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Lettera aperta alla Chiesa di Scientology

Luca Poma, giornalista e ideatore della campagna "Giù le Mani dai Bambini", esprime le sue riflessioni su quanto personalmente osservato nella gestione del movimento. 2 aprile 2010.

 
LETTERA APERTA (*) ALLA CHIESA DI SCIENTOLOGY©, di Luca Poma (**)

Caro Ivan (***),

dopo una lunga riflessione ho deciso di scrivere questa "lettera aperta" alla Chiesa di Scientology©, che indirizzo a Te in quanto sei l’unica persona della quale ho ancora un indirizzo aggiornato, nonché la persona con la quale in certi periodi, specie alla fine degli anni ’90 del secolo scorso, ho intrattenuto i rapporti più stretti.

Come sai, la mia relazione con l’organizzazione che tu rappresenti si è definitivamente incrinata quando anni fa ho deciso di scrivere un saggio – non antagonista – che aveva l’ambizione di riepilogare tutto quanto avevo visto nel mio passato periodo di frequentazione dell’organizzazione: fatti, atteggiamenti e prassi comportamentali che in qualche modo percepivo come non corrette. Non si trattava della "verità", ma della mia verità, o meglio, di osservazioni nude e crude di cose e persone che in qualche modo vedevano coinvolta la Chiesa e che si discostavano da quello che io percepivo essere "giusto". Nulla di criminale, per quanto a me sia stato dato di sapere, ma atteggiamenti che non mi parevano orientati verso la garanzia di maggior benessere degli adepti, fossero essi membri dello staff o acquirenti di corsi e servizi di consulenza spirituale. Mi è impossibile sintetizzare decine di pagine di saggio in questa breve lettera, ma quel che è certo – dato per assodato che non si trattava di una presa di posizione aggressiva nei confronti della vostra organizzazione, quanto piuttosto un argomentato invito alla riflessione circa prassi e scenari migliorabili - tutto mi sarei aspettato tranne che una "levata di scudi". Non ho mai preteso di essere un cittadino perfetto, di non avere difetti, non aver mai commesso errori, ma di una cosa, come sai bene, si può serenamente essere certi: nulla nel mio atteggiamento è mai stato orientato a "distruggere" - incluso quel saggio, che descriveva solo la verità delle cose, e che sfido chiunque a smentire nelle sue parti salienti - e quindi mi risulta difficile comprendere il perché di questo "chiudersi in difesa" da parte della Chiesa di Scientology©. Ho solo scritto ciò che ho osservato, rendendo onore anche al mio tesserino professionale da giornalista che m’impone deontologicamente proprio l’osservazione e la rendicontazione dei fatti.

Anche se da anni non frequento più gruppi come il Vostro, non ho mai attaccato la dottrina di L. Ron. Hubbard, che ritengo in molte parti – segnatamente per quanto concerne gli ambiti di mio interesse, ovvero la comunicazione - utile e funzionale. Ho sempre difeso la Chiesa – come anche altri gruppi religiosi minoritari - ogni volta che veniva criticata, così come ho denunciato l'intolleranza quando ritenevo che la Chiesa ne fosse vittima, perché pensavo che essa fosse "la più debole", e quindi venisse attaccata per quello. Come ha scritto Paul Haggis, il noto regista americano Premio Oscar che ha recentemente abbandonato pubblicamente Scientology©, io "ho sempre avuto un debole per i più deboli".

A seguito della mia manifestata intenzione di pubblicare il saggio, mi sono sentito dire da Te nel tuo ufficio "...forse qualcosa di quello che scrivi é vero, ma dovresti gestire internamente alla Chiesa i tuoi dissidi". Questa richiesta è evidentemente assurda, perché delle due l’una: o quello che ho scritto è falso e andrebbe censurato, oppure se è vero è vero, e va confrontato. Già comunque avevo dato credito al tuo punto di vista, indirizzando dei "report" sulla tua linea gerarchica, sia a livello locale e nazionale che su fino ai vertici internazionali, anche successivamente all’interruzione dei rapporti tra noi (tra gli ultimi, cfr. rapporti in data 13/11/04, 21/06/05, 21/07/05, 18/10/05, 28/07/06, 08/12/06, 09/06/07), ma mai i miei appelli hanno sortito risposte se non formali ed interlocutorie, né tanto meno hanno generato azioni Vostre volte a correggere scenari che avrebbero meritato a mio avviso la massima attenzione. Per citarti un esempio tra i tanti: prestai tempo fa (sono trascorsi ormai quasi dieci anni) circa 30.000 dollari ad un membro della Chiesa di Scientology©, che mi interpellò dagli Stati Uniti pregandomi di aiutarlo, permettendogli di terminare l’acquisto di servizi per il miglioramento personale dei quali - a sua detta - in quel momento non poteva fare a meno. Al momento della restituzione, peraltro dopo infinti miei solleciti, dopo tanti giri di parole mi sono sentito rispondere qualcosa del tipo "te ne rendo solo la metà, diversamente non vedrai neppure quelli". Ho denunciato la cosa, ho investito i Vostri organi competenti del problema, ne ho parlato a più riprese anche con te, ma è forse successo qualcosa? Nulla, e alla fine ho dovuto sottostare al ricatto, per evitare di perdere anche il parziale rimborso. Perché? Perché lui in quel periodo donava molto denaro alla Chiesa di Scientology© e quindi veniva protetto, mentre io non essendo più in "armonia" con la Chiesa non meritavo alcun aiuto. Se cerchi di far valere i tuoi diritti internamente, magari non ottieni soddisfazione, se li fai valere giudiziariamente, in un Tribunale, vieni automaticamente radiato, censurato, isolato e zittito, perché nessuno può fare causa ad uno Scientologo neppure quando esso commette degli illeciti (se non dopo aver tentato ogni possibile bonario componimento internamente, il che - visti i tempi lenti di reazione - fa inevitabilmente scadere i termini per adire alla giustizia ordinaria...!). Non voglio dire che in Scientology© sia sempre così, assolutamente, ma questo è quello che io ho visto e vissuto.

Per citare fatti più recenti, un vostro associato di punta, il Dottor Roberto Cestari, un tempo mio caro amico, ha diffamato un ente che io rappresento ed anche la mia persona, probabilmente anche perché irritato dalle posizioni critiche che ho assunto verso la Chiesa di Scientology©, e gli indizi di presunta colpevolezza sono tali da averne decretato il rinvio a giudizio alla sezione Penale del Tribunale di Milano. Orbene, il "cattivo" sono io: lui ha probabilmente violato la legge, ma io sono quello poco raccomandabile; lui ha presumibilmente commesso un reato penale, ma quello a cui togliere il saluto è il sottoscritto... C’è qualcosa di sbagliato in tutto ciò, perché se è vero che la legge del paese dove abitiamo – anche a detta del Fondatore di Scientology© – deve sempre essere la cosa più importante da rispettare, prima ancora delle stesse direttive di Scientology©, ebbene, quello che ho raccontato non dovrebbe succedere. Per quello che ho pensato, e per l’onestà di averlo messo per iscritto, sono stato condannato da Voi all’ostracismo, con situazioni davvero ridicole: l’ultima volta che ti ho incontrato in un ufficio pubblico a Milano ti ho salutato, e quando ti ho teso la mano l’hai sfilata e ti sei rifiutato di stringermela, dicendo "...mi dispiace, questo no...".

Io non sono un nemico della Chiesa di Scientology©, come non sono nemico di alcun gruppo umano che operi nei limiti della legge. Però per Voi è certamente funzionale dipingermi come nemico, perché se sono un nemico qualunque cosa dico e scrivo è detta e scritta da un nemico, e tutto acquista una sua logica più gestibile agli occhi dei vostri associati. Scientology© – è una delle cose che osservavo nel mio saggio – ha bisogno costante di nemici: averne aiuta a "serrare i ranghi", agevola le raccolte fondi, e costituisce una semplicistica giustificazione verso qualunque critica. Avete per anni dato la caccia a "Martini", l’autore della più completa "libreria web" critica verso Scientology©: quando l’avete trovato ed avete scoperto chi era e dove abitava... cosa avete fatto? Nulla. Forse Vi siete "dimenticati" di avvisare i vostri lettori di questa prodigiosa scoperta... meglio dimenticare la questione, perché Martini è più "comodo" averlo come nemico da sbandierare ad ogni evento di raccolta fondi: "ci perseguitano, quindi abbiamo bisogno del vostro aiuto..." (in particolare, dei soldi, perché agli eventi della IAS - Associazione Internazionale degli Scientologist quello si fa, si raccolgono soldi, e molti, e questo apre un altro problema afferente la mancanza di trasparenza nella rendicontazione finanziaria dei flussi internazionali di denaro: qualcuno ha mai avuto il piacere di leggere un bilancio della IAS?).

Per direttiva interna, chiunque critica Scientology© pubblicamente od anche solo con terze persone viene classificato come "persona soppressiva", pericolosa per la società, e quindi tutte le critiche secondo voi provengono automaticamente solo da persone discutibili e votate al male! Un meccanismo insieme perfetto e geniale per risolvere ogni criticità e restare apparentemente sempre dalla parte della ragione... Ma è possibile che la Chiesa di Scientology®, che è pur sempre un gruppo umano, abbia sempre ragione come voi sostenete, e che tutti coloro che in qualche modo si sono permessi di pensare davvero con la propria testa e dire ciò che sentivano vero o che avevano osservato siano - solo per questo - dei criminali? Mr. Rathbun, uno dei manager di più alto livello della Chiesa di Scientology© Internazionale, che lasciando la Chiesa ha denunciato gli abusi di cui era a conoscenza, è un pazzo? Poniamo di sì. Anche Mike Rinder, portavoce della Chiesa di Scientology© per ben vent’anni e recentemente dissociatosi, è improvvisamente passato da "figura mondiale di riferimento" a becero criminale? Don Jason e Debbie Cook, anch’essi ex top manager della Chiesa, sono solo disfattisti soppressivi? Larry Anderson, che per anni ha lavorato per la Chiesa prestando il suo volto ad alcuni dei più noti film di Scientology©, anche Lui è diventato cattivo ed ignobile? Ignazio Tidu, addestrato ai massimi livelli in Scientology©, si è inventato tutte le critiche che ha mosso all’organizzazione? Il famoso regista Paul Haggis, che ha accusato pubblicamente la Chiesa di discriminazione sessuale, è pazzo? Anche l’attore Jason Beghe? La lista potrebbe continuare per pagine e pagine, se è corretta la statistica che conferma che circa il 60% delle persone che entrano in Scientology© fanno un solo corso e poi abbandonano, e che l’80% dei nuovi iscritti ha lasciato la Chiesa dopo massimo 2 anni di frequentazione. Tutti anti-sociali o c’è forse qualcosa da rivedere nelle Vostre procedure interne? Io stesso sono stato decine e decine di volte encomiato da Voi per iscritto, lo sai bene, per il sostegno che ho garantito alla difesa dei diritti umani in Italia: ora sono improvvisamente diventato un paria, un intoccabile? E’ possibile che siano tutti pazzi – che noi si sia tutti pazzi - e che solo Scientology© abbia sempre ragione? Chi può essere così folle da abbracciare acriticamente una tesi così assurda? La verità forse è nel mezzo, qualcuno di questi avrà scheletri nell’armadio, ma anche la Chiesa dovrebbe imparare a prendersi le proprie responsabilità, invece di "rivendere" all’esterno questa improbabile immagine di assoluta infallibilità. Sia io che te sappiamo che la quasi totalità del management della Chiesa di Scientology© è largamente impreparato sulle direttive stesse del Fondatore della Chiesa, e criticare le modalità di gestione delle faccende quotidiane da parte di un gruppo umano male addestrato o solo parzialmente addestrato non significa certo criticarne la dottrina... ma neppure questo è possibile in Scientology©: sono consentiti solo successi sfavillanti, come in una continua "televendita", immersi in una profusione di nuovi immobili di lusso e di costose pubblicazioni su carta patinata. Ebbene, non me ne volere, ma non è questo che cerco in una Chiesa...

Recentemente ho saputo che tale è il disprezzo da parte vostra nei miei confronti che fate addirittura pressioni su vostri membri: chi conosce o frequenta Luca Poma non può accedere ai locali della Chiesa... e neppure partecipare ad eventi di raccolta fondi per sostenerla! Follia. Ebbene Ivan, vi state rendendo davvero ridicoli, perché è chiaro al mondo che la pulsione del sottoscritto non è e non è mai stata quella di distruggere o sopprimere, bensì quella di costruire ed aiutare. La mia vita ed il mio curriculum sono lì a dimostrarlo, e questi sono fatti, non parole, e le persone sulle quali voi fate pressioni mi contattano incredule chiedendosi se Voi siate impazziti...

Mi è stato detto che chi aderisce ad un gruppo deve accettarne in toto le regole. Questo è tipico dei regimi totalitari o delle dottrine massimaliste, e non può valere come regola per un gruppo che predica di "pensare con la propria testa". Da sempre, nei gruppi sociali come nei partiti politici, le minoranze hanno una loro dignità di espressione: vorrei essere libero di fare un corso in tecnica della comunicazione in Scientology©, se lo ritengo utile, e nel contempo non condividere alcune tra le modalità di gestione amministrativa, finanziaria, del personale, etc. della Chiesa stessa. Non è tollerabile poi che si parli di "donazioni" per i vostri servizi, dal momento che l’assistenza spirituale non viene erogata e non può essere proseguita se non pagando del denaro in base a precisi listini prezzi, con tanto di "sconti quantità". Non è questa la corrispondenza del termine "donazioni" nella lingua italiana, ed in nessuna lingua del mondo. Di questo e di molto altro parlo nel mio saggio, senza acredine né odio: il punto è che chiunque si permetta di prendere posizioni quali quelle che ho assunto io diventa istantaneamente un "nemico dell’umanità". L’equazione è chiarissima quanto diabolica: se Scientology© opera per il bene del pianeta, chiunque critica Scientology© rallenta il progresso e la salvezza del pianeta, e va messo per quanto possibile in condizione di non nuocere. Ma questo significa anche che il fine del gruppo umano denominato "Chiesa di Scientology©" giustifica qualunque mezzo? Se così è, e così mi pare che sia in base alla mia esperienza, non posso essere d’accordo.

Mi avvio alla conclusione di questa lunga lettera. Mi è stato riferito - da fonte che reputo più che attendibile, ovvero una persona all’epoca direttamente coinvolta nel caso - che la Chiesa di Scientology® non ha esitato – al fine di alimentare ad arte la convinzione nell’opinione pubblica di essere "un gruppo ingiustamente perseguitato da chi vuole minare la libertà religiosa" – ad imbastire falsi scambi di e-mail tra presunti "infiltrati" all’interno delle sedi di Scientology®, gruppi anti-sette estremisti desiderosi di far chiudere Scientology, etc., con conseguenti pubbliche denuncie Vostre che hanno portato il "caso" fino all’attenzione del Parlamento (cfr. resoconti on-line sul sito "Tell It All"). Io stesso all’epoca fui coinvolto da Voi in quella che tu definisti "una battaglia a favore della libertà di religione che va ben al di là di Scientology®", e spinto ad intervenire a Vostro sostegno sollecitando l’attenzione immediata di miei autorevoli referenti ai massimi livelli delle Istituzioni nazionali. Ebbene, non potrò forse mai avere le prove definitive che si trattò di una finzione organizzata ad arte da Voi, qualcosa del tipo "tiriamo in mezzo questa gente che ci vuole male, che abbiano fatto o meno queste cose importa poco, se non hanno fatto queste, ne hanno certamente fatte altre": lascio quindi alla Tua coscienza le valutazioni del caso, ma sappi che per me – e per la maggior parte delle persone oneste su questo pianeta – il fine, per quanto nobile, non giustifica i mezzi. Quello che so per certo, perché le evidenze pubbliche al riguardo sono ormai più di una, è che in passato è stato fatto un uso strumentale e forse criminale degli appunti che i Vostri addetti tengono delle confessioni rese degli adepti durante i procedimenti di assistenza spirituale: pressioni esercitate sui familiari e sugli stessi aderenti alla Chiesa, al fine di ridurre a più miti consigli chi voleva lasciare l’organizzazione, o chi avendola già lasciata la stava criticando. Il regista Paul Haggis - persona nota per essere straordinariamente equilibrata, molto impegnato socialmente e non certo uno squilibrato folle nemico della Chiesa - ha scritto in una lettera pubblica indirizzata al locale portavoce della Chiesa di Scientology©, negli Stati Uniti, quanto segue: "...lo sconcerto che ho provato nel vederti fornire alla stampa dei dettagli provenienti da confessioni private nel tentativo di causare imbarazzo e di screditare gli executive che avevano parlato pubblicamente (criticando Scientology©, ndr)... Un prete si farebbe spedire in galera piuttosto che rivelare i segreti della confessione, indipendentemente dal prezzo che dovrebbe pagare lui personalmente o la sua chiesa. È quello il tipo di integrità che pensavo che anche noi avessimo, ma il rappresentante delle pubbliche relazioni (di Scientology©, ndr) può rivelare alla stampa dei segreti se il management pensa che agire così sia giustificato. Vi siete presi la libertà di pubblicare i segreti provenienti dalle confessioni anche su Freedom Magazine (rivista di Scientology©, ndr) ed avete semplicemente evitato di dire che si trattava di segreti da confessione, forse perché sapevate che gli scientologist sarebbero inorriditi se avessero saputo con quanta facilità violate il sacro voto di fiducia con i vostri parrocchiani. Come osate utilizzare informazioni private per etichettare come "adultera" una persona? Avete preso le confessioni più intime della vita sessuale di Amy Scobee (una ex associata alla Chiesa di Scientology®, ndr) e le avete passate alla stampa, poi avete diffamato tutti quanti dalle pagine della vostra neswletter! Non conosco quella donna, ma indipendentemente da ciò che ha detto o fatto, è una donna che è entrata in Scientology© a 16 anni! Dirigeva tutto il network dei Celebrity Center (le sedi di Scientology© riservate ad attori e personaggi famosi, ndr) ed è stata una funzionaria leale alla chiesa per quanto... 20 anni? Volete controbattere alle sue accuse? Fatelo, e fatelo nei termini più duri che potete, ma il tipo di diffamazione che avete usato è inconcepibile, vergognosa...". Ebbene, Tu Ivan hai sempre negato con veemenza che tutto ciò potesse accadere: non so se mentivi o eri disinformato, ma invece - che a te piaccia o no - accade, ed anche a prescindere da ciò so per certo – per averlo visto con i miei occhi – che i sistemi di sicurezza per la custodia delle cartelle che contengono i resoconti delle confessioni sono inadeguati: ti sarei quindi grato se volessi prendere contatto con il mio Avvocato per concordare la restituzione di quei folder vecchi di anni, oppure per provvedere alla loro distruzione, da effettuarsi tassativamente in mia presenza... possibilmente senza farne delle copie, perchè so anche che la Chiesa di Scientology© – convinta di agire per il maggior bene per il maggior numero di elementi coinvolti – ha permesso che dettagli privati e confidenziali afferenti la vita di ex membri finissero in mani sbagliate, quali possono essere quelle di Vostri associati particolarmente indottrinati ed estremisti, che non hanno esitato un attimo a renderli pubblici nel sinistro tentativo di zittire anime critiche e "portare acqua" al mulino della Chiesa.

Immagino che anch’io corra questo rischio, per il solo fatto di aver detto quello che pensavo giusto dire su Scientology©: il fatto di aver avuto una relazione per un anno e mezzo con una ragazza che aveva appena compiuto 17 anni, quando io ne avevo ben di più, mi trasformerà ad arte in una persona che ha "abusato di una minorenne", il fatto di aver tardato a pagare delle tasse di successione negli anni successivi all’improvvisa e tragica morte di mio padre, quando avevo appena 18 anni, mi trasformerà in "un evasore fiscale cronico", e via discorrendo... Sono davvero curioso di vedere cosa verrà inventato sul mio conto nel prossimo periodo da Voi, o da persone vicine a voi, al fine di tentare di screditarmi: per fortuna non mi sono mai presentato al mondo come un "santo munito di aureola" o come un modello da seguire, un santone o un infallibile guru. Il paradosso di tutto ciò, è che io non vi ho mai voluto male, che mi sono scusato se alcune mie prese di posizione "dure" contro di Voi sono state strumentalizzate malamente da Vostri avversari: ma sono macchiato dal "peccato originale" di aver espresso riserve e critiche sulla vostra organizzazione e di essere a tutt’oggi convinto che una mancata radicale ed urgente riforma interna di certi aspetti interni legati alla Chiesa di Scientology©, ne decreterà il declino e forse - alla lunga - la fine.

Ci tengo anche a sapere che fine hanno fatto i soldi da me versati anni e anni addietro per corsi che avrei voluto fare per migliorare il mio profilo professionale, e a scopo di miglioramento personale: ho in più di un’occasione richiesto a gran voce di poter fruire di quei corsi, ma la possibilità mi è stata negata, sempre in relazione al fatto di aver espresso delle critiche su di Voi, e non posso certo entrare in una Vostra sede con la forza! E’ quindi mio vivo desiderio destinare quelle somme a qualche opera di bene, converrai anche tu che non ha senso lasciarle infruttifere su un Vostro conto. Se mi indicherai il saldo esatto di quanto versato, maggiorato dagli interessi da Voi dovuti al tasso legale (e penso sia come minimo un mio diritto saperlo, anche se per Voi io sono privo di ogni diritto!), a mia volta provvederò ad indicarvi a quale ente benefico direttamente accreditarle.

Sono molto triste per questa assurda situazione nella quale volente o nolente siamo tutti coinvolti. Unisco la mia voce al coro ormai numeroso di coloro che Vi pregano di spogliarvi – a tutti i livelli, dalla base locale ai vertici USA - della vostra "presunzione d’infallibilità", e di mettervi in discussione una volta per tutte. Il farlo non sarebbe un atto di debolezza, come voi dimostrate di essere più che convinti, bensì un atto di grande forza, coraggio e saggezza.

Un saluto comunque amicale,
Luca Poma
(lettera firmata in originale)


(*) lettera inviata a mezzo posta in data venerdì 02 aprile 2010 e pubblicata on-line sul sito di Raffaella di Marzio, esperta e studiosa di sette e minoranze religiose – Luca Poma © 2010 – Autore SIAE n° 188974 - La lettera può essere linkata sul web o riprodotta integralmente con qualunque mezzo senza necessità di preventiva autorizzazione. Riproduzioni parziali devono invece venire espressamente autorizzate dall’autore con riguardo al contesto. Per comunicazioni personali lucapoma@email.it, per comunicazioni professionali lucapoma@lucapoma.info.

(**) giornalista, capo ufficio stampa, consulente nel settore della responsabilità sociale d’impresa e della comunicazione di crisi, ha ideato «Giù le Mani dai Bambini®», la più visibile campagna di farmacovigilanza per l’età pediatrica mai promossa in Europa, e ne è tuttora il portavoce. Socio Professionista della FERPI – Federazione Relazioni Pubbliche Italiana e del Club Comunicazione d’Impresa dell’Unione Industriali, è stato docente e relatore a novanta convegni e seminari di studio in Italia, ha scritto un centinaio tra articoli e saggi, ed ha rilasciato negli ultimi cinque anni più di duecentocinquanta interviste a media della TV e della carta stampata. Ha collaborato alla definizione delle strategie di comunicazione della Marcia Mondiale per la Pace, un’iniziativa per la nonviolenza che si è articolata in 98 nazioni del mondo. Il Suo impegno al servizio dell’infanzia è valso la consegna a "Giù le Mani dai Bambini" della Targa d’Argento del Presidente della Repubblica Italiana, conferita - per i meriti sociali dell’iniziativa - il 20 novembre 2007, in occasione della Giornata Mondiale dell’Infanzia delle Nazioni Unite.

(***) Ivan Veri, responsabile da anni dell’Ufficio Affari Speciali di Torino della Chiesa di Scientology©, in molte occasioni referente di Scientology® per progetti nazionali di investigazione, pubbliche relazioni, media-relation e rapporti con le istituzioni.

 
 
 
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