In ottemperanza al provvedimento 08/05/2014 Garante per la protezione dei dati personali, si avvisa il lettore che questo sito potrebbe utilizzare cookie per fornire servizi e per effettuare analisi statistiche anonime. Proseguendo con la navigazione si accetta l'uso dei cookie.
Narconon USA 2013 (seconda parte)

Giovani pazienti deceduti, revoche delle licenze, cause civili e indagini penali. Rassegna stampa sui guai che affliggono la comunità di recupero targata Scientology.

Di © Tony Ortega, 2013.

© Traduzione a cura di Simonetta Po, autunno 2013.

 



Aprile 2013

Il direttore degli Affari Legali di Narconon ammette che le percentuali di successo pubblicizzate non hanno validità scientifica
Di © Tony Ortega, 1 aprile 2013. Traduzione © Simonetta Po.

Narconon, il programma di recupero dalle tossicodipendenze di Scientology, sta attraversando guai molto seri: la morte di una serie di suoi pazienti, le investigazioni governative, le cause civili. E come abbiamo evidenziato in più occasioni, ex dipendenti Narconon e documenti interni hanno rivelato che quasi ogni passo del modello imprenditoriale Narconon implica una certa dose di inganno.

Ora arriva un'altra straordinaria rivelazione. L'ex dipendente Narconon Eric Tenorio ha consegnato a Underground Bunker una lettera notevole a firma di una funzionaria dell'ufficio legale di Narconon International, la quale ammette che «non abbiamo prove scientifiche su» il 70% o più di percentuale di successi che i suoi centri di recupero pubblicizzano.

Nel 2009 Tenorio lavorava a Narconon Freedom Treatment Center di Albion, Michigan quando la struttura fu oggetto di una lamentela formale presentata al Better Business Bureau (BBB). Mentre il centro Narconon si preparava a replicare alla lamentela, Tenorio fu uno dei diversi dirigenti messi in copia nello scambio di e-mail intercorse tra il Freedom Center e Narconon International, l'entità no-profit che sovrintende tutte le strutture Narconon (Narconon International è a sua volta gestita dalla Association for Better Living and Education, il cui personale è interamente composto da funzionari della Sea Org, l'ordine ecclesiastico di Scientology).

Nella bozza di risposta al BBB, i funzionari del Freedom Center accennarono al 70% di percentuale di successi riportato dalle pubblicità di tutti i centri Narconon (alcuni la spingono oltre - abbiamo visto materiale che pubblicizza il 90% di percentuali di successo).

Come abbiamo già sottolineato in precedenza, queste percentuali sono totalmente fuori portata dei programmi riabilitativi più onesti, che di solito parlano di un 25%.

Tenorio ci racconta che la bozza di risposta del Freedom Center fu sottoposta a Claudia Arcabascio, Direttore degli Affari Legali di Narconon International. Ed ecco la sua risposta (completa degli errori originali):

Claudia Arcabascio

From: Claudia Arcabascio
Subject: Re: Wolverton BBB complaint and suggested response
To: XXXXXX
Cc: "PRODUCTION NNI" , "John Walser A/ED NN FC"
Date: Monday, January 12, 2009, 4:36 PM

Caro XXXXXX,

Grazie per avermela mandata. Non ho copia della lettera ricevuta dal BBB, il che mi rende difficile capire se la risposta è adeguata.

Tuttavia mi pare che la lettera sia OK, meno il commento di "sentito dire". È una generalizzazione.

Oggi non riesco a sentire Helena per una revisione. Raccomando però quanto segue:

  1. Correggi la lettera (più ARC nella lettera, cambia l'espressione di "sentito dire" con degli specifici e non dire che abbiamo una percentuale di successo del 70% (non ne abbiamo prove scientifiche).
  2. Manda una copia della lettera ricevuta dal BBB a Mike Toth [avvocato, N.d.T.] assieme alla proposta di risposta (corretta da te).
  3. Ottieni l'ok dell'avvocato.
  4. Manda la lettera (preferibilmente con raccomandata A/R). Prima controlla questo punto con Mike Toth.

Se mandi a Mike Toth i dati completi, lui non dovrebbe perderci più di dieci minuti.

Fammi sapere se hai altre domande.

ML, [con affetto]
Claudia

Abbiamo enfatizzato il passaggio cruciale - il Direttore degli Affari Speciali di tutto il network Narconon ammette che il 70% di successi pubblicizzati è privo di basi scientifiche.

Eric Tenorio

La settimana scorsa abbiamo inviato un messaggio alla Arcabascio facendole domande sulla sua e-mail. Non ci ha risposto.

Questa è soltanto l'ultima di una serie di rivelazioni schiaccianti su Narconon emerse grazie alle cause civili e agli ex dipendenti. [... Segue il riassunto degli articoli già pubblicati, vedi menu iniziale - N.d.T.]

E ora, ecco la prova dell'inganno di una delle affermazioni meno credibili di Narconon, le sue percentuali di successo.

«È la prova che continuano a mentire al pubblico», commenta Tenorio. «Mentono al solo scopo di trovare clienti, perché vogliono i soldi. Vogliono fare qualcosa che li differenzi dagli altri programmi di recupero e, per farlo, pubblicizzano percentuali di successo false.»

Tenorio sostiene che la sua stessa esperienza conferma la falsità di quelle percentuali di successo. «Non tengono conto delle persone che non finiscono il programma», rileva. «In base alla mia esperienza, la maggioranza dei pazienti non finisce il programma. Oppure impiega molto più tempo del previsto. E non mi baso su un solo centro, ho lavorato in quattro Narconon diversi.» [...]




Nel giro di un anno i rimborsi assicurativi di Narconon Arrowhead sono passati da 5000 dollari a 2,5 milioni
© Tony Ortega, 3 aprile 2013. Traduzione © Simonetta Po.

Gary Smith

Facciamo veramente fatica a star dietro a tutti i documenti che gli ex dirigenti Narconon Luke Catton e Eric Tenorio stanno rendendo pubblici. Il più recente di tali documenti è una stupefacente e-mail che ieri Catton ci ha girato e che dimostra quanto Narconon Arrowhead, capofila dei centri di recupero targati Scientology, attinga ai rimborsi assicurativi per rimpinguare le sue casse.

Catton ci ha consegnato copia di una e-mail che dice di aver ricevuto all'inizio del 2010 da Gary Smith, presidente del consiglio di amministrazione (CEO) di Narconon Arrowhead. Catton è stato presidente della medesima struttura, ma all'epoca di questa lettera non lo era più e gestiva numerosi siti web apparentemente generici e neutrali che indirizzavano al centro di Smith chi chiamava per aiuto e consigli. Era perciò importante tenersi aggiornato su quanto accadeva al centro, e la mail di Smith rappresentava un aggiornamento cruciale.

In essa, il CEO gli spiegava che da quando Narconon Arrowhead aveva trovato il modo di addebitare parte del programma alle compagnie assicurative, gli incassi erano schizzati alle stelle [In USA non esiste l'assistenza sanitaria gratuita e chi può stipula polizze con compagnie assicurative private - N.d.T.]

Catton ci aveva già spiegato che Narconon Arrowhead - la più grande struttura di recupero Narconon del paese, e modello per tutto il network - era entrata in una fase di declino dopo aver raggiunto il massimo di ospiti nel 2005.

Lucas Catton

«Tra il 2006 e il 2008, Arrowhead subì un vero tracollo ed era alla disperata caccia di soldi e di clienti», ci dice Catton. «Gary capì che per mantenere a galla la struttura doveva affidarsi ai rimborsi assicurativi, così mise assieme una squadra che doveva decifrare le polizze e scoprire come farsi rimborsare. Nel 2009 si gettarono a pesce sulle opportunità delle assicurazioni e cominciarono ad accogliere pazienti anche in base alle loro coperture.»

Fino ad allora, e ancora oggi in quasi tutti gli altri centri, le famiglie devono pagare in anticipo i circa 35.000 dollari previsti per tre mesi di riabilitazione. Ma ora, prosegue Catton, Narconon Arrowhead era più disponibile ad accogliere pazienti che potevano pagarne soltanto una parte - ma solo se fosse stato possibile addebitare il resto all'assicurazione.

Secondo Catton e Eric Tenorio - altro ex dirigente Narconon - il trucco era trovare i codici di addebito giusti, quelli accettati dalle assicurazioni. «Cominciarono ad aggiustare le definizioni», ci dice Tenorio. «Per esempio, un gruppo di persone in sauna poteva risultare come "terapia di gruppo".»

Dopo aver escogitato come addebitare i servizi Narconon alle compagnie assicurative, scrive Smith a Catton, gli incassi del centro si impennarono. Ma vi fu almeno una compagnia che rifiutò di pagare...

Data: Martedì 12 gennaio 2010, 14:50
Caro Luke,

Santo cielo quanto è imbarazzante... mi scuso per questo incredibile ritardo di comm, amico mio... Avevo letto questa comm e con tutta la mia attenzione concentrata sui cicli in movimento durante le festività, pensavo di avere risposto a questa comm ma mi sono accorto soltanto ora di non averlo fatto. Grazie per gli aggiornamenti sulle tue attività. Il gruppo di sostegno online è una strat[egia] di PR grandiosa per creare e accumulare nuove identità. Gran lavoro su quello. Ho anche apprezzato il flusso che ci stai mandando. Derry ha detto che ti ha incontrato a Flag e si è molto divertito. Sono molto felice che voi due siate in buona comm.

Nella mia area sono stato veramente 110% nell'aprire e migliorare le nostre linee con le assicurazioni, è stato un ciclo non semplice ma sta davvero cominciando a ripagare la fatica dopo un anno e mezzo passato a modificare le spiegazioni e il programma, a fare azioni di PR collegate al ciclo e a mettere in i rud legali. Le stat su questo sono... un anno fa le entrate delle assicurazioni erano poco sopra i 5G [5000 dollari - N.d.T.]. Quest'anno il GI annuale delle assicurazioni ha superato i 2,5 milioni di dollari. Questa linea può produrre tre volte tanto, una volta che avremo terminato i restanti maneggiamenti di PR e legali di cui ci stiamo occupando.

Ho messo Rebecca su questo posto interno delle assicurazioni e sta facendo faville. Averla a bordo qui da noi ha contribuito a rimetterci al passo sui restanti maneggiamenti che ci servono per 3X gli start [triplicare i clienti sul programma - N.d.T.] e per produrre entrate sulla linea delle assicurazioni. Adesso siamo veramente a posto con tutte le compagnie salvo che con la Blue Cross Blue Shield. Trattare con la BCBS è una grossa rogna perché sono stati così a lungo al top del mucchio assicurativo che hanno cominciato a dettare le loro regole su come e per cosa pagheranno.

Mike St. Amand, Sandy MacNabb ed io abbiamo lavorato molto a fondo con maneggiamenti legali e di PR studiati per mettere in l'etica di BCBS e fargli pagare i trattamenti come NN [Narconon]. Questi maneggiamenti ci hanno portato su una vecchia strada di PR che avevi percorso con noi quando lavoravi qui. È quella del DMH [Dipartimento di Salute Mentale - N.d.T.] e relativi comitati legislativi e funzionari eletti. BCBS dell'Oklahoma è la sola grande compagnia assicurativa in PT [tempo presente] che non riconosce l'Accredito CARF residenziale. Hanno rifiutato di pagare sostenendo che il DMH dell'Ok[lahoma] non ha certificato il programma NN per pazienti residenziali o esterni intensivi. Così stiamo lavorando con il DMH per avere queste certificazioni. Come sai far salire a bordo quelli del DMH senza modificare il programma e continuare a consegnare la tech standard richiede un grosso sforzo e molta bravura.

Stiamo facendo ottimi progressi in questa direzione e il DMH collabora. Una volte ottenute queste certificazioni statali, potremo fare fuoco legale sotto BCBS e farli pagare. Non serve maneggiare BCBS perché sono già la compagnia più grossa degli Stati Uniti e un sacco di dipendenti statali e federali sono assicurati con loro. Nell'economia odierna ottenere che BCBS paghi il programma NN aprirà le porte a un sacco di nuovi clienti che altrimenti non potrebbero pagare il recupero. So che hai R [realtà - N.d.T.] su cosa bisogna fare per mandarla in buca. Ricordo che ti desti molto da fare quando cercavamo di fare approvare quella legge che dava al NN la definizione legale di programma educativo, così da poter adempiere a tutti quei requisiti per ottenere la certificazione da consulente. Ricordi? Io sì.

Comunque sia, questa è l'essenza delle cose di cui mi sono occupato negli ultimi tempi. Salutami tanto Erica e la piccolina ed ecco un nuovo anno pieni di fiorisci e prospera per tutti noi, su tutte le dinamiche. Tieniti in comm, da parte mia cercherò di risponderti subito la prossima volta.

ML, Gary

Come fa presente Smith, la Blue Cross Blue Shield non gradiva che il Dipartimento di Salute Mentale dell'Oklahoma non avesse certificato il Narconon. Agli inizi degli anni '90, Narconon aggirò le regole statali e si fece certificare da un gruppo privato, la Commission for Accreditation of Rehabilitation Facilities (CARF). E almeno la Blue Cross si accorse che le autorità statali mantenevano delle riserve sul programma di recupero targato Scientology.

Ed è ancora così. Proprio ieri abbiamo riferito che il Comitato di Salute Pubblica del Parlamento dell'Oklahoma ha approvato una legge che renderà ancora più difficile al Narconon ottenere la certificazione statale. E quella legge è una conseguenza diretta dei guai che hanno travolto Smith e Narconon Arrowhead. Tre pazienti morti nel giro di nove mesi - l'ultima a luglio 2012 - hanno dato il via a diverse indagini statali e locali, oltre a diverse cause civili. E il mese scorso la certificazione professionale dello stesso Smith è stata revocata in modo permanente dalla National Association of Forensic Counselors.

Abbiamo provato molte volte a parlare con Smith, ma non ci ha mai risposto. Abbiamo chiamato anche Narconon International, che sovrintende i centri Narconon individuali. A sua volta Narconon International riceve licenza dalla Association for Better Living and Education (ABLE), il cui personale è composto unicamente da membri della "Sea Org" di Scientology (e vi abbiamo già raccontato che tre testimoni oculari sostengono che dal 2007 Rena Weinberg, presidente di ABLE, viene trattenuta nella strana prigione ecclesiastica per alti dirigenti della Chiesa di Scientology nel deserto californiano).

Arrowhead non è l'unica struttura ad avere problemi. Nel 2008 morì un paziente del centro Narconon di Atlanta, i genitori fecero causa (ora liquidata in via stragiudiziale) e quel procedimento ha prodotto documenti schiaccianti sul modo in cui Narconon Georgia faceva affari. A quel punto lo stato della Georgia ha avviato un'indagine per truffa assicurativa - almeno una paziente può provare che la sua compagnia assicurativa United Healthcare ha ricevuto fattura per oltre 150.000 dollari di servizi mai usufruiti.

Recenti cause civili presentate da ex pazienti o loro familiari accusano anche la struttura di Gary Smith in Oklahoma di fatturazione irregolare. Una ex paziente sostiene che i dipendenti di Narconon Arrowhead si fecero emettere a sua insaputa delle carte di credito a suo nome, poi le addebitarono per decine di migliaia di dollari di servizi.

Anche le dichiarazioni dei redditi confermano quanto sostenuto da Catton in merito agli introiti di Arrowhead. Dopo un picco di 13,1 milioni di incassi provenienti dal programma nel 2005, nel 2008 quella cifra precipitò a 8,1. Risalì a 8,6 milioni nel 2010 e nel 2011 la struttura ha toccato i 10,8 milioni.

Catton e Tenorio affermano che l'aumento delle entrate era un tasto su cui i dirigenti di Scientology insistevano continuamente con Smith. Venerdì Catton e Tenorio saranno a Rock Center della NBC e sarà affascinante vedere queste due gole profonde su un palco così famoso. Ora i due ex dipendenti dicono che quasi ogni passo del programma Narconon era avvolto nell'inganno e che tali criticabili pratiche non venivano usate solo in Oklahoma o in Georgia, ma ovunque operi la rete di recupero Narconon. [...]



Giornalista fa causa a Narconon: sarebbe stata testimone di scambi di droga contro prestazioni sessuali
Di © Tony Ortega, 6 aprile 2013. Traduzione © Simonetta Po.

Rachel Petersen

Ieri è stata presentata un'altra causa civile contro Narconon Arrowhead [...]. Siamo venuti in possesso del testo e ne analizzeremo con voi qualche dettaglio. Con questa, salgono a 11 le cause presentate di recente contro Narconon Arrowhead, ma ciò che la rende per certi versi unica è che a presentarla è stata la giornalista di un quotidiano locale che sostiene di essere stata danneggiata dal programma, frequentato nel 2009 e 2010.

E, come altri ricorrenti, anche lei sostiene di aver visto dei dipendenti Narconon consegnare droghe in cambio di favori sessuali.

Rachel Petersen entrò nel programma di Narconon Arrowhead in novembre 2009 per liberarsi dalla tossicodipendenza. Come altri, anche lei aveva avuto indicazioni sul centro da un sito web generico che vantava la percentuale di successi del 70% di Narconon. E come abbiamo già riferito, documenti interni ed ex dipendenti sostengono che quelle percentuali sono del tutto false. False anche le affermazioni fatte ai pazienti sul tipo di trattamento che riceveranno - la Petersen sostiene che le fu detto che «sarebbe stata seguita da consulenti professionali e personale medico, il che si dimostrò falso».

Le era stato concetto uno sconto sul programma e avrebbe dovuto pagare un totale di 27.500 dollari, di cui 17.500 anticipati; l'assicurazione sanitaria avrebbe coperto i rimanenti 10.000. Secondo la Petersen, gli impiegati del centro l'avevano poi informata che l'assicurazione rifiutava di pagare e l'avevano convinta a versare il saldo. In seguito aveva scoperto che in realtà l'assicurazione aveva pagato una parte di quei 10.000 dollari. (E a noi vengono in mente le accuse contro il centro Narconon di Atlanta, ora indagato penalmente per frode assicurativa).

La Petersen sostiene poi di essere stata testimone oculare di dipendenti che «vendevano farmaci ai pazienti in cambio di soldi, sesso o altro, proprio come in un paese del terzo mondo.»

A fine programma, la Petersen fu poi convinta a pagare altri 7000 dollari per studiare da consulente.

La ricerca e traduzione di questi articoli ha comportato molte di ore di impegno volontario. Contribuisci a difendere questo sito e il suo importante ruolo informativo offrendo una pizza a chi ha lavorato anche per te.

Oggi fa causa per infrazione contrattuale e complicità civile, chiede un risarcimento danni di 45.000 dollari e danni punitivi per oltre 75.000 dollari.

La Petersen è una giornalista di McAlester News - Capital, quotidiano locale che si è molto interessato alle controversie che circondano la struttura Narconon. L'anno scorso infatti fu la stessa Petersen a firmare un articolo su una causa civile presentata dopo la morte della paziente Hillary Holten avvenuta nel 2012.

Abbiamo chiesto ragguagli a Gary Richardson, avvocato della Peterson, il quale ci informa che la sua cliente aveva fatto presente ai suoi capi di essere stata una paziente del centro, ciononostante il giornale le avevano permesso di scriverne in qualità di ex paziente. In termini giornalistici la scelta è curiosa, ma secondo l'avvocato non dovrebbe influire sulla causa.

Gli abbiamo anche chiesto delle accuse "sesso contro droga" apparse in più di una delle querele di cui si è recentemente occupato; volevamo valutare l'importanza di quelle accuse nei diversi casi e quanto sarebbe stato difficile dimostrarle.

«Sarà facile», ci ha risposto Richardson, aggiungendo di essere fiducioso che le sue clienti riusciranno a dimostrare quelle accuse perché Narconon ha una lunga storia di inganni. «Mentono sulle percentuali di successo. Mentono su ciò che fanno. Se dici "ti toglieremo il desiderio di droga" e "abbiamo una percentuale di successi del 70%"», continua, «la gente venderà la casa pur di farsi ricoverare.» Ma, aggiunge, approfittarsi di loro è biasimevole.




Irruzione nel centro di recupero Narconon di Atlanta
© Di Tony Ortega, 26 aprile 2013. Traduzione © Simonetta Po.

Narconon Georgia

Peter Combs di WBS Radio-Atlanta ha annunciato oggi che funzionari statali e di contea hanno fatto irruzione al Narconon Georgia, il centro di recupero targato Scientology di Atlanta, confiscando prove per un'indagine su frode assicurativa in corso.

Secondo quanto riferito da Combs, cinque o sei agenti e due funzionari della polizia di contea si sono presentati oggi al centro con un mandato di perquisizione e se ne sono andati con scatoloni di documenti e computer, dopo avere interrogato i dipendenti. [...] Hanno chiesto le password di accesso nella speranza di identificare chi fatturò la compagnia assicurativa in modo fraudolento; come sottolinea Combs, in Georgia l'accusa di truffa assicurativa è individuale e non può essere addebitata all'intera azienda.

Nel corso dell'ultimo anno abbiamo seguito le traversie del centro Narconon, scaturite da una causa civile.

Patrick Desmond morì di overdose di eroina nel 2008; una sera, dopo aver pesantemente bevuto assieme ad altri pazienti, si era allontanato dagli alloggi di Narconon Georgia. La sua famiglia fece causa al centro e alle sue organizzazioni-ombrello. Narconon cercò di sostenere che Desmond era responsabile della sua morte, ma il procedimento si rivelò disastroso grazie ai documenti e alle deposizioni che in due difficili anni Jeff Harris, legale della famiglia Desmond, riuscì a farsi consegnare dall'organizzazione. Cominciarono così a emergere le prove che Narconon aveva mentito ai genitori dei potenziali pazienti, aveva mentito a un tribunale della Florida, aveva mentito nelle sue deposizioni. Il giudice Stacey Hydrick inflisse a Narconon delle pesanti sanzioni.

Nonostante Narconon sia riuscito a patteggiare il caso in via stragiudiziale pochi giorni prima dell'inizio del processo, le prove schiaccianti emerse in fase preliminare hanno spinto le autorità della Georgia a revocargli la licenza operativa e a iniziare un'indagine per truffa.

Christian Boone di AJC ha riferito questo commento di Jeff Harris: «Per conto dei numerosi clienti che rappresento e che sono stati truffati da questo falso centro riabilitativo chiamato Narconon, vorrei complimentarmi con le autorità della Georgia per le azioni penali intraprese oggi. Spero sinceramente che si decreti la fine di questa attività ingannevole e pericolosa.» [...]

Abbiamo appena parlato con Gary Richardson, avvocato che rappresenta numerosi clienti che hanno fatto causa per truffa e danno tanatologico alla struttura Arrowhead in Oklahoma, capofila delle attività Narconon nel mondo.

«Non sono sorpreso», ci ha detto in merito alle notizie appena arrivate da Atlanta. «Sono già tre o quattro mesi che vado dicendo che si sono macchiati di truffa assicurativa.» Ci ha ricordato che uno dei casi che sta seguendo tratta anche il modo in cui Narconon Arrowhead gestiva i rimborsi assicurativi. [...]




Narconon di nuovo sotto inchiesta
© Di Pete Combs, 26 aprile 2013. Traduzione © Simonetta Po.

Narconon Georgia, il programma riabilitativo targato Scientology, è di nuovo nell'occhio del ciclone. Questa volta gli agenti dell'ufficio del Commissario Assicurazioni della Georgia e del pubblico ministero di contea Danny Porter cercano prove di truffa assicurativa.

La ricerca e traduzione di questi articoli ha comportato decine di ore di impegno volontario. Contribuisci a difendere questo sito e il suo importante ruolo informativo offrendo una pizza a chi ha lavorato anche per te.

Armati di mandato di perquisizione, mezza dozzina di agenti accompagnati da due funzionari di polizia di contea hanno perquisito oggi gli uffici Narconon di Norcross e interrogato i dipendenti. Si sono portati via più di dieci computer e degli scatoloni pieni di documenti.

«Abbiamo ricevuto informazioni credibili secondo cui Narconon sta truffando le compagnie assicurative», ha riferito il Commissario Assicurazioni Ralph Hudgens.

Molte di quelle informazioni provengono dai familiari della diciannovenne Emily Morton di Rome, i quali sostengono che Narconon cercò di addebitare ben 166.000 dollari di cure alla United Health Care, anche se la famiglia aveva saldato il conto con 15.000 dollari in contanti.

«Avevano fatturato una serie di visite mediche, c'era un conto di addirittura 58.000 dollari. Ma Emily non ha mai visto quel medico.»

Le visite erano state fatturate per conto del Dott. Casey Locarnini della Dunwoody Urgent Care Clinic e della Dott.sa Lisa Robbins della Robbins Health Care Alliance di Stone Mountain.

Alla richiesta di spiegazioni sulle cure di Emily Morton, Dawn Warner, dipendente della Robbins Health Care Alliance, ha mandato per e-mail la seguente dichiarazione:

Grazie per avere portato alla nostra attenzione [questo fatto]. Non abbiamo MAI autorizzato Narconon o chicchessia associato a Narconon a fatturare NIENTE a nome della Dott.sa Robins. NON vediamo pazienti Narconon da diversi anni. Poiché non violo la privacy di nessuno, posso dirvi che non abbiamo mai visitato una paziente di nome Emily Morton. Se davvero hanno emesso fattura per conto della Dott.sa Robbins, allora si tratta di truffa assicurativa. Vorrei scoprire quante volte hanno fatto cose del genere. Non riesco a credere che Narconon avrebbe il fegato di cercare di farlo di nuovo. Grazie per l'aiuto.
La nostra stazione radiofonica ha ricevuto una dichiarazione altrettanto ferma da Douglas Chalmers, Jr. avvocato che rappresenta il Dott. Locarnini:
Diverse settimane fa il Dott. Locarnini ha notificato la cessazione del contratto con Narconon. La settimana scorsa ha assunto il nostro studio per indagare su queste fatture portate alla sua attenzione... Per numerosi motivi tra cui la protezione della privacy e della confidenzialità dei pazienti, non può rilasciare ulteriori commenti.
Secondo Hudgens, sia la Warner che Locarnini stavano collaborando con il suo ufficio. «Da quanto appreso da alcuni medici», ha detto a Pete Combs della WBS, «Non hanno mai fornito i servizi che sono poi stati fatturati.»

Le leggi della Georgia prevedono che solo il singolo individuo possa essere accusato di truffa assicurativa, non l'azienda. Per questo motivo gli investigatori che hanno sequestrato computer e documenti stanno cercando il responsabile delle false fatture alle compagnie assicurative e analizzeranno tutto con cura.

«Di solito ogni singolo operatore ha una sua password», ha riferito l'investigatore Sherry Mowell. «Perciò se riusciamo a collegare password e operatore, allora riusciremo a determinare chi ha presentato le richieste di rimborso.»

Questo è solo l'ultimo dei molti problemi che affliggono Narconon

Il raid di venerdì è solo l'ultimo di una serie di problemi legali che deve affrontare Narconon, che secondo i critici è controllato dalla Chiesa di Scientology.

A febbraio Narconon Georgia e Narconon International, l'organizzazione-madre, hanno patteggiato una causa multimilionaria per la morte del paziente Patrick Desmond. Quell'indagine indusse il Dipartimento di Salute Pubblica della Georgia a iniziare la pratica di revoca della licenza.

Narconon Arrowhead, l'ammiraglia delle attività Narconon in Oklahoma, è invischiato in diverse cause per la morte di quattro pazienti. Sono una ventina le cause civili presentate contro Narconon in tutti gli Stati Uniti.


Dichiarazione di Narconon Georgia

Narconon è al corrente dell'indagine. Narconon Georgia segue le usuali procedure professionali di fatturazione. I termini di pagamento vengono chiaramente spiegati a tutti gli studenti.

Da dieci anni Narconon Georgia serve la comunità di Atlanta con i suoi programmi di educazione sulle droghe, la prevenzione e i servizi riabilitativi. Decine di diplomati Narconon e i loro familiari possono testimoniare che il programma ha trasformato le loro vite grazie al recupero e alla sobrietà.

 
 
 
INDICE
 
 
 

Copyright © Allarme Scientology. L'utilizzo anche parziale dei materiali di questo sito - testi, traduzioni, grafica, immagini, digitalizzazione e impaginazione - con qualsiasi mezzo e su qualsiasi supporto, non è consentita senza il preventivo consenso scritto del gestore del sito. Per richieste e chiarimenti contattare: allarmescientology@email.it