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Nancy Many: My Billion-Year Contract

© di Simonetta Po, settembre 2011

 

My Billion-Year Contract, sottotitolo "memoir of a former scientologist", è il titolo del libro auto-prodotto di Nancy Many uscito con poco clamore nel 2009. Poco clamore perché l'autrice non scrive in Internet e poco si espone a livello mediatico. Niente interviste, niente TV. Ma il suo libro, a mio avviso, è uno dei racconti di ex scientologist più completi e onesti che mi sia capitato leggere, assieme a Sogni Rubati di Jefferson Hawkins.

Nancy entrò in Scientology nel 1972, a 20 anni. Era una studentessa universitaria di Boston prossima alla laurea, entusiasta dei suoi studi ma insoddisfatta dalla vita giovanile della sua epoca, fatta di feste, alcol e droga. Imbattutasi casualmente in un manifesto di Scientology affisso all'università, decise di andare a vedere di che cosa si trattava. Dopo un mese, e senza nemmeno aver ancora terminato il suo primo corso introduttivo, su insistenze del personale dell'org firmò il suo "contratto da un miliardo di anni". La lunghezza dell'impegno l'aveva turbata, ma aveva appena letto un articolo in cui L. Ron Hubbard prometteva ai suoi seguaci che nel giro di 5 anni il pianeta sarebbe stato "reso Clear", per cui non c'era da preoccuparsi troppo. Al massimo sarebbe stata libera dopo 5 anni.

Cominciò a lavorare all'org di Boston come addetta alle vendite, incarico che svolgeva con passione, diligenza e successo. Ma... ma si era ai primi anni '70 e a lei e al marito, pure Sea Org member, vennero affidati altri incarichi: dovevano farsi assumere in certi uffici per spiare e rubare documenti. Nancy e il marito ancora non sapevano di essere diventati operativi del Guardian's Office per quella che sarebbe diventata famosa come "Operazione Biancaneve" e che alla fine portò in prigione la dirigenza del movimento, Mary Sue Hubbard (moglie del fondatore) compresa.

La Many andò a lavorare per un'associazione di consumatori a cui a volte pervenivano lamentele su Scientology. Il suo compito era copiare quei documenti e portarli in org. Le avevano detto che era necessario farlo in modo da poter contattare lo scientologist i cui genitori o parenti si erano rivolti all'associazione e "maneggiarlo" affinché risolvesse i suoi problemi in famiglia.

Nei due anni come operativa del GO, Nancy si ritrovò anche a pedinare la giornalista Paulette Cooper, all'epoca nell'occhio del ciclone scientologico dopo l'uscita del suo libro The Scandal of Scientology, primo approfondito resoconto critico sul movimento.

Nel 1976 Nancy venne trasferita a Flag, precisamente nella Divisione 6 della struttura organizzativa. A livello internazionale significava occuparsi dell'apertura di gruppi e missioni di Scientology (all'epoca franchise) e di tutto ciò che portava dentro nuovi membri.

Molto interessante è il suo racconto su come in quel periodo L. Ron Hubbard si fosse fissato su una particolare lettura del meter, il "Rock Slam". Secondo Hubbard, il R/S indica "intenzioni malvagie" e il fondatore aveva compilato un elenco di domande (List One) da sottoporre a tutti gli staff di Scientology, a partire dal management e poi giù per le linee, per trovare letture di quel tipo. Chi aveva un R/S doveva essere immediatamente rimosso dal suo incarico e assegnato al RPF per la necessaria "rieducazione". Nancy racconta il periodo in cui i vertici del management furono decimati, con due terzi dei funzionari sul RPF. Dopo qualche mese tutto tornò alla normalità, non prima di avere seminato il terrore e con buona pace di chi era stato ingiustamente accusato.

Nel 1978 Nancy iniziò a lavorare alle dirette dipendenze di L. Ron Hubbard, il quale le affidò l'incarico di lanciare le attività in Giappone, paese in cui non era possibile presentarsi come ente religioso, e di organizzare e fondare WISE (World Institute of Scientology Enterprises).

Hubbard riteneva che gli imprenditori scientologist che usavano le tecniche di Scientology sul lavoro stessero "rubando" soldi all'organizzazione. Inoltre assumevano spesso nelle loro aziende gli staff addestrati delle org e anche questo, a suo avviso, "rubava" soldi all'organizzazione. Decise così di correre ai ripari creando WISE: gli imprenditori scientologist avevano ora l'obbligo di associarsi e di pagare delle percentuali a Scientology.

Nancy, ormai divorziata dal primo marito, conobbe Chris Many, con cui poi si sposò e che è ancora suo marito.

Chris era il direttore esecutivo del Celebrity Centre di Hollywood, ma a seguito di una nuova "purga" ordinata da Hubbard rotolarono molte teste, compresa la sua. Fu così trasferito a Flag dove diventò presto il "Capitano dello Staff del Commodoro", anche lui alle dirette dipendenze di L. Ron Hubbard.

Nel 1979, al quinto mese di gravidanza e per ordine diretto di Hubbard, Nancy fu assegnata al Rehabilitation Project Force. Anche Chris fu mandato sul RPF senza che i motivi fossero chiari a entrambi. Non si trattò sicuramente di una "scelta volontaria di redenzione", modo in cui Scientology presenta l'RPF.

Nancy trascorse gli ultimi quattro mesi di gravidanza nei locali del RPF, ricavati con fogli di compensato nel parcheggio-garage di cinque piani del Fort Harrison Hotel. Doveva lavorare, studiare e dormire in locali inquinati dal particolato e dai gas di scarico delle auto. Venne poi informata del perché si trovava lì: un suo sottoposto era lento nel lavoro, così Hubbard punì Nancy e promosse al suo posto il junior lento.

Pochi giorni prima del sospirato "diploma" del RPF, arrivò l'ordine di trasferire Nancy al RPF del RPF. Significava misure ancora più restrittive e il dover vivere nella sala caldaie del Fort Harrison, tra ratti e scarafaggi.

Motivo? Il suo junior, quello che era stato la causa del suo assegnamento al RPF perché lento e con "statistiche basse", una volta promosso al posto di Nancy continuava a essere lento e ad avere "statistiche basse". Nancy appellò la decisione e l'ordine venne miracolosamente revocato. Così, a una settimana dal parto, poté finalmente lasciare l'RPF e riprendere il lavoro alle dipendenze di L. Ron Hubbard.

Il racconto del suo RPF non è drammatico come altri che ho letto. Innanzitutto a quei tempi era possibile "diplomarsi" in pochi mesi, rispetto agli anni che richiede ora. Era consentita una breve "visita parenti" quotidiana, cosa che ora non è ammessa. Quando i genitori di Nancy l'andarono a trovare in Florida (la sua gravidanza era ormai quasi a termine), concessero a lei e al marito una settimana di "ferie" dal RPF per stare con loro. Oggi parrebbe inconcepibile anche il solo pensiero. Non solo per gli RPFiani, ma anche per i Sea Org ordinari.

Date le sue condizioni, Nancy fu esonerata dal dover andare sempre di corsa, dal doversi fare 12 piani di scale anziché usare l'ascensore e dagli incarichi più faticosi, anche se faceva lavori di giardinaggio e nelle cucine.

Le concessero anche di poter usare i bagni degli staff comuni e di poterci andare di notte (vietato agli altri, che venivano chiusi dentro a chiave) benché per farlo dovesse risalire a piedi e al buio le rampe del garage, con il rischio di essere investita. A fine gravidanza dormire nel garage le creava molti problemi, così la autorizzarono a portarsi una sdraio all'ultimo piano del parcheggio e dormire all'aria aperta.

Anche allora sul RPF il cibo era un problema (mentre pare non lo fosse per gli altri Sea Org). Gli RPFer dovevano mangiare dopo gli altri staff e accontentarsi di ciò che era rimasto in cucina, che però non bastava per tutti. Così si cibavano degli avanzi sbocconcellati rimasti nei piatti. Anche lei, incinta. Comunque sia, Nancy aveva una copertura assicurativa e le concessero le regolari visite mediche in gravidanza e anche un corso pre-parto esterno.

Una volta terminato l'RPF, da cui non avevano potuto sottrarsi con lei incinta, senza soldi e senza risorse (sul RPF lei almeno godeva di copertura sanitaria, avevano un tetto sulla testa e qualcosa da mangiare), i coniugi Many si giurarono a vicenda che non si sarebbero mai più sottoposti a una simile umiliazione. Presero anche in considerazione l'idea di lasciare la Sea Org, ma erano scientologist convinti e avrebbero dovuto farlo secondo le regole interne, cosa che al momento e con un neonato non potevano permettersi.

Chris aveva già un bambino avuto dal precedente matrimonio. Durante l'RPF il piccolo era andato dalla madre in California, anche lei Sea Org member. Ma solitamente era affidato al padre e a Nancy. Andarsene senza autorizzazione avrebbe significato essere dichiarati"soppressivi", perdere quel bambino e tutti gli amici e ritrovarsi in mezzo alla strada con un infante. Non riuscivano a vedere alternative, se non restare in Sea Org.

A poco a poco Nancy e Chris ripresero il solito tran tran, le soddisfazioni sul lavoro non mancavano e accantonarono i propositi di andarsene. Inoltre, a seguito di una revisione interna si "scoprì" che il trasferimento di Chris in Florida (una sorta di punizione) era stato "illegale", perciò venne richiamato a Los Angeles al suo vecchio incarico di Direttore Esecutivo del Celebrity Centre. Nancy ne divenne il presidente e per un paio di anni i due vissero una vita abbastanza tranquilla in California. Fino al 1982, quando Miscavige cominciò a tessere la sua tela per prendere il potere. Fu allora che i coniugi Many si ritrovarono assegnati al RPF una seconda volta, senza motivo apparente. Si rifiutarono categoricamente e scelsero di uscire dalla Sea Org secondo le procedure standard.

Questa scelta permise loro di non essere "dichiarati" e quindi di mantenere buoni rapporti con la comunità Scientology, dove trovarono una prima accoglienza mentre cercavano casa e lavoro. Nancy era stata Sea Org member per 10 anni, Chris per qualche anno in più. Ora erano fuori con due bambini piccoli, una vita da inventarsi e... due freeloader da pagare.

Chris ricominciò a suonare (ora è un musicista affermato, soprattutto colonne sonore) e Nancy decise di restare in ambito lavorativo Scientology: come FSM, come consulente WISE e come consulente artistico (era stata direttore del Celebrity Centre e aveva molte conoscenze... nel libro spiega bene come funzionava "l'aggancio" del CC alle celebrità).

Frattanto David Mayo aveva aperto l'AAC, una "attività squirrel" a Santa Barbara. Mayo, ex auditor di L. Ron Hubbard, veniva considerato "il nemico pubblico numero uno" (un po' quello che per la dirigenza odierna di Scientology è Rathbun oggi - o Miscavige per gli "indipendenti").

Nancy fu convocata dall'Ufficio degli Affari Speciali, che aveva sostituito il Guardian's Office dopo lo scandalo "Biancaneve" e relative condanne. Le proposero di diventare una spia. Doveva infiltrarsi nel gruppo di Mayo e riferire a OSA. Una delle donne di cui doveva farsi amica per poi riferire era stata chiamata a testimoniare in tribunale contro Scientology.

Nancy accettò l'incarico di spia, convinta che Mayo fosse un "criminale". La frequentazione del gruppo indipendente però le fece venire parecchi dubbi, e ancora più dubbi la colsero parlando con la donna su cui doveva riferire, tale Abigail. Se fino a quel momento Nancy aveva visto il mondo in bianco e nero, pro-Scientology e anti-Scientology, Abigail le fece capire che esisteva anche una "terza via", quella dell'onestà verso se stessi e verso le due parti in causa.

A quel punto Nancy smise di lavorare per OSA e cessò anche le sue attività professionali collegate a Scientology. Si era accorta che il suo "mondo ideale", quello in cui Scientology avrebbe dovuto aiutare veramente le persone a migliorarsi (come era successo a lei nonostante l'esperienza negativa in Sea Org), non esisteva. L'establishment era solo a caccia di soldi. A quel punto anche Nancy decise di essere soltanto una semplice "public" (come il marito). Erano ancora entrambi convinti della bontà di Scientology ma non volevano più avere a che fare con la gestione del movimento. Ebbero un terzo bambino e andarono avanti con la loro vita.

Alla metà degli anni '90 esplose Internet. Larry Wollersheim, che da anni cercava di farsi pagare da Scientology il risarcimento milionario riconosciutogli da un tribunale negli anni '80, era uno dei critici più attivi del web. Nancy venne di nuovo convocata da OSA affinché si infiltrasse tra i critici del neonato alt.religion.scientology e tra i sostenitori di Wollersheim (fondatore di FACTNet assieme a un altro noto ex scientologist dell'epoca, Bob Penny. Penny, già affetto da sclerosi multipla, morì nel 2003 all'età di 60 anni.) Nancy rifiutò, anche perché aveva cominciato a leggere molto di quel primo materiale critico pubblicato in Internet e i suoi dubbi erano aumentati.

All'inizio del '96 Nancy venne di nuovo convocata in Org, dove le offrirono una "revisione". Risultò poi che non si trattava di una "revisione" per riportarla in carreggiata (Nancy si era sempre rivolta in prima battuta all'org per sviscerare e chiarire i suoi dubbi), ma di una serie di interrogatori di OSA.

Quegli interrogatori, a cui non riusciva a sottrarsi per un malinteso senso di lealtà, erano tesi a scoprire i suoi contatti con i "soppressivi" di Internet (Nancy aveva conosciuto e lavorato con molti di quei fuoriusciti ora apertamente critici, per esempio con Arnie Lerma e Hana Withfield).

Il risultato di quelle azioni di auditing fu un crollo psicotico.

Nancy cominciò a sentire delle "voci" e si convinse che Scientology era stata parzialmente colonizzata dagli extraterresti, i marcabiani di cui aveva parlato L. Ron Hubbard e che secondo il "Capitano Bill" (Bill Robertson, fondatore delle Ron's Org), comunicavano con le org (di cui si erano impossessati) grazie a dei "tepafoni" posti sul tetto del "Big Blue" - il palazzone di LA noto anche come "The Complex".

Decisamente sofferente a livello psichico, Nancy si rivolse più volte alla sua auditor per chiedere aiuto, ancora piena di fede nelle parole di Hubbard secondo cui quello che l'auditing scatena, l'auditing rimette a posto. Ma nessuno la aiutò. Quando il marito chiamò per spiegare che la situazione andava sempre più degenerando, si sentì rispondere che per la moglie "non c'era più nulla da fare". Doveva prendere vitamine e calmag e rassegnarsi.

Dopo settimane di sofferenza, Nancy "diede di matto" in strada, venne soccorsa da un'ambulanza, infilata in una camicia di forza e ricoverata. Il marito la fece dimettere. Il calvario di Nancy è durato molti anni e non si è ancora concluso. Si ritiene ancora a rischio di crollo psicotico. Deve stare molto attenta a cosa fa, con chi lo fa e a ogni possibile evento che possa precipitarla di nuovo in quella condizione.

Nel 1997 scoppiò il caso Lisa McPherson, deceduta al Fort Harrison due anni prima dopo avere avuto un crollo psicotico, avere "dato di matto" in strada, essere stata ricoverata ed essersi affidata di nuovo alle cure di Scientology. Leggendo la sua storia, e soprattutto le trascrizioni degli ultimi giorni di vita di Lisa, ciò che la donna diceva e faceva, Nancy si convinse che Lisa aveva vissuto la sua stessa esperienza. Nancy si era salvata grazie al marito che si era preso cura di lei e l'aveva tenuta lontana da Scientology. Lisa era sola, la sua famiglia era lontana e aveva accettato di farsi "ricoverare" al Fort Harrison, dove dopo 17 giorni era morta.

Nancy chiese a Lerma di poter pubblicare sul suo sito, con uno pseudonimo, il resoconto delle proprie esperienze, in particolare del suo crollo psicotico, di come era stato gestito da Scientology e delle relative conseguenze. Fu così che venne contattata dai familiari di altri due scientologist: la moglie di Greg Bashaw, un vecchio amico di Nancy, e la sorella di Jeannine. Siamo ormai verso la metà del 2000.

Bashaw aveva trascorso gli ultimi 13 anni ad auto-audirsi su OT7 e, dopo una "revisione" di Flag, aveva avuto un crollo psicotico. I funzionari di Flag si erano affrettati a metterlo alla porta e a rimandarlo a casa. Nonostante le ripetute richieste d'aiuto, Greg era stato lasciato solo. Ora era disperato. A Jeannine era successa più o meno la stessa cosa.

Greg Bashaw si è tolto la vita in giugno del 2001 all'età di 46 anni. Aveva trascorso tutta la sua vita adulta in Scientology. La sua lettera a Debbie Cook, l'allora Capitano di Flag, scritta due mesi prima di suicidarsi (dopo alcuni tentativi falliti) in cui racconta il suo travaglio, è stata resa pubblica e la Many la riporta integralmente. È una lettura a dir poco agghiacciante. Dopo numerose richieste di aiuto per la psicosi di cui si sentiva ormai prigioniero, Bashaw si era sentito dire che i suoi erano solo problemi "fisici" e che doveva bere del Pep, una bevanda energizzante.

A Jeannine andò meglio. Grazie all'interessamento di Nancy, che era riuscita a trovare una clinica non troppo "psichiatrica", la donna si fece ricoverare e cominciò il suo lentissimo recupero.

Nel 2004 Nancy accettò di testimoniare nella causa civile per la morte di Lisa McPherson. Il procedimento penale era stato archiviato, ma quello civile stava andando avanti, anche grazie all'impegno di Ken Dandar. La sua testimonianza era importante non solo per l'esperienza psicotica vissuta, del tutto simile a quella di Lisa, ma anche perché Nancy era forse l'unica persona che aveva lavorato come spia sia per il Guardian's Office che per OSA, e poteva testimoniare che la differenza tra i due era soltanto nominale. Poco dopo la sua testimonianza Scientology e la controparte, rappresentata da Dandar, trovarono un accordo stragiudiziale.

Nancy Many dedica alcune pagine del suo libro a "Mary". Da ciò che scrive è chiaro che si sta riferendo a Mary Sue Hubbard, anche se non la cita mai per esteso. Racconta di essere stata una delle poche persone che la vedevano con regolarità e che sapeva "che fine avesse fatto". Mary le andava a fare visita, accompagnata sempre da due "guardiani" di Scientology. Nancy non rivelò mai a nessuno di essere in contatto con Mary Sue. Riteneva che i critici non la stessero cercando per aiutarla, ma solo per denigrare Scientology e Hubbard. In breve, pensava che il loro interesse per la donna non fosse sincero. Viceversa, Mary le appariva tranquilla e Scientology provvedeva alle sue necessità.

In anni recenti Nancy è tornata all'università e si è laureata, quella laurea che aveva lasciato in sospeso nel 1972 quando decise di entrare in Sea Org.

Questi sono a grandissime linee i contenuti del libro della Many (360 pagine), pubblicato solo nel 2009, dopo 13 anni da quel crollo psicotico da cui non si è mai completamente ripresa. Solo in anni recenti Nancy Many si è sentita sufficientemente forte per scrivere e pubblicare il suo libro, che contiene anche ampi stralci del diario che ha sempre tenuto. Nancy non compare sui media ma è stata consulente del libro di Janet Reitman (e ora che ho letto entrambi i libri capisco quando della Many ci sia nel libro della Reitman) e anche consulente per il volume storico-accademico di Hugh Urban uscito ad agosto 2011.

Perché penso che il libro di Nancy Many sia un contributo straordinario e sia uno dei racconti più onesti che abbia mai letto?

Innanzitutto perché le sue esperienze sono state straordinarie.

La Many lavorò infatti alle dirette dipendenze dirette di L. Ron Hubbard, poi per il GO e per OSA, e ancora per il Celebrity Centre a Hollywood. Lavorò anche con scientologist che poi sono diventati "famosi", come Bill Franks, Hana Withfield e Arnie Lerma. Fu la prima, e spero unica, donna a fare l'RPF incinta.

I metodi di Scientology indussero in lei una psicosi che la portò a un calvario durato molti anni. La stessa esperienza fu vissuta da altre due persone con cui era in contatto, Greg e Jeannine, e tutte e tre sembravano la fotocopia di quanto accaduto a Lisa McPherson.

Il suo libro, come quello di Jeff Hawkins, è molto onesto perché i suoi racconti sono sempre nel "qui e ora", o per meglio dire, nel "là e allora", vale a dire che spiega le cose dal punto di vista del momento in cui le stava vivendo, non con le rielaborazioni di oggi. Questa prospettiva del "là e allora" permette bene di capire perché persone intelligenti, volitive, con grandi ideali e capacità, e anche con una certa cultura come lei e Jeff, abbiano accettato per tanti anni quel sistema di credenze e quei metodi.

Nancy, come Jeff, non si atteggia mai a vittima, non cerca mai di sollecitare la compassione del lettore, ma spiega le cose nel loro evolversi e lo fa con grande chiarezza e lucidità, assumendosi sempre la responsabilità del proprio agire. Il ritratto di Scientology che ne esce è ancora più agghiacciante e devastante.

Nancy non assolve né Scientology, né il movimento anti-Scientology, riconoscendo limiti e pregi di entrambi. Credo sia la prima volta (salvo forse un pregevole scritto di Chris Owen del 2001) che a livello internazionale una voce non affiliata a Scientology punti il dito contro il "movimento anti-".

Inoltre, Nancy sfata il mito del "è tutta colpa di Miscavige" tanto caro agli ordierni "Indipendenti" al seguito di Marty Rathbun. Quando lei e il marito lavoravano per la Sea Org, L. Ron Hubbard era ancora vitale e aveva ben salde le redini del comando della Chiesa di Scientology. Fu lui a mandarla sul RPF, incinta di 5 mesi (nel suo primo anno di vita, il bambino dovette essere ricoverato diverse volte per gravi problemi respiratori. Nancy si chiede quanto di quei problemi siano da attribuire al fatto che trascorse gli ultimi 4 mesi di gravidanza sottoalimentata, in un garage saturo di gas di scarico).

Nancy era presente quando nel 1976 arrivò un telex in cui Hubbard si complimentava per l'ottimo lavoro delle spie del GO, in particolare con chi era riuscito a rubare le cartelle cliniche di Paulette Cooper dallo studio del suo psichiatra, incarico che la Many dice di avere rifiutato e che poi venne assegnato ad altri, che lo portarono a termine.

La Many fa anche una serie di riflessioni sulle grandi quantità di vitamine che Scientology fa assumere a chi ha avuto un crollo psicotico. Non so se quel che dice abbia un qualche fondamento scientifico (forse sarebbe il caso di indagare), ma lei sostiene che il suo lento miglioramento iniziò solo quando decise di interromperne l'assunzione (perché era convinta che l'ordine provenisse dai "marcabiani" che si erano impossessati di Scientology), così come il miglioramento di Jeannine iniziò quando smise di ingurgitare vitamine. Viceversa, Bashaw non smise mai e le trascrizioni degli ultimi giorni di Lisa indicano che le vitamine erano la sola cosa che le facevano assumere. Forse è solo una coincidenza, ma anche io mi sono chiesta se questo abuso di vitamine fatto comunemente dagli scientologist non sia, alla fine, più dannoso che utile. Per altro noto che in parecchi casi l'abuso prosegue anche dopo aver lasciato il movimento e che certe convinzioni apparentemente "salutiste" sono dure a morire.

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Mi spiace che tanti italiani non siano ancora in grado di leggere agevolmente l'inglese. Sono effettivamente tagliati fuori da una bella fetta di mondo. Probabilmente il libro della Many non verrà mai tradotto, ed è un vero peccato. Dubito che gli "indipendenti" si imbarcheranno mai in questa fatica, visto che l'autrice non è tenera con Hubbard (ma devo dire che è molto obiettiva).

Fa specie constatare che il testimone della diffusione di conoscenza su Scientology e il suo mondo, iniziato in Italia da me con Allarme Scientology e con la creazione del newsgroup free.it.religioni.scientology, sia stato raccolto dagli "indipendenti", scientologist a tutti gli effetti, e non da quei presunti ex (o presunte "associazioni di ricerca e informazione") che negli anni si sono spesi in altisonanti quanto disattesi proclami e altrettanto altisonanti campagne denigratorie e diffamatorie contro chi ha avuto l'unico torto di lavorare sodo per far conoscere quel mondo.

 
 
 
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