In ottemperanza al provvedimento 08/05/2014 Garante per la protezione dei dati personali, si avvisa il lettore che questo sito potrebbe utilizzare cookie per fornire servizi e per effettuare analisi statistiche anonime. Proseguendo con la navigazione si accetta l'uso dei cookie.
Scientology rischia di finire fuorilegge in Francia

Di Alberto Toscano, da Parigi. Tratto da "Il Giornale", 9 settembre 2008, pag. 17

 



La chiesa di Scientology sarà processata in Francia per truffa, associazione a delinquere e uso illecito della farmacia. Lo ha deciso a Parigi il giudice Jean-Christophe Hullin, che ha rinviato a giudizio le principali strutture dell'organizzazione religiosa «made in Usa». Quest'ultima rischia dunque di finire sostanzialmente fuori legge. I processi contro i singoli responsabili transalpini di Scientology, talvolta accusati d'aver abusato dell'altrui buona fede, non sono una novità. Adesso è l'organizzazione in quanto tale a rischiare l'ostracismo a seguito del futuro processo, la cui data non è stata ancora stabilita.

Alla base di tutto c'è la denuncia presentata nel 1998 da una donna, che si è ritenuta truffata da Scientology e che intende ora costituirsi parte civile. La signora si era sentita abbindolata e truffata per aver speso la bellezza di 200 mila franchi dell'epoca (circa trentamila euro attuali) per l'acquisto di materiale commercializzato da Scientology in condizioni da lei giudicate truffaldine.

La conversazione tra la donna e gli attivisti di Scientology, che l'avevano agganciata per la strada, sembrava un gradevole esercizio di riflessione spirituale. Poi l'autrice della denuncia ha cominciato a spendere e a spandere per l'acquisto di libri, medicine (o presunte tali) e persino un cosiddetto «elettrometro», apparecchio che misurerebbe le variazioni dello stato mentale dell'individuo attraverso modifiche della resistenza elettrica.

Il giudice Hullin ha firmato ieri il documento per l'incriminazione dell'Associazione spirituale della Chiesa di Scientology (Ases-Celebrity centre), che è la colonna portant della presenza di questa comunità spirituale, forse alimentata da interessi un po' troppo materiali. Sul banco degli imputati ci sarà anche la società anonima Sel, da cui dipende la libreria di Scientology. Sette dirigenti di Scientology in Francia, tra cui Alain Rosenberg, direttore generale del «Celebrità centre», compariranno anche a titolo personale sul banco degli imputati per rispondere di «esercizio illecito della farmacia». Adesso che la prima denuncia ha fatto strada, altri presunti «polli» ricorrono alla magistratura affermando d'essere stati sedotti e bidonati. Il giudice Hullin ha accettato anche un'altra denuncia, che verrà trattata in occasione dello stesso processo. L'Ordine dei farmacisti intende costituirsi parte civile.

In Francia la «chiesa di Scientology» viene trattata molto peggio che negli Stati Uniti. La Commissione parlamentare d'indagine sulle sette ha criticato negli anni scorsi i metodi di questa organizzazione, che viene sistematicamente sorvegliata nel timore che le promesse di purificazione mentale in vista della felicità si traducano in operazioni commerciali non proprio trasparenti. «Il denaro non fa la felicità, ma non è un buon motivo per privarsene allo scopo di comprare materiale di pura propaganda», è l'opinione di un giornalista parigino che ha seguito le vicende francesi di Scientology. Vicende travagliate, a partire dal 1995, quando un'associazione legata a Scientology venne sciolta per ragioni fiscali: non disponendo dei vantaggi o detrazioni, l'organizzazione venne impallinata dagli agenti delle tasse di un Paese che la considera colpevole di «destabilizzazione mentale a spese» dei suoi proseliti. In seguito, nel 2002, è venuta una condanna per la schedatura illecita degli ex membri. Lo scorso febbraio la signora Emmanuelle Mignon, allora direttrice di gabinetto di Sarkozy, ha rilasciato dichiarazioni concilianti verso Scientology, ma poco dopo è stata silurata ed ha perso la sua prestigiosa poltrona.




L'intervista/1 - L'accusa: «È un culto distruttivo»

Vietato chiamarle sette. Gli studiosi li definiscono «culti distruttivi». A questa categoria appartiene anche Scientology. A spiegarlo al Giornale è Roberta Grillo, presidente del Gris di Milano (Gruppo di ricerca e informazione socio-religiosa). Professoressa di religione, studia da tempo il fenomeno e sull'argomento ha anche scritto il volume: «Attenti al lupo. Movimenti religiosi alternativi e sette sataniche» (Edizioni Ares).

Professoressa, in breve, cosa è Scientology?

«Può essere classificata come una psicosetta. Il fondatore, L.R. Hubbard, ha ideato questo sistema religioso, e i suoi assiomi vanno accettati senza discutere. Non si limita solo a presentare una dottrina: con la sua attività sistematica interviene a modificare progressivamente la personalità dei suoi aderenti».

In cosa consistono questi assiomi?

«Definiscono le leggi fondamentali e le verità della vita, fra cui: l'identità dell'essere e il modo in cui possiamo realizzare le nostre abilità spirituali innate».

Quale è lo scopo?

«Fare in modo che gli uomini si liberino da tutto ciò che ha offuscato la primitiva consapevolezza del loro vero essere, e tornino al loro stato divino e spirituale».

Come si raggiunge?

«Mediante la tecnologia del cosiddetto "Ponte: da qui all'eternità". Il ponte si suddivide in due vie: lo studio, che porta a una maggiore consapevolezza di sé e l'auditing (ore e ore di sedute e consulenze), la più costosa ma indispensabile».

Di che cifre parliamo?

«I costi aumentano man mano che si sale. Si parte da 100 euro al mese fino anche a 5mila euro per consulenze di 12 ore. Certe cifre sono state anche oggetto di azioni legali».

Con il Gris assistete anche ex adepti?

«Sì e arrivano con esperienze traumatiche. Di fatto Scientology usa tecniche precise per raggirare psicologicamente l'individuo. Il metodo è quello di stancarti anche fisicamente, coinvolgendoti in attività che riducono le ore di sonno e abbassano le tue autodifese. Ti fanno lunghi test iniziali per conoscere il più possibile di te. Quasi in contemporanea parte l'indottrinamento».

Perché Scientology ha un così vasto seguito?

«Propone principi semplici che puoi usare per migliorare l'esistenza, oltre che per raggiungere un'immortalità spirituale. E professa la compatibilità del suo credo con altre religioni, come il cristianesimo. Cosa assurda perché basta pensare al tema della "salvezza": per il cristiano è incentrata su Cristo e in Scientology è affidato all'auditing».




L'intervista/2 - La difesa: «È una caccia alle streghe»

«È ancora una volta caccia alle streghe! In Francia si assiste all'ennesima violazione dei diritti fondamentali dell'uomo». Non ha dubbi Annalisa Tosoni, responsabile dell'Ufficio affari pubblici della Chiesa di Scientology a Milano. Che al Giornale denuncia: «Siamo vittime di una vera e propria persecuzione religiosa».

Ancora una volta Scientology si trova in tribunale.

«Già, siamo abituati a questi attacchi e ne usciremo come sempre a testa alta. Speravo il clima fosse cambiato almeno in Francia, ma non è così».

Di che parla?

«Ma lo sa in che modo la nostra Chiesa in Francia è venuta a sapere del processo? Nessuna notifica dal tribunale, la prima notizia del rinvio a giudizio è arrivata dalla stampa».

Questo cosa significa?

«Che intorno a noi c'è ancora tanto pregiudizio e disinformazione. Perché i giornali non parlano mai di tutti i processi che Scientology ha vinto? Di quelli che si sono chiusi con l'assoluzione?».

Mi faccia un esempio.

«Negli anni '80 in Italia abbiamo subito una persecuzione senza pari: il maxi processo di Milano (avviato nel 1988, ndr) si chiude nel 2000 con l'assoluzione dei vertici dall'accusa di associazione a delinquere».

Sì ma furono condannati anche alcuni operatori.

«Circa sei, ma su 70 imputati!»

Si tratta allora di una campagna diffamatoria?

«Sì, certo».

Chi è interessato ad alimentarla? E perché?

«Probabilmente l'impegno accorato dei fedeli Scientology nelle campagne che promuoviamo - contro la droga o per di diritti fondamentali - infastidisce qualche potere forte. Avremo pestato i piedi a qualcuno. Tutti denunciano un degrado morale e di valori, poi quando qualcuno lavora sul serio per un futuro migliore, viene attaccato così».

Come risponde a chi, anche tra gli esperti, vi accusa di estorcere denaro?

«Non so di cosa stia parlando. Vorrei conoscerli questi esperti! Ci sono molti cialtroni in giro che non si sono mai presi la briga di approfondire davvero la conoscenza di Scientology».

Stessa accusa, però, è mossa da ex fedeli.

«È facile attaccare una realtà che hai abbandonato: magari ti ha deluso solo perché, a livello personale, non sei riuscito a trovarvi le risposte che cercavi. Ognuno è libero di scegliere, siamo per la libertà religiosa. E Scientology è gratuita [enfasi aggiunta]. Abbiamo dei costi di gestione che copriamo con l'autofinanziamento».




Box - Da Tom Cruise a John Travolta: quando la chiesa diventa spettacolo
Di Matteo Buffolo

Ti promettono di aiutarti a scoprire le vere potenzialità del tuo corpo, a guarire col pensiero (perché secondo loro «il 90 per cento delle malattie è psicosomatico») e forse, visto l'alto tasso di star presente nella chiesa di Scientology, ti promettono anche il successo a Hollywood. Il prezzo da pagare però non è basso. Perché, come Katie Holmes, potresti essere a Broadway, pronta per la prima della tua nuova pièce teatrale «All my sons », in cui reciti il ruolo della protagonista. Magari potrebbe essere anche il tuo debutto sul prestigioso palco di Broadway.

Ma i nemici di Scientology sono ovunque, e allora, per il 16 ottobre, un gruppo di manifestanti potrebbe aver promesso di trovarsi davanti al teatro «perché vogliamo salvare Katie prima che la setta la rovini»,come ha dichiarato il portavoce del gruppo durante una manifestazione davanti alla sede di New York della setta.

Chissà cosa farà per impedirlo uno dei leader del movimento, Tom Cruise. Che in questo caso è coinvolto personalmente, essendo anche il marito di Katie Holmes. Il pilota di Top Gun, dopo aver fallito con Nicole Kidman e Penelope Cruz, due sue ex fiamme che non hanno voluto saperne nulla della «chiesa», con la giovane Holmes ha fatto il colpaccio, arrivando a sposarla, proprio qui in Italia, sul lago di Bracciano, con il rito approvato dal fondatore Hubbard.

D'altra parte, avendo lei dichiarato che «ho sempre sognato di sposarlo, guardando il poster di Top Gun », ci sarebbe stato poco che non avrebbe fatto per lui.

Forse potrebbe chiedere aiuto a un altro grande del cinema, come lui fiero membro del culto «scientologiano», come l'insospettabile John Travolta. Già, anche il ballerino/attore di Grease e La febbre del sabato sera è un eminente esponente. E assieme a lui ne fa parte anche Kirstie Alley, sua partner cinematografica in Senti chi parla e nei sequel Senti chi parla 2 e Senti chi parla adesso.

Scientology insomma è sbarcata anche nelle migliori famiglie: chissà cosa penserebbe The King Elvis Presley se sapesse che sia sua moglie Priscilla che la figlia Lisa Marie seguono il credo hubbardiano.

C'è poi chi, come Brad Pitt, Demi Moore e Oliver Stone ha preso qualche lezione, salvo poi preferire altri (e probabilmente meno costosi) lidi.

Ovviamente, fra nomi più o meno chiacchierati, nemmeno lo star system italiano è immune dall'infiltrazione di Scientology. Al punto che a cadere fra le rassicuranti (e costose) braccia del culto ci sarebbero anche Aldo Reggiani, indimenticabile protagonista nella Freccia Nera e ora apprezzato regista teatrale e Elisabetta Armiato, prima ballerina della Scala. Oltre a tanta gente che non l'ha mai ammesso pubblicamente, lasciando tutti nel dubbio, come Roby Facchinetti dei Pooh o a chi, come Maria Pia Gardini che, presentata come sorella dell'imprenditore Raul, fu portata per anni come esempio di celebrità conquistata alla causa. Maria Pia, arrivata in alto nelle gerarchie dell'organizzazione, in realtà era soltanto una cugina e in seguito lasciò il movimento in maniera molto critica.

D'altra parte il fondatore Ron Hubbard l'aveva detto sin dall'inizio: conquistare il cuore - e forse anche il portafogli - delle star era fondamentale. E puntava veramente in alto: fra i suoi obiettivi, sembra mai raggiunti, c'erano il premio Nobel Ernest Hemingway, l'inconfondibile baffetto di Charlie Chaplin e la «divina» Greta Garbo. Oltre a un insospettabile Walt Disney: chissà, forse Hubbard pensava che, conquistata la mente del creatore di Topolino, avrebbe potuto conquistare anche i cuori di tutti i suoi piccoli fan.

 
 
 
INDICE
 
 
 

Copyright © Allarme Scientology. L'utilizzo anche parziale dei materiali di questo sito - testi, traduzioni, grafica, immagini, digitalizzazione e impaginazione - con qualsiasi mezzo e su qualsiasi supporto, non è consentita senza il preventivo consenso scritto del gestore del sito. Per richieste e chiarimenti contattare: allarmescientology@email.it