In ottemperanza al provvedimento 08/05/2014 Garante per la protezione dei dati personali, si avvisa il lettore che questo sito potrebbe utilizzare cookie per fornire servizi e per effettuare analisi statistiche anonime. Proseguendo con la navigazione si accetta l'uso dei cookie.
Rapporto 1999 del Consiglio d'Europa in materia di sette

Il parere del Comitato per gli Affari sociali, Salute e Famiglia.

Relatore: Sig. Gyula Hegyi, Ungheria, Gruppo Socialista. Parere approvato dal Comitato il 14 Aprile 1999. Il testo in lingua originale è accessibile presso: http://stars.coe.fr/index_e.htm.

Vedi l'indice di riferimento, che contiene una traduzione del Rapporto.

Traduzione in italiano e trasposizione in formato HTML: Copyright © 1999 Martini & Harry, Allarme Scientology, 26 Giugno 1999. Liberamente distribuibile - con una nota restrittiva per il CESNUR. [*]

 
 
 
 
 
 
Introduzione

All'approssimarsi del nuovo millennio appaiono nuove sette e falsi maestri religiosi che fanno affari predicando la Fine del Mondo. Non c'è nulla di nuovo in questo fenomeno, la stessa cosa è già accaduta molte volte nella storia dell'umanità. Falsi maestri, sette pericolose e gruppi "religiosi" dalla mentalità ristretta hanno sempre cercato di falsare il senso naturale della gente verso i valori spirituali. I media moderni, le nuove tecnologie di comunicazione, ma anche il disadattamento sociale, la disoccupazione e la crisi permanente della struttura familiare e dei valori morali, le rendono oggigiorno pericolose.

Il presente parere cerca di evitare ogni tipo di considerazione ideologica e ogni discussione o supposizione di natura religiosa, teologica o spirituale. In relazione a questi aspetti si può fare riferimento all'eccellente rapporto su Religione e Democrazia del Sig. de Puig (Doc. 8270), e alla Raccomandazione 1396 adottata dall'Assemblea Parlamentare lo scorso gennaio.

Il suddetto rapporto fornisce un quadro veramente dettagliato del ruolo della religione nel mondo moderno. Come questo rapporto sottolinea in modo molto corretto, nessuna delle religioni principali patrocina idee o principi pericolosi, tuttavia esiste sempre un pericolo proveniente da attività estremistiche di alcuni gruppi fondamentalisti all'interno o all'esterno di quelle religioni.

Le stesse osservazioni possono essere fatte per comunità religiose più piccole. Per lo più si tratta di gruppi innocui, anche se le loro attività e insegnamenti possono apparire alieni sia agli atei che ai credenti delle religioni tradizionali.

Ciononostante alcuni di essi possono essere veramente pericolosi per la società, specialmente per bambini, famiglie disgregate e vittime del disadattamento sociale. Se questi gruppi commettono reati, non esiste ragione alcuna per proteggerli in nome della "libertà religiosa".

Fornire e scambiare informazioni sull'esistenza di questi gruppi e sulle loro attività è indubbiamente molto utile e può prevenire a molti singoli e famiglie dolori e amarezze. Misure in questo senso dovrebbero pertanto essere incoraggiate dal Consiglio d'Europa.

Fornire e trasmettere informazioni complete e rilevanti sulle attività delle sette pericolose può prevenire molti fastidi. Diverse sette pericolose cercano di comportarsi come gruppi assolutamente nuovi o ricreati di recente. Rivelare alcuni fatti, e fare paralleli con attività similari che nel passato hanno condotto a tragedie, può far cambiare idea alle potenziali vittime. Se una donna apprende che il suo affascinante compagno ha già fatto promesse di matrimonio a un centinaio d'altre donne, portando via loro i soldi invece di sposarle, in molti casi (non sempre) sarà pronta a cambiare idea. La stessa osservazione può essere fatta in relazione alle sette.

 
 
 
Una minaccia alla coesione sociale

È risaputo che le sette pericolose generalmente reclutano le loro vittime fra le persone prive di mezzi, ammalate, sole, vulnerabili o socialmente disadattate. Esistono eccezioni quando persone delle classi superiori vengono vittimizzate da quelle sette, ma anche in questi casi esistono chiari segnali di mancanza di contatti umani o relazioni sociali normali.

Una buona rete sociale che si prenda cura non solo dei bisogni materiali fondamentali ma anche delle aspettative sociali e psicologiche della gente è decisiva per prevenire i fastidi conseguenti al proselitismo delle sette.

Gli assistenti sociali dovrebbero ricevere una adeguata preparazione professionale per individuare e comprendere i pericoli di certe sette e l'influenza sui loro "protetti" nella fase iniziale dell'indottrinamento.

Attenzione sociale dovrebbe anche significare - senza interferire con il dibattito religioso - la protezione contro i pericoli e il processo degradante dell'indottrinamento.

Nel caso di indottrinamento degli adulti, siano essi o no malati, anziani, soli, l'accento dovrebbe essere posto sulla prevenzione e sull'informazione.

Se vengono commessi reati, le autorità non dovrebbero esitare ad agire prontamente senza considerare le argomentazioni "religiose" proposti dalla maggioranza di guru di sette. [***]

Se il processo degradante dell'indottrinamento non raggiunge livelli di criminalità, informazione adeguata, attenzione sociale e appropriato supporto possono essere di aiuto alle vittime adulte.

In questo campo esiste l'importante ruolo delle Associazioni Non-Governative [ONG]. Come nel caso dei tossicodipendenti o degli alcolisti, le passate esperienze e il sostegno delle ex-vittime possono essere di aiuto estremo per curare le nuove vittime di quelle sette.

 
 
 
Una minaccia per bambini e famiglie

Il Comitato per gli Affari Sociali, della Salute e della Famiglia è profondamente preoccupato per la situazione dei bambini i cui genitori sono membri di una setta, e sono essi stessi giovani vittime. Alcune sette cercano di separare i figli dalle loro famiglie, e possono addirittura metterli contro i loro stessi genitori. Molto spesso i bambini non frequentano la scuola e vivono isolati dalla società. Privati di istruzione e riferimenti sociali, vivono lontani dalla realtà culturale e sociale. Inoltre in molti casi vengono loro negate adeguate cure mediche.

L'isolamento sociale dei giovani fa entrare in campo anche gli obblighi sociali (in particolare per il servizio nazionale), il lavoro e le attività professionali.

Ancora peggiore è il possibile sfruttamento, sia esso sessuale o di lavoro, che in certe sette riguarda i minori. È facile fare riferimento a certi casi su cui si sono avuti ampi rapporti in passato, come lo scandalo della prostituzione forzata nei Bambini di Dio.

In tutti i casi in cui bambini o adolescenti appartengano ad una setta, si dovrebbe fare il possibile per garantire la maggior protezione dell'integrità fisica e mentale, e il loro reintegramento sociale. Il successo dell'azione poggia sulla reale volontà delle autorità a impegnarsi in questo processo, ed anche su una efficace cooperazione tra autorità, servizi di assistenza sociale e ONG.

I segnali devono essere individuati prima possibile. Si dovrebbero intraprendere azioni ogni volta che un bambino smette di andare a scuola, specialmente nel caso in cui i bambini o gli adolescenti vengano separati da genitori o famiglie da qualsiasi tipo di gruppo. La normale frequentazione scolastica deve essere il criterio più importante. Nel caso di adeguata scolarizzazione, molti pericoli possono essere evitati ed eliminati senza ulteriori azioni. In caso contrario un bambino può facilmente essere perso per la società.

Naturalmente è più difficile agire quando anche i genitori sono coinvolti essi stessi nelle attività di sette pericolose.

L'integrità della famiglia è un principio importante, ma non un valore assoluto. Se ai bambini non viene permesso frequentare la scuola, ricevere adeguate cure mediche, essere normalmente istruiti ed educati alle scienze comunemente accettate, le autorità dovrebbero intervenire nell'interesse a lungo-termine del ragazzo.

 
 
 
Una minaccia per la salute

Il Comitato per gli Affari Sociali, Salute e Famiglia ha recentemente trattato lo sviluppo della medicina alternativa, nell'ambito di una bozza di un rapporto che è attualmente in discussione. È a questo punto che abusi ed eccessi diventano un pericolo, considerato che sempre esiste chi, per avidità di potere o denaro, spinge all'uso della medicina alternativa per fini impropri. Esiste perciò un rischio definito che può essere sfruttato da ciarlatani ed anche dalle sette.

La salute è un tema dominante per le sette, che la usano per attrarre nuovi convertiti che vengono spinti alla medicina complementare come mezzo per allontanarli dalla pratica medica e dal mondo esterno. Quando le sette predicano l'inefficacia della medicina convenzionale, e l'interruzione di ogni trattamento anche per malattie serie come il cancro o l'AIDS, il pericolo individuale diventa considerevole.

Per fare un esempio, la setta nota come IVI (Invito alla Vita) ha istituito un "centro di salute" nella Francia meridionale e ha incluso tra i suoi seguaci un gruppo di medici e fisioterapisti il cui compito è reclutare nuovi membri. Numerosi malati di cancro sono morti dopo aver interrotto ogni forma di cura. Il guru della setta, un medico, è stato espulso dall'ordine e condannato dai tribunali francesi.

 
 
 
Conclusioni

Le sette pericolose si basano su segretezza e mancanza di informazioni adeguate sulla loro esistenza e attività.

Esiste pertanto una responsabilità specifica dei media. I media pubblici e anche commerciali dovrebbero unirsi in modo intensivo con campagne speciali sui pericoli di alcune sette, come succede frequentemente con la droga o l'AIDS.

Pubblica consapevolezza e programmi informativi intelligenti possono essere di estremo aiuto per una prevenzione efficace. Maggior luce e apertura possono aiutare la comprensione e la lotta ai pericoli delle sette.

 
 
 
Emendamenti proposti

Il Comitato per gli Affari Sociali, Salute e Famiglia condivide pienamente le preoccupazioni espresse dal Sig. Adrian Nastase, relatore per il Comitato per gli Affari Legali e Diritti Umani, e si congratula con lui per il rapporto ben equilibrato, che affronta la gran parte dei problemi.

Ciononostante il Comitato vorrebbe proporre alcuni emendamenti alla bozza di raccomandazione:
 

Emendamento n° 1

Dopo il paragrafo 9, l'aggiunta del seguente nuovo paragrafo:

«la normale frequenza scolastica è vitale per i bambini; se non viene permesso loro di frequentare la scuola, le autorità devono intervenire nell'interesse del fanciullo. La stessa azione dovrebbe essere intrapresa quando la salute del fanciullo sia messa in pericolo perché non riceve trattamento medico adeguato.»
 

Emendamento n° 2

Dopo il paragrafo 10 iv, l'aggiunta del seguente nuovo paragrafo:

«prendere le necessarie misure per proteggere i bambini e gli adolescenti da negligenze fisiche o psicologiche o che riguardino le cure mediche, compreso l'allontanamento di questi bambini dalle loro famiglie quando si presenti immediato rischio, e facilitare azioni e controlli preventivi da parte dei servizi assistenziali e sanitari.»

[Il Comitato sottoscrive pienamente il paragrafo 9 della bozza di raccomandazione. Propone quindi di completarla con gli emendamenti 1 e 2.]
 

Emendamento n° 3

Cancellazione del paragrafo 10 v.

[Il Comitato suggerisce la cancellazione di questo sottoparagrafo in quanto un po' confuso.]
 

Emendamento n° 4

Sostituzione del paragrafo 10 vi, con il seguente sottoparagrafo:

«prendere ferme misure contro qualsiasi azione discriminatoria o che marginalizzi le attività religiose o culturali dei gruppi minoritari.»
 

Il Comitato suggerisce inoltre l'aggiunta di due nuovi sottoparagrafi:
 

Emendamento n° 5

Dopo il paragrafo 10 vi, l'aggiunta del seguente sottoparagrafo:

«istituzione di un programma sociale che fornisca protezione contro il processo degradante dell'indottrinamento da parte delle sette pericolose, e in questo ambito fornire agli assistenti sociali e a chi lavora in campo educativo adeguata formazione professionale, in questo modo permettendo loro di individuare e comprendere i pericoli di certe sette.»
 

Emendamento n° 6

Dopo il paragrafo 10 iv, l'aggiunta del seguente sottoparagrafo:

«organizzare campagne di pubblica informazione sui media relative ai pericoli delle sette, usando l'esperienza di altre campagne di prevenzione.»

 
 
 
Riferimenti completi

Attività Illegali delle Sette. Doc. 8379. 20 Aprile 1999.

Comitato Relatore: Comitato per gli Affari Legali e i Diritti Umani (Doc. 8373).

Comitato di parere: Comitato per gli Affari sociali, Salute e Famiglia.

Relatore: Sig. Gyula Hegyi, Ungheria, Gruppo Socialista.

Riferimenti del comitato: Doc. 7826 e riferimento N° 2192 del 28 maggio 1997.

Parere approvato dal Comitato il 14 Aprile 1999.

Segretari del Comitato: Sig. Perin, Sig.ra Meunier, Sig.ra Clamer.

Note: si veda doc. 8373.

 
 
 
INDICE
 
 
 

Copyright © Allarme Scientology. L'utilizzo anche parziale dei materiali di questo sito - testi, traduzioni, grafica, immagini, digitalizzazione e impaginazione - con qualsiasi mezzo e su qualsiasi supporto, non è consentita senza il preventivo consenso scritto del gestore del sito. Per richieste e chiarimenti contattare: allarmescientology@email.it