la ricetta giusta verso il disastro sociale. Nemmeno il miglior avvocato può cambiare le leggi del karma. E così sia.

Michael Pattinson


Note:

1. Nonostante il titolo altisonante, il Religion Freedom Watch (Defending the Religious Rights) è un sito dedicato quasi esclusivamente alla diffusione di attacchi ad hominem contro i più noti critici di Scientology, nell'ovvio tentativo di screditarli a livello personale. La pagina dedicata a Michael Pattinson si incentra principalmente sulle sue peripezie legali e sul fatto che ogni causa presentata è stata archiviata, ritirata o persa.

Credo sia facile immaginare come una persona psicologicamente soggiogata da Scientology, come Pattinson dimostra di essere stato per oltre 20 anni, non si sia curata di conservare nel tempo documentazione e prove penalmente rilevanti (perché mai avrebbe dovuto farlo? In fondo era un seguace convinto del "gruppo più etico e mentalmente sano del pianeta"…), e sia giunto al punto di inviare un fax di scuse per aver tenuto un atteggiamento "non consono" al suo stato di OT8.

Come spesso avviene in questi casi, quand'anche il seguace (non più tanto convinto) maturasse la decisione di rivolgersi alle autorità per ottenere giustizia arriverà spesso a farlo con troppo ritardo (Pattinson si rivolse al tribunale un anno dopo essere uscito da Scientology, dopo averne raggiunto il massimo livello di "consapevolezza" disponibile, dopo esserne stato una celebrità, dopo averne sostenuto obiettivi ed ideali - ed averne subito il condizionamento - per 24 anni), oppure non potrà provare quanto sostiene. Senza documentazione, prove e persone disposte a testimoniare a suo favore che chance può avere? L'atto di pubblica denuncia di Pattinson credo sia stato molto coraggioso. Il ritratto che ne esce è di un uomo sofferente, debole, fragile, ingenuo fino all'inverosimile. È fin troppo facile liquidarlo come un sempliciotto che se l'è cercata fino in fondo. Credo invece sarebbe necessario riflettere profondamente sulla sua storia di seguace convinto e profondamente tradito in tutto ciò in cui credeva e a cui ha dedicato tante energie, denaro e gran parte della vita adulta.

Persone sofferenti, fiduciose, ingenue e profondamente tradite come Pattinson si contano a migliaia, ma così come per Pattinson anche per loro sarà estremamente difficile se non impossibile ottenere giustizia, quasi che le loro caratteristiche intrinseche le rendano meno meritevoli.

2. A questo proposito si veda: addestramento per distruggere la brava gente, Comunicato Stampa di Caroline Letkeman, 9 giugno 2003.

 
 
 
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