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Scientology: inchiesta su una setta che fa paura

Il 25 maggio 2009 è iniziato in Francia un processo che per la prima volta nel paese vede imputata anche la Chiesa di Scientology, e non solo i suoi singoli dirigenti. In caso di condanna, il movimento rischia lo scioglimento sul territorio francese.
Di François Koch, 13 maggio 2009, L'Express (Parigi).

Traduzione a cura di Simonetta Po, maggio 2009.

 



Intoccabili, i seguaci di Ron Hubbard? Sono ora oggetto di un processo per associazione a delinquere a fini di truffa che minaccia le loro attività in Francia. In contemporanea, una delle loro vittime pubblica una testimonianza schiacciante sulle loro pratiche. Perché, giustizia o no, utilizzano sempre metodi che incutono timore.

A distanza di dieci anni Aude ha ancora paura degli scientologist. L'hanno infastidita troppo. Questa giovanile quarantenne dai dolci occhi nocciola ha accettato di parlarci della sua esperienza dolorosa solo nel bistrot di una remota stazione del metrò della periferia parigina. Nel 1998, quando lavorava in un grande albergo della capitale, compilò un test gratuito della personalità distribuito da un seguace all'uscita della metropolitana. Non sapeva che era una trappola e che il risultato del questionario è invariabilmente negativo. «Il mio compagno mi aveva appena lasciata, ero sola, depressa, vulnerabile. Accettai di iscrivermi a un corso inteso a ridarmi fiducia, del costo di soli 300 franchi».


Venditori dalla lingua sciolta

La preda viene istruita, coccolata, presa per mano da venditori dalla lingua sciolta con promesse di felicità perfetta. «Finivo sempre per firmare un assegno, giusto per togliermeli di torno. Diedi fondo ai risparmi per comprarmi una casa, chiesi un prestito bancario e finii per lasciare l'appartamento e andare a co-abitare con un altro seguace. Ma non ho mai visto nulla di religioso in Scientology». Dopo un "Rundown di Purificazione" durato venti giorni, con overdose di vitamine e di sauna, Aude spenderà in totale 140.000 franchi (21.300 euro). Una volta rovinata capirà, grazie alla sua famiglia - piuttosto velocemente ma troppo tardi - di essere rimasta vittima di una setta.

Aude è una delle parti civili di un grosso processo che prenderà il via il 25 maggio [2009] al Tribunale di Parigi, con almeno 11 giorni previsti di udienze.

«E' la prima volta che Scientology viene rinviata a giudizio in qualità di persona giuridica per associazione a delinquere a fini di truffa» si rallegra deliziato il magistrato ed ex deputato (UMP) Georges Fenech, presidente della Missione Interministeriale di Vigilanza e Lotta contro le Derive Settarie (Miviludes) «e come tale potrebbe essere condannata». Questo procedimento è di importanza vitale», riconosce Patrick Maisonnneuve, avvocato di Scientology. «In caso di sentenza avversa al nostro cliente, gli scientologist non potranno più esercitare in Francia».

E' l'allarme più rosso mai visto da questo movimento settario creato cinquantacinque anni fa negli Stati Uniti dallo scrittore di fantascienza Lafayette Ron Hubbard, il guru deceduto nel 1986. Per non parlare del fatto che quest'anno Scientology dovrà affrontare lo stesso tipo di processo per "truffa e associazione per delinquere" anche in Belgio. La setta internazionale e immensamente ricca si prepara a raccogliere questa difficile sfida.

Per malaugurata coincidenza, qualche giorno prima dell'avvio del processo l'ex seguace Alain Stoffen firma una eccezionale testimonianza sul suo calvario, durato quindici anni. Il suo Voyage au coeur de la Scientologie (Edizioni Privé), di cui L'Express pubblica alcuni sconvolgenti estratti, rivela una impresa inedita: per qualche ora il pianista belga riuscì a entrare in possesso dei suoi "folder di etica", strettamente confidenziali. Documenti davvero schiaccianti.


Notte di disgusto

«Quando li ho letti ho vomitato per metà della notte, piegato in due dal dolore, tremante e coperto di sudore» spiega Alain Stoffen. Perché tanta nausea? Perché si era reso brutalmente conto che l'organizzazione - in cui credeva sinceramente e di cui adulava le star come il pianista Chick Corea e il trombettista Mark Isham, due jazzisti - non aveva mai smesso di manipolarlo, senza il minimo scrupolo, per spillargli tutti i soldi che aveva, e anche di più. Ma, ancora più nauseante, aveva scoperto molti rapporti interni di delazione tra cui quelli di sua moglie - anch'essa scientologist - che dimostravano che gli incaricati della setta avevano violato allegramente l'intimità della coppia. Qualche apprendista guru si vantava addirittura di aver provocato la separazione dei due, scegliendo tutte le modalità più adeguate. Alla fine di quella notte di disgusto Alain Stoffen fotocopiò le 120 pagine di quel diabolico dossier. Nove mesi più tardi, nel 2002, intentò causa per "ricatto, truffa ed estorsione in banda organizzata, esercizio abusivo della professione medica e della farmacia" assistito da Olivier Morice, un avvocato esperto di sette. L'inchiesta è ancora nelle mani del giudice Jean-Cristophe Hullin, che ha firmato un rinvio a giudizio per associazione a delinquere a fine di truffa. Ma è anche lo stesso giudice che firmò il non luogo a procedere per un altro caso parigino relativo alla setta, chiuso definitivamente il marzo scorso dopo oltre vent'anni di procedimenti - un record! - e dopo la misteriosa scomparsa di parte dei documenti.


C'è un prima e un dopo Lione

Il gioco al gatto e topo tra la giustizia francese e Scientology è in corso da decenni. Nel 1978 il tribunale parigino condannò in contumacia a quattro anni di reclusione il guru Ron Hubbard per azioni fraudolente. Ma la saga giudiziaria iniziò per davvero tra il 1988 e il 1996 a Lione.

«C'è stato un prima e un dopo il processo di Lione», commenta Georges Fenech che fu giudice istruttore del caso. Un punto di svolta. Nel 1988 Patrick Vic si suicidò lanciandosi da una finestra del dodicesimo piano. Stava affogando nei debiti contratti per seguire Scientology.

Diciotto anni dopo Gloria Lopez si ritrovò in una condizione simile dopo aver devoluto 200.000 euro alla setta. Si uccise lanciandosi sotto un treno a Colombes (nei pressi di Parigi). I figli iniziarono un caso giudiziario.

C'è un prima e un dopo Lione. Alla fine degli anni '80, consapevole della posta in gioco, Scientology esercitò una pressione fortissima sul giudice Fenech, fino quasi all'intimidazione. «Sono stato seguito da un investigatore privato» racconta il magistrato, che non tornava mai a casa seguendo lo stesso percorso.

Secondo Serge Faubert, autore di Une secte au coeur de la République (Calmann-Lévy), il detective privato era un ex capo del DST [contro spionaggio] che prima di essere pagato dall'organizzazione di Ron Hubbard aveva lavorato nell'unità presidenziale. Due anni più tardi pratiche simili furono osservate in un altro caso di truffa.

«Il consulente e i querelanti ricevettero minacce ricattatorie, e vennero diffusi dossier sui giudici» accusa il pubblico ministero di Marsiglia puntando esplicitamente il dito contro i seguaci di "Ron". Diversi di loro hanno ammesso di aver cercato di "compromettere la reputazione" del consulente, lo psichiatra Jean-Marie Abgrall.

C'è un prima e un dopo Lione. Anche questa causa ha rischiato di perdersi nei meandri del tribunale. Alla fine dell'indagine di Fenech, Scientology come al solito propose alle sue vittime somme di denaro in cambio del ritiro delle denuncie: dei 32 querelanti originali, solo in dieci hanno resistito. Due anni dopo si rese necessaria un'ingiunzione scritta nel Ministro della Giustizia in persona, Jacques Toubon, affinché la procura fissasse la data dell'udienza.

«Se fossimo condannati per truffa sarebbe molto difficile riprenderci» confida all'Express Danièle Gounord, la portavoce di Scientology, che fa affidamento su quattro principi del Foro di Parigi. A peso d'oro, ma non ha importanza. Il fondatore della sede di Lione fu condannato per truffa, sia in primo grado che in appello. Sentenza finale: tre anni con la condizionale e 500.000 franchi di ammenda. Anche la corte di Marsiglia ha condannato il fondatore del centro cittadino per truffa: due anni di detenzione, 18 mesi con la condizionale e 100.000 franchi di ammenda. Non è stato presentato appello.


Elettrometri, vitamine e auditing

C'è stato un prima e dopo Lione... ma Scientology si è ripresa molto bene. Nel 1997 la setta osò cantare vittoria perché una corte di appello scrisse che «La Chiesa di Scientology può rivendicare il titolo di religione». Danièle Gounord, da 20 anni infaticabile portavoce dei seguaci di "Ron" per la regione di Parigi, continua anche a sostenere che «la corte di appello di Lione sentenziò che la Chiesa di Scientology adempie ai criteri previsti per una religione». Ma Georges Fenech precisa: «Quell'infelice frase della corte d'appello è stata annullata dalla Corte di Cassazione». Rispettosa applicazione della legge del 1905 sulla separazione tra Stato e chiesa: «La Repubblica non riconosce alcuna religione».

C'è un prima e un dopo Lione. Ma il nuovo caso giudiziario dimostra che i seguaci di "Ron" hanno cambiato tutto fuorché i loro metodi. C'è questo famoso "elettrometro", venduto ai seguaci a 5000 euro anche se non ne vale più di 750. «Sembra chiaro che l'apparecchio non è altro che un'esca intesa a dare apparenza scientifica a un'operazione che non lo è» si legge nelle 70 pagine del rinvio a giudizio firmato da Jean-Crhristophe Hullin l'8 settembre 2008. L'apparecchio misura soltanto la resistenza elettrica delle mani e i movimenti della lancetta dipendono unicamente dalla pressione delle dita sui cilindri metallici, e dall'umidità corporea. Ci sono le vitamine che, in megadosi, precipitano il seguace in «uno stato di estremo affaticamento» che provoca una «progressiva de-socializzazione». E non c'è nulla di nuovo nemmeno nel famoso "auditing", una tecnica di regressione mentale verso il passato. Lo psichiatra Jean-Marie Abgrall lo ha definito «un vero strumento di dominazione che nel migliore dei casi può istillare disordini emozionali e crisi emotive, e nel peggiore disordini allucinatori e deliri che potrebbero condurre alla morte». Un'analisi che si attaglia al racconto di Alain Stoffen. Ed è indubbiamente questo il motivo per cui la procura desidera averlo come testimone al processo che si aprirà a breve.


Tom Cruise, sect-symbol

Le autorità pubbliche francesi sembrano indifese nel fronteggiare questa SpA della truffa, apparentemente invincibile e insensibile alle decisioni legali. Essa sostiene di avere 12 milioni di seguaci nel mondo, esattamente come vent'anni fa. Tra cui i seguaci francesi, meno di 5000. Le sue entrate annuali sono stimate in un miliardo di dollari, di cui circa 10 milioni di euro in Francia.

All'elezione di Nicolas Sarkozy i discepoli di "Ron" brindarono con bottiglie di champagne. Nel 2004 Tom Cruise, il suo miglior ambasciatore, riuscì a incontrarlo a Bercy quando [Sarkò] era ministro dell'Economia e delle Finanze. Il sect symbol ha assicurato che i due parlarono di Scientology. E disse di aver ritenuto che l'incontro fosse stato un riconoscimento di cui era molto orgoglioso.

«La Francia sta andando nella direzione giusta, la nostra immagine non è più così negativa com'era in passato» si rallegrava Danièle Gounord un anno fa. Perché? Perché il capo gabinetto di Sarkozy, Emmanuelle Mignon, aveva appena dubitato pubblicamente dei «fastidi all'ordine pubblico» e del «abuso di debolezza» di cui Scientology è accusata. «Un'ignoranza totale sull'argomento», aveva tuonato il deputato Alain Gest (della maggioranza).

Un tale scandalo che Nicolas Sarkozy e François Fillon [primo ministro] dovettero gettare acqua sul fuoco. Quando lo scorso settembre hanno nominato Georges Fenech a capo della Miviludes volevano forse dimostrare che le autorità pubbliche non avevano allentato la vigilanza sulle derive settarie? Senza attendere risposta è partito l'attacco di Scientology contro la sua bestia nera, che ha definito «isterico» in merito alle «minoranze spirituali». Salvo che, a tutt'oggi, lo Stato sembra impotente nel fronteggiare un culto molto più solido di quanto i suoi avversari ritenessero vent'anni fa. A causa dei suoi metodi di manipolazione mentale ben rodati, si hanno sempre nuove vittime della truffa. E' necessario intensificare la prevenzione, o ricorrere a una semplice e pura proibizione? Qualsiasi sia l'esito nel nuovo caso giudiziario, le autorità pubbliche devono assumersi le proprie responsabilità se vogliono che Scientology cessi di prevalere in Francia.


Box

Principi del Foro rappresentano la setta

Il caso di omicidio colposo di Lione costituì il primo grosso campanello d'allarme in Francia. Perciò la setta si affidò a tre principi del Foro parigino: Olivier Metzner, Patrick Maisonneuve e Jean-Yves Le Borgne. Per l'appello un'altra celebrità: il presidente dell'Ordine Jean-Rene Farthouat. Nel 2009 Scientology chiama di nuovo M. Maisonneuve (si veda sotto). A 54 anni, e con quasi 30 anni di pratica alle spalle, questo fine penalista è stato definito "l'avvocato del Partito Socialista", perché ha difeso figure socialiste come Pierre Bérégovoy, Edmond Herve, Henri Emmanuelli e Gilles Ménage.


Patrick Maisonneuve: "sbandate individuali

«Scientology è un cliente come un altro». L'avvocato Patrick Maisonneuve è però ben conscio che difendere una setta è rischioso per l'immagine. Presupponendo l'accusa di mercenario, così come fece tredici anni fa si prepara a recitare il suo ruolo di penalista in favore dei seguaci di "Ron": «Gli elementi costituitivi della truffa non vengono addebitati alla persona giuridica: le sbandate individuali non giustificherebbero la sua condanna. La scoperta di un prete pedofilo non deve gettare discredito su tutta la Chiesa Cattolica. Aspetterò fino a che non si dimostrerà che Scientology è una banda di truffatori, con piena intenzione ad esserlo».

La difesa dovrebbe portare quaranta seguaci pronti a testimoniare la loro piena soddisfazione nei servizi di Scientology. «E' una religione? Questo dibattito tra Scientology e i suoi avversari non mi appartiene». Mostrando indipendenza nei confronti del suo sulfureo cliente, Maisonneuve approva la decisione della Corte di Cassazione che nel 1999 sancì che la giurisdizione repubblicana non deve rispondere a questa domanda.


Incastrati 20 deputati

Dal sito della "Citizens commission for human rights" (CCHR) [Comitato dei Cittadini per i Diritti Umani, CCDU in Italia] è facile apprendere che l'ente fu fondato negli Stati Uniti nel 1969 da Scientology per combattere gli abusi psichiatrici. Eppure, tra l'agosto 2008 e il marzo 2009 ben 20 deputati (di cui 10 della maggioranza) si sono fatti incastrare dal CCDH [CCDU] e hanno presentato interpellanze contro la "ospedalizzazione forzata".




Un ex adepto testimonia
L'Express, 13 maggio 2009

E' disponibile un glossario per i termini gergali utilizzati


Per quindici anni il pianista belga Alain Stoffen ha vissuto sotto l'influenza della setta. Nel suo Voyage au coeur de la Scientologie [Ed. Privé] racconta la setta che ha manipolato, rovinato e distrutto la sua famiglia. Estratti in esclusiva.

I soldi cominciano a mancare
[Aprile 1986. Alain Stoffen arriva al centro Scientology di Copenhagen che può consegnare lo "stato di Clear", per cui ha già speso 45.511,29 franchi].

«Stringi le lattine».

Oliver, il mio auditor, mi ha appena messo in mano due elettrodi, piccoli cilindri metallici collegati all'elettrometro [...] Aspetta che eserciti una leggera pressione progressiva sugli elettrodi, che poi devo velocemente allentare. E' necessario calibrare la sensibilità, mi spiega. Ci provo, ma la mia "stretta delle lattine" non va bene. [...] Ho le mani troppo secche, mi dice, per stabilire un buon contatto elettrico. Mi porge una crema idratante. Il tentativo successivo ottiene lo scopo [...] Ho l'impressione di trovarmi di fronte a qualcuno a cui posso confidare in tutta fiducia i miei segreti, scambio prezioso e complice che fino a quel momento mi è mancato. Non sono consapevole che questo atteggiamento cordiale non è altro che il risultato di un vero programma di addestramento, o addirittura di un condizionamento spinto al limite [...]

I soldi cominciano a scarseggiare. Le mie ore di credito sono finite. Per terminare il programma mi è stato richiesto di acquistare un supplemento di ore. Il supervisore del caso è stato chiaro: il risultato è molto vicino. Nel mio stato attuale è inconcepibile non continuare l'auditing. Immaginate per un solo momento che io collassi e me ne torni a Parigi, un "comitato di accoglienza" mi attenderebbe sulla pista di atterraggio per rimettermi a forza sul prossimo volo per Copenhagen. Per loro, non farlo significherebbe scaricarmi, tradire il loro mandato. Perciò pago 6.494,97 franchi per qualche ora extra [...].


Minacciato da un "cane da guardia"
[a seguito del fallimento del primo soggiorno, nel novembre 1996 gli scientologist convincono Stoffen a tornare a Copenhagen con la promessa che non dovrà pagare nulla].

Sono felice di ritrovare Oliver, il mio auditor.

«Non preoccuparti», mi dice in tono rassicurante, «qualsiasi cosa succeda, ti porterò fuori di lì».

Rimettermi in carreggiata nel modo inteso dal supervisore del caso non gli basta: per lui è indubbio che non me ne andrò di nuovo senza la "cognition" di "Clear", che per lui è evidente [...] Nel giro di qualche ora rinasco dalle mie ceneri. Mi sento di nuovo libero. Sento già dentro di me la promessa dello "stato di Clear", una nuova prospettiva di vita che durerà per sempre [...]. Faccio diverse sedute ma, contrariamente a ogni aspettativa, piuttosto che confermare questo nuovo stato di benessere che mi sento dentro mi fanno di nuovo vacillare... non volendo rivivere l'incubo del mio primo soggiorno chiedo di fermarci. Ma loro non sono di quel parere: proprio come la volta precedente vogliono riavviare quell'enorme rullo compressore che mi aveva fatto a pezzi [...]. Il giorno seguente vengo convocato dall'incaricato.

«Tu devi trrrovarre la solucione per pagarre», mi dice in francese dal forte accento spagnolo.

Deve esserci senz'altro un malinteso, che cerco di spiegargli [...] Vengo immediatamente portato al cospetto del MAA [master at arms - ufficiale di etica Sea Org]. Una volta nel suo ufficio, particolarmente irritato, gli spiego che dal mio incontro con Chantal a Parigi e dal mio arrivo lì una settimana prima mi è stato detto tutto e il contrario di tutto, e che è giunto il momento di mettersi d'accordo [...].

«In effetti ti abbiamo aperto un conto che, ti confermo, è una cosa del tutto eccezionale e valida solo per alcune ore. Ma ormai hai ecceduto di oltre venti ore» [...].

«E quanto sarebbe?»

«113.000 franchi».

«Come? Mi stai prendendo in giro?»

Faccio due conti: significa 5.600 franchi all'ora, quasi il triplo della tariffa normale! [...]

«Ma io questi soldi non li ho!»

«Devi discuterne con Britta, ti sta aspettando», mi dice prima di congedarmi.

Britta non è la sola che mi sta aspettando. Al suo fianco c'è un uomo che non conosco. Ha la testa da bulldog, è imponente, tutto muscoli. Indossa un giubbotto nero, mastica gomma e sembra nervoso. Mi dice di appartenere al Watchdog Committee. Come capirò più tardi, è uno degli scagnozzi della dirigenza mondiale. "Watchdog" significa letteralmente "cane da guardia". Improvvisamente mi mostra le zanne. Comincia a urlare:

«Sai qual è la nostra missione? Siamo qui per chiarire il pianeta!» E' rosso di rabbia.

«Siamo qui per togliere l'umanità dal fango!... e tu ci devi dei soldi... molti soldi».

Vorrei spiegargli che c'è un enorme malinteso, ma le parole non mi escono di bocca, sono paralizzato.

«Ho come l'impressione che non valuti la portata delle tue azioni!... Questo è tradimento!» [...]

Non sono pronto ad affrontare una tale quantità di violenza, e scoppio a piangere.

«Non mi interessa sapere come ci riuscirai. Chiama tutti quelli che conosci, in Francia, in Belgio. Non mi importa, voglio quei fottuti soldi adesso!».

Mi dà mezz'ora, non un minuto di più, per mettere assieme la cifra [...]. Ma non ce la faccio, neppure con tutta la buona volontà [...] mi sento sull'orlo del baratro: temo che il gruppo mi ritirerà il suo aiuto e appoggio, chiudendomi le porte che mi avrebbero permesso di raggiungere il promesso "stato di Clear". Essere esclusi è una punizione estrema, temuta da tutti.

Vengo di nuovo convocato dal MAA, sono costretto a fare un profondo esame di coscienza, a pentirmi. Questa volta, a pezzi, mi sottopongo a quella confessione scritta che alcuni mesi prima avevo rifiutato di fare [...]. Tutto ciò che ho fatto e che non avrei dovuto fare, tutto ciò che non ho fatto e che avrei dovuto fare... le minime devianze di una vita intera, nulla sfuggirà alla "verifica all'elettrometro" che ratificherà la mia confessione scritta. E' solo dopo aver firmato un impegno a saldare il mio debito che ottengo dal "capitano", il Numero Uno del centro, l'autorizzazione ad andarmene.


Il certificato di Homo Novis
[Nel marzo del 1994 Stoffen accetta un terzo soggiorno a Copenhagen]

Il supervisore del caso aveva programmato una prima azione intesa "ripulire i turbamenti", basata sulle stesse tecniche a cui mi ero sottoposto durante le lunghe ore del mio primo soggiorno, e che per me si erano risolte in una vera tortura [...] Una volta ancora mi sentivo alla mercé dell'auditor e di quell'apparecchio ... ma ero comunque pronto a stare al gioco, «auditor diverso, risultato diverso» mi dissi, non senza un certo scetticismo [...]. Il giorno seguente, dopo la terza seduta, comincio ad arrabbiarmi. Mi arrendo all'evidenza: non solo ancora una volta l'auditing non porta a nulla, ma mi turba in modo molto serio. Sento la rabbia che mi monta dentro [...] Qualcuno mi dice che verrò audito da un "Classe IX", cioè un auditor che ha raggiunto un altissimo livello di addestramento e abilità per la consegna di auditing di alto livello. Una volta preso posto nella stanza, faccia a faccia, l'elettrometro tra di noi, apre il mio folder e, fissandomi, mi dice in tono solenne: «Il supervisore del caso mi dice di farti sapere che abbiamo tutte le prove che sei Clear».

Resto in silenzio, stupefatto... l'emozione mi travolge. Ormai da tempo avevo perso ogni speranza di sentir pronunciare quelle parole. Il gruppo mi concede il suo riconoscimento definitivo: lo stato di Clear [...]. Ora che la notizia è ufficiale, sono diventato un homo novis, un "uomo nuovo". Entro nel circolo dei privilegiati, i Clear, e riceverò quindi ufficialmente l'immenso onore di un invito a iniziare il "lungo viaggio" [...] i livelli OT [thetan operante].

Oltre lo stato di Clear mi restano da raggiungere altri otto livelli: da OT 1 a OT8. Il loro contenuto è strettamente confidenziale, chi ci è passato ha mantenuto il segreto.


Pagare o essere espulso
[Nel 1996 Alain Stoffen scrive al Capo Internazionale della Giustizia per contestare il suo debito di 46.000 franchi ma, l'anno successivo, riceve una risposta inattesa].

«Vuole dichiararti "PTS di tipo D"».

«Hei, aspetta un momento. Non stai parlando seriamente, vero?» ma temo lo stia facendo.

Cerco di discutere, di spiegare ma lei mi dice che la procedura è iniziata, impossibile tornare indietro. La decisione proviene dall'alto. La sentenza è stata emessa, irrevocabile, senza appello [...] perciò non ho più diritto a metter piede in uno qualsiasi dei centri di Scientology. In una frazione di secondo vedo la mia vita andare a pezzi. "Dall'alto" mi hanno dichiarato eretico da scomunicare, un piantagrane da espellere. Uno scagnozzo del Male [...] Resto inchiodato in quel piccolo ufficio nel seminterrato del Celebrity Center, davanti agli occhi quel documento che mi dichiara "PTS di Tipo D", vale a dire la fine del mio matrimonio - che non sono certo disposto a sacrificare per nulla al mondo sul "altare di Scientology".

«Questo è un ordine scritto di etica e se non cambi idea verrà pubblicato».

E' scritto nero su bianco! La bomba dev'essere disinnescata. Però non ho i 47.000 franchi che "dall'alto" mi chiedono. Mi si chiede di fare un "gesto", un "segno di buona volontà".

«E a quanto ammonta questo "gesto"?»

«Dipende da te...».

Firmo un assegno per 10.000 franchi, sentenza sospesa, non sarò dichiarato PTS di Tipo D. Ma non è che sia uscito dal guado, il debito persiste [...] Non posso certo immaginare che la mia interlocutrice e Isabelle stanno in realtà giocando un gioco elaborato "dall'alto". Quel documento segreto è contrassegnato come "Quanto segue è il programma per maneggiare Alain Stoffen".


Matrimonio sorvegliato
[nel 1998 Alain e Camille, sua moglie e seguace della setta, mettono al mondo Sébastien ma già l'anno seguente il matrimonio è alle battute finali].

In Scientology non c'è nulla di privato. Il più piccolo dei problemi, il più intimo dei problemi deve essere riferito e sottoposto ai vari incaricati coinvolti, al supervisore del caso, all'ufficiale di etica... Il mio matrimonio è a pezzi, devo perciò vedermi con il "cappellano", una specie di mediatore che, nelle sue stesse parole, ha tutti gli strumenti necessari per porre termine ai conflitti [...]. Qualche giorno prima aveva avuto un lunghissimo colloquio con Camille, che l'aveva richiesto. In effetti, mi confida, lei non va per niente bene... per niente bene [...]

«Ha bisogno di aiuto, il tuo aiuto. Devi prenderti responsabilità di questa cosa e del tuo matrimonio» mi dice [...]

Nelle settimane successive, a casa, la tensione si fa insopportabile. La più piccola cosa - uno sguardo storto, una battuta di troppo - e iniziano rimproveri e insulti. Ma, secondo i "preziosi" consigli del cappellano, devo sopportare e restare impassibile. Cerco di concentrarmi sul mio ruolo di padre. Il volto di Sébastien è così adorabile e innocente, il suo sorriso e i suoi occhi allegri sono così pieni di fiducia che trovo in essi un immenso conforto. Al Celebrity Center qualcuno aveva deciso che servivano diverse persone per convincermi a comprare le ore di auditing necessarie per prendere in carico Camille. Il compito non è difficile perché già sanno che sono pronto ad aiutare Camille e a salvare il mio matrimonio.

In mancanza di altre soluzioni, e sopraffatto dall'insistenza, pago quanto richiesto: 13.000 franchi esatti [...] Ma invece che appianare i nostri dissidi, li amplificano dettandomi l'ordine delle mie priorità. Secondo Camille, se stavamo attraversando difficoltà economiche era solo colpa mia [...] Improvvisamente e in tutto segreto, il 30 ottobre 1999 Camille scrive un "rapporto per conoscenza" e lo invia al'ufficiale di etica del Celebrity Center. Il rapporto cita tutte le azioni da lei intraprese per sottomettermi alla sua dittatura economica, secondo le regole di Scientology. Non potevo nemmeno immaginare che Scientology fosse così pesantemente coinvolta nell'intimità del nostro matrimonio. Nulla può sfuggire al loro scrutinio, non i sentimenti, non le finanze... Venerdì 3 novembre 1999 veniamo convocati in org.

A casa Camille mi evita, mi ignora, non mi parla da giorni. In quell'ufficietto nel seminterrato del Celebrity Center il disagio è palpabile, seduti fianco a fianco quasi ci tocchiamo, di fronte al cappellano [...] Le modalità della separazione sono definite nel minimo dettaglio: "separazione di corpi e di beni", "vendere la Rover" (28.000 franchi), "Alain tiene la 205", "Alain trova 1 appartamento", "Alain viene la mattina per prendersi cura di Sébastien", "Sébastien può dormire nell'appartamento di Alain", "la vendita della Rover paga le tasse", "Alain il dieci del mese versa 300 franchi a Camille per Sébastien", Quel documento regola e organizza nel dettaglio anche la vita di Sébastien [...].

Dal suo arrivo in Scientology sei anni prima, Camille ha fatto molti servizi, corsi e auditing, dando perciò parecchio denaro all'organizzazione. Non possono dire lo stesso di me: sono piantato sul Ponte a causa del mio debito. Anche se nel corso degli anni hanno utilizzato la mia immagine per promuovere Scientology, hanno fatto una scelta tra me e Camille: nel nostro caso la più devota dei due è lei [...]

Visto che ancora non me ne sono andato, Camille alza il tiro. Scrive un "rapporto per conoscenza" ma questa volta, invece che inviarlo al cappellano, decide di bypassare la gerarchia locale e lo indirizza direttamente all'organizzazione mondiale, al Numero Uno, al Direttore Esecutivo Internazionale (ED Int) che ha ufficio a Los Angeles. Ne invia una copia anche a OSA. Ufficialmente, l'Ufficio degli Affari Speciali è il dipartimento legale. In realtà, dietro tale denominazione di nasconde - e io come molti scientologist non lo sapevo - una vera agenzia di spionaggio e di "giochi sporchi", che agisce costantemente nell'ombra. Un apparato segreto il cui scopo è sbarazzarsi di qualsiasi opposizione e distruggere tutti i nemici [...]

Sabato 12 febbraio 2000 Camille noleggiò un furgone e, con l'aiuto dei suoi amici, se ne andò con parte dei mobili. La sera mi ritrovai solo un appartamento spoglio. La stanza del bambino vuota ... Sébastien sparito.




Scientology: sotto processo in Francia, siamo perseguitati
La Repubblica 24 ore, 26 maggio 2009

Scientology rischia lo scioglimento in Francia: sei esponenti della Chiesa, tra cui il direttore generale, Alain Rosenberg, sono sotto processo a Parigi con l'accusa di truffa, associazione a delinquere e uso illecito della farmacopea, il codice per il controllo della qualità dei farmaci. Coinvolte anche l'Associazione spirituale di Scientology - il 'Celebrity Centre" che ha il quartier generale in Francia - e la libreria della Chiesa che potrebbero essere chiuse.

Il portavoce di Scientology in Francia ha respinto le accuse e ha denunciato la persecuzione contro una chiesa legittima. «E' un processo per eresia», ha lamentato Daniele Gounord, secondo cui Scientology e' «perseguitata» nei tribunali francesi perché sostiene idee nuove.

In Francia, l'organizzazione fondata da Ron Hubbard e dalla moglie nel 1954, conta 45mila membri (più di 12 milioni nel mondo). «In Francia si sta assistendo a un vero linciaggio mediatico di Scientology», si legge in una nota della Chiesa che se la prende in particolare con il piano «per la lotta ai gruppi religiosi invisi» del Miviludes, un'agenzia del governo francese, che se adottato, lederebbe a a suo avviso «i più fondamentali diritti quali: la libertà di credo, di associazione, il diritto ad un giusto processo, l'uguaglianza di fronte alla legge ed il rispetto della presunzione di innocenza». «Il carattere religioso di Scientology è stato riconosciuto da centinaia di sentenze, da esperti di religione in tutto il mondo e la natura religiosa della Chiesa di Scientology è stata formalmente riconosciuta da 28 governi democratici», sottolinea Scientology.

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E' la seconda volta in sei anni che Scientology, di cui fanno parte celebrità del calibro di Tom Cruise e John Travolta, si trova sul banco degli imputati in Francia dove c'è una legislazione molto meno tollerante che negli Stati Uniti; ma stavolta se giudicata colpevole potrebbe essere messa al bando, oltre a essere obbligata a pagare una multa fino a 5 milioni di euro. Il processo prende le mosse dalle denunce presentate da due donne, nel dicembre 1998 e nel luglio 1999: una sostiene di di aver speso l'equivalente di oltre 20.000 euro per corsi e prodotti che la Chiesa offre ai suoi aderenti, tra cui anche un "elettrometro" per misurare l'energia mentale. La donna sostiene di essere stata "adescata" per le vie di Parigi da un adepto di Scientology che le offrì gratuitamente un test della personalità, in un momento in cui si sentiva psicologicamente fragile: quando le fu detto che i test erano scarsi, la donna fu indotta ad acquistare i prodotti del gruppo, come corsi di comportamento e vitamine, che l'hanno portata al tracollo finanziario.

L'altra querelante sostiene invece di essere stata costretta dal suo datore di lavoro, adepto di Scientology, a iscriversi a una serie di corsi; e che quando lei oppose resistenza, fu licenziata.

 
 
 
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