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Il fenomeno settario: funzionamento dei gruppi
Indice e Capitolo 1: la storia di Info-Cult

Di Mike Kropveld e Marie-Andrée Pelland, a cura di Info Secte/Cult, Canada, 2006.

NOTA: Info-Cult informa che la versione italiana del libro è una traduzione non autorizzata. Info-Cult non ha verificato il contenuto di questa versione. (NOTE: Info-Cult would like to note that the book in its Italian version is an unauthorized translation. Info-Cult did not verify the contents of this version).

Traduzione a cura di Martini, autunno 2006.

 
Capitolo 2: La Carta del Québec per i Diritti e le Libertà Umane

Tutte le società hanno leggi, regolamenti e codici che governano la condotta dei propri cittadini. Questi numerosi regolamenti e leggi strutturano la nostra vita all'interno della società, indipendentemente da dove viviamo. In Québec [11] i diritti e le libertà di tutti i cittadini sono protetti da varie leggi, tra cui la Carta del Québec dei Diritti e delle Libertà Umane [12], la Carta Canadese dei Diritti e delle Libertà [13], il Codice Civile e il Codice Penale. In questo capitolo focalizziamo la nostra analisi sulla Carta del Québec dei Diritti e delle Libertà Umane.

In Québec tutte le leggi e i regolamenti devono rispettare i 38 articoli della Carta del Québec dei Diritti e delle Libertà Umane. La Carta è, perciò, un documento legale che influenza la vita quotidiana dei cittadini del Québec. Per comprendere i diritti e le libertà che essa protegge, questo capitolo fornisce un riassunto di quasi tutti gli articoli della Carta, seguito da una sinossi sul ruolo della Commissione dei diritti della persona e dei diritti della gioventù (la Commissione) [14].

L'Assemblea Nazionale del Québec ha adottato la Carta del Québec dei Diritti e delle Libertà Umane il 27 giugno 1975. La Carta rappresenta l'intelaiatura etica che assicura un equilibrio tra i diritti individuali e collettivi all'interno della società del Québec. I diritti e le libertà citate nella Carta influenzano tutte le sfere della vita, e gli articoli della Carta si applicano a tutte le aree di attività che ricadono sotto la giurisdizione provinciale. Per questo motivo la Carta può essere invocata quando un'organizzazione dà direttive, offre servizi o si comporta in modo che può essere considerato discriminatorio.

La Carta cerca di garantire il rispetto di tutti i diritti e le libertà fondamentali. Stabilisce i principi di dignità, eguaglianza e libertà, che sono i fondamenti della giustizia e della pace.


I principi guida della Carta

Nel suo preambolo la Carta stabilisce i seguenti specifici principi che regolano l'intero documento legale. Essi sono:

  • Ogni essere umano possiede diritti e libertà intrinseci studiati per assicurare la sua protezione e il suo sviluppo;
  • Tutti gli esseri umani hanno pari valore e dignità, e hanno diritto a pari protezione da parte della legge;
  • Il rispetto della dignità dell'essere umano e il riconoscimento dei suoi diritti e libertà costituisce il fondamento della giustizia e della pace;
  • I diritti e le libertà della persona umana sono inseparabili dai diritti e le libertà degli altri e dal comune benessere;
  • I diritti e le libertà fondamentali possono essere garantite dalla volontà collettiva ed essere meglio protetti contro qualsiasi violazione.


Chi è protetto dalla Carta del Québec dei Diritti e delle Libertà Umane?

La Carta si applica a tutti gli esseri umani del Québec.

I principi guida della Carta godono di ampio consenso e le organizzazioni tendono a rispettare tali principi quando adottano i propri regolamenti. Tuttavia se un regolamento contraddice la Carta e costituisce discriminazione o sfruttamento, chi pensa di essere stato trattato ingiustamente ha due possibilità di ricorso:

  • legale: l'individuo può decidere di appellarsi alle corti;
  • amministrativo: l'individuo può decidere di appellarsi alla Commissione.


Diritti e libertà intrinseci

La Carta stabilisce che ogni essere umano ha diritto a:

Diritti fondamentali

  • Il diritto alla vita, alla sicurezza personale, all'inviolabilità e libertà, oltre che al riconoscimento della personalità legale di ogni essere umano (s. 1).

  • Quando la vita è in pericolo, il diritto di assistenza (s. 2).

  • Il diritto alla protezione della dignità, onore e reputazione personali (s. 4).

  • Il diritto alla privacy (s. 5).

  • Il diritto al pacifico divertimento e alla libera disposizione di proprietà personali (s. 6).

  • Il diritto all'inviolabilità della propria casa (s. 7 e 8).

  • Il diritto alla segretezza professionale (s. 9).
  • Libertà fondamentali

  • La libertà di coscienza, religione, opinione, espressione, associazione e pacifica assemblea (s. 3).
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     
     


  • Esercizio dei diritti fondamentali

    L'articolo 9.1 della Carta limita l'esercizio dei diritti e delle libertà individuali:

    Nell'esercizio delle sue libertà e diritti fondamentali la persona deve mantenere adeguato riguardo per i valori democratici, l'ordine pubblico e il generale benessere dei cittadini del Québec.
    Diritti e libertà individuali devono quindi rispettare i valori democratici, l'ordine pubblico e il generale benessere. Il significato di "valori democratici" affermato dalla Carta del Québec dei Diritti e delle Libertà Umane fu stabilito dalla Corte Suprema [15]. I valori democratici sono perciò compresi come segue:
    • Rispetto della dignità dell'essere umano;
    • Giustizia;
    • Rispetto dell'uguaglianza sociale;
    • Rispetto di ogni cultura e di ogni gruppo;
    • Fede nelle istituzioni sociali e politiche che promuovono la partecipazione di individui e gruppi nella società.

    Questo articolo della Carta riconosce pertanto che i diritti e le libertà individuali sono inseparabili dai diritti e dalle libertà altrui. Nell'esercizio dei propri diritti e libertà ognuno ha la responsabilità sociale di rispettare quelle delle persone con cui coesiste. Un gruppo non può, pertanto, nel nome delle sue convinzioni, comportarsi o esprimere atteggiamenti contrari ai valori democratici, all'ordine pubblico e del benessere generale.

    Quando l'esercizio della libertà d'espressione entra in conflitto con i valori democratici, è possibile limitare l'esercizio di quella libertà sulla base del principio generale stabilito dall'art. 9.1.


    Diritto all'uguaglianza

    La Carta cerca di garantire tutta la protezione individuale contro qualsiasi forma di discriminazione illegale. Perciò gli artt. 10 e 10.1 stabiliscono che ogni persona ha il diritto di pieno e pari riconoscimento ed esercizio dei suoi diritti e libertà senza distinzioni basate su criteri specifici come razza o sesso.

    L'art. 10 della Carta specifica 14 fondamenti in base ai quali non di può essere esclusi o discriminati:

    Età, condizione sociale, convinzioni politiche, status civile, gravidanza, handicap, lingua, orientamento sessuale, razza, colore, origine etnica o nazionale, religione, sesso.

    La Carta specifica inoltre luoghi o contesti in cui qualsiasi forma di discriminazione o esclusione è vietata:

    • Nella pubblicità (art. 11);
    • Negli atti giudiziari (artt. da 12 a 14);
    • Nell'accesso ai luoghi pubblici (art. 15);
    • Nell'impiego (artt. 16-18.1, 19 e 20).
    • In una situazione che potrebbe penalizzare una persona nel suo impiego sul mero fatto che è stata condannata per un reato penale o civile, se il reato non è in alcun modo connesso all'impiego o se la persona ha ottenuto il condono del reato (art. 18,2).

    La Carta perciò assicura l'uguaglianza di tutti gli esseri umani specificando i fattori e i contesti in base ai quali una persona non può essere discriminata, esclusa o favorita.


    Diritti politici

    La Carta garantisce a tutti i cittadini certi diritti politici, in particolare:

    • Ogni persona ha diritto di petizione all'Assemblea Nazionale per la riparazione di un torto (art. 21);
    • Ogni persona legalmente capace e qualificata ha diritto a candidarsi e a votare alle elezioni (art. 22);


    Diritti giuridici

    La Carta protegge inoltre il mantenimento di un giusto ed equo processo di arresto, mandato di perquisizione, detenzione e apparizione in tribunale di chiunque sia accusato di aver violato la legge. I diversi diritti legali sono stipulati negli artt. da 23 a 28 della Carta. Ecco un riassunto di tali articoli:

    • Il diritto a un'udienza pubblica e imparziale di un tribunale indipendente (s. 3);
    • Il diritto a non essere privato di libertà o diritti, salvo che sulle basi fornite dalla legge in accordo con la procedura prescritta (s. 24);
    • Il diritto alla protezione da mandato di perquisizione o sequestro irragionevole (s.21.1).

    In caso di arresto o detenzione:

    • Il diritto ad essere trattato con umanità e rispetto (s. 25);
    • Il diritto a una forma detentiva appropriata al proprio sesso, età e condizione fisica o mentale (s.26);
    • Il diritto ad essere tenuto separato dai prigionieri che scontano una pena, fino a sentenza finale del caso (s. 27);
    • Il diritto ad essere prontamente informato, in un linguaggio comprensibile, in merito alle motivazioni dell'arresto o della detenzione (s. 28) e del reato specifico in questione (s. 28.1);
    • Il diritto ad essere informato dei propri diritti, alla notifica ai propri parenti e ad ottenere assistenza legale (s. 29);
    • Il diritto ad essere portato prontamente davanti a una corte, o a essere rilasciato (s. 30);
    • Il diritto di ricorso all'habeas corpus (s. 32).

    Davanti a un tribunale:

    • Il diritto ad essere rilasciato su cauzione, con o senza depositi o garanzie (s. 31);
    • Il diritto ad essere processato in un arco di tempo ragionevole (s. 32.1);
    • Il diritto alla presunzione di innocenza (s. 33);
    • Il diritto a non essere obbligato a testimoniare al proprio processo (s. 33.1);
    • Il diritto ad essere assistito o rappresentato da un legale (s. 34);
    • Il diritto a piena e completa difesa, e all'esame e al contro esame dei testimoni (s. 35);
    • Il diritto dell'accusato all'assistenza gratuita di un interprete, compreso un interprete per i sordi (s. 36);
    • Il diritto a non essere processato per un reato che, quando commesso, non costituiva violazione della legge (s. 37);
    • Il diritto a non essere processato due volte per lo stesso reato (s. 37.1) e alla pena meno severa se la legge è cambiata dal momento della commissione del reato (s. 37.2);
    • Il diritto a non essere incriminato in base alla propria testimonianza, salvo nel caso di spergiuro o di prova contraddittoria (s. 38).


    Diritti sociali ed economici

    La Carta assicura il mantenimento di certi diritti economici e sociali, nello specifico:

    • Il diritto dell'infanzia a protezione, sicurezza ed attenzione da parte dei genitori o dei tutori (s. 39);
    • Il diritto all'istruzione pubblica e gratuita (s. 40);
    • Il diritto, nelle istituzioni educative pubbliche, a ricevere educazione morale e religiosa (s. 41);
    • Il diritto a scegliere istituzioni educative private riconosciute (s. 42);
    • Il diritto di appartenenti a minoranze etniche a mantenere e sviluppare i propri interessi culturali con gli altri membri del gruppo (s. 43);
    • Il diritto all'informazione (s. 44);
    • Il diritto di ogni persona in stato di necessità a sufficiente assistenza finanziaria e sociale per usufruire di uno standard di vita accettabile (s. 45);
    • Il diritto a condizioni giuste e ragionevoli di impiego con particolare riguardo alla salute della persona, alla sicurezza e al benessere (s. 46);
    • La parità dei coniugi in ambito matrimoniale e di pari responsabilità nella guida morale e nel supporto materiale della famiglia e dell'educazione della discendenza comune (s. 47);
    • Il diritto degli anziani e dei disabili alla sicurezza e alla protezione della famiglia o dei tutori, e il diritto alla protezione da ogni forma di sfruttamento (s. 48).


    La Carta è un testo vivente. L'esempio di libertà religiose

    La definizione e la portata dei diritti e delle libertà stipulate dalla Carta sembrerebbero chiaramente delineate nei capitoli appena riassunti. Tuttavia l'esatto significato di ogni diritto e libertà citato nella Carta viene gradualmente definito man mano che i casi legali vengono presentati alle corti. Una serie di sentenze aiuta a determinare come le leggi in questione vengono interpretate.

    I diritti e le libertà stabilite dalla Carta cambiano in relazione ai valori prevalenti dell'epoca in cui il caso viene sentito. Perciò, nel corso del tempo, man mano che le denuncie vengono portate in tribunale, il significato e la portata di un diritto cambieranno.

    La Carta assicura, ad esempio, la protezione della libertà di religione, ma non definisce che cosa si intenda con il termine "religione". Bisogna rivolgersi alla giurisprudenza per comprendere il significato di questa parola e di questo diritto. Le sentenze rese da diversi tribunali del Québec non forniscono una definizione precisa. Certi giudizi come il caso R. C. Big M Drug Mart aiutano a stabilire i limiti delle libertà religiose [16]:

    • Il diritto a credere a qualsiasi cosa si desideri nel reame religioso;
    • Il diritto ad esprimere le proprie credenze attraverso il culto e la pratica;
    • Il diritto a diffondere le proprie credenze.

    Secondo questa sentenza, la libertà religiosa ha due dimensioni:

    • Una dimensione positiva: gli individui hanno diritto a credere in ciò che desiderano e a professare tali credenze;
    • Una dimensione negativa: nessuno può essere costretto ad abbracciare un'ideale religioso o ad agire il modo contrario a ciò in cui crede [17].

    Gli individui possono anche chiedere che le loro credenze personali siano considerate religione dalla comunità. Tale accettazione dà loro il diritto, ad esempio, di avere riconosciute certe pratiche da un datore di lavoro. Le credenze personali possono essere considerate credenze religiose secondo la legge, a due condizioni [18]:

    • La credenza invocata dall'individuo costituisce una religione nella sua vita;
    • L'individuo mostra sincerità nella contesa in essere.

    Tale diritto è tuttavia limitato. Gli individui non possono giustificare tutta la loro condotta in nome della religione. Le azioni devono rispettare i valori democratici protetti dalla Carta. Ad esempio, nell'affare Harrold [19] la Corte ritenne un membro del gruppo religioso colpevole di aver contravvenuto alla legge antirumore di Vancouver, decretando che il membro non poteva, sotto la veste religiosa, contravvenire a una regola municipale.

    La libertà al culto individuale o del gruppo è limitata quando è contraria alla pace e alla sicurezza pubblica. La Carta pertanto può stabilire la portata della libertà religiosa e come essa possa essere esercitata al fine di proteggere l'ordine pubblico, i valori democratici e il generale benessere dei cittadini (Carta del Québec, Sezione 9.1).

    Via via che le istanze vengono presentate alle corti, la Carta diventa sempre più specifica. Questa legge fondamentale è flessibile poiché si adatta al cambiamento dei tempi e delle realtà culturali.


    La Commissione dei diritti della persone e dei diritti della gioventù [20]

    La missione della Commissione è di assicurare che i principi esposti in questa Carta vengano mantenuti, che l'interesse dell'infanzia venga protetto e che i diritti riconosciuti dalla Legge per la Protezione della Gioventù (R.S.Q., c. P-34.1) siano rispettati; per tali scopi la Commissione deve esercitare le funzioni e i poteri conferiteli da questa Carta e alla Legge sulla Protezione della Gioventù (Sezione 57).

    La Commissione cerca di assicurare la promozione e il rispetto dei principi avanzati dalla Carta (sez. 71). Si dovrebbe tuttavia notare che la Commissione ha solo il potere di indagare e fare raccomandazioni e, se necessario, di riferire in materia alla corte. Quanto segue è un elenco degli ampi ruoli e poteri della Commissione:

    • può avviare un'inchiesta di sua iniziativa o in risposta a una denuncia. La denuncia può riferirsi a qualsiasi situazione che sembri costituire:
      • discriminazione (articoli da 10 a 19 e 89) oppure
      • violazione del diritto di protezione contro lo sfruttamento di persona anziana o handicappata, come stabilito dal primo paragrafo dell'art. 48;

    • Deve incoraggiare la risoluzione tra le parti coinvolte (la persona i cui diritti sono stati violati e la persona responsabile delle violazioni);
    • Se necessario, comunica con il Curatore Pubblico la necessità di protezione sotto la giurisdizione del Curatore nel caso di sfruttamento di persona anziana o handicappata;
    • Sviluppa e pone in essere un programma informativo ed educativo sui diritti e le libertà protette dalla Carta;
    • Dirige e promuove ricerca e pubblicazioni sui diritti e le libertà fondamentali;
    • Definisce le clausole delle leggi del Québec contrarie alla Carta e fa adeguate raccomandazioni al Governo;
    • Riceve suggerimenti, raccomandazioni e richieste relative ai diritti e alle libertà umane;
    • Collabora con tutte le organizzazioni dedite alla promozione dei diritti e delle libertà umane in Québec e altrove;
    • Indaga su qualsiasi tentativo o atto di rappresaglia, oltre che su qualsiasi altro fatto o omissione che ritiene essere in violazione della Carta, e li riporta alla Procura Generale.


    Chi può presentare denuncia alla Commissione?

    Chiunque ritenga di essere stato vittima di una violazione di diritti che rientrino nella sfera di indagine della Commissione può presentare denuncia alla Commissione stessa. Se diverse persone ritengono di aver subito una violazione dei loro diritti in circostanze simili, possono formare un gruppo e presentare denuncia congiunta (Sezione 74).


    Bambini e gruppi

    La Legge sulla Protezione dell'Infanzia (sezione 38-39) richiede che qualsiasi minaccia alla sicurezza o allo sviluppo di un bambino sia riferita al Direttore della Protezione dell'Infanzia (DYP). Tale obbligo si applica, ed esempio, in una situazione in cui lo stile di vita dei genitori costituisce una minaccia alla sicurezza o allo sviluppo del bambino.

    La Commissione non riceve tali denuncie. Può tuttavia indagare su come il DYP stia rispettando i diritti dell'infanzia quando il caso è portato alla sua attenzione.


    Conclusioni

    La Carta è una struttura etica di lavoro che regola l'equilibrio tra diritti individuali e collettivi nell'ambito della società del Québec. Cerca di assicurare che tutti i diritti e le libertà fondamentali vengano rispettate compresi l'uguaglianza, l'accesso a pari assistenza legale, equità economica e sociale, il diritto all'educazione e il diritto alla giustizia. Diritti e libertà individuali devono, tuttavia, essere rispettati nell'ambito del rispetto dei valori democratici, dell'ordine pubblico e del benessere di tutta la società. Perciò un membro di un gruppo o un singolo individuo non possono invocare il rispetto delle sue libertà fondamentali al fine di evitare sanzioni per avere infranto la legge.

    I diritti e le libertà individuali sono garantite dalla Carta del Québec. Quando tali diritti vengono violati, la Commissione può assicurarsi che i principi della Carta vengano rispettati e, nel caso di bambini, che gli interessi e i diritti dei bambini vengano protetti dalla Legge sulla Protezione dell'Infanzia. Quando un individuo, gruppo o organizzazione crede che i suoi diritti e libertà siano violati, può presentare denuncia alla Commissione o alle corti.


    Note:

    11. Una provincia del Canada.

    12. Il testo completo della Carta del Québec dei Diritti e delle Libertà Umane è disponibile sul sito web della Commission des droits de la personne et de la jeunesse presso: http://www.cdpdj.qc.ca/en/commun/docs/charter.pdf .

    13. Il testo completo della Carta Canadese dei Diritti e delle Libertà è disponibile sul sito web del Dipartimento della Giustizia, presso: http://laws.justice.gc.ca/en/charter/ .

    14. Non esiste un nome ufficiale.

    15. Sua Maestà la Regina, appellante, e David Edwin Oakes convenuto (1996) 1. S.C.R., 103

    16. Commission des droits de la personne, la definizione di religione nell'art. 10 della Carta del Québec dei Diritti e delle Libertà Umane, documento in opera, (1984). Pag. 36.

    17. P. Bosset, Mèmoire à la Commission de l'éducation de l'Assemblée nationale sur la place de la religion dans les écoles, Commission des droits de la personne et de la jeunesse du Québec, (1999).

    18. Funk contro R.S.M. 76 c.l.l.c. 14006 (Man of Appeals; Staub contro Canadian Union of Public Employees) come citato nel rapporto della Commissione dei diritti delle persone (1984). La definizione di religione nell'art. 10 della Carta del Québec dei Diritti e delle Libertà Umane, documento in opera, pag. 36.

    19. 1971, 3. W.W.R. 365 come citato nel rapporto della Commissione dei diritti delle persone (1984). La definizione di religione nell'art. 10 della Carta del Québec dei Diritti e delle Libertà Umane, documento in opera, pag. 36.

    20. Per contattare la Commissione dei diritti delle persone e dei diritti della gioventù: http://www.cdpdj.qc.ca/en/home.asp?noeud1=0&noeud2=0&cle=0

     
     
     
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