In ottemperanza al provvedimento 08/05/2014 Garante per la protezione dei dati personali, si avvisa il lettore che questo sito potrebbe utilizzare cookie per fornire servizi e per effettuare analisi statistiche anonime. Proseguendo con la navigazione si accetta l'uso dei cookie.
L'Apostata - Paul Haggis contro la Chiesa di Scientology (quarta parte)

Il capolavoro di giornalismo investigativo pubblicato da The New Yorker sul numero del 14 febbraio 2011. Prendendo spunto dalla defezione pubblica del regista e premio Oscar Paul Haggis, l'articolo ripercorre i motivi di maggiore controversia che circondano la Chiesa di Scientology e L. Ron Hubbard, il suo fondatore.

© Di Lawrence Wright, 2011.

© Simonetta Po per la traduzione. Tutti i diritti riservati.

 
John Brousseau, che ha militato nella Sea Org per oltre trent'anni, ha lasciato la Gold Base lo scorso aprile. Era deluso da Miscavige, suo ex cognato, e lo considerava «dannoso per le mete di Scientology.» Il giorno della sua fuga guidò fino al sud del Texas, dove si incontrò con Marty Rathbun. «Rimasi lì un paio di notti», racconta. Alle cinque e mezza di mattina, mentre stava uscendo dalla sua camera d'albergo per andarsi a prendere un caffè, sentì dei passi dietro di sé. Era Tommy Davis il quale, assieme ad altri diciannove membri della chiesa, lo aveva rintracciato.

Brousseau si chiuse a chiave in camera e telefonò a Rathbun, che a sua volta chiamò la polizia. Davis tornò a casa senza Brousseau. In una deposizione rilasciata a luglio, alla domanda se avesse mai «seguito un membro della Sea Organization che aveva fatto blow» - che era cioè fuggito - Davis ha risposto di no. Incalzato da altre domande, Davis ha ammesso che con il suo entourage era volato in Texas su un aereo noleggiato da Scientology e si era presentato all'alba alla camera del motel dove alloggiava Brousseau. Ma, nelle sue parole, stava solo cercando «di vedere un vecchio amico.»

Renderti disponibile la traduzione di questo e dei numerosi articoli collegati ha comportato decine di ore di lavoro gratuito. Contribuisci a difendere questo sito e il suo importante ruolo informativo facendo una una

Ora Davis dice che Brousseau è un bugiardo. Lui, dal canto suo, riferisce che la fuga lo ha precipitato in uno stato d'ansia, anche perché aveva lavorato a una serie di progetti speciali per Tom Cruise. Brousseau si occupava della manutenzione dei terreni e degli edifici della Base di Gold. Lavorò anche per quattordici mesi alla ristrutturazione della Freewinds, la sola nave rimasta della flotta di Scientology; inoltre, poco dopo la fuga di Rathbun, montò sbarre alle finestre del Buco della Base di Gold.
(La chiesa nega).

Nel 2005 Miscavige mostrò a Cruise la sua Harley-Davidson. Su richiesta del leader, Brousseau aveva cromato parti della moto e dipinto il resto di un bel colore rosso mela candita. Ricorda che Cruise gli disse: «"Buon Dio, puoi farlo anche sulla mia?" Guardai Miscavige e lui disse di sì.» Cruise gli portò due moto, una Triumph e una Honda Rune che gli aveva regalato Spielberg dopo "La guerra dei mondi". «L'Honda era già stata personalizzata da un decoratore di quel set.»

Le moto dovettero essere smontate e i pezzi cromati, prima di procedere alla decorazione.
(La chiesa nega il racconto di Brousseau).
[Qui le foto scattate da Brousseau mentre lavorava alle moto, al SUV e all'hangar di Tom Cruise, N.d.T.]

Brousseau racconta poi di aver collaborato alla personalizzazione di un SUV Ford Excursion di Cruise e di avere istallato la pannellatura fatta a mano in legno di eucalipto. Il lavoro fu un regalo di David Miscavige all'attore. «Io ero pagato cinquanta dollari a settimana», ricorda il fuoriuscito. «In teoria avrei dovuto lavorare per il bene dell'umanità.»

Poi racconta di quando, diversi anni fa, aveva lavorato alla ristrutturazione di un hangar di Cruise a Burbank. I membri della Sea Org avevano montato ponteggi, insegne giganti con gli stemmi dei fabbricanti d'aerei e un ufficio lussuoso costruito nella fabbrica della chiesa, poi rimontato dentro l'hangar. Brousseau mi ha mostrato decine di foto che documentano il suo lavoro per Cruise.

Sia l'avvocato dell'attore, sia la chiesa negano il racconto del fuoriuscito. Il primo sostiene che «La Chiesa di Scientology non ha mai devoluto fondi per il beneficio personale di Mr. Cruise, né gli ha mai fornito servizi gratuiti.» Tommy Davis afferma che i progetti furono eseguiti da degli appaltatori, Brousseau era soltanto un consulente. Aggiunge che «Nessun dipendente della chiesa che collaborò ai lavori per Mr. Cruise è mai stato costretto a farlo. Lo staff della chiesa, e di fatto tutti i suoi membri, tengono Mr. Cruise in grande considerazione e sono onorati di aiutarlo. Qualsiasi piccolo beneficio economico Mr. Cruise possa avere avuto dall'aiuto del personale della chiesa è nulla rispetto ai benefici che la chiesa ha ricevuto dal lavoro volontario che Mr. Cruise ha fatto a suo favore nel corso degli anni.»

Resta il fatto che l'aiuto fornito a Cruise potrebbe aver implicato molte ore di lavoro non pagato eseguito dai membri della Sea Org.

Il titolo ufficiale di Miscavige è Presidente del Consiglio del Religious Technology Center, ma in realtà domina l'intera organizzazione. La sua parola è assoluta e impone la sua volontà anche su chi gli è più vicino. Secondo Rinder e Brousseau, nel giugno 2006, durante un'assenza di Miscavige, sua moglie Shelly assunse diverse cariche vacanti della Base di Gold senza l'autorizzazione del marito. Poco dopo la donna scomparve. Il suo status attuale non è noto. Tommy Davis mi ha detto: «So perfettamente dove si trova», ma non ha rivelato dove.

Il giardino dietro la casa di Ann Archer e Terry Jastrow a Brentwood è pieno di ulivi e colibrì. Una fontana gorgoglia a lato della piscina. Quando a maggio sono andato a trovarli, Jastrow mi ha raccontato il suo primo incontro con la Archer, nella classe di Milton Katselas. «Vidi questa ragazza seduta vicino a Milton e mi dissi: "Chi è quello splendore?"» Dal Pacifico soffiava una brezza fresca e la donna si era avvolta uno scialle attorno alle spalle.

«Siamo usciti insieme per la prima volta dopo un anno e mezzo di semplice amicizia », racconta la Archer. I due si sposarono nel 1978. «Il nostro matrimonio va a gonfie vele», aggiunge il marito. «Attribuiamo il suo successo soprattutto all'applicazione al cento per cento di Scientology.» La coppia mi ha parlato delle tecniche che li ha aiutati, come il non essere mai critici dell'altro e non interrompersi mai quando parlano.

«Questa non è fede», prosegue l'attrice. «Sono fondamentali leggi naturali della vita.» Descrive Hubbard come «un ingegnere» che ha codificato gli stati emotivi umani per guidare il prossimo a «provare gusto e amore per la vita.»

Ho chiesto in che modo ha influito su di loro la controversia che circonda Scientology. «Ne sono al corrente, ma non mi ha toccata.», dice la Archer che poi aggiunge: «Scientology è in crescita, è presente in centosessantacinque paesi del mondo.»

«Tradotta in cinquanta lingue!», le fa eco Jastrow. «È la religione a crescita più rapida del pianeta.». Aggiunge che: «Gli scientologist fanno più cose buone per più gente in più luoghi del mondo di quanto abbia mai fatto qualsiasi altra organizzazione. Quando studi lo sviluppo storico delle nuove fedi, storicamente sono tutte state...»

«Attaccate», interviene la Archer. «Pensa a che cosa è successo ai...»

«Ai cristiani», prosegue Jastrow. «Pensa ai mormoni e alla Scienza Cristiana.»

Abbiamo parlato poi dell'attenzione della chiesa per i personaggi famosi. «Hubbard riteneva che se vuoi veramente ispirare una cultura affinché persegua pace, armonia e grandezza tra gli uomini, devi rispettare e aiutare l'artista a fiorire e prosperare», mi spiega la Archer. «E se l'artista è particolarmente famoso ha bisogno di un posto dove possa sentirsi a suo agio. I Celebrity Centre sono quel luogo.» L'attrice accusa la stampa di concentrarsi troppo sulle celebrità Scientology. I giornalisti, mi dice, «non si interessano delle centinaia di migliaia di altri scientologist...»

«Milioni!»

« Milioni di altri scientologist. Scrivono solo delle solite quattro persone!»

La chiesa non rivela cifre ufficiali sul suo seguito, ma a livello informale sostiene di avere otto milioni di membri nel mondo. Davis mi informa che la cifra proviene dal numero di persone di tutto il mondo che hanno fatto donazioni. «Non esiste un processo di conversione, non abbiamo un battesimo». Mi spiega che è una decisione semplice: «O lo sei, oppure non lo sei».

Un sondaggio sull'affiliazione religiosa degli americani condotta dalla Statistical Abstract of the United States stima che soltanto venticinquemila americani si dicono in realtà degli scientologist. È meno della metà di chi si dichiara rastafariano.

Jastrow suggerisce che spesso i critici di Scientology hanno interessi nascosti. Punta il dito contro psichiatri, psicologi, medici, industria farmaceutica, farmacie - «È tutta gente che guadagna, trae profitto, paga i mutui e le scuole dei figli, si compra macchine eccetera eccetera sul malessere della gente.» Cita un articolo recente di USA Today che faceva notare il numero particolarmente allarmante di soldati in Iraq e in Afghanistan ricoverati per malattia mentale. I farmaci mascherano semplicemente quel disagio, mi dice Jastrow, mentre «Scientology risolverà la fonte del problema.» L'industria medica e farmaceutica sono «I principali finanziatori e sponsor dei media», pertanto potrebbero «influenzare i lettori con i loro articoli su Scientology, solo per questioni di profitto.»

Scientology ha perpetuato l'avversione di Hubbard per la psichiatria. Il Comitato dei Cittadini per i Diritti dell'Uomo, organizzazione co-fondata dalla chiesa, mantiene a Los Angeles una mostra permanente intitolata "Psichiatria: Un'industria di morte" secondo cui la psichiatria ha contribuito all'ascesa del nazismo e dell'apartheid. Il gruppo cerca di «contribuire a una legislazione che protegga dai trattamenti psichiatrici abusanti e dalla somministrazione di droghe ai bambini.»
(Paul Haggis ha ospitato a casa sua una festa per l'organizzazione. La sua uscita da Scientology non ha modificato il suo punto di vista secondo cui «ai bambini vengono date troppe droghe psicotrope.»)

Nel giardino di casa sua, Jastrow mi dice: «Scientology diventerà ancora più grande e aiuterà l'umanità a darsi una raddrizzata.» Mi ha chiesto: «Su che altro potremmo riporre le nostre speranze?»

«Sta migliorando la civiltà», aggiunge la Archer.

«Esiste forse all'orizzonte una qualche altra religione che sta aiutando l'Uomo?», mi chiede Jastrow. «Dimmi dove. Se non è Scientology, chi allora?»

La Archer e Jastrow iniziarono a frequentare Scientology alla metà degli anni '70, ma Tommy Davis è stato cresciuto secondo i dogmi della fede di provenienza della madre, la Scienza Cristiana. Davis non ha mai conosciuto L. Ron Hubbard, morto il 24 gennaio 1986 quando il ragazzino aveva tredici anni. Sebbene sia cresciuto tra denaro e celebrità, Davis ha sempre impressionato per la sua modestia e l'idealismo. Come Paul Haggis, anche lui si avvicinò alla chiesa per problemi sentimentali. Nel 1996 disse a Details che a diciassette anni aveva problemi con la sua ragazza e chiese consiglio alla madre. Lei gli suggerì di recarsi al Celebrity Centre. Dopo aver fatto il corso "Valori e integrità personale" divenne scientologist.

Nel 1990 Davis era stato accettato alla Columbia University ma, secondo il fuoriuscito John Peeler - che fu segretario di Karen Hollander, la presidente del Celebrity Centre - gli fecero subito pressioni per entrare nella Sea Org. La Hollander, prosegue Peeler, voleva Tommy come suo assistente personale: «Karen pensava che visti i suoi genitori e il fatto che era già amico di altre celebrità, potesse essere un'ottima scelta. Tutte le volte che arrivava un personaggio famoso ci sarebbe stato il figlio di Ann Archer ad accoglierlo.» Sulle prime Davis oppose resistenza: «Voleva andare all'università», mi spiega Peeler.

Quell'autunno Davis entrò alla Columbia. Frequentò un semestre poi mollò e si unì alla Sea Org. «Ho sempre voluto fare qualcosa per gli altri», mi ha spiegato. «Pensai che il mondo non aveva bisogno di un altro dottore o un altro avvocato.»

La Archer e Jastrow restarono sorpresi dalla decisione di Tommy: «Speravamo che si facesse un'istruzione universitaria», mi dice il patrigno.

Davis si dedicò anima e corpo alla Sea Org. Si fece fare un tatuaggio con il suo logo - due fronde di palma che abbracciano una stella; si dice che sia lo stemma della Confederazione Galattica, settantacinque milioni di anni fa. Iniziò a lavorare al Celebrity Centre dove si occupava di giovani star come Juliette Lewis, poi passò a Tom Cruise.

David Miscavige rimase impressionato dal giovane Davis. Rinder ricorda: «A Miscavige piaceva il fatto che fosse giovane, trendy, che indossasse abiti di Armani.» Paul Haggis ricorda il primo incontro con Davis al Celebrity Centre ai primi anni '90: «Era un ragazzo dolce e brillante.»

L'ascesa di Davis non fu priva di difficoltà. Nel 2005 fu mandato a Clearwater per partecipare a una cosa chiamata Estates Project Force. Tra i suoi compagni c'era Donna Shannon, una veterinaria entrata in Sea Org dopo essere diventata OT VII. La donna pensava che il programma fosse solo per i nuovi membri e rimase molto sorpresa nel trovarvi dei veterani come Davis. Di lui dice: «Era un tipo veramente in gamba». Aggiunge che gli facevano fare lavori molto umili. «Si lamentava perché gli avevano fatto pulire un grosso container per l'immondizia con uno spazzolino da denti», ricorda. «Poi alle sei del mattino era già in piedi per fare il nostro bucato.» La Shannon apprese solo in seguito che si trattava del figlio di Ann Archer.

Per un certo periodo i due lavorarono insieme alla manutenzione delle proprietà di Scientology a Clearwater: «In teoria ero il suo supervisore. Mi avevano detto che dovevo farlo sgobbare.» A un certo punto, prosegue, Davis le chiese a prestito cento dollari perché non aveva soldi per comprarsi da mangiare. Un giorno la donna gli chiese perché fosse sull'EPF. «Sono stato declassato», fu la risposta di Davis il quale, usando il gergo Scientology, le spiegò: «Ho incasinato le linee di Tom Cruise» - intendendo dire che aveva commesso pasticci su un progetto che vedeva coinvolto l'attore. «Voglio solo fare quel che devo fare qui e tornare al mio incarico di prima.» La Shannon ricorda che, improvvisamente, «Gli si offuscò lo sguardo e mi fece: "ti ho già detto troppo".»
Alcuni mesi più tardi saldò il suo debito con la Shannon.
(Davis dice di non ricordare di aver conosciuto la donna, di non aver mai raschiato un immondezzaio, di non avere mai avuto bisogno di chiedere prestiti).

Davis ascese al ruolo di portavoce nel 2007. Da allora è diventato famoso per la sua aggressiva difesa della chiesa. In quell'anno la BBC iniziò un'inchiesta su Scientology. Fin dall'inizio la troupe, capitanata da John Sweeney, fu seguita da una troupe di Scientology. Davis viaggiò in tutti gli Stati Uniti per disturbare le interviste del reporter inglese con i dissidenti di Scientology. I due si confrontarono in diverse occasioni. In una, catturata su video, Sweeney suggerisce che Scientology sia una "setta sadica". Davis gli risponde: «Che lei si riferisca ripetutamente alla mia fede in questi termini è del tutto spregevole, offensivo e fanatico. Il motivo per cui continua a ripeterlo è perché vuole farmi reagire proprio come sto reagendo. Bene amico, c'è riuscito. Proprio qui, proprio ora. Sono arrabbiato, veramente arrabbiato!.» I due ebbero un altro scontro dove a uscire dai gangheri fu Sweeney, pungolato da Davis - un episodio così poco professionale che Sweeney se ne scusò con i telespettatori.

Poco dopo, nel marzo del 2007, Davis scomparve misteriosamente. Era stato sottoposto a uno stress considerevole. Secondo Mike Rinder, Davis aveva detto a Sweeney che tutti i giorni faceva rapporto a Miscavige, cosa che fece infuriare il leader che vorrebbe essere considerato il centro delle questioni spirituali, non delle pubbliche relazioni. Rinder riferisce che Davis "fece blow" e venne rintracciato alcuni giorni dopo a Las Vegas. Mandato a Clearwater, venne sottoposto a "verifiche di sicurezza" da Jessica Feshbach, leale seguace della chiesa. Una verifica di sicurezza è sostanzialmente una confessione fatta con un E-Meter tesa a identificare e sconfiggere tentativi sovversivi. Può essere una forma potente di controllo mentale.

Davis sostiene di non aver mai abbandonato la chiesa e che in quel periodo era a Clearwater, non a Las Vegas. «Andai in Florida dove lavorai per circa un anno, poi mi presi una vacanza.», e aggiunge «In quel periodo studiai molto e feci molto auditing.» In seguito lui e la Feshbach si sono sposati.

Ho avuto il primo contatto con Davis l'aprile scorso e in quell'occasione si mostrò riluttante a parlare; diceva di avere già perso un mese per rispondere a Paul Haggis. «Non ho visto differenze e l'ultima cosa che mi interessa è parlarne ancora.» Continuava a declinare l'intervista, diceva di essere troppo impegnato per fissare un incontro ma promise che appena si fosse liberato un po' ci saremmo visti. In una e-mail scrisse: «Dovremmo programmare un incontro di almeno una giornata perché ci sono molte cose che vorrei mostrarle.» Alle fine ci accordammo per il fine settimana del Memorial Day. Volai a Los Angeles e restai in attesa della sua chiamata. Davis venne nel mio albergo la domenica alle tre del pomeriggio con la Feshbach. Prendemmo posto a un tavolino della veranda.

Davis ha gli occhi sornioni della madre, folta capigliatura nera pettinata in avanti con una ciocca sbarazzina sulla fronte. Indossava un abito nocciola e una camicia blu. La Feshbach, donna snella e attraente, giocherellava con i capelli. Davis mi disse di non essere «interessato né voglioso di partecipare o contribuire a un articolo su Scientology fatto attraverso le lenti di Paul Haggis.» Ero venuto appositamente a Los Angeles per parlare con lui, all'orario che lui aveva scelto. Gli chiesi se qualcuno gli avesse detto di non parlare con me. Negò.

La Feshbach disse di aver parlato con Mark Isham, che avevo intervistato il giorno prima. «Ha affrontato con lui quelle che dovrebbero essere le nostre scritture confidenziali» e aggiunse che discutere delle dottrine segrete della chiesa era offensivo. Durante il mio incontro con lui, Isham aveva detto che Scientology non è «una religione basata sulla fede.» Gli avevo fatto notare che i livelli superiori di Scientology contengono una cosmologia che va accettata per fede. Lui aveva risposto che non intendeva discutere i dettagli di OT III:, aggiungendo che: «Nelle mani sbagliate possono arrecare danno alla gente.»

«Ho già detto tutto quel che c'era da dire di Paul», mi informò Davis. Accettò però di rispondere a domande scritte sulla chiesa.

A fine settembre Davis, la Feshbach e quattro avvocati che rappresentano la chiesa sono venuti a Manhattan per incontrarsi con me e altri sei redattori del New Yorker. In risposta a quasi cento quesiti, la delegazione di Scientology ci ha consegnato oltre ottantaquattro fascicoli di materiali, quasi ventuno metri lineari.

Davis iniziò la sua presentazione attaccando la credibilità dei fuoriusciti di Scientology, che lui chiama «apostati amareggiati». Aggiunse che «si inventano delle storie», citando Bryan Wilson, sociologo di Oxford, in quale sostiene che la testimonianza dei fuoriusciti andrebbe accolta con scetticismo: «Generalmente l'apostata ha bisogno di auto-giustificazione. Cerca di ricostruire il suo passato per giustificare la sua passata affiliazione e incolpa quelli che in precedenza erano i suoi migliori amici.»

Davis mi parlò di Gerry Armstrong, un ex archivista scientologist che copiò senza autorizzazione molti dei fascicoli privati di Hubbard e che nel 1986 raggiunse un accordo con la chiesa in un caso di truffa. Davis accusò Armstrong di avere falsificato molti dei documenti che in seguito distribuì allo scopo di screditare il fondatore di Scientology. Sostenne poi che Armstrong aveva diffuso dicerie su una lettera che nel 1967 Hubbard, impegnato nella ricerca su Thetan Operante, aveva scritto alla moglie, e in cui la informava che beveva «un sacco di rum e mandava già quelle rosa e quelle grigie». Mi fece anche notare che nel 1984 Armstrong era stato videoregistrato mentre diceva un amico: «Posso creare documenti con relativa facilità. Sai, l'ho fatto per guadagnarmi da vivere.» La decisione di Davis di citare quelle prove era curiosa... anche se la citazione getta dubbi sulla moralità di Armstrong, suggerisce che un tempo la falsificazione di documenti era parte del suo lavoro di scientologist.

Davis fece girare una fotografia di Armstrong, che secondo lui «era seduto nudo» con un enorme mappamondo in grembo. «Questa foto è comparsa in un suo articolo in cui diceva che la gente dovrebbe rinunciare al denaro», e aggiunse: « non è molto sano di mente.»

Armstrong mi ha detto che nella foto, sotto al mappamondo, indossava i calzoncini. L'articolo riguardava il tentativo di creare un movimento «che abbandoni l'uso della valuta.» Mi ha detto che nel 1986 aveva raggiunto un accordo con la chiesa che gli aveva dato ottocentomila dollari, e che aveva devoluto gran parte di quel denaro.
(L'accordo proibiva a Armstrong di parlare di Scientology, proibizione che lui ha ignorato. La chiesa ha vinto due cause contro di lui per violazione di accordo, quella del 2004 lo ha sanzionato per cinquecentomila dollari).

Davis mostrò anche delle foto che secondo lui ritraevano dei lividi lasciati da Mike Rinder sul corpo dell'ex moglie dopo averla aggredita in un parcheggio della Florida nel 2010.
(Rinder nega di aver commesso violenze e il rapporto dello sceriffo conferma il suo racconto).

Davis ci mostrò poi una foto segnaletica di Marty Rathbun in tuta da galeotto dopo essere stato arrestato il luglio scorso per ubriachezza pubblica. «Farsi arrestare per ubriachezza sull'incrocio tra la Bourbon e Toulouse? [New Orleans, N.d.T.]», ironizzò. «È come farsi arrestare perché si è lebbrosi in un lebbrosario.»
(L'arresto di Rathbun è stato cancellato).

Secondo Davis, Claire e Marc Headley erano «le persone più deprecabili del mondo»; Jeff Hawkins un «bugiardo inveterato».

Se quelle persone erano tanto biasimevoli - gli chiesi - come mai erano arrivate tutte a ricoprire posizioni così importanti nella chiesa? «Non erano così quando ricoprivano quegli incarichi», mi rispose. I fuoriusciti di cui stavamo discutendo, però, non avevano solo ricoperto incarichi di responsabilità all'interno della chiesa; avevano anche risalito la scala dei traguardi spirituali di Scientology. Suggerii a Davis che Scientology non sembrava essere troppo funzionale se chi raggiungeva le sue più alte vette spirituali era in realtà bugiardo, adultero, dedito alla malversazione e al pestaggio delle proprie mogli.

Scientology, mi rispose lui, non pretende di essere perfetta e non dovrebbe essere giudicata dalla cattiva condotta di un pugno di apostati. « Io non ho mai fatto cose del genere, non ho commesso spergiuro, distrutto prove, mentito - contrariamente a quanto sostiene Paul Haggis.» Parlò della sua frustrazione dopo la fuoriuscita del regista: «Se era così scosso e turbato sui fondamenti di Scientology... allora perché c'è stato dentro per trentacinque anni? È rimasto scientologist per qualche scopo legato alla carriera?» Davis scosse poi la testa in segno di disgusto. «Credo sia la persona più ipocrita del mondo.»

Discutemmo delle accuse di maltrattamenti rivolte a Miscavige. «I soli che corroborano quelle storie sono i compagni di apostasia.» Ci consegnò delle testimonianze giurate di altri scientologist che confutavano quelle accuse, facendo notare che le leggende su Miscavige si incentrano sempre su «inspiegabili e violenti scatti d'ira. Si direbbe che se quelle cose sono successe - e certamente non lo sono - un motivo c'era.»

Anche io mi sono fatto delle domande su quei racconti. All'epoca della loro affiliazione, Rinder e Rathbun sostennero ripetutamente che le accuse di abusi erano infondate. Poi, una volta uscito, Rinder ha detto che Miscavige lo aveva picchiato cinquanta volte. Rathbun ha confessato che nel 1997 aveva ordinato la distruzione di documenti incriminanti del caso Lisa McPherson, la scientologist morta di embolia. Se quegli uomini erano stati capaci di mentire per proteggere la chiesa, non è che sarebbero capaci di fare altrettanto ora, ma per distruggerla? Più tardi Davis ci disse che, in realtà, Rathbun stava cercando di sovvertire l'attuale dirigenza e prendere il potere.
(Rathbun ora si guadagna da vivere fornendo ad altri fuoriusciti assistenza ispirata ai lavori di Hubbard, ma dice di non aver alcun desiderio di appartenere a un'organizzazione gerarchica. Secondo lui, «Il potere corrompe.»)

Altri dodici fuoriusciti mi hanno riferito di essere stati malmenati da Miscavige o di aver visto Miscavige picchiare i suoi sottoposti. Molti, come John Peeler, mi hanno fatto notare che il comportamento di Miscavige cambiava «improvvisamente, come uno schiocco di dita.» Altri ancora che non furono testimoni diretti delle violenze hanno comunque raccontato di aver vissuto nel costante timore della furia del leader.

Davis sollevò poi la questione della società di magia nera di Jack Parsons, che Hubbard aveva presumibilmente infiltrato. Disse che «Era stato mandato lì da Robert Heinlein» - lo scrittore di fantascienza - «che all'epoca conduceva operazioni di intelligence sotto copertura per i servizi segreti della Marina.» Davis aggiunse che «una biografia di Bob Heinlein uscita appena tre settimane conferma tutto, e lo fa in un modo che a noi non era mai riuscito.»

Il libro a cui Davis si riferiva è il primo volume di una biografia non autorizzata di Heinlein, scritta da William H. Patterson, Jr. Ma in esso non si fa alcuna menzione al fatto che lo scrittore avrebbe mandato Hubbard a distruggere la cerchia di Parsons per conto dei servizi segreti della Marina, né per conto di altre organizzazioni. Patterson dice di aver indagato sulla questione su suggerimento degli scientologist, ma di non aver scoperto nulla.

Io e Davis abbiamo discusso dell'affermazione fattami da Marty Rathbun sulla storia della creazione di OT III - le rivelazioni galattiche che Haggis ha definito «Folli.» Secondo Rathbun, durante l'esilio Hubbard aveva scritto un appunto per suggerire il progresso sui livelli superiori saltando OT III. Ma Miscavige aveva scartato l'idea.

Davis ha definito «diffamante» il racconto di Rathbun. Mi ha spiegato che la base portante di Scientology sono gli scritti di L. Ron Hubbard. «I materiali di Mr. Hubbard devono essere applicati precisamente come sono scritti. Non sono mai stati modificati, non sono mai stati alterati. E probabilmente nella religione di Scientology non esiste trasgressione più eretica e orribile che alterare la tecnologia.»

Ma non è forse vero che alcuni riferimenti offensivi all'omosessualità rinvenibili in alcune edizioni dei libri di Hubbard sono stati modificati dopo la sua morte? Davis ammette che è vero, confermando al contempo che «Le edizioni attuali sono state assolutamente verificate e corrispondono al cento per cento al pensiero di Mr. Hubbard.» La verifica è stata fatta sui suoi dettati originali.

«Quindi i riferimenti all'omosessualità sono stati cambiati perché c'erano errori nella dettatura?», ho chiesto. «No. Temo siano il risultato di inserimenti fatti successivamente da qualche bigotto», mi ha risposto.

«Nel senso che qualcuno...»

«Posso solo immaginare... ma non era roba di Mr. Hubbard», mi ha interrotto Davis.

«Chi potrebbe averlo fatto?»

«Non ne ho idea.»

«Hmm.»

«Non credo che abbia troppa importanza», ha proseguito Davis. «Il punto è che né Mr. Hubbard né la chiesa hanno opinioni in merito all'orientamento sessuale individuale...»

«Quindi qualcuno ha inserito parole che non erano nella sua letteratura, le ha diffuse a suo nome e le correzioni sono state fatte soltanto adesso?», ho chiesto.

«Sì, posso solo presumere che sia accaduto proprio questo», è stata la sua risposta.

Dopo questo scambio sono andato a controllare alcune edizioni recenti fornitemi dalla chiesa. A pag. 125 di "Dianetics", il "pervertito sessuale" viene definito come chi si dedica a «omosessualità, lesbismo, sadismo sessuale, ecc.» Evidentemente l'operato del "bigotto" non è stato eliminato del tutto.

Con Davis ho discusso anche dei trascorsi militari di Hubbard. Con tono emotivo mi ha detto che se fosse vero che Hubbard non era mai stato ferito, allora «Le ferite che curò usando le procedure dianetiche non furono mai curate, perché erano ferite inesistenti; perciò Dianetics si baserebbe su una bugia; perciò Scientology si baserebbe su una bugia.» Ha concluso: «La cosa che conta è che Mr. Hubbard fu un eroe di guerra.»

Nei fascicoli che Davis ci ha fornito c'era una lettera dell'Ospedale Militare di Oakland datata 1 dicembre 1945. La lettera afferma che quell'anno Hubbard era stato ricoverato per un'ulcera duodenale, ma veniva «tecnicamente ritenuto "abile al servizio".» Secondo i racconti di Hubbard, fu proprio in quel periodo che si trovava in ospedale accecato e azzoppato.

Davis ci aveva sottolineato un passaggio della lettera: «La vista è molto scadente per una congiuntivite contratta nel 1942. Zoppica all'anca destra per una ferita legata al servizio. Infezione ossea. Nessuna cattiva condotta, tutto collegato al servizio.» In seguito Davis ha aggiunto che, secondo Robert Heinlein, le caviglie di Hubbard avevano sofferto un «tipo di ferita a tamburo», spiegandomi che quel tipo di ferita può essere tipica di «quando una nave viene bombardata o silurata.»

Davis riconosceva che alcuni dei referti medici di Hubbard sembravano non corroborare la versione degli eventi data dal fondatore. Ma Scientology aveva accuratamente analizzato altri referti che confermavano i racconti di Hubbard, tra cui dei documenti rinvenuti negli Archivi Nazionali di St. Louis. L'uomo che aveva condotto le ricerche, mi disse Davis, era «Mr. X.»

Mi spiegò che «Chiunque abbia visto "JFK" ricorda la scena sul Mall quando il protagonista interpretato da Kevin Costner si incontra con un uomo soprannominato Mr. X, interpretato da Donald Sutherland.» Nel film, Mr. X è un agente segreto deluso che spiega che l'assassinio di Kennedy era stato in realtà orchestrato dall'industria militare. Nella vita reale, continuò Davis, Mr. X era il Colonnello Leroy Fletcher Prouty, che aveva lavorato per L'Ufficio delle Operazioni Speciali.
(Oliver Stone, regista di "JFK", dice che Mr. X era una figura composita, basata solo in parte sul passato di Prouty).

Negli anni '80 Prouty aveva lavorato come consulente di Scientology. «Alla fine eravamo così frustrati da quei referti medici discordanti che portammo a Prouty tutto l'archivio su Mr. Hubbard», disse Davis. «E fu proprio Prouty a risolvere l'enigma.»

Secondo Davis, l'ex colonnello aveva spiegato ai rappresentanti della chiesa che Hubbard aveva «un passato con l'intelligence» perciò i suoi fascicoli erano stati sottoposti a un procedimento chiamato "disinfestazione". Davis mi disse che era il gergo militare per definire «ciò che viene fatto a una serie di fascicoli di un ufficiale di intelligence. Essenzialmente se ne creano due serie. Fletcher Prouty ci rilasciò una dichiarazione giurata in cui diceva che i fascicoli di L. Ron Hubbard erano stati sottoposti a "disinfestazione".» Prouty è morto nel 2001.

In seguito Davis mi ha inviato una copia di quanto dichiara essere un documento che confermerebbe l'eroismo di Hubbard durante la guerra: una "Notifica di congedo dal Servizio della Marina degli US" datata 6 dicembre 1945.

Il documento elenca le medaglie conferite a Hubbard, tra cui una Purple Heart con una palma, il che significherebbe che Hubbard era rimasto ferito due volte in azione. Ma John E. Bircher, portavoce del Military Order of the Purple Heart, mi ha scritto che per indicare le ferite di guerra la Marina usa stelle d'oro e d'argento, «NON una palma». Davis aveva allegato anche una fotografia delle medaglie presumibilmente conferite a Hubbard. Due di esse furono addirittura create dopo che Hubbard aveva lasciato il servizio attivo.

Il New Yorker si è rivolto agli Archivi Nazionali di St. Louis ottenendone ciò che è stato garantito essere il fascicolo militare completo di Hubbard - più di novecento pagine. In nessuna di esse si fa menzione a ferite in battaglia o a fratture ai piedi. Le radiografie di spalla e anca destra mostrano delle calcificazioni, ma non esistono prove di malattie ossee o di danni ai legamenti della caviglia.

Il fascicolo contiene una "Notifica di Congedo" diversa da quella invitatami da Davis. Le differenze tra i due documenti sono eloquenti. Il documento di St. Louis dice che Hubbard ricevette quattro decorazioni di servizio, ma senza alcuna nota distintiva o di valore. Tra le preferenze lavorative del dopo servizio, il documento della chiesa cita: "Industria cinematografica (scrittura di sceneggiature)"; nel fascicolo ufficiale c'è scritto "incerto".
Il documento della chiesa indica falsamente che Hubbard completò quattro anni di università laureandosi in ingegneria civile. Il documento ufficiale annota correttamente due anni di corso e nessuna laurea.

Sul documento della chiesa, il congedo di Hubbard sarebbe stato firmato da «Howard D. Thompson, Tenente Comandante».

Il fascicolo ufficiale contiene una lettera inviata nel 2000 da un altro ricercatore in cerca di ulteriori informazioni su Thompson. L'analista degli Archivi Nazionali che all'epoca aveva consultato gli archivi degli ufficiali di Marina aveva risposto: «Non ci risulta alcun Howard D. Thompson.»

Dopo essere stata informata di queste discrepanze, la chiesa ha risposto: «Il nostro esperto di archivi militari ci aveva informati che, secondo la sua distinta opinione, non c'è nulla nella notifica di Thompson che potesse indurlo a metterne in dubbio la validità.»

Eric Voeltz, specialista che ha lavorato per gli archivi di St. Louis per trent'anni, ha analizzato il documento e ha detto che si trattava di un falso.

Dopo essere uscito dalla chiesa Haggis è stato in terapia, trovandola utile. Ha scoperto la sua tendenza ad incolpare gli altri dei suoi problemi, in particolare chi gli sta più vicino. «Sarebbe stato di gran lunga preferibile trovare un bravo terapeuta a vent'anni», ha detto. In Scientology ha sempre avvertito una sottile spinta a impressionare favorevolmente il suo auditor e poi a scrivere una raggiante storia di successo. Ora dice: «Non cerco più di prendermi in giro dicendomi che sono un uomo migliore di quanto in realtà sono.»

Di recente Haggis e la Rennard si sono lasciati. Hanno però preso casa nello stesso quartiere di New York e condividono l'affidamento del figlio. La Rennard ha anche lasciato la chiesa. Entrambi riferiscono che il divorzio non ha nulla a che fare con la rinuncia a Scientology.

Il 9 novembre allo Ziegfeld Theatre di Manhattan c'è stata la prima di "The Next Three Days". Le star hanno sfilato sul tappeto rosso mentre i fotografi li mitragliavano di flash. C'era anche Jason Beghe, che nel film interpreta un detective. Mi ha raccontato di avere ospitato Daniel Montalvo, un ragazzo uscito di recente da Scientology. A cinque anni era stato affidato allaCadet Org, una versione minore della Sea Org in cui era poi entrato a undici anni. «Non ha mai guardato la TV», mi dice Beghe. «Non sapeva neanche chi è Robert Redford.»

Renderti disponibile la traduzione di questo e dei numerosi articoli collegati ha comportato decine di ore di lavoro gratuito. Contribuisci a difendere questo sito e il suo importante ruolo informativo facendo una una

Dopo la proiezione c'è stata una festa alla Oak Room dell'Hotel Plaza. Quando l'ho trovato, Haggis stava ricevendo i complimenti degli amici. Gli ho chiesto se pensava di essere infine uscito da Scientology. «Mi sento molto più me stesso, ma resta un fondo di tristezza», ammette. «Se per tanto tempo ti identifichi con qualcosa e improvvisamente pensi a te stesso come a qualcosa di diverso beh... resta uno spazio vuoto. Non è propriamente un senso di perdita della tua comunità. Chi mi ha girato le spalle non era un vero amico.» Capisce però come possano sentirsi alcuni e perché: «Secondo le "Condizioni di Etica" di Scientology scendi da Normale Operatività a Dubbio, poi ancora più giù a Nemico e infine, prossimo al fondo, c'è Tradimento. Per loro ciò che ho fatto io è un atto di tradimento.»

Una volta chiesi a Haggis come vedeva i suoi futuri rapporti con Scientology. «Questa gente ha la memoria lunga», mi rispose. «Ci scommetto che nel giro di un paio d'anni leggerete qualcosa di scandaloso su di me, qualcosa che sembra non aver nulla a che fare con la chiesa.» Rifletté per un momento poi aggiunse: «Sono stato dentro una setta per trentaquattro anni. Era chiaro a tutti tranne che a me. Non so perché.»

 
 
 
INDICE
 
 
 

Copyright © Allarme Scientology. L'utilizzo anche parziale dei materiali di questo sito - testi, traduzioni, grafica, immagini, digitalizzazione e impaginazione - con qualsiasi mezzo e su qualsiasi supporto, non è consentita senza il preventivo consenso scritto del gestore del sito. Per richieste e chiarimenti contattare: allarmescientology@email.it