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L'incontro con l'O.S.A.

Di Kim Barker.

Traduzione a cura di Martini.

 
 
 
 
 
 
Ho deciso di rendere noto questo, ora. Arnie Lerma e Lawrence Wollerheim mi hanno assicurato che F.A.C.T.Net non se la prenderà con Bob Penny. A causa della natura sensibile delle faccende legali, a questo punto non richiedo una dichiarazione scritta; la loro parola mi basta, perché li conosco. Conosco anche Bob Penny e l'ho incontrato, e posso assicurare che sta soffrendo e che le sue condizioni fisiche si stanno deteriorando. Che Scientology possa perseverare nell'azione legale contro di lui è la cosa più assolutamente disumana e crudele che abbia mai visto in questa area. 

Kim Baker 

28 Agosto 1996 

A Bob Penny, Margery Wakefield, Jon Atack, Paulette Cooper, Monica Pignotti, Arnie Lerma, e gli innumerevoli altri che conoscono Il Mostro

 
 
 
 
PARTE PRIMA
 
 
«Ci sono solo due tipi di uomini: i giusti che si credono peccatori, e i peccatori che si credono giusti» 
 
(Pascal, Pensieri)
 
 
Introduzione

Ho cominciato a scrivere questa cosa moltissime volte, ma poi dovevo fermarmi. E riprovarci, ancora e ancora. Questa è una delle cose più difficili che abbia mai fatto, ed è una di quelle che non faccio con particolare piacere. Sarebbe così facile rimuovere tutto, dimenticare. Il mio primo impulso è stato quello di scappare il più lontano possibile da tutto e da tutti quelli coinvolti in questa storia. Mi sento ancora così. Così, perché scriverlo? 

Ci sono due motivi. Il primo è che si tratta del seguito de "La Mia Storia". Lasciare "La Mia Storia" così com'è in rete, vuol dire abbandonare una storia incompleta che può essere travisata. La seconda ragione è che ho delle responsabilità nei confronti di tutte le persone che ho deluso, in modo particolare verso quelli della F.A.C.T.Net, e devo rendere pubblica la verità. Non faccio più parte della F.A.C.T.Net, ma devo loro almeno questo. 

Tutto ciò dimostra che non sono "immediatamente guarita" dal condizionamento della setta, come poteva sembrare a quelli che mi hanno conosciuta, e dimostra fino a che punto si spinge Scientology per spazzare via chi le si oppone. 

CAN [Cult Awarness Network, attualmente sotto il controllo di Scientology - n.d.t.] e FACTNet sono in cima alla lista dei nemici di Scientology. Con il decesso della CAN [ora è stata fatta fallire e poi fagocitata (acquistata) da Scientology - n.d.t.] ora Scientology ha più risorse da dedicare alla distruzione di FACTNet. So per certo che questo è il loro obiettivo numero uno - mettere FACTNet fuori combattimento e neutralizzarla - e fare in modo che quello che chiamano un "gruppo d'odio" venga distrutto perché possiede informazioni critiche - e molto dannose - e ha i documenti delle irruzioni dell'FBI e diversi racconti e testimonianze di ex membri. 

Entrambe le organizzazioni erano/sono lì per aiutare la gente. Ma non possono sopravvivere senza l'aiuto reciproco e il sostegno della gente. Quindi il motivo principale per cui ho deciso di scrivere tutto questo è di fare un appello, il più forte possibile, affinché gente di tutto il mondo sostenga FACTNet, ora. 

Nei suoi forzieri Scientology ha milioni di dollari, è un'organizzazione internazionale con centinaia di staff e si può permettere di continuare le cause all'infinito, con le ingenti somme che le derivano dai prezzi esorbitanti dei suoi corsi e dai livelli di auditing. "Una vita non è lunga abbastanza per tenere testa [in senso di litigiosità legale - n.d.t.] a Scientology" si è vantato David Miscavige all'event del 1994 della IAS (International Association of Scientologists). Ma che razza di religione è mai questa? 

 
 
 
La mia storia e A.R.S.

"La Mia Storia" è finita con un "vissero felici e contenti", con la mia monumentale stupidità, e luccichìo di stelle mentre veleggiavo verso il tramonto. Solo che si trattava di un falso tramonto fatto di duro acciaio, ci ho sbattuto contro e mi sono sfragellata. Questo racconto parla di come è veramente finita. Attenzione: questa non è una lettura leggera e divertente per conciliare il sonno. E probabilmente vi farà star male. 

 
 
 
Contesto

Ho scritto "La Mia Storia", mi sono presa una pausa, poi ho iniziato per un po' a ciondolare su alt.religion.scientology (da qui in poi riferita come ARS), godendo dell'opportunità di esprimere il mio parere e di parlare con la gente. ARS per me personalmente è stato un "luogo" veramente importante. Relegata qui in Sud Africa dove non ci sono gruppi di sostegno o posti dove incontrare gente che abbia avuto esperienze simili. Ero sola, qui, e così ARS ha forse avuto per me un'importanza esagerata - è stata la mia unica fonte di sostegno. Ora, come risultato degli eventi che sto per raccontare, mi sono staccata da tutti gli individui e i gruppi presenti in questo conflitto, e da ogni forma di sostegno. Preferisco continuare da sola, adesso. 

In quei giorni ARS era ancora un posto tranquillo dove un'ex scientologa appena uscita poteva intrattenersi. Per come è diventata ora non raccomanderei a nessuno che si trovi ad essere in qualche modo vulnerabile di fare altro che sbirciare. C'è un enorme gap di giudizio tra i critici, c'è chi è entrato in questo newsgroup per le minacce di Scientology a Internet, e c'è la gente che è stata effettivamente e personalmente in Scientology, e poi ne è uscita per svariati motivi. Quelli che non hanno mai subito quella serie di procedimenti studiati per alterare la mente semplicemente non possono comprendere da dove vengano gli ex membri. Non possono realizzare l'handicap che queste persone si portano appresso e che spesso si manifesta nelle loro espressioni comportamentali. Lo potreste veramente capire solamente se l'aveste vissuto. Pertanto i critici, inavvertitamente (vorrei credere), feriscono gli ex membri continuando a dire quando stupidi e terribili sono - facendo ancora più danno, rendendo ancora più difficile il reinserimento nella società. 

In questo c'è comunque un aspetto positivo - i critici restano impassibili di fronte a quelle tecniche che instillano paura e senso di colpa negli ex membri. Non abboccano alle stesse esche. Sono immuni, principalmente perché non sono mai stati condizionati. La sola cosa a cui abboccano sono le tattiche di "Dead Agenting" di Scientology - assassinio morale degli ex membri. Questo ha staccato molti ex membri dal newsgroup. Quindi ARS non è un buon posto per un ex membro che non è ancora ben instradato sulla via della guarigione, o che ha ancora la pelle molto tenera. In definitiva, non è un gruppo di sostegno. 

 
 
 
Le irruzioni

L'irruzione di Scientology contro Arnie Lerma, uno dei direttori di FACTNet che postò in Internet i famigerati documenti Fishman quando ancora erano pubblicamente disponibili nei verbali di tribunale, mi sdegnò. Per quel che importa mi preoccupò anche la precedente irruzione contro Dennis Erlich, ma pensai che si trattasse di un caso isolato e che loro (Scn) non sarebbero stati così stupidi da farlo di nuovo. Ma lo rifecero. Contro Arnie. Presumibilmente perché Steve Fishman riuscì ad essere il primo a fare inserire i cosiddetti materiali OT (i livelli segreti di Scientology, confidenziali ed estremamente costosi) nei verbali del suo caso (la gente spesso lo dimentica quando inveisce su quanto Steve Fishman sia una persona terribile, ma lui è stato il primo a riuscirci.

Non potevo crederlo. Questo era l'apartheid del Sud Africa portato in America. Dove la polizia può razziare casa tua, perquisire la tua proprietà privata e sconvolgerti come gli pare e piace a tutte le ore del giorno e della notte perché è "Stato d'Emergenza". Hanno fatto irruzione a casa di Arnie per presunte violazioni di copyright? Questo è stato niente di meno che oltraggioso. Nella mia parte del mondo l'America è vista come un simbolo di speranza, di libertà, di quello che le cose dovrebbero essere (naturalmente il fatto che tutta questa meravigliosa libertà sia arrivata dopo che i colonizzatori avevano piantato i loro stivali in faccia agli Indiani Americani, e stessero per fare la stessa cosa agli Africani Americani mi preoccupa un po', ma sto facendo una disgressione). 

E, sebbene questa cosa non fosse mai accaduta nel mio paese, sentii una personale spinta ad oppormi nel modo più fermo possibile a questa parodia della giustizia. Nel mio paese abbiamo veramente poche aspettative nei confronti della giustizia e della libertà, vista la nostra spaventosa storia. Ma se il cosiddetto mondo libero stava per iniziare a restaurare tutto questo, allora il mondo è nei guai. Dio, non in America. Oh sì, in America. E non avevano ancora finito, anche se all'epoca lo ignoravo. 

 
 
 
F.A.C.T.Net

Bob Penny ed io avevamo parlato di FACTNet e di varie altre cose. FACTNet è una biblioteca elettronica con materiali di varie sette e culti compresa Scientology ed è stata fondata da Lawrence Wollersheim, che è il direttore esecutivo, e da Bob Penny, all'epoca anche lui uno dei direttori.

Fu a questo punto che Bob mi invitò nel Consiglio dei Direttori, e fui votata. L'idea era che sarei entrata e mi sarei presa il mio tempo, avrei famigliarizzato con le cose, tutto quel che c'era da sapere. E dopo un po' avrei definito il mio ruolo. 

Ero molto eccitata all'idea di una biblioteca elettronica che trattasse di psicologia coercitiva e relativa ricerca, una possibilità unica di partecipare all'esame analitico dell'intero fenomeno delle sette. Sapevo che la psicologia coercitiva si estende a gruppi politici, agli affari ecc. È semplicemente vastissima. Era qualcosa che ancora non comprendevo completamente, quindi ricercare e documentare era la cosa migliore. Sapevo che Bob aveva la Sclerosi Multipla e che aveva bisogno di un correttore di bozze e varie altre cose, quindi accettai ed entrai nel consiglio con un basso profilo. 

Io e Bob eravamo giusto nel mezzo di una conversazione quando all'improvviso la posta smise di arrivare. Ebbi un brivido freddo lungo la schiena, poi si sparse la voce, lui e Lawrence avevano subito un'irruzione. Tutto questo era semplicemente FOLLE! Le autorità erano impazzite del tutto? Io ero completamente tagliata fuori, non riuscivo a contattarli telefonicamente e non sapevo cosa stesse accadendo. Decisi di uscire allo scoperto e attirare quanta più attenzione e sdegno possibili sulle irruzioni e alla fine ci riuscii, e il mio solo veicolo, inchiodata qui nel "Bush", era ARS. Postai un comunicato stampa su cui Lawrence, Bob ed io stavamo lavorando, fuori programma - perché non sapevo quando li avrei sentiti di nuovo. Ero anche terribilmente preoccupata per Bob e le sue condizioni fisiche, e quanto questa tattica da Gestapo avrebbe causato alla sua salute. 

Tutto questo mi ha catapultata in un ruolo di leader pubblico a cui certamente non ero preparata. Ma ero l'unica rimasta che potesse parlare, quindi chiusi gli occhi, inserii la spina e sperai per il meglio. Hah. Mai sperare il meglio. Ero sola, e oltre al fatto che non avevo veramente idea di quello che stava succedendo negli States e dovevo contare su gente che mi faceva arrivare il materiale, con il fuso orario diverso che mi faceva pervenire cose ormai "vecchie", cominciai ad essere inondata di e-mail. A volte anche 100-250 al giorno, dovevo stare in ufficio sino a tardi per rispondere, a volte fino anche a mezzanotte. Non ho un computer a casa, pochissimi sudafricani possono permettersi questo lusso - e il mio computer è a un'ora e mezza di macchina da dove vivo. Questo diventerà rilevante più tardi. 

Era come essere di nuovo all'Org, essere staff!! Perlopiù mi piaceva parlare con la gente, aiutare gli altri ecc. ma non ero nella posizione di rispondere ad importanti domande sulle finanze, la situazione legale, ecc. Semplicemente non ne avevo conoscenza. Ed ero veramente travolta dal mero volume. E non ero consapevole del fatto che, diventando un direttore di FACTNet, ero diventata io stessa un target e avevo invitato l'OSA a sparare [OSA: Office of Special Affairs, ex Guardian's Office - dipartimento di intelligence della 'chiesa' di Scientology - n.d.t.]. 

Cominciai ad essere "zoomata" nella posta privata da varie identità OSA. E leggevo la roba. E mi colpiva emotivamente. Sì, mi colpiva veramente. Cose che non avrebbero mai intaccato chi non era stato condizionato dalla visione del mondo di Scientology e che invece mi colpivano nel profondo, rimasugli della mia precedente programmazione. 

 
 
 
La minaccia minatoria 

Nella settimana precedente la telefonata sulla minaccia di bomba ricevuta da Malcom Nothling (in causa contro Scientology, vive in Sud Africa ma non è su Internet) avevo già iniziato a sentirmi tirata e stressata. Avevo ricevuto un sacco di e-mail da vari poster che pensavo fossero Scientologist, e/o OSA, che facevano appello a cose in me che pensavo se ne fossero andate: "Perché stai attaccando ciò che dà la libertà spirituale?" stava scritto in una e-mail. Stavo analizzando i post di Andrew Milne (all'epoca l'unico rappresentante "ufficiale" di Scientology su ARS) per indizi su dove avrebbero colpito ecc., e anche per controbattere alle sue PR bugiarde. 

Ma tutta la dannata cosa mi faceva molto male. Sentivo moltissimo la distanza geografica. Ero preoccupata per quella che Milne affermava essere una connessione tra Arnie e Willis Carto. Mi sentivo vacillare mentalmente. Non pensavo di poterne parlare con gli altri perché gli altri erano sotto tiro incrociato e sotto pressione ecc. E infatti lo erano, sotto una pressione peggiore della mia e non avevano certo bisogno di una che si lagnava e piagnucolava. 

Così realizzai il pericolo costituito dallo stato in cui ero, e cercai un modo per ritirarmi per un po' dal conflitto. 

Poi c'era lo scenario Sud Africano. Stavo certamente combattendo troppe battaglie. In tutti i sensi. Oltre a tutto questo c'era molta tensione tra me e Malcom - lui pensava che io fossi una trappola (una "trappola" può essere definita come un'operativa dell'OSA, un "agente sul campo" o un "Field Staff Member" (FSM) che si sposta in un'area, sotto falsa identità, allo scopo di raccogliere informazioni di intelligence su target definiti di Scientology e poi passare loro le informazioni - l'OSA Investigations, o OSA Invest, usa a questo scopo "FSM sacrificabili") e io pensavo che lui lo fosse stato per un po', e mi preoccupavano i suoi precedenti legami alla polizia/SADF (SADF - Forza di difesa Sud Africana - l'esercito che teneva al suo posto il regime dell'apartheid, e l'arruolamento era obbligatorio per tutti i maschi banchi). 

Quindi io e Malcom non ci eravamo mai sentiti, reciprocamente, veramente a nostro agio. Fino a quel giorno lui non aveva neanche mai saputo che ero diventata un Direttore di FACTNet. E non aveva idea dell'alto profilo che avevo assunto, all'epoca, in rete. Cercai di dirglielo ma non poteva capire - non puoi veramente capire a meno di non conoscere veramente che cosa sia la Rete. 

Presto avrei avuto una licenza studio di una settimana, per un esame di Politica Internazionale. Visto che non ho il computer a casa, questa sarebbe stata la pausa di cui avevo assolutamente bisogno. 

Poi Malcom mi chiamò, e mi disse della minaccia di bomba. Aveva ricevuto una telefonata da qualcuno con accento dello Zimbabwe che diceva che a seguito della sentenza nel caso di Gerry Armstrong una org di Scientology sarebbe stata fatta esplodere. Chiese a Malcom se voleva far parte dell'operazione, visto che era esperto nel campo degli esplosivi. 

Dissi immediatamente a Malcom che sembrava un'operazione OSA, e lui disse di no, era convinto che fosse una cosa vera, sarebbe successo e non voleva essere incastrato quando fosse accaduto, e se per favore postavo la cosa in rete, dicendo quello che stava succedendo e che lui si dissociava. Esitai, sapendo l'effetto che avrebbe provocato nello scenario FACTNet, ma sentivo anche l'obbligo morale di aiutarlo perché lui, per sette anni, aveva combattuto da solo in Sud Africa passando per un vero inferno, col suo caso che non andava mai in giudizio - un difetto del nostro sistema giudiziario totalmente ridicolo. Parlammo e poi iniziammo a litigare - e mi chiese perché ero entrata nella battaglia, quali erano i miei motivi, disse che pensava che ne dovessi uscire mentre avevo ancora un po' di dignità, e ripensai a quanto i post di Milne mi avevano colpito... e a quanto ne volessi uscire... e fu una telefonata lunghissima, a notte fonda... due ore credo, e continuavamo a girare in tondo finché semplicemente suggerì di postare la cosa e dimettermi allo stesso tempo. È stato lui a suggerire di collegare le due cose. Ed io ero così confusa - non riuscivo a capire perché la mia stessa parte mi stesse facendo esplodere, e iniziai a pensare che forse lui stava lavorando per la Chiesa, e oh signore, era semplicemente ridicolo. Il mattino seguente, invece di fare la sola cosa logica e telefonare a Bob e discutere con lui, semplicemente postai il messaggio. 

Scoprii in seguito, dopo aver fatto pace per poi prendere ognuno la nostra strada, che Malcom ha fatto quel che ha fatto perché era preoccupato per me. Non voleva che mi facessi del male e sapeva, molto meglio di me, quali fossero i tranelli. Ritengo che pensasse che io la prendessi  come un gioco, e che non mi fossi resa conto in che cosa mi ero ficcata. Pensava che avrei dovuto semplicemente condurre la mia vita, e star fuori dalla giungla. E non fu l'unico a mettermi in guardia. Lo fece anche Dennis Erlich all'inizio, mi avvertì di non diventare la "bambina" di ARS - entrambi avevano visto in me, penso, il pericolo di quel condizionamento e quanto fosse stato profondo l'impatto, molto meglio di quanto io e i critici volessimo riconoscere. 

Ma io non lo vedevo. E postai il messaggio. E poi ebbi questo cattivo presentimento che stava per succedere qualcosa, quindi misi insieme qualcosa su cui stavo lavorando sulle similitudini tra le strutture organizzative e politiche di Hubbard e Hitler, ma non avevo il tempo di fare un racconto basato su ricerche complete, misi solo insieme i fondamenti e lo diedi a Bob. Sia Bob che Lawrence mi chiesero di riconsiderare le mie dimissioni e spiegai a entrambi che avevo bisogno di tempo per rimettermi in sesto. E siccome Malcom aveva diffuso questa cosa della minaccia di bomba, e dal momento che lui l'aveva presa seriamente, lo feci anche io. Dedussi che, visto che aveva tanta esperienza nella battaglia contro Scientology e io ne avevo così poca, se lui diceva qualcosa, era vero. Diedi più credito al suo giudizio che al mio. Lui ricevette la telefonata, non io. 

Entrambi commettemmo un errore. E quello fu il mio primo errore. Poi feci qualcosa di veramente molto stupido. All'epoca non la pensavo così, pensavo che fosse perfettamente ragionevole. Telefonai a David (OSA, Johannesburg) e gli dissi che mi ritiravo dal conflitto. Speravo che se gli avessi detto che ne ero fuori mi avrebbero lasciata in pace, e avrei allontanato il pericolo che sentivo per il mio stato mentale perché credevo a quanto mi avevano detto in precedenza, che non avrebbero attaccato a meno che qualcuno non li avesse attaccati per primo. Mi chiese di metterglielo per iscritto e di mandarglielo via fax. Lo feci. Sì. Lo feci. Il fax era pieno di scuse e di sensi di colpa e preoccupazione per quello che mi sembrava essere odio, in Internet. 

E pensai che sarebbe finita lì. Oh Dio. Se solo fosse stato così. Se solo l'avessero fatta finita, e mi avessero lasciata in pace. Ma no. Io mi ci sono ficcata. Ora dovevo andarci fino in fondo. 

Per essere assolutamente giusta con David, gli avevo inviato segnali contraddittori. Non mi piaceva la durezza su Internet, le invettive contro gli Scientologist mi facevano male come se fossi ancora una di loro. Speravo sinceramente che potesse esserci qualche modo per alleviare tutto questo e credevo ancora che ci fosse qualche via ragionevole. Comunque, per un membro della Sea Org OSA addestrato, la mia lettera può essere sembrata come se fossi pronta per i Gradi A-E [gradini che un ex membro deve percorrere per essere riaccettato in buone condizioni - n.d.t.]. Colpisci il "nemico" (i critici) senza riguardi nei confronti del pericolo personale. L'avevo dimenticato. Avevo dimenticato come ragionano. Stupidità monumentale da parte mia. 

E questo è il punto dove ho deluso tutti. L'essere così stupida da fare amichevoli aperture all'OSA, avrei dovuto saperlo. Non ho scuse. Non intendevo tradire nessuno. Volevo solo tirarmi fuori perché sapevo di non essermi ancora rimessa sufficientemente in sesto per mantenere le mie posizioni - il mio indottrinamento da setta era ancora troppo recente - meno di un anno, e c'ero stata dentro per quattro. Volevo solo che l'OSA sapesse che ero fuori, e che mi lasciasse in pace. La mia paura era che avessero potere su di me, ero stata indottrinata a temerli anche se un critico riderebbe loro in faccia, semplicemente. 

 
 
 
Il ventre del mostro

Il 17 Ottobre 1995 la mia licenza studio era appena cominciata e stavo iniziando a preparare l'esame - avevo un sacco da studiare perché negli ultimi due mesi l'avevo tralasciato, dopo essere entrata in FACTNet - e lavoravo a tempo pieno, quindi dovevo ripassare un anno intero di materiale. 

Verso le 17,25 sentii picchiare alla porta del mio appartamento (diciamo "alloggio" qui, ma mi sono abituata a dire "appartamento" per gli Americani). All'epoca qualcuno viveva con me - qualche mese prima li avevo invitati a restare perché erano molto malati e avevano bisogno di qualcuno che si prendesse cura di loro per un po'. Erano nell'appartamento quando questo accadde. Toc Toc e poi la maniglia che si gira. Gesù. Lo sapevo. Dissi: - "non rispondete" - e poi vidi David che andava negli alloggi vicini (il mio è a pian terreno, piccole palazzine intorno a un prato) e chiedeva ai vicini dove fossi…oh Signore, è lui. Che cosa sta facendo qui? Pensavo che la mia residenza a Capetown, letteralmente alla fine del mondo, mi avrebbe protetta visto che l'OSA Africa ha base a Johannesburg. 

Non volevo che chi stava con me sapesse di che cosa si trattava, lo shock li avrebbe uccisi. Letteralmente. Dovevo proteggerli dai sicari dell'OSA. Quindi quando David picchiò di nuovo aprii la porta e rimasi fuori con lui. 

Gli chiesi che cosa volesse e mi rispose che voleva solo parlare un po', e che era venuto giù da Johannesburg per una missione e che aveva pensato di passare a salutarmi. 

Ero diffidente... così fui evasiva, gli dissi che stavo facendo qualcosa, di ripassare dopo un'ora. Era riluttante, poi disse va bene, forse possiamo andare a mangiare qualcosa o roba del genere. La mise in modo molto casuale. Non desideravo affatto andare con lui a cena o parlargli, e di sicuro non l'avevo invitato a un incontro ma non volevo essergli antagonista e permettergli di fare scenate che avrebbero sconvolto chi stava con me. 
Tornai dentro. Ero indecisa - che accidenti sto facendo? 

Sapevo di aver bisogno di aiuto, non sarei riuscita a liberarmi di lui da sola. Alla fine decisi che avrei fatto meglio a chiamare qualcuno e telefonai a Malcom. Non c'era e non gli lasciai un messaggio in segreteria. Non pensavo, dopo la nostra ultima conversazione, che fosse uno a cui potersi rivolgere. Non c'era nessun altro in Sud Africa. Cercai di chiamare Lawrence in America, ma neanche lui c'era - fu un brutto momento. Che cosa avrebbero comunque potuto fare da laggiù? Questo non era il loro paese. Leggi diverse, condizioni diverse, circostante completamente diverse. Ebbi la consapevolezza di quanto lontano fossi da questo mondo artificiale del cyberspazio - di come ti illudi di essere connesso al mondo ma non lo sei, in realtà. 

Quando arrivano i guai sei solo. Io lo ero di certo. Non avevo intorno una rete di supporto, eccetto Malcom, e dopo la nostra ultima conversazione anche quel tenue filo si era spezzato. Ero sola e dovevo proteggere qualcuno che era malato. 

E, naturalmente, non avevo il computer a casa. Non potevo inviare e-mail. Non volevo guidare fino all'ufficio e lasciare sola le persone che stavano con me. 

Alla fine chiamai la polizia e dissi che qualcuno mi stata infastidendo, qualcuno a cui non volevo parlare e che sarebbe tornato. Potevano venire? Questa chiamata mi innervosì perché la polizia mi rende nervosa, e sapevo che David si sarebbe infuriato, ma pensavo che la presenza della polizia gli avrebbe lanciato il messaggio che non volevo parlare con lui, e lui si sarebbe allontanato per non creare a Scientology problemi con la legge. 

Ma la polizia non arrivò. NON SI FECE VEDERE!!!!!!!!!!!! Accade spesso - perché hanno veramente poco personale, sono malpagati e non possono fronteggiare il tasso di criminalità che sta crescendo all'impazzata (hanno appena annunciato che Johannesburg - la cara piccola Johannesbug - ora ha il più alto tasso di criminalità al mondo! È più alto di quello di Città del Messico, che al confronto è enorme! Io vivo a Città del Capo che non è veramente paragonabile a Johannesbug ma è sulla cattiva strada. Le bande di Manenburg Street. I vigilantes che ammazzano gli spacciatori di droga facendosi giustizia da soli perché la giustizia è carente. Il Ministro della Giustizia si sta nascondendo perché è stato minacciato di morte - e tutti dicono che se la polizia non riesce a proteggere un ministro del governo come può proteggere gli altri? Pazzia. L'intero paese sta letteralmente impazzendo. Tutti vogliono sparare a tutti, dar fuoco a tutti... e la polizia non ci protegge, siamo soli... solo un'illusione di un sistema che a volte, se sei fortunato, funziona... ma sto facendo un'altra digressione). 

Non fui fortunata, questa cosa era troppo banale perché si disturbassero. Attesi ma non arrivarono mai, arrivò invece David. 

Ormai ero terrorizzata, avevo contato sull'arrivo della polizia che avrebbe risolto il problema, ma non fu così. E mi resi conto che, in qualche modo, avrei dovuto arrangiarmi da sola. Le persone che stavano con me si chiesero che cosa stesse succedendo e risposi di non preoccuparsi, che andavo semplicemente fuori a cena e sarei rientrata nel giro di un'ora. Desideravo che loro stessero alla larga. Quindi andai con David. Volevo prendere la mia macchina ma lui insistette di usare la sua. Non mi sentivo a mio agio del tutto, ma ci andai. Già a questo stadio, come un'IDIOTA, stavo rispondendo al suo "controllo" dandogli quel potere su di me a cui non aveva diritto. 

Il condizionamento era già inserito. Una cosa semplice come quella. "La mia auto". "No, la MIA auto." "Oh, va bene." 

In macchina mi disse che era più semplice andare a cena al suo hotel (Il Woodstock Holiday Inn) e che c'era qualcuno che voleva vedermi. Raggelai. Chiesi "Chi?", e lui scoppiò a ridere e mi disse di non preoccuparmi, che sarebbe andato tutto bene. Mi sentivo il cuore in gola. Da una parte già sapevo. Dall'altra rifiutavo di pensarci, cercavo di affrontare le cose in qualche modo. Continuavo a dire a me stessa che ci avevo già avuto a che fare e potevo farlo di nuovo, e continuavo a dirmi che finché avessi mantenuto i miei punti di vista sarebbe andato tutto bene, ce l'avrei fatta. 

Quando lui accennò al "qualcun altro" volevo dirgli di fermare la macchina ma non lo feci. A quel punto avevo già rinunciato ai miei diritti di adulta, e stavo reagendo come una fottuta bambina. 

Salimmo in camera sua dove ci aspettava l'altra persona. David me la presentò come Anne, dell'OSA International di Los Angeles. Non seppi mai il suo cognome. Ordinarono la cena, io non volevo niente (il cibo era l'ultima cosa a cui pensavo, a quel punto) e furono molto cordiali. Io ero cauta. David mi sventolò il mio fax e disse che erano venuti perché avevo detto di voler cercare un punto d'incontro. Risposi che non era assolutamente quello che avevo voluto dire. 

Mi chiesero perché mi ero dimessa da FACTNet e risposi che avevo semplicemente bisogno di spazio per me, e di tempo. Mi dissero no, l'avevo fatto perché ero fondamentalmente una brava persona, avevo vergogna e SAPEVO di stare attaccando qualcosa che portava alla libertà spirituale. Oh Signore. Eccoci di nuovo. Mi sentii immediatamente colpevole. Riuscii a farfugliare che non credevo che Scientology desse la libertà spirituale, ma che potevo essere d'accordo sul fatto che loro credessero di averla ricevuta. David ricordò il mio vecchio amore per l'auditing e mi chiese come potevo conciliare quel bisogno che avevo di curare e aiutare gli altri con i miei "attacchi" a Scientology, che tutto questo non aveva senso. 

Parlò della mia "ARC molto alta" [ARC= Affinità, Realtà, Comunicazione, uno dei triangoli di Hubbard. Sta a indicare la capacità di comprensione, comunicazione, amore, interesse, affetto - n.d.t.], del mio pudore e disse che sapeva che l'odio di Internet mi dava fastidio. Perfettamente vero, era così. Mi sentivo colpevole e in qualche modo responsabile per quell'odio perché avevo condotto la campagna di sdegno contro le irruzioni a FACTNet. Anche se avevo continuato a invocare la ragione e la comprensione, la gente era infuriata e postava quelli che io consideravo interventi pieni d'odio. 

Quello che mi disturbava era che, essendo io stessa stata Scientologist sino a poco tempo prima, non potevo smettere di considerarli persone - non importa quanto torto avessero, erano però ancora persone e odiavo i commenti crudeli e gli insulti di cui venivano ricoperti. Dimenticavo che loro sono perlopiù immuni a questi commenti. Quelli dell'OSA sono immuni. 

Ma il pubblico medio di Scientology non lo è. Sono esseri umani con pensieri e sentimenti e speranze e capacità di sentire il dolore. Questo è certo, sono esseri umani fatti passare attraverso una serie di corsi e procedimenti che alterano la mente e che porteranno loro via tutto, ma spesso il processo non è completo. Così insultandoli non si fa altro che ferire quella parte di loro che è ancora umana e spingerli ancora di più dentro Scientology - la gente è semplicemente imbottita delle descrizioni di "Persone Soppressive" fatte da Hubbard. Molti ex-Scientologist NON sono d'accordo con me su questo punto ma io continuo ANCORA a condannare l'odio contro gli Scientologist. E condanno con la stessa forza la soppressione della critica razionale. 

Mi sentivo immensamente colpevole. Mi descrissero il profondo dolore che provavano per l'attacco alla loro spiritualità e io stavo male - ho sempre avuto una profonda e intensa convinzione nella libertà religiosa e nel diritto di professare qualsiasi fede si desideri. Spinsero molto su questo punto, A FONDO. Fecero appello alla mia decenza, alla mia fede in Dio, alla convinzione nella libertà religiosa, al desiderio di curare, al mio amore per la gente, alla mia compassione. Huh. Decenza. Non provavo altro che disprezzo per me stessa (Bottone [gergo di Hubbard. Sta per "tasto psicologico"] "libertà religiosa" - ora riesco a vederlo, allora no.) 

Iniziarono a chiedermi dei copyrights, di FACTNet, e puntarono subito su Arnie Lerma e Willis Carto. Come potevo sostenere una persona che aveva legami con un rappresentante della supremazia bianca? Risposi che se anche non avevo mai incontrato Arnie ma ci eravamo solo scritti, avevo imparato a voler bene a lui e al suo spirito. Mi dissero di come sia facile fornire false impressioni via e-mail, e poi, non mi disturbava il fatto di saperlo collegato alla supremazia bianca? 

(Bottone numero due - supremazia bianca, un bottone molto molto duro per me che tutta la vita ho vissuto sotto il suo brutale regime e sono stata più volte testimone della sua selvaggia crudeltà) 

Amnmisi che la cosa mi disturbava ma che non ne vedevo la rilevanza. Mi chiesero se sapevo che anche Vaughn aveva relazioni con Carto (Robert Vaughn Young, un ex ufficiale senior delle Pubbliche Relazioni di Scientology, membro per 20 anni, uscito nel 1989 - da qui in poi indicato con la sigla RVY). 

Scoppiai a ridere e dissi che si sbagliavano perché RVY aveva incontrato Carto una sola volta, per esplorare i legami Nazismo/Scientology che poi aveva postato in Rete. Allora lasciarono perdere RVY e continuarono su Arnie. Mi chiesero se gli avessi mai chiesto di Carto. L'avevo fatto. All'epoca Arnie non mi aveva risposto completamente. Insistettero e continuarono a chiedermi perché l'avessi pensato. 

Quasi tutti sapevano che ero particolarmente anti-razzista, dissero, e per questo motivo Arnie probabilmente non voleva essere franco. 

Riuscirono veramente a focalizzare la mia attenzione su questo punto e a spostarla dal fatto che Arnie ed io stavamo lavorando insieme e ci opponevamo all'ideologia di Scientology. Tolsero il fuoco dall'ideologia e lo spostarono sulla personalità. Tattica standard di Dead Agenting. ["Assassinio della personalità", diffamazione volontaria e assolutamente gratuita - n.d.t.]. 

Tutto questo andò avanti a lungo. La testa mi girava vorticosamente e loro continuavano ad evocare quel senso di colpa per aver "attaccato la loro libertà spirituale." È semplicemente questo che hanno fatto. Mi sentivo così colpevole per la mia "malvagità" nell'"attaccare la loro libertà spirituale", che semplicemente cancellai la distinzione logica del significato di "attacco". Si trattava di semplice critica ma non riuscivo a vedere la differenza, accecata com'ero dal mio senso di colpa. 

Volevano che scrivessi una confessione su come Arnie mi aveva mandato i documenti Fishman, e di come li avessi passati a Malcom. Rifiutai dicendo che non avrei tradito i miei amici, che avrei accettato qualsiasi cosa volessero da me, visto che avevo ammesso di sentirmi colpevole per aver ricevuto e passato quei materiali che loro consideravano sacri, anche se io non pensavo che lo fossero - quindi potevano punire me ma non avrei ferito i miei amici. 

Ma non riuscii a mantenere le mie posizioni. 

Era tardissimo, forse le 3 del mattino ed ero esausta,  volevo semplicemente uscire di lì quando mi dissero: "Vuoi veramente proteggere Wollersheim nei suoi attacchi al nostro diritto di praticare la religione nel modo in cui crediamo giusto? Wollersheim sta attaccando la nostra libertà religiosa, e tu vuoi proteggerlo?" 

Non riuscivo più a pensare lucidamente e chiesi tempo per riflettere ma loro continuarono. A quel punto dentro di me accadde qualcosa. Non riesco ancora a capire cosa. Se non siete mai stati in una setta non avete modo di capirlo. Ma io "accesi l'interruttore". Improvvisamente ero di nuovo nell'aula del corso "Chiavi della Vita", venivo indottrinata sull'etica, su come fosse malvagio attaccare Scientology. 

Improvvisamente mi trovai di nuovo in quel fatale stato di coscienza. Fu come se il ricordo di tutto il tempo che avevo passato fuori Scientology si fosse cancellato. Trovo molto difficile descriverlo. Non riesco a metterlo in modo che gli altri possano capirlo. Non ci riesco proprio - tutto quel che posso dire è che a quel punto il mio stato mentale era alterato ed ero ripiombata nella vecchia personalità di Scientology. Non completamente; ma ero pronta a tutto per riparare alla "malvagità" che avevo commesso. Qualsiasi cosa per liberarmi del senso di colpa. 

La vedevo dal loro punto di vista e scarabocchiai una confessione sul fatto che avevo ricevuto da Arnie i documenti Fishman e li avevo passati a Malcom. Scrissi che non sapevo se Malcom li aveva ricevuti. 

A questo punto si congratularono con me per aver fatto la cosa giusta, David mi disse quanto rispettava il mio "coraggio e capacità di confronto" ed essenzialmente mi premiarono con il loro affetto. Ero stanchissima, volevo vomitare, volevo solamente andarmene a casa e quindi mi ci accompagnarono. Quando arrivammo erano circa le 4 del mattino. Vomitai e piombai nel sonno. La seduta era durata dalle 7 di sera alle 3 e mezza del mattino, non-stop. 

Mi svegliai verso le sei e il mio intero stato cosciente era diverso…continuavo a pensare che dovevo studiare, e sapevo che sarebbero tornati per saperne di più ma ero cosciente del fatto che dopo aver scritto la confessione avevo perso il controllo - ora mi sentivo totalmente sotto il loro controllo e non mi passò neanche per la testa di cercare di contattare qualcuno in cerca di aiuto. Di nuovo, questa è una cosa che un critico non riuscirà a capire, ma a quel punto mi sentivo mentalmente ingabbiata. Ero di nuovo in quell'assetto mentale e i miei pensieri si stavano modificando o, ai loro occhi, "correggendo". 

Mi sentivo completamente sola e tutta quella gente là fuori era solo un'illusione elettronica e questo, l'OSA, era la sola cosa reale al mondo. 

Le persone che stavano con me avevano capito che stava succedendo qualcosa di strano e chiesi loro di lasciarmi spazio, era qualcosa che dovevo risolvere da sola. 

Non riuscivo a studiare, non riuscivo a dormire, ero esausta e completamente imbambolata e verso le 5 del pomeriggio tornarono - e questa volta volevano entrare in casa ma rifiutai, per proteggere quelle persone e anche perché avevo parecchi dischetti, corrispondenza privata, lettere personali e tonnellate di documentazione di natura privata che sapevo mi avrebbero persuasa a consegnare. 

Questo è il motivo per cui ho detto che "non avevo inserito la spina" completamente. C'era ancora una parte di me, nel profondo, che continuava a vigilare e sapeva che non riuscivo a fidarmi completamente di me stessa. 

 
 
 
 
PARTE SECONDA
 
 
«Aveva ragione Belbo: ma va' a farti fottere, imbecille, che cosa vuoi, uccidermi? Oh, basta là. Ammazzami, ma che la Mappa non c'è, non te lo dico, se uno non impara a farsi furbo da solo...» 
 
(U. Eco, Il Pendolo di Foucault)
 
 
"Nella stanza non c'è una magnum carica"

Questa volta si erano messi in contatto con gli americani e avevano un mucchio di domande che mi scaricarono addosso, stile interrogatorio. Chi erano "nobody@replay.com, SAMIZDAT, Old Timer, Rogue Agent", e che cosa sapessi di "Grady Ward - era lui che postava a nome SCAMIZDAT, chi c'era dietro Wollersheim, e qualsiasi cosa sapessi per incriminare Steven Fishman, Lawrence, David Mayo, Homer Wilson Smith, Arnie, RVY, Erlich, Malcom, Joe Harrington, Jon Atack [tutti ex Scientologist] e altri. Ore e ore. Non ero molto collaborativa ma fornii risposte minime. 

Volevano farmi firmare alcune dichiarazioni precompilate basate sull'interrogatorio precedente. Tre in tutto, mi sembra. 

Dissi: "No, non voglio tradire i miei amici." Risposero: "L'hai già fatto! COME puoi coprirti ancora, devi essere aperta, l'hai già fatto." 

(Volendo dire che ero già crollata dicendo che avevano ragione, e confessando loro alcune cose. Bottone numero tre: senso di colpa per la mia precedente slealtà di Scientologa su ARS - io avevo fornito questi fottuti bottoni con ogni singolo intervento che avevo fatto in Internet, e con il fax. Nota sul gergo: "coprirti" significa sottomano, doppio gioco, e "aperta" a testa alta, onesta

Ripensai a quanto avevo scritto la notte precedente e pensai che quel gesto fosse stato un tradimento, e avevo già tradito tutti. Mi sentivo morta, annichilita, ero stanca per la mancanza di sonno ed erano già le 2 e mezza del mattino, e allora firmai quei tre documenti. Il fatto divertente è che loro erano esausti quanto me. Per lo meno li avevo sfiancati. 

In un ultimo slancio di resistenza chiesi: "che cosa succede se non firmo?". E Anne rispose: "Nella stanza non c'è una magnum carica." - non dimenticherò mai quelle parole, o la permanenza in un Holiday Inn. "Ma sai di aver già tradito i tuoi amici." 

E firmai. Quei tre documenti non portarono a niente, successivamente furono stracciati. Ma non c'era una magnum carica nella stanza. 

Alcuni amici mi hanno chiesto: "COME hai potuto firmare senza un'effettiva minaccia fisica?" Tutto quel che so è che in quel momento quelle cose mi sembravano la Verità, e pensavo di star firmando qualcosa di vero. Non avrei firmato se avessi pensato che non erano cose vere, ed ero arrivata a credere che fossero vere. Ecco quello che i miei amici non riescono a capire - che credevo che fossero vere. 

Ero stanchissima e confusa, e mi sentivo in colpa ed ero terrorizzata ma niente di tutto questo può giustificare quello che ho fatto. Quella era la mia firma. Non la loro. Mi chiesero di consegnare le mie e-mail e all'inizio tentennai. Mi portarono a casa e crollai di nuovo. Questo incontro durò dalle 5,30 di pomeriggio fino alle 3,15 del mattino successivo. 

 
 
 
Minacce minatorie (di nuovo)

Sino a quel momento non c'erano stati riferimenti alle minacce di bomba. Il pomeriggio del giorno seguente tornarono, e l'interrogatorio continuò. Stesse domande, ordine diverso - chi era SCAMIZDAT, cose su Malcom, Gerry Armstrong, Lawrence... e iniziarono a registrarmi. Non volevo essere registrata e lo dissi, ma loro semplicemente accesero il registratore - a quel punto la mia resistenza era praticamente nulla. Quindi hanno molte ore di nastri con me collaborativa, cordiale. In un certo senso ora ero diventata un loro "agente". Non del tutto però, perché c'era ancora una linea che non ero disposta ad attraversare. 

Avevano voluto le mie e-mail e gliele avevo date. Avevo parecchi dischetti conservati altrove che loro non videro mai - ora li ho distrutti tutti. Li avevo accompagnati al mio ufficio e avevo fatto delle copie per loro. Si trattava per lo più di roba che avevo scaricato dalla Rete, roba pubblica. Consegnai un pacchetto di informazioni praticamente inutili, cose che già sapevano. Mi assicurai, mentre copiavo, che non ci fosse niente di veramente confidenziale. C'era l'organigramma di FACTNet ma era pubblico e già l'avevano. 

Sul disco fisso avevo qualche scambio epistolare con FACTNet, ma niente di valore reale. Sapevano che stavo consegnando solo una piccola parte e intuivano che stavo trattenendo molta roba. Osservavano i miei "indicatori", un termine usato nell'auditing - guardi gli indicatori sul viso di una persona per vedere se è contenta dell'auditing o no - se non lo è vai avanti e continui a percorrere i procedimenti - ora loro mi stavano guardando per vedere se facevo le cose di mia iniziativa - capite, era cruciale che fossi io a scrivere il mio mandato di esecuzione, che lo facessi di mio pugno e volentieri e che non sembrasse mi stessero forzando la mano - e io ne ero consapevole. Nello stato di imbambolamento in cui mi trovavo, considerandomi già traditrice e scoria umana, tutto quel che riuscivo a pensare era sembrare collaborativa ma dando loro il minimo indispensabile - apparire sottomessa. 

Tenere alti i miei "indicatori". Nel mio stato confusionale tutto era già concluso, passato il punto di non ritorno. Era fatto. 

Il giorno seguente ricevetti una telefonata dal Tenente B. Posthumus (sì, è veramente il suo nome) che voleva farmi domande sulle minacce minatorie. Mi sentii gelare e presi tempo. 

Da quel giorno in poi gli Scientologist mi incontrarono quotidianamente, pretendendo rapporti completi su tutti gli avvenimenti della giornata. Dissi loro che potevano andarsene, ora che avevano quello che cercavano, ma risposero di non aver ancora finito. Quindi raccontai di questo tizio che aveva chiamato e dissero oh, probabilmente era uno dei compagni di Malcom che cercava di mettersi in contatto con me. Non mi passò per la mente che in nessun modo Malcom poteva sapere quel che stava succedendo... a quel punto mi avevamo mostrato montagne di materiale diffamatorio su Fishman, Erlich, RVY, Lawrence, Arnie, Joe H. ecc... 

La mia paura interiore sui legami di Malcom con la polizia SADF venne di nuovo a galla, ero terrorizzata. (ho motivi per temere la Polizia Sudafricana per episodi risalenti a quel che ho vissuto mio passato). Voglio dire, è tutto così stupido - finalmente avevo il mio ufficiale della polizia, ma avevo passato il punto della ricerca d'aiuto. Ora ero io sotto interrogatorio, la parte colpevole. 

Mi telefonarono e cambiarono registro. Dissero che dovevo collaborare con il Tenente perché si trattava di un'inchiesta dell'Interpol sulle violenze contro la CoS [Church of Scientology - n.d.t.], e l'Interpol voleva indagare sulle minacce di bomba. 

Il 24 del mese accettai di vedere il Tenente, che mi rivolse semplici domande. Gli chiesi chi aveva iniziato l'indagine e rispose "gente di Washington". L'Interpol? Sì, rispose. Mi fece un sacco di domande sui miei interventi in Rete, cercando di scoprire se ero coinvolta direttamente. Mi chiese anche se pensavo che la cosa fosse da prendere seriamente e risposi onestamente di no. Di sicuro non oltremare, i critici di Scientology sono più intelligenti di così. Ma a livello locale entra un'altra faccenda. Questa è una nazione violenta di gente che risolve i suoi problemi sparandosi l'un l'altro. 

Concludemmo l'interrogatorio, ero molto preoccupata. Continuavo a pensare a Paulette Cooper e mi chiedevo se stessero cercando di incastrarmi. Ma non riuscivo a scorgere collegamenti. 

In quei pochi giorni (tra il 17 e il 24 Ottobre) cercai di ripassare per il mio esame - ero decisa a darlo a qualsiasi costo perché il corso mi era costato parecchi soldi e non volevo sprecarli, o perdere l'intero anno. Ogni giorno venivano da me, andavamo a prendere un caffè o cose del genere, mi interrogavano - e poi iniziarono a fotografarmi, fotografare me e David insieme, e continuavano a registrarmi - a quel punto era piena cordialità. Cominciarono a inoltrarsi nel personale e a chiedermi del mio ex, e mi domandarono parecchie cose del mio "caso" e della mia vita sessuale, diedi risposte strambe, tutto registrato. Sembro proprio una fottuta lunatica. 

Il mattino del 25 Ottobre sostenni l'esame. Non so proprio come ci riuscii. Non so. Alla fine tremavo come una foglia. Mi acchiapparono non appena rientrai a casa e mi portarono a pranzo al Waterfront e poi di nuovo all'hotel (adesso stavano in un posto diverso, più vicino alla mia abitazione). Dissi loro che ero stanca, tremavo e volevo solo dormire ma da OSA Int. negli States era arrivata la Dichiarazione - ma questo lo seppi dopo. Era lunghissima e conteneva accuse incredibili - tra cui un complotto orchestrato da tutti quelli che compaiono nell'elenco delle parole chiave per incitare a violenze contro la Chiesa, Malcom era quello che aveva progettato l'operazione e stava per bombardare la Chiesa, e tutta quella roba. 

Ora i pezzi cominciavano ad incastrarsi. Dissi: "Non posso firmare questa roba, queste sono menzogne - come potete chiedermi di sottoscrivere delle menzogne?", e mi dissero solo di eliminare le parti che non volevo firmare, e così feci - eliminai le bugie più oltraggiose ma ancora non volevo firmare quindi mi dissero "tu sai che è vero che FACTNet vuole distruggere Scientology"... e io ormai ci credevo, avevano lavorato sulla cosa, avevo accettato alcuni dei loro punti di vista. Tremavo ancora, volevo andare a casa ma loro insistevano che firmassi. Così lo feci. E mi lasciarono andare. 

Il giorno seguente tornarono di nuovo con una versione corretta e riveduta, i pezzi rimossi e ci tornammo sopra di nuovo... non volevo ma mi dissero che avevo già firmato la precedente, questa era solo per chiarimenti ecc. ecc. così firmai senza leggere attentamente. A questi incontri non fu mai presente un avvocato, mai. NON sapevo di aver diritto ad averne uno. Mi dispiace, so che a un Americano può suonare strano ma non a un Sudafricano, proprio per niente. Non avevamo molti diritti, nessuno di noi, sotto il regime dell'apartheid. Il governo poteva fare quel che voleva, quando voleva, come voleva. Compreso assassinare, complottare assassini, ecc. Non avevi problemi con il governo fintanto che tenevi la bocca chiusa e ti comportavi bene. Ma loro controllavano. Non sapevi mai se il tuo migliore amico era una spia del governo o meno. Non sapevi se il tuo insegnante era un agente. Noi tutti siamo cresciuti così. Beh, non tutti. Alcuni della minoranza bianca erano assolutamente addormentati, sorbivano cocktail nelle loro belle ville costruite con il sangue dei Sudafricani neri e completamente isolati da qual che succedeva intorno a loro. Non volevano sapere. 

Quindi, "diritti"? - Beh, chiamateci rimbambiti se volete, ma in queste cose siamo 20 anni indietro rispetto al resto del mondo. Semplicemente NON mi passò per la testa che avevo qualche diritto in una situazione del genere. Non è una giustificazione, solo un fatto. 

E con questo concludemmo. Ma ancora non volevano andarsene. Avevano il "prodotto finale", la Dichiarazione che successivamente fu inviata in Rete, e per ottenerla ci avevano impiegato nove giorni. 

Continuavano ad essere molto cordiali, a registrare, registrare per tutto il tempo e iniziai a sentirmi sinceramente cordiale a mia volta. Dissi che potevano andare ma risposero no, gli era stato ordinato di rimanere ancora un po'. Non pensai a quel che avrebbero fatto con la mia Dichiarazione, avevo semplicemente rimosso. 

Sapevano che avevo ancora montagne di "dati" che non avrei consegnato e continuavano a cercare di averli ma io rifiutai, era roba che non aveva nulla a che fare con loro, li avevo aiutati sulla faccenda dei copyrights e solo su quella (era il modo con cui giustificavo tutto a me stessa) perché era l'unica cosa su cui pensavo avessero dei diritti. Avevo cercato di sviare le minacce di bomba dopo aver visto quello che avevano cercato di fare con la prima Dichiarazione completa, quella che avevano preparato in anticipo - con l'aiuto dell'inchiesta Interpol, per provare che tutti quelli nell'elenco erano terroristi, criminali internazionali che complottavano contro la Chiesa. 

E anche questa è una cosa che farebbe ridere un critico, ma per me era una minaccia MOLTO reale, voglio dire che potessero veramente riuscirci, e pensavo di dover cercare di evitarlo. 

E ormai stavo allontanandomi dall'evidenza dei fatti e cercando di vedere le cose a modo loro. Pensavano che sarebbe stata una buona idea postare "Le ragioni per cui ho lasciato FACTNet" e alcune altre cose, quando tornai al lavoro. Quei post (e l'intera sordida faccenda) è documentata nella web page di Tilman - compreso la Dichiarazione, le risposte di Bob e Lawrence alla seconda Dichiarazione (che stava arrivando) e la mia ritrattazione finale - la seconda Dichiarazione non è disponibile in Rete. In totale, ho fatto due Dichiarazioni per conto di Scientology e una in seguito che ritrattava le due precedenti. A tutt'oggi quelle sono le uniche Dichiarazioni che ho rilasciato. 

 
 
 
La reazione di Lawrence

Prima di tornare al lavoro i legali di Lawrence avevano ricevuto la mia Dichiarazione. Lui mi chiamò. Mi strapazzò per bene - basti dire che la nostra conversazione non fu piacevole. 

Gli dissi che loro erano ancora qui, non sapevo come dirgli che mi sentivo totalmente sotto il loro controllo... ricordo soltanto che piagnucolavo "sono ancora QUI" come se lui potesse farci qualcosa, e mi disse di non "impegnarmi" con loro ma... a quel punto, semplicemente non c'era storia. L'OSA era qui, e non c'era nessun altro. Ero sola con loro. Mi chiese di prendermi 24 ore per toccarmi l'anima e ripensare a quel che avevo fatto, e si offrì di trovarmi un avvocato in modo da poter dire che avevo firmato la Dichiarazione sotto minaccia. Mi disse di fare così e poi di richiamarlo. 

Continuavo a pensare che nessun avvocato mi avrebbe potuto aiutare, o mi avrebbe tolto dai guai perché dovevo ancora affrontare l'OSA. Quando, quella sera, arrivarono gli OSA e videro lo stato in cui mi trovavo, con estrema facilità mi spinsero a rivelare quello che era accaduto con Lawrence - furono molto solidali e dissero quanto Lawrence fosse stato crudele ecc. ecc. e mi chiesero di chiamarlo nel giro di 24 ore come mi aveva detto e fargli delle domande, cercare di strappargli affermazioni incriminanti e registrarlo... ma io rifiutai - ero disgustata. 

Non chiamai Lawrence perché ormai non mi fidavo più di me stessa. Mi sentivo completamente isolata da tutto e da tutti, e dissociata dalle mie precedenti ferme convinzioni su Scientology. 

La sera seguente telefonò Bob, riuscii a malapena a parlargli e semplicemente continuavo a piangere e a dire quanto mi dispiaceva, c'era qualcuno con Bob che lo aiutava [ricordo al lettore che Bob Penny è gravemente ammalato di sclerosi multipla - n.d.t.] e mi rendevo conto di quanto tutto ciò facesse male alla sua salute. Mi chiese di vedere un avvocato - fu molto più gentile di Lawrence, e dopo avergli parlato capii che potevo ancora fare qualcosa - aveva accennato a qualcosa nella Dichiarazione sul suo essere idoneo, e ai tentativi che Scientology faceva per fargli togliere la pensione d'invalidità, e gli dissi che non l'avrei mai permesso e avrei cercato di incontrare un avvocato il giorno successivo. 

L'avvocato mi chiamò e fissammo l'appuntamento, ma David, in quell'incontro, capì la cosa e mi disse che gli stavo veramente a cuore e mi chiese di fidarmi di lui e ascoltare i suoi consigli, non parlare all'avvocato senza almeno averne uno mio, e di prender tempo - disse che non potevo fidarmi degli avvocati e che si trattava di una trappola, pensavo veramente che Lawrence o Bob volessero aiutarmi, ora? No, erano infuriati e volevano vendicarsi, volevano inchiodarmi. Guarda come s'è arrabbiato Wollersheim, pensi veramente che voglia aiutarti? Wollersheim ora cerca solo il tuo sangue. Wollersheim probabilmente sta solo cercando di usare Bob per farti incontrare questo avvocato, per incastrarti. 

Mi resi conto di non aver mai avuto rapporti con faccende legali, a parte il divorzio [con l'ex marito Scientologist], e di non avere assolutamente esperienza in cose del genere, quindi forse aveva ragione. Dovevo avere un avvocato mio. 

Così telefonai al tizio e presi tempo. E il giorno dopo tornai al lavoro. 

Una donna dello studio legale venne a prendermi in ufficio, ma dissi che non sarei andata. Ero terrorizzata e pensavo che gli avvocati volessero rapirmi - l'OSA aveva usato il mio essere così scossa dalla comprensibile rabbia di Lawrence per mettermi una paura d'inferno, e mi avevano detto che Galen Kelly mi avrebbe rapita (solo in seguito scoprii chi accidenti era Galen Kelly, in una delle loro lunghe sedute di Dead Agenting). 

David continuò a vigilare per il resto della giornata, a sentir lui per proteggermi dai rapimenti. Compilarono una seconda Dichiarazione, fondamentalmente insinuando che Lawrence mi stava molestando e minacciando, così come gli avvocati. Non pensavo che fosse vero - ero terrorizzata, confusa e firmai e addirittura ne riscrissi una parte - ma cominciavo veramente ad irritarmi perché se ormai ero sinceramente terrorizzata da Lawrence potevo chiaramente vedere come stessero sfruttando la situazione. 

La rabbia di Lawrence era comprensibile ma di fatto loro sbavavano all'idea di avere qualcosa con cui inchiodare Lawrence - non riuscivano neanche a nasconderlo. Senza dubbio lo odiavano e si erano completamente dedicati a "mettergli un freno " - pensano che sia il più Soppressivo di tutti. Nel frattempo cominciavo a sentirmi come una puttana. 

 
 
 
A.R.S. (di nuovo)

Poi la notizia irruppe su a.r.s. Sapevano che leggevo le reazioni, e la gente reagiva con sdegno. Dennis mi attaccò duramente, avevamo conti in sospeso (come documentato in "La Mia Storia") e tutti si scagliarono contro di me... una parte di me sapeva di meritarselo ma non riuscivo a credere che tutti pensassero che avevo sempre lavorato per l'OSA, questi erano quelli che avevo ritenuto amici, pensavo mi conoscessero ecc. ecc. ecc. ad nauseam. E l'OSA aspettava che crollassi. Speravano che la furia dei partecipanti di a.r.s. mi avrebbe scosso e fatto collassare completamente, e mi avrebbe fatto tornare indietro e gli avrei dato tutte le informazioni in mio possesso. Roba personale. Quello che volevano sapere erano cose private della vita. Osceno. 

Con me erano gentili, solidali - vedi come questa gente è terribile, vedi ora che non ti sono mai stati amici? Sì, lo vedevo senza ombra di dubbio. Queste erano "SP" [Persone Soppressive - n.d.t.], entheta ["contro lo spirito" - n.d.t.], depravati... - ora riesci a vedere quanto Dennis è depravato? Sì, ti sta FERENDO a morte... vedi come tutta questa gente travisa la realtà, quando non ha accesso ai fatti? Guarda come hanno deciso di interpretare quel che è successo, e non sono neanche nel nostro paese - vedi quante bugie ci sono su a.r.s.? Sì, le vedevo senza ombra di dubbio. E vedevo altre cose - come questa gente che si oppone a Scientology sulla base del controllo mentale in uso mi stava facendo letteralmente a pezzi - semplicemente non aveva senso, non concordava con quello che avevo pensato fosse a.r.s., e vedevo tutto ciò in cui avevo creduto andare in frantumi davanti ai miei occhi. 

Un vero film dell'orrore. Una folla assetata di sangue. E mi ricordava altre folle - nonostante il mio caso fosse solo un assassinio verbale, l'impulso dell'odio che lo muoveva era lo stesso di quando qui in Sud Africa mettevano i copertoni incendiati al collo della gente. Forse l'OSA aveva preso questa mia immagine mentale dai miei pc-folder [cartelle "cliniche" di un preclear - n.d.t.] ma non riesco a ricordare che qualcosa del genere sia uscito quando ero in Scientology. 

Improvvisamente David e Anne diventarono gli unici amici che avevo al mondo, mentre tutti questi lontanissimi indirizzi e-mail decidevano con autorità quel che era successo senza essere mai stati qui. Ci furono eccezioni. Patrick Jost. Che capì subito che cos'era successo e mi difese con vigore, e venne fatto a pezzi a sua volta. Joe Harrington. 

Poi quelli che erano veramente arrabbiati e sconvolti ma ebbero il buon senso di suggerire agli altri di sospendere il giudizio sino a che l'intera storia non fosse venuta alla luce - come Sister Clara e Ron Newman. Ma no, la folla era sul piede di guerra e non ci si può ragionare. Sicuramente non ti ci puoi appellare per chiedere aiuto. 
A quel punto ero pronta per dire a tutti "Andate all'inferno", fare dietrofront, tornare dentro e dar loro TUTTO quello che volevano e credetemi era cospicuo, fare i Gradini A-E [azioni studiate da Hubbard per ritornare Scientologist "in buone condizioni" - n.d.t.] e ritornare di nuovo Scientologa. Ecc. ecc. ecc. 

Aspettavano che crollassi. Non mi fidavo di nessuno al punto da dire che l'OSA era proprio lì mentre tutti mi davano addosso. Mi sentivo come in un terribile incubo, cercavo di gridare aiuto ma non mi usciva la voce. Oppure uno di quegli incubi in cui cerchi di sfuggire il pericolo ma le gambe non si muovono. Assolutamente, semplicemente senza forze. Paralizzate. Non dimenticherò mai quel momento d'incubo e non l'auguro nemmeno al peggior nemico. Non lo augurerei neppure a chi mi dava addosso nonostante potrebbe fornire qualche indizio per capire che cosa significhi. Ma ora ho accettato il fatto che la maggior parte della gente non capisce, e non c'è neanche motivo di cercare di spiegare. 

Non so perché non crollai. Non lo so. A quel punto potevo vedere quanto avessero ragione. Perché semplicemente non rinunciavo, non rientravo e non consegnavo tutti i dati su quella gente che mi stava facendo a pezzi, perché? Avevano ragione su tante cose, che motivo avevo di non cedere? Perché non tornare alla mia precedente religione? In quel momento vedevo che avevano assolutamente ragione sui soppressivi, sui critici e sull'odio, e su tutto. 

E poi Joe Harrington mi disse: "Kim, ti voglio bene." 

SAPEVA che l'avevo appena tradito, sapeva che non ero un'agente dell'OSA, ma era successo qualcosa e a DISPETTO di tutto aveva detto di volermi bene. In un certo modo questo è il vortice attorno al quale si evolse il resto di questa storia. "Kim, ti voglio bene!" È stato un urlo lanciato attraverso miglia e miglia ed è stato così potente che quando l'ho visto mi ha scosso e alla fine è stato come uno schiocco di dita e mi sono svegliata e "OH SIGNORE, CHE COSA HO FATTO?" 

Mi ci sono aggrappata... l'ho afferrato, aggrappata come a una briciolina di sanità mentale in questo mondo che implodeva nella pura pazzia in cui ero affondata. 

E mi sono aggrappata al fatto che Patrick aveva visto giusto all'istante. C'era un po' di gente là fuori che di fatto mi conosceva abbastanza per sapere che non avrei mai fatto una cosa del genere da sola, e che non ero mai stata un'agente dell'OSA. Quindi mi resi conto che dovevo sbarazzarmi dell'OSA e poi ritrattare quelle Dichiarazioni ma non potevo farlo sinché mi stavano intorno. 

Dovevo assolutamente accertarmi che i miei "indicatori" fossero buoni e sbarazzarmi di loro il prima possibile e continuare ad essere cordiale. Non riuscivo a pensare ad altri modi. Ancora non mi sentivo di chiedere aiuto alcuno. 

Ma Joe mi aveva dato la forza per andare avanti. E Patrick. E altri che desiderano rimanere anonimi per la loro stessa protezione. 

A quel punto ricevetti una telefonata dagli States in cui mi si minacciava di morte se avessi ritrattato la Dichiarazione (chi chiamava aveva accento americano). A tutt'oggi non so chi sia stato. Mi disse che avrei avuto bisogno di un avvocato e che me ne avrebbero dato uno gratuitamente perché li avevo aiutati, anche se non fossi rientrata. Rifiutai. Sapevo che se mi fossi indebitata ero finita, non sarei mai più riuscita ad uscirne. Decisi di affrontare quello che mi aspettava. Mi dissero il nome del loro avvocato e volevano che lo chiamassi ma risposi che non volevo alcun servizio ma l'avrei contattato in caso di bisogno. Non mi sarei fatta usare di nuovo. 

Non lo chiamai mai. Alla fine, dopo cinque settimane a Cape Town, se ne andarono. Nelle due settimane successive non riuscii a combinare molto. Ero imbambolata, morta, agonizzante, con tendenze suicide. Non riuscivo a dormire molto e quando lo facevo avevo incubi così tremendi che mi svegliavo urlando come una pazza. Ma non potevo ancora lasciarmi morire, avevo ancora cose da fare. Dovevo farlo. Contattai l'avvocato e stesi la ritrattazione. Ne faxai una copia all'OSA per fargliela sapere, e l'avvocato la mandò a FACTNet negli States. 

L'OSA mi telefonò, urlò e minacciò e voleva sapere chi mi aveva costretta a farlo, e "è stato Wollersheim" e mi veniva da ridere perché non avevo più avuto contatti con lui e non volevo averne, mai più. Dissi semplicemente di lasciarmi in pace, di non avvicinarsi mai più o avrei chiesto un ordine restrittivo. Dopo un paio di tentativi afferrarono il messaggio e mi lasciarono in pace. Cosa che continua a tutt'oggi. Non si devono più preoccupare di me, non ho più alcun potere su di loro, così alla fine uno dei problemi era risolto e una scocciatura eliminata. 

A quel punto crollai per una febbre ghiandolare e rimasi lontana dal lavoro per sei settimane. Mi ammalai molto seriamente, e la febbre mi aveva ridotto a uno straccio. Desideravo semplicemente morire. - ma non morii, nonostante il mio desiderio. Successivamente realizzai che il suicidio era una scappatoia per alleviare il dolore, un'indulgenza, e siccome sarei comunque morta prima o poi potevo sopportare la durezza della vita fino a quel momento. Come accettare una condanna a morte. 

 
 
 
 
PARTE TERZA
 
 
« - Non ti dia fastidio di questo, disse, perché il fato ha ordinato la vicissitudine delle tenebre e della luce.  

- Ma il male è, rispose, che essi  tengono per certo di essere nella luce»  

 
(Giordano Bruno, Spaccio della Bestia Trionfante)
 
 
Così era, e così è. Gli effetti personali di quell'incidente sono stati molteplici, ma non desidero discuterne. Sono assolutamente consapevole degli effetti che il mio tradimento ha prodotto su chi l'ha subito. Mi sono scusata, ma le scuse non alleviano il dolore e i danni che ho causato. Lo so. Non c'è altro da dire sull'intera faccenda. 
Quello che comunque desidero discutere sono gli argomenti più vari collegati a questi eventi. 
 
 
 
L'importanza di F.A.C.T.Net

Le Dichiarazioni in sé stesse non erano propriamente dinamite legale. Il giudice del caso FACTNet le ha cestinate all'istante, notando che ero stata ovviamente sottoposta a "lavaggio del cervello". Proprio così. 

Erano, comunque, progettate per causare un duro colpo psicologico a FACTNet e all'immagine pubblica di FACTNet. Se fosse stata solo un'organizzazione inefficiente ed inutile, perché mai Scientology si sarebbe spinta a tanto per screditarla? Il punto era spostare l'attenzione della gente da Scientology a FACTNet. Di fare in modo che la gente perdesse di vista la missione di FACTNet e l'incentrasse di nuovo sulle persone, sui loro errori e da quelli si facesse prendere piuttosto che guardare a ciò che FACTNet stava rivelando su Scientology e le altre sette. 

Fino a che non si esamina Scientology, Scientology è contenta. Non gli interessa se la gente pensa che si tratti di un'organizzazione criminale che fa irruzioni ai danni delle persone, perché tendono a fare in modo che la gente si scansi, che non si immischi con Scientology. Non  vogliono nessuno sulla loro strada, non vogliono C.I. (contro-intenzioni) ai loro progetti di "chiarire il pianeta" (impossessarsi del mondo). 

Sono felici fintanto che la gente non guarda a Scientology e alla sua dottrina in modo critico; sono felici fintanto che non esistono pubbliche dichiarazioni di storie di NON-successo, dove si raccontano cattive esperienze. 

 
 
 
La missione di F.A.C.T.Net 

La missione di FACTNet è di istruire le persone nel campo della psicologia coercitiva. Di cercare e documentare prove di tecniche persuasive usate per portare la gente a un assetto di credenze che non avrebbero accettato di loro spontanea volontà. Come biblioteca elettronica, archivia e documenta racconti personali, rapporti di ricerca e articoli su questo finora poco esplorato territorio della mente umana. Questo è ciò di cui si occupa FACTNet, questa è la visione comune che tutti noi che ne abbiamo fatto parte condividiamo. 

Questa è la visione che mi ha ispirato ed è il motivo per cui sono entrata in FACTNet. Individualmente credo ancora fermamente in quella missione anche se non ne faccio più parte. Quello che mi è successo è un esempio dal vivo di psicologia coercitiva in azione. Di tecniche persuasive usate con successo. 

 
 
 
Tecniche

Innanzitutto ero ancora vulnerabile perché avevo già "Galleggiato". 

Fin dal 1976 Ted Patrick ha rilevato e documentato il "Galleggiamento" come fenomeno che si manifesta in molti ex membri. Successivamente è stato rilevato da Steven Hassan nel suo libro "Combatting Cult Mind Control" e da Margaret Singer nel suo "Cults in our midst". Quindi, contrariamente a quanto la maggior parte di ARS pensava chiamandolo il mio "avanti-e-indietro" (che comunque è un termine abbastanza appropriato!) non è stato un errore unico di "Kim Baker". Gli ex membri di sette l'hanno sperimentato molto prima del mio apparire sulla scena; penso semplicemente che a nessuno sia mai accaduto in modo tanto pubblico come a me. Io stessa non conoscevo il fenomeno sino a che questi libri non sono stati portati alla mia attenzione, dopo la vergogna dello scorso anno. 

Fondamentalmente quel che è successo è stato lo scatenarsi di quella dottrina, di quel sistema di pensiero chiamato "Scientology" che avevo incorporato a livello incosciente. Non puoi credere completamente in una dottrina e poi istantaneamente far svanire tutti quei processi mentali e quelle credenze. Non puoi amputare l'intera ideologia nel momento in cui riconosci che una parte di essa è falsa. È un processo che richiede tempo. Allora non lo sapevo. E come risultato ho profondamente deluso molti. Mi dispiace. 

 
 
 
Coercizione o colpevolezza?

All'epoca, quando postavo su ars, insistevo di non essere stata costretta. La definizione di coercizione è molto complicata. Non c'era una pistola carica nella stanza. Non mi hanno fatto fare niente su cui io stessa non fossi d'accordo. Quindi a livello superficiale non sono stata costretta e devo assumermi completa responsabilità delle mie azioni. In ogni caso non avrei mai fatto quelle cose di mia personale iniziativa. Di questo sono assolutamente certa. 

L'OSA ha degli ordini di missione. Devono raggiungere un determinato risultato. Avevano l'intero elenco dei miei bottoni, sapevano come evocare in me i più estremi sensi di colpa, e si erano precedentemente addestrati. Avevano sistemato il mio "livello del tono" e sapevano cosa fare con il TR-K (TR-gentilezza - i TR sono "tecniche di comunicazione" insegnate fin dai livelli base), o meglio era quanto di meglio potessero usare su di me per raggiungere i loro scopi. Non rispondo bene alla gente che urla. E scandagliando nel mio profondo c'era ancora il residuo della convinzione che "attaccare" Scientology fosse malvagio. 

La sottile differenza tra "attacco", o quello che chiamo "odio parlante", e la critica onesta e razionale è appesa a un filo sottile. Non ci vuole molto perché quella distinzione si confonda in un fallace calcolo logico. Criticare qualcosa in modo razionale NON è attaccarlo. Ma io avevo perso quel punto. E non volevo essere cattiva. Intorno non avevo sostegno, nessuno da poter chiamare in caso di bisogno e sono caduta dritta nella trappola. E ha funzionato perché per quattro anni avevo fatto quei corsi ed ero stata una Scientologa dedicata che amava la "tech" dell'auditing. Con passione. 

Quando il post di Joe Harrington mi ha fatto tornare in me ero io di nuovo... ma dentro una situazione che era completamente sfuggita al mio controllo. L'unica cosa che potevo fare era riconquistare il controllo una volta che l'OSA se ne fosse andata. E da allora non ho più vissuto episodi di "Galleggiamento". A scopo precauzionale evito gli ambienti che lo possano scatenare. Ora conosco i miei limiti. Ho dovuto pagare un prezzo altissimo per scoprirli, uno dei peggiori, uno che ha danneggiato altra gente. Mi auguro che nessun altro debba scoprirli in questo modo, quando il falso tramonto si tramuta in un paesaggio post-nucleare cosparso di cadaveri carbonizzati. 

 
 
 
Il diritto alla libertà di credere

E questo è il motivo per cui è importante archiviare queste esperienze. Solo compilando un lungo e noioso elenco di queste esperienze, comprendendo appieno che ogni individuo compie errori e ha colpe e metterlo in conto, questo è il solo modo che abbiamo per capire di che cosa si tratta. Sono amaramente consapevole del fatto che ci sia qualcuno che non voglia capire. Sono quelli che usano l'invettiva, e che disprezzano equamente i membri e gli ex membri delle sette. A un certo punto sono stati quei pochi che mi hanno fatto veramente infuriare, ma poi ho capito che anche questa, come tutte le crudeltà, alla fine scaturisce dall'ignoranza. 

Scientology vi vuol far credere che tutti noi apertamente "Soppressivi" siamo criminali, bugiardi, imbroglioni, deviati. Molti critici ci sono cascati. Cristo... sì, sbagliamo, e abbiamo le nostre colpe, ognuno a modo suo. Ma abbiamo il diritto di raccontare le nostre storie, illustrare i nostri punti di vista, abbiamo il diritto di essere ASCOLTATI. 

Il governo degli States protegge Scientology perché si autodefinisce religione. Ma chi protegge noi? Dov'è la protezione della nostra libertà di credenze, dov'è la protezione dall'essere pubblicamente diffamati come individui? Parliamo contro una dottrina e in cambio abbiamo la nostra personalità fatta a pezzi. Questo è semplicemente illogico. 

Sappiamo che quando parliamo contro Scientology ci esponiamo. Beh, forse non del tutto. Ne abbiamo un'idea. Sappiamo certamente che ci saranno rappresaglie di un tipo e dell'altro, dipende da quanto saremo efficaci. A dispetto di tutto questo ci assumiamo il rischio, spesso venendo attaccati non solo da Scientology ma dal pubblico in generale che si beve le tattiche di dead agenting dell'organizzazione. Lasciatemelo dire, Il Dead Agenting funziona a meraviglia. Pianta un seme nella mente della gente che cresce, e se chi osa poi fa errori, fornisce ulteriori conferme alla gente che si focalizza sulla persona e su quanto sia deviata piuttosto che ascoltare quel che sta dicendo. 

Carl Sagan, nel suo libro "The demon haunted world" elenca al PRIMO posto del suo Baloney Detection Kit, "disprezzo per gli attacchi ad hominem" - ma la gente fa così? No. Penso che il lavoro scientifico di Carl Sagan perderebbe assolutamente di valore se la gente scoprisse per esempio che era bigamo, che aveva avuto parecchie mogli e aveva figli illegittimi (non fu così, si tratta solo di un esempio ipotetico). 

 
 
 
Ancora non capiamo

Perché tutti i Tedeschi della Germania Nazista sostenevano Hitler? Era l'*intera* nazione ad essere malvagia? È semplicemente impossibile. L'Europa fu offesa dal Nazismo perché Hitler voleva impossessarsi dell'Europa e ha sterminato una razza che considerava indesiderabile. Ma che cosa hanno fatto i coloni agli Indiani Americani? Agli Aborigeni? Agli Africani? C'è differenza con quel che faceva Hitler? Colonizzare, decidere chi era indesiderabile e sterminarlo - stiamo continuando a farlo da sempre. Dire che una cosa è sbagliata mentre di fatto noi stessi abbiamo fatto la stessa cosa, o la stiamo ancora facendo. Perché non capiamo. 

 
 
 
La colonizzazione della mente

FACTNet si occupa della Colonizzazione della Mente. FACTNet vuole capire perché intere nazioni accettano ciecamente una ideologia che successivamente viene definita odiosa. Scientology è solo una piccola dottrina. Ma è un microcosmo di meccanismi al lavoro. È un'opportunità per studiare il fenomeno e solo attraverso la comprensione potremo vincerlo. 

FACTNet, comunque, non può sopravvivere senza il sostegno di chi si interessa veramente a tutto questo. Ed è il motivo per cui è così importante che la gente la sostenga. Ed è il motivo per il quale io ancora la sostengo. 

FACTNet ha bisogno di gente, dappertutto, che si preoccupi di questi argomenti e  faccia donazioni. Non ci sono frodi, qui. A Scientology farebbe piacere che si credesse così, ma nessuno che lavora in FACTNet diventerà ricco - stanno solo combattendo per sopravvivere a cause legali costosissime in modo che il lavoro di divulgazione possa continuare. Questa è la realtà sull'argomento. Se FACTNet cade, allora cadono con lei le speranze per noi di archiviare, raccogliere, studiare e analizzare la Colonizzazione della Mente. Non lasciate che succeda. 

Passo e chiudo. 

Kim Baker 

Cape Town, South Africa 
Agosto 1996. 

 
 
 
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