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I ricordi di Bea (Terza Parte)

Praticamente nata in Scientology, questa giovane americana ripercorre la sua infanzia in Scientology e l'adolescenza/prima età adulta come membro della Sea Organization, la élite ecclesiastica del movimento. Tratto da exscientologykids.com

© Traduzione a cura di Simonetta Po, giugno 2008.

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2001 - 2002

Bene, io e il mio twin tornammo in seduta per terminare l'RPF, sistemare gli errori ecc.

Matteo era in twin con Jill Graham (Dio la benedica).

In quel periodo un'altra PRFer cominciò a picchiare in testa e tentò il suicidio. In realtà ci provò diverse volte. Matteo si occupava del suo C/Sing e mi chiese di audirla sull'Introspection Rundown, cosa che la donna avrebbe dovuto fare non appena arrivata sul RPF, ma che era stata trascurata. Così fu messa in "isolamento" (vale a dire in un hotel esterno) e io dovevo consegnarle il rundown. Poi fu cacciata dallo staff.

Per quanto riguarda Angelo, me, Matteo e la sua twin: entrambe le nostre squadre si diplomarono dal RPF ma nessuno sembrava felice per gli altri. Ad essere sinceri, io e Matteo non abbiamo mai risolto la nostra disputa. Ma così è la vita.

Sfortunatamente per tutti, però, le cose non andarono per il meglio. Quando Angelo era stato mandato sul RPF nessuno si era preso la briga di informarlo che al termine non sarebbe più potuto stare in Sea Org. E una volta diplomato si ritrovò con nessun posto dove andare. Galleggiava in giro. Un giorno Elsie Tucker (RTC) gli chiese qualcosa e lui le rispose maleducatamente: fu rispedito sul RPF. Per quanto mi riguarda, io non vi fui esattamente rispedita ma mi dissero di offrirmi volontaria. Comunque sia, pochi mesi dopo essermi diplomata mi ritrovai per la terza volta sul RPF. Nessuno aveva informato me o Angelo di che cavolo stesse succedendo, per cui non sapevamo che cosa fare, non c'era programma. Naturalmente lui era sconvolto. Finire sul RPF per aver risposto male? Follia pura.

Quella fu un'altra delle cose che mi fece sbiellare. Significava stare separata da mio marito per chissà quanti altri mesi. Lui mi disse che mi avrebbe aspettata per tre settimane. Alla fine chiese il divorzio e non posso fargliene una colpa. Mi aveva aspettato troppo a lungo. Quel programma è davvero infinito.

Diedi poi ad Angelo la verifica di sicurezza per andarsene secondo i crismi, cosa che fece. E siccome sentivo la sua mancanza il mio programma si allungò. Non so per quale motivo (la cosa mi fece molto arrabbiare, ma arrabbiarsi significava solo allungare ulteriormente l'RPF). Così imparai a mordermi la lingua e stare zitta. Alla fine mi diplomai per la terza volta. Quella volta non impiegai molto tempo però ne uscii con la sensazione di non essere per nulla riabilitata, mi sentivo la feccia, inutile e sgradita. Quegli ultimi episodi mi avevano spinta oltre il punto di non ritorno. Sapevo che non avrei permesso per nessunissima ragione al mondo di ributtarmi sul programma.

Inoltre Jill, poco dopo essersi diplomata dal RPF, morì di cancro. E decisero che la colpa era di Matteo, che con lei non aveva fatto un buon prodotto, così rispedirono pure lui sul RPF. Aveva una pessima cera. Mi chiedo come stia oggi, povero cristo [2]. Sicuramente nemmeno io, con le mie valutazioni che non ripeterò in questa sede, gli fui di aiuto. Mi dispiace, Matteo.

Alla fine tornai a NWC [1] e decisero che sarei entrata nel UC [Universe Corps] della prima org che arrivava a Saint Hill Size. All'inizio sembrava che la vincitrice fosse Milano, per cui cominciai a studiare l'italiano. Poi invece vinse Valencia in Venezuela, e gli UC vennero spediti lì per portare lo staff dell'org sui livelli OT. Se non che il team dell'UC destinato al Venezuela era composto soltanto da me, che ero C/S di Classe VI per cui potevo fare solo la supervisione ma non consegnare l'auditing, e una reclutatrice. Che buffonata.

Arrivammo all'org venezuelana con grandi squilli di tromba, ci avevano preparato un event ed erano tutti agitati. Però lì c'erano soltanto due Clear: l'ED e il Senior C/S. E gli spazi per l'Universal Corps? Beh, il palazzo dell'org era enorme, 8 piani, e l'ultimo era il nostro. Completamente vuoto. Un paio di muri e pavimenti di cemento grezzo. Ci si aspettava che fosse mio compito approntare le stanze di auditing e le classi per quando alla fine fosse arrivato il "resto della squadra". Ma non c'era nessuna squadra in arrivo.

Approntai una classe e cominciai la supervisione di "Solo I" per chi era pronto a farlo. Intanto il Senior C/S stava portando qualcuno attraverso il CCRD ed altri all'attestazione di Clear, e anche loro fecero "Solo I" con me. E la reclutatrice stava reclutando. Ma lì c'era davvero poca gente che avesse fatto progressi sul Ponte. Era molto strano, dopo tutto si trattava di una org Saint Hill Size. E a completare l'opera, nel paese vi fu un colpo di stato. Avrei molte storia da raccontarvi ma evito.

In breve, il Presidente e i suoi uomini da una parte contro i democratici dall'altra. Sostanzialmente il Presidente voleva istituire un regime comunista. Stiamo parlando di un paese del terzo mondo in cui l'80% della popolazione era estremamente povera - non avevano nemmeno i soldi per comprare una saponetta. Un sacco di gente viveva in strada.

I pro-Chavez tendevano ad essere violenti, giravano armati e le armi le usavano davvero. La polizia e la società civile gli erano contro e protestavano pacificamente.

Ricordo che un giorno io e la mia reclutatrice eravamo uscite a pranzo e sulla via del ritorno (un isolato) incrociammo una manifestazione. I democratici erano insorti contro la polizia militare, e noi ci trovavamo proprio in mezzo alle due fazioni. Vidi la polizia abbassare le maschere e dissi alla reclutatrice di CORRERE. Lanciarono i lacrimogeni e siccome l'org era molto vicina, il gas entrò anche lì (non c'era l'aria condizionata e le finestre erano sempre aperte).

Un'altra volta Flag ci inviò soldi per, mi pare, promozione e reclutamento. Li spedirono con la Western Union, il cui solo ufficio in città era in centro in una zona molto pericolosa, quella dove avveniva il grosso delle sparatorie (a proposito, l'Ambasciata Americana aveva già detto a tutti gli americani di lasciare il paese - l'ambasciata era stata evacuata e avevano detto di non potere aiutare nessuno). Il Venezuela non è gli Stati Uniti d'America, credo siamo tutti d'accordo. Andammo giù all'ufficio della Western Union ma facevano entrare solamente tre persone alla volta - e per riuscirci dovevi metterti in coda alle 6 del mattino. Non ci riuscimmo. Per cui dovemmo tornare il giorno successivo e attendere fuori per otto ore, nel frattempo intorno a noi c'erano proteste e sparatorie. Dopo un sacco di discussioni finalmente ci diedero il denaro. Avevano esordito dicendo che ormai avevano finito i soldi e di tornare un altro giorno, ma in qualche modo riuscimmo a farceli dare.

La settimana successiva pregammo PER PIACERE Flag di farci avere i soldi attraverso la Moneygram che aveva l'ufficio in un quartiere più sicuro. Il tizio di Flag ci disse «che peccato!», aggiungendo poi:«fatela andare bene». Mi scocciava davvero molto dover tornare laggiù per una manciata di dollari. Quei tizi della Sea Org non AVEVANO LA PIU' PALLIDA IDEA della situazione nel paese.

Ancora nel 2002: stavamo facendo le nostre cose in Venezuela e intanto in tutta la città scoppiavano disordini e sommosse. Era affascinante. I venezuelani sono gente stupenda. Molto cordiali ovunque tu vada. Gente veramente a posto. Mi ha fatto cambiare atteggiamento su diverse cose che davo per scontate.

Un bel giorno mi chiamò mia madre per sentire come andava. Mi disse che al mio patrigno era stato assegnato il posto dei programmi, doveva gestire FSSO (Freewinds). Come parte del suo addestramento doveva andare sulla nave e imparare tutti gli incarichi, sia della nave che dell'org di servizio. Prima di essere autorizzato a bordo doveva fare degli esami medici per accertarne la buona salute. Per cui fecero questi esami e mia madre mi disse che erano risultati troppi globuli bianchi, aggiungendo che potevano esistere 300 cause diverse. Non sembrava troppo preoccupata. Io però sapevo che cosa significava. Cancro. Avrei voluto mettermi a urlare al telefono per farle capire che non era una cosa da poco. Lei la prendeva in modo così leggero.

Cercai di scoprire se potevo tornare negli States, ma per qualche motivo non era possibile probabilmente perché non c'era un sostituto pronto. Mi dissero che lo stavano cercando (il fatto che una auditor di Classe VI fosse laggiù solo a fare supervisione di "Solo I" era veramente uno spreco anche per loro).

La reazione di mia madre alla condizione medica di suo marito mi fece uscire di testa e decisi che avrei fatto di tutto per andarmene da lì il prima possibile, compreso mettermi nei pasticci. Odio essere controllata dagli altri e mi piace controllare le mie cose a modo mio. Così cominciai a flirtare con uno dello staff. (Mentre ero in Venezuela avevamo fatto le carte per il divorzio, per cui non ero più sposata). La cosa provocò un grosso flap (il tizio disse che erano successe un sacco di cose che in realtà non erano successe, peggiorando la situazione).

La persona che doveva sostituirmi doveva però fare una verifica di sicurezza o qualcosa del genere, ma non avevano auditor disponibili per cui decisero di mandarlo da me e lo avrei audito io a Valencia. Lo feci, e mi ci volle un po' (ci sarebbero un sacco di cose da dire al riguardo, ma sono troppo tecniche).

Alla fine ci arrivammo in fondo e mi ordinarono di partire nel giro di 24 ore. Benissimo! Ma stiamo parlando di un paese del terzo mondo. Le sommosse avevano causato penuria di benzina in tutto il paese. Per fare rifornimento dovevi metterti in fila 24 ore prima. E l'aeroporto distava un'ora e mezza di macchina. Ma questi idioti mi dissero: «Non ce ne frega nulla, falla andare bene!». Allora scesi giù in strada, trovai un taxi e gli dissi di mettersi in fila al distributore, che ci saremmo rivisti il giorno dopo. E intanto prenotai il biglietto con la Delta. Il giorno dopo mi alzai presto e andai all'aeroporto. Ma quando arrivammo... sorpresa. Nemmeno la Delta aveva più carburante e aveva sospeso tutti i volti per tre giorni. Riuscii però a trovare un posto con la Continental. Tornai negli Stati Uniti, pronta per un "Comm Ev" (quanto meno non mi avevano mandato direttamente sul RPF). Ma alla fine potevo stare con mia madre e con il mio patrigno, proprio quando gli diagnosticarono il cancro... cosa che io dentro di me già sapevo.

Ancora 2002: Fu il migliore anno in Sea Org, un anno di libertà. Ricordo un paio di cose del Venezuela che vorrei raccontarvi. Restai nel paese circa 8 mesi. Non parlavo spagnolo ma avevo una interprete, cioè la reclutatrice che era venuta con me. Il nostro alloggio (scelto dallo staff dell'org) era a mezzo isolato di distanza ed era un appartamento enorme in un palazzo discretamente alto. Ripensandosi adesso era davvero un bel posto. Ricordo che alla porta c'erano le sbarre. Non riuscivo a capire se servivano per tenere la gente dentro o fuori. C'erano due ascensori, uno per i piani pari e uno per quelli dispari. E quando uno era rotto dovevi usare le scale. Mi pare che noi fossimo all'11 piano.

Mangiare: oh mio Dio! Negli USA diamo veramente troppo per scontato. In Venezuela il cibo c'è, ma manca la varietà. Hanno manzo, maiale e pollo ma non ci sono verdure, salvo le patate. Cercare di fare una insalata... beh, c'era questa lattuga dall'aspetto strano e c'erano bietole, e basta. Hanno qualche "ristorante" americano (a proposito, se per mangiare spendi più di un dollaro significa che sei ricco) tipo Wendy, Burger King, TGI Friday e Tony Roma.

I giovedì erano grandiosi perché giù al centro commerciale c'era un cinema e alla sera andavamo a vederci un film. Era la serata delle donne, un biglietto comprato e uno gratis. Ci piaceva molto. Andare al cinema costava circa 2 dollari. Ed erano tutti film americani con i sottotitoli in spagnolo. Per cui c'era sempre qualcosa da vedere, e trovavamo sempre una scusa per andarci! Di solito erano le mie statistiche alte. Ma se non lo erano, allora era lei che aveva reclutato qualcuno, o io che avevo ottenuto un completamento o qualcosa del genere. Credo che al massimo abbiamo sbagliato una sera.

Essere Universal Corps in un'org praticamente vuota significava avere davvero poco da fare. La classe - di cui facevo la supervisione - funzionava solo nel tardo pomeriggio. Poi avremmo allungato l'orario anche la sera. Era un lavoro facile, ma fare il supervisore non mi piaceva. Con quelle temperature torride e umide l'aria condizionata faceva comodo, ma c'era in due stanze soltanto cioè nell'ufficio del C/S (dove avevo il mio computer e dove stavo tutto il giorno a fare solitari alle carte perché non avevo nulla da fare fino all'inizio dei corsi) e in classe.

Comunque il giovedì pranzavamo da Wendy (dovevamo andarci in autobus, distava un paio di miglia) e poi a cena al TGI Friday, al centro commerciale. La vita che conducevamo era piuttosto ricca rispetto a quella della gente comune. L'org ci sovvenzionava ma al contempo lo staff era pagato poco, cibo scarso eccetera. Si erano organizzati in modo che ogni membro dello staff versava parte della pay per comprare cibo per tutto il personale. Si trattava sostanzialmente di una versione glorificata di riso e fagioli. All'inizio ci avevano invitate a unirci a loro, ma avevo cortesemente rifiutato. Ripensandoci ora avrei dovuto unirmi a loro. Credo di essermi in un certo senso isolata.

Lo staff e tutti i venezuelani erano veramente cordiali (era stato l'arrivo dei colombiani a dare avvio alle violenze, cercavano di vivere sulle spalle del paese e di avere tutto gratis). Avevamo libere anche le domeniche mattine e ce ne andavamo in giro a fare compere. Attorno all'org c'erano un sacco di negozi, per lo più delle specie di drogherie dove acquistavamo shampoo e articoli da toeletta.

Mi è appena venuta in mente una cosa molto divertente che fece uscire di testa la mia reclutatrice. A volte parlo a voce molto alta senza rendermene conto. E poi parlavo in inglese, chi mi avrebbe capita? Un giorno entrammo in questo negozio e vidi una crema per la "cellulite" (garantito che non ne avevo bisogno, all'epoca pesavo 50 chili) da mettersi sulle gambe eccetera. Me la volevo comperare e chiesi a Lucy (la reclutatrice) di tradurmene la composizione. Conteneva profumo. Accidenti, come sapete in Sea Org non si possono usare cose profumate! E la cosa mi stuzzicò ancora di più. Ci guardammo ancora un po' in giro poi, senza pensare a quanto a volte parlo a voce alta, dissi (davvero forte): «Ma chi accidenti verrebbe mai ad annusarmi il culo?» Per fortuna Lucy fu l'unica a capirmi...e mi comprai la crema.

Acquistammo anche un sacco di vestiti. Non vorrei annoiare i ragazzi che mi leggono, cercherò di essere breve ma ne voglio parlare, ok? Bene, prima dell'inizio delle violenze (che iniziarono circa quattro mesi dopo il nostro arrivo) andavamo spesso in centro dove c'erano un sacco di bei negozi di abbigliamento (la città era Valencia). Ne trovai uno in cui avevano molti abiti di Tommy Hilfiger (che mi piacciono molto perché mi stanno meglio di tutti gli altri) e ne acquistai veramente un certo numero. E poi vicino a quel negozio ce n'era un altro chiamato "Tijarazo" (credo... adesso parlo spagnolo ma non so scriverlo. Significa "tagliare", una specie di discount) dove avevano molte cose belle e bizzarre. C'erano sia cose di marca che imitazioni. Quando ci andavamo ridevamo come matte per certi nomi che usavano sui falsi, come "All Navy", "Ann's Taylor" "Tomy Higfligler" eccetera.

Ci comprai un sacco di roba a prezzi stracciati. Alcune cose le ho ancora e mi vanno ancora bene.

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Quando ero laggiù l'org doveva provvedere al nostro bonus Sea Org. Per loro era dura e li prosciugava per una intera settimana. Il fatto è che denaro boliviano e denaro americano non sono la stessa cosa. Cinque anni prima un dollaro costava 62 bolivar (la loro divisa). Quando arrivai io erano 1600 bolivar per un dollaro. Per cui potete immaginare che cosa era possibile fare con il denaro americano. Un dollaro erano un sacco di soldi. Oltre a questo, io ero in Sea Org da 15 anni per cui il mio bonus era alto, credo superasse i 500 dollari. Tutta l'org raccoglieva circa 2000 dollari la settimana per cui una volta tolte le quote per uplines a loro non restava nulla e a me dispiaceva molto.

Dopo circa tre mesi di permanenza ci accorgemmo che i nostri visti erano in scadenza (sì, occorre un visto. Sì, era facile ottenerlo. Bastava mostrare che avevi soldi da spendere nel paese e ti lasciavano entrare. Credo fossimo arrivate con 2000 dollari, che erano tanti soldi). Comunque andammo a chiedere il rinnovo e ci dissero che non era possibile. Dovevamo lasciare il paese e poi rientrare, non c'erano alternative. Curaçao era ad appena 20 minuti di volo e potevamo andare lì visto che è un paese diverso. E così facemmo: una gita domenicale, volo, pranzo sulla spiaggia e ritorno. Accidenti, fu meraviglioso! Come andare in vacanza! Il solo problema è che avevamo appena 20 dollari americani e il resto erano soldi venezuelani. Non ce li cambiarono a causa delle agitazioni civili nel paese, semplicemente si rifiutarono. Avremmo potuto cambiare in banca prima di partire ma pensavamo che non fosse un problema. Ovviamente lo era (ogni volta che andate in un paese straniero non pensate che le cose siano come a casa). Comunque riuscimmo a tornare senza problemi e a farci rifare il visto.

E le sigarette... la sola marca che avevano oltre a qualcosa di locale erano le Marlboro al mentolo. Ed è quanto fumai per tutto il tempo che restai sul posto. Mi ci volle un po' per abituarmi (ho smesso di fumare da anni).

A volte durante le sommosse più violente gli esercizi commerciali restavano chiusi ed era difficile trovare ristoranti funzionanti. Non mangiavamo mai a casa, sempre fuori. Alla fine decidemmo di cominciare a fare la spesa e arrangiarci in casa, avevamo una cucina vecchia ma funzionante. Una cosa grandiosa di laggiù è che non avevamo un orario fisso. Facevamo di tutto a qualsiasi ora. Non c'era bisogno di aspettare la domenica o di avere finito con il lavoro. Forse se ci fossero stati altri membri Sea Org avrebbero cercato di far rispettare gli orari, ma non noi! In effetti sarei dovuta restare laggiù, si stava proprio bene. Mi piacerebbe tornarci un giorno o l'altro, ma da quel che ho letto credo che ora sia un paese comunista.

I supermarket erano grandi come i nostri ma accidenti! Non c'era niente. Passavi per le corsie e trovavi carta igienica, sale, mostarda, cereali e omogeneizzati. La corsia dopo era esattamente uguale ma in ordine differente per sembrare diversa. Ogni corsia esponeva esattamente le stesse cose. E nella zona della verdura c'erano solo patate e cipolle. Fine. Ed era un supermercato ENORME. Noi prendevamo un po' di uova, pane e carne per la colazione e il pranzo.

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Ancora un paio di cose e poi vi lascio andare (fino alla prossima puntata...).

Ad un certo punto arrivarono due reclutatori NWC (NWC di Flag, non nostri che eravamo... uhm, suppongo la sede principale del Venezuela). C'era questo ragazzino dai capelli rossi e un altro tizio venezuelano. I casini in cui si sono ficcati quei due! Viaggiavano per tutto il paese per fare nuove reclute. Mr. Testarossa non parlava una parola di spagnolo ma suppongo non gliene importasse nulla. Nel paese c'erano due modi per spostarsi, entrambi in autobus. Bus scassatissimi senza aria condizionata, molto a buon mercato. E corriere di lusso con aria condizionata, film ecc. Bene, quelli che costano meno sono frequentati da trafficanti di droga e criminali. E questi due nuovi reclutatori lo sapevano perfettamente. Un giorno Tyler (il testarossa) ci venne a dire che gli avevano rubato di nuovo il passaporto (glielo rubarono 6 volte. All'ambasciata americana si erano stufati di vederlo. Quando andava a richiedere un duplicato non doveva nemmeno più mostrare un documento di identità, ormai lo riconoscevano. E da Valencia per arrivare all'ambasciata occorrevano due giorni, non era dietro l'angolo. Ma questa è un'altra storia). Comunque, dissi loro di andare a Caracas con la corriera deluxe, ma volevano risparmiare 50 centesimi e presero lo scassone. E naturalmente il mezzo venne fermato e metà dei passeggeri arrestati. Siccome Tyler non aveva il passaporto volevano portarsi via anche lui. Anche se non parlava una parola di spagnolo e aveva questa testa di capelli rossi. Voglio dire, era chiaro che non era del posto. Se fosse finito in galera sarebbe stato un gran casino, oltre che un rischio per la sua incolumità. Alla fine l'altro reclutatore corruppe i militari e lo lasciarono andare (Tyler).

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Una volta ci fu un event. Qual era? Uhm, era settembre, forse era la Giornata dell'Auditor. Ci dissero che lo avrebbero tenuto in un edificio in fondo alla strada. Dovete sapere che la polizia militare vedeva molto male tutte le riunioni, faceva controlli e le disperdeva (sì, per voi che vivete in paesi liberi è tutto facile. Godetevela!). Quando arrivammo sul posto c'era già un sacco di gente. Io indossavo la mia divisa degli Universal Corps e cominciai a guardarmi un po' in giro. I presenti ci osservavano timorosi. Poi cominciai a notare che c'era gente che non avevo mai visto prima. Lo dissi alla mia collega, che prese a fare domande. In pratica eravamo capitate nel posto sbagliato, nel mezzo di una riunione che stava programmando le successive azioni di protesta dei democratici della zona! Erano quelli che il presidente voleva eliminare! (Bravissima gente, ma era pericoloso frequentarla visto che erano anti governativi). Cristo Santo, scappammo alla velocità della luce.

Ancora 2002...

Ricordo un'altra volta in cui stavo facendo supervisione serale e in classe c'erano anche l'ED e il Senior C/S. Erano circa le 8 di sera, la classe chiudeva verso le 10. Venne qualcuno a dirmi che c'era stato un colpo di stato e avevano instituito il coprifuoco per le nove. Vale a dire che avrebbero sparato a chiunque si fosse trovato in strada dopo quell'ora. Per cui dovevamo evacuare l'org e fare arrivare tutti a casa per tempo. Per cui chiusi la classe in anticipo (avrei potuto essere dichiarata per questo, ma almeno non mi avrebbero ammazzata...).

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Un'altra volta il Senior C/S locale mi mostrò un articolo su un tizio che si era incatenato davanti al tribunale di Caracas e diceva che si sarebbe lasciato morire di fame se il Presidente non rassegnava le dimissioni. Il Senior C/S aggiunse che il tizio era uno scientologist e che in qualche modo il presidente lo aveva scoperto. Saltò anche fuori che aveva una fedina penale molto sporca e molto lunga... per la chiesa si trattava di un potenziale flap. Nella foto in prima pagina del giornale si vedeva anche molto chiaramente un braccialetto di "Clear". Lui non era un Clear e nessuno sapeva come fosse riuscito a procurarselo. Spedii un telex a OSA Messico spiegando la cosa, e in qualche modo devono averla sistemata perché poco dopo il tizio fece uno di quegli annunci robotici di "pace" per cui la chiesa è famosa.

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M'è venuta in mente un'altra storia: trovare fogli di carta color rosa. Mi ci vollero 4 giorni. Semplicemente non esistevano. In tutto il paese non era possibile riuscire a trovare fogli di carta color rosa! In compenso avevano un sacco di cartelline dorate. Era davvero strano. Battei a tappeto la città per trovare carta rosa e alla fine acquistai un rotolo di carta per coprire i tavoli e la feci tagliare a misura. Non riuscii a fare di meglio. E quello fu il mio battesimo del paese e delle sue risorse.

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Stare laggiù mi piaceva molto ma mi mancava la famiglia e frattanto avevamo ufficializzato il divorzio. E la cosa mi turbò molto. Eravamo già separati da parecchio tempo ma quando arrivò il plico dei documenti mi fece comunque male. La cosa interessante fu che quando alla fine tornai a Los Angeles il mio ex marito mi chiese di uscire e riprendemmo la storia. Poi lui finì per andare 2D [problemi di etica sulla seconda dinamica = sesso e coppia] e lasciò la Sea Org. Era una persona molto dolce e non ho mai avuto nulla contro di lui.

2002 (credo) e forse parte del 2003... (a volte i ricordi si confondono).

Prima di andare all'aeroporto per tornare negli USA il FBO di Vza Org mi chiese di portare agli incaricati di Gold 2000 dollari americani per l'acquisto di un altro e-meter per l'org. Per cui avevo addosso i loro contanti e anche i miei.

Il volo della Delta era stato cancellato per mancanza di carburante ma la Continental era operativa e riuscirono a mettermi su un loro volo. Il mio spagnolo non era eccezionale ed ero abbastanza preoccupata dai controlli di sicurezza, soprattutto dai controlli a raggi X, visto che avevo dietro il mio e-meter. E infatti la polizia mi chiese di spiegare che cosa fosse e fortunatamente mi ero portata una copia delle pagine informative di "Cos'è Scientology" (in spagnolo) che lessero, e mi lasciarono passare.

Così alla fine lasciai il Venezuela. Dovevo fare un lungo scalo a Huston, dove avrei anche dovuto passare il controllo dell'immigrazione (nessun problema visto che sono americana con regolare passaporto). Per cui eccomi lì, diverse ore di attesa a Huston con le tasche piene di contanti. Quello che voglio dire è che se avessi voluto fare blow avrei potuto farlo. Avrei potuto ma non lo feci. All'epoca ero ancora una Sea Org member dedicata.

Arrivata a Los Angeles mi misero immediatamente sotto controllo. Guardata a vista 24 ore al giorno. Vi rendete conto? Avevo avuto mille possibilità di sparire, di fare blow ma ero tornata con le mie gambe e mi mettevano sotto controllo! Roba da matti. Ero in attesa di un "Comm Ev" [Commissione di Inchiesta] per cui non potevo spostarmi tra le basi. Ero autorizzata unicamente all'edificio dei dormitori dove mi misero a fare lavori di ristrutturazione, guardata a vista. Ne ho solo vaghi ricordi.

Ciò che invece ricordo bene è che uno dei membri del mio Comm Ev era una ragazza che aveva flirtato con mio marito quando eravamo ancora sposati, e che aveva cercato di convincerlo a divorziare. I membri di un Comm Ev dovrebbero essere imparziali e chiesi che venisse sostituita, ma la mia richiesta venne respinta. Durante il Comm Ev mi chiesero se volevo restare in Sea Org e risposi affermativamente (chissà perché, in realtà non lo volevo). Il risultato finale fu che mi cacciarono da NWC e mi trasferirono a una org inferiore. NWC cercò di contrattare per farmi restare e alla fine riuscirono a farmi assegnare a ASHO [Advanced Saint Hill Organization].

Ma torniamo al mio patrigno. Al mio ritorno dal Venezuela faceva continuamente dentro e fuori l'ospedale. Fortunatamente mia madre fu autorizzata a fargli visita regolarmente e a non dover stare tutto il giorno al lavoro. Alla fine lo ricoverarono in una casa di cura dove rimase fino alla fine (morì di cancro allo stomaco).

Intanto anche a mio nipote era stato diagnosticato un tumore (aveva appena 2 anni). Venne curato ed andò in remissione (aveva un 15% di probabilità di sopravvivenza, e visse fino a 6 anni). Andava spesso a trovare il nonno adottivo e un giorno gli portò un palloncino rosso. Poi prese da parte mia madre e le sussurrò: «Quando nonno muore libera questo palloncino in cielo così lui saprà dove andare». Aveva quattro o cinque anni, era dolcissimo.

Sia mia madre e il mio patrigno avevano firmato un documento contro la rianimazione, e quando giunse la fine eravamo con lui. Lei entrò nella sua stanza prima di me e uscì subito molto turbata: ormai i suoi segni vitali erano al lumicino. Non sapeva che fare. Le dissi di tornare dentro e tenergli la mano, di dirgli che andava tutto bene. Se ne andò in pace. Che Dio l'abbia in gloria.

Il mio patrigno aveva un compagno di stanza molto divertente che scherzava di continuo su tutto, era un uomo molto istruito. Gli avevamo spiegato un po' di Scientology, lo spirito e cose del genere. Così quando il mio patrigno morì il suo vicino disse, in modo scherzoso: «Hey, portami con te!». Riuscì a strapparci un sorriso in un momento molto doloroso. Intanto erano arrivate le infermiere con i macchinari per rianimarlo, ma le fermammo perché non era suo desiderio essere rianimato.

Mia madre scoppiò a piangere istericamente, non ricordo di averglielo mai visto fare né prima né dopo. La accompagnai a fare due passi poi telefonammo a mio fratello, e mia madre gli disse di liberare il palloncino. E lui capì.

Non ricordo il funerale, però ricordo che mi autorizzarono a parteciparvi.

Dopo il mio Comm Ev vi fu un momento di vuoto in cui lavoravo ancora per NWC ma non ero autorizzata a partecipare alle adunate e agli appelli. Davo una mano nell'ufficio del C/S a ITO quando uno staff di FCB andò Tipo III, per cui doveva essere sottoposto a Introspection Rundown. Ve ne parlerò dopo.

2003 circa (credo)

Quindi eccomi lì, cacciata dalla mia org ma non ancora trasferita. Mentre decidevano che cosa fare di me davo una mano sulle linee tecniche. Anche se ero veramente bene addestrata mi consideravano una nullità perché in Venezuela avevo flirtato con uno staff.

La mia paga settimanale ammontava a ben 11 dollari e siccome ero una caffeinomane dovevo sempre decidere se pagarmi un caffè, comprarmi una saponetta o farmi la doccia a gettone. Però il positivo era che io e mia madre vivevamo nello stesso edificio per cui in quei miei ultimi mesi in Scientology riuscii a trascorrere con lei più tempo di quanto non fossi riuscita a fare in tutta la vita. Sono grata per questo anche perché immagino che non la rivedrò mai più.

In quel periodo mi aiutò anche finanziariamente. Non con dei contanti, ma comprandomi direttamente le cose per cui non mi dovevo preoccupare dei soldi. Per me essere così al verde era assolutamente imbarazzante. Non ero forse una Sea Org Member pienamente competente, che poteva "farla andare bene?". Suvvia.

Un giorno sentii dire sulle linee tecniche che questo staff (non era della nostra org) era uscito completamente di cotenna (termine loro). Parlava da solo, si spogliava nel mezzo delle sue attività corporali e poi correva in giro tutto nudo. Per cui lo tolsero dalla base e lo misero sotto controllo 24 ore al giorno. Dovevano farlo uscire dalla proprietà di Scientology quanto prima, è sempre l'azione primaria e più urgente da fare. Il C/S non sapeva bene come comportarsi, soprattutto perché non era sufficientemente addestrata per maneggiare la situazione. Io non avevo nulla a che fare con il suo caso, ma pensai che un mio intervento avrebbe aiutato a risolvere il caso e anche a farmi rientrare nelle buone grazie. Così decisi di farmi avanti. Beh, come poi si scoprì ero l'unica persona in tutta la base HGB ad avere le qualifiche per audire l'Introspection Rundown ma non c'era un solo singolo C/S che potesse fare la supervisione del caso. Misi giù il programma con tutto il lavoro tecnico da fare (questa parte è un po' tecnica per cui portate pazienza).

Dovetti passare al setaccio ogni singola particella del suo folder: folder di etica, folder personale, appunti e note che conservava in dormitorio, lettere, QUALSIASI COSA che avesse mai fatto in vita sua alla ricerca di punti di introspezione. Il che mi richiese parecchi giorni. Frattanto l'avevano trasferito in uno chalet preso in affitto da qualche parte tra montagne di San Bernardino. Compilai il tutto e proposi un programma con tutti i passi da seguire (i primi due del Rundown sono i più lunghi poiché sono fatti su misura per il caso specifico e riguardano ciò che lo ha fatto introvertite). Scoprii una lunghissima storia di caso molto pasticciato; il tizio era stato sottoposto a un sacco di auditing inutile su Int RD, liste di riparazione ecc., quando tutto ciò di cui aveva veramente bisogno era un po' di auditing introduttivo. Era stato letteralmente massacrato dall'auditing, mescolato al fatto che era in Sea Org praticamente dalla nascita, sempre sotto pressione, poveretto (sì, era un ragazzino).

Una volta preparato il suo folder mi chiesero di audirlo. Trovarono un C/S per lui alla base di PAC (dovevo inviare giornalmente il suo folder), e autorizzarono la mia org a dargli auditing (lui non aveva niente a che fare con essa). Non so bene come combinarono le cose, comunque decisero che lo avrei audito io.

Nel frattempo a HGC mi ero fatta un sacco di amici che poi vennero a sapere del mio Comm Ev e me ne dissero di tutti i colori, che ero fuori etica bla bla bla le solite cose. In realtà stavano circolando un sacco di informazioni false sul mio conto e chiarii bene le cose, ma restava il fatto che qualcuno stava diffondendo bugie su di me. Lo specifico perché ritengo che diverse delle azioni di giustizia a cui sono stata sottoposta si basassero su delle bugie. La loro parola contro la mia.

Dopo il Comm Ev mi avevano anche ordinato un qualche tipo di verifica di sicurezza. Adesso mi viene in mente che quello era stato il motivo per cui non mi avevano trasferita immediatamente. Non potevo andarmene fino a che non avessero fatto le loro verifiche. E siccome ero OTV c'era solo un auditor che poteva occuparsi della cosa. Bene, alla fine feci la verifica e mi dissero che dovevo anche rifare il False Purpose Rundown. Il che mi fece infuriare non poco - perché non me lo avevano fatto fare subito, innanzitutto? E poi avrei dovuto rifare le stesse cose per l'ennesima volta? Niente da fare. Era un film già visto troppo spesso.

Comunque, per tornare al caso del ragazzo: per qualche ragione il C/S voleva farmi cominciare con una intervista D of P. Non avrei dovuto farla perché può fare introvertite ed è precisamente quello che non vuoi ottenere. Credo che lo scopo fosse farmelo incontrare e conoscere. Ma io lo conoscevo benissimo dalla nascita, conoscevo sua madre che avevo audito un sacco di volte.

Quando giunsi laggiù in mezzo alle montagne era ormai notte. Al mio arrivo i suoi guardiani avevano deciso di andare in città, credo per fare la spesa o per prendersi un attimo di respiro, forse senza rendersi conto che il viaggio sarebbe stato parecchio lungo. Le strade erano ghiacciate e nevicava. Alla fine mi ritrovai da sola in questo chalet con un tizio che aveva già avuto reazioni violente, in un luogo a me sconosciuto, senza essere vestita in modo adeguato per quel tempaccio. Se fosse scappato non sarei riuscita a ritrovarlo. Fuori era buio pesto. Comunque alla fine gli altri tornarono e andò tutto bene.

Cominciai a dargli auditing quotidiano. Non ho ricordi molto chiari della cosa, le session erano sempre molto corte, facevamo delle passeggiate e cose del genere. Stavo su in montagna tutto il giorno e tornavo giù per l'ora di cena per la supervisione del suo folder per il giorno successivo. Il fatto che non sapessi guidare li faceva andare in bestia, perché tutti i giorni dovevano trovarmi un autista che mi accompagnasse. Erano sempre persone diverse (credo della sicurezza) e a volte si lamentavano. Allora facevo presente che nella vita non avevo fatto altro che studiare la tech (fino a Classe VI), e che ritenevo fosse stato un modo più utile di impiegare il tempo.

Ricordo che i guardiani del ragazzino gli davano da mangiare solo hot dog, hamburgers o roba surgelata, mai cose sane e nutrienti. Nemmeno io, cresciuta in Sea Org, sapevo destreggiarmi molto bene in cucina, ma credo che certe cose ti vengano proprio innate. Cominciai ad accompagnarli a fare la spesa per insegnargli come alimentarsi correttamente. Cucinavo quasi sempre io e probabilmente nessuno di loro aveva mai mangiato in modo adeguato. Il cibo a HGB non era nulla di speciale: riso bianco, carne pallida e insapore e poco altro. Schifezze.

A volte tra una session e l'altra, quando io ero assente, il ragazzino aveva reazioni furiose di cui poi venivo a sapere il giorno dopo. Ma quando c'ero io era sempre abbastanza calmo. Forse a tranquillizzarlo era la mia presenza, oppure era consapevole che ero lì per aiutarlo e non voleva ferirmi, oppure perché ero una donna. Non ne ho idea.

Per qualche motivo la stanza da bagno lo faceva imbufalire. Magari era nel bel mezzo di "quella grossa" (chiedo scusa...) e usciva mezzo nudo con i pantaloni calati e cominciava a inveire. Il posto poi era pieno di formiche e le ammazzava in modo compulsivo. Passava ore a schiacciare formiche. Chiesi ai ragazzi di provare a farlo interessare ad altre attività, ritenevo che uccidere formiche lo rendesse ancora più instabile e non faceva bene né a lui né a loro.

I miei ricordi del periodo sono abbastanza confusi ma mi sembra di averlo audito per circa 6 settimane, 3-4 session al giorno dipendeva da quanto fossero leggere o approfondite (una profonda o due leggere, dipendeva dai momenti).

In quel periodo venni finalmente trasferita a ASHO, anche se sapevano che prima di andare a lavorare là avrei dovuto finire con il mio PC. Ma andava bene a tutti. Comunque la mia pay di due settimane di lavoro non venne mai trasferita a ASHO, il che mi causò qualche problema perché non avevo un centesimo ma dovevo comprarmi il necessario per sopravvivere. Ne parlai con mia madre che contattò immediatamente una tizia di OSA, direttamente coinvolta con il maneggiamento del ragazzino (e che evidentemente si preoccupava anche del mio benessere, ma non so chi fosse). Questa donna mi telefonò poi per chiedermi cosa stesse succedendo, e mi disse che poteva darsi da fare affinché FLO mi pagasse 3 settimane e io non dovessi avere preoccupazioni di soldi. Mi disse anche che mi poteva aiutare per qualsiasi cosa di cui avessi bisogno. Rimasi molto sorpresa ... le sono grata per il suo aiuto.

Il ragazzino terminò il Rundown in un altro paio di settimane. Era molto più in forma di quanto lo fosse all'inizio ma ancora molto spigoloso, se capite ciò che intendo. Era un ragazzino in gamba, povero cristo. Pensava di essere in grado di tornare al lavoro. Sbagliato. Dopo quel tipo di rundown ci sono solo due possibilità: RPF oppure scaricare il soggetto. Decisero di scaricarlo.

Al termine del programma lo accompagnammo all'aeroporto e lo mettemmo su un volo per la Florida, dove viveva il padre. Erano riusciti a rintracciarlo (era un OTV, o forse VIII?) e non riusciva a capacitarsi di come il figlio si fosse ridotto in quello stato. Nessuno sapeva che dirgli e visto che ero l'unico terminale tecnico che aveva avuto a che fare con lui, dovetti spiegarglielo io. Conoscevo il padre fin dai tempi del RPF del 1991 e anche lui si ricordava di me. Per cui avemmo una conversazione decorosa. Ma come spiegargli una cosa del genere? Cioè che ai livelli medio alti della chiesa i casi delle persone vengono trascurati, c'è negligenza, i programmi sono fatti con i piedi ecc.? E che dopo averlo rovinato adesso lo scaricavano?

Avevo cercato di aiutarlo al meglio delle mie possibilità e ancora mi chiedo che fine abbia fatto. Starà bene? Avrà bisogno di attenzioni costanti? Adesso dovrebbe essere sufficientemente adulto da riuscire a badare a se stesso. Ma non gli sarà mai più permesso di mettere piede in una base della Sea Org. Nessun livello OT per lui, non in questa vita. Tutto perché i suoi programmi erano stati fatti con i piedi, un sacco di negligenze.

Sto raccontando queste cose dal punto di vista che mantenevo in quel periodo. Non sto dicendo che condivido la tech. Credo che su di me la tech non abbia funzionato come caso personale, ma non posso sostenere con certezza che non sia servita ad altri. Ho visto persone cambiare. Forse era una finzione, non so dirlo con esattezza. Con i membri della Sea Org non l'avrei mai messa in dubbio, e probabilmente nemmeno con i public che ho audito. Perché ho sempre pensato che visto che stavano pagando fior di quattrini per l'auditing spettava a loro farsi un'idea.

Bene, stiamo arrivando alla fine del mio percorso. Ci sarebbe ancota tantissimo da raccontare, tante cose che vengono alla memoria. Prima dell'ultima puntata vorrei dirvi ancora un paio di cose.

Terminai l'auditing dell'Introspection Rundown di quel PC e mi presentai in servizio a ASHO, dove assunsi l'incarico di C/S. L'altro Supervisore del caso era Bruce Gaines, un tipo quasi sempre piacevole, non mi ha mai intimidito. Era troppo cordiale quando faceva il cordiale, e troppo arrabbiato quando faceva l'arrabbiato. Cose così.

Dovetti anche rifare il mio video sul meetering. Lo feci nella pausa pranzo e poi mi autorizzarono al posto. Prima della GAT [Golden Age of Technology, 1997] ero una C/S Class V Grad, ma non avevo mai completato l'internato di C/S Classe VI per cui potevo lavorare come C/S Grad V ma volevano che terminassi l'internato di Classe VI, che feci mentre lavoravo.

C'era aria di grandi cambiamenti tecnici. Forse è il mio punto di vista da SP [Persona Soppressiva] che generalizza, non saprei. Ma parlerò di questa cosa. Non ho mai visto discutere di queste faccende ed è stata la cosa che alla fine mi ha fatta sbiellare definitivamente.

Il punto principale riguarda lo Stato di Clear. E credo gli vada dedicato un capitolo. Poiché ero sulle linee dell'idoneità ai Livelli OT (far ottenere l'approvazione ai Livelli, si faceva a AOLA, di fronte a ASHO) ero chiamata a verificare lo Stato di Clear. Ero stata addestrata a fare interviste (adesso non ricordo con esattezza il nome, forse C/S 3 o qualcosa del genere) alle persone la cui cognition di Clear non era stata affermata con chiarezza. Dovevo intervistarli per vedere se la fornivano all'istante. Era un tipo di intervista con delle domande portanti, ed era stato quello il mio tipo di addestramento. Si faceva riferimento ad aree di session precedenti che venivano rilette al PC affinché le elaborasse o chiarisse che cosa intendeva dire. A volte queste interviste andavano avanti per ore. Suvvia ragazzi, se il tizio o la tizia erano davvero Clear la cosa sarebbe dovuta essere evidente in modo molto più semplice! Il motivo per cui era iniziato quel genere di interviste era un Bollettino dell'Inspector General Network sui Clear. Così ne feci a ripetizione per un annetto, o mi occupai del loro C/Sing.

Un altro gradino del progetto messo a punto da IG [Inspector General] era programmare tutti i folder di tutti i Clear che si erano impantanati. C'erano quattro categorie di Clear in stallo. Beh, non tutti in stallo perché i primi erano quelli ancora sulle linee, i secondi quelli fuori dalle linee ma che comunque avevano fatto servizi di recente, poi c'erano quelli spariti da molto tempo (bisognava recuperarli) e alla fine quelli che veramente non qualificavano per l'auditing e non sarebbero dovuti essere auditi (come i criminali, i PC illegali, cose di questo tipo degli anni precedenti).

Passai giornate intere in archivio per ricostruire tutti i folder e i casi, indicizzarli, determinare se c'erano le prove di Clear, quando erano stati sulle linee ecc. Feci questo lunghissimo elenco di persone e tutte le indicizzazioni richieste. Sull'elenco c'erano un sacco di nomi di cui non avevamo più il folder, e bisognava farselo mandare da dove si erano trasferiti. Fu un lavoraccio, ma non mi dispiaceva. Adesso ho saputo che il Senior C/S AO (Griffie Blythe) si mise nei pasticci con programmi un po' troppo tagliati con l'accetta, ma era quello che facevamo tutti perché era quello il modo in cui ci avevano ordinato di operare.

Dopo aver raccolto tutta la documentazione mi dissero di iniziare a programmare i folder. Per finire entro la data di scadenza che mi avevano dato dovevo preparare dagli 8 ai 10 programmi al giorno. Tenete presente che secondo LRH la programmazione di un folder può richiedere ore. E io dovevo farlo dopo le mie normali ore di lavoro. Provate a fare una botta di conti. E se non facevi quanto ti avevano ordinato, allora era etica pesante.

Nel mezzo di questa baraonda qualche ragazzino di Flag pasticciò con qualcuno che diceva di essere un "Clear past life" e si era limitato a dare la cog di Clear o qualcosa del genere. Per cui decisero che dare la cog di Clear non era più sufficiente per essere certificati Clear. Bisognava mostrare le prove. Della serie: dobbiamo sapere di più sul passato della persona, farci dare nomi, folder, conferma delle ore di auditing e così via. E poi dovevamo di nuovo passare al setaccio ogni cosa relativa a Clear di chiunque pensavamo fosse Clear ma che in realtà non lo era.

A me sembrava una cosa folle e ricordo di aver pensato: «Mettetevi d'accordo, imbecilli!», mi sembrava che la tech stesse cambiando un po' troppo rispetto a quanto avevo studiato.

E il povero Bruce si ritrovò a fare il C/Sing a una ragazza che doveva iniziare i livelli OT. Sembrava tutto a posto, ma il suo folder tornò indietro da RTC con l'annotazione: «Dov'è la prova di Clear?». A me sembrava una domanda del tutto legittima, qualcosa che doveva essere accertato prima di dare l'OK ai Livelli. Ma Bruce la interpretò come "la ragazza non è Clear" e glielo disse, aggiungendo che prima di cominciare i Livelli OT doveva essere audita fino a Clear. Non sapeva però che quella tizia era abbastanza incline alla violenza (Clear, eh?) e quando le comunicarono la notizia esplose come un petardo. Cominciò a strepitare e poi uscì di corsa dalla stanza, dal palazzo, corse alla sua auto in fondo alla strada, forse nel tentativo di scappare il più lontano possibile da Scientology. Riuscirono a riacchiapparla e con un sacco di persuasione verbale e fisica la riportarono in org, dove il Senior C/S le parlò a lungo.

Bruce andò incontro alla sua dose di guai, era stato un grosso flap dell'org (la PC pensava che la faccenda del "non Clear" provenisse da RTC quindi loro malgrado erano coinvolti anche loro). Bruce ed altri vennero sottoposti a Comm Ev. Mi offrii di aiutarlo, ma lui continuava a piangere e a battere i pugni sul folder cercando di capire che cosa doveva fare. Non mi ricordo come si risolse la cosa, ma ricordo che decisero che la ragazza era Clear... trovando le prove nel buco del c... di qualcuno, scusate i termini. E questo era il modo in cui andavano le cose da quelle parti. Questioni politiche. Così la tizia proseguì sui Livelli OT e quando si trovò davanti certe informazioni esplose come un petardo anche nella classe degli OT - voglio dire urla, strepiti, reazioni violente, voleva andarsene ecc. Non credo che il suo caso fosse stato maneggiato nel modo giusto.

Mi scuso con chi non capisce l'aspetto tecnico delle cose che sto spiegando, ma ritengo che questa parte sia importante per capire i motivi per cui me ne sono andata. Se chiedeste a qualcuno all'interno vi racconterebbe una storia del tutto diversa, ma le motivazioni alla base delle mie azioni sono ben spiegate in questo scritto. No, non mi hanno fatto fare nulla (loro lo dicono, ma controllate la roba tecnica e il modo in cui dovevamo fare le cose. E' cacca non LRH, ammesso che LRH avesse comunque ragione, cosa di cui non sono sicura neanche adesso) e sono stata io a mettermi nei guai. L'ho fatto per venirne fuori. Non volevo fare blow, volevo fare le cose secondo i crismi, tra un po' vi racconto. E ciò che feci viene considerato molto male da quelle parti. Quando lo racconterò, per favore non date giudizi. Beh, fate quel che vi pare. Ma io da lì dovevo uscire. E credo che il modo in cui lo feci sia stato abbastanza scaltro.

Dopo essere stata sul RPF un tot di volte e odiandolo di tutto cuore, dopo essere stata audita in eccesso sul FPRD, tra l'altro nemmeno sulla mia traccia, dopo avere sopportato valutazioni oltre il tollerabile, maneggiamenti costanti di etica, riparazioni costanti di ME invece che delle aberrazioni del gruppo ero veramente frustrata, ne avevo avuto abbastanza e non mi importava più di nulla. Ma continuavo a dirmi che ero parte del gruppo e a fare il mio lavoro per "Chiarire il pianeta". Sì, ho finto per tutto il tempo delle verifiche di sicurezza, del mio Comm Ev fino a che non sono arrivata davanti alla porta. Mia madre pensa che dovrei fare i gradini da A a E [i passi per rientrare in Scientology dopo essere stati dichiarati]. Ma dopo una pausa da Scientology e averci riflettuto su non credo sia una cosa che farò mai.

Stavo per postare quanto sopra quando mi è venuta in mente una cosa importante che non avevo detto prima, per cui la inserisco qui. Cathy, una delle auditor di ASHO, era una Classe VI Intern con un sacco di problemi in tutte le aree: con i suoi PC, nella vita, con la famiglia, con l'internato, qualsiasi cosa la riguardasse era veramente un casino. Non faceva nulla per rimettersi in riga, semplicemente cercava di sopravvivere alla giornata. Poi un giorno la IAS la "reggiò" per una donazione di 50 dollari. Poco dopo, non so se ci sono collegamenti, saltò in macchina e scappò via. Venne recuperata (non ricordo come) e mandarono il suo folder a me e al Senior C/S per cercare di capire che cosa fare di lei. Quando controllammo tutto risultò che era seriamente introvertita e... sì, indovinato. Anche per lei il vecchio caro Introspection Rundown (a questo punto mi chiedo: ero io che ne avevo bisogno e quello era il motivo per cui ci finivano tutti gli altri? No. Certo che no, ma perché ci finivano così in tanti?). Fui io il suo C/S mentre qualcun altro la audiva. Non ho mai visto i risultati perché sono stata cacciata prima che lo finisse.

Ad un certo punto in mezzo a questo casino ebbi un'avventura di un giorno con un altro staff. Dal punto di vista della chiesa uno dei grossi problemi era che la persona con cui ebbi quell'avventura era del mio stesso sesso. Non è che avessimo fatto quel granché, intendiamoci, ma fu sufficiente per mettermi nei guai. In realtà non ho quel tipo di tendenza, non l'ho mai avuta e l'ho fatto soltanto per farmi cacciare (credo di avere deciso di dirlo apertamente perché se mai dovesse uscire qualche cattiveria sul mio conto sarebbe proprio questa. Perché non ci fu altro che questo. Al momento ho in piedi da due anni una relazione stabile con una persona dell'altro sesso).

Ma la cosa era successa e non me la sarei cavata con poco. L'altra persona aveva presumibilmente tentato il suicidio (non è vero) e venne messa sotto sorveglianza. Il suo auditing venne assegnato a me. Mi sarei dovuta rifiutare, ma la audii e non dissi mai che cosa era successo tra di noi. Alla fine la scaricarono. Tirai fuori la cosa diversi mesi dopo, a quel punto non potevano più farle nulla per l'accaduto. La cosa venne riferita in alto e fui convocata dalla sicurezza. Mi dissero di scendere che avevano bisogno, e quello fu l'inizio della fine. Grande. Per circa 3 mesi mi tennero sui decks [lavori di fatica] sotto sorveglianza continua 24 ore al giorno. Dovevo aspettare un Comm Ev e una verifica di sicurezza, ma non si trovavano mai auditor disponibili per cui le cose andarono per le lunghe. Poi il Comm Ev mi dichiarò [persona soppressiva], feci la verifica di sicurezza e finalmente... fuori.

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In quel periodo parlai un sacco con mia madre, che mi aiutò anche finanziariamente e acquistò il mio meter, in modo da poter avere un po' di soldi su cui contare per cominciare una nuova vita. Voleva convincermi a fare i gradini dalla A alla E per tornare sulle linee. Prima di salutarci mi disse che mi voleva bene, ci abbracciammo e me ne andai. Sapeva dove ero diretta. Ne avevamo discusso, avevamo guardato sulla cartina e tutto il resto (da allora mi sono trasferita per cui lei non sa dove vivo adesso). Sfortunatamente non ha mai parlato di me con i parenti e non ha mai chiesto come me la stessi cavando. Non so se per sua scelta o per imposizione della chiesa.

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In un primo momento andai a vivere con una coppia dichiarata disponibile a dare una mano. Non mi trattenni a lungo perché il tipo era (ed è tutt'ora) ossessionato da me. Ha queste strane idee che io lo stia perseguitando spiritualmente.

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Per la prima volta partecipai ad una riunione di famiglia. Non c'ero mai stata e i miei parenti furono estasiati di avermi tra loro. Erano anche sorpresi del fatto che mi avessero permesso di partecipare. Poi spiegai che ero uscita da Scientology. Ebbi una lunga conversazione con i nonni, lui era preoccupato dal fatto che potessi un giorno rientrare in Scientology, cosa che lo terrorizzava. Fui sorpresa di scoprire quanto i miei nonni fossero anti Scientology. Quando ero dentro non mi avrebbero mai detto quelle cose, ma una volta uscita e sicuri che ero uscita sul serio mi parlarono del loro senso di sollievo e mi raccontarono dei lunghi anni di frustrazione, dell'imbarazzo che provavano nei confronti della figlia la cui scelta ora avevano imparato a tollerare, ma con cui non esisteva praticamente alcun rapporto degno di questo nome. E' una situazione molto, molto triste.

Mi trovai un lavoro con tanto di ferie pagate. Da allora sono riuscita ad andare spesso a trovare i nonni, che sono felicissimi. Sono sorpresi che vada così spesso, più di quanto abbia mai fatto in tutta la mia vita.

Non posso dire che ora siano tutte rose e fiori. Probabilmente non rivedrò mai più mia madre. Mio padre è dichiarato, ma non risponde alle mie lettere o telefonate e non so perché. Mio fratello, come mamma, è ancora scientologo e non ci possiamo parlare.

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Prima di andarmene io e mamma discutemmo la storia "PR" da raccontare ai nonni. Avrei dovuto dire che cosa era successo, e che dovevo sistemare alcune cose. Ma mi fece anche promettere che quando i suoi genitori fossero morti io avrei dovuto mandare dei fiori ma non andare al funerale perché ci sarebbe stata lei. All'epoca accettai.

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E questo, sostanzialmente, è tutto. Ho lasciato fuori la "Parte II", perché per me è ancora molto pesante. Prima o poi scriverò qualcosa. E vorrò sicuramente fare anche qualche riflessione. Ho ancora un sacco di cose da dire, sono stata in Scientology così a lungo.

Accidenti, spero di non avervi annoiati. Spero abbiate capito che cosa significa essere cresciuti in Sea Org. Non ho mai avuto la possibilità di fare una scelta, se decidere di starci oppure no. Davo per scontato che quella fosse la mia unica scelta. Avevo paura dei WOG, paura di dovermi trovare un lavoro (ma dopo essermene andata questo aspetto non mi ha più preoccupata).

Questo è tutto.


Note di Martini:

1. NWC = New World Corps. È dove i nuovi corsi vengono sviluppati e/o consegnati agli staff prima di essere diffusi al pubblico.

2. Dai racconti di altri fuoriusciti, Matteo Galbiati è stato espulso dalla Sea Org per inidoneità fisica dovuta alla sua condizione cardiaca, e dovrebbe ora essere rientrato in Italia.

 
 
 
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