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Scientology chiede l'archiviazione del caso penale
 
Aggiornamento sul caso Lisa Mc Pherson. Rassegna stampa, Marzo-Aprile 2000.
 
Traduzione a cura di Martini.
 
 
 
 
 
 
Documentazione traccia i contorni del caso Scientology
 
St. Petersburg Times, di Thomas C. Tobin, 26 Marzo 2000.
 
 
Clearwater - I fascicoli arrivavano a ritmo incessante. Il materiale illustra a che punto la chiesa si è spinta per difendersi nel caso della morte di Lisa Mc Pherson.

Studi medici, ricerca scientifica, testimonianze giurate e altro - migliaia di pagine da parte della chiesa di Scientology che il medico legale Joan Wood ha considerato per oltre cinque mesi prima di modificare la sua decisione del 1995 sulla morte di Lisa McPherson.

La Wood ha rifiutato di dire perché alla fine ha spostato l'ago della bilancia, spingendola a decidere, il mese scorso, che la morte di Lisa Mc Pherson è stata accidentale. Ma i fascicoli del suo ufficio esaminati dal St. Petersburg Times mostrano che ha analizzato una grande quantità di materiale che metteva seriamente in discussione la sua conclusione originale che la Mc Pherson era morta per embolia polmonare causata da "decubito e disidratazione grave".

Il volume e la portata dei fascicoli rivela inoltre fino a che punto Scientology si è spinta per difendersi dalle accuse di rilevanza penale nel caso della morte della Mc Pherson - accuse che, sostiene, minacciano la sua reputazione e vitalità, non solo a Clearwater ma in tutto il mondo.

Nel perorare la sua causa con la Wood, Scientology ha martellato su parecchi punti: un grumo di sangue nel polmone, noto come embolia polmonare, è una causa di morte comune. La chiesa ha studiato 369 casi di morte per embolia polmonare nelle contee di Pinellas, Pasco e Hillsborough, relative al periodo dal 1990 al 1997, scoprendo che tutti, eccetto otto, erano stati decretati come morte accidentale o naturale. La maggioranza tra i restanti otto implicavamo sparatorie, coltellate o altri tipi di violenza.

La percezione che la Mc Pherson fosse emaciata e avesse perso fino a 20 kg. mentre era affidata alle cure del personale di Scientology a Clearwater non ha sostegno fattuale ed è scorretta. Secondo gli esperti della chiesa e un medico del Morton Plant Hospital che visitò la Mc Pherson poco prima che entrasse al Fort Harrison Hotel di Scientology, la donna era magra con zigomi sporgenti. Inoltre Robert D. Davis, il patologo che ha condotto l'autopsia per conto dell'ufficio della Wood, ha concluso che il corpo della Mc Pherson era in uno "stato nutrizionale medio". Il fatale grumo di sangue non fu causato da disidratazione, ma da una contusione che la Mc Pherson si era procurata durante un piccolo incidente automobilistico precedente alla permanenza di 17 giorni al Fort Harrison. Uno studio di esperti forensi assunti dalla chiesa ha concluso che la contusione corrispondeva alla forma della maniglia dello sportello della Jeep Cherokee mod. 1993 della Mc Pherson.

I risultati di laboratorio sui livelli di sodio nel fluido oculare della Mc Pherson erano troppo alti per essere credibili, e non corrispondevano ad altri accertamenti dell'autopsia. La Wood aveva usato i risultati del fluido oculare per stendere la sua decisione iniziale di grave disidratazione e annunciare ai media che la Mc Pherson era comatosa. Ma Davis, che ha lasciato l'ufficio della Wood prima della stesura del rapporto d'autopsia, ha scoperto che altri organi non mostravano segni di grave disidratazione.

La chiesa ha inviato alla Wood una grande varietà di letteratura medica e testimonianze giurate che afferma provano che i campioni di fluido oculare furono maneggiati impropriamente dall'ufficio della Wood, testati in modo incompetente presso un laboratorio indipendente e infine contaminati.

Un tecnico del laboratorio spiega come una cattiva lettura sulla sua macchina per test l'aveva spinta a diluire in acqua il fluido oculare, mescolarlo e calcolare il risultato da sola, senza l'ausilio della macchina. La chiesa ha anche detto di aver contattato il produttore della macchina e di aver scoperto che era stata disegnata per testare derivati del sangue, e non fluido oculare.

La strategia della chiesa ricorda quella del caso di omicidio del 1995 che vedeva imputato O.J. Simpson, in cui i legali della difesa si concentrarono meticolosamente sul modo in cui i campioni di sangue ed altre prove forensi erano state maneggiate, creando dubbi tra i giurati. Nel caso della Mc Pherson, tuttavia, l'attacco a tutto campo sulle prove mediche dello stato sta avvenendo molto prima del processo. L'entità della chiesa di Clearwater fu accusata nel 1998 di abuso di adulto disabile e abuso della professione medica, entrambe imputazioni penali.

Un funzionario della chiesa a cui recentemente è stato chiesto quanto era finora costata la difesa, ha risposto: "un'enormità".

Evidentemente per Scientology la posta in gioco è alta. In una recente mozione, la chiesa sostiene che l'accusa carica una religione di un peso incostituzionale, discutendo in parte sul fatto che il caso potrebbe addirittura compromettere la sua amata esenzione fiscale, ottenuta a fatica dall'IRS.

La documentazione esaminata dal Times suggerisce che la Wood, medico legale dal 1982, non ha cambiato la sua decisione con leggerezza. Ha contrassegnato molti dei materiali della chiesa con appunti e sottolineature, spesso in palese disaccordo con le argomentazioni di Scientology. Su alcuni fogli ha scritto "No!" oppure "specioso", per stroncare i punti di vista di Scientology. Rispondendo ad un argomento sollevato dalla chiesa, la Wood ha annotato: "questa non è scienza missilistica".

Alla fine, tuttavia, ha modificato la modalità della morte della Mc Pherson da "indeterminata" a "accidentale". Ha eliminato, come causa di morte, "decubito e grave disidratazione". Incolpa invece la contusione sul ginocchio sinistro della donna, concludendo che causò la fatale embolia che alla fine le colpì il polmone sinistro.

La Wood non ha commentato questa storia, ma in risposta ad una richiesta pubblica del Times di visionare la documentazione, il suo ufficio ha inviato quanto da lei considerato prima di raggiungere la decisione. La documentazione pubblica rivela inoltre che si è consultata con "altri esperti" non nominati, non collegati alla chiesa.

La nuova decisione della Wood ha costretto l'accusa a rivedere se il caso esiste ancora. La chiesa, intanto, sta usando la decisione come argomento principale per far archiviare il caso. Il 5 Aprile è prevista l'udienza in materia davanti al Giudice Capo del Distretto, Susan F. Schaeffer.

Quando e perché la Wood ha cambiato idea?

La documentazione offre soltanto indizi. Si desume che la Wood, ancora a dicembre, era convinta che la Mc Pherson fosse gravemente disidratata nel periodo passato presso la chiesa. Sei giorni prima di cambiare la decisione la chiesa le ha inviato gli accertamenti dei suoi consulenti sull'incidente automobilistico della Mc Pherson.

Marty Rathbun, alto funzionario di Scientology, ha detto che la chiesa avrebbe potuto attendere il processo per presentare le sue prove. Ma che questo avrebbe danneggiato "la credibilità di molte persone, in un modo che le avrebbe fatte apparire incompetenti agli occhi della comunità". Sostiene invece la chiesa ha seguito un corso più tranquillo, più "responsabile". «Il nostro punto di vista è che se sono stati commessi errori vorremmo che qualcuno ce lo dicesse, in modo da poterli correggere... il nostro obiettivo non è screditare il medico legale, o mostrare quanto le indagini dello stato siano state infondate».

 
 
 
La difesa di Scientology impressiona il giudice
 
Nel promettere una decisione tra un mese, ha messo in discussione le accuse penali contro la chiesa avanzate dalla pubblica accusa per la morte di un membro.
 
St. Petersburg Times, di Thomas C. Tobin, 7 Aprile 2000.
 
 
St. Petersburg – Dopo aver ascoltato le argomentazioni legali per due giorni, il Giudice Capo del Circuito di Pinellas-Pasco, Susan F. Schaeffer martedě ha detto che si prenderà un mese per decidere se archiviare il caso penale contro la Chiesa di Scientology.

Ha inoltre espresso sostegno per gli argomenti chiave sollevati dalla chiesa, che si sta difendendo da due accuse penali per la morte, nel 1995, di Lisa McPherson. La Schaeffer si è detta convinta che la Mc Pherson aveva acconsentito a seguire i compagni scientologisti al Fort Harrison Hotel della chiesa, dove membri dello staff per 17 giorni cercarono di aiutarla a riprendersi da un grave collasso mentale.

Ha poi aggiunto che è ovvio che scientologisti individuali si siano sentiti feriti dalle allusioni contro la chiesa, un punto che Scientology usa per discutere sul fatto che il pubblico ministero sta illegalmente sovraccaricando la pratica della religione. Durante una visita recente al centro di Clearwater, ha detto la Schaefer, ha visto picchetti di protesta per la morte della Mc Pherson. «Mi sono sentita rattristata per i parrocchiani che dovevano vedere quelle cose. Sono sicura che per loro è stato molto doloroso».

Il giudice ha criticato la decisione del pubblico ministero di accusare l'intera chiesa piuttosto che uno o più degli staff che si presero cura della Mc Pherson. «Poniamo che io non sia d'accordo con voi» ha detto la Schaeffer al pubblico ministero Doug Crow, cominciando una sequela di domande. «Non so se lo sono o meno. Ma credo, molto francamente, di non esserlo».

Dopo l'udienza la portavoce della chiesa, Pat Jones, davanti a diverse telecamere s'è detta fiduciosa che la chiesa vincerà la sua mozione per l'archiviazione del caso.

La chiesa, però, ha preso la sua dose di colpi dalla Schaeffer, che ha torchiato l'avvocato della difesa Lee Fugate. Il giudice ha fatto notare che il “supervisore del caso” che controllava la cura della Mc Pherson non aveva formazione medica, ma aveva autorità su staff con preparazione specifica che la sorvegliavano. «Tutto questo suonerà davvero male ad una giuria».

Ha poi espresso irritazione per il fatto che nessuno degli staff con formazione medica avesse la licenza ad operare. Con tutte le risorse di Scientology, ha aggiunto «Non potevano avere un medico autorizzato?». Ha poi continuato «Scommetto che se ci fosse stato qualcuno con formazione e licenza per operare nessuno di noi sarebbe qui, oggi. Così, solo un pensiero».

Fugate ha rivelato che il caso ha spinto la chiesa a organizzarsi per avere un medico autorizzato che visiti le strutture della chiesa nel centro di Clearwater. Ha aggiunto che gli ospedali locali, compreso il Morton Plant Hospital di Clearwater, hanno accettato di tenere scientologisti con sintomi psichiatrici fuori dal reparto di psichiatria.

Proprio a causa della strenua opposizione alla psichiatria, gli staff della chiesa non portarono la McPherson al Morton Plant. Quando iniziò a stare male la condussero invece a 45 miglia di distanza [circa 75 km.], ad un ospedale della contea di Pasco dove un medico scientologista a conoscenza delle dottrine della chiesa aveva accettato di visitarla. Ma morì per strada.

Crow, il pubblico ministero, ha detto che le conseguenze e la cattiva pubblicità derivata dal caso non limitano il diritto legale degli scientologisti a praticare la loro religione, come invece sostengono i suoi membri. La chiesa, ha affermato, si è creata da sola il fardello commettendo reati, per la precisione abuso di adulto disabile e abuso della professione medica. «Crediamo di avere il diritto di ritenerli responsabili». Ha aggiunto che lo stato non aveva altra scelta che incriminare la chiesa, perché gli staff di Scientology hanno mentito, cambiato la versione dei fatti e continuato a passarsi la colpa, rendendo impossibile l'incriminazione individuale.

Ma l'avvocato di Scientology Eric Lieberman ha affermato che l'incapacità dello stato a perseguire singoli individui non è ragione sufficiente per incriminare la chiesa. Secondo il “Religious Freedom Restoration Act” non è «l'azione meno restrittiva». La morte della McPherson «è una situazione interna tra la chiesa e i suoi membri» ha aggiunto Lieberman. «Non vogliono né hanno bisogno che lo stato li protegga dalla loro chiesa».

 
 
 
Scientology mostra le e-mails del medico legale
 
The Tampa Tribune, di Parry Ryan e Lesley Collins, 7 Aprile 2000.
 
 
Poco prima di cambiare decisione sulla morte di Lisa McPherson, che originariamente aveva stabilito fosse morta per decubito e disidratazione mentre era nelle mani degli scientologisti, il responsabile medico legale scrisse via e-mail ad un collega supplicando aiuto per la convalida del caso.

«Per favore, non abbandonarmi. Sono in gioco la mia vita e la mia carriera» scrisse il 13 febbraio scorso il medico legale di Pasco-Pinellas, Joan E. Wood, in una nota che intitolò "URGENTE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!"

I legali della difesa hanno mostrato l'e-mail martedì in un tribunale di St. Petersburg, dove il Giudice del Circuito di Pasco-Pinellas, Susan Schaeffer, ha tenuto l'udienza per le argomentazioni finali su una mozione di archiviazione del caso.

Il destinatario della e-mail della Wood non è stato identificato. Ma la Wood cercò aiuto spiegando l'assenza di “chitoni” [ketones??] nei test dei fluidi corporali prelevati alla McPherson dopo la sua morte, il 5 dicembre 1995. I chitoni indicano diverse condizioni e malattie fisiche, compresa la disidratazione.

«Siamo davvero nella condizione di fare o morire qui» scrisse. «Farò tutto quel che è giusto, ma se siamo vulnerabili perché non possiamo spiegare l'assenza dei chitoni, dovrò rivedere la mia posizione».

Il messaggio e-mail, che la pubblica accusa ha consegnato in settimana ai legali della difesa, getta luce sulla decisione della Wood di correggere un rapporto d'autopsia che era diventato un punto fermo per i critici di Scientology. D'altronde la Wood aveva rifiutato di spiegare perché avesse modificato il rapporto.

Gli esperti di entrambe le parti sono d'accordo che la McPherson morì di embolia polmonare. Inizialmente la Wood aveva dato la colpa del fatale embolo a «decubito e grave disidratazione», un'opinione che calunniava chi si prese cura della donna. I compagni scientologisti l'avevano accudita durante un grave collasso mentale nei 17 giorni precedenti la sua morte. La religione proibisce le cure psichiatriche.

Il 16 febbraio scorso la Wood aveva deviato le sue conclusioni includendo riferimenti a psicosi e ad un recente incidente automobilistico, avallando la teoria della chiesa che l'embolo fosse stato originato da una maniglia che aveva contuso la gamba sinistra della donna 36enne.

«Le prove scientifiche sono chiare» ha detto il funzionario di alto grado della chiesa Marty Rathbun dopo l'udienza di martedì. «Il medico legale non aveva nulla, e ancora non ha nulla, per confutarle. Non hanno esperti che possano sostenere la teoria della disidratazione».

Oltre alla e-mail del 13 febbraio i legali della chiesa hanno ricevuto copie della corrispondenza che la Wood ha ricevuto dall'ex medico legale della contea di Dade, Joe Davis. Un messaggio era intitolato “Demoni”: in esso Davis consolava la Wood per l'editoriale critico che era apparso su un quotidiano, evidentemente il St. Petersburg Times. Nel criticare la competenza della Wood, il quotidiano chiedeva giustizia invocando il ricordo di famosi generali alleati della Seconda Guerra Mondiale, Bernard Law Montgomery e Dwight D. Eisenhower. Davis ha scritto che «Monty e Eisenhower non la pensavano allo stesso modo su tutti i punti, ma entrambi lottavano dalla stessa parte contro le forze del male di Hitler – e hanno vinto».

Rathbun ha detto che non degnerà di risposta il paragone. «È come la guerra. E si suppone che loro siano esperti forensi neutri».

Il portavoce della Wood, il direttore delle attività Larry Bedore, ha rifiutato di commentare i contenuti dei messaggi e-mail ma non ne ha messo in dubbio l'esistenza. La lettura dei messaggi elettronici ha sollevato un'ondata di mormorii tra i moltissimi spettatori stipati dell'aula del tribunale, la maggioranza dei quali erano scientologisti.

Lo stato aveva accusato una chiesa, ed è stata una chiesa che è venuta a rispondere, uomini e donne in abiti eleganti con cravatte inamidate e acconciature fresche di parrucchiere, le braccia piegate nella fredda aula di giustizia. Erano attenti. Mercoledì, quando la Schaeffer ha storpiato un termine Scientology, PTS-3, definendo la Mc Pherson una "PMS-3." Hanno riso. E hanno applaudito martedì quando ha esortato i legali ad essere chiari in modo che la stampa potesse capire i fatti. Ha gettato un'occhiata alla panca zeppa di libri di Scientology e ha sollevato spessi fascicoli di prove per dimostrare il volume del materiale offerto. E ha condiviso alcune opinioni.

Non ha trovato prova che la McPherson sia stata trattenuta contro la sua volontà. Non ha visto nulla di sbagliato nel fatto che i membri della chiesa abbiano portato la McPherson al Fort Harrison Hotel per ricevere cure, invece che mandarla a casa dalla sua famiglia, nel Texas. Ma si è chiesta perché un medico senza autorizzazione e un dentista fossero le sole persone con formazione medica che visitarono la McPherson prima della sua morte.

Nei due giorni di udienza il giudice ha ripetutamente chiesto se la pubblica accusa stesse perseguendo l'obiettivo giusto. La Schaeffer ha fatto eco alla posizione assunta dalla chiesa. Se la pubblica accusa sospetta negligenze, perché non ha incriminato singoli individui invece di una istituzione? La Flag Services Organization della chiesa, un ritiro di Clearwater per assistenza spirituale, è accusata di abuso di adulto disabile e abuso della professione medica.

Incriminare la chiesa era più importante che incriminare lavoratori di Scientology di basso livello che commettono azioni isolate, ha sostenuto il pubblico ministero. «Nessuno di loro parlerebbe con noi senza una citazione in giudizio e senza l'immunità» ha aggiunto il Vice Procuratore dello stato Doug Crow. Ha inoltre raccontato al giudice che gli impiegati della chiesa non sono stati sinceri. Si sono gettati la colpa e hanno cambiato le loro testimonianze. C'è stata azione collettiva, e inerzia collettiva, ha sostenuto, concludendo di credere che perseguire l'azienda sia una strada valida.

«E se non fossi d'accordo con lei?» ha chiesto la Schaeffer. «E, onestamente, non credo di esserlo». La Schaeffer ha detto che probabilmente renderà nota la sua decisione tra un mese.

 
 
 
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