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Scientology e famiglia: una figlia "disconnette" dalla madre troppo critica

Di Caroline Letkeman

Dichiarazioni giurate del 27 aprile - 8 maggio 2001

© Introduzione, traduzione e note a cura diSimonetta Po, primavera 2002.

 

Presentazione

Nel novembre del 2000"Scientology: Pirati dell'Anima" si classifica secondo all'annuale concorso letterario per saggi critici sul gruppo indetto dal Lisa McPherson Trust.

Il saggio viene presentato in forma anonima usando lo pseudonimo "AntiVirus". Nel gennaio del 2001, sul noto newsgroup alt.religion.scientology, appare un messaggio inviato da un fantomatico "AJ", che si ritiene essere un operativo di OSA - Office of Special Affairs - di Scientology, in cui si svela il vero nome di "AntiVirus": Caroline Reinersten.

Caroline Letkeman (ex Reinersten) aveva scelto di presentare il suo scritto in forma anonima. Ha una figlia scientologista e sapeva che le critiche che stava muovendo pubblicamente, anche se mai espresse direttamente alla ragazza o alla cerchia di amici ancora nel movimento, avrebbero costretto la figlia a "disconnettere" da lei. Dopo la rivelazione della sua identità la ragazza è stata sottoposta ad un "maneggiamento di etica" che l'ha "convinta" a troncare ogni rapporto con la madre. Queste dichiarazioni giurate di Caroline raccontano la storia.

Ancora una volta Scientology ha punito la libertà di espressione e il diritto all'esercizio del libero pensiero con la sua odiosa e immorale pratica della "disconnessione". Non deve stupire, perciò, la difficoltà che ricercatori e autorità incontrano nell'ottenere testimonianze e giudizi reali e spassionati da membri attuali, o da ex membri che abbiano ancora familiari o persone care nel movimento. La posta in gioco è troppo alta, e molti preferiscono dire che "va tutto bene", o semplicemente tacere.

Martini

 
 
«La tragedia di Manuela Saenz, come donna di Bolivar, fu il fatto di non essere mai stata usata ...Il suo errore più fatale fu quello di non eliminare Santander, il principale nemico di Bolivar ... non offrì mai a qualche giovane ufficiale una notte piacevole o una manciata d'oro perché lo facesse, in un'epoca in cui i duelli erano di moda ... Ebbe a disposizione grandi somme di denaro, ma ... non usò mai una lira per comprarsi un assassino, né per una solida testimonianza ... Non fu abbastanza crudele per sopperire alla mancanza di crudeltà di Bolivar ...E non consegnò mai alle truppe di colore la figlia di qualche famiglia che le inveiva contro, dicendo poi: "Qual è la prossima famiglia di chiacchieroni?" ...E così Manuela, senza una lira, imprevidente, morì malamente ed in povertà ed esiliata dai nemici e abbandonata dagli amici ... Se si deve condurre una vita di comando o una vita vicina al comando, si deve affrontare il comando come si affronta la vita ...E si deve avere il diritto di eliminare i propri nemici.»

L. Ron Hubbard, La Responsabilità dei Leader, Introduzione all'Etica di Scientology, 1989, pagg. 248-253

 

L'accaduto (27 aprile 2001)

DICHIARAZIONE GIURATA DI CAROLINE LETKEMAN (Numero uno)

Io sottoscritta Caroline Letkeman dichiaro quanto segue:

1. Sono maggiorenne;

2. Quanto in seguito dichiarato deriva dalla mia conoscenza personale, e se chiamata a testimoniare potrò farlo con competenza.

3. Nel novembre del 2000, con lo pseudonimo di "AntiVirus", ho presentato il mio saggio "Pirati dell'Anima" al concorso LMT LITERATI. Lo scritto ha vinto il secondo premio ed è stato pubblicato sul sito web del Lisa McPherson Trust al seguente indirizzo: http://www.lisatrust.net/literaticontest/contest2000/00antivirus.html [ in italiano]. Il concorso si è chiuso il 30 novembre 2000, e il saggio è stato pubblicato subito dopo.

4. Il solo motivo per cui ho presentato il saggio usando uno pseudonimo era il desiderio di rimanere anonima. Nel mio scritto ho accuratamente evitato di dare informazioni personali che potessero permettere a Scientology di identificarmi. Scientology fa severamente rispettare la direttiva interna secondo cui i membri devono disconnettere dai critici, indipendentemente dai loro legami familiari. Mia figlia Ann Reinersten, maggiorenne, è una scientologista, ed ero molto preoccupata per ciò che Scientology avrebbe potuto fare per distruggere il mio rapporto con lei nel caso fossero venuti a conoscenza del mio saggio critico.

5. Come ogni scientologista in buone condizioni, anche Ann crede che la sua eternità spirituale dipenda dall'osservanza stretta delle direttive del gruppo. Queste direttive comprendono l'interruzione dei rapporti con chiunque sia apertamente critico verso le sue credenze. Scientology etichetta come "Sorgente Potenziale di Guai" (PTS) chi ha questo tipo di rapporto. Le persone PTS vengono gestite dal dipartimento di Etica di Scientology e, prima di poter ricevere ulteriore auditing o addestramento, vengono costrette a modificare rapporti e frequentazioni secondo le direttive di Hubbard: infatti nessuna "Sorgente Potenziale di Guai" può ricevere auditing o addestramento, salvo i procedimenti studiati per modificare la condizione PTS. Nel caso il membro sia in contatto con un critico l'unica soluzione è la disconnessione. Se il membro non disconnette gli vengono rifiutati ulteriori servizi. Inoltre, se disobbedisce alla direttiva di disconnessione che riguarda i critici rischia a sua volta di essere etichettato come "persona soppressiva". Hubbard tratta approfonditamente questo tema nel suo libro intitolato Introduzione all'Etica di Scientology.

6. Nonostante si viva agli estremi opposti degli Stati Uniti, fino al 20 gennaio 2001, io e Ann abbiamo avuto un ottimo rapporto madre-figlia con regolari comunicazioni telefoniche o via e-mail. Prima del 20 gennaio 2001 non ho mai discusso apertamente con Ann la mia disillusione per Scientology: temevo ripercussioni e la tremenda pressione che avrebbero esercitato su di lei per farla disconnettere da me. In particolare, non ho mai accennato al saggio che avevo scritto. Non ho mai parlato di questo saggio con scientologisti in buone condizioni; secondo le direttive interne sarebbero stati infatti costretti a dare rapporto ai funzionari di Scientology che avrebbero messo in moto esattamente ciò che cercavo di evitare. Inoltre non ho mai usato né reso noto il mio pseudonimo "antivirus" a nessun membro di Scientology in buone condizioni.

7. Alt.religion.scientology è un newsgroup Internet frequentato sia da scientologisti specificamente addestrati, che da critici di Scientology. Per scientologisti specificamente addestrati intendo dire che ai membri comuni viene intimato di non leggere il materiale critico reperibile in Rete. Esistono programmi speciali per filtrare questo materiale e la dirigenza di Scientology incoraggia i membri ad installarli sui loro computers.

8. Per quanto ne so, il personale Scientology che frequenta alt.religion.scientology viene addestrato dall'Office of Special Affairs al fine di diffamare e disturbare a vario titolo critici e contenuto dei loro messaggi. Non ho conoscenza diretta del progetto OSA in corso. Tuttavia Tory Bezazian, ora voce critica, ha recentemente pubblicato il racconto della sua esperienza nel progetto OSA a cui ha partecipato quando era seguace di Scientology [1]. Nella sua dichiarazione racconta come procurava indirizzi e-mail "usa e getta" che venivano poi utilizzati dagli operativi OSA.

9. Conoscevo alt.religion.scientology già prima di partecipare al concorso, e a volte mi ero collegata ad un particolare sito web su cui potevo scorrere i messaggi che vi vengono pubblicati. Si tratta di un gruppo molto attivo e prolifico su cui vengono trattati argomenti scottanti. Mi sono personalmente iscritta al newsgroup nell'aprile del 2001.

10. Tra il novembre 2000 e il 12 gennaio 2001 uno scientologista che scriveva dall'indirizzo e-mail "AJ" ha inviato diversi messaggi con l'intento di scoprire e identificare l'autore di "Scientology: Pirati dell'Anima". Il 12.1.2001 "AJ" ha scritto: «Mi ci è voluto un po' per mettere assieme tutti gli indizi dello scritto di "antivirus", ma ora posso confermare che la persona che ha vinto il secondo premio al LMT 2000 Literati Contest è Caroline Reinertsen. È il nome con cui la conoscevo alcuni anni fa. Spero che dichiarerà la vincita [2000 $ - ndt] al fisco.»

11. Non conosco nessuno di nome "AJ" e il mittente del messaggio non si è mai identificato. "Reinersten" è il mio cognome da sposata. Ho ripreso il mio cognome dopo il divorzio da Eric Reinertsen, avvenuto poco dopo aver lasciato la Sea Org nel 1988.

12. Ripassando vecchi messaggi del newsgroup vedo che il personale OSA utilizza programmi per l'analisi delle parole che servono ad identificare i partecipanti anonimi. Ho visto almeno un intervento di OSA che mostrava i risultati del programma utilizzato per identificare un altro critico anonimo [2].

13. Non ho idea di quali altre azioni possa aver intrapreso OSA per confermare la mia identità.

14. Il 20 gennaio 2001 Ann mi telefonò informandomi di stare facendo un "maneggiamento" di Etica. Dalla voce capii immediatamente che era molto turbata. Mi raccontò che l'Ufficiale di Etica le aveva mostrato un documento di Scientology in cui si affermava che avevo scritto un brutto saggio su Scientology, ora presente in Internet. Mi disse anche di sapere che avevo tentato il suicidio. Con il tono accusatorio di chi chiede a qualcuno di ammettere un fatto noto, mi chiese se era vero. Non risposi alla domanda, dicendole che l'avrei richiamata nel giro di pochi minuti. Nel frattempo mi ricomposi, perché sapevo che il peggio si era avverato. Mi sconvolgeva il fatto che avessero collegato tra loro quelle due accuse, e che il documento di etica contenesse informazioni così distorte e dannose sul mio passato. Non avevo il modo di spiegare a mia figlia, con tranquillità e secondo i miei tempi, i motivi della mia disillusione, ed ero stata messa all'angolo da qualcosa che l'ufficiale di Etica le aveva raccontato. Dalle parole di Ann avevo capito che Scientology mi aveva dipinta come una pazza, e qualsiasi cosa le avessi detto sarebbe stato interpretato come il vaneggiamento di una folle. Sapevo quanto avessi detto a mia figlia sarebbe stato riferito all'ufficiale di Etica: mi stava chiamando come parte del suo programma di Etica. Sospettavo inoltre che l'ufficiale di Etica o qualche altro staff di Scientology stesse controllando la nostra conversazione perché Ann non voleva richiamarmi - voleva parlare subito e adesso. Comunque, la richiamai io nel giro di pochi minuti. Mi chiese di ammettere di aver scritto il saggio, e lo feci. Poi le dissi che l'informazione ricevuta dall'ufficiale di Etica si riferiva ad una situazione vissuta anni prima di entrare in Scientology. Ann sembrò molto sorpresa, ma era così turbata che non riuscii a stabilire esattamente che cosa l'Ufficiale di Etica le avesse dato e detto, e non potei correggerlo.

15. Ero entrata in Scientology nel gennaio del 1975 all'età di 19 anni a Vacouver, B.C.. La mia storia pre-Scientology era stata oggetto di una petizione che Jane Kamber, capo del Guardian's Office Worldwide, mi aveva fatto scrivere per continuare il mio primo corso di Scientology, che avevo già acquistato e iniziato. Lo petizione serviva all'ufficio intelligence di Scientology per valutare la mia storia e quindi stabilire la mia idoneità ai suoi servizi, in ottemperanza alle direttive interne in proposito. Jane Kamber l'aveva approvata ed ero stata autorizzata a proseguire.

16. Dopo la prima, scrissi almeno altre due petizioni per ottenere l'autorizzazione della sicurezza, come da direttive Scientology in materia. Scrissi ad esempio una petizione al Guardiano (Jane Kamber) per ottenere l'autorizzazione ad entrare in Sea Org. Tutte le petizioni vennero approvate e fui informata che la mia storia pre-Scientology non mi rendeva un "preclear illegale". Mi venne concessa un'autorizzazione di sicurezza di alto livello nell'organizzazione di élite di Scientology, la "Sea Org". Mi addestrai sui livelli confidenziali e ricevetti l'incarico di auditor di New Era Dianetics per OTs (NOTs); consegnavo i livelli confidenziali a scientologisti paganti.

17. Non avevo mai parlato a mia figlia di questo aspetto del mio passato. E non ne avevo mai neppure apertamente discusso con altri scientologisti. Esistono solamente due fonti che possono aver rivelato la mia storia: la prima sono le petizioni scritte al Guardian's Office (ora Office of Special Affairs - OSA). L'altra potrebbe essere un formulario "Life History" molto dettagliato che tutti i membri dello staff di Scientology dovevano riempire su ordine della dirigenza, e che veniva sottoposto al management superiore [3]. Ne avevo riempito uno in qualità di membro della Sea Org nel periodo compreso tra il 1978 e il 1983. All'epoca era in corso un progetto per aggiornare i dossier di tutti i membri dello staff. Tutti avevano ricevuto l'ordine (sotto la minaccia di punizioni di Etica per mancata obbedienza) di fornire un elenco dettagliato di informazioni di questo tipo. Il formulario richiedeva inoltre che si fornissero nomi e indirizzi di tutti i familiari, compresi quelli acquisiti, e nomi e indirizzi di tutte le precedenti frequentazioni sociali e di lavoro. Le domande erano molto simili al formulario OSA postato su a.r.s. il 19 aprile 2001. Il formulario è intitolato "Long Form ODC Checklist", (ODC significa "Overt Data Collection" - Raccolta palese di dati.) Un'ulteriore fonte di informazioni frammentarie e di seconda mano sui dettagli del mio passato potrebbero essere state le note prese dai miei auditor durante l'auditing confidenziale di Scientology.

18. La dottrina di Scientology sostiene che psichiatria e psichiatri sono fonte e causa della degradazione dell'umanità - Scientology ritiene che la psichiatria sia il Nemico Pubblico Numero Uno. Se hai un passato di natura mentale vieni tremendamente stigmatizzato. Qualsiasi associazione minima con la psichiatria, o l'aver assunto farmaci psichiatrici, viene fatto oggetto di petizione e interrogatori con la "macchina della verità" di Scientology (chiamata e-meter) per accertare tutti i dettagli. Per uno scientologista dedicato vedersi negato l'auditing equivale ad essere spiritualmente fallito. È terribilmente crudele che ad Ann siano state raccontate bugie sul mio passato, alla luce degli effetti psicologici che per uno scientologista comporta apprendere che un suo caro non può raggiungere la libertà spirituale. È crudele oltre ogni limite che ad Ann siano state raccontate queste bugie mettendole in relazione alla stesura del mio saggio.

19. Ho infranto per la prima volta la regola Scientology di non leggere informazioni critiche all'inizio del 1999. Facendolo sono venuta a conoscenza di molti fatti incontrovertibili su L. Ron Hubbard e Scientology, fatti che mi hanno lasciata profondamente e personalmente sgomenta. Quando mi sono resa conto che il mio dedicato contributo a Scientology non era stato altro che un contributo ad un'organizzazione criminale e pericolosa, mi sono sentita devastata.

20. Apprendere la verità su Hubbard e Scientology mi ha portata all'inevitabile conclusione che mi era impossibile rimanere in quel gruppo. Ho agonizzato in silenzio per mesi, chiedendomi in che modo avrei potuto comunicare la verità a mia figlia e ai miei amici. Sentivo l'obbligo morale di adoperarmi per correggere il male che avevo fatto. Sentivo anche il bisogno di cercare di scoprire i motivi per cui ero stata così totalmente ingannata e depredata, e il motivo per cui avessi passato tutta la mia vita adulta sotto il controllo mentale dell'organizzazione di Hubbard. Essendo stata auditor di livello avanzato con ottima conoscenza della tecnologia di Hubbard, avevo bisogno di decodificare completamente le basi tecniche su cui poggia quel controllo mentale di cui ero stata sia vittima che involontaria perpetratrice. Sentivo di dover giungere ad una comprensione tecnica sui motivi per cui lasciare Scientology non aveva risolto, quanto piuttosto amplificato, il dolore emotivo che stavo vivendo. Sapevo, per aver letto in Internet altre testimonianze personali, che la mia situazione non era né unica né isolata. Il saggio che ho presentato al Literati Contest 2000 era un riassunto della ricerca che stavo conducendo.

In base alle leggi che regolano la falsa testimonianza negli Stati Uniti e nello stato della California, dichiaro che la mia testimonianza è vera e corretta.

Pagine totali: 4

Rilasciata a Sunland, California, il 27 aprile 2001.

Caroline Letkeman

 

Note:

1. Il racconto di Tory Bezazian, 1998 - 1999: nuovo attacco a Internet.

2. questa affermazione di Caroline ha suscitato commenti tra i frequentatori del newsgroup.

Tilman Hausherr si è espresso in questi termini:

«Ne dubito, e ad una prima lettura non capivo che cosa intendessi dire. Se avessero un programma del genere e sapessero usarlo, dovrebbero elaborare gli scritti di centinaia di persone (e innanzitutto inserire quegli scritti in un computer). Ricorda che Scientology è molto anti-intellettuale. Il terrorismo high-tech è più l'eccezione che la regola. Penserei piuttosto che qualcuno ti ha riconosciuta dalla scelta delle parole che hai usato (Unabomber non è stato preso per le capacità dell'FBI, ma perché suo fratello ha riconosciuto il suo modo di scrivere), oppure che sono state rubate informazioni al LMT (per esempio, in banca). [Hausherr si riferisce al fatto che il secondo posto al concorso ha fruttato a Caroline 2000 $ - ndt]».

Cerridwen:

«Concordo con Tilman. Questa faccenda del programma non mi sembra plausibile.

Uno scenario più probabile potrebbe essere che qualche tuo amico scientologista sapesse che eri un po' amareggiata, così sei stata inserita in un elenco di persone potenzialmente disaffezionate da tenere controllate. Oppure qualcuno che conosce il tuo stile di scrittura ha letto il saggio e ti ha riconosciuta; oppure qualcuno al LMT ha fatto casino, e ti ha smascherata; oppure c'è una talpa al LMT che ti ha smascherata.»

Dave:

«Tilman ha ragione. Dubito che esista un programma del genere. Può essere che abbiano usato sistemi molto più semplici, es. cercare manualmente l'uso di parole insolite (si sono vantati di aver identificato "ptsc" con questo sistema...) oppure è una storia di copertura, e hanno ottenuto il tuo nome rubando informazioni.»
3. Un formulario "Life History" può essere visionato qui
 
 
 

Tentativo di contattare figlia e dirigenza di Scientology (5 maggio 2001)

DICHIARAZIONE GIURATA DI CAROLINE LETKEMAN (Numero due)

Io sottoscritta Caroline Lekteman dichiaro quanto segue:

1. Sono maggiorenne;

2. Quanto in seguito dichiarato deriva dalla mia conoscenza personale, e se chiamata a testimoniare potrò farlo con competenza.

3. La presente dichiarazione segue e aggiorna la precedente mia del 27 aprile 2001.

4. Il 4 aprile 2001 ho telefonato all'organizzazione di Scientology di Clearwater, conosciuta con il nome di "Flag". Ho chiesto di parlare con il Capo della Giustizia (Justice Chief). La centralinista mi ha passato l'ufficio giusto, ma il Capo della Giustizia non era disponibile. Non ho lasciato né il mio nome né il numero di telefono, ma ho chiesto quando avrei potuto richiamare per parlare con il Capo della Giustizia. Mi è stato risposto di richiamare il giorno seguente alle 14,00 EST.

5. Verso le due del pomeriggio dell'8 aprile 2001 ho richiamato Flag e ho chiesto di parlare con il Capo della Giustizia. Mi è stata passata una donna che si è qualificata come tale e che mi ha detto di chiamarsi Cara Golasheshky.

6. Mi sono identificata e le ho spiegato i motivi della mia telefonata nei termini che seguono: nel gennaio del 2001 avevo ricevuto una telefonata da mia figlia che mi aveva informata di essere sottoposta ad un "maneggiamento di etica", e che l'Ufficiale di Etica le aveva mostrato un documento contenente:

 
    a. informazioni su un saggio critico che avevo scritto, e
    b. informazioni false e diffamanti sul mio passato.
 
Le direttive di etica di Scientology prevedono che l'accusato riceva una copia di questi documenti. Ho detto alla Sig.ra Golasheshky di aver pazientemente atteso la mia copia al fine di potermi comportare in modo corretto. Le ho spiegato che una persona che si firmava "AJ" aveva indagato sull'identità dell'autore di un saggio critico anonimo intitolato "Scientology: Pirati dell'Anima; che il 12 gennaio 2001, con un messaggio inviato al newsgroup denominato alt.religion.scientology, "AJ" mi aveva indicata quale autrice del saggio. Le ho spiegato che, poco tempo dopo, avevo ricevuto una telefonata di mia figlia a cui era stato mostrato il summenzionato documento di etica.

7. Gli Uffici di Etica di Scientology emettono bollettini su questioni di interesse pubblico come membri che hanno disertato o che sono stati trovati colpevoli di violazione ai codici di etica. Questi bollettini vengono emessi dopo essere stati approvati dalla catena di comando nella gerarchia internazionale delle organizzazioni di Scientology. A volte vengono pubblicizzati su vasta scala, a volte su scala minore a seconda delle diverse circostanze. "Per policy" [secondo le direttive - ndt] un documento pubblicato dovrebbe essere questione di interesse del maggior livello di Scientology denominato Religious Technology Center (RTC), il cui Consiglio è presieduto da David Miscavige.

8. La Sig.ra Golasheshky mi ha risposto di non essere a conoscenza di cose che mi riguardassero, ma avrebbe controllato e mi avrebbe richiamata. Le ho suggerito specificamente di contattare e chiedere informazioni all'Ufficio degli Affari Speciali (OSA), visto che il frequentatore di alt.religion.scientology che aveva postato le informazioni su di me era implicato nell'operazione OSA su quel forum.

9. Dopo alcuni minuti la Sig.ra Golasheshky mi ha richiamata dicendo di aver verificato con "vari terminali" [persone - ndt] e di non aver trovato il documento a cui facevo riferimento. Mi ha poi suggerito di mandarle una confessione in modo da avere qualcosa di scritto su cui lavorare. L'ho informata del fatto che non mi interessava inviarle una confessione, ma che volevo semplicemente ricevere una copia del documento che aveva causato il maneggiamento di etica di mia figlia, e che aveva avuto come evidente conseguenza la sua decisione di interrompere i rapporti con me; infatti non mi aveva più parlato dopo la telefonata del gennaio 2001. L'ho informata che avrei cercato di contattare direttamente mia figlia, e le ho chiesto di aiutarmi a trovare quel documento. La Sig.ra Golasheshky ha "dato riconoscimento" al mio progetto e abbiamo chiuso la conversazione.

10. Poi ho lasciato un messaggio sul cellulare di mia figlia e le ho inviato una e-mail. Non ho ricevuto nessun tipo di risposta.

11. L'8 aprile 2001 ho inviato il mio primo messaggio al newsgroup alt.religion.scientology. Si intitolava "Messaggio per OSA" e chiedevo a "AJ" di inviarmi una copia del documento. Il messaggio riporta l'orario: 11,20 PM. "AJ" ha continuato a scrivere regolarmente sul forum, ma a tutt'oggi non ha risposto alla mia specifica richiesta.

12. il 15 aprile 2001 "AJ" ha scritto in risposta ad un messaggio falsificato di un critico. Il messaggio contraffatto e la catena di risposte possono essere identificati negli archivi di alt.religion.scientology con questi identificativi:

    From: Mistmago55@aol.com (Mistmago55@aol.com)
    Subject: I had a HUGE WIN!
    Newsgroups: alt.religion.scientology
    Date: 2001-04-14 23:26:05 PST

13. AJ si rivolgeva a me dicendo «Ciao Caroline [...] a proposito, non mi ci è voluto molto a scoprire chi eri.». Ho replicato chiedendo di nuovo al vero "AJ" di rispondere al mio precedente intervento intitolato "Messaggio per OSA".

14. Il 10 aprile 2001 alle ore 6:34 PM PST ho inviato una e-mail al Dipartimento di Polizia di Clearwater, all'indirizzo contact@clearwaterpolice.org. Allego copia della lettera inviata, da cui ho cancellato unicamente le informazioni private, sostituite da parentesi quadra:

All'attenzione del Capo della Polizia, Dipartimento di Polizia di Clearwater

Sono una madre preoccupata e sto scrivendo per richiedere il vostro aiuto per una situazione molto inquietante.

Ho una figlia, Ann Reinertsen, il cui ultimo indirizzo noto è [indirizzo], numero di telefono [numero]. È alta circa [altezza], pesa [kg.] capelli [colore], e occhi [colore]. È membro della Chiesa di Scientology. Vive con suo padre e la matrigna, entrambi scientologisti. Suo padre è il mio ex marito.

Alla fine dello scorso anno ho scritto in forma anonima un saggio critico sulla Chiesa di Scientology. Ho scelto di scriverlo in questa forma per non provocare la situazione in cui ora mi trovo.

Un dipartimento di Scientology (OSA) ha impiegato circa sei settimane per scoprire l'autore dello scritto, che aveva vinto un premio ora pubblicato presso: http://www.lisatrust.net/literaticontest/contest2000/00antivirus.html . Evidentemente per identificarmi è stato utilizzato qualche tipo di software. Non sono a conoscenza di altri possibili mezzi che potrebbero avere usato. Non avevo mai parlato a mia figlia né del mio saggio, né della mia insoddisfazione per Scientology. Il motivo è da ricondursi al fatto che sapevo che Scientology avrebbe costretto mia figlia ad interrompere i rapporti con me nel caso avessi parlato pubblicamente in modo critico.

Quando il dipartimento di Scientology ha avuto la certezza di avere identificato l'autore del saggio ha pubblicato il mio nome sul newsgroup alt.religion.scientology.

From: AJ (AJ_member@newsguy.com)
Subject: Anti-Virus identified
Newsgroups: alt.religion.scientology
Date: 2001-01-12 01:58:11 PST

C'è voluto un po' per mettere assieme tutti gli indizi rilevati nel saggio di "AntiVirus", ma ora posso confermare che la vincitrice del secondo posto al LMT 2000 Literati Contest è Caroline Reinertsen. Quando la conoscevo, qualche anno fa, usava quel nome. Spero che dichiarerà la vincita al fisco.

Dopo quell'annuncio pubblico mia figlia mi ha telefonato Il 29 gennaio 2001 [sic] dicendomi di essere sottoposta ad un programma del dipartimento di etica di Scientology, e che il gruppo aveva emesso un bollettino pubblico su di me. Nel corso della conversazione me ne ha riferito i contenuti. Il documento riporta informazioni gravemente diffamanti e fuorvianti sulla mia infanzia, cose di cui non ho mai parlato a mia figlia ma che avevo confidato a Scientology quando ne facevo parte. Mia figlia mi ha poi chiesto se ero l'autrice del saggio critico, domanda a cui ho risposto affermativamente. Il fatto le era stato riferito dall'ufficiale di etica di Scientology.

Mia figlia non è turbata nei miei confronti come persona, ma Scientology le ha detto che non deve più comunicare con me. Le sue ultime parole, al telefono, sono state «Ti voglio bene, mamma».

Il fatto che mia figlia fosse molto confusa è normale - sapeva di dover interrompere i rapporti con me perché sono un ex membro che ha parlato di Scientology in modo critico. Non desideravo turbarla ulteriormente così ho atteso pazientemente che Scientology mi inviasse una copia del documento di etica emesso nei miei confronti, in modo da poterlo correggere. Secondo le sue direttive interne si è tenuti ad inviare copie dei rapporti e dei documenti alla persona contro cui sono stati emessi. Ma quel documento non mi è mai arrivato.

Non avendo più avuto notizie da mia figlia e non avendo ricevuto il documento emesso contro di me, ho infine telefonato alla sede di Scientology a Clearwater e ho parlato con Cara Golasheshky ("Capo della Giustizia"). La telefonata ha avuto luogo il 7 aprile 2001 [sic] alle 11,00 PST. La Sig.ra Golasheshky ha negato che contro di me fosse stato emesso un ordine di etica e non riusciva a spiegarsi in che modo mia figlia avesse ricevuto quelle informazioni.

Vi sarei grata se poteste contattare e parlare con Ann all'indirizzo di cui sopra. Mi interessa unicamente sapere che è in salute e che va tutto bene. Prima del gennaio 2001 ci siamo tenute sempre regolarmente in contatto per telefono e e-mail, e sono molto preoccupata per lei.

Distinti saluti
Caroline Letkeman
[indirizzo, e-mail e numero di telefono]

15. In questa lettera ho fatto inavvertitamente due errori di data. Il primo è la conversazione telefonica con il Capo della Giustizia del 7 aprile 2001. Come ho spiegato nei paragrafi 4-6 avevo cercato il Capo della Giustizia il 7 aprile senza trovarlo e senza lasciare il mio nome, né il mio recapito. Il mio primo contatto con il Capo della Giustizia era avvenuto l'8 aprile 2001. Ho scoperto questo errore nel rileggere gli appunti della conversazione con la Sig.ra Golasheshky. Il secondo errore riguarda il 29 gennaio 2001 come data dell'ultima telefonata con mia figlia. Ho scoperto l'errore controllando i tabulati del telefono.

16. L'11 aprile 2001 ho ricevuto una e-mail di risposta da Joan Martell del Dipartimento di Polizia di Clearwater in cui mi si consigliava di rivolgermi all'Ufficio dello Sceriffo della Contea di Pinella, perché l'ultimo indirizzo noto di mia figlia ricade sotto la giurisdizione dello sceriffo.

17. Pertanto l'11 aprile 2001 ho inviato la medesima richiesta di aiuto al quel Dipartimento. Non avendo ricevuto risposta, il 14 aprile alle ore 16:13 PST ho reinviato il messaggio.

18. Il 15 aprile 2001, non avendo ancora ottenuto risposta, ho telefonato al Dipartimento dello Sceriffo. Ho parlato con un ufficiale di contea di nome Margie che ha preso nota della telefonata e della mia richiesta scritta di aiuto. Verso le 15 dello stesso giorno Margie mi ha chiamata per dirmi che avevano mandato il vice sceriffo all'ultimo indirizzo noto di mia figlia. Margie mi ha riferito che il vice sceriffo aveva parlato con il mio ex marito il quale aveva detto che Ann era infuriata con me e che mi avrebbe chiamata quando se la sentiva.

19. Non credo che il mio ex marito avrebbe mentito al vice sceriffo se Ann avesse avuto problemi di salute. Tuttavia ritenevo che, in quanto scientologista, avrebbe potuto dare informazioni scorrette sul vero motivo per cui Ann non si metteva in contatto con me.

20. Poco dopo le 08,00 del 23 aprile 2001 ho ricevuto una telefonata dal Dipartimento dello Sceriffo della Contea di Pinella, ma non ho scritto né ricordo il nome del chiamante. Mi ha spiegato di aver risposto alla mia richiesta e-mail (quella inviata l'11 aprile e rispedita il 14). Da questa conversazione ho capito che chi mi chiamava non era al corrente della telefonata del 15 aprile e del chiarimento ricevuto.

21. Il vice sceriffo che mi ha chiamata il 23 aprile ha dichiarato di essersi recato all'indirizzo di Ann che avevo fornito in e-mail e di aver parlato con il mio ex marito Eric; questi gli aveva detto che Ann si era trasferita ed ora viveva con un ragazzo, e che avrei potuto chiamarla quando volevo (ovviamente è una storia molto diversa da quella riferita dal primo vice sceriffo). L'ufficiale mi ha detto di aver chiesto a Eric di riferire ad Ann di telefonargli in ufficio. Ann l'ha chiamato un paio di giorni dopo. Il vice sceriffo ha insistito sul fatto che Ann sembrava "molto allegra", aveva detto di essere stata fuori città e sarebbe stata contenta di ricevere una mia telefonata.

22. Da questi due racconti contrastanti e dal comportamento "molto allegro" di Ann ho capito che lei ed il padre stavano distorcendo la realtà e la vera reazione emotiva alla visita dello sceriffo. Ho passato molti anni in Scientology e so che il dipartimento di etica allena i membri a presentare racconti accettabili, in particolare quando ci sono di mezzo le autorità. Dalla mia personale esperienza so anche che il comportamento tenuto da Ann e Eric nei due incontri con i vice sceriffo molto probabilmente era il risultato di qualche allenamento in corso del Dipartimento di Etica. In Scientology questo tipo di allenamento viene definito "maneggiamento della Sorgente Potenziale di Guai".

23. Il 24 aprile 2001 ho inviato una e-mail ad Ann dicendole che il vice sceriffo mi aveva riferito che potevo chiamarla. Le ho ricordato che avrebbe potuto rispondere ai miei precedenti messaggi, ma che comunque ero contenta che stesse bene. Ann non ha mai risposto a quella e-mail.

24. Frattanto, il 19 aprile 2001 avevo ricevuto una lettera di Cara Golasheshky, Capo della Giustizia. L'indirizzo sulla busta era stato scritto a mano, il timbro era di Clearwater, data 17 aprile 2001.

25. La lettera era invece datata 7 aprile 2001, e affermava quanto segue:

Cara Caroline,

A seguito della nostra conversazione odierna ho fatto un controllo e, come da tua richiesta, ti sto inviando copia di ciò che ha letto tua figlia.

Per favore, inviami una tua confessione.

Saluti
Cara Golasheshky
FLB Justice Chief

Gli allegati sono fotocopie di diversi messaggi inviati ad alt.religion.scientology come segue:
 
  1. From: AJ AJ_member@newsguy.com
    Subject: Anti-Virus identified
    Date: 12 Jan 2001 01:0023-0800
     
  2. From AJ AJ_member@newsguy.com
    Subject: More on Anti-Virus
    Date: 5 Jan 2001 01:49:42-0800
     
  3. From AJ AJ_member@newsguy.com
    Subject: A closer look at the LMT criminal fraud contest
    Date: 19 Dec 2000 22:37:53 -0800
     
  4. From judges@lisatrust.net
    Subject: LMT Literati Winners
    Date: Wed, 13 Dec 2000 20:08:35 -0500
     
  5. From bobminton@lisatrust.net
    Subject LMT Literati Contest 2000 Update as of 11-30-00
    Date: Thu, 30 Nov 2000 16:35:40 -0500
     
  6. From bobminton@lisatrust.net
    Subject: LMT Literati Winner-Second Place: "Anti-Virus"
    Date: Wed, 13 Dec 2000 20:12:18 -0500
 
In origine quest'ultimo messaggio conteneva il mio saggio in versione integrale. Però la fotocopia inviatami in allegato contiene una nota al termine del primo paragrafo in cui si dice che le successive 23 pagine sono state escluse. Rimangono solo i due paragrafi finali.

26. I due errori di data che ho precedentemente sottolineato sono stati fatti unicamente nelle e-mails spedite al Dipartimento di Polizia di Clearwater, e successivamente al Dipartimento dello Sceriffo della Contea di Pinella. Non ne ho inviata alcuna copia a Scientology o suoi membri. Ma nella lettera del Capo della Giustizia per "odierna" si intendeva il 7 aprile, e portava il timbro postale di dieci giorni dopo.

27. Il 19 aprile 2001 ho risposto al Capo della Giustizia come segue:

Senior HCO
Flag Land Base
PO Box 31751
Tampa, FL 33631-3751

All'Attenzione di: Cara Golashesky, Flag Land Base Justice Chief
Rif. Sua lettera del 7.4.2001, data del timbro postale 17.4.2001

Gentile Sig.ra Golashesky:

La ringrazio per la sua lettera e le copie allegate di corrispondenza pubblicata su alt.religion.scientology che, mi informa, sono state mostrate a mia figlia Ann Reinersten. Ora che mi ricordo, la nostra conversazione telefonica è avvenuta l'8 aprile 2001. E i tabulati mostrano che l'ultima conversazione telefonica con mia figlia risale al 20.1.2001.

Nella nostra telefonata dell'8.4.2001 le ho specificamente detto che a mia figlia era stato mostrato un documento su di me. Ciò che lei mi ha inviato non è un documento, ma sei pagine di interventi fatti da tale "AJ" su alt.religion.scientology e una pagina di ciò che sembra essere un saggio pesantemente censurato pubblicato da bobminton@lisatrust.net sul forum di cui sopra. A mia figlia è stato mostrato un documento contro di me che non solo citava il saggio critico, ma riportava informazioni specifiche sul mio passato.

La prego pertanto di inviarmi tutti i documenti e bollettini che l'Ufficiale di Etica ha mostrato a mia figlia, Ann Reinersten. Richiedo inoltre un riassunto dettagliato del programma di etica che mia figlia ha ricevuto, sottoscritto dall'Ufficiale che se ne è occupato, e che comprenda tutto ciò che le è stato detto. La dichiarazione dell'Ufficiale di Etica deve includere anche un'attestazione del fatto che i documenti accompagnatori rappresentano un elenco completo.

La prego inoltre di contattare "AJ" e far sì che mi invii un rapporto dettagliato, veritiero e firmato (con vero nome e incarico ricoperto) che comprenda tutto ciò che è stato fatto per "confermare" la mia identità.

Distinti Saluti
Caroline Letkeman

PS: La sua lettera non cita l'indirizzo del PAC Justice Chief; la prego di fornirmi il suo nome e indirizzo, oltre a nomi e indirizzi di ogni membro di Scientology coinvolto in questa questione.

28. Il 30 aprile 2001 ho ricevuto una telefonata da mia figlia. Anche se sulle prime non voleva dirmi dove si trovasse, alla fine ho appreso che stava chiamando dall'ufficio di etica di Flag, alla presenza del MAA [Master at Arms: Ufficiale di Etica - ndt] Alfonso Barchenas. Contrariamente a quanto aveva riferito al vice sceriffo di Pinella, mi ha detto di essere turbata e che doveva disconnettere da me in modo da poter continuare il suo addestramento in Scientology. Mi ha chiesto se volevo contattare qualcuno di Scientology a proposito della mia situazione, e le ho risposto che avevo ero già in comunicazione con il Capo della Giustizia da cui stavo attendendo risposta. Ann non ne era stata informata.

Nel corso di quella conversazione Ann ha passato la cornetta al MAA, a cui per due volte ho chiesto se si trattava della stessa persona che aveva "maneggiato" Ann a gennaio. Per due volte si è rifiutato di rispondermi. Mi ha detto che il giorno prima aveva parlato con il Capo della Giustizia (Cara Golasheshky), la quale aveva già risposto alla mia ultima lettera. A tutt'oggi non ho ricevuto alcuna lettera dal Capo della Giustizia.

In base alle leggi che regolano la falsa testimonianza negli Stati Uniti e nello stato della California, dichiaro che la mia testimonianza è vera e corretta.

Pagine totali: 6

Rilasciata a Sunland, California, il 5 maggio 2001.

Caroline Letkeman

 
 

Veleni, processing e furti (8 maggio 2001)

DICHIARAZIONE GIURATA DI CAROLINE LETKEMAN (Numero tre)

Io sottoscritta Caroline Letkeman dichiaro quanto segue:

1. sono maggiorenne;

2. Quanto in seguito dichiarato deriva dalla mia conoscenza personale, e se chiamata a testimoniare potrò farlo con competenza.

3. Verso il 12 maggio 1997 mi ammalai improvvisamente e gravemente a seguito di un avvelenamento dovuto a un prodotto erboristico contaminato. Da almeno un anno acquistavo questo prodotto erboristico purificante al Peter Gillam's Health Food Store di Los Angeles, CA. Il Peter Gillam's Health Food store si trova a circa un isolato di distanza dal Complesso Scientology posto sulla L. Ron Hubbard Way. Il negozio è diretto e frequentato abitualmente da scientologisti che vivono in zona e da chi si avvale dei servizi Scientology nel vicino edificio. La contaminazione riguardava un lotto specifico della formula erboristica.

4. Il 16 maggio 1997 la FDA emise le seguenti avvertenze sul prodotto (l'avviso è disponibile sul sito web della FDA nell'archivio delle notifiche):

LA FDA METTE IN GUARDIA SUL CONSUMO DEL "CHOMPER", COMMERCIALIZZATO DALLA ARISE & SHINE

La Food and Drug Administration avvisa i consumatori di non acquistare o consumare il "CHOMPER", supplemento dietetico della linea distribuita dalla "Arise & Shine" di Mount Shasta, California.

Recentemente la FDA ha determinato che questo prodotto è stato associato a gravi danni e può contenere sostanze che potrebbero causare ritmo e battito cardiaco anormale, e portare potenzialmente ad arresto cardiaco.

La FDA è venuta a conoscenza di un caso recente in cui il consumo di questo prodotto, parte del programma "Purìficati" della Arise & Shine, ha causato un attacco di tachicardia con blocco cardiaco ad una giovane donna, condizione potenzialmente mortale. L'agenzia sta inoltre indagando altri danni associati al prodotto.

Il "Chomper" viene pubblicizzato come "lassativo erboristico" e agente "purificante" da usare in associazione ad altri prodotti dietetici distribuiti dalla stessa azienda. Analisi di laboratorio sul prodotto hanno rilevato la presenza di sostanze simili a quelle che influenzano il cuore. L'uso di queste potenti sostanze, rilevabili in numerose piante velenose, può risultare in un grave blocco cardiaco potenzialmente mortale anche in persone sane. L'agenzia ha scoperto che il "Chomper" rappresenta un rischio potenzialmente significativo per la salute pubblica.

La FDA raccomanda a chiunque sia in possesso di questo prodotto di evitarne il consumo e di consultare immediatamente il proprio medico in caso di sintomi quali nausea, vomito, vertigine, mal di testa, confusione, ipotensione (bassa pressione sanguigna), disturbi visivi e battito e ritmo cardiaco anormale.

5. All'epoca non avevo idea di quale fosse la causa della mia malattia. Non avevo visto né sentito parlare dell'avviso della FDA. Pensavo di avere un improvviso attacco di influenza.

6. Durante i primi tempi della malattia mi recai due volte dal Dott. Gene Denk del Shaw Health Center. Il Dott. Denk è uno scientologista ed era il medico personale di L. Ron Hubbard al momento della sua morte. Nel corso di entrambe le visite ambulatoriali mi vennero rilevati i segni vitali e, dopo avermi visitata, il Dott. Denk mi prescrisse e somministrò costose flebo vitaminiche per coadiuvare la guarigione dall'influenza. Solo parecchio tempo dopo mi resi conto che i miei sintomi non erano quelli dell'influenza gastro-intestinale per cui il Dott. Denk mi stava curando. Corrispondevano invece ai sintomi elencati nel bollettino FDA di cui sopra.

7. La terza ed ultima volta in cui mi recai al Shaw Health Center, nel mese iniziale della malattia, venni visitata dalla Dott.ssa Megan Shields. Dopo aver rilevato i miei segni vitali mi raccomandò di andare immediatamente al pronto soccorso del Oliveview Hospital. Mi disse di ritenere che fossi affetta dal morbo di Addison, che da quanto ne so è una malattia seria e incurabile. Il Shaw Health Center non era attrezzato per diagnosticare il morbo di Addison, quindi dovevo recarmi in ospedale.

8. Anche il Shaw Health Center distribuisce la linea di prodotti che mi stava causando la malattia, ed aveva la formula esatta che era stata contaminata.

9. Successivamente i legali che rappresentavano le varie aziende coinvolte nella produzione del preparato mi informarono che erano stati tempestivamente inviati avvisi a tutti i grossisti che vendevano il prodotto, tra cui sarebbe stata inclusa anche la Shaw Health Clinic.

10. Durante il primo mese di malattia, e prima di essere ricoverata, vidi diverse volte anche il Dott. Alf Garbutt, chiropratico e scientologista.

11. Il Dott. Garbutt mi fece portare tutti i supplementi dietetici che stavo prendendo in modo da calibrarne l'assunzione e coadiuvare la guarigione. All'epoca ero molto preoccupata perché pensavo si trattasse di una ricaduta di un'infezione da virus Epstein Barr di cui avevo sofferto circa dieci anni prima. Volevo essere sicura di fare il possibile per non avere una ricaduta completa. Il Dott. Garbutt controllò i miei supplementi e mi diede un elenco di altri prodotti che aveva verificato essere benefici per la mia condizione del momento. Mi diede una lista scritta di supplementi raccomandati che avrei dovuto continuare a prendere. L'elenco comprendeva lo specifico prodotto che, in seguito, si scoprì essere la causa della mia malattia. Non ricordo se il flacone che aveva verificato appartenesse al lotto contaminato perché in quel periodo ne avevo più di uno già aperti.

12. Il Dott. Garbutt mi vendette alcuni preparati erboristici della stessa azienda che aveva distribuito la preparazione contaminata. Non ricordo se c'era anche il prodotto in questione.

13. Il pomeriggio stesso della visita dalla Dott.ssa Shield mi recai al pronto soccorso del Oliveview Hospital. I test rivelarono che avevo un tasso letale di digitale nel sangue.

14. La digitale è un potente farmaco per il cuore ottenuto dall'anonima pianta. Circa sei mesi dopo il mio ricovero appresi che la digitale che avevo in circolo proveniva dal prodotto di erboristeria che avevo assunto, fortemente contaminato dalla pianta.

15. Nel mese precedente il ricovero avevo continuato ad assumere il prodotto contaminato; in quel periodo ero in cura sia presso il Shaw Health Center che dal Dott. Garbutt. In quel mese ero stata gravemente malata e, seguendo le raccomandazioni dei miei medici scientologisti, peggiorai ripetutamente il mio stato. Fui veramente sul punto di morire.

16. Visto il livello letale di farmaco che avevo in circolo, il personale dell'ospedale pensò che avessi tentato il suicidio. In un'occasione venni visitata da ben quattro psichiatri che mi facevano domande a questo proposito. Essendo una scientologista, e avendo già avuto esperienza delle enormi scocciature a cui ti sottopone Scientology in presenza di qualsiasi tipo di storia psichiatrica, ero assolutamente terrorizzata all'idea che questo episodio potesse mettere in pericolo la mia futura idoneità ai servizi.

17. Ero davvero in pericolo di vita così i medici dell'ospedale cercarono di farsi autorizzare un'operazione per installarmi un pacemaker. La cosa mi terrorizzò ancora di più. Non avevo idea di chi o cosa stesse cercando di uccidermi, e non mi fidavo del servizio di sicurezza dell'ospedale. Allo stesso tempo non volevo mostrarmi timorosa perché pensavo che avrei maggiormente attratto gli psichiatri. Il tipo di pacemaker che l'ospedale voleva mettermi avrebbe permesso di tenere il mio battito cardiaco controllato e regolato dalla guardiola di infermeria, completamente fuori dal mio controllo. Rifiutai il pacemaker, turbando ulteriormente il personale ospedaliero e facendo aumentare la preoccupazione per il mio stato psicologico.

18. Prima di andare all'ospedale la Dott.ssa Shields aveva sottolineato il fatto che voleva essere sicura che la struttura avrebbe continuato a ricoverare i pazienti scientologisti che lei inviava. Durante il mio ricovero non venne mai a trovarmi perché, mi disse, non era autorizzata a lavorare in ospedale. Successivamente mi disse di essersi tenuta in contatto con i medici ospedalieri che mi avevano in cura. Almeno alcuni di essi erano psichiatri. La Dott.ssa Shields mi faceva avere istruzioni attraverso un altro scientologista che mi veniva a trovare. Le sue istruzioni erano di fare semplicemente tutto ciò che mi dicevano i medici.

19. Le sue istruzioni mi allarmarono parecchio perché che era assolutamente ovvio che i medici pensavano che fossi un caso suicida. Ne ero al corrente poiché gli interni tenevano le loro riunioni vicino alla mia stanza e potevo sentirli. Una volta mi intromisi in una di queste riunioni urlando che di sicuro non avevo tendenze suicide.

20. Gli scientologisti hanno sentimenti di avversione molto forti verso la psichiatria, che considerano il Nemico Pubblico Numero Uno. Così mi sentii tradita dalla Dott.ssa Shields. Pensavo che, concordando così pienamente con i medici, stesse anteponendo i suoi interessi politici e professionali alla mia sicurezza fisica e alla mia libertà spirituale. Mi terrorizzava l'idea che il personale ospedaliero cercasse di intimidirmi e farmi accettare un'operazione al cuore seria. Verificai innanzitutto con i medici che il pacemaker non avrebbe avuto alcun effetto terapeutico e sarebbe servito unicamente come ultima risorsa per controllare artificialmente il mio battito. Alla fine rifiutai l'intervento ma acconsentii ad un pacemaker esterno che avrebbero potuto usare in caso di arresto cardiaco.

21. In seguito un medico indipendente mi ha detto che il rifiuto ad un pacemaker interno aveva obbligato al ricorso di farmaci molto più costosi. Questa alternativa contemplava fleboclisi di un preparato chiamato Digibind, che doveva interagire con la digitale in circolo. Oggi sono convinta che, rifiutando il pacemaker, mi sono salvata la vita.

22. A volte si prende la digitale come droga. Un esempio di tale abuso fu Vincent Van Gogh - assumeva digitale nel suo periodo giallo. Quando presa in dosi sufficientemente grandi, infatti, crea un effetto di alone giallo. Sperimentai questi effetti in modo massiccio.

23. Un effetto collaterale del farmaco per endovena erano allucinazioni terribili - molto più forti di qualsiasi droga avessi mai preso da adolescente. Non ero stata avvertita di questi effetti e non mi rendevo conto che le allucinazioni dipendevano da quel farmaco. I fatti oggettivi e ignoti relativi al mio avvelenamento erano, secondo me, gravi abbastanza da causare un tremendo stress emotivo in qualsiasi persona normale. A questo si aggiungevano anche le allucinazioni. L'unica cosa di cui ero consapevole era che dovevo lottare per la mia vita, e che dovevo farcela da sola.

24. Un giorno ricevetti la visita di alcune scientologiste, mi avevano appena fatto una flebo del farmaco per contrastare la digitale. Una viveva nel mio stabile, un'altra era la figlia della mia migliore amica. Chiesi di tirare le tende intorno al mio letto e confidai loro i miei timori sul personale ospedaliero. Ciò che dissi sembrò allarmare molto le mie visitatrici sul mio stato mentale. Una si avvicinò al letto e mi scosse, urlandomi che dovevo decidere di vivere, e di «tornare in tempo presente». Non le avevo dato nessuna indicazione sul fatto che stessi cercando di morire - la mia comunicazione era consistita unicamente nel dire che avevo paura del personale e che pensavo stessero mettendo della droga nei miei pasti.

25. Il pomeriggio in cui venni dimessa mi recai dalla Dott.ssa Shield al Shaw Health Center e le dissi che pensavo di essere stata drogata all'ospedale; le richiesi uno screening per possibili tracce di sostanze allucinogene. Volevo cercare di identificare la droga e tenere i risultati come possibile prova. La Shields accettò di farmi lo screening che, ovviamente, risultò negativo.

26. So che chi mi veniva a trovare aggiornava sul mio stato gli amici in Scientology, compresa la mia migliore amica che, all'epoca, si trovava a Flag. Non ho motivo per sospettare che i racconti fossero meno che accurati, basandosi sulle informazioni disponibili.

27. In Scientology quando si desidera fare rapporto anonimo è prassi comune indirizzarlo al supervisore del caso. In questo modo, la persona su cui si sta facendo rapporto non ne riceve copia. Credo che all'epoca del mio ricovero su di me sia stato presentato e archiviato almeno un rapporto di questo. Il non farlo sarebbe stato veramente insolito per uno scientologista.

28. Prima di dimettermi i medici si erano raccomandati di non assumere alcun supplemento privo di precisa prescrizione e per sei mesi mi attenni alle disposizioni, anche se il mio medico scientologista aveva già testato i miei supplementi, e io mi fidavo del suo consiglio.

29. Dopo sei mesi non mi ero ancora completamente rimessa per tornare al lavoro, e iniziavo a preoccuparmi per la mia situazione finanziaria. Non avevo l'assicurazione per l'assistenza medica e ospedaliera. Così decisi di tornare al mio regime originale di supplementi. Mi riammalai immediatamente con gli stessi sintomi della volta precedente, e venni ricoverata per la seconda volta. Almeno adesso conoscevo la causa dell'avvelenamento.

30. Appena dimessa telefonai al negozio Peter Gillam's Health per informarli del problema relativo al preparato erboristico che avevo acquistato da loro. La persona con cui parlai mi rispose che da diversi mesi avevano affisso l'avviso della FDA sul prodotto (siccome non l'avevo più preso dopo il primo ricovero non avevo motivi per recarmi al negozio, per cui non ne ero stata informata).

31. Dopo il secondo ricovero iniziai ad indagare sulle aziende coinvolte nella lavorazione e distribuzione del prodotto. Venni anche a sapere che in maggio, prima del mio primo ricovero, si era molto parlato dell'avviso della FDA, che era anche stato pubblicato su importanti riviste mediche. Al che presentai una richiesta di indennizzo: alle aziende produttrici e agli importatori per etichettatura ingannevole, e anche all'ospedale.

32. Le direttiva di etica di Scientology vietano agli scientologisti di fare causa ad altri scientologisti, salvo quando approvato dalla gerarchia interna del gruppo. Nonostante avessi ogni diritto legale per presentare denuncia per negligenza contro il Shaw Health Center e il Dott. Garbutt, mi consideravo ancora una buona scientologista e, unicamente per questo motivo, non denunciai i medici coinvolti.

33. Inviai comunque al Shaw Health Center e al Dott. Garbutt copie via fax degli avvisi della FDA. Mi interessava soprattutto proteggere altri pazienti da quel preparato mortale. Il Dott. Garbutt rispose prontamente comunicandomi il suo rammarico. Avevo richiesto al Dott. Denk di telefonarmi, cosa che fece diversi giorni dopo aver ricevuto il mio fax. Mi chiese «Che cosa vuole?» in un modo assolutamente privo di interesse e preoccupazione per tutto quello che avevo passato. Gli dissi che volevo informarlo dell'avviso della FDA e desideravo una conferma dell'avvenuta ricezione. Mi disse di averlo ricevuto ma non mi offrì nessuna scusa, né mi espresse rammarico per le sue diagnosi e cura sbagliate. La Dott.ssa Shields rispose in modo simile - reagì al mio rapporto con disprezzo perché me l'ero presa con l'ospedale - secondo lei, dopo tutto, mi avevano salvato la vita.

34. Scrissi inoltre un rapporto sugli avvenimenti al management superiore di Scientology, compreso l'Ufficiale dei Rapporti del Religious Technology Center. L'Ufficiale dei Rapporti provvede a trasmettere le comunicazioni agli executive di competenza. Ricevetti una lettera dall'Office of Special Affairs in cui mi si ammoniva di non coinvolgere scientologisti in cause legali. Non ricordo il nome dell'estensore della lettera, e al momento non ne ho una copia a portata di mano.

35. Verso il giugno del 1998 ebbi la necessità di tutelare lo Statute of Limitations [Regolamento delle Restrizioni] delle mie richieste di risarcimento, così seguii il consiglio di un altro scientologista di scegliermi uno studio legale che mi rappresentasse. In cambio della sua assistenza questo scientologista divenne il mio "Field Staff Member (FSM)". Gli FSM ricevono una commissione dalle organizzazioni di Scientology in quanto assistono gli scientologisti nel loro percorso sul Ponte [in breve, lo pubblicizzano - ndt]. Nel mio caso, l'assistenza consisteva in un consiglio sul mio caso legale.

36. Il mio FSM era un liquidatore assicurativo e sapeva valutare le richieste di risarcimento; disse che il mio caso si sarebbe concluso con un accordo. Mi propose di usare questo futuro accordo come garanzia collaterale per chiedere un prestito e acquistare immediatamente auditing di Flag. Avevo però chiarito che non mi interessava un progetto di questo tipo. Alla fine del 1998 il mio FSM diede il mio numero di telefono ad un venditore (in Scientology definito registrar, o "reg") della Flag Ship Service Organization ("FSSO", cioè la Nave). Gli parlai un paio di volte al telefono e mi sembrò cordiale. Però continuavo ad essere restia ad accendere un prestito per acquistare servizi di Scientology. Un pomeriggio il reg si presentò a casa mia senza appuntamento ed avemmo un colloquio emotivamente molto pesante.

37. Il mio FSM aveva già informato della mia storia il reg della Nave, che espresse ciò che sembrava vera preoccupazione per la mia guarigione emotiva e psicologica dopo la mia terribile esperienza. Mentre parlavamo scoppiai a piangere. Ricordo che durante quel colloquio pensai per la prima volta che forse esisteva una speranza di sollievo, ed iniziai a rendermi conto del profondo dolore emotivo che avevo soppresso. A quel punto il reg mi convinse a dargli la mia carta di credito; sarei andata sulla Nave per servizi individualizzati chiamati "OT debug". Mi convinse che quel servizio mi avrebbe aiutata a "ripulirmi" fino a che non fossi stata in grado di andare a Flag per auditing avanzato.

38. Ero stata auditor perciò sapevo che il mio folder di preclear ["cartella clinica"- ndt] avrebbe probabilmente contenuto dei rapporti fatti da chi mi era venuto a trovare all'ospedale; il supervisore del caso aveva sicuramente domande da farmi sul ricovero. Avevo già fatto rapporto a Etica e al RTC, ma non avevo idea di quanti altri rapporti fossero stati fatti e da cui avrei dovuto difendermi. Sapevo che la Nave poteva rifiutarmi fino a quando queste faccende non fossero state chiarite localmente.

39. In circostanze normali, nel momento in cui si chiede un rimborso non si sarà più autorizzati a ricevere servizi di Scientology. Il reg mi assicurò che se il Supervisore del Caso della Nave non mi avesse accettata mi avrebbero reso il denaro. Mi spiegò che il somma pagata veniva depositata su uno speciale fondo in attesa delle autorizzazioni di sicurezza eventualmente pendenti, e in caso di mancata autorizzazione il denaro veniva reso senza il marchio infamante di "refund". Su queste premesse accettai di pagare per il "OT debug". Consegnai inoltre un altro rapporto al reg sul ricovero ospedaliero, dicendogli di passarlo al supervisore del caso.

40. Al momento di partire per la Nave chiamai il reg; mi informò che il supervisore non mi aveva concesso l'autorizzazione al servizio. Ora il reg non mostrava più alcun segno di affetto o simpatia. Mi disse che avrei dovuto pagare per un security check (verifica di sicurezza - "confessione" - ndt] e mi suggerì di non chiedere il rimborso ma di trasferire semplicemente l'importo ad AOLA (Advanced Organization of Los Angeles) ed iniziare a pagare per questo costosissimo sec check. Rifiutai, e gli chiesi di riaccreditarmi immediatamente quanto avevo pagato.

41. Dopo circa cinque minuti mi telefonò il reg di AOLA per cercare di convincermi ad acquistare un security check (a quanto ricordo, nessuno di Flag o AOLA mi aveva telefonato o mi era venuto a trovare dall'inizio della malattia, ma ora che c'erano in ballo i soldi il reg di AOLA si faceva vivo). Ormai ero arrabbiatissima e non volevo aver nulla a che fare con questo progetto. Rifiutai di trasferire altro denaro e continuai a insistere per ottenere il riaccredito dell'importo come promesso. Alla fine mi disse di averlo fatto.

42. Al ricevimento dell'estratto conto rilevai l'addebito di una somma rilevante, 264 $, che non avevo approvato e di cui non sapevo nulla. Chiamai il reg della Nave che giustificò l'addebito come caparra per l'alloggio sulla Freewinds. Visto che la Nave non mi aveva accettata richiesi l'accredito immediato dell'importo. Mi spiegò che le caparre per l'alloggio non venivano messe nel fondo dei servizi quindi non potevano essere rimborsate. Ero veramente indignata e lo sollecitai a rendermi comunque l'importo visto che si trattava di un pagamento non autorizzato.

43. Le direttive etiche di Scientology proibiscono di rivolgersi alle autorità e sapevo che, se avessi detto la verità all'istituto di emissione della carta di credito sul reato commesso dal reg, avrei passato dei guai. Per circa sei mesi cercai di risolvere questa faccenda usando le direttive interne sui rapporti di Scientology. Tentando di chiarire questo furto telefonai ripetutamente al reg della Nave e inviai rapporti a OSA, RTC e a ogni funzionario competente in materia che mi venisse in mente. Mi decisi a riferire le circostanze esatte soltanto quando il gestore della carta mi informò che a causa di questo mancato pagamento il mio credito era a rischio. L'importo mi è stato reso, anche se continuo a ricevere estratti conto dalla Nave in cui risulta un credito a mio favore; ma la restituzione è avvenuta solo dopo aver informato l'istituto di emissione della mia carta di credito della sottrazione indebita.

44. Nel periodo in cui stavo cercando di risolvere questo furto violai la regola di "blackout informativo" e iniziai a leggere informazioni critiche su Internet. Appresi del coinvolgimento del Dott. Denk all'epoca della morte di Hubbard, e dei sospetti che avevano circondato le circostanze della sua morte. Conclusi che se avessi parlato pubblicamente della mia esperienza con il Shaw Health Center e il Dott. Denk sarei potuta divenire oggetto di rappresaglie da parte di Scientology, nel suo tentativo di evitare un'indagine pubblica sul dottore.

45. Mia figlia è scientologista, e ho continuato a mantenere rapporti con lei fino al gennaio 2001. Con lei però non ho mai parlato della mia disillusione su Scientology o delle ricerche che stavo facendo; sapevo che se l'avessi fatto il gruppo avrebbe insistito nel farla disconnettere da me. Parlare pubblicamente contro Scientology viene considerato un "alto crimine" paragonabile all'omicidio o all'incendio doloso. Scientology etichetta i suoi critici come "Persone Soppressive" da cui lo scientologista è costretto a disconnettere. Nel mio caso, mia figlia avrebbe dovuto interrompere qualsiasi contatto con me. Sapevo che avrei dovuto tacere, almeno fino al momento in cui non avessi trovato il modo di affrontare l'argomento con lei, in modo sicuro e corretto.

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46. Ho scritto un saggio critico in forma anonima che successivamente ha vinto un premio ed è stato pubblicato in Internet. L'Ufficio degli Affari Speciali di Scientology ha impiegato circa sei settimane per identificarne l'autore, e non mi ha contattata. Hanno semplicemente e pubblicamente resa nota la mia identità in Internet e hanno dato a mia figlia informazioni calunniose e diffamanti sul mio conto. Ulteriori dettagli sono reperibili nella mia dichiarazione del 27 aprile 2001.

In base alle leggi che regolano la falsa testimonianza negli Stati Uniti e nello stato della California, dichiaro che la mia testimonianza è vera e corretta.

Pagine totali: 6

Rilasciata a Sunland, California, il 8 maggio 2001.

Caroline Letkeman

 
 
 
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