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Dibattito su Narconon Olanda

La direttrice di Narconon Olanda ha commentato il nostro articolo sulla supervisione speciale imposta dalle autorità sulle sue attività, fornendoci una prospettiva unica sulla questione.

Di © Di Jonny Jacobsen, 15 luglio 2013.

© Traduzione a cura di Simonetta Po, ottobre 2013.

 
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L'articolo del mese scorso sulla decisione dell'Ispettorato olandese della salute di mettere Narconon Olanda sotto supervisione speciale ha prodotto una reazione interessante. L'articolo ha infatti generato un dibattito che, a distanza di una settimana, era ancora molto acceso - non ultimo per il fatto che ha visto coinvolta una delle attrici principali.

Non era risultato immediatamente chiaro chi fosse l'autrice del commento, ma la prima risposta di "Joclusjio" proveniva indubbiamente da una persona con conoscenza interna di Narconon. La donna negava l'esistenza di truffe assicurative - questione non toccata dall'articolo ma sollevata dalla stampa olandese. E denunciava in termini non certo moderati chi si era anonimamente lamentato di Narconon con l'Ispettorato della Salute olandese (IGZ), paragonandolo a chi in tempo di guerra collaborava con i nazisti. Ecco alcune righe per farvene un'idea:

Le autorità olandesi rispondono a suggerimenti anonimi di poveri vermi patetici che in un'altra epoca sarebbero stati collaborazionisti fantastici. Andate avanti così, poveri vermi patetici. Continuate pure a nascondervi in quel pezzo di legno in cui siete rintanati. Divertitevi...

Continuate pure a spargere odio, poveri stronzi patetici. Aumenterete soltanto la nostra determinazione a tenere duro. Schifosi vermiciattoli. Continuate così, nazistelli. Continuate così. Tanto affetto da Narconon. [1]

[Nota del traduttore: in modo abbastanza simile ha replicato dalle pagine di "Etica e Verità", blog dei seguaci italiani di Scientology, un certo Ugo Ferrando - scientologist - a una serie di articoli su Narconon USA da me tradotti lo scorso anno. Curiosamente, il Presidente di Narconon Sud Europa si chiama proprio Ugo Ferrando.]

Poi si è capito che si trattava di Joanna Kluessien, direttrice di Narconon Zutphen, Olanda: quella che gli ispettori sanitari avevano ammonito. La donna ha quindi accettato di abbassare i toni e di confrontarsi con i critici - e tanti complimenti per averlo fatto. [2]

Come avrete capito non si è trattato di un incontro di menti, ma per oltre una settimana la donna si è tenuta in contatto e ha espresso le sue ragioni. La Kluessien ha insistito che «molte persone dopo essere state al Narconon ne escono pulite e vivono una vita grandiosa...» [3]

In risposta a chi le chiedeva conto della credibilità scientifica di Narconon, però, la Kluessien si è limitata a offrire le testimonianze dei diplomati - le "storie di successo" dei convertiti - mostrando così un fraintendimento fondamentale su ciò che significa ricerca scientifica basata sull'evidenza. E si è mostrata sempre fin troppo pronta a liquidare i critici ricorrendo ad attacchi personali che nulla avevano a che vedere con gli argomenti oggetto di discussione (come diceva Hubbard: «in una conferenza stampa ATTACCA SEMPRE. Mai difendere o negare.» [4]

Ma l'approccio al confronto della Kluessien non è stato completamente negativo: ci ha anche fornito uno spaccato prezioso della situazione di Narconon Olanda.


La posizione della Kluessien

La donna ci ha per esempio confermato gli effetti pratici dell'ordine di supervisione: «Possiamo accettare soltanto persone che non assumono sostanze da 1-2 settimane», ha scritto. [5] E ha insistito che la decisione di restituire la certificazione WTZi è stata sua. È la certificazione che permette di offrire servizi coperti dal servizio sanitario olandese. Non è stato l'Ispettorato a costringerla, ha scritto la donna - sebbene la lettera inviatale dall'Ispettorato dia quell'impressione. [6]

Ad ogni modo, ha aggiunto, «Non abbiamo mai ricevuto un centesimo dall'ente mutualistico... non abbiamo mai chiesto un soldo alle assicurazioni... mai.» [7]

Alle domande sui decessi che si sono verificati in diversi centri Narconon del mondo, la Kluessien ha parlato della morte di una donna nella sua struttura, nel 2007. «Anche da noi morì una persona, ma la colpa è delle droghe. È un incubo che ancora mi tormenta ogni giorno. E so che quelle morti tormentano ogni giorno gli staff degli altri Narconon.» [8]

La donna del suo centro non morì durante il programma di disintossicazione che, ci tiene a precisare, non ha mai rappresentato un problema. «Siamo qui da 30 anni e durante il programma di sauna non è mai successo nulla di serio.» [9]

Le sono state fatte domande anche sulla morte di Jocelyne Dorfmann, avvenuta nel 1984 in un Narconon francese. Di quel caso si parla altrove sul sito, ma eccovi la storia in breve: la Dorfmann era arrivata al centro Narconon sperando di riuscire a smettere i farmaci che prendeva per l'epilessia. Morì perché il personale del centro, privo di qualifiche mediche, scambiò le crisi epilettiche della donna con crisi di astinenza. [10]

«Evidentemente è morta di convulsioni epilettiche perché aveva sospeso i farmaci senza consultare un medico», ha replicato la Kluessien. «La procedura standard prevede che prima di cominciare il Purif ci si debba far visitare da un medico qualificato.» Se lo staff avesse seguito la policy, in vigore almeno fin dagli anni '90, allora la Dorfmann non sarebbe stata autorizzata a sospendere i farmaci, ha scritto - e probabilmente non sarebbe nemmeno stata autorizzata a cominciare il programma. «I membri dello staff non hanno avuto il buon senso di chiamare un medico in presenza di chiare convulsioni epilettiche», ha commentato la Kluessien. [11]

Il che è certamente vero.

Ma l'idea che gli scientologist prendano sottogamba l'epilessia non è nuova. Dopotutto, Hubbard era convinto che il suo sistema potesse gestire quella malattia, come spiegato altrove in questo sito. [12] Ad ogni modo, su questo punto la Kluessien è stata molto chiara: «In merito all'epilessia, chi ne soffre dovrebbe continuare ad assumere farmaci e a seguire tutte le istruzioni del suo medico.» [13]


Vendita dura

La Kluessien ha scritto di aver dedicato a Narconon 30 anni della sua vita. «Sentii parlare di Narconon dopo essere diventata scientologist. Partecipai all'inaugurazione del 1981 e nel 1983 mi chiesero un maggior coinvolgimento.» Da allora ha sempre lavorato al Narconon. «Sono una scientologist da 40 anni, feci un test della personalità e poi un corso di comunicazione che mi aiutò in modo straordinario, ricostruii completamente il rapporto con mio padre e decisi di continuare.» [14]

Si è mostrata riluttante a discutere il livello raggiunto in Scientology, ma secondo le informazioni raccolte su pubblicazioni interne da "Truth About Scientology", il sito web di Kristi Watcher, Joanna Kluessien è arrivata ai livelli avanzati. Tra l'inizio e la metà degli anni 2000 ha soggiornato sulla Freewinds, la nave da crociera Scientology riservata a chi studia i livelli di Thetan Operante, i corsi più avanzati. [In realtà per soggiornare sulla Freewinds è sufficiente pagare ed essere degli scientologist dedicati; a bordo si tengono anche corsi di basso livello. L'"OT debug service" è una serie di procedimenti data a chi incontra difficoltà nel "progredire sul Ponte" - N.d.T.]

Sulla pagina "Sono una scientologist", la sua citazione preferita è tratta da La via della felicità del fondatore di Scientology L. Ron Hubbard:

La via della felicità non contempla assassinare i tuoi amici, la tua famiglia o farti assassinare. [15]
Durante lo scambio con i commentatori regolari di Infinite Complacency, alla donna sono state fatte alcune domande sulla "vendita dura" dei servizi Narconon. Lei ha risposto con la ridefinizione Scientology del termine:
La definizione Scientology di vendita dura è prendersi cura di chi si ha davanti.
Informarlo sul programma, aiutarlo veramente a capire che deve fare qualcosa per la sua dipendenza e aiutarlo a trovare i soldi. Perché, sfortunatamente, per sopravvivere abbiamo bisogno di soldi.
[16]
Dal punto di vista Scientology è assolutamente vero. Ecco che cosa scrisse Hubbard a proposito:
«Vendita dura significa insistere affinché l'altro compri. Significa prendersi cura di quella persona e non essere ragionevoli su stop o barriere, ma interessarsene a sufficienza da fargli attraversare stop e barriere per ottenere il servizio che lo riabiliterà.» [17]
Continua la Kluessien: «Ci fu un tale che voleva disperatamente venire qui ma non aveva i soldi, così gli ho suggerito alcune idee e il giorno dopo il problema denaro era stato risolto grazie a una donazione. Sul corso impari a far sì che la persona faccia qualcosa per il suo problema e la aiuti a risolvere il problema denaro, che può rappresentare una barriera per fare il programma.» [18]

Quale sia il corso a cui la donna si riferisce lo scopriamo in una intervista del 2010 postata sul sito di Narconon International.

«Joanna è membro dello staff di Narconon Olanda e ogni giorno i suoi occhi assistono a miracoli», si legge nel testo introduttivo. Durante l'intervista, la Kluessien spiega di avere appena finito un corso da venditore [registrar] per collocare il programma Narconon. Non solo le ha insegnato a gestire i tossicodipendenti olandesi, ma anche a rassicurare i loro genitori.

«Dico loro che il programma Narconon gli restituirà il figlio, quel figlio che era prima di cominciare a drogarsi, ed è proprio questo che fa il programma Narconon...», racconta. «Una mamma mi ha addirittura detto, "Sai Joanna, non solo è tornato come prima, ma è addirittura meglio di prima..."» E prosegue: «Con tutto il rispetto, gli altri programmi non liberano il corpo dai residui e non fanno sì che le persone affrontino le proprie responsabilità e affrontino il loro desiderio - ma è proprio questo che fa il programma Narconon.» [19]

Questa faccenda dei residui, però, è uno degli aspetti più controversi del programma disintossicante Narconon, e merita un'analisi più approfondita.


"Approssimativo e non scientifico"

Ecco come si presenta Narconon Europe sul suo sito:

Sul programma disintossicante Narconon per una Nuova Vita, i residui di droghe intrappolati nei tessuti adiposi vengono espulsi. È un passaggio vitale poiché è noto che questi residui di droghe scatenano il desiderio anche a distanza di anni dopo che l'individuo ne ha cessato l'assunzione.
Si tratta del riassunto della teoria illustrata in Mente Sana - Corpo Sano, il libro in cui L. Ron Hubbard spiegò il suo programma disintossicante (versione laica del "Purification Rundown" di Scientology). Egli scrisse che: «il luogo più probabile in cui una sostanza tossica resterà intrappolata è il tessuto adiposo.» [20] I test, continua, hanno dimostrato che i tessuti adiposi trattengono ogni tipo di sostanza.
L'elenco non comprende soltanto l'LSD, l'eroina, la cocaina, la marijuana e la "polvere d'angelo", ma molte altre sostanze biochimiche - prodotti medici e farmaceutici come l'aspirina e la codeina, oltre a prodotti chimici commerciali, agricoli e industriali. [21]
Hubbard affermava che il suo programma disintossicante espelle dall'organismo anche queste tossine. Secondo i critici, però, tutto questo dimostra soltanto una abissale ignoranza scientifica. Dave Touretzky, che assieme a Chris Owen ha curato il sito "Narconon Exposed", dedica un'intera sezione alla demolizione della pseudo-scienza manifestata da tali affermazioni. Ecco alcuni dei punti salienti.

Hubbard sostiene che non esiste una cosa chiamata "cellula adiposa". [22]

«In realtà esiste. L'organismo immagazzina le cellule adipose in "cellule brune"; Quando il loro numero è elevato, si parla di "tessuto adiposo"», scrive Touretzy.

Hubbard aveva ragione nel dire che alcune tossine, tra cui anche alcune droghe, restano nel tessuto adiposo per periodi di tempo significativi, «... ma non restano nell'organismo così a lungo come sostiene Hubbard», fa notare Touretzy fornendo una tavola che mostra quanto a lungo le diverse droghe restano nell'organismo. Le tracce di cocaina possono rimanere fino a quattro giorni, come l'extasy; l'LSD fino a due. «Il che», aggiunge Touretzky, «differisce radicalmente dall'affermazione di Hubbard secondo cui l'organismo tratterrebbe tali sostanze per anni, se non per decenni.» [23]

Altra fandonia è l'idea hubbardiana che anche droghe e tossine non liposolubili possano restare intrappolate nei tessuti adiposi. «L'esempio più lampante è l'alcol», sottolinea Touretzky, «una droga idrosolubile che l'organismo espelle in alcune ore (come chiunque abbia fatto il giro dei bar avrà scoperto quando la vescica cominciava a lamentarsi)... ed è un perfetto esempio della ricerca approssimativa e non scientifica di Hubbard...».

Nella sua analisi del sistema Hubbard, Touretzky non usa mai giri di parole ed è spesso graffiante. Uno scientologist potrebbe sentirsi tentato a liquidare velocemente la sua disamina solo perché Touretzy è un critico veterano del movimento. Potrebbe pensare che si tratta di un "soppressivo", una di quelle personalità antisociali contro cui metteva in guardia Hubbard:

La personalità antisociale sostiene solo gruppi distruttivi e attacca e inveisce contro qualunque gruppo costruttivo o di miglioramento. Questo tipo di personalità approva soltanto azioni distruttive e combatte azioni o attività costruttive o utili. [24]
Ma ci sono anche numerosi specialisti di tossicologia, esperti senza particolari interessi in Scientology, che mantengono una scarsa opinione della scienza su cui poggia il Programma di Purificazione/Disintossicante Hubbard.

"Inutile e truffaldino"

Il tossicologo del Maryland Ronald Gots espresse la sua opinione sul "Rundown" in un articolo del 1999 del St. Petersburg Times. «L'ho trovato inutile», commentò al quotidiano della Florida. «Inutile e truffaldino, considerando le affermazioni fatte. E molto costoso.»

In particolare, disse Gots, le dosi di niacina assunte durante il programma sono così elevate da risultare "potenzialmente tossiche". Le autorità locali avevano chiesto a Gots, dell'International Center for Toxicology and Medicine di Rockville, Maryland, di esprimere un parere sul Rundown di Purificazione a cui si erano sottoposti dei vigili del fuoco. Gots non ne era rimasto particolarmente impressionato. «Dire che si possono rimuovere sostanze tossiche dall'organismo in questo modo ritengo sia scientificamente fallace», disse il tossicologo al Times. «Le sostanze trattenute dai tessuti adiposi non si espellono sudando. Non ha senso.» [25]

Nel 2007, lo psicologo ed esperto tossicologo californiano Stephen M. Pittel fu altrettanto feroce. In un'intervista a John DeSio del New York Press liquidò il Rundown di Purificazione come «un mito totale.» The Press stava indagando su un Progetto Disintossicante di alto profilo a cui avevano partecipato degli operatori di soccorso di New York e di cui alcuni vigili del fuoco decantavano le lodi. Ma Pittel disse al giornalista DeSio che l'idea hubbardiana secondo cui le tossine potevano restare nei tessuti adiposi per un tempo indefinito era falsa. La disintossicazione è un processo naturale, disse, «non c'è nulla che possa fare qualcosa per accelerare il processo disintossicante.» [26]

E con il trascorrere degli anni non sembra che la scienza sia cambiata. Quattordici anni dopo i commenti di Gots al St. Petersburg Times, il Prof. Cor de Jong, specialista olandese di tossicodipendenze, fece eco all'americano circa le forti dosi di niacina assunte durante il Rundown. Non si somministrerebbero queste dosi di niacina nemmeno in medicina veterinaria, disse de Jong al quotidiano Trouw. Questo non è un trattamento, commentò, è un abuso. De Jong è stato intervistato dal giornale olandese dopo la notizia dell'ordine di supervisione contro Narconon.

Nel 2007, disse lo specialista, quattro persone sono state ricoverate negli Stati Uniti con problemi epatici e cardiaci dopo avere assunto overdose di niacina. Avevano ingerito quantità simili a quelle prescritte per il programma Narconon. (Si veda questa lunga nota a piè di pagina [27] per ulteriori dettagli.)

I clienti Narconon sono a rischio anche perché il centro manca di personale medico addestrato presente 24 ore al giorno, e il medico che ha dato la disponibilità telefonica dovrebbe essere espulso dall'ordine, aggiunse de Jong. Disse che Narconon è a caccia sia di tossicodipendenti vulnerabili, sia dei parenti che vogliono disperatamente aiutarli, e si appellò all'ispettorato della sanità perché lo chiudesse.


La versione della Kluessien...

Nei commenti lasciati su questo blog, la Kluissien si è mostrata sprezzante con de Jong, con cui aveva chiaramente già avuto delle schermaglie. Il modo più gentile con cui lo ha definito è stato "il professore suonato". [28] La donna ha scritto che le alte dosi di niacina non la preoccupavano, né la preoccupavano tutte le dichiarazioni secondo cui esse rappresentano un rischio per la salute, poiché non aveva mai visto dei danni: «Faccio questo lavoro da 30 anni e non ho mai visto nessuno che è uscito dal programma di sauna senza sentirsi più vigile, spontaneo, allegro con gli occhi vivaci e una bella pelle. Davvero notevole. Alcuni», ha aggiunto, «hanno abbandonato il programma di saune prima del termine. Ma tutti quelli che lo hanno finito avevano un aspetto eccellente.» [29]

Narconon non può permettersi la presenza fissa di un medico, ha scritto. [30] Ma lei e il suo personale avevano trovato una soluzione ottimale con due medici esterni: «Potremmo anche avere un medico fisso e ancora arrivare troppo tardi per salvare qualcuno, e queste sono storie che ho sentito spesso nel nostro paese. Noi stiamo molto attenti a tutti i segnali vitali non ottimali e lo portiamo di corsa dal medico.» [31]

Ma se è vero che negli anni diversi specialisti hanno criticato le basi non scientifiche del programma disintossicante ideato da Hubbard, c'è anche chi lo difende. [32]

Narconon può contare sui suoi esperti. Il Dott. David Root, specialista di medicina del lavoro, ha scritto l'introduzione alle edizioni più recenti di Mente Sana - Corpo Sano di Hubbard. Ha gestito il programma disintossicante Hubbard in diverse località degli Stati Uniti e ha collaborato all'apertura della controversa clinica newyorkese che offrì quello stesso programma ai pompieri, subito dopo gli attacchi dell'11 settembre 2001 - quello criticato da Pittel. Ha collaborato a iniziative simili anche in Slovenia e in Russia.

Root non ha alcun dubbio sull'efficacia del programma e al processo parigino del 2009 contro Scientology rilasciò una lunghissima testimonianza a favore del sistema hubbardiano. [33]

Alle domande sulla niacina, rispose alla corte: «La niacina provoca un intenso arrossamento della pelle. Nella popolazione generale, questo arrossamento è percepito come un aspetto negativo del suo uso. Ma il programma utilizza quell'effetto perché l'arrossamento produce sudorazione, che è poi il meccanismo principale grazie al quale l'organismo elimina le tossine.»

Olivier Saumon, avvocato dell'Ordine dei Farmacisti francese, al processo gli fece domande sulle contro-indicazioni del consumo di niacina.

Certo che esistono, rispose Root, ma nella sua esperienza non erano state significative. Era importante capire, disse alla corte, che esistono due forme in cui la niacina può essere assunta: la versione utilizzata sul programma era in cristalli ad azione rapida. «L'altra forma è la niacina a rilascio lento ed è la forma che, occasionalmente, si è dimostrata epato-tossica. La letteratura mondiale cita questo problema con la niacina ad azione rapida in appena uno o due casi...» [34]

Ha aggiunto che se è vero che l'arrossamento e la sensazione di prurito che la niacina a volte produce possono risultare sgradevoli, in sé non costituiscono però un problema medico. Incalzato da Saumon, Root ha ammesso che non tutti i suoi colleghi concordano. (Saumon aveva esplicitamente citato il sopra menzionato Stephen Pittel).

Infinite Complacency ha chiesto al Dott. Bertil de Klyn, uno dei due medici olandesi che collaborano al programma, di commentare la controversia che circonda il trattamento.

«Vedo i clienti Narconon da quasi 30 anni», ha risposto. «All'inizio ero critico, ma abbiamo sempre tenuto sotto controllo la funzionalità epatica e renale del sangue, prima e durante il programma, ed è sempre stato tutto a posto. Dopo la disintossicazione in sauna», ha aggiunto, « I clienti si sentono molto meglio. La pressione arteriosa viene controllata quotidianamente. La disintossicazione in sauna non ci ha mai provocato perdite.» [35]


Questione di fede

Naturalmente, presentarsi come scientificamente credibile non è facile. Il mese scorso Narconon International ha pubblicato un opuscolo di 10 pagine intitolato "The Narconon Program: 40 years of Evidence of Recovery" pieno zeppo di fatti, cifre e grafici colorati. Sfortunatamente è arrivata l'ex scientologist Patty Moher per dire che le cifre di uno degli studi citati in quell'opuscolo erano soltanto il frutto della sua fantasia.

«Sono stata io a inventarle. Personalmente», ha scritto la donna su Reaching for the Tipping Point, forum che documenta gli abusi Narconon. «Sapevo che erano numeri strampalati, ma sapevo che i capi volevano far vedere grandi risultati. Siccome ero una scientologist ho pensato "ok, è il maggior bene", così ho cominciato a metter giù dei numeri.

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«Consideratela una confessione. Ho personalmente falsificato tutti quei numeri perché sapevo che era ciò che volevano. Non c'è mai stato nessuno studio. Mi sono inventata tutto io.» [36]

Il che solleva quesiti anche sugli altri studi. [37]

Per lo scientologist, però, ciò che dicono gli esperti ha poca importanza perché per lo scientologist la credibilità scientifica del Rundown, o di Narconon, è una questione di fede.

Agli scientologist viene insegnato - e devono credere - che Hubbard era infallibile. Perciò il Rundown, il Programma Disintossicante, funziona. Fine della storia.

E questo è il motivo per cui, alla fine, il dibattito su Narconon non può spingersi oltre.


Note dell'autore:

1. Dai suoi commenti all'articolo originale, qui.

2. È stata anche impegnata a replicare agli articoli dei siti di informazione olandesi: per esempio Trouw, in prima linea nel coprire la storia.

3. Dai commenti all'articolo originale, qui.

4. Da (L. Ron Hubbard) "Handling Hostile Contacts/Dead Agenting", pubblicato il 30 maggio 1974, parte della serie sulle pubbliche relazioni.

5. Dai suoi commenti all'ultimo articolo, qui. Nel citare le sue considerazioni a volte ho corretto, per maggior chiarezza, gli errori di battitura e di ortografia.

6. Per la traduzione sono stato aiutato da due olandesi, una delle quali è l'autrice Karin Spaink, la "Soppressiva Olandese" per definizione. Il suo nome è certamente noto ai critici veterani: il lavoro di Karin per arginare gli eccessi di Scientology le ha guadagnato un posto nella Suppressive Hall of Fame (ma mi riservo la storia per un altro articolo).

La Spaink e l'altra mia fonte, "Il Soppressivo Olandese" che ha presentato lamentele formali contro Narconon, (si veda l'articolo originale), mi hanno confermato che la lettera alla Kluessien dell'ispettorato della salute postata sul sito dell'ente dà l'impressione di un ordine a lasciar perdere lo schema assicurativo. Tuttavia, la Spaink ha aggiunto: «Suona piuttosto strano. Perché si dovrebbe consigliare a un istituto controverso di rendere la propria licenza, ma non è l'IGZ a revocargliela?» Devo dire che l'Ispettorato si è dimostrato del tutto reticente a rispondere alle mie domande.

7. Dai suoi commenti, vedi qui.

8. Dai suoi commenti, vedi qui.

9. Dai suoi commenti, vedi qui.

10. "Un decesso in Francia", sulla morte di Jocelyne Dorfmann pubblicato su questo sito in aprile. È il primo articolo della serie "Come ignorare l'epilessia", sotto-menu della sezione dedicata a Narconon.

11. Dai suoi commenti, vedi qui.

12. Si veda "Hubbard on Epilepsy". Tornerò sull'argomento in un post futuro.

13. Dai suoi commenti, vedi qui.

14. Informazione proveniente da uno scambio di mail.

15. Nella sezione "Successes in Scientology" della stessa pagina, ha postato la storia di un tossicodipendente croato curato a Narconon Olanda che spiega di volere aprire un centro simile nel suo paese. Secondo il sito di Narconon International, esiste un centro anche in Croazia ma non è chiaro se è stato aperto dal tizio che frequentò Narconon Olanda.

16. Dai suoi commenti, qui.

17. Hubbard Communications Office Policy Letter, 26 sett. 1979. Si ringrazia John Peeler per averla scovata. Si veda anche la definizione Scientology ufficiale di "vendita dura": «1. significa insistenza affinché la gente compri. (HCO PL 4 Mar 65, II); 2. interessarsi alla persona, non essere ragionevoli con stop e barriere, farla pagare l'intero importo per poter usufruire del servizio (LRH ED 159R-1 INT)», Modern Management Technology Defined.

Questo argomento è emerso più volte durante il processo contro Scientology per truffa di Parigi, 2009. In tribunale, il giudice Sophie-Hélène Château ha liquidato come "immaginazione più che fervida" (plus que fantaisiste) i tentativi degli imputati di tradurre la locuzione inglese "hard sell" come "prendersi cura delle persone", e la sentenza ha restituito questo scetticismo. Si veda "Reviewing the Judgement" altrove su questo sito.

18. Dai suoi commenti, qui.

19. Nell'intervista, la Kluessien sembra anche rifiutare l'idea avanzata da altri programmi di recupero secondo cui il modo in cui l'individuo è stato cresciuto potrebbe essere un fattore che ha contribuito alla tossicodipendenza.

«No - il ragazzo è un tossicodipendente perché ha deciso di diventare tossicodipendente», dice alla sua intervistatrice. «I genitori non gli hanno mai dato delle droghe.» - «Ecco che cosa fa realmente il programma Narconon: libera l'organismo dai residui e rende il ragazzo in grado di affrontare la vita e di affrontare i problemi che ha, e di comunicare sulle brutte cose che ha fatto, così da non farle di nuovo.»

20. "Mente Sana - Corpo Sano", New Era Publications, p. 17 dell'ed. 1990 in italiano, p. 9 dell'ed. 2002 in inglese usata dall'autore.

21. Op. Cit. pag. 18 in inglese, 28 in italiano.

22. «Sembra che le sostanze tossiche si fermino principalmente, ma non esclusivamente, nei tessuti grassi del corpo (non esiste una cosa chiamata cellula adiposa).» Hubbard Communications Office Bulletin, 6 febbraio 1978, "Il Rundown di Purificazione sostituisce il Programma per sudare". Quella prima frase compare all'inizio della Parte Prima, Capitolo Sette, della mia edizione di "Mente Sana - Corpo Sano", che però non riporta la frase seguente, quella tra parentesi. Qualcuno possiede un'edizione precedente?

23. Ecco la spiegazione del "Rundown di Purificazione" tratta dal sito ufficiale di Scientology: « Nel 1970, mentre lavorava con casi che in precedenza avevano fatto uso di droghe, la ricerca di L. Ron Hubbard ha rivelato che l'LSD rimane nel corpo per anni dopo l'ingestione, alloggiando nei tessuti adiposi del corpo. Mesi o persino anni più tardi, una persona può rivivere un "trip" quando i residui di LSD vengono smossi dal tessuto adiposo.» (Enfasi aggiunta).

Come fonte per la sua tabella di tempi di permanenza delle droghe nell'organismo, Touretzky ha usato Drugtestsuccess.com. Altri siti hanno tempi leggermente diversi, ma la sostanza non cambia.

24. Da "Introduzione all'etica di Scientology", New Era Publications, pag. 189 ed. 1998 in italiano. Potete trovare il passaggio anche su questo sito ufficiale di Scientology.

25. "Store selling Scientology vitamin regimen raises concerns", di Geoff Dougherty, St. Petersburg Times, 28 marzo 1999. Il quotidiano riferiva che diverse famiglie avevano fatto causa dopo il decesso di loro parenti sottoposti a "Rundown di Purificazione", tra cui i genitori del venticinquenne Christopher Arbuckle, di Portland, Oregon, morto per crisi epatica. «I genitori hanno raggiunto un accordo stragiudiziale per un risarcimento di importo non rivelato, accettando di non discutere il caso», scriveva il Times.

26. "The Rundown on Scientology's Purification Rundown", di Joe DeSio, New York Press, 6 giugno 2007.

27. Dall'edizione online del 29 giugno 2013 di Trouw: "Scientologykliniek mishandelt cliënt" (La clinica Scientology maltratta i clienti). I commenti di de Jong sembrano far riferimento a una relazione del 2007 pubblicata da Annals of Emergency Medicine: "Toxicity From the Use of Niacin to Beat Urine Drug Screening", a firma dei medici Manoj K. Mittal, Todd Florin, Jeanmarie Perrone, João H. Delgado, Kevin C. Osterhoudt. (DeSio cita il medesimo studio nel suo eccellente articolo del New York Press citato poc'anzi).

Tutti e quattro i pazienti ricoverati avevano assunto forti dosi di niacina nell'erronea convinzione che essa avrebbe "lavato via" le tracce di droga dal loro organismo, così da poter superare i test antidroga delle urine. Due dei pazienti erano adulti sulla ventina: uno avvertiva "sensazione di arrossamento e bruciore", l'altro ebbe un accesso di prurito. Gli altri due pazienti però ebbero reazioni "a rischio mortale", come fece notare la relazione. Un ragazzo di 14 anni fu ricoverato dopo avere assunto 5.500 mg di pastiglie di niacina a rilascio lento (11x500 mg) manifestò "nausea, vomito, dolori all'alto addome, palpitazioni e vertigini per circa sei ore... avvertiva vertigini nell'alzarsi dal letto e quando provava a camminare".
L'altra era una ragazza di 17 anni ricoverata dopo avere assunto 2.500 mg di niacina (5x500 mg.) Manifestò "nausea, vomito, vertigini per 2/3 ore e restò incosciente per alcuni minuti prima che venisse chiamata l'ambulanza".

Contestualizzando questi eventi, Hubbard raccomanda di iniziare il Rundown di Purificazione con una dose giornaliera di 100 mg di niacina che «deve essere gradualmente aumentata fino a 5000 mg.» (Hubbard Communications Office Bulletin, 6 febbraio 1978, "The Purification Rundown Replaces the Sweat Program") Nel discutere questi casi, i medici fecero notare che: «La niacina è associata a problemi gastrointestinali tra cui vomito, mal di testa, stordimento, vertigini e ipotensione. È stato riferito che in dosi massicce può causare danni epatici che solitamente si risolvono in modo spontaneo una volta smessa l'assunzione della sostanza. In casi rari, la niacina può provocare crisi epatica grave, garanzia per un trapianto di fegato.»

28. Dai suoi commenti, qui.

29. Dai suoi commenti, qui.

30. Dai suoi commenti, qui.

31. Dai suoi commenti, qui.

32. Per una critica più approfondita del programma disintossicante Narconon, si veda "Narconon: an Introduction" in un'altra sezione del sito.

33. Si veda "A Doctor backs the Rundown" in un'altra sezione del sito. Nel corso della sua testimonianza, il Dott. Root si sforzò di sottolineare che non era uno scientologist, ma un anziano della Chiesa Presbiteriana.

34. Ho chiesto alla Kluessien se anche Narconon Olanda usa, come il Dott. Root, la versione della niacina a rilascio rapido, ma su questo punto non mi ha risposto.

35. Da uno scambio di mail con il Dott. de Klyn, che gestisce un centro di medicina olistica in Olanda. Ho chiesto alla Kluessien di fare la stessa domanda all'altro medico di cui si servono, poiché non sono riuscito a scoprire chi è. Non mi ha risposto.

36. Potete trovare qui http://forum.reachingforthetippingpoint.net/index.php/topic,12453.msg31405.html#msg31405 i commenti lasciati dalla Moher a Reaching for the Tipping Point; si veda anche il resoconto del 27 maggio di Tony Ortega di Underground Bunker: "Scientology Drug Rehab Network goes on the Offensive". Ringrazio Jens Tingleff che me lo ha segnalato.

37. Anche se fossero veri e accurati, un'occhiata all'opuscolo che riassume gli studi solleva però ulteriori questioni. I numeri coinvolti in questi studi erano a volte talmente bassi - 10, 11 e 13 - da originare domande su quanto tali risultati possano essere significativi; diversi studi erano privi di gruppo di controllo.

Per una critica all'opuscolo si veda Have You Told All?, il sito di Luke Catton. Catton è un altro dirigente disilluso di Narconon diventato una "gola profonda"; ha recentemente pubblicato un libro sulle sue esperienze.

 
 
 
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