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Il Volto Nudo del Messia - Capitolo 1: Un prodigio che lascia dubbiosi

© 1988 Di Russell Miller

© Traduzione in italiano a cura di Simonetta Po, 2001

 

Secondo la colorata tela intessuta a beneficio dei seguaci, Hubbard discendeva per parte di madre da un nobile francese, tale Conte de Loupe, che aveva preso parte all'invasione normanna dell'Inghilterra del 1066; per parte di padre gli Hubbard discendevano da coloni inglesi giunti in America nel diciannovesimo secolo. Si trattava in generale di una distinta famiglia marinara: sia il bisnonno materno, "Capitano" I.C. DeWolfe, che il nonno, "Capitano" Lafayette Waterbury, «avevano contribuito alla costruzione della storia navale americana» [1], mentre il padre era il "Comandante" Harry Ross Hubbard della Marina degli Stati Uniti.

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La storia racconta che il padre passava lunghi periodi in mare e il piccolo Ron crebbe in Montana nell'enorme ranch del facoltoso nonno, che si diceva coprisse un quarto dello stato [circa 35.000 miglia quadrate!]. I suoi pittoreschi amici erano uomini di frontiera, cowboys e sciamani indiani. «L. Ron Hubbard trovava molto piacevole la vita di giovane "ranchero". Passava lunghe giornate a cavallo ammaestrando puledri e cacciando coyote, e muovendo i suoi primi passi di esploratore. E fu proprio in Montana che per la prima volta incontrò un'altra cultura, quella degli Indiani Piedi Neri [Pikuni]. Divenne loro fratello di sangue e in seguito ne scrisse nel suo primo romanzo pubblicato, Buckskin Brigades. Nel 1921, all'età di dieci anni, tornò in famiglia. Il padre, allarmato per l'apparente mancanza di istruzione formale, iniziò subito a farlo studiare intensamente affinché si rifacesse del tempo "perduto" nel selvaggio Montana. Così all'età di dodici anni L. Ron Hubbard aveva già letto un buon numero dei maggiori classici del mondo - ed era nato il suo interesse per la religione e la filosofia» [2].

(Il racconto di Scientology degli anni 1911-1921)

In realtà nulla di quanto sopra corrisponde al vero. La vera storia dei primi anni di L. Ron Hubbard è molto più prosaica e non inizia in un ranch ma in una successione di appartamenti in affitto necessariamente modesti, poiché il padre era un impiegato che lottava per la sopravvivenza, passando da un lavoro all'altro. Il nonno non era un distinto capitano di marina, né un facoltoso proprietario terriero, ma un modesto veterinario che arrotondava le entrate dando a noleggio cavalli e calessi. È però vero che si chiamava Lafayette O. Waterbury. Da quanto si sa, i Waterbury provenivano dalle Catskills, le boscose montagne dello stato di New York celebrate all'inizio del diciannovesimo secolo dal famoso romanzo breve di Washington Irvin su Rip Van Winkle - protagonista solo un poco più fantastico del più famoso rampollo dei Waterbury.

(gli spostamenti degli Hubbard e dei Waterbury dal 1860 al 1922)

 
Abram Waterbury, bisnonno di L. Ron Hubbard, che suona il violino su cui è incisa una testa di negro, divenuto parte della leggenda di famiglia.
 

Poco prima che il trambusto della guerra civile dividesse la nazione, Abram Waterbury e la giovane moglie Margaret avevano lasciato le Catskills per unirsi alle migliaia di speranzosi coloni che, a caccia di miglior fortuna, si spostavano verso ovest a bordo di carri coperti. Nel 1863 aveva iniziato la sua attività di veterinario a Grand Rapids, Michigan, e il 24 luglio 1864 Margaret aveva dato alla luce un bambino battezzato Lafayette, forse in onore città dell'Indiana dove si erano fermati durante il viaggio, per poi puntare a nord verso Grand Rapids.

Lafayette, indubbiamente grato agli amici che lo chiamavano Lafe, apprese dal padre la professione di veterinario, e si sposò prima d'aver compiuto i vent'anni. La sposa era le ventunenne Ida Corinne DeWolfe di Hampshire, Illinois. Di corporatura minuscola, Ida era una ragazza gentile, intelligente e determinata che a sedici anni aveva perso la madre, morta dando alla luce l'ottavo figlio. John DeWolfe, il padre, era un ricco banchiere che si aggrappava alla fantasiosa leggenda sulle origini europee della famiglia. Dettagli e date erano vaghi, ma il nucleo della storia si incentrava su un cortigiano che stava accompagnando un principe durante una battuta di caccia in Francia, e che gli aveva salvato la vita dall'attacco di un lupo; in segno di gratitudine il principe aveva reso nobile il fedele cortigiano, concedendogli il titolo di Conte de Loupe, nome infine anglicizzato in DeWolfe.

(Non esistono documenti a riprova della leggenda, né in Gran Bretagna né il Francia; il Vice Ammiraglio Harry De Wolf, discendente di dodicesima generazione di Balthazar De Wolf, il primo De Wolf in America, dice di non aver mai sentito nominare il Conte de Loupe [3]).

DeWolfe offrì alla giovane coppia l'uso della fattoria che possedeva in Nebraska, a patto che Lafe mantenesse e migliorasse la proprietà. Si trattava di Burnett, un nuovo insediamento sul fiume Elkhorn circa cento miglia a ovest di Omaha, fondato dopo l'arrivo della ferrovia Sioux City and Pacific.

Burnett era un insignificante agglomerato di casette di legno, ricoveri e decrepite capanne di pino rincantucciate in un'ampia curva del fiume, circondato da colline ricoperte di praterie. Non sarebbe neppure apparso sulla carta geografica se gli agricoltori della zona non avessero convinto la ferrovia a fare una fermata. Il primo treno arrivò nel 1879 e in seguito la cittadina si sviluppò attorno ai magazzini della ferrovia; nel giro di pochi anni vennero aperti un emporio, un saloon e un servizio di noleggio calessi. Il Davis House Hotel, aperto nel 1884, era considerato l'albergo più lussuoso dell'intero tratto ferroviario Fremont, Elkhorn e Missouri Valley.

Quando Lafe e la moglie giunsero a Burnett, appena dopo l'apertura dell'hotel, Ida era incinta: nel 1895 nacque una figlia, Ledora May. Nei vent'anni successivi Ida diede alla luce altri sette bambini e si dedicò completamente alla sua vivace, felice e unita famiglia.

 
Si dice che il nonno di Ron possedesse un quarto dello stato del Montana. Eccolo come era veramente, un veterinario che lottava per la sopravvivenza, qui ritratto con la moglie e la loro prima figlia (la madre di Ron) a Tilden, Nebraska, verso la fine degli anni 1890.
 

Per un paio di anni Lafe lavorò la terra del suocero, ma alla sua decisione di escludere gli altri figli e lasciare la proprietà unicamente a Ida e Lafe nacque un aspro conflitto familiare. Piuttosto che essere causa di burrasche familiari Lafe se ne andò ed aprì un servizio di noleggio calessi in città, su Second Street. Contemporaneamente iniziò l'attività di veterinario. Gli affari andavano bene e nella zona era rispettato e benvoluto, soprattutto dopo aver avuto il ruolo di protagonista in un dramma familiare che per qualche tempo aveva causato molti pettegolezzi nel villaggio. La sorella di Ida, anch'essa trasferitasi a Burnett, era stata improvvisamente lasciata dal marito che se n'era andato portando con sé a New York il figlioletto infante. Lafe aveva fatto immediatamente i bagagli, era saltato sul primo treno per New York ed aveva rintracciato il marito fuggitivo, tornandosene poi trionfante a Burnett con il nipotino tra le braccia.

Quando nel 1886 Ida diede alla luce un'altra figlia, un tipico gesto di buon cuore li spinse a chiamarla Toilie. Prima di perdere il senno, un giovanotto che frequentava la rimessa di Lafe era stato fidanzato con una ragazza di nome Toilie; ogni volta che si sentiva "strano", per qualche ragione cercava la sua compagnia. Quando apprese che Lafe e Ida avevano avuto un'altra figlia chiese timidamente se potevano chiamarla Toilie, in ricordo della ragazza che sapeva non sarebbe mai riuscito a sposare. Anni dopo, scoppiando in una sonora risata, l'irriverente Toilie disse «sono suonata perché il mio nome è stato scelto da un pazzo».

Toilie era ancora piccolissima quando Burnett fu investita dalla miseria. Nel gennaio del 1887 le pianure ad ovest del Missisippi vennero spazzate da una catastrofica tormenta di neve che uccise migliaia di capi di bestiame; gran parte degli allevatori si ritrovò sul lastrico nel giro di una notte. Gli agricoltori non se la cavarono meglio poiché quel terribile inverno fu seguito da una successione di estati roventi accompagnate da invasioni di cavallette, che devastarono i già scarsi raccolti. Ma nel momento in cui molti dei disperati abitanti della cittadina stavano parlando di rinunciare alla battaglia contro gli implacabili elementi, il clima migliorò improvvisamente e le cavallette scomparvero; a differenza di molti piccoli insediamenti della prateria del Nebraska, Burnett sopravvisse alla crisi.

Come prova della crescente prosperità, nel 1899 il Burnett Citizen, quotidiano locale, raccontò che Lafe Waterbury era tra chi quell'anno aveva costruito una nuova dimora in città. Si trattava di una bella casa di legno a due piani su Elm Street. Due grossi olmi la riparavano sul davanti, mentre sul retro, oltre un filare di salici, si stendeva all'infinito la prateria; cervi e antilopi si spingevano spesso in prossimità del giardino e la notte gli ululati dei coyote facevano tremare di paura i bambini.

 
La famiglia Waterbury ritratta nella casa di Helena, Montana. Da sinistra: Ledora May (la madre di Ron), un parente non identificato, le sue sorelle Toilie e Midgie e il fratello Ray.
 

Sicuramente i Waterbury avevano bisogno dello spazio offerto dalla nuova casa, perché adesso a May e Toilie si erano aggiunti Ida Irene (chiamata Midgie per la sua statura minuta), il fratello Ray e due altre sorelle, Louise e Hope. Nel 1903 e nel 1905 sarebbero arrivate altre due sorelline, Margaret e June. Lafe e Ida amavano profondamente i loro figli, si divertivano in loro compagnia e il loro più grande piacere era una casa piena di rumore e risate. Ida desiderava ardentemente che i figli crescessero più felici di lei - non aveva mai dimenticato le percosse ricevute a scuola perché era mancina; per l'epoca i Watesbury erano genitori insolitamente rilassati, ad esempio incoraggiavano i bambini ad andare in chiesa la domenica ma non gli importava molto quale chiesa scegliessero. È sorprendente notare quanto ampia fosse la scelta: Burnett contava appena 1000 anime ma era una comunità molto timorata di Dio e manteneva quattro floride chiese: Battista, Luterana, Metodista e Cattolica.

Lafe and Ida ripetevano spesso di essere troppo occupati per andare in chiesa, anche se Lafe dichiarava apertamente ai figli la sua ambivalenza nei confronti della religione: «Alcuni dei migliori uomini che ho conosciuto erano predicatori» amava dire, «e alcuni dei più grossi ipocriti che ho conosciuto erano predicatori». Era un uomo grosso e brusco con un irrefrenabile senso dell'umorismo; aveva talento per la mimica e per la spettacolarità, e diceva spesso di voler spingere i figli sul palcoscenico. La sera, dopo un paio di bicchieri, si sedeva in veranda e suonava il violino, sulla cui asse era incisa una testa di negro.

Assistiti da Lafe, che veniva considerato uno dei migliori cavallerizzi della contea di Madison, tutti i ragazzi impararono a montare prestissimo e ad ognuno venne assegnato un pony della stalla di famiglia. Assieme ai cavalli viveva anche una mucca, Star, che forniva loro tanto latte quanto riuscivano a berne.

Nel 1902, a seguito della confusione generata da una vicina cittadina con lo stesso nome, gli abitanti di Burnett decisero di dare alla località il nome di Tilden, commemorando così Samuel J. Tilden, sfortunato candidato presidenziale che si era presentato alle elezioni del 1876, vinte da Rutherford B. Hayes. May fu la prima dei ragazzi Waterbury a diplomarsi alla scuola superiore, nel 1904. Alta, schietta e indipendente, aveva idee femministe - rimase offesa nel leggere sul giornale che un poliziotto di New York aveva arrestato una donna che fumava per la strada, e si elettrizzò alla notizia che Hellen Keller, sorda e cieca, si era laureata al Radcliff College lo stesso anno in cui lei si diplomava a Tilden. Nessuno in famiglia si sorprese quando annunciò di volersi costruire una carriera, dicendosi convinta che nella vita doveva esserci qualcosa di più che prendersi cura di un marito e fare bambini. Così, con la benedizione dei genitori, partì per Omaha dove ottenne il diploma di insegnante di scuola superiore. In quel periodo iniziò a scrivere a casa parlando di un giovane marinaio che aveva conosciuto, "Hub".

 
Ledora May Hubbard, madre di Ron, e suo marito Harry Ross Hubbard, suo padre, in uniforme da ufficiale della Marina statunitense. A volte Ron ricordava la madre con affetto, e volte con profondo disgusto; il padre scoprì che gli era sfuggita la promozione ed era inseguito dai debitori.
 

Harry Ross Hubbard non discendeva da una lunga linea di Hubbard, ma era orfano. Nato il 31 agosto 1886 come Henry August Wilson a Fayette, Iowa, aveva perso la madre da bambino ed era stato adottato dalla famiglia di James Hubbard, agricoltori di Frederiksburg, Iowa, che avevano cambiato il suo nome in Harry Ross Hubbard.

A scuola non aveva mai ottenuto risultati brillanti. Aveva brevemente frequentato un college commerciale a Norma Springs, Iowa, per lasciarlo quando si rese conto di avere poche possibilità di diplomarsi. Il 1 settembre 1904, appena compiuti i diciotto anni, si arruolò nella Marina degli Stati Uniti. Durante il servizio come yeoman [guardia nazionale composta di agricoltori volontari] sulla USS Pennsylvania, arrotondava lo stipendio scrivendo "racconti romantici" sulla vita in Marina per i quotidiani locali. Nel 1906, anno in cui conobbe May Waterbury, venne assegnato all'ufficio reclutamento della Marina di Omaha. Ben presto May abbandonò i suoi progetti di carriera e i due giovani si sposarono il 25 aprile 1909. Nell'estate del 1910 May rimase incinta; il marito, congedato dalla Marina, aveva trovato impiego come cassiere al dipartimento pubblicitario del quotidiano Omaha World Herald.

Frattanto i Waterbury avevano lasciato Tilden per trasferirsi a Durant, nell'Oklahoma sud orientale, vicino ai confini con il Texas. Lafe aveva visto il primo modello della Ford T percorrere la strada principale di Tilden, e si era reso conto del futuro incerto del suo servizio di noleggio calessi; quando un caro amico di Durant gli aveva suggerito che il clima più mite del sud sarebbe stato molto migliore per tutta la famiglia, ne discusse con Ida e decisero di partire, percorrendo in treno le 800 miglia di distanza. Ray, all'epoca sedicenne, viaggiò con Star e i cavalli prendendosi cura degli animali.

Solamente Toilie rimase a Tilden. Aveva 23 anni e lavorava come infermiera e segretaria del Dott. Stuart Cambell, che aveva aperto un piccolo ospedale in una casetta di legno su Oak Street, ad appena un isolato dalla casa dei Waterbury. Toilie era riluttante all'idea di rinunciare al suo lavoro e i genitori accettarono senza problemi la sua decisione di non accompagnarli in Oklahoma.

Campbell, che aveva iniziato la sua attività a Tilden nel 1900, aveva fatto nascere le ultime due figlie di Ida Waterbury, ma ciò che convinse May a tornare a Tilden per dare alla luce il suo primo bambino fu il fatto che Toilie lavorasse per lui. Avevano solo un anno di differenza ed erano sempre state molto unite; tornavano a braccetto da scuola, dividevano la stanza e ridacchiavano incessantemente sui loro segreti di bambine.

Quando alla fine di febbraio del 1911 May, aiutata da un sollecito Hub, scese dal treno, Toilie la stava attendendo sui binari di Tilden. Sebbene la cittadina non fosse niente di più di quattro strade polverose che correvano in direzione nord-sud, intersecate da altre quattro strade est-ovest, May notò che durante la sua breve assenza c'erano stati molti cambiamenti - erano stati costruiti quattro montacarichi per le granaglie, ed aperti tre saloon e due sale da biliardo; La Sig.ra Mayes adesso doveva vedersela con la concorrenza delle due sorelle Botsford nel campo della modisteria, e c'era addirittura una "opera house" - è vero che non aveva ancora ospitato alcuna opera, ma gli spettacoli itineranti erano sempre popolari, in particolare da quando la Regtime Band di Alexander aveva iniziato a far battere i piedi della nazione.
L'ospedale di Tilden, Nebraska, dove nel 1911 nacque L. Ron Hubbard. Sua zia Toilie, che lavorò in quell'ospedale, è la seconda da destra.

May non dovette attendere a lungo il "lieto evento". Iniziò il travaglio nel pomeriggio di sabato 10 marzo e Toilie la fece immediatamente ricoverare nell'ospedale del Dott. Campbell. Un minuto dopo le due del giorno successivo diede alla luce un bambino. May e Hub avevano già deciso che, se fosse stato maschio, l'avrebbero chiamato Lafayette Ronald Hubbard.

Ida e Lafe Waterbury non videro il nipotino fino al Natale del 1911, quando Hub, May e il bambino arrivarono a Durant per passare le vacanze in famiglia. Lafe, che era stato fuori a curare il cavallo di un vicino, gettò il cappello sul pavimento e si chinò sul lettino del nipote per stringergli la mano. Baby Ron sorrise compiaciuto e Lafe urlò di piacere, vantandosi con la moglie «guarda, il piccolo figlio di buona donna già mi conosce».

La maggior sorpresa della famiglia fu che Ron aveva una capigliatura color arancione, incredibilmente folta e morbida. Hub era castano e i Waterbury avevano appena un tocco di tiziano, nulla che ricordasse il birichino pel di carota che gorgogliava felice passando da un grembo all'altro.

Quel Natale May disse ai genitori che Hub aveva trovato un nuovo lavoro presso un giornale di Kalispell, Montana, e che vi ci sarebbero trasferiti con l'anno nuovo. Sperava che per loro sarebbe stato un passo avanti.

Nella primavera del 1912 May iniziò a scrivere lunghe ed entusiastiche lettere da Kalispell. Forse le mancava la famiglia, perché faceva pressioni affinché i genitori li raggiungessero in Montana. Kalispell era una città bella e moderna, scriveva, con strade asfaltate, illuminazione elettrica e molte belle case. La Flathead Valley che la circondava era famosa per le sue piantagioni da frutto, e nella stagione della fioritura meli, peri, ciliegi e prugni erano uno spettacolo da vedere. Un agricoltore di Kalispell, Fred Whiteside, aveva talmente tanta fiducia nella qualità della sua frutta che aveva promesso 1.000 dollari a chi fosse riuscito a trovare un verme nelle sue mele.

Le lettere di May fecero molto riflettere i genitori perché entrambi si erano resi conto che il trasferimento in Oklahoma non era stato un successo. Appena giunti a Durant, Lafe aveva comprato una rimessa fuori città e per diversi mesi la famiglia aveva vissuto nel fienile sopra la stalla. Avevano costruito una cucina da campo sulla proprietà, in modo da poter cucinare e mangiare mentre iniziavano i lavori di costruzione della casa. Ai bambini non importavano le privazioni - anzi si divertivano un sacco a pensarsi come veri pionieri - ma Lafe aveva trovato molto debilitanti quelle umide estati. Le descrizioni delle fioriture fatte da May resero il Montana ancora più attraente.

Ida era rimasta molto turbata da un episodio accaduto poco dopo essersi trasferiti nella nuova casa. In città un nero aveva violentato una donna bianca, e mentre un gruppo di uomini lo stava cercando prese piede la voce che ci sarebbe stata una rivolta di neri; la diceria divenne quasi panico, soprattutto nelle zone più remote. Quando calava la notte Lafe e Ray prendevano i fucili e uscivano a cavallo per pattugliare la proprietà, mentre le ragazze si barricavano in casa, guardando le luci tremolanti nella notte dei carri degli agricoltori che cercavano di mettere al sicuro le loro famiglie in città.

Anche se la rivolta paventata non si verificò, Ida e Lafe erano preoccupati per una possibile "prossima volta", e non amavano l'idea che la sicurezza della famiglia dipendesse dalla loro voglia di proteggersi con i fucili. Ancora una volta, nell'autunno del 1912, i Waterbury vendettero la casa, fecero i bagagli e caricarono gli animali sul treno, questa volta in direzione di Kalispell, Montana, 1500 miglia a nord ovest. I lunghi ritardi dei locomotori che dovevano portare le carrozze sulla linea del nord aggiunsero giorni al viaggio, e trascorse una settimana prima di poter essere agganciati e proseguire con il treno della Great Northern Railway, che sferragliava attraverso le Montagne Rocciose tra gli spettacolari passi che portavano a Kalispell.

La riunione della famiglia fu salutata con grande gioia e nessuno ricevette più attenzioni di Ron, che iniziava a muovere i primi passi. «Era il beniamino della famiglia» ha ricordato la zia Marnie, «tutti lo adoravano. Posso ancora vedere la sua zazzera rossa correre su e giù».

Lafe trovò una casetta in Orchard Park, a due passi dall'abitazione di May e Hub e ad un solo isolato dal mercato bestiame dove sperava di trovare lavoro come veterinario. Aveva solo due stanze e non era grande a sufficienza per ospitare l'intera tribù dei Waterbury, ma c'era una stalla per i cavalli e rimaneva ancora posto per Star, la vecchia mucca. Marnie e June, le piccole di famiglia, ebbero una delle stanze da letto, e Lafe costruì una grande tenda in giardino per gli altri quattro: l'interno era diviso da un paravento di tela - Ray dormiva su una branda da un lato, e Midgie, Louise e Hope dall'altro. Avevano una stufa per scaldarsi in inverno ed erano perfettamente felici. Nelle sere d'estate Marnie e June sentivano spesso le sorelle maggiori sussurrare e ridacchiare nella tenda, e a volte sgattaiolavano fuori per stare con loro e dividere le ciliegie che avevano rubato nel giardino accanto.

A Kalispell i Waterbury erano felici: Ida e Lafe non facevano mistero della gioia intensa di poter vedere il nipotino ogni giorno; in città Midgie incontrò Bob, il futuro marito; e Ray sviluppò un incredibile talento come addestratore di cavalli. Sotto la sua guida attenta i pony di famiglia avevano appreso trucchi come contare battendo lo zoccolo e sfilargli il fazzoletto di tasca. Lo "spettacolo dei cavalli" portato in giro dai bambini Waterbury divenne un'attrazione famosa nelle parate cittadine, e i ragazzi partecipavano sempre alle corse che si tenevano al mercato bestiame.
Il piccolo Ron in berretto da marinaio. Un giorno si sarebbe proclamato commodoro della sua flotta privata.

 
Baby Ron rimaneva al centro dell'attenzione familiare e star incontrastata degli album fotografici dei Waterbury - Ron appollaiato su un melo; Ron con Liberty Bill, il loro bull terrier, sulla veranda della casa di Kalispell; Ron che cerca di misurare il cortile posteriore con un nastro. Ron, che aveva ereditato un po' del senso dello spettacolo del nonno, amava essere al centro dell'attenzione della famiglia.

Un giorno Lafe stava passeggiando sulla via principale di Kalispell con Marnie e Ron quando incontrò Samuel Steward, governatore del Montana, che aveva già conosciuto in precedenza. «Hey Sam» gli disse, «Vorrei presentarti mio nipote Ron». Steward si inchinò, strinse solennemente la mano del ragazzino e si fermò a parlare qualche minuto con Lafe. Quando ripresero la passeggiata Marnie, che non era stata considerata, si girò furiosamente verso il padre dicendogli bruscamente «Perché non mi hai presentata? Non conto niente?» Lafe ebbe la grazia di scusarsi, ma il suo largo sorriso mostrò che non era affatto pentito.

Oltre ad essere favorito in modo così svergognato, Ron poteva sempre contare sul favore delle sue molte zie nelle dispute familiari. Nel periodo in cui stava imparando a parlare faceva spesso arrabbiare la madre correndo intorno la casa e ripetendo senza tregua la stessa parola, spesso senza significato. Un pomeriggio che si trovavano a casa Waterbury la parola fu "eskobiddle". May, persa la pazienza, alla fine gli disse «se lo ripeti ancora una volta ti laverò la bocca col sapone».

Ron guardò freddamente la madre poi sorrise lentamente. «Eskobiddle!» urlò con quanto fiato aveva in gola. May lo acchiappò immediatamente e mise in pratica la minaccia di poc'anzi. Qualche minuto dopo Ida sentì ridere a crepapelle nel cortile sul retro e scoprì Midgie e Louise che tenevano ferma May, mentre le lavavano la bocca col sapone per vendicare l'amato nipotino.

Meno di dodici mesi dopo l'arrivo dei Waterbury, May annunciò che la sua famiglia avrebbe lasciato Kalispell; Hub aveva problemi al giornale e gli era stato offerto un posto di manager residente al Family Theater della capitale dello stato, Helena. Ida e Lafe rimasero naturalmente turbati ma, come disse May, Helena era a sole duecento miglia e si trovava sulla Great Northern Railroad, così si sarebbero potuti scambiare frequenti visite. Ma non sarebbe stato lo stesso che avere il piccolo Ron dentro e fuori casa ogni giorno, conclusero gli adoranti nonni con rammarico.

Nel 1913 Helena era una piacevole città con edifici di pietra e mattone vittoriani, racchiusa tra le Montagne Rocciose i cui picchi incappucciati di neve e ricoperti di pini fornivano in ogni direzione un pittoresco scenario. Il Campidoglio, con la sua cupola massiccia color rame e le snelle colonne doriche, proclamava con eloquenza il suo status di prima città del Montana; su Warren Street stava per concludersi la costruzione della Cattedrale neogotica di Sant'Helena. Tram elettrici sferragliavano sulla strada principale che un tempo era una contorta pista di montagna conosciuta come la "Gola dell'Ultima Possibilità", in onore dei quattro cercatori che inaspettatamente vi avevano trovato l'oro nel 1864.

Il Family Theater, al numero 21 di Last Chance Gulch, occupava parte di una bella costruzione di mattoni rossi, ma in un certo senso soffriva della posizione, poiché si trovava nel cuore del quartiere a luci rosse. Alle famiglie rispettabili che arrivavano per assistere allo spettacolo serale veniva consigliato di distogliere lo sguardo dalle colorate signorine affacciate alle finestre dei bordelli su entrambi i lati del teatro, ma non era insolito che qualche padre di famiglia scivolasse fuori dopo l'inizio dello spettacolo per fare rientro, curiosamente rosso in volto, poco prima della chiusura dell'ultimo sipario.

Il compito di Harry Hubbard consisteva nel vendere i biglietti di giorno e staccarli la sera, all'arrivo degli spettatori, e se necessario mantenere l'ordine durante lo spettacolo; poi chiudere alla fine della serata. Nonostante avesse il titolo di manager residente scelse di non vivere nel teatro; affittò una cadente casetta di legno, poco più di una capanna, su Hanry Street, alla fine dei binari. May odiava quel posto e ben presto trovò un piccolo appartamento all'ultimo piano di uno stabile al numero 15 di Rodney Street, più vicino al teatro e in una zona migliore della città.

L'attrazione principale del Family Theatre erano gli spettacoli itineranti, a volte composti da appena un cantante, un pianista e un attore. Ron aveva spesso il permesso di assistere alle rappresentazioni; sedeva con la madre in platea, completamente rapito, indipendentemente dallo spettacolo. Anni dopo avrebbe ricordato come a due anni, seduto in una scatola e con in testa il cappello del padre, avesse applaudito con tale entusiasmo che la platea aveva iniziato ad acclamare lui invece che gli attori. Affermò che questi si erano resi conto di quanto stava accadendo solo dopo essere usciti alla ribalta ben dodici volte [4].

Quando i Waterbury si recarono in visita ad Helena, Hub si assicurò che avessero i posti migliori e stette solennemente sulla porta del teatro per staccar loro i biglietti. Poco dopo il rientro a Kalispell May venne informata che il padre era scivolato su una buccia di banana fratturandosi un braccio. Sulle prime non si preoccupò più di tanto, anche quando la madre le scrisse che il braccio non era guarito in modo corretto e doveva essere rotto di nuovo. In realtà le sue preoccupazioni erano molto più vicine a casa perché il proprietario del Family Theater aveva informato Harry che se gli spettatori non aumentavano avrebbe dovuto chiudere il teatro.

Anche le notizie provenienti dall'estero destavano preoccupazione, nonostante la promessa di Woodrow Wilson di tenere l'America fuori dal conflitto che minacciava di travolgere l'Europa. Domenica 2 agosto 1914 i titoli dell'Helena Indipendent annunciarono che la Germania aveva dichiarato guerra alla Russia, e un dispaccio da Londra confermava che «il dado è tratto … l'Europa sta per essere trascinata in una guerra generale». Più vicino a casa anche i sindacati rivali delle miniere di rame di Butte, ad appena 60 miglia da Helena, erano in guerra. Quando scoppiò una bomba alla Miners' Union Hall il Governatore Steward dichiarò la legge marziale e inviò la Guardia Nazionale a mantenere l'ordine.

Fu in questo clima turbolento che il Family Theater chiuse i battenti. Harry Hubbard fu di nuovo costretto a cercare lavoro, ma ancora una volta la fortuna lo assistette e trovò un posto di ragioniere alla Ives-Smith Coal Company, al 41 della West Sixth Avenue. Frattanto May aveva trovato un appartamento più a buon mercato al primo piano di una casetta di legno al 1109 di Fifth Avenue.

A Kalispell Lafe Waterbury aveva ancora problemi con il braccio. Non era tipo da lamentarsi per la sfortuna, ma se l'avesse fatto ne avrebbe avuto tutti i motivi. L'arto dovette essere sistemato una terza volta e proprio quando sembrava che stesse finalmente guarendo, venne buttato a terra da un cavallo che stava visitando. Non riuscì più a recuperare il pieno uso di quel braccio e nonostante avesse solo 50 anni sapeva che non sarebbe più stato in grado di lavorare come aveva sempre fatto, con tutto il tirare e spingere che comportava. Solo le quattro ragazze Waterbury più giovani erano ancora a casa, ma Lafe pensava di non potersi permettere di lasciare il lavoro, anche se gli sarebbe piaciuto (Il suo patrimonio tassabile è elencato nel Kalispell City Directory, e all'epoca ammontavano a 1.550$, il che lo rendeva benestante ma sicuramente non ricco). Kalispell nell'immediato non offriva prospettive interessanti, così Lafe e Ida iniziarono a pensare di trasferirsi di nuovo. Venne abbastanza naturale, dopo aver seguito May a Kalispell, pensare di spostarsi a Helena.

Nell'estate del 1915 Toilie, alla guida della Ford T di famiglia, accompagnò il padre a Helena per dare un'occhiata. Naturalmente furono ospiti di May e Hub nel loro piccolo appartamento sulla Quinta strada, e Lafe fu deliziato dalla compagnia del nipotino di quattro anni, che portava con sé ogni volta che se ne andava a passeggiare in città.

Hub forse parlò al suocero del suo lavoro, e quasi sicuramente i due uomini discussero la crescente domanda di carbone e le opportunità imprenditoriali che Helena offriva. In qualità di ragioniere Hubbard era a conoscenza di cifre e profitti della Ives-Smith e conosceva la forza del mercato - queste informazioni indubbiamente influenzarono la decisione di Lafe di trasferirsi a Helena e mettersi nel settore del carbone.

I Waterbury arrivarono nel 1916 ed acquistarono una casa al 736 di Fifth Avenue, all'angolo con la Raleigh Street, ad appena due isolati di distanza dall'appartamento di May e Hub. Lafe si considerava molto fortunato per essere riuscito a comprare quella proprietà: si trattava di una solida casa a due piani costruita verso la fine del secolo, con stanze luminose e ariose, belle finestre piombate, una grande veranda coperta e una torretta con uno strano tetto conico su un angolo. Ben presto tutta la famiglia iniziò a chiamarla, con moltissimo affetto, "il vecchio mattone".

Le ragazze Waterbury avevano lasciato Kalispell a malincuore, soprattutto perché il padre aveva insistito che Bird, il pony indiano su cui tutti avevano iniziato a cavalcare, era troppo vecchio per il viaggio e avrebbero dovuto lasciarlo. Ma ben presto, correndo eccitate da una stanza all'altra della nuova casa fingendo di essere giovani signorine ricche e alla moda, il loro spirito si risollevò.

All'epoca la Quinta Strada non era ancora asfaltata, ma era delineata da alberelli che promettevano rispettabilità e, soprattutto, si estendeva davanti al Campidoglio, un edificio monumentale di tale imponenza che le ragazze ne rimanevano sempre intimidite. Verso ovest la Quinta Strada sembrava puntare direttamente alle falde scoscese e boscose del Monte Helena, e ad appena due isolati di distanza dal "vecchio mattone" terminava in verdi prati che promettevano infinite possibilità di gioco. Marnie, che all'epoca aveva 13 anni, non riusciva ad immaginare un posto migliore in cui vivere.

Lafe affittò un terreno recintato e una stalla adiacente la ferrovia, nel punto in cui incrociava Montana Avenue, e issò un cartello che annunciava l'apertura della Capital City Coal Company. Si trattava di un'impresa familiare, come ci informa l'Helena City Directory del 1917: Lafayette O. Waterbury ne era il presidente, Ray il vice presidente e Toilie (che il padre aveva richiamato a Ovest, «È ora di tornare a casa» le scrisse «ho bisogno di te») fungeva da segretaria-tesoriere. Anche Harry Ross Hubbard entrò nella neonata impresa ma il solo posto rimasto era quello di camionista.

Il 2 gennaio 1917 Ron venne iscritto alle elementari presso la Central School, su Warren Street, proprio di fianco alla nuova cattedrale che, con le sue due guglie gemelle e la facciata di pietra grigia, troneggiava severa sulla città. Era quasi sempre accompagnato a scuola dalle zie Marnie e June, che frequentavano le superiori proprio di fronte.

Ron, che i bambini del vicinato avevano soprannominato "mattone" per il colore dei capelli, affermò in seguito che alle elementari aveva usato la "tecnica di lotta del boscaiolo" appresa dal nonno per sistemare una banda di gradassi che terrorizzavano i bambini del quartiere. Ma uno dei suoi più intimi amici di infanzia, Andrew Richardson, non lo ricorda in veste di angelo custode: «Non ha mai protetto nessuno» ha raccontato Richardson. «Sono sciocchezze. Il vecchio Hubbard era il più grande imbroglione che sia mai esistito» [5].

Sebbene la guerra in Europa, con il suo incredibile numero di vittime, riempisse colonne su colonne del giornale locale, l'Independent dava altrettanta importanza alle notizie locali. Le suffragette si guadagnarono diverse prime pagine e dopo l'approvazione di misura del voto femminile in Montana, le donne vittoriose celebrarono eleggendo al Congresso degli Stati Uniti una delle loro leader, Jeannette Rankin. Sull'onda del favore che la lobby Proibizionista stava riscuotendo in tutto il paese, le elettrici contribuirono a far approvare una disposizione che vietava la vendita di alcolici.

Le notizie del febbraio 1917 secondo cui la Germania aveva dichiarato la sua intenzione di impegnarsi in una guerra sottomarina senza frontiere iniziarono ad essere prese sul serio soltanto il mese dopo, quando si apprese che nell'Oceano Atlantico sottomarini tedeschi avevano attaccato e affondato tre navi mercantili americane. Il 6 aprile gli Stati Uniti dichiararono guerra alla Germania; la deputata Rankin fu tra i pochi che votarono contro l'entrata in guerra.

Ad Helena iniziò immediatamente la mobilitazione. L'ondata di fervore patriottico che investì lo stato scatenò tuttavia anche una sinistra caccia alle streghe nei confronti dei presunti "traditori" e "sovversivi". In agosto, vigilantes auto proclamati di Butte prelevarono dalla sua pensione Frank Little, leader sindacale, e lo impiccarono ad un palo della ferrovia. Il suo "crimine" consisteva nell'essere il capo degli Industrial Workers of the World, gruppo radicale considerato sedizioso.

Per l'inizio di agosto la coscrizione obbligatoria del Montana aveva già radunato oltre 7.000 uomini, ma Harry Hubbard pensava che, in quanto ex militare, non dovesse attendere di essere richiamato. Aveva prestato quattro anni di servizio in Marina e il suo paese aveva bisogno di marinai addestrati. Sì, aveva responsabilità familiari, ma era anche un Americano. Sapeva qual era il suo dovere e May sapeva che non avrebbe potuto, né voluto, fermarlo. Il 10 ottobre le diede il bacio di addio, abbracciò il figlioletto di sei anni e partì per il Centro di Reclutamento della Marina di Salt Lake City, nello Utah, dove firmò per una ferma di quattro anni. Due settimane più tardi il piccolo Ron e la madre erano tra la folla assiepata sul Last Chance Gulch, per salutare il 163° Fanteria del Montana in marcia verso la battaglia in Europa. Ron pensò che fossero "fantastici".

Dopo la partenza di Hub, May e Ron si trasferirono al "vecchio mattone" assieme al resto della famiglia, e May trovò lavoro come impiegata all'Ufficio Statale per la Protezione dell'Infanzia e degli animali, nell'edificio del Campidoglio. Se il piccolo Ron avvertiva la perdita del padre, essa fu sicuramente alleviata dall'intenso calore e socialità della famiglia Waterbury. I nonni pensavano che non potesse mai sbagliare, aveva una madre amorevole e una schiera assortita di zie adoranti che non vedevano l'ora di giocare con lui.

Il piccolo Ron fu inevitabilmente viziato da tutte queste attenzioni, ma era anche un bambino che dava soddisfazione, la sua immaginazione e senso dell'avventura erano eccezionali, e riempiva il tempo con idee e giochi originali. «Era molto sveglio, usciva sempre con idee a cui gli altri non avrebbero mai pensato» ha raccontato Marnie. «Afferrava un paio di bottiglie di birra e le usava da binocolo, oppure scriveva piccole commedie e disegnava la scenografia e tutto il resto. Finiva qualsiasi cosa iniziasse: quando decideva di fare qualcosa si poteva star certi che l'avrebbe portata a termine».

Hub scriveva spesso a casa e, nonostante la guerra, era felice di essere di nuovo in servizio. Era stato scelto per il corso d'addestramento come Assistente Tesoriere e, come scriveva orgogliosamente a May, se avesse passato l'esame sarebbe diventato ufficiale. Il 13 ottobre 1918 Harry Ross Hubbard fu onorevolmente congedato dalla Riserva della Marina degli Stati Uniti e il giorno seguente venne designato Assistente Tesoriere con il grado di Guardiamarina. Aveva 32 anni, abbastanza anziano per il grado - ma fu uno dei momenti di maggiore orgoglio della sua vita. Undici giorni dopo sulla prima pagina dell'Helena Independent campeggiava una sola parola: PACE. Il sottotitolo dichiarava: «Il Kaiser e suo figlio sono vigliaccamente fuggiti in Olanda». I termini della resa, annunciava innocentemente il quotidiano, erano stati così duri che la Germania sarebbe stata «privata per sempre di potere di azione militare in terra, mare e aria».

A differenza di quasi tutte le donne che avevano il marito in guerra, May sapeva che l'Armistizio non le avrebbe riportato a casa Hub; il marito le aveva già annunciato di voler fare carriera in Marina. May non poteva opporsi a quella decisione e fu costretta ad ammettere che non era riuscito a fare progressi nei suoi svariati impieghi civili, mentre era chiaramente più felice in Marina. Inoltre il suo posto alla Capital City Coal Company non si poteva dire sicuro, sapeva che il padre era preoccupato per gli affari - non riuscivano a trovare sufficienti rifornimenti di carbone e in città aveva aperto una terza impresa, aumentando la concorrenza. Le ragazze Waterbury si davano da fare andando a bussare alle porte della Quinta Strada per riscuotere le fatture in ritardo.

Lafe Waterbury non permise mai che le preoccupazioni del lavoro gettassero ombre sulla vita familiare e per i bambini, Ron compreso, settimane e mesi passavano senza altro problema se non la preparazione del taffy [toffee]. Per i Waterbury "tirare il taffy" era un rito domestico: sul retro della porta della cantina era stato fissato un attaccapanni che serviva per arrotolare la miscela di zucchero e acqua e stirarlo ripetutamente; il taffy si riempiva di bollicine d'aria e quando veniva spezzato lo schiocco dava molta soddisfazione. Liberty Bell osservava le operazioni con un filo di saliva alla bocca. Una volta, quando il taffy venne arrotolato troppo vicino al pavimento, il cane lo afferrò riempiendosene la bocca, e scomparendo per ore tra i cespugli.

Un giorno Marnie e June erano in cantina con Ron a tirare il taffy quando sentirono il padre che rideva forte sulla porta di ingresso. Corsero al piano superiore per vedere che cosa stesse accadendo, e lo trovarono alla finestra che si teneva la pancia dal gran ridere, le lacrime agli occhi. Sulla strada una giovane signora fasciata in una stretta gonna - l'ultima moda ad Helena - stava cercando di scendere dall'alto marciapiede per attraversare la via. Con suo grande imbarazzo, aveva scoperto che la gonna le permetteva sì di avanzare sul pari, ma era quasi impossibile salire i gradini senza sollevarla oltre il limite imposto dal decoro. Alla fine si spostò sul ciglio del marciapiede e riuscì faticosamente a far scendere prima un piede poi, con un movimento molto precario, anche l'altro. Ma ormai Lafe si era dovuto sedere dal gran ridere, e tutta la famiglia si era raccolta alla finestra.

Le risate erano una caratteristica costante della vita al "vecchio mattone". Una volta Toilie portò a casa una bottiglia di vino e ne diede un bicchiere alla madre. Ida non era abituata alle bevande alcoliche e in breve tempo ebbe la lingua impastata al punto da non riuscire più a sillabare, mentre le figlie si sbellicavano dalle risa. Poi ci fu la volta in cui Lafe, spingendosi indietro sulla sedia girevole, perse l'equilibrio cadendo contro uno scaffale pieno di riviste e, nel tentativo di alzarsi, picchiò la testa. Si può dire che l'episodio più triste che i bambini riuscivano a ricordare fu la fuga del canarino della madre, che non fece più ritorno. Ida gli era molto affezionata, lo chiamava dal letto e l'uccellino le si posava addosso, mangiando dalla sua bocca.

Durante l'estate i ragazzi passavano quasi ogni momento del giorno all'aria aperta. May, che aveva cambiato impiego ed ora lavorava al Dipartimento dell'Agricoltura e delle Opere Pubbliche, acquistò un piccolo appezzamento in collina, a circa due ore di cammino dalla casa di famiglia, e vi fece costruire un piccolo rifugio in tronchi di pino. Erano appena due stanze, con una lunga veranda sul davanti. La chiamavano "la vecchia fattoria" e vi si recavano durante i fine settimana e le vacanze, portandosi dietro viveri e bevande e attingendo l'acqua al pozzo di una proprietà vicina. Quasi sempre Lafe li accompagnava con la sua Model T fino a Butte, lasciandoli il più vicino possibile alla casa che raggiungevano a piedi attraverso i campi. I bambini amavano la Vecchia Fattoria per il semplice piacere di essere tra i monti, giocare sotto quel cielo blu, cercare l'oro nei tumultuosi torrenti di acqua cristallina, raccogliere enormi mazzi di fiori selvatici, cucinare all'aperto e illuminare la notte con una lampada a petrolio, mentre si raccontavano storie paurose.

Quando non erano previste gite alla Vecchia Fattoria, Ron insisteva con le zie per essere portato sulla cima del Mount Helena per un picnic; la vista della città incastonata tra i monti toglieva il fiato. Uno dei sentieri che conduceva alla cima passava vicino ad una grotta macchiata di fumo che si diceva fosse abitata dal fantasma di un uomo che, verso la metà del diciannovesimo secolo, l'aveva usata come nascondiglio per sfuggire agli Indiani. Marnie accompagnava nella grotta Ron, che si dimenava dalla paura, in cerca di fantasmi.

Marnie e Ron avevano solo 8 anni di differenza e si sentivano come fratelli. La volta che Marnie partecipò alla recita della scuola superiore nei panni di Maria Antonietta, Ron assistette alla rappresentazione a bocca aperta, poi corse a casa per dire alla nonna quanto era stata brava e bella la zia.

Mentre i ragazzi rimanevano all'oscuro degli eventi in corso fuori dai confini del "vecchio mattone" e della Vecchia Fattoria, erano pochi gli adulti del Montana che potevano godersi un'esistenza così beata. Dopo anni di abbondanti raccolti e alti prezzi dei cereali la depressione postbellica aveva portato il mercato al collasso - con i prezzi dimezzati nell'arco di tre mesi - e l'estate del 1919 vide la prima di una serie di disastrose siccità. Ogni giorno portava con sé sinistre revoche di ipoteche, chiusura di banche, fattorie abbandonate che si trasformavano in distese polverose e migliaia di coloni che lasciavano lo stato in cerca di miglior fortuna. In questo clima malinconico Lafe Waterbury fu costretto a chiudere la sua impresa di commercio di carbone. Per un po' si dedicò ad una piccola officina di parti di ricambio per automobili e vulcanizzazione gomme, ma la depressione significava anche che gli automobilisti abbandonavano le loro macchine piuttosto che ripararle, e Lafe decise di ritirarsi, grato di avere ancora capitale sufficiente per provvedere alla famiglia.

May contribuiva alle spese domestiche, ma si rendeva conto che lei e Ron non potevano restare per sempre nella casa dei genitori. Nel novembre del 1919 Hub era stato promosso a sottotenente e ogni qualvolta gli era riuscito era tornato a casa in licenza per vedere la moglie e il figlio. Era ancora intenzionato a fare carriera in Marina, anche se aveva avuto alcuni contrattempi. Nel maggio del 1920, quanto ricopriva l'incarico di Ufficiale di Approvvigionamento sulla USS Aroostock, era stato convocato davanti ad una corte di inchiesta a cui aveva dovuto spiegare un ammanco di 942,28 $. Aveva anche la malaugurata tendenza a trascurare i debiti personali. A Kalispell, non meno di quattordici creditori affermarono che si era lasciato dietro conti non pagati per 125$; Fred Fish, sarto di Vallejo, California, lo stava cercando per 10$ che non aveva pagato dopo essersi fatto confezionare un cappotto da uniforme; doveva 30$ al Dott. McPherson di San Diego. Tutti si erano rivolti al Dipartimento della Marina, gettando ombre sul fascicolo di servizio di Hubbard [6].

All'inizio del 1921, mentre attendeva una nuova destinazione, ebbe un lungo periodo di servizio inattivo. Lui e May passarono molto tempo a discutere del futuro. Hub si aspettava che May, come le altre mogli dei marinai, lo seguisse da una destinazione all'altra, e restasse vicina al porto di stanza quando si trovava in mare. Naturalmente May voleva essere vicina al marito, ma era riluttante all'idea di trasferire Ron da una scuola all'altra e restia a lasciare la famiglia. Forse aveva segretamente sperato che Hub si stancasse della Marina e tornasse alla vita civile, ma la depressione aveva spazzato via ogni più piccola possibilità di trovare lavoro. Nel settembre 1921 Hub fu destinato alla corazzata USS Oklahoma in qualità di Sottufficiale all'Approvvigionamento. Aveva accettato una ferma a bordo di almeno due anni, gran parte dei quali in mare, e le possibilità di far visita alla famiglia si ridussero drasticamente. May, moglie devota, ritenne di non poter più giustificare la sua permanenza a Helena. Lei e Ron fecero i bagagli, abbracciarono la famiglia con la morte nel cuore e salirono su un treno per San Diego, porto di stanza della USS Oklahoma.

Anche se probabilmente Ron sentiva la mancanza della divertente famiglia del "vecchio mattone" non sembrava molto preoccupato di essere un "Monello della Marina" - come venivano affettuosamente chiamati i figli dei militari, a molti dei quali non bastavano le dita di entrambe le mani per contare le diverse scuole che avevano cambiato. Era un ragazzino socievole, trovava amici con facilità e frequentare una nuova scuola non lo gettava nel terrore. Dopo circa un anno a San Diego gli Hubbard si spostarono a Seattle, nello Stato di Washington, quando la Oklahoma venne trasferita ai cantieri del Puget Sound.

(il racconto di Scientology degli anni 1922-23)

A Seattle Ron entrò nei boy scouts, un evento che avrebbe avuto un ruolo di primo piano nel "giornale di bordo", intercalato di brevi racconti, che alcuni anni dopo avrebbe redatto sulle pagine di un vecchio registro contabile: «L'Anno Mille Novecento e Venti Tre mi venne in aiuto, trovandomi a riposare contento sugli allori, coi gradi di prima categoria. Perché all'epoca ero un boy scout, e sordo era l'amico che non ne sapeva nulla. Per quanto riguardava lo scoutismo consideravo Seattle la migliore città sulla carta geografica.»

Nell'ottobre del 1923 il Tenente Hubbard, terminato l'incarico sulla USS Oklahoma e dopo un breve periodo di servizio temporaneo a San Francisco e New York, venne destinato ad ulteriore addestramento al Bureau of Supply and Accounts School of Application di Washington DC. La Marina degli Stati Uniti, che a quanto pare disprezzava qualsiasi tipo di trasporto terrestre, risparmiò il costo di due biglietti ferroviari per lunghe distanze alloggiando May e Ron a bordo della USS U.S. Grant, una nave da guerra tedesca acquistata dopo la Prima Guerra Mondiale, che si spostava sulla rotta Seattle - Hampton Road, Virginia, via Canale di Panama. Fu solo a dicembre, con la neve già alta, che gli Hubbard si riunirono a Washington, dopo un viaggio di quasi settemila miglia, tre quarti della lunghezza delle coste degli Stati Uniti. Pare che su quella nave Ron avesse conosciuto l'enigmatico Comandante "Snake" Thompson del Corpo Medico della Marina degli Stati Uniti, uno psicoanalista che, come in seguito dirà Ron, fu responsabile del suo giovanile interesse per Freud; nel suo diario dell'epoca, tuttavia, accennava appena a questo viaggio. Il suo stile di scrittura era fluente, brioso, infantilmente arrogante e si rivolgeva direttamente al lettore. «Naturalmente» scriveva, «credo che se costretto potrei scrivere un paio di migliaia di parole su quel viaggio… ma vi risparmio».

Solitamente si riferiva a se stesso con tono gentilmente ironico, forse per evitare di dare l'impressione di avere una considerazione troppo alta di sé. All'arrivo a Washington due squadre di scouts locali stavano lottando per la conquista di un ambito trofeo, il Washington Post Cup.

La squadra 100, annotava Ron, apparteneva alla YMCA «e quindi avrebbe probabilmente perso», così entrò nella Squadra 10, «che deve aver tirato un forte sospiro di sollievo quando mi ha visto varcare la soglia».

Il diario conteneva anche sprazzi umoristici scritti in modo impassibile: «immaginatemi in elegante divisa da scout, col ciuffo rosso che sfugge dal cappello, che compio la mia buona azione quotidiana. Una volta ho salvato la vita a un uomo. Avrei potuto spingerlo sotto un tram, ma non l'ho fatto».

Intenzionato a conquistare la vittoria con la Squadra 10, Ron iniziò ad accumulare gradi di merito con velocità e dedizione straordinarie. Nelle prime due settimane si guadagnò i gradi di Pompiere e Cura Personale, seguiti da Fotografo, Salvataggio, Sviluppo Fisico e Studio degli Uccelli. Si fece largo con determinazione fino alla prima linea degli scouts di Washington (non aveva certo il carattere di chi langue timidamente nel mucchio), e venne scelto per rappresentare la sua squadra in una delegazione alla Casa Bianca; dovevano chiedere al Presidente Calvin Coolidge di accettare la presidenza onoraria della Settimana Nazionale dei Ragazzi. Ron annotò quell'invito con la sua caratteristica sfacciataggine: «Un bel giorno il dirigente degli scout mi ha telefonato per dire che quel pomeriggio avrei incontrato il presidente. Gli ho detto che ritenevo davvero fantastico che il presidente venisse a casa mia…».

Pulito e spazzolato («mi ero accuratamente lavato anche il dorso delle mani») attese con altri quaranta ragazzi fuori dell'Ufficio Ovale fino a quanto un segretario annunciò che il presidente era pronto a riceverli. «Tremanti e timorosi entrammo e ripetemmo i nostri nomi alcune volte, mentre stringevamo vigorosamente la mano svogliata di Cal… Credo di essermi distinto come unico boy scout d'America che è riuscito a far trasalire il Presidente». Il grand'uomo parlò in tono così lugubre che Ron paragonò l'occasione ad un invito alla propria impiccagione.

Nel diario dei boy scout che in quel periodo tenne a fasi alterne, Ron scriveva in modo molto meno cordiale che sul "giornale di bordo", scritto chiaramente per divertire. L'annotazione più ricorrente era un laconico «mi sono annoiato». Tuttavia, in anni successivi affermò che i quattro mesi trascorsi a Washington erano stati un periodo cruciale della sua vita, nel corso dei quali aveva ricevuto una «profonda educazione nel campo della mente umana» sotto la guida del suo amico Comandante Thompson [7]. Sul "giornale di bordo" annotò inoltre di essere diventato grande amico del figlio del Presidente Coolidge, Calvin Junior, la cui morte prematura aveva accelerato il suo «precoce interesse per la mente e lo spirito dell'Uomo» [8].

Pare che "Snake" Thompson fosse amico del padre di Ron e studente personale di Sigmund Freud, con cui aveva studiato a Vienna. Il suo infausto soprannome derivava dall'amore per le creature striscianti, ma fu la sua capacità come studente del fondatore della psicoanalisi che glielo fece assumere per dare le basi della teoria Freudiana al ragazzino dodicenne, e anche per fargli "strusciare il naso" nei libri della Biblioteca del Congresso.

(Successivamente Ron fece spesso riferimento a Thompson, anche se il Comandante rimane un enigma. Non è stato possibile identificarlo negli archivi della Marina, né stabilire la sua relazione con Freud. Il Dott. Kurt Eissler, una delle maggiori autorità mondiali su Freud, dice di non essere a conoscenza di alcuna corrispondenza o contatto di alcun tipo tra questi e Thompson [9].)

Presumibilmente le ore che Ron e Thompson passarono rinchiusi nella Biblioteca del Congresso furono in qualche modo ritagliate dal tempo dedicato allo scoutismo, perché il 28 marzo 1924, qualche giorno dopo il suo tredicesimo compleanno, Ron divenne "Eagle Scout".

«Ventuno gradi di merito in novanta giorni» annotava trionfante sul "giornale di bordo". «All'epoca ero appena un ragazzo. Iscritto negli annali e tutto quanto. Guardatemi. Non sapevate vero che il rottame che avete davanti un tempo è stato il più giovane Eagle Scout del paese?» In effetti nemmeno Ron lo sapeva. All'epoca i Boy Scout of America tenevano unicamente un elenco alfabetico degli eagle scouts, senza nessun accenno all'età [10].

 

Note:

1. Oregon Journal, 22 Aprile 1943

2. Mission Into Time, L. Ron Hubbard, 1973

3. Lettera all'autore, 25 maggio 1986

4. Biografia di L. Ron Hubbard del 1938 1938, scritta da Arthur J. Burks, presidente della American Fiction Guild

5. Intervista a Andrew Richardson, Helena, Montana

6. Archivi della Marina su Harry Ross Hubbard

7. Facts About L. Ron Hubbard - Things You Should Know, Flag Divisional Directive, 8 Mar 1974

8. Mission Into Time, L. Ron Hubbard, 1973

9. Lettera all'autore, 25 Marzo 1986. Anche Memorandum del Governo degli Stati Uniti, 16 novembre 1966.

10. Lettera all'autore, 1 Febbraio 1986

 
 
 
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