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Speciale Scientology: inchiesta del Buffalo News

Dopo il brutale assassinio di una "Thetan Operante" per mano del suo stesso figlio, il Buffalo News dedica uno speciale alla Chiesa di Scientology. Quattro puntate pubblicate tra il 31 gennaio e il 2 febbraio 2005, di Mike Sommer, redattore del News.

© Traduzione a cura di Alessia Guidi per Allarme Scientology, febbraio 2005.


L'aspetto oscuro dell'Illuminazione

Jeremy Perkins non voleva prendere le sue vitamine. A volte ingoiava la decina di pillole che Elli, la madre, gli preparava nella convinzione che avrebbero scacciato le voci che lui sentiva, e le sue allucinazioni.

Ma non quel giorno.

In una fredda mattina del marzo 2003, nella villetta bianca a due piani sulla trafficata Hokins Road di Amherst, Jeremy gettò le vitamine nel gabinetto.

«Non mi piace prenderle perché sto meglio se non le prendo» ha detto in seguito il 28enne Perkins alla polizia di Amherst. «Gliel'avevo detto che oggi non volevo prenderle».

A Perkins non piaceva nemmeno quando la madre gli diceva di fare la doccia. Le ha obbedito ma una volta finito, come ha raccontato alla polizia, si è tagliato i polsi. «Ma non morivo» ha spiegato, «così ho accoltellato mamma».

Jeremy Perkins era membro della Chiesa di Scientology.

Le credenze di illuminazione spirituale e di auto miglioramento della chiesa si basano sugli insegnamento filosofici e psicologici del suo defunto fondatore, lo scrittore di fantascienza L. Ron Hubbard. Poiché Jeremy e sua madre condividevano la ferma opposizione della chiesa alla psichiatria, il ragazzo non assumeva i farmaci che secondo i medici avrebbero potuto rallentare la sua malattia - e salvare la vita di sua madre.

La posizione antipsichiatria di Scientology è uno dei motivi della controversia, e spesso della condanna, che coinvolge la chiesa, che ha ormai 51 anni, a livello mondiale. Scientology sostiene di avere 8 milioni di seguaci in 134 paesi del mondo, di cui circa 500 nell'ovest dello Stato di New York. Ha ricevuto ringraziamenti per i suoi insegnamenti antidroga e a favore dell'alfabetizzazione. Ma governi, ex membri ed esperti di sette la hanno criticata dicendo che si tratta di un culto mangiasoldi e autoritario che può rovinare la vita.

Nel novembre 2003 la sede di Buffalo si è trasferita in un edificio del XIX° secolo ristrutturato per lo scopo a nord del Theater District, preannunciando il ruolo della città come centro di smistamento Scientology del Nord Est. Alla luce delle controversie globali che la coinvolgono, e della sua crescente presenza nell'ovest dello Stato di New York, il Buffalo News ha analizzato le sue pratiche, ha vagliato i fascicoli dei tribunali e ha parlato con oltre 60 persone tra cui scientologist, avvocati, ex membri ora critici, medici, funzionari cittadini e di contea, e chi è stato fatto bersaglio di cause legali.

Ecco i motivi di critica e ciò che il New ha scoperto:

Scientology può distruggere le famiglie - la chiesa di Buffalo fa pressioni su alcuni dei suoi membri affinché interrompano i contatti con i familiari che si dimostrano critici di Scientology.

Usa pratiche ingannevoli - Alcuni dei metodi di reclutamento della chiesa di Buffalo, come il "test gratuito della personalità", mancano di credibilità professionale.

Cerca di allearsi con il governo per farsi legittimare - la chiesa di Buffalo ha cercato l'appoggio dei funzionari cittadini e di contea per cercare di sfuggire la sua reputazione settaria. Il Sindaco Anthony M. Masiello ha dichiarato il "Giorno della Chiesa di Scientology di Buffalo"; funzionari della prigione di contea hanno appoggiato i dirigenti della chiesa per l'introduzione nel Centro Detentivo della Contea di Erie di un programma disintossicante collegato a Scientology.

Ha pratiche intimidatorie e moleste - la Chiesa di Scientology ha una lunga storia di uso di cause legali per zittire i critici e usa investigatori privati per spiarli.

Il suo percorso spirituale è molto costoso - progredire spiritualmente dentro la Chiesa di Scientology può costare centinaia di migliaia di dollari.

E, come abbiamo visto nel caso della famiglia Perkins, la chiesa di Buffalo - conosciuta internamente come "org di Buffalo", abbreviazione di "organizzazione" - si oppone alla psichiatria.

La devota opposizione di Elli Perkins potrebbe esserle stata fatale.

«Elli era irremovibile per quanto riguarda gli psicofarmaci», ha raccontato Dawn Pastva di Kenmore, un'amica di famiglia di vecchia data. «Diceva che erano contro tutti i principi (della Chiesa di Scientology) e che la psichiatria era l'equivalente del demonio».

Il mattino del 13 marzo 2003 - compleanno di L. Ron Hubbard - Jeremy Perkins entrò in cucina, prese un coltello di venti centimetri e se lo nascose dietro la schiena. Nel suo stato allucinato sospettava dei genitori, che avevano deciso di mandarlo a vivere per un po' nel Tier meridionale. Pensava che le vitamine che la madre lo costringeva a prendere lo facessero stare peggio, e credeva anche che la donna avesse uno sguardo malvagio.

Elli Perkins, scientologist da oltre 30 anni, stava parlando al telefono quando Jeremy entrò nella sua stanza, sferrandole 77 pugnalate. Perkins venne arrestato la mattina stessa e tre mesi dopo il Gran Giurì lo ha condannato per omicidio di secondo grado e porto abusivo d'arma.

Il rifiuto della psichiatria

La posizione antipsichiatrica di Scientology risale al rifiuto dell'establishment medico del libro "Dianetics: The Modern Sciente of Mental Health [pubblicato in Italia come Dianetics: La forza del pensiero sul corpo] scritto da Hubbard nel 1950. Il libro tracciava i fondamenti di Scientology.

«Libri di questo genere sono dannosi perché promettono cose grandiose a persone disturbate, e perché ipersemplificano i problemi psicologici» scrisse lo psicologo Rollo May sul New York Times subito dopo la sua pubblicazione.

Hubbard credeva che la professione psichiatrica fosse composta da "criminali psicotici", ed era convinto che essa fosse dietro le critiche sollevate contro Scientology. Questo punto di vista rimane a tutt'oggi invariato tra i dirigenti della chiesa.

«Gli psichiatri ci attaccano perché sanno che la nostra tecnologia funziona», dichiara Teresa Reger di East Aurora, presidente della chiesa di Buffalo. «Guadagnano miliardi di dollari drogando, facendo l'elettroshock, mutilando e danneggiando la gente». La prospettiva antipsichiatrica del gruppo si estende all'emergente centro di bioinformatica del Buffalo Niagara Medical Campus, a pochi isolati di distanza dalla chiesa.

«Credo [che la bioinformatica] sia assolutamente terribile» dice la Reger. «Drogare l'America significa affondare l'America, ed è questo ciò che essa rappresenta».

Queste idee uscivano con prepotenza in una mostra tenuta al Langston Hughes Institute, su High Street, in settembre, e in un'altra esposizione apparsa brevemente lo scorso lunedì al Old County Hall, entrambe organizzate da un gruppo di derivazione Scientology. La mostre denunciavano che "farmaci tipo cocaina" stanno venendo somministrati a milioni di bambini per disordini comportamentali e di apprendimento.

«La malattia mentale non esiste, così come secondo il mio punto di vista non esiste Dio» disse Thomas Szasz, uno psichiatria di Syracuse spesso propagandato dalla chiesa. «La gente ha bisogno che esista perché dà loro una scappatoia per affrontare quel tipo di cose».

La famiglia Perkins praticava Scientology con devozione ed era ferma nelle sue convinzioni antipsichiatriche.

Donald Perkins, il padre di Jeremy, negli anni '70 era membro dello staff della chiesa di Buffalo. Elli, la madre, era una scientologist avanzata, una "auditor", o assistente spirituale, di alto livello e staff part time della chiesa in attesa di diventarlo a tempo pieno. Danielle Carlson, sorella maggiore di Jeremy, è una auditor di alto livello e suo marito, Jeffrey Carlson, è direttore esecutivo dell'org di Buffalo. I familiari hanno rifiutato di rilasciare interviste per questo articolo.

La scientologist Reger ha detto di non credere che Scientology dovrebbe essere scelta come religione solo perché rifiuta la psichiatria. «La sola cosa che la nostra religione sta cercando di fare è rimettere insieme la gente. Aiutiamo a tenersi lontani dalla droga, a riparare matrimoni, insegniamo a leggere ai bambini».

La vita di Jeremy

Jeremy Perkins aveva un contegno cordiale e aperto, a volte timoroso. Aveva inclinazioni artistiche come Elli, che dipingeva il vetro con scene di piante e di vita rurale. Perkins aveva avuto problemi di apprendimento che gli avevano fatto ripetere la prima elementare e in seguito aveva abbandonato la Williamsville North High School. Gli piaceva suonare la batteria, a volte si esercitava con un paio di amici. Installava binari per l'azienda del padre e, secondo il suo avvocato, è stato un buon operaio fino alla fine dell'estate del 2002. Le sue prestazioni calanti lo avevano però reso un tale rischio per la sua stessa sicurezza che il padre lo aveva licenziato. La cosa che disturbava maggiormente Donald Perkins era l'aver scoperto che il figlio non reagiva bene alle domande.

Più o meno nello stesso periodo Perkins fu arrestato alla University of Buffalo dopo essersi azzuffato con la polizia universitaria. Aveva giustificato la sua presenza nel campus dicendo di sentire voci che gli dicevano di trovare "Diana, la Dea Romana" nel parcheggio della scuola.

Ron Epstein, vicino di casa e buon amico, ha detto che nel giro di breve tempo Jeremy Perkins era stato portato in tre diversi ospedali per una valutazione psichiatrica - al Buffalo General Hospital, al Erie County Medical Center e al pronto soccorso del Millard Fillmore Suburban Hospital.

In una lettera spedita domenica al News, Danielle Perkins Carlson dice che il fratello era stato sottoposto a visita psichiatrica in almeno tre occasioni. «I miei genitori lo avevano portato anche da un neurologo, il quale aveva detto che Jeremy era chiuso "nel suo piccolo mondo, non è un pericolo per se stesso o per gli altri"». La lettera non fornisce dettagli specifici e la donna ha rifiutato di rilasciare interviste.

John R. Nuchereno, avvocato di ufficio di Perkins, dichiara di essere stato informato che Perkins venne sottoposto ad accertamenti in due ospedali ma insiste che la famiglia, compresa Danielle, non gli ha mai parlato di ulteriori cure psichiatriche. «Io so solo quanto mi hanno detto Jeremy e la sua famiglia, e cioè che in passato non è stato sottoposto a valutazione o cura psichiatrica». Nuchereno ha aggiunto che la famiglia continua a rifiutare cure a base di psicofarmaci.

Negli otto mesi precedenti il delitto Jeremy aveva sofferto di allucinazioni, immaginava alieni spaziali che gli davano la caccia e pensava di essere Jim Morrison, il cantante rock. I Perkins ritenevano che il comportamento incostante del ragazzo fosse dovuto a un incidente sul lavoro in cui era rimasto ferito alla testa. Elli si era anche chiesta se per caso il figlio non avesse preso qualche droga allucinogena in discoteca.

«Cercavano tutte le spiegazioni pur di non pensare a un problema psichiatrico» ha riferito la Pastva.

«Quando il suo comportamento è diventato veramente bizzarro era chiaro che aveva bisogno di cure psichiatriche» dice Nuchereno, «Ed è stato in quel momento che è iniziata la terapia a base di vitamine».

Sempre più a fondo

Elli Perkins si rivolse al Dott. Conrad Maulfair del centro olistico Maulfair Medical Center di Topton, Pa. Maulfair, uno scientologist, richiese un campione di capelli di Jeremy per poter fare una diagnosi. Secondo Nuchereno, dopo una visita familiare Maulfair aveva detto che Perkins presentava un livello alto di arsenico e metalli tossici, tra cui titanio, e gli aveva raccomandato una costosa terapia per endovena.

R.P. Singh, psichiatra forense di Rochester che ha visitato Perkins per conto del tribunale, ha dichiarato che: «non esistono evidenze scientifiche a sostegno di cure basate su campioni di capelli».

Maulfair, attraverso la moglie, ha rifiutato di rilasciare interviste.

Nuchereno riferisce che Elli Perkins aveva deciso di preparare da sola i supplementi vitaminici per il figlio, che però sembravano avere scarso effetto sul suo declino mentale. Epstein, l'amico e vicino di casa, ha raccontato che i Perkins avevano fatto "centinaia" di telefonate per cercare di aiutare il ragazzo. «Percorrevano ogni possibile strada che trovasse uno spiraglio nel loro sistema di credenze. Anche se come scientologist disdegnavano la psichiatria, credo fossero arrivati al punto in cui la medicina alternativa proprio non funzionava, ed erano pronti a spingersi oltre».

Due giorni prima dell'aggressione Elli Perkins aveva telefonato alla chiesa chiedendo aiuto, ha raccontato Anne-Marie Dunning, all'epoca "funzionario di etica" dell'org. La Dunning ha aggiunto che Carlson, cognato di Jeremy e direttore esecutivo della chiesa, le aveva consigliato di tenere impegnato il ragazzo, e che la chiesa di Buffalo lo aveva classificato "Fonte Potenziale di Guai di Tipo III". Secondo Hubbard si tratta di una persona "completamente psicotica" per cui non esiste "nessuna cura di natura mentale".

Sulle prime la Reger ha negato al nostro giornale che Perkins fosse mai stato uno scientologist o avesse mai fatto corsi di Scientology. Poi ha ammesso che era stato un affiliato. In realtà, secondo la Dunning, Perkins aveva fatto corsi a Buffalo almeno fino al 2002. Ala fine degli anni '90 aveva firmato un "contratto da un miliardo di anni" (la chiesa crede nella reincarnazione e il contratto è per le vite future) per entrare a far parte della élite di Scientology a Los Angeles, anche se poi sembra che non lo avesse mai fatto. Il nome di Jeremy Perkins compare sulla rivista "Sorce" di Scientology tra chi nel 1999 ha frequentato un corso a bordo della nave da crociera da 500 passeggeri di proprietà della chiesa, di stanza nel Mare dei Caraibi. E, prosegue la Dunning, sia lui che tutti i suoi familiari più stretti erano membri vitalizi della International Association of Scientologists.

Controllare il danno

Scientology presenta un'immagine pubblica di sé molto luminosa e ottimista, avvalorata dalla sua letteratura e dalle presentazioni pubbliche e su video.

L'uccisione di Elli Perkins - avvenuta appena cinque mesi prima dell'apertura del nuovo edificio della chiesa a Buffalo - ha minacciato di sporcare quell'immagine in un momento critico. Secondo la Dunning e il marito, dopo l'assassinio della Perkins la chiesa iniziò a coprire le tracce che potevano ricondurre Jeremy a Scientology. «Era una macchia che temevano» conferma Rich Dunning, marito di Anne Marie e vice direttore esecutivo prima che la coppia lasciasse Scientology, nel maggio 2003.

E c'erano anche altre preoccupazioni. Elli Perkins era una "Thetan Operante", vale a dire una scientologist di alto livello. E, come dice la Dunning, ai Thetan Operanti non dovrebbero succedere cose brutte, men che meno essere barbaramente assassinati. «Temono che il fatto dimostrerà che gli OT non sono diversi da tutti gli altri, cosa che invece cercano di vendere. Se lei aveva raggiunto la salvezza, perché avrebbe dovuto essere brutalmente uccisa dal suo stesso figlio?»

Secondo i Dunning, nel giro di 24-36 ore dall'uccisione della donna un gruppetto di leader nazionali della chiesa arrivò al Buffalo Niagara International Airport, provenienti da New York City e da Clearwater, Florida. Da New York giunse anche un membro dell'Ufficio degli Affari Speciali, il bureau legale della chiesa. I funzionari arrivati da fuori città riunirono immediatamente la direzione della chiesa locale ordinando di non discutere la morte della Perkins con nessuno, in particolare con i giornalisti. «Ci dissero "non dite una parola, saremo noi a gestire la questione. È un compito per chi sta in alto"» ricorda Rich Dunning. Il non parlare significava anche non fare accenno a Scientology nel necrologio della donna, sebbene in un annuncio a pagamento siano state sollecitate donazioni alla memoria in favore della Chiesa di Scientology.

Mancanza di cure adeguate

Se i funzionari di Scientology fecero del loro meglio per prendere le distanze dai Perkins, il sistema giudiziario ha invece messo agli atti quel legame. Una perizia ordinata dalla corte ha suggerito che il rifiuto della moderne cure psichiatriche ha contribuito al peggioramento dello stato mentale del ragazzo e forse alla tragedia che ne è seguita. Gli esami psichiatrici ordinati dalla corte hanno diagnosticato "una schizofrenia paranoide cronica" e hanno prescritto a Perkins farmaci psichiatrici.

«L'insorgere della malattia schizofrenica non è stato affrontato in modo adeguato» ha concluso nell'aprile del 2003 lo psicologo Joseph Liebergall. «Non è chiaro da quanto tempo la malattia fosse attiva, ma quest'uomo non è stato curato».

Singh, lo psichiatra forense, si è spinto oltre. Nel gennaio 2004 ha testimoniato in tribunale dichiarando che se Perkins fosse stato sottoposto a cure psichiatriche adeguate «sua madre oggi sarebbe ancora viva».

E questo per la difesa di Nuchereno è un punto cruciale.

«Jeremy era un giovanotto che in vita sua non aveva mai fatto del male nemmeno a una mosca» ha detto l'avvocato difensore. «Se fosse stato sottoposto a trattamento psichiatrico completo non si sarebbe venuto a trovare nella situazione in cui si è trovato». Perkins è stato ritenuto mentalmente non responsabile delle sue azioni e richiuso nel Centro Psichiatrico di Rochester.

La Pastva, amica di Elli Perkins, si chiede se un intervento psichiatrico avrebbero fatto andare le cose in modo diverso. «Nel nostro gruppo di amiche cercavamo di assecondare Scientology, pensavamo che quanto stava succedendo a Jeremy fosse un problema fisiologico. La beffa è che non riuscimmo veramente a capire che cosa fosse Scientology. Ma volevamo bene a Ellie - era una persona meravigliosa - e dopo tutto ci dicevamo "Beh, è la sua religione, non la ucciderà"».

La Reger della chiesa di Buffalo ha espresso dolore per la tragedia ma ha dichiarato che non si dovrebbe incolpare la posizione della chiesa contro la psichiatria, facendo notare che anche persone in cura con psicofarmaci commettono omicidi.

Danielle, la sorella di Perkins, in una lettera al News ha scritto: «Negli ultimi due anni mio fratello è stato affidato alle mani degli psichiatri. Su di lui hanno provato ogni tipo di farmaco psicotropo per "aiutarlo", ma senza risultati».

Perkins, come molti altri scientologist, aveva una pagina Internet con una breve biografia. La chiesa, poco dopo la morte di Elli, l'ha eliminata. Nella biografia Jeremy diceva che gli piaceva suonare la batteria, che era scientologist da tutta la vita e che se i suoi genitori non fossero stati scientologist sarebbe sicuramente finito nei guai. «Scientology mi ha aiutato ad essere maggiormente in controllo della mia vita» concludeva. «Scientology mi ha anche mostrato che cosa mi riserva il futuro».



Dedizione totale

Rich e Anne-Marie Dunning erano entrati nella Chiesa di Scientology di Buffalo perché volevano contribuire a salvare il mondo. Quando il Giorno della Mamma del 2003 hanno lasciato il loro posto di staff di alto livello, lo hanno fatto per salvare se stessi. Si erano ormai resi conto che la chiesa era una setta mangiasoldi e autoritaria che plagiava i propri seguaci. Dicono che dovrebbero saperlo, visto che è accaduto proprio a loro.

I Dunning raccontano che la chiesta richiede obbedienza cieca a ogni sua direttiva, credenza e convinzione. Mantiene in riga i membri con un elaborato sistema di sicurezza - compreso l'uso di dossier personali e macchine della verità, un sistema per informare gli altri, coniugi compresi, ed ha un sistema di giustizia interno.

La chiesa aveva quasi preso il controllo sulla loro figlia di 9 anni.

«Ti dicono che la vita all'esterno ti danneggia. Tutta la tua vita dovrebbe ruotare intorno a Scientology e nient'altro» racconta Rich Dunning, 31 anni, che ha fatto parte dello staff della chiesa locale dall'ottobre 2001 al maggio 2003. «Con il tempo dimentichi che esiste un mondo esterno».

Dunning, che ora lavora come tecnico di laboratorio alla Niabraze Comp. nella città di Tonawanda, era vice direttore esecutivo della chiesa di Buffalo. Anne Marie invece vi ha lavorato per sei mesi come "ufficiale di etica". Oggi i Dunning hanno tagliato i ponti con Scientology e cercano di ricostruirsi una vita.

Al Buttnor, portavoce della Chiesa di Scientology canadese, ha commentato che non è insolito che i membri delle religioni più nuove come lo è Scientology le abbandonino, solo per - nelle parole del professore religioso Lonnie Kliever della Southern Methodist University - amplificarne i piccoli difetti fino a farli diventare grosse malvagità. Trasformano la loro delusione personale in tradimento malevolo.

Beth Akiyama, portavoce di New York City, ha detto che i Dunning non avevano pienamente compreso Scientology: «Le loro dichiarazioni sono completamente false e sono così distorte che dimostrano soltanto la loro mancanza di comprensione di Scientology».

Anche gli scientologist di Buffalo contestano le affermazioni dei Dunning. Difendono la chiesa - che dicono avere circa 500 membri in zona - come luogo in cui i residenti dell'ovest dello Stato di New York usano la religione filosofica per cercare illuminazione e auto miglioramento. «Il travisamento più comune è che siamo una setta, che siamo chiusi, una società segreta» dice Teresa Reger di East Aurora, presidente della chiesa locale. «È divertente, visto che siamo il gruppo più aperto che le sia mai capitato vedere».

Cambiamenti in meglio

Gli scientologist di Buffalo sostengono che la chiesa ha cambiato la loro vita in modo positivo. «Sono riuscita ad aumentare la mia integrità personale al punto da diventare molto certa di me stessa» dice Mary Ojeda, ex residente di Buffalo che ora vive a Glenn Falls e attribuisce a Scientology il merito di averla aiutata a disintossicarsi dalla cocaina. «Sono riuscita a tornare con i piedi fermamente sulla terra».

La chiesa combatte la droga con i Drug-Free Marshals, fondati per rivolgersi ai giovani, e con un programma di disintossicazione sviluppato da L. Ron Hubbard, fondatore di Scientology. La sede di Buffalo coopera con la Citizens Commission on Human Rights [CCDU in Italia] di Scientology per denunciare la psichiatria. E alcuni membri collaborano con i ministri volontari della chiesa, che offrono aiuto nei disastri come le conseguenze dell'attentato dell'11 settembre a New York City e dello tsunami dell'Oceano Indiano. Esiste anche una "tecnologia di studio" Hubbard per contrastare l'analfabetismo.

Gli insegnamenti di Hubbard vengono offerti sia dalla chiesa che dal "Centro Gioia di Imparare", una piccola scuola privata con collegamenti Scientology aperta un anno fa nell'ex edificio della Pierce-Arrow su Elmwood Avenue di Buffalo.

Il mecenate più importante di Buffalo è Joseph Sgroi della Sgroi Financial, studio di pianificazione finanziaria di West Seneca. Sgroi ha donato oltre un milione di dollari per l'edificio, più di due milioni per i restauri e ulteriori 470.000 dollari per progetti Scientology nazionali e internazionali.

Sgroi è uno dei proponenti dei programmi di miglioramento sociale della chiesa, in particolare della sua tecnologia di studio, che però ha incontrato resistenze sia a Buffalo che altrove.

Tracy Diina, direttore esecutivo della Literacy Volunteers of Buffalo & Erie County, ha riferito di essere stata contattata affinché adottasse il programma di studio di Hubbard. Ma ha rifiutato. «La mia maggior preoccupazione è che la loro metodologia non è buona a livello educativo» ha commentato. «Sembra che non riescano a vedere quali sono i principi educativi coinvolti».

Non è una fede cristiana

I Dunning riferiscono di essere stati inizialmente sedotti dal caldo abbraccio che la chiesa riserva ai nuovi membri. Avevano creduto ai suoi obiettivi di "chiarire il pianeta" dalla malattia mentale e dai conflitti. Rich Dunning era stato attratto anche dal desiderio di essere accettato in un gruppo. Da adolescente quella ricerca lo aveva portato a frequentare skinhead razzisti - qualcosa che ora rimpiange con "ogni fibra del mio essere" - e lo aveva portato anche a esplorare le religioni. L'uomo, che in passato ha fatto uso di droghe psichedeliche, era stato attirato anche dal programma disintossicante della chiesa.

Gli elementi che hanno attirato i Dunning sono alcuni degli aspetti che la chiesa vende di più. Scientology promette infatti di condurre i propri membri all'illuminazione, di liberarli dalle sostanze dannose e di fornire loro una comunità molto coinvolgente di persone con lo stesso credo.

La mancanza di un sistema di credenze incentrato su Dio ha portato a chiedersi se Scientology sia una religione. I suoi membri insistono che lo sia. «Le credenze filosofiche di base sono religiose» dice Jeff Hahn, un promotore finanziario di Williamsville. «Il credo che l'uomo è un essere spirituale e che sia fondamentalmente buono, che può vivere ad un livello di spiritualità più alto e che il suo rapporto con l'essere supremo è unico e personale, e non dipende dal giudizio degli altri».

Ma altri contestano questa affermazione. Dicono che la chiesa è una impresa, non una religione.

«Sono cresciuta cattolica e ho sempre creduto in Dio. Ma in Scientology non leggi assolutamente nulla [che abbia a che fare] con Dio» dice Tory Christman, una ex seguace della California. «La verità è che Hubbard non credeva in Dio, proprio per nulla. L'unica religione è la "tech"».

Spirito in vendita

I Dunning dicono che una volta entrati nella chiesa di Buffalo si erano resi conto che il personale viene continuamente pressato per rastrellare denaro. L'attenzione, dicono, era sempre incentrata sull'aumento delle "stats" settimanali, che misurano i risultati della chiesa sia in termini di entrate che di numero di affiliati. Raccontano di essere stati addestrati a convincere all'acquisto di corsi costosi e di blocchi di 12 ½ ore di assistenza spirituale, o ore di "auditing".

La chiesa cittadina si trova all'incrocio tra Main Street e Virginia Street, appena a nord del distretto dei teatri. L'edificio è invitante, con attrezzatura all'avanguardia, legni tirati a lucido, vernice fresca e schermi al plasma high-tech.

Il piano principale comprende una sala con lunghi tavoli per la lettura e lo studio dei testi di Scientology. Dal mezzanino il personale della Divisione Correzioni controlla e segnala al personale sottostante chi sta studiando nel modo sbagliato. Il santuario si trova al quarto piano, circondato da cartelloni che pubblicizzano le imprese di Hubbard. C'è anche un ufficio ammobiliato a disposizione del Fondatore, come se non fosse morto da 19 anni.

I Corsi e l'auditing di Scientology diventano molto costosi in fretta. Si inizia con qualche decina di dollari per poi accelerare fino a 12.000 dollari e oltre per i corsi di alto livello, o decine di migliaia quando li si acquistano a pacchetti. Scalare il "Ponte della Libertà Totale" della chiesa può richiedere una vita intera e più di 300.000 dollari, come confermato dalla Reger, la presidente locale.

«Non è diverso dal frequentare Harvard per quattro anni» spiega. «Non solo attiriamo persone di ceto elevato e di successo, ma un sacco di gente che non lo è arriva e lo diventa, semplicemente grazie a Scientology».

Ma, ai Dunning almeno, vendere trattamenti così costosi non sembrava giusto. «Stavo molto male quando dovevo cercare di vendere a chi non aveva denaro a sufficienza per poter comprare» dice Rich Dunning. «Ma la gente lo voleva, e dovevi soltanto trovare il loro punto debole affinché ne volessero sempre di più».

Un contratto da un miliardo di anni

I Dunning raccontano che l'esperienza più agghiacciante ha visto coinvolta la figlia Alicia, quando aveva 9 anni. Nel 2003 Alicia firmò - con il consenso della madre - un contratto che doveva durare un miliardo di anni (gli scientologist credono alla reincarnazione) con la Sea Organization, un gruppo di élite di seguaci devoti. La "Sea Org", come viene chiamata, ha una struttura di comando di tipo militare e i suoi affiliati vestono divise simili a quelle della Marina. Una volta cresciuta Alicia sarebbe stata affidata alla Sea Org per essere educata a New York City in vista di una carriera in Scientology.

«Non mi rendevo conto che me l'avrebbero portata via» ricorda Dunning. «Per me era un onore. L'avrebbero preparata per la direzione internazionale».

Il contratto è stato cancellato quando i Dunning hanno lasciato la chiesa. Alicia, che ora ha 11 anni, e i suoi genitori dicono di non riuscire ancora a rendersi conto di come avessero potuto prendere una decisione del genere. Rich trema al ricordo delle parole di saluto del funzionario Sea Org: «Tornerò quando avrà 13 anni».

Beth Akiyama, portavoce della chiesa di New York City, ha riferito che il contratto è volontario. «È come quando diventi suora, ti impegni per l'eternità».

I Dunning raccontano che nel loro anno e mezzo di affiliazione hanno vissuto esperienze bizzarre. Il sabato precedente la Pasqua del 2003 furono frettolosamente convocati per una riunione dello staff. A un mese di distanza l'una dall'altra erano avvenute due morti tragiche di membri di alto livello - Elli Perkins, assassinata dal figlio - e Marie Bolt, deceduta in un incidente automobilistico.

La chiesa crede che agli scientologist spiritualmente avanzati non debbano andare incontro a un destino tragico e, raccontano i Dunning, si temeva che tra i ranghi ci fosse una "persona soppressiva" in qualche modo responsabile. Una persona soppressiva è chi appartiene a quel 20% circa della popolazione che, secondo Hubbard, è mal disposta verso Scientology.

L'incontro era stato tenuto da un appartenente alla Sea Org fatto venire da fuori città. I Dunning raccontano che tutto lo staff era stato riunito in una stanza, erano state abbassate le persiane e Jeffrey Carlson, Direttore Esecutivo e cognato di Perkins, stava vicino la porta per impedire ai presenti di andarsene. Alla fine non fu trovata alcuna "persona soppressiva".

Quel pomeriggio Anne-Marie Dunning aveva progettato di andare a fare gli acquisti pasquali per le figlie. Pensò di non andare alla riunione, ma temeva di essere assegnata a una "condizione di tradimento" per aver messo i suoi bisogni davanti a quelli della chiesa. Avrebbe significato confessare per iscritto le sue trasgressioni morali ed essere sottoposta a una "verifica di sicurezza", un interrogatorio in cui si usa un apparecchio simile a una macchina della verità, chiamato E-Meter.

La decisione di andarsene

I genitori dei Dunning avevano cercato di metterli in guardia contro Scientology. Una sera li avevano affrontati con materiale che sosteneva che la chiesa era un culto pericoloso. Ma poiché Scientology insegna che quel tipo di informazione è dannosa, i Dunning avevano deciso di rendere il materiale in una busta chiusa, senza leggerlo. Tuttavia, una volta addormentata la moglie Rich aveva preso le carte e aveva dovuto ammettere con se stesso che ciò che aveva letto gli suonava vero. Non aveva però osato farne parola con Anne-Marie, che avrebbe dovuto scrivere un "rapporto per conoscenza" alle autorità della chiesa denunciando i dubbi del marito. «Temevo che mi avrebbe tradito» racconta Rich.

Il giorno dopo i Dunning avevano consegnato il materiale a Carlson, che chiese loro se lo avevano letto. Soddisfatto dal diniego, Rich Dunning disse a Carlson che avrebbero iniziato a "risolvere o disconnettere" dalle rispettive famiglie.

Carlson non ha risposto alle telefonate del News.

Buttnor, il portavoce canadese, ha riferito che l'avanzamento spirituale può avvenire soltanto se non si è ostacolati da persone che si oppongono alla religione. La disconnessione, ha aggiunto, è l'ultima risorsa. «In Scientology ci occupiamo di ragione. Ci occupiamo di comprensione. Ci occupiamo di amore» ha detto Buttnor. «Se qualcuno in famiglia ha dei disaccordi dobbiamo riuscire a ripianarli».

I Dunning iniziarono ad allentare i rapporti con i genitori, ma poi lentamente si confessarono la scontentezza che provavano. La fatica del lavoro per la chiesa era un grande scotto, sia fisico che mentale. «Ci passi un sacco di tempo, vieni costantemente bombardato di ordini e la privazione del sonno alla fine ti trasforma in uno zombie».

Per Rich un grosso aiuto per prendere la decisione di andarsene fu l'accesso a Internet e la lettura di tante esperienze simili alla sua raccontate da ex membri.

Per Anne-Marie, il maggio 2003 ha rappresentato un momento di chiarezza, si è sentita il cuore in pace. «Quando ho preso la decisione di andarmene» racconta, «Tutto ciò a cui riuscivo a pensare era "Mio Dio! Sarò etichettata Persona Soppressiva!" Lo dissi a mia madre, chiedendole che cosa dovevo fare. Lei mi guardò dritto negli occhi e mi chiese: "Che cosa significa nel mondo reale?».



Aiuta a diffondere il verbo

In occasione della grandiosa inaugurazione della nuova sede di Buffalo, nel novembre 2003, la Chiesa di Scientology ha incoraggiato il sindaco Anthony M. Masiello a dichiarare il "Giorno della Chiesa di Scientology di Buffalo". E lui l'ha fatto. Ma, cosa più importante, gli scientologist gli hanno scritto il discorso. Che lui ha letto.

A Buffalo e nel resto del mondo Scientology cerca di legittimarsi per contrastare le accuse di essere una setta. I legislatori e i funzionari di Buffalo sono stati felici di collaborare.

Pensate che l'estate scorsa, quando il Corpo dei Ministri Volontari è apparso alla Fiera della Contea, il Presidente della Legislatura di Contea George A. Holt Jr. ha emesso un comunicato di apprezzamento per il loro lavoro. «Scientology è un gruppo cristiano molto produttivo e positivo per la comunità» ha spiegato in seguito. Però Scientology non è una religione cristiana e nemmeno, come il nome potrebbe lasciar pensare, ha collegamenti con la Chiesa Scientista di Cristo.

Holt ha poi approvato una mostra antipsichiatria allestita da un gruppo collegato a Scientology il 24 gennaio al pianterreno della Old Town Hall; il Giudice Amministrativo Sharon S. Towensend l'ha poi fatta smantellare per evitare che influenzasse i giurati.

E quando gli scientologist volevano portare a Buffalo un controverso trattamento disintossicante per carcerati, un mecenate della chiesa ha pagato il viaggio in Messico a due funzionari del Centro di Detenzione di Contea affinché lo vedessero in azione.

In seguito il Sovrintendente H. McCarthy Gipson ha cercato di introdurre il "Second Chance Program" nella prigione di contea, con un potenziale costo per i contribuenti di 700.000 dollari. Un taglio nel budget ha poi messo in attesa il programma.

I critici - compresi gli ex membri - sostengono che Scientology è un culto rapace che minaccia famiglie e comunità. E, aggiungono, Buffalo potrebbe essere matura per la vendemmia.

«Se fossi un cittadino di Buffalo vorrei avere un'analisi molto dettagliata di questo gruppo, alla luce della sua reputazione mondiale» dice Cynthia Kisser, ex direttore esecutivo del Cult Awareness Network di Chicago. «Dietro la superficie c'è un'agenda precisa di cui la comunità in generale potrebbe trovarsi scontenta».

Lo stesso punto di vista è condiviso da Stephen Kent, sociologo alla University of Alberta, Canada, che ha molto scritto su Scientology e ha lodato gli sforzi del network per tenere monitorati i gruppi potenzialmente dannosi. «La strategia di Scientology è di utilizzare i funzionari pubblici per cercare di legittimarsi» spiega Kent. «Ci si chiede quanti di quelli di Buffalo abbiano una reale conoscenza dell'organizzazione che stanno appoggiando».

La chiesa sostiene di essere vittima di fanatismo religioso - e accusa il vecchio Cult Awarness Network, di cui la Kisser faceva parte, di essere un "gruppo di odio". «Scientology, come tutte le idee nuove, è stata attaccata dai male informati e da chi vede minacciati i suoi interessi mascherati» dice Teresa Reger, presidente della Chiesa di Scientology di Buffalo.

Beth Akiyama, una portavoce di Scientology, dice che avere avuto il sostegno del Sindaco ha significato molto. «Condividiamo con il Sindaco la sua visione di questa città e stiamo lavorando sodo per ottenerla».

Atmosfera hollywoodiana

La Chiesa di Scientology è presente a Buffalo dal 1967 e ha continuato a cercare nuovi membri e simboli di accettazione dai governanti locali. Ma poco più di un anno fa le cose sono cambiate. La chiesa di Buffalo è diventata il centro di smistamento regionale per zone dell'Ohio, della Pennsylvania e del Canada meridionale, oltre che dello Stato di New York centrale e occidentale. Contemporaneamente si sono verificati sia un incremento nell'accettazione da parte della comunità, che nuovi sforzi di reclutamento nell'ovest dello Stato di New York, compreso uno stand di "Dianetics", gruppo collegato a Scientology, allestito nella Walden Galleria.

Ma il profilo più alto dell'organizzazione ha coinciso con il molto lodato restauro da 2 milioni di dollari di un edificio in mattoni di quattro piani tra la Main e Virginia. La chiesa aveva acquistato lo stabile per circa 400.000 dollari.

In una grigia giornata di novembre 2003 circa 1400 persone - di cui molte provenienti da fuori - hanno sfidato il gelo per assistere alla grande cerimonia di inaugurazione tenuta all'esterno della nuova sede. La chiesa ha coltivato con successo le star di Hollywood e quell'evento, organizzato con scaltrezza su Main Street, ha visto la partecipazione dell'attrice Jenna Elfman, della rock star locale Billy Sheehan, del dirigente supremo di Scientology David Miscavige e del sindaco Masiello.

Il set comprendeva un palco tappezzato di rosso e un TelePrompTer, cosa mai visto prima in un evento a Buffalo.

Significativo l'abbraccio cittadino a Scientology: l'opuscolo di L. Ron Hubbard, il suo fondatore, intitolato "La Via della Felicità" è stato distribuito con una foto del Municipio in copertina e - grazie all'autorizzazione dell'amministrazione Masiello - con il simbolo municipale sul retro.

Miscavige, il successore di Hubbard, ha tenuto un discorso in una delle sue rare apparizioni pubbliche. Poi il Sindaco ha mandato in visibilio la folla lodando Scientology e il suo potenziale a Buffalo. «Portate la Chiesa di Scientology di Buffalo alla dimensione di Saint Hill e oltre!» ha esortato Masiello, ripetendo uno degli slogan che si riferiscono alla rapida crescita al Castello di Saint Hill, in Inghilterra, alla metà degli anni '60.

Per la chiesa avere le lodi pubbliche del Sindaco è stato davvero un bel colpo pubblicitario.

Ma come faceva Masiello a conoscere tante cose di Scientology? In realtà non le sapeva. «Avevano tutto sul un TelePrompTer» ha ammesso in seguito. «Fondamentalmente mi sono limitato a mettere insieme quanto mi avevano fornito. L'ho letto diverse volte e se avessi pensato che erano cose criticabili non lo avrei fatto».

Il Sindaco ha ammesso che la chiesa aveva scritto anche le sue dichiarazioni, facendogli notare che non ha personale specializzato per la redazione di tutte le richieste di dichiarazioni che riceve. Masiello ha aggiunto di non essere a conoscenza delle controversie che da decenni circondano Scientology. Ma anche se le avesse sapute non gliene sarebbe importato: è grato alla chiesa per aver investito in uno stabile fatiscente e per l'eccellente opera di restauro di un edificio abbandonato da tempo. La chiesa si è anche impegnata in lavori di ripulitura. «Il mio interesse ed entusiasmo erano rivolti a quanto hanno saputo fare in quell'angolo» ha detto.

L'anno scorso su richiesta della chiesa il Sindaco aveva emesso un altro proclama Scientology, dichiarando "Giorno di L. Ron Hubbard" il 13 marzo. L'ex governatore dell'Illinois Jim Edgar aveva fatto qualcosa di simile all'inizio degli anni '90, per poi abrogarlo e prendere le distanze dal controverso fondatore di Scientology.

All'inaugurazione il Sindaco non è stato il solo a leggere una dichiarazione preconfezionata dalla chiesa. Gli scientologist avevano redatto anche il discorso di Brian Davis, membro dell'Ellicott Council. «Tutte le grandi religioni hanno una missione » aveva detto Davis ai presenti, «e da quello che vedo della vostra nuova chiesa avete portato quella missione a un nuovo livello».

Davis aveva poi lodato un programma disintossicante collegato a Scientology, sebbene le sue componenti educative siano state vietate a San Francisco e il Dipartimento dell'Educazione della California abbia aperto un'inchiesta. Quei metodi disintossicanti sono simili al programma che si voleva portare nella prigione di contea.

In seguito Davis ha ammesso di conoscere Scientology solo per aver letto gli opuscoli e visionato i video fornitigli dalla chiesa.

Città Scientology

L'impatto che avrà Scientology su Buffalo è tutto da verificare. Ma uno sguardo a una comunità in cui Scientology ha messo le radici ce ne può dare un'idea. Clearwater, Florida, era una zona depressa - molto simile a Buffalo - quando 30 anni fa sotto falso nome la chiesa iniziò ad acquistare proprietà. Oggi Clearwater ha già percorso un buon tratto della strada per diventare una città Scientology, un po' come Salt Lake City è la città della Chiesa dei Mormoni. Ma i suoi rapporti con i governanti e i giornali locali, e con molti dei suoi residenti, sono stati spesso ostili.

Il St. Petersburg Times ha accusato l'organizzazione di essere una setta che minaccia la comunità. Gary Weber, che ha lavorato per l'ufficio legale e di pubbliche relazioni della chiesa, ha dichiarato al Buffalo News di aver collaborato a progetti di campagne diffamatorie atte a screditare funzionari pubblici e un giornalista. «Hubbard ci istruì a non difenderci mai, ad attaccare sempre » racconta Weber, che ha lasciato la chiesa 20 anni fa e oggi lavora come ispettore aereo a Ontario, California. «Chiunque attacchi chi salva l'umanità - cioè quello che ci dicevano noi stavamo facendo - dovrebbe essere distrutto. Vogliono fare gli spacconi perché in quel modo nessuno gli si opporrà».

Akiyama, la portavoce della chiesa, ha rifiutato di dire se la chiesa si è mai impegnata in campagne diffamatorie. «È una vecchia storia, trita e ritrita» ha commentato. Ma ha aggiunto che da qualche tempo la chiesa gode di rapporti eccellenti con l'amministrazione della città di Clearwater, e ha fatto notare che di recente il sindaco Frank Hibbard ha preso la parola a una loro celebrazione.

La sola costante della presenza Scientology a Clearwater è stata la sua crescita. È infatti diventata la più grossa proprietaria immobiliare del centro cittadino e la sua popolazione, dal 1980 a oggi, è passata da 25.000 a 110.000 abitanti. La chiesa aprirà presto un edificio del valore di 50 milioni di dollari che prende un isolato intero, e di recente ha abbattuto un palazzo di appartamenti di 15 piani. Progetta anche di costruire un auditorio del valore di 40 milioni di dollari. Tutto ciò si va ad aggiungere ai 21 edifici e alla decina di lotti che già possiede. L'anno scorso ha pagato 605.000 dollari di tasse per proprietà senza fini religiosi, come ristoranti e hotel.

In centro vivono circa 7000 scientologist, tra cui 1400 membri della Sea Organization, il gruppo di élite i cui affiliati nel 2004 guadagnavano, secondo il St. Petersburg Times, 75 dollari a settimana più vitto e alloggio.

Cura disintossicante

A Clearwater e altrove la chiesa promuove un programma disintossicante chiamato "Purification Rundown". Per alcuni membri si tratta del primo contatto con l'organizzazione. Il programma - lo stesso offerto nel seminterrato della chiesa di Buffalo - consiste nell'ingestione di grandi quantità di niacina e altre vitamine; calcio, magnesio e altri minerali, e olio da cucina. Infine corsa per stimolare la circolazione e sedute in sauna per sudare via le sostanze tossiche.

Hubbard credeva che chi fa uso di droga conservi immagini mentali delle esperienze del passato e rimanga perciò bloccato, e che l'organismo immagazzini droghe e tossine nei tessuti adiposi. Diceva che il "Programma di Purificazione" era stato sviluppato per purificare mente e corpo dai residui di droga. Il programma hubbardiano - che può costare migliaia di dollari, viene considerato un rito religioso. Ma la chiesa lo concede in licenza per una sua versione che definisce "laica" chiamata Narconon e Criminon, quest'ultima da utilizzare nelle carceri. Ed è proprio il "Second Chance Program", su licenza Criminon, che gli scientologist e i funzionari del carcere volevano portare nel Centro Detentivo della Contea di Erie.

Le metodologie e le teorie scientifiche di Hubbard hanno attirato le critiche degli specialisti di disintossicazione. Dopo aver letto un libro che vantava le sue teorie disintossicanti, l'ex Chirurgo Generale C. Everett Koop ha sollevato le sue critiche. «La mia raccomandazione in tema di disintossicazione è di tenersi alla larga da quelle teorie» ha messo in guardia. «Non credo che L. Ron Hubbard abbia credibilità nel campo scientifico». Ma evidentemente ce l'ha tra i funzionari del carcere della Contea di Erie.

Il primo collegamento pubblico tra Scientology e lo Sceriffo del Dipartimento di Contea risale al marzo del 2003. All'epoca un gruppo di sei carcerati del Erie County Correctional Facility di Alden lavorò per un mese alla ristrutturazione della nuova chiesa, su raccomandazione del mecenate Joseph Sgroi. Lo sceriffo Patrick M. Gallivan revocò il permesso dopo un articolo del News che ne rivelava l'utilizzo.

In precedenza, nell'ottobre 2001, Sgroi aveva pagato a Gipson, Sovrintendente del Centro Detentivo di Contea, e a Robert Huggins, Vice Sovrintendente, un viaggio in Messico per verificare il programma "Second Chance" in due carceri locali. Gipson tornò a Buffalo molto impressionato. «È dal 1998 che cerco di istituire nel carcere un programma», ha riferito. «Però quando sono andato laggiù ero pessimista. Sono veramente uno difficile da convincere. Ma poi mi sono trasformato in credente».

«Nel carcere di Tijuana ho visto tossicodipendenti da una vita che mi hanno detto quanto fosse cambiata la loro esistenza, e che non desideravano più usare droghe. Mi sono commosso fin quasi alle lacrime» ha rivelato Gipson.

Il Sovrintendente ha detto che il progetto per inserire il programma disintossicante è stato poi accantonato per un taglio di fondi.

Gipson, che non è uno scientologist, ha riferito che intende continuare a collaborare con i leader locali di Scientology per portare il programma a Buffalo.



Le critiche esterne sono inaccettabili

Due anni fa Tanya Durni ricevette una lettera dal fratello. Ma non si trattava di una missiva cordiale. Nella lettera Fred Lennox diceva alla sorella che stava "disconnettendo" completamente da lei. La sua colpa? Aver criticato Scientology - in particolare su un newsgroup Internet.

La lettera lasciò senza parole la Durni, direttrice di un negozio di golf al Oak Hill Country Club di Rochester. «Fu come ricevere la lettera di qualcuno che ti dice che tuo fratello è morto» ricorda. Ma quanto accadutole quel giorno non è un fatto insolito.

Familiari e amici di scientologist - compresi genitori, coniugi e figli - che si dimostrano critici verso la chiesa possono essere dichiarati "persone soppressive", vale a dire che la chiesa li considera intenzionati a danneggiare o distruggere Scientology. Secondo le rigide direttive del fondatore, il defunto L. Ron Hubbard, i seguaci devono persuaderli a rivedere le loro critiche - o altrimenti devono troncare ogni rapporto.

I critici sostengono di aver visto ripetersi questo scenario diverse volte. «La [direttiva] è davvero distruttiva per i rapporti familiari - è come una porta di ferro che impedisce qualsiasi dialogo tra le persone» dice il Reverendo Robert W. Thornburg, decano emerito della Mash Chapel della Boston University ed esperto di pratiche religiose distruttive.

«La minaccia più grossa di Scientology - il modo in cui arriva a controllarti - è che verrai classificato come "persona soppressiva"» gli fa eco Rich Dunning di Niagara Falls, che dall'ottobre 2001 al maggio 2003 è stato vice direttore esecutivo della chiesa di Buffalo.

Poiché Hubbard ha scritto che le persone soppressive inibiscono la crescita spirituale, bisogna limitare al massimo o eliminare del tutto la loro influenza sugli scientologist.

Joseph Sgroi, membro della chiesa di Buffalo e suo maggior benefattore, dice che la pratica di troncare i rapporti con la famiglia è una risorsa estrema a cui si ricorre soltanto quando qualcuno rimane ostile alla religione. Se un familiare ha «un effetto incredibilmente negativo» e rifiuta di cambiare, dice, «allora ha senso non avere più a che fare con quella persona». Aggiunge che «il concetto non è quello di distruggere le famiglie, quanto piuttosto di riunirle».

Al Buttnor, portavoce canadese della chiesa, dice che gli scientologist danno grande valore al matrimonio, alla crescita dei figli e alla famiglia.

La Durni non è stata però l'unica della sua famiglia che la chiesa di Buffalo ha accusato di diffondere idee anti Scientology. Anche Jeff Lennox, fratello maggiore di Fred, è stato tacciato di diffondere "propaganda nera" perché aveva detto che la Chiesa di Scientology è una setta. Racconta Lennox: «Hanno mandato a Fred una lettera dal tono minaccioso in cui sostenevano che avevo detto cose non vere su Scientology».

Alla fine Fred Lennox ha dovuto affrontare un "Consiglio di Inchiesta" e gli è stato detto di sottoporsi a una "verifica di sicurezza". Si tratta di una pratica in cui gli scientologist possono venire interrogati sulle loro trasgressioni morali con l'uso di una macchina della verità chiamata E-Meter.

I fratelli riferiscono che il suo coinvolgimento con Scientology ha influenzato anche altri familiari. «Per anni mi sono astenuta da ogni commento su Scientology» ricorda la Durni, «Non puoi. È come se ci stesse controllando».

Il racconto di Frank

Frank Green di Blasdell ha scritto alcuni commenti anti Scientology su Internet. E, come accaduto alla Durni, la chiesa ha cercato di distruggere il suo rapporto con un familiare, nel suo caso la nipote Heather Barvian, una scientologist.

Le azioni della chiesa hanno spinto Green, operaio in pensione, a dimostrare davanti la chiesa di Buffalo il settembre scorso. Issava un cartello con scritto "Scientology distrugge le famiglie" - con il segno del dollaro al posto della "S".

«Ci ha portato via mia nipote e i pronipoti. Gli ultimi due anni sono stati un incubo» racconta Green. «L'unica cosa che so è che non è la Heather che conoscevo a fare certe cose. È stata irretita».

La Barvian, che ora vive in Colorado, nega che essere scientologist abbia qualcosa a che fare con l'allontanamento. Dice che suo zio ha pubblicato in Internet messaggi in cui minacciava di rapire dalle maglie di Scientology lei e i figli, e riportarli nello Stato di New York. E aggiunge che lo zio si opponeva alla sua decisione di sfuggire a un matrimonio che lei riteneva abusivo.

Secondo Green quelle accuse sono false.

I critici sostengono che i principi della chiesa agiscono come strumenti di controllo molto efficaci. Il libro "Introduzione all'Etica di Scientology" di Hubbard elenca oltre 100 "infrazioni", "crimini" e "alti crimini" che fanno parte del codice di disciplina interno. «Si tratta di un sistema di controllo estremo che ti mantiene dentro una bolla» racconta Dunning, l'ex vice direttore. «Non osi parlare con nessuno o leggere nulla [di critico a Scientology] perché Hubbard ha scritto che farlo potrebbe renderti complice».

Gli "Alti crimini" comprendono l'interazione con critici di Scientology e non tenere conto delle sue direttive.

Stephen Kent, professore di sociologia alla University of Alberta con all'attivo numerosi saggi sulla chiesa, dice che l'atteggiamento aggressivo di Scientology contro i suoi critici, familiari compresi, è radicato. «Diventare scientologist implica in parte apprendere un sistema etico alternativo che colloca la sopravvivenza del gruppo al primo posto, e rende necessario l'attacco ai critici».

Il Buffalo News ha ottenuto una copia di un "ordine di etica" della chiesa relativo a Fred Lennox datato 1 marzo 2002. In esso gli si dice di "risolvere o disconnettere" dalla sorella. «È giunto all'attenzione della chiesa che la sorella di Fred ha diffuso in Internet entheta [una parola inventata da Hubbard per intendere "bugie e confusione"] contro Scientology» si legge sull'ordine. «Questa è la seconda situazione del genere che vede coinvolta la sorella di Fred negli ultimi otto mesi... Fred è stato avvertito che se non risolve o disconnette da lei, sarà dichiarato PTS [Fonte Potenziale di Guai] di Tipo A».

Questo tipo di dichiarazione impedisce a chi la riceve di frequentare i corsi o ricevere le sedute di assistenza, o "auditing", necessari per l'avanzamento spirituale.

Arnold Markowitz, direttore della Cult Hotline and Clinic gestita dal Consiglio Ebraico per i Servizi alla Famiglia e al Fanciullo di New York, riferisce che la sua agenzia ha trattato clienti angosciati dagli ordini di disconnessione di Scientology. «Se un genitore si lamenta - di solito lo vediamo accadere con i figli adulti - il membro cerca di risolvere la situazione. Ma se la critica persiste allora comincia un continuum di allontanamento, fino alla lettera di disconnessione». Ed è quanto accaduto alla Durni un paio di anni fa con Fred Lennox. Tanya ricorda di avere discusso con il fratello che se lei avesse espresso in Internet il suo punto di vista su Scientology la chiesa gli avrebbe fatto pressioni affinché troncasse i rapporti con lei. Lui insisteva che non sarebbe mai successo.

Eredità di breve durata

Lennox, 46 anni, ha trascorso metà della vita in Scientology. La sorella maggiore Tracy Kane lo descrive come «un bambino molto sensibile» con un particolare affetto per gli animali e gli altri bambini. I familiari sospettano che soffra di problemi di apprendimento non diagnosticati e che sia stato reclutato in Scientology in un periodo molto particolare della sua vita.

Ciò ricalca un modello che vede la Chiesa di Scientology indirizzarsi a persone suscettibili, sottolinea Thornburg, l'esperto in pratiche religiose distruttive che considera Scientology una setta. «Chi si sente escluso, quando arriva in Scientology prova un senso di appartenenza immediato. Il controllo che ha sulle persone coinvolte è il più completo che abbia mai visto nei gruppi distruttivi che ho studiato».

Lennox si avvicinò a Scientology nel 1980; nel 1984 entrò nello staff della chiesa di Buffalo e nel 1986 nella élite della chiesa, la Sea Organization che ha sede a Clearwater. La chiesa crede alla reincarnazione e, prima di entrare nella "Sea Org", Lennox ha dovuto firmare un contratto da un miliardo di anni. Alla fine però lasciò la élite per tornare alla chiesa di Buffalo. Quando nel 2001 ereditò contanti e azioni per un valore totale di 25.000 dollari viveva ancora con i genitori e guadagnava 7 dollari l'ora. La sorella racconta che poco dopo aver detto a un funzionario di Scientology di aver ricevuto l'eredità, cominciarono ad arrivare gli estratti conto delle nuove carte di credito del fratello, che comprendevano costosi addebiti a favore della chiesa.

«Lei dovrebbe conoscere Fred per rendersi conto che non sarebbe mai riuscito a richiedere una carta di credito da solo» racconta la Durni. «Quando ha aperto il conto corrente abbiamo dovuto accompagnarlo e spiegargli tutto. Sono sicura che quelli della chiesa, hanno fatto tutte le richieste e si sono fatti mandare i moduli. Gli hanno preparato tutto, solo pronto da firmare sulla linea tratteggiata». Poco tempo dopo Lennox si è imbarcato sulla nave da crociera di Scientology dove vengono tenuti corsi di alto livello, molto costosi. La nave porta 500 passeggeri e incrocia nel Mare dei Caraibi.

La Durni si dice convinta che la chiesa abbia adescato il fratello e lo abbia convinto a partire per la crociera in modo da isolarlo e renderlo più suscettibile, e convincerlo a devolvere la sua eredità. Lennox doveva restare sulla nave una settimana, poi due. Dopo quattro settimane e mezzo la Durni riuscì a parlargli al telefono e lo persuase a tornare, dicendogli che aveva ereditato altri soldi. Nel giro di 48 ore era a casa. Aggiunge che da poco prima di salire sulla nave fino al suo ritorno, il fratello ha dato fondo all'eredità contraendo anche debiti per 40.000 dollari. Aveva praticamente speso ben 65.000 dollari per corsi, nastri, libri, spese di viaggio e per ripagare alla chiesa il suo debito "freeloader".

Se si lascia la Sea Org, rompendo il contratto da un miliardo di anni, per restare nel gruppo e usufruire di corsi e servizi spirituali bisogna pagare un "debito freeloader". La chiesa sostiene che si tratta di un rimborso dei corsi fatti gratuitamente mentre si era nella Sea Org.

Teresa Reger, presidente della chiesa di Buffalo, ha difeso la lunghezza del contratto e la punizione per la sua interruzione: «Quando si firma il contratto si conosce la direttiva».

La Kane, illustratrice di libri per bambini a Durham, N.H., ritiene che Scientology abbia approfittato del fratello in modo vergognoso. «Quando ha ereditato ho visto il modo in cui gli si sono attaccati, addebitandogli le carte di credito per importi che non poteva pagare» racconta. «Poi lo hanno scaricato di nuovo perché nel loro mondo non è una persona che possa eccellere o salire in alto. Per loro è stato importante solo fino a che ha avuto soldi da spendere».

Cambiamento di personalità

La famiglia Lennox sperava che Fred, impiegato part time nella panetteria di un supermercato, lasciasse Scientology. Diversi anni fa hanno tentato un infruttuoso intervento familiare con professionisti di assistenza alle vittime del controllo mentale. «Ho visto un lato di Fred terrorizzato, riuscivi a vedere che era controllato da qualcosa» racconta la Kane.

Quando il News lo ha cercato, Lennox ha rifiutato l'intervista. Ma gli scientologist hanno detto al giornale che avrebbero cercato di mettersi in contatto con lui. Martedì è arrivato in redazione un suo fax in cui dice di sentirsi libero di fare ciò che vuole della sua vita e dei suoi soldi. «Non mi pento di aver donato soldi alla mia chiesa, e l'ho fatto liberamente» scrive. «Vivo la mia vita, non quella ordinata da mia sorella o dai miei familiari».

«Ho sogni e obiettivi, e la mia chiesa mi aiuta a perseguirli. Il problema è di chi mi ostacola nel raggiungere sogni e obiettivi... Se mia sorella smettesse di rendermi la vita impossibile per la mia chiesa e le scelte che ho fatto sarei felice di parlarle. Una volta eravamo molto vicini e mi manca quella vicinanza» aggiunge.

Jeff Lennox ha suggerito che il News abbia ricevuto quella lettera perché Buttnor si è messo in contatto con Fred e gli ha chiesto una dichiarazione per questo articolo. Fred ha detto al fratello di non fare nulla con la chiesa da "molto tempo", ma che era stato contattato con la richiesta di scrivere una dichiarazione. Lunedì, con l'aiuto dei funzionari di Scientology, aveva scritto il fax. Martedì mattina i due fratelli hanno fatto colazione insieme. Jeff ha riferito che il fratello a volte sembrava orgoglioso della chiesa, altre volte intimidito. «Per tre o quattro volte ha paragonato metaforicamente Scientology alla mafia. Non glielo avevo mai sentito fare prima d'ora». E, riferendo le parole di Fred, ha aggiunto: «Gli sforzi di Tanya contro Scientology sono stati come gettare un sasso dall'Empire State Building».



Difendersi dai critici

Il Cult Awareness Network riceveva più telefonate per Scientology che per qualsiasi altro gruppo. Prima che una valanga di cause legali aiutasse gli scientologist a prendere il controllo del network; ora, stando a quanto hanno riferito diverse agenzie di stampa e Cynthia Kisser, ex direttore esecutivo del gruppo e attualmente avvocato a Chicago, quando si chiama la "helpline" del CAN esistono ottime probabilità che all'altro capo ci sia un seguace di Hubbard.

«È come se il [Ku Klux] Klan avesse preso il controllo della Anti-Defamation League» commenta la Kisser.

La Chiesa di Scientology attacca gli ex membri che parlano in modo schietto, i giornalisti, i funzionari del governo e chiunque consideri una minaccia. Secondo il St. Petersburg Times, che per lungo tempo è stato ai ferri corti, la chiesa ha speso decine di milioni di dollari per cause legali e per investigatori privati. E le sue tattiche funzionano. Diversi ex scientologist, accademici e altre persone contattate per questa serie di articoli hanno infatti rifiutato di farsi intervistare adducendo il timore di ritorsioni.

La Chiesa di Scientology sostiene di doversi proteggere - e lo fa in modo legale - poiché ha nemici potenti che l'hanno presa di mira e vogliono distruggerla. Tra i suoi nemici cita il governo degli Stati Uniti e le sue agenzie FBI e IRS; la stampa e l'establishment medico.

«Fronteggiamo chi non vuole il nostro successo» dichiara Teresa Reger, presidente della chiesa di Buffalo. «Là fuori ci sono persone con interessi mascherati che drogano la gente e la vogliono tenere soggiogata».

Tra il 1978 e il 1994 il Cult Awareness Network era il maggiore archivio nazionale di informazioni su organizzazioni settarie. Ma per lungo tempo gli scientologist lo hanno considerato un "gruppo di odio" che praticava il fanatismo religioso e la deprogrammazione illegale. Così hanno presentato 50 cause contro il network, ci dice la Kisser, citata in almeno 15 di esse. Per il gruppo anti sette i costi legali raggiunsero quasi i due milioni di dollari. Nel 1994 il network perdette una causa civile da 1,8 milioni e dovette dichiarare fallimento. La causa era stata presentata da un querelante difeso da un importante avvocato Scientology. Il network venne ritenuto colpevole poiché una sua volontaria aveva indirizzato un membro della chiesa pentecostale a un deprogrammatore, il quale lo aveva rapito.

Successivamente il network fu acquistato al tribunale fallimentare da alcuni scientologist - compresi i suoi 5000 dossier che contenevano anche informazioni su persone che avevano presentato lamentele contro la chiesa. Adesso, stando alle parole di una donna che ha risposto alla "hotline" ma non ci ha voluto dire il suo nome, il network non considera più Scientology una setta.

Il fondatore L. Ron Hubbard e la sua direttiva chiamata "Fair Game" [Bersaglio Libero]

«Lo scopo di una causa [legale] è molestare e scoraggiare piuttosto che vincere» scrisse Hubbard nel 1955. «La legge può essere usata molto facilmente per molestare, e sufficiente molestia su chi è semplicemente dalla parte del torto... sarà generalmente sufficiente a provocare il suo decesso professionale. Se possibile, naturalmente, rovinatelo del tutto».

Stephen Kent, professore di sociologia alla University of Alberta con all'attivo diversi saggi su Scientology, dice che il "Fair Game" autorizza gli scientologist a distruggere i propri nemici. «È un programma molto efficace in parte perché, almeno secondo le sue direttive più vecchie, se l'organizzazione non riesce a trovare dello sporco lo inventa».

Suggerimenti a quella direttiva furono trovati nel 1977 durante le irruzioni del FBI ai centri Scientology di Los Angeles e Washington. Si scoprì che gli scientologist avevano infiltrato, rubato e messo cimici in agenzie governative, comprese FBI e IRS. Undici funzionari di alto livello della chiesa, tra cui la moglie di Hubbard, furono condannati a cinque anni di prigione. Hubbard venne citato come co-cospiratore non imputato.

L'IRS diventò un target della chiesa dopo la revoca del 1967 dello status di esenzione fiscale, aveva infatti considerato commerciali le attività di Scientology. Nel corso degli anni sia la chiesa che scientologist individuali presentarono circa 2.200 contenziosi con l'agenzia e furono ingaggiati investigatori privati per indagare sulla vita privata dei funzionari del governo. Nel 1993 l'IRS ha di nuovo concesso alla Chiesa di Scientology l'esenzione fiscale.

Il giornalista del Time Richard Behar ha raccontato che dopo la pubblicazione del suo articolo di copertina intitolato "Scientology, la florida setta dell'avidità e del potere" si ritrovò con sei investigatori privati alle calcagna. La rivista venne querelata e, seppur uscita vincente dalla causa, dovette sostenere costi legali per 7 milioni di dollari. Secondo Behar la litigiosità della chiesa serve da deterrente alle inchieste giornalistiche.

La chiesa però sostiene che la dottrina del Fair Game fu cancellata subito dopo essere stata pubblicata. «Il Fair Game non esiste più da moltissimi anni» riferisce la Reger. E che cosa ne pensa dell'assunzione di investigatori privati per indagare sui critici? «Perché no?» risponde. «Se lei ci attacca, noi la attacchiamo».

Hubbard scrisse che chi attacca Scientology ha un passato criminale, e la Reger si dice d'accordo. «Chi è critico [di Scientology] ha qualcosa da nascondere» suggerisce. «C'è sempre qualche tipo di crimine, stupro, pornografia minorile. C'è sempre qualcosa. Lei che cosa nasconde?» chiede al giornalista.



Specialisti in tossicodipendenze criticano il programma disintossicante

Gli scientologist ripongono molta fiducia nel programma disintossicante della loro chiesa. Ma tre specialisti locali di tossicodipendenze riferiscono che la documentazione presentata a sostegno del programma creato dal fondatore è piena di conclusioni non sostanziate, presupposti erronei e scarsa metodologia.

«Il progetto di ricerca è molto debole. Non segue nemmeno la metodologia scientifica di base» sostiene il Dott. Paul Updike, direttore medico per le dipendenze chimiche al Sisters Hospital. «Non è assolutamente possibile trarre da quegli studi qualche correlazione per dire che abbiano rilevanza per il trattamento della dipendenza chimica».

Il "Programma di purificazione" della chiesa si prefigge di eliminare dal corpo droghe, tossine ambientali e altri residui chimici. A Buffalo il trattamento viene seguito nel seminterrato della chiesa, e un programma simile è stato proposto al Centro Detentivo della Contea di Erie.

Clark Carr, presidente del Narconon International collegato a Scientology, ha inviato al Buffalo News «documentazione scientifica» e «studi pubblicati negli ultimi 20 anni da riviste peer reviewed». «Si tratta di una procedura assolutamente convalidata» ha scritto.

Ma Updike, l'esperto di Buffalo, dice che solo un paio di quegli articoli si basano su ricerche da dipendenza chimica, e a contribuire a sollevare dubbi è il fatto che gli autori principali o secondari sono le stesse persone che siedono nel consiglio consultivo del Narconon.

Updike mette in discussione le affermazioni di Hubbard secondo cui quando le droghe vengono espulse dal corpo producono una fanghiglia colorata («è una cosa bizzarra - non verrebbe accettata dalla maggioranza della comunità scientifica»); che l'organismo immagazzina le sostanze psichedeliche e gli oppiacei per anni («nella documentazione presentata non v'è nulla che dimostri tale affermazione»); o che la niacina elimini le droghe dal grasso corporeo («La niacina non trova utilizzo standard nel trattamento delle dipendenze chimiche»).

Il News ha poi chiesto un parere al Dott. Robert Whitney, direttore clinico dei servizi per le tossicodipendenze del Erie County Medical Center e al Dott. Ronald Santasiero, medico olistico al Sedonia Holistic Medical Center di Hamburg.

«Lasciano trasparire che [i test] siano molto più rigorosi e basati sull'evidenza di quanto siano in realtà» ha detto Whitney commentando il trattamento disintossicante Hubbard. Si è anche detto preoccupato per l'uso della vitamina B1 durante l'astinenza: «non è accurato ed è potenzialmente pericoloso».

Santasiero, che si è detto convinto che alcune delle idee di Hubbard abbiano merito, è stato d'accordo sulla mancanza di metodologia. «Fondamentalmente stanno dicendo: "Noi siamo convinti di queste cose perciò non abbiamo bisogno di ulteriori prove"».



Messi in discussione scopo e validità del test

Fermatevi al banchetto del centro commerciale o scorrete una pubblicazione e vi imbatterete in un "test gratuito della personalità". Da molto tempo il test è il principale strumento di reclutamento della Chiesa di Scientology.

Teresa Reger, presidente della chiesa di Buffalo, dice che il test - chiamato Oxford Capacity Analysis, sebbene non esistano collegamenti con l'università di Oxford - porta chi vi si sottopone a guadagni di auto miglioramento. Ma altri non sono d'accordo.

Anne-Marie Dunning è un ex membro dello staff che, prima di lasciare la chiesa nel maggio 2003, ne valutava i risultati. «Fondamentalmente i test vengono manipolati in modo che ci sia sempre qualcosa che non va» ha rivelato. «Bisogna sempre sottolineare enfaticamente le cose che non vanno. Quasi sempre si tratta semplicemente di quello che impensierisce un po' tutti».

Dice che il test della personalità - come quello per lo stress e per il quoziente intellettivo - è uno strumento di vendita per convincere la gente ad acquistare i costosi corsi e materiali della chiesa. Né la Reger né uno dei numerosi siti Web ufficiali forniscono informazioni che diano fondamento all'uso dei test.

Robert Spies, direttore associato del Buros Institute of Mental Measurements di Lincoln, Neb., il quale pubblica il "Mental Measurements Yearbook" - la bibbia dell'industria per i test psicologici - solleva dubbi su quei test che non rivelano i metodi di misurazione, come quelli della Chiesa di Scientology. «Si dovrebbero sempre includere informazioni che sostanzino l'uso di un test» ha detto Spies. «se non lo si fa, allora il test non soddisfa gli standard dei test educativi e psicologici».

I critici mettono in guardia sul fatto che i test di Scientology, dall'apparenza innocua, hanno un particolare fascino sui giovani.

L'estate scorsa alla Fiera di Contea due adolescenti si aggiravano nella tenda della chiesa per sottoporsi al test. I due, Dorothy McLoughlin di Hamburg e Andrew Beebe di West Seneca, sono poi stati esaminati con l'ausilio di un "E-Meter" - due lattine collegate a un galvanometro a batteria. Lo strumento manda attraverso il corpo una piccola corrente elettrica, e la lancetta sul quadrante si sposta quando vengono discussi dettagli personali.

«Mi è sembrato davvero accurato» ha commentato la McLoughlin, 16 anni. «Ci sono un paio di cose che per me rappresentano fattori di stress, e la lancetta è veramente schizzata!».



Cura da star

Molti quando pensano alla Chiesa di Scientology pensano a Tom Cruise. O a John Travolta. O a Jenna Elfman, che ha dato lustro mondano all'inaugurazione della chiesa di Buffalo nel novembre 2003.

«Forse Scientology vi fa apparire più affascinanti» ha riso Kim Harman, una organizzatrice locale. «Quale altra religione può promuovere come portavoce le sue persone più belle?»

Se, come dicono i critici, Scientology è una setta, allora perché le star di Hollywood ne vengono attratte? Secondo i critici le celebrità vengono protette dai lati oscuri della religione e coccolate negli esclusivi e lussuosi Celebrity Center.

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Ma Jenna Elfman, coprotagonista della serie TV "Dharma and Greg", nel novembre 2003 ha detto al News che Scientology le ha dato le risposte che stava cercando. Come molti altri scientologist ha riferito di non avere mai letto le critiche rivolte alla chiesa, né di averne mai sentito bisogno. «Scientology è fantastica per gli artisti perché ti permette davvero di essere te stesso» ha aggiunto. «Prima di aver sentito qualcosa di brutto avevo letto "Dianetics" e per me aveva molto senso. Quando so che qualcosa è vero per me, si tratta della mia integrità e non mi importa cosa dicono gli altri».

Il commento della Elfman fa eco a un popolare detto di Hubbard: «Ciò che è vero per te è vero».

 
 
 
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