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Un passo oltre la fede

"Anonymous" è scettico sulla segretezza e le parcelle di Scientology.
© Di Michael Sherman, © Los Angeles Times 18 febbraio 2008.

© Traduzione a cura di Simonetta Po, febbraio 2008.

 
Immaginate di leggere questo comunicato stampa:

«Salve, ebrei. Noi siamo anonymous. Vi stiamo osservando da anni. Le vostre campagne di disinformazione; la soppressione del dissenso; la vostra natura litigiosa, tutte queste cose hanno attratto la nostra attenzione... Pertanto Anonymous ha deciso che la vostra organizzazione dovrebbe essere distrutta. Per il bene dei vostri seguaci, per il bene dell'umanità - per il gusto di ridere - vi espelleremo... e smantelleremo sistematicamente il giudaismo nella sua forma attuale...».
Il delirio di folli neonazisti, giusto? No. Sostituite "ebrei" e "giudaismo" con "scientologist" e "Chiesa di Scientology" e state leggendo una dichiarazione rilasciata da un gruppo di anti-scientologist che si sono ribattezzati "Anonymous". Tale dichiarazione è stata emessa il 21 gennaio (letta in un video di YouTube da una voce computerizzata in stile Stephen Hawking). Ad essa ne è seguita un'altra il 10 febbraio, che ha coinciso con proteste davanti ai centri di Scientology di tutto il mondo in cui i manifestanti indossavano maschere (del tipo Guy Fawkes dal film "V come Vendetta") e brandivano cartelli con su scritto, tra l'altro, «Date un colpo di clacson se odiate Scientology».

Di nuovo, immaginate se su quel cartello vi fosse stato scritto «Date un colpo di clacson se odiate gli ebrei». In quel caso, quanto innocua sarebbe stata la protesta?

Ma questa recente svolta contro l'organizzazione fondata nel 1954 dallo scrittore di fantascienza L. Ron Hubbard ha un'aria farsesca. Perché? Perché le organizzazioni a sostegno dei diritti civili e gli attivisti contro l'inneggiamento all'odio non si scagliano contro questi manifestanti? Sospetto che il motivo sia che molti di noi non considerano Scientology una religione, o almeno non una religione che ricordi anche solo minimamente le maggiori fedi del mondo.

Un indizio per questa interpretazione emerge da uno dei cartelli dei manifestanti: «La religione è gratuita, Scientology no» e «I segreti commerciali riguardano gli affari, non la religione». Io sono uno scienziato che per vivere studia i sistemi di credenze, per cui credetemi: Scientology è diversa da qualsiasi altra religione della storia. Sebbene la Chiesa di Scientology sia riconosciuta dall'Internal Revenue Service in quanto religione esentasse (nonostante anni di cause dell'IRS per riscuotere le tasse sui suoi redditi), nessun'altra religione di mia conoscenza considera le dottrine teologiche e i suoi precetti religiosi centrali quali proprietà intellettuali accessibili unicamente a pagamento.

Immaginate di convertirvi all'ebraismo ma di dover pagare per venire a conoscenza della storia di Abramo e Isacco, di Noè e del Diluvio Universale, o di Mosè e i Dieci Comandamenti. O immaginate di diventare cattolici, ma che non vi si parli della crocifissione e della resurrezione di Cristo fino a che non abbiate raggiunto il Livello Teologico Operante III, per cui servono molti anni e molte decine di migliaia di dollari.

Il che, essenzialmente, è il modo in cui la Chiesa di Scientology dispensa la sua teologia, e che ha spinto ex membri, critici e giornalisti a divulgare in Internet e in pubblicazioni nazionali come il New York Times, Rolling Stones e addirittura nella serie di cartoni animati "South Park" il sacro mito di Scientology.

Il racconto si incentra su Xenu, un galattico signore della guerra che 75 milioni di anni fa governava su 76 pianeti sovrappopolati. A bordo di astronavi somiglianti a aerei DC-9, Xenu trasferì sulla Terra (chiamata Teegeeack) trilioni di questi esseri alieni e li collocò dentro vulcani selezionati. Poi li vaporizzò con bombe all'idrogeno disperdendo al vento le loro anime, chiamate thetan, che vennero successivamente catturate da trappole elettroniche a cui vennero inculcati falsi ideali. Questi thetan corrotti oggi si attaccano alla gente inducendola all'abuso di farmaci e alcol, alla tossicodipendenza, alla depressione e ad altri malanni psicologici e sociali che solo i corsi di Scientology e l'"auditing" con l'uso di un "e-meter" può curare. A proposito: i clienti paganti apprendono questa storia solo dopo aver raggiunto il Livello Thetan Operante III.

Questa curiosa storia serve in parte a spiegare lo spesso inesplicabile Tom Cruise, che tutti abbiamo visto ripudiare la malvagità della psichiatria e dell'industria farmaceutica al Today Show e, più recentemente, in un video di YouTube, diffusosi quasi come un virus. Non c'è nulla di sbagliato nell'essere scettici sulla psichiatria - sono editore della la rivista Skeptic che su un numero recente ha pubblicato un articolo di uno psichiatra che riprendeva aspramente i colleghi per l'eccessiva medicalizzazione e l'eccessiva diagnosi di malattia per ciò che potrebbe essere soltanto un comportamento insolito. Parimenti, guru dell'auto aiuto come Anthony Robbins hanno sviluppato tecniche che potrebbero surclassare la psichiatria per quanto riguarda l'aiuto. Ma psichiatri, aziende farmaceutiche e motivatori come Robbins pagano le tasse sui loro servizi e prodotti, non si camuffano da leader religiosi. E questo è un altro degli aspetti di Scientology che causano il tipo di animosità a cui stiamo assistendo nei recenti attacchi.

Per loro natura gli esseri umani sono tribali e xenofobi. Abbiamo sviluppato la tendenza naturale a guardare storto chi è diverso da noi, in particolare a nutrire sospetto per le attività che vanno oltre la nostra comprensione. Trasparenza e lealtà sono le chiavi per la fiducia, e la fiducia è il collante sociale che lega una società varia come la nostra. Ecco perché insistiamo tanto su controlli e bilanci governativi, su regole e norme di mercato, e pari opportunità per legge.

Scientology crea sospetto nel pubblico per la sua segretezza settaria, le sue reazioni iper aggressive e gli attacchi legali contro i critici, ma soprattutto per l'ipocrisia di un comportamento da falsa religione in una società molto disponibile a premiare il successo aziendale, ma non la cupidigia religiosa.


Michael Sherman, editore della rivista Skeptic, è autore di "Why People Believe Weird Things" e "The Mind of the Market."

 
 
 
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