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Messia o pazzo? - Capitolo 1/20: A migliaia fuggono dalla chiesa

Di Bent Corydon e Ron Hubbard, Jr. (alias Ronald DeWolf)
© 1987 Lyle Stuart Inc. Secaucus, New Jersey, ISBN 0-8184-0444-2

© Traduzione in italiano a cura di Simonetta Po, 2003-2004

 
I gestori di missione non furono gli unici ad essere colpiti. La purga interessò anche circa 18 dirigenti e messaggeri di alto rango che operavano immediatamente sotto Hubbard, accusati di "lavorare per il nemico". Tra di essi vi erano alcune delle persone più altamente addestrate a livello tecnico tra cui David Mayo, che per oltre un decennio era stato essenzialmente paragonabile all'Arcivescovo della "Tecnologia Standard", ovvero il Case Supervisor International.

Mayo era stato convocato al capezzale del morente Hubbard quando questi era rimasto vittima di un colpo apoplettico o di un attacco di cuore nel 1978; Mayo lo aveva assistito nella convalescenza ed aveva partecipato allo sviluppo della "tech di NOTs" [1].

Tra i purgati figuravano anche John Axel e Roger Barnes, i due executive che erano stati a capo del network delle missioni. Furono imprigionati a Gilman Hot Springs, con personale di guardia fuori dalle loro stanze chiuse a chiave, e poi trasferiti assieme ad altri in una diversa proprietà a circa 15 miglia di distanza, un luogo isolato nella zona delle colline di San Jacinto, dove non avrebbero potuto «contaminare il resto dell'equipaggio». Nei sei mesi successivi furono severamente abusati e dovettero anche stare a guardare David Miscavige e Steve Marlowe sputare regolarmente in faccia ad altri rinchiusi. Si racconta che una volta Miscavige ordinò a John Axel (top franchise executive) di togliersi gli occhiali, poi gli diede un pugno in pieno volto.

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Dopo il mio ritorno alla missione iniziai a ricevere regolari telefonate per questo o quest'altro, sempre accompagnate da minacce. Un episodio in particolare simboleggiò il ridicolo della situazione: ricevemmo l'ordine di vendere 1000 copie di "Battaglia per la Terra", il libro di fantascienza di Hubbard recentemente pubblicato; «entro giovedì» o sarei stato destituito da gestore di missione.

Un mattino ero a casa e mi stavo radendo quando squillò il telefono. La receptionist della missione mi informò che erano arrivati tre Sea Org in uniforme e si erano presentati come Polizia Finanziaria.

Il team era capeggiato da Hooker, abbigliato in alta uniforme e con la giusta espressione di "niente balle!" stampata in faccia. Mi mise al corrente della gravità della situazione. C'eravamo tenuti stretti dei clear e non li avevamo mandati alle org! Il team era lì per accertarsi che tutti i "clear" (il 50% dei nostri "public") fossero mandati immediatamente alle org, e che nel giro di due giorni una quota astronomica di staff e "clienti" fosse spedita a Flag (in Florida) a nostre spese. Ci avrebbero emesso fattura immediata di questo saccheggio, da pagare immediatamente alla fine di ogni giornata, 15.000 dollari al giorno (all'epoca avevamo da parte circa 30.000 dollari, ben al di sotto delle fatture in entrata).

Il primo giorno terminò senza che fossimo riusciti a raggiungere i target impossibili che ci avevano fissato.

«Dammi un assegno di 15 testoni!» pretese Wallis.

Gli dissi che avevo bisogno di parlare con un suo superiore perché quanto mi stava ordinando era illegale. Mi stava costringendo a fare qualcosa che non solo era contrario agli interessi dell'impresa di cui ero responsabile, ma l'avrebbe anche mandata in fallimento.

Wallis era terrorizzato all'idea di mettere in dubbio gli ordini ricevuti, nonostante non mi fosse difficile capire che simpatizzava segretamente con la mia difficile situazione. Continuava a borbottare che sarebbe stato mandato sul Rehabilitation Project Force.

Comunque riuscii a convincerlo a telefonare al suo senior, a cui lui si rivolse con il nome di "Matisse". Con ciò che posso definire un atto di coraggio, gli presentò la mia situazione. Poi si fece improvvisamente silenzioso e, mentre ascoltava la risposta, lo guardavo impallidire e quasi svenire, rispondendo ogni tanto «Sì, signore! Naturalmente, signore! Mi dispiace, signore! D'accordo, signore!».

Quando riagganciò aveva assunto una nuova risolutezza. Fece un respiro profondo ed iniziò a parlarmi nel modo in cui ovviamente Matisse si era rivolto a lui. Non ci sarebbero state «altre stronzate!», dovevo firmare l'assegno o sarei stato espulso. Mi dava cinque minuti di tempo, e lui ne aveva dieci per ritelefonare a Matisse e dirgli di avere in mano l'assegno di 15.000 dollari. Lo firmai, e lui telefonò.

In banca ci rimanevano 15.000 dollari e non c'erano prospettive di incassi a breve che ci permettessero di pagare i conti urgenti. Iniziai a telefonare a tutti quelli che conoscevo che non erano ancora stati cacciati. E non erano molti. Fu ben presto chiaro che gli ordini che animavano il povero Wallis arrivavano da "molto in alto" - il che era il codice che indicava Hubbard in persona.

Poi ricevetti una telefonata da Matisse il quale, con forte accento tedesco, mi urlò: «Entro stasera mi firmerai un altro assegno di 15 testoni. Se non lo firmi entro un quarto d'ora finirai in galera per un sacco di tempo!». Voleva indubbiamente dire che sarei stato incastrato nello stesso modo in cui lo era stata Paulette Cooper - di cui ormai conoscevo la storia. Non avevo dubbi che l'avrebbero fatto. Decisi che qualsiasi eroico rifiuto a firmare sarebbe stato inutile, poiché chiunque avessero messo al mio posto avrebbe staccato l'assegno. E la missione non avrebbe avuto altre possibilità.

Firmai, e venni informato che dovevo prendere un aereo per Santa Clara, nel nord della California, e presentarmi a Matisse per un security check [verifica di sicurezza].

Durante il viaggio iniziai a pensare al modo in cui avrei potuto mentire al sec check. La verità mi avrebbe ovviamente fatto espellere e non mi sarebbero rimaste altre chance di salvare la mia missione. Avrei mentito, anche se nella mia mente la verità sarebbe stata molto chiara. Ad esempio, se mi avessero chiesto se ero in comunicazione con qualche persona soppressiva (a quel punto la maggioranza dei miei amici erano "soppressivi", ma io accettavo sempre le loro telefonate) avrei risposto di no, mentre nella mente mi immaginavo di stare parlando con loro. La teoria di base è che il meter reagisce alle cose a cui il soggetto non riesce a stare di fronte. Perciò sarei stato liberamente di fronte alla vera risposta e avrei mentito solo verbalmente. Se avessi detto la verità a questi tiranni sarei stato ovviamente dichiarato, la missione sarebbe crollata e tutti i miei sogni e quelli dei miei amici e colleghi si sarebbero infranti.

Il pomeriggio successivo Matisse e un Sea Org americano di cui mi sfugge il nome mi interrogarono all'e-meter per quattro ore. Mentii lo stretto necessario e me la cavai. Cercarono di usare ogni trucco per incastrarmi, ma il meter verificava continuamente che ciò che stavo raccontando era la "verità".

Rimasero confusi e mentre me ne stavo andando Matisse mi disse (avvicinando pollice e indice): «Sei arrivato a tanto così dal farti tagliare la gola». In seguito mi ripeterono più volte «che non ti venga in mente di chiedere ipoteche sull'edificio, o di cercare di venderlo!»

Tutto stava diventando molto chiaro. Avevo pochissimo tempo ed era evidente che non ci avrebbero permesso di conservare la proprietà, che valeva una bella cifra. Stavano ovviamente progettando di togliercene il controllo. Erano pieni di situazioni simili alla mia, ma non appena fossero riusciti a riorganizzare la forza lavoro avrebbero escogitato il modo per trasformarci in org e, a meno che non firmassi una lettera di dimissioni in bianco, mi avrebbero sostituito con qualcuno disposto a farlo.

Nei giorni successivi ricevetti una telefonata dal Guardian's Office. Volevano che andassimo in tribunale a fotocopiare alcuni documenti che avevano a che fare con la causa che L. Ron Hubbard Jr. aveva intentato contro il patrimonio del padre. Mi recai in centro e, mentre aspettavo che il cancelliere finisse di copiare i documenti, ne lessi alcuni. Erano veramente rivelatori! Per la prima volta iniziai a chiedermi seriamente se dietro i nostri problemi non ci fosse Hubbard in persona.

Le annotazioni sul fascicolo che dovevo copiare facevano anche riferimento al caso Armstrong in corso a Los Angeles, così mi appuntai gli estremi del caso. Due giorni dopo io e Mark Lutovski ci recammo alla Corte Superiore di Contea di Los Angeles. Durante il viaggio ci facemmo per la prima volta questa domanda: «esistono condizioni particolari che, se si avverassero, ci farebbero rompere i rapporti con la Chiesa di Scientology?» Abbandonammo immediatamente la discussione su quanto eravamo stati indottrinati a credere fosse il tradimento definitivo, il peggiore dei crimini!

Ciò che leggemmo nei fascicoli della corte scosse entrambi più di quanto non l'avesse fatto il pensiero di andarcene. Le prove stavano uscendo chiare e forti: L. Ron Hubbard ci aveva mentito; non era chi diceva di essere, e indubbiamente era dietro al Guardian's Office e alla sua applicazione della "Legge del Fair Game" contro governi e singoli individui.

Quando qualcuno mi mandò una lettera anonima contenente gli articoli di costituzione della Religious Technology Corporation, che comprendevano ciò che essenzialmente era una clausola di "licenza di rubare immobili", decisi che si doveva fare qualcosa per proteggere il nostro edificio. Mia moglie e Mark si dissero d'accordo.

La clausola stabiliva che RTC aveva il potere di sciogliere a piacimento qualsiasi entità sottoposta (il che comprendeva tutte le imprese SMI), e a quel punto tutte le sue attività finanziarie (come il nostro edificio) sarebbero passate a RTC.

Telefonai all'avvocato e gli chiesi una soluzione al mio dilemma. Come avremmo potuto proteggere l'edificio, le attività finanziarie e le nostre credenze (che a quel punto riconoscevamo essere molto diverse da quelle praticate dalla Chiesa di Scientology) senza insospettire le autorità della chiesa?

Gli eventi non impiegarono molto a svilupparsi, rendendo necessario l'uso di misure contingenti raccomandate dal nostro avvocato. Nel tardo pomeriggio del venerdì ricevetti una telefonata in cui mi si ordinava di incontrare il Master at Arms (l'autorità disciplinaria) il giorno successivo allo SMI di Los Angeles... non mi facevo illusioni sul destino della missione: sarebbe diventata una "org ufficiale" (diretta da qualcuno che avrebbe firmato una lettera di dimissioni in bianco) con o senza la nostra collaborazione.

Al meeting della missione in cui annunciammo la nostra volontà di rompere i rapporti con la Chiesa di Scientology erano presenti un centinaio di persone. Spiegai le nostre motivazioni meglio che potei, poiché avevo la mente in grande subbuglio. Alla fine ci fu una grande ovazione e le persone ci si affollarono intorno per augurarci ogni bene.

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Il giorno successivo successe il finimondo.

I nostri staff e public ricevettero telefonate fino alle tre del mattino e si sentirono dire che se fossero rimasti con noi sarebbero stati dannati per l'eternità. Molti restarono, ma alcuni preferirono rivolgersi alla missione ufficiale autorizzata dalla chiesa che aveva frettolosamente aperto i battenti in fondo alla strada.

In quel periodo in tutti gli Stati Uniti e in Europa altre missioni si staccarono dalla chiesa, ma la maggioranza semplicemente andò in pezzi nel giro di poche settimane. Per le entrate di Scientology l'effetto a livello internazionale fu devastante ed ebbe forti ripercussioni nei due anni successivi.

I nove mesi che seguirono furono davvero febbrili: insieme a una coppia di inglesi visitai diversi paesi europei, ovunque stavano nascendo "gruppi scissionisti". Lo scisma fu di proporzioni tali che ne parlarono anche il New York Times e le riviste Time e People. La figura centrale (il Martin Lutero della situazione) che consolidò il grosso di questo "movimento indipendentista" fu David Mayo, che alla fine di luglio fondò il suo gruppo a Santa Barbara - ironicamente, come risultò in seguito, non era molto lontano da San Louis Obispo, dove Hubbard viveva segretamente in reclusione.

La chiesa perse letteralmente la testa. Vennero distribuiti manifesti tipo pergamena, con caratteri da vecchio west, su cui era scritto: "Wanted - Squirrel - vivi o morti" ("Squirrel" in precedenza aveva significato chi "alterava la tech". Ora stava a significare chiunque osasse aiutare gli altri con qualsiasi aspetto della "tech" senza essersi prima umiliato davanti agli autodefiniti "manager spietati").

Ci fecero causa per 4,2 milioni di dollari e vennero assunti investigatori privati per spiare noi e David Mayo [2] .La causa era in linea con gli scritti di Hubbard su come "maneggiare" questo tipo di situazione. Poiché non avevamo soldi, si decise di stroncarci con le spese legali. Anche Mayo venne citato in giudizio con una manovra legale veramente innovativa, cioè in base alle leggi federali sul crimine organizzato (RICO) per "furto di segreti commerciali" (per l'utilizzo di "materiale tecnico scritto da Hubbard" - ma che in realtà era stato scritto da Mayo e poi pubblicato da Hubbard con il suo nome).

Hubbard aveva scritto:

Lo scopo di una causa è molestare e scoraggiare, piuttosto che vincere. La legge può essere usata molto facilmente per molestare, e abbastanza molestia su qualcuno che si trova comunque dalla parte sbagliata, ben sapendo di non essere autorizzato, sarà generalmente sufficiente a provocare il suo decesso professionale. Se possibile, naturalmente, rovinatelo completamente.
Scoprii che L. Ron Hubbard Jr. compariva sull'elenco telefonico di Carson City, Nevada, e lo chiamai. Parlammo per alcune ore.

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Quel periodo è ricco di storie da raccontare:

Si tentò un fantasioso complotto per farmi incarcerare in Danimarca in base ad accuse inventate. La Danimarca opera sulla legge napoleonica e si può essere imprigionati in attesa di processo senza libertà su cauzione. Ero stato indotto a credere che un ricco uomo d'affari mi volesse come auditor. Si era offerto di pagarmi 20.000 dollari, denaro di cui avevamo terribilmente bisogno per pagare le spese legali. Mi si fecero anche trovare due biglietti prepagati all'aeroporto di Los Angeles.

Prima di questo complotto un inglese (l'ex membro Sea Org Robin Scott) era andato in Danimarca con un paio di amici e aveva tentato il "colpaccio" con la Chiesa di Scientology locale. Aveva rubato materiali di livello superiore "strettamente confidenziali" (per cui gli scientologist pagavano centinaia di migliaia di dollari per esservi auditi - si veda Capitolo 12, parte seconda). Vestiti con uniformi della Sea Org erano entrati nell'org danese presentandosi come rappresentanti di RTC e pretendendo di ispezionare lo stato di sicurezza dei materiali confidenziali. Quando il personale obbedì agli ordini chiesero di essere lasciati soli, e fuggirono con i documenti.

Successivamente Robin Scott venne imprigionato e languì in prigione per un mese.

Nonostante non avessi nulla a che fare con l'episodio, evidentemente il GO era riuscito in qualche modo a far credere alla polizia danese che fossi invece implicato. Tuttavia un paio d'ore prima di partire per l'Inghilterra, da dove sarei dovuto proseguire per la Danimarca, mi arrivò una soffiata. Il giorno successivo un amico danese andò all'aeroporto per vedere chi mi avrebbe "accolto" se fossi stato sull'aereo. Neanche a farlo apposta c'era la polizia, accompagnata un membro ben noto del Guardian's Office danese!

Un'altra operazione coperta del GO consistette nell'infiltrare nel mio gruppo una spia a cui fu ordinato di disegnare una pianta dell'edificio facendo particolare attenzione alla dislocazione del mio ufficio. In seguito si verificarono diverse violazioni di domicilio, e in un'occasione furono rubate molte cartelle di pre-clear. La spia aveva anche l'ordine di scoraggiare i miei staff più importanti dal lavorare per me, e un gran numero di altri progetti distruttivi.

L'amico Mark Chacon curò la difesa in 23 cause minori intentateci da scientologist leali ad Hubbard (orchestrati dal GO). Vincemmo in 21 casi.

Il caos non era limitato agli Stati Uniti: un uomo timido che alla metà degli anni settanta aveva fondato con grande successo una franchise a Stoccarda (Germania) ebbe seri problemi. All'arrivo della Polizia Finanziaria per assecondare le loro richieste folli aveva rischiato davvero grosso e aveva messo insieme circa centomila dollari. Poi venne convocato alla Flag Land Base.

Mentre si trovava in Florida aveva partecipato al rischiosissimo tentativo di salvataggio di una nave affondata al largo della costa. La posta in ballo era piuttosto alta. Ma morì annegato.

Martin Samuels, oltre ad essere stato espulso e essersi visto togliere le sue quattro franchise e una scuola - che aveva sede in un ex monastero gesuita a Sheridan, Oregon - perse la donna con cui era spostato da 17 anni (la Polizia Finanziaria gliela aveva messa contro) e la custodia e l'affetto dei suoi due bambini (che furono fatti disconnettere da lui in quanto "SP"). Venne ingannato e indotto a versare fino all'ultimo centesimo. Distrutto ed emotivamente devastato aveva cercato rifugio presso i genitori.

In seguito mi disse:

All'inizio c'era questa visione coraggiosa di essere di ispirazione per grandi ideali. Io e molti altri ragazzi brillanti fummo attratti da quella visione, a cui dedicammo gli anni più preziosi della nostra vita.

Percepivamo comunque che c'era qualcosa di sbagliato, soprattutto nel network delle missioni. Non riuscivamo ad identificarlo o esprimerlo e continuavamo a lavorare sui bordi, tenendoci lontani dalla corruzione.

Quando la corruzione e gli abusi divennero palesi e innegabili i migliori furono i primi ad andarsene, e alla fine ci fu un grande esodo dei più brillanti e rispettabili.

Per quanto riguarda me, il momento del risveglio definitivo avvenne nel novembre del 1982.

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In un impeto irrefrenabile di furia cieca Hubbard aveva spazzato via la sua fonte più redditizia di nuovi clienti e reddito futuro: le missioni. Si dovettero attendere più di due anni prima che venisse proclamata una nuova era di "laissez-faire". Come al solito alcuni scientologist nuovi, persone capaci ma disinformate, lo tolsero dai guai. Un chiropratico di successo di San Francisco, impressionato dalle tecniche di management di "Hubbard", fondò la "Sterling Management Systems", indirizzata esclusivamente a professionisti. Essa si sviluppò in un denso programma di seminari di tipo imprenditoriale, anche con nomi diversi tipo "The Advisory". Anche se la pubblicità di tali seminari non cita Hubbard o la Chiesa di Scientology, un rappresentante di quest'ultima ha dichiarato che il 40% dei frequentatori dei seminari finisce con iniziare "Il Ponte".

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I seminari, assieme a una campagna televisiva multimilionaria di Dianetics: Scienza Moderna della Salute Mentale [La Forza del Pensiero sul Corpo - NdT] hanno costituito il nuovo programma per reclutare "carne cruda" in Scientology.

Un formatore di seminari arrivò ad affermare che Lee Iacocca aveva avuto successo grazie alle tecniche di management di Hubbard!


Note:

1. I livelli segreti OT che portano nelle casse di Scientology la maggioranza del denaro. Si parla di questi livelli nel capitolo 13 della seconda parte.

2. Si veda ad esempio: David Mayo testimonia in tribunale le molestie subite e David Mayo racconta la persecuzione.

 
 
 
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