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Minacce senza seguito: il fax di Scientology 

"7 volte Sette", ciclo di trasmissioni andate in onda nel Gennaio 1998 presso l'emittente Telenova.

 
 
«Se c'è una minaccia a lungo-termine, dovete valutare immediatamente e originare una campagna di PR nera per distruggere la reputazione della persona e screditarla così accuratamente da causarle ostracismo»
 
L. Ron Hubbard
 
(Serie PR 24, 30 Maggio 1974, Handling Hostile Contacts/Dead Agenting)
 
 
 
 
 
Introduzione 

Harry 
 

Il 29 Gennaio 1998 l'emittente Telenova ha mandato in onda una trasmissione della serie informativa dedicata ai nuovi movimenti religiosi, ("7 volte sette"). Alla serie di trasmissioni, diffusa anche via satellite e replicata nei mesi successivi, hanno partecipato ospiti accreditati quali maggiori esperti italiani del settore.

Il giorno prima della messa in onda, Scientology ha inviato un lungo fax (che riportiamo) accusando la gran parte dei partecipanti di grave "intolleranza religiosa" e affermando di aver dato mandato ai propri legali per intervenire con decisione contro questa "ennesima campagna di odio".

In realtà, i contenuti del programma sono stati quanto mai pacati e rispettosi. Da allora sono trascorsi oltre 7 mesi (Febbraio-Agosto), e non solo Scientology non ha presentato denunce, ma non si è fatta più sentire.

Questo documento offre un'eccellente panoramica dei metodi dell'organizzazione, derivanti dall'applicazione concreta delle direttive del fondatore Hubbard, e dell'"indottrinamento fobico" nei confronti della critica legittima a cui gli ex Scientologist sostengono di essere stati sottoposti.

Ringraziamo sentitamente il prof. Giovanni Panunzio - promotore dell'iniziativa Telefono Anti-Plagio - per la sua cortesia nell'averci messo a disposizione il fax.
 
 

Trascrizione della presentazione di Pier Michele Girola, conduttore 

"Questa sera è una trasmissione un po' particolare, che incomincia con una spada di Damocle sulla testa. Parleremo della Chiesa di Scientology, e avevamo cercato di organizzare la trasmissione con un dibattito che avesse come protagonisti anche dei rappresentanti della Chiesa di Scientology. Come vedete i posti riservati alla Chiesa di Scientology sono due [inquadratura sui posti vuoti - ndr] potevano anche essere tre, con un rappresentante nello studio di Torino. Come vedete i posti non sono occupati.

C'è stata una lunga trattativa, sembrava positiva, è cominciata addirittura prima di Natale. Poi all'improvviso nelle ultime ore la situazione si è un po' ingarbugliata, e 36/48 ore fa abbiamo cominciato a ricevere, ben volentieri, decine e decine - siamo tra i 60 e i 70 - di fax di fedeli di Scientology che, in poche righe - ne avete sentito quattro esempi e ne sentirete altri - manifestavano la loro gioia e soddisfazione per essere stati avvicinati ed essere entrati nella Chiesa di Scientology.

Dopo tutti questi fax che ci sembravano prodromi di una serata più ecumenica, con la presenza anche dei rappresentanti di Scientology - perché avremo anche testimonianze che sono di altra natura rispetto a Scientology - pensavamo che questo fosse l'inizio di un cammino che ci avrebbe portato a un confronto con i rappresentanti della Chiesa di Scientology.

Poi improvvisamente stamattina, è datato ieri, comunque io l'ho ricevuto stamattina, un lungo elenco di persone che partecipavano alla trasmissione, che sono state intervistate, che in qualche modo fanno parte di organizzazioni come il GRIS, o addirittura società che non hanno nulla a che fare con Telenova o Telesubalpina, ma evidentemente sono state confuse con Telenova e Telesubalpina, abbiamo ricevuto dicevo, c'è anche il mio nome dentro, una specie di esposto-denuncia in cui ci accusa molto esplicitamente di far parte direi di quasi un piano criminoso messo in atto già da tempo dal GRIS, e che la nostra trasmissione comporterebbe un reato associativo di diffamazione e istigazione all'odio e discriminazione religiosa, con riferimento alla legge Mancino-Martelli del 25 Giugno 1993.

Noi vogliamo chiarire che queste non erano le nostre intenzioni, non lo saranno, non so come andrà a finire questa trasmissione senza la voce di Scientology che comunque abbiamo cercato di inserire attraverso le testimonianze dei singoli fedeli che ci hanno mandato decine e decine di lettere anche con particolari un po' curiosi, per esempio ne abbiamo ricevuto una ventina da un'unica cartoleria di Milano, ne abbiamo ricevute sei o sette l'altra sera, tra le 23.31 e le 23.40 da un ufficio di un Comune vicino a Milano [continua spiegando che tutte le lettere sono firmate, spesso con nome, cognome e indirizzo, e che, come per le lettere scritte ai direttori di giornali, se non contengono precise richieste di anonimato è possibile citare le generalità del mittente - ndr].

Queste decine di lettere sono durate una trentina d'ore, poi tutto sparito ed è arrivata questa denuncia, ed è arrivata anche la diffida a mettere in onda un filmato che noi avevamo, e che Telenova aveva già trasmesso e che ci pareva significativo, in cui un rappresentante della Chiesa di Scientology di Milano spiegava in vari passi i temi principali della Chiesa, e anche rispondeva a quelle che possono essere accuse che ci sono state altrove."
 
 

Riassunto della trasmissione 

A cura di Martini 
 

La trasmissione si è svolta regolarmente, con citazioni delle lettere di scientologisti ricevute, con gli interventi dei presenti in studio (Goggi, legale; Panunzio, Telefono Antiplagio; Don Cadei del Gris di Bergamo; Trapletti ARCA di Brescia; in collegamento da Torino il Prof. Zanalda, psichiatra; e un rappresentante della Chiesa Valdese di cui, purtroppo non ricordo il nome). Sono stati intervistati due ex Scientologisti, Colasante e de Martin. È stata letta una lettera di una mamma la cui figlia, Scientologista, si è suicidata. Si è parlato del caso di Lisa Mc Pherson, e sono state mostrate le foto della sua autopsia.

Non credo che la trasmissione, pur se in assenza dei rappresentanti di Scientology, abbia seguito un corso diverso da quello programmato, come si evince dal fax di denuncia-diffida inviato da Scientology prima ancora della messa in onda della trasmissione, a cui peraltro era stata invitata a partecipare come da precisazioni di Girola.

Le testimonianze degli ex Scientologisti si sono limitate al racconto delle loro esperienze personali e alle considerazioni su tale esperienza, non contenevano nulla di "diffamatorio", "distruttivo" o atto a "istigare una campagna d'odio o discriminazione" nei confronti della Chiesa di Scientology, a meno di non considerare tale la libera espressione del proprio punto di vista, diritto sancito dalla Costituzione del nostro paese. È curioso che tutto ciò venga definito "diffamatorio" prima ancora di sapere di che si tratta.

La lettera della madre della ragazza morta è molto toccante, e racconta il punto di vista di chi vive l'affiliazione di un congiunto dall'altra parte della cancellata, con tutti i problemi di incomprensione e mancanza di dialogo che ne possono derivare. Nessuno dei presenti ha potuto dire se il suicidio della ragazza sia stato determinato dall'affiliazione a Scientology; secondo sua madre lo è stato. Quello che mi preme sottolineare è che, a chi entra in Scientology, viene molto pubblicizzata l'idea che applicando Scientology saranno in grado di comunicare perfettamente con tutti e su qualsiasi argomento, e il triangolo di ARC (Affinità, Realtà, Comprensione = Comunicazione) è uno dei punti focali della dottrina. È molto doloroso constatare, dal racconto di questa madre distrutta, quanto invece la figlia, dopo l'affiliazione, avesse smesso di comunicare con la famiglia.

La morte di Lisa Mc Pherson, secondo Scientology strumentalizzata da "fomentatori d'odio", e' stata presentata secondo il racconto puntuale fatto dal Saint Petersburg Times di Tampa, Florida (luogo dove la ragazza è morta, presso la "Mecca" di Scientology a Clearwater) che ha seguito la vicenda sin dall'inizio. Sono stati riportati i documenti dell'autopsia, le foto della stessa e i diari che i seguaci di Scientology, incaricati di seguire Lisa durante la sua permanenza, erano tenuti a scrivere, consegnati da Scientology su ordine della Corte che segue il caso.

Ancora più difficile credere che la legittima richiesta dei congiunti della donna di indagare sulle cause della sua morte sia una "strumentalizzazione" per danneggiare Scientology.

Il caso, comunque, è ancora aperto.

A questo punto viene spontaneo chiedersi: perché una presa di posizione così forte da parte della Chiesa di Scientology? Perché minacciare azioni legali?
 
 

Il racconto di Giusi de Martin 

Trascrizione di una parte delle dichiarazioni di Giusi de Martin, una dei destinatari del fax e, secondo Scientology, appartenente al GRIS - organizzazione che a suo dire sosterrebbe una campagna di odio e discriminazione contro Scientology.

Nell'intervista la Sig.ra Giusi ha raccontato la sua storia e che cosa l'aveva attratta in Scientology. Ha raccontato di aver lavorato a lungo come staff di Scientology, lasciando un impiego che le dava molte soddisfazioni.

"Mi sono qualificata, per quello che era l'organizzazione di Milano, tra i livelli maggiori, per cui ero qualificata sia come tecnologia, sia come studio che come procedimenti ricevuti, e quello che mi ha lasciata così, ad un certo punto, è stato proprio rendermi conto: ma come, sono tra le persone più qualificate, ho raggiunto o dovrei aver raggiunto un'abilità tale che è quella che mi è proposta da Scientology, però sono in totale contrasto con la mia vita in quanto mi sono trovata per la prima volta a non aver proprio niente da mangiare, non avere la possibilità di gestirmi la vita, non avere del tempo, non avere praticamente la capacità di fare le cose che normalmente le persone fanno, e questa per me è stata una contraddizione tale che ho detto, c'è qualcosa che non funziona.

Io sono uscita nel 1985, e ho continuato a credere moltissimo nella tecnologia, al punto che ho tentato di continuare a farla anche al di fuori di Scientology. Pensavo che le persone non fossero in grado di svolgere quei compiti, però in realtà ho dovuto rendermi conto che la bugia sta nella tecnica, in quanto non è possibile che l'uomo superi se stesso, non è possibile che l'uomo non abbia limiti, e credo che sia molto più importante dire la verità. Che l'uomo ha dei limiti, e che li riconosca, e che sappia per questo potersi relazionare con gli altri. Mentre dire alla persona che non ha limiti è una grossa bugia, ed è molto pericoloso perché porta veramente ad un'esaltazione di sé, con conseguenze di vario genere e soprattutto a un'incapacità e a una frustrazione enorme.

Voglio precisare che non ho niente contro le persone, perché io sono convintissima che le persone che fanno Scientology, come me allora, sono convinte di fare qualche cosa di buono e di valido, per questo le ammiro anzi, perché penso sia una cosa molto buona che le persone vogliano migliorarsi.

Riguardo a Scientology ci tengo a denunciare la verità, dire che non è una tecnica valida, rasenta veramente dei livelli di follia in certi momenti, e non la combatto più di quanto possa combattere ogni altra bugia che esiste. Ce ne sono tante di cose non vere e non giuste, quindi se una persona inizia a fare Scientology con la convinzione che potrà liberarsi di determinate cose, no. Io credo veramente che l'unica possibilità di crescita sia la consapevolezza di se stessi, e non l'illusione di essere quello che non si è in realtà, cioè Dio."

 
 
 
I destinatari del fax 

Don Battista CADEI
Sig. Silvano CAMBIANICA
Sig. Duilio COLASANTE
Don Roberto DI DIODATO - Consigliere GETE Srl TELENOVA
Prof. Giovanni FEDERSPIL
Prof. Giuseppe FERRARI - Segretario Nazionale GRIS
Dott. Pier Michele GIROLA - Capo Redattore e Conduttore Trasmissione "7 volte Sette"
Dott. Giuseppe GOGGI
Sig.ra Giuseppina DE MARTIN RODER
Don Lorenzo MINUTI - Presidente GRIS
Prof. Giovanni PANUNZIO - TELEFONO ANTIPLAGIO
Dott. Danilo REGAZZO - Presidente Consiglio Amministrazione Edizioni San Paolo Srl
Sig. Gianni TRAPLETTI
Prof. Anselmo ZANALDA
Dott. Vincenzo SANTARCANGELO - Amministratore Delegato Edizioni San Paolo Srl
Don Leonardo ZEGA - Presidente Consiglio Amministrazione GETE Srl TELENOVA
 

E per conoscenza 

PROCURA DELLA REPUBBLICA - ROMA
a Sua Eminenza Cardinal RUINI - Conferenza Episcopale Italiana - ROMA
Signor Garante per la Radiodiffusione e l'Editoria - ROMA
Ufficio dell'Alta Commissione per i Diritti Umani - GINEVRA
Centro Studi Sulle Nuove Religioni - TORINO

 
 
 
Il contenuto del fax 
 
AVVERTENZA: CI SCUSIAMO CON I LETTORI MA GLI ERRORI, LE ESPRESSIONI SGRAMMATICATE E LE INCONGRUENZE NON SONO ATTRIBUIBILI A NOI MA SONO DOVUTE ALLA TRASCRIZIONE FEDELE DEL CONTENUTO DEL FAX COME RISULTA DALLA COPIA DELL'ORIGINALE IN NOSTRO POSSESSO.
 
 
 
CHIESA NAZIONALE DI SCIENTOLOGY D'ITALIA
 
28 Gennaio 1998
 
VIA TORINO, 51 20063 CERNUSCO S/N (Mi) · TELEFONO/FAX (02) 92109628
 
 

OGGETTO: ATTIVITA' ASSOCIATIVA DI DIFFAMAZIONE E ISTIGAZIONE ALL'ODIO E ALLA DISCRIMINAZIONE RELIGIOSA MESSA IN ATTO DALL'ASSOCIAZIONE GRIS E LORO COLLABORATORI. RIF. Legge Mancino-Martelli (25 Giugno 1993n. 205)

 

Da alcuni anni ormai, paludandosi da iniziativa di volontariato socialmente utile, l'associazione GRIS (Gruppo Informazione e Ricerca sulle Sette), sta in realtà conducento un’interminabile e organica campagna di istigazione all'odio e alla discriminazione religiosa.

Tale attività è svolta dai rappresentanti legali e dai collaboratori del GRIS in indirizzo, associati tra di loro, e avvalendosi volta per volta dei media compiacenti o istigando persone intolleranti che non condividono le scelte religiose dei loro congiunti.

Questa organizzazione opera su tutto il territorio nazionale con lo scopo dichiarato di "aiutare le persone che hanno avuto problemi con le sette". Questo è infatti il messaggio registrato che si ascolta digitando il numero telefonico corrispondente all'indirizzo del Presidente nazionale del GRIS Don Minuti.

A nostro avviso questa iniziativa varca i limiti del lecito ed è crimonogena [?] in quanto è volta al solo scopo di "incitare alla discriminazione, all'odio o alla violenza per motivi religiosi" (art. 3 Legge 25 Giugno 1993, n. 205 - Misure urgenti in materia di discriminazione razziale, etnica e religiosa) tramite la diffamazione a mezzo stampa e non è la diffusione con vari mezzi di notizie calunniose e lesive della dignità di chi viene da loro osteggiato.

Infatti, da quando questa campagna è in atto, nostri rappresentati e fedeli sono stati vittime di violenze fisiche, minacce e atti di intolleranza.. Non ultimo un attentato incendiario ad opera di ignoti alla sede milanese della Chiesa di Scientology. L'aggressione e percosse ad alcuni fedeli e volontari sempre di Milano. Atti vandalici all'abitazione privata di un nostro fedele con numerose svastiche dipinte sui muri. Aggressione e violenza ad alcuni volontari padovani che gestivano una bancarella di libri. Atti vandalici alla sede della nostra Missione di Cosenza. Telefonate minatorie in varie sedi italiane.

A questi fatti macroscopici, denunciati all'Autorità Giudiziaria, vanno naturalmente aggiunti i mille disagi sofferti a livello familiare o nell'ambiente lavorativo da chiunque abbia subito i contraccolpi di questa o quella attività attività diffamatoria posta in essere dal GRIS.

Ultima della serie è la trasmissione televisiva che andrà in onda il 29 p.v. sull'emittente Telenova con l'orchestrazione (come’è evidente dall'elenco dei partecipanti) ancora una volta dal GRIS.

Le persone che vengono spacciati per ex-Scientologists e che parteciperanno alla serata del 29 (Giusi de Martin e Duilio Colasante) sono a tutti gli effetti membri del GRIS. La signora Demartin aveva partecipato all'attività della Chiesa di Scientology di Milano ma se ne dissociò liberamente molti anni addietro (1984) per aderire ad un gruppo di persone che alteravano la dottrina di Scientology. Per tale motivo era stata espulsa dalla Chiesa. Solo parecchi anni dopo (1993) la signora De Martin si associò al GRIS e, con uno strano ritardo di quasi 10 anni, cominciò a lamentarsi della Chiesa di Scientology.

[...]

Don Cadei del GRIS di Bergamo si dimostra ancora una volta nascostamente ostile nonostante abbia fatto buon viso alle visite di nostri rappresentanti che auspicavano un dialogo civile. La presenza del suo messaggio su internet che offre aiuto a chi abbia avuto problemi con le "sette", elencando tra queste la Chiesa di Scientology, chiarisce la sua posizione.

Lo stesso discorso vale per il Prof. Giovanni Trapletti e per il Dr. Giuseppe Goggi, apertamente associati al GRIS di Brescia e Bergamo. Il primo, Prof. Trapletti, ha recentemente detto che la Chiesa Cattolica dialoga esclusivamente con religioni già riconosciute, mentre il secondo, Dr. Goggi, ha già preso parte ad una conferenza organizzata da Don Cadei contro la religione di Scientology.

Il Prof. Giovanni Panunzio, che collabora spesso col GRIS ed ha fondato il Telefono Antiplagio a Cagliari, ha più volte aggredito la Chiesa di Scientology con denunce pretestuose all'Autorità Garante Per la Pubblicità. Due vertenze di questo tipo sono ancora in sospeso e in entrambi i casi la natura religiosa di Scientology non era in dubbio. Anzi: al termine della prima causa istigata del prof. Panunzio e tesa a impedire la diffusione di un nostro libro, l'Autorità Garante ha riconosciuto la correttezza del nostro messaggio pubblicitario contestando solo una lieve inesattezza tuttora al vaglio; nella seconda causa si legge un'accettazione implicità della religiosità di Scientology.

Il Prof. Anselmo Zanalda, psichiatra di Torino, dovrà forse dare pareri sulla nostra attività di denuncia degli abusi psichiatrici. Sarà opportuno ricordare però che il professor Zanalda era direttore della clinica Fatebenefrateli di San Maurizio Canavese, (Torino) all'inizio degli anni 90, quando il nostro Comitato dei Cittadini per i Diritti dell'Uomo ha denunciato le responsabilità di quella clinica per la morte di una donna a seguito dei trattamenti psichiatrici colà ricevuti. Stiamo forse assistendo ad una rappresaglia.

Intento degli organizzatori di quest'ultimo episodio persecutorio (la trasmissione di Telenova) era anche la rappresentazione falsata della morte di una fedele Americana, : Lisa Mcpherson. Anche questo indegno tentivo di sfruttare in modo immorale la morte di una povera ragazza per condurre la loro campagna di odio e discriminazione, è basato su informazioni false. La povera Lisa Macpershon morì 3 anni fa per cause naturali. Le indagini delle autorità confermarono questo fatto e si conclusero con l'archiviazione della vicenda già nel 1996. A causa di una campagna stampa diffamatoria voluta da persone intolleranti come gli odierni rappresentanti del GRIS l'indagine è stata riaperta ma non ha condotto a responsabilità della Chiesa di Scientology.

[in realtà sono state intraprese due cause, entrambe in corso. La prima voluta dai congiunti della donna, che dopo il decesso datato Dicembre 1995 hanno atteso un intero anno prima di sporgere denuncia. La seconda, indetta dall'Avvocato dello Stato Bernie McCabe, è cominciata nel Dicembre 1997. Al termine dell'anno in corso - 1998 - si dovrà decidere quali imputazioni penali avanzare nei confronti dell'organizzazione di Hubbard - ndHarry]

Lo scorso 22 Gennaio è andata in onda la prima puntata della trasmissione del sig. Girola "7 volte sette" dedicata alla New Age e lo schema, lo stile e la natura della trasmissione è apparsa manifesta, esattamente come temuto, ma prevedibile. La trasmissione non è volta ad aumentare la comprensione, anche critica, del soggetto, non ha nulla di teologico, ma attraverso una oculata rappresentazione frammentaria di situazioni fuori contesto, contrapposte alla "riflessione semplice", indica inequivocabilmente che nessuna salvezza, ma solo criminalità, vi è "fuori dalla dottrina religiosa" promossa dall’emittente", e la indica con la voce dei persecutori: per dirla con Rabelais "sono eretici, eretici, e come tali bastonabili, batonabilissimi". Così la presenza degli eventuali poveri invitati "eretici", dietro a finta maschera del pluralismo, è in realtà la presenza degli "imputati", anzi, criptocondannati senza processo. Un bel gioco a "carte truccate" che conferma la condanna alla famiglia Calas e il supplizio del povero Jean Calas.

Poi, fra qualche anno, un nuovo grande Papa restauratore, andrà in giro chiedendo scusa delle persecuzioni, mentre l'attuale, dichiara nei Caraibi il diritto alla libertà di religione per tutte le fedi.

Con lo stesso "stile" il signor Girola in collaborazione con i vari rappresentanti del GRIS sta per mandare in onda la puntata relativa a Scientology. Ignorando la copiosissima documentazione offerta a smentita delle falsità che intendono diffondere, persistono nella loro aggressione. Non intendono ragioni e non ci portano alcun rispetto. Forse l'atteggiamento fin qui tollerante che ci ha contraddistinto li ha tratti inganno e ha fatto credere loro che avremmo sopportato ulteriori vessazioni senza reagire. Addirittura il sig. Girola è arrivato al punto di fare le condoglianze alla Signora Tosoni del nostro Ufficio delle Pubbliche Relazioni, forse intendendo con ciò che la sua trasmissione televisiva sarebbe stata il nostro funerale.

Ma non sopporteremo oltre. Negli scorsi anni abbiamo subito anche dei processi penali nati dalle informazioni scorrette diffuse ad arte.

[il processo è tuttora in corso, da ben 11 anni. Scientology è stata condannata per "associazione per delinquere" da due distinte sezioni della Corte d'Appello di Milano, sentenze successivamente annullate dalla Cassazione per "vizi di forma" connessi alla natura religiosa dell'associazione - 1998, ndHarry]

A questo punto si impone una conclusione e una presa di posizione decisa e definitiva almeno da parte di questa Associazione religiosa (che pur rispetta profondamente - è parte del suo Credo - ogni pensiero, ogni fede e ogni libertà .)

Al pari di tutte le altre iniziative di discriminazione del GRIS, il risultato che la trasmissione vuole raggiungere non attiene all'oggetto, ma ai soggetti dai quali è stato studiato e organizzato con coscienza e volontà.

A parte il doppio senso del titolo della trasmissione ("7 volte sette''), che già lo preannuncia, ci sembra indiscutibile che, sotto il diritto d'informare e criticare siano esercitati assai meno nobili intenti, ben poco in linea sia con la Dignitatis humanae che con la Nostra aetate. Documenti che dovrebbero essere particolarmente sentiti e presenti quantomeno dai personaggi fin quì citati e comunque dovrebbero essere presenti al CEI.

Una cosa è la legittima critica - condivisibile o meno - al "relativismo" religioso e una cosa è dare forza e potere a critiche distruttive, intolleranti, basate su generalizzazioni e sulla cattiva o nessuna conoscenza del soggetto, in una civiltà multietnica e democratica sono queste le forme attuali della persecuzione, la stessa che in altri tempi e condizioni, sarebbe senza problemi pronta ad attentare alla vita e ai beni degli "eretici". Ma infine è poi sempre lo stesso volto della persecuzione, che, come la Verità, non ha tempo.

È per queste ragioni che questa Associazione, mentre da incarico ai propri Legali, senza porre altro tempo di mezzo, di predisporre e presentare formale denuncia-querela contro le persone in indirizzo, sia per responsabilità dirette che per omessa vigilanza sui sottoposti, dichiara che le persone che hanno promosso e permesso questa campagna discriminatoria, ivi inclusa la trasmissione televisiva che andrà in onda, sono dei persecutori.

Contestualmente, ai sensi della legge sulla privacy, la scrivente Associazione diffida i responsabili dell'emittente Telenova ad usare in qualsiasi forma e modo le immagini di qualsiasi associato della Chiesa di Scientology.

Nel contempo invita tutti i soci e tutte le associazioni ad interrompere con essi ogni

rapporto e contatto. La dichiarazione e l'invito non sono naturalmente rivolti alla religione, ma alle persone.
 

Con i più distinti saluti.

 
Il Presidente

Fabio Bravi 

 
 
 
 
 
 
Dalla data della trasmissione sono trascorsi oltre 7 mesi (Febbraio-Agosto 1998), e non solo Scientology non ha presentato denunce, ma non si è fatta più sentire.
 
 
 
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